Francesca Totolo (Unico canale)
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Il movimento femminista “Non una di meno”, lo stesso che tace sulle violenze degli stranieri: “La Russa padre e La Russa jr: gli stupratori siete voi. Vogliamo cacciare La Russa da ogni incarico pubblico, vogliamo chiusi i locali della famiglia e lo studio legale su cui si fonda il loro potere economico e politico, vogliamo requisiti i loro soldi affinché siano devoluti ai centri antiviolenza"

Volantini affissi sotto lo studio legale della famiglia La Russa e davanti al locale della presunta violenza.

Spero si muovano in fretta le autorità competenti.
Le femministe sono il più grande pericolo per le donne: sono invasate che odiano gli uomini (ovviamente bianchi ed etero) e, con la loro propaganda tossica, vogliono mettere le donne contro gli uomini.

Donne e uomini sono scudo e spada: senza questa dicotomia, la civiltà occidentale è condannata al disfacimento.
Appena uscito dal carcere dove aveva scontato la condanna a un anno e mezzo per tentato stupro e stalking, Sukhvinder Singh ha continuato a perseguitare la sua vittima: “Ti taglio mani e testa”.

Dopo il carcere, l’immigrato era stato trasferito in un centro di accoglienza a piede libero in attesa dell’espulsione: ieri ha fatto perdere le sue tracce.
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Gli ecogretini tedeschi fanno i fenomeni incollandosi all’asfalto poi urlano come bambini quando i pompieri devono liberarli: questi sono gli utili idioti scelti dalla lobby della riconversione ecologica.
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Nella frattempo, sulla “Rai occupata dalla destra” (cit)
Il remake della Disney di Biancaneve è la solita fuffa woke: Biancaneve non ha più la “pelle bianca come la neve” e i 7 nani sono diventati “creature magiche” per “evitare di rafforzare gli stereotipi”.
Immigrati con precedenti per violenza sessuale non espulsi e quindi lasciati liberi di stuprare un’altra donna: da Anzio a Bari, è sempre la solita storia.
Già raggiunto da un divieto di avvicinamento alla moglie per stalking, un albanese si è presentato sotto casa della donna, la quale ha chiamato il 112: all’arrivo dei carabinieri, l’albanese investe un militare e scende dall’auto con un coltello in mano.

Il collega di pattuglia gli spara e lo uccide.
Qualcuno ha notizie del ragno?
Arrestato il pakistano che a Gradisca aveva tentato di violentare una donna e subito dopo aveva cercato di uccidere un connazionale ospite del centro di accoglienza della città.
Ogni volta che un bagnino salverà una persona, il Corriere specificherà l’orientamento sessuale?

Mi ricorda un po’ le storie degli immigrati che riconsegnano il portafoglio al proprietario.
Ci sono decine di centri per rifugiati dell’Unhcr in Africa dove madri e figli vengono accolti e possono chiedere protezione.
Perquisizioni nell’abitazione e nell’ufficio di Dell’Utri nel luglio 2023 per i fatti del 1993.
Alle femministe, frega nulla della ragazza che ha denunciato la violenza (non hanno mai fatto questo circo per le migliaia di ragazze stuprate ogni anno, tacendo pure sulla 15enne violentata da una banda di africani alla Festa dell’Unità di Bologna): a loro interessa solo demolire politicamente La Russa.
Pure il cane è tra gli investitori?
Parigi, fermato per un furto, un immigrato della Guinea ha confessato di aver spinto una donna mentre arrivava un treno, uccidendola.

Ha detto di averlo fatto “in nome di Dio”: ora è ricoverato in un reparto di psichiatria. Sempre lo stesso copione.