Francesca Totolo (Unico canale)
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Per la sinistra, i Cpr (centri di permanenza per i rimpatri) sono luoghi di illegittime detenzioni ma la realtà è che sono zeppi di immigrati criminali, spacciatori e stupratori.
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Sicura che la ragazza sia stata stuprata, Dacia Maraini afferma: “Non capisco perché se io denuncio di essere stata rapinata, nessuno mette in dubbio che sia vero e nessuno pensa che io abbia avuto piacere nel subire una rapina. E invece nello stupro bisogna dimostrare che non si è stati consenzienti. Questa è una cosa gravissima”

Ora vado subito a fare denuncia: mi hanno rubato un Daytona (ovviamente quello arcobaleno) e il diamante del Titanic.
Gli antagonisti di Torino in pratica si autodenunciano: hanno sostenuto e fomentato le rivolte degli immigrati clandestini e/o criminali nel centro di permanenza per i rimpatri di corso Brunelleschi.

Gli incendi appiccati hanno causato la chiusura del centro.
Bonaccini miglior presidente di regione: serve pure l’invasione di locuste?
Prime timide ammissioni attendono il solito “contesto mancante” dei debunker italiani
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Due magrebini hanno finto un malore per scroccare un passaggio all’ambulanza fino a Riccione: indagati per interruzione di pubblico servizio e procurato allarme.
Sembra “Dieci piccoli indiani”: chi verrà dopo Rutte?
Baby Gang, il trapper 22enne di origini marocchine Zaccaria Mouhib, racconta la sua “triste” storia, attribuendo le sue 8 incarcerazioni al sistema italiano.

Perché non va in Marocco a fare il delinquentello?
A proposito di baby gang, a Torino, bande di magrebini stanno terrorizzando ragazzini italiani, picchiandoli e derubandoli.

Ha ragione in un certo senso Baby Gang: la colpa è del sistema italiano che ha fallito ma non per le ragioni che elenca lui. A causa dello spauracchio del razzismo, ha coccolato i giovani delinquenti stranieri e “nuovi italiani”.
Quattro libri. Quattro modi di guardare le tematiche focali del nostro tempo. Quattro lati che mostrano il volto del giornalismo d'inchiesta. Una sola penna: quella di Francesca Totolo.

L'autrice e collaboratrice de Il Primato Nazionale ha affrontato tra le pagine dei suoi scritti argomenti spinosi come l'immigrazione, il Covid, la questione morale della sinistra e l’antifascismo.

Bannata sui social, messa alla berlina dai tenutari della cultura ufficiale, Francesca ha saputo negli anni inserirsi negli interstizi della società. E lo ha fatto, perché, dire la verità è tutto quello che i nostri lettori esigono.

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Chi sono gli antifascisti francesi schierati contro il direttore d’orchestra Beatrice Venezi?

Ecco, come volevasi dimostrare.

P.S. Il presidente dell’associazione è un “uomo bianco”: non è mansplaining?