Francesca Totolo (Unico canale)
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Per Maria Sofia Federico, attivista Lgbt e “creator” di OnlyFans, l’incesto va normalizzato.

N.B. È lo stesso canale che ieri ha ospitato David Puente, il quale ha sostenuto che lui fa peer-review.
Come?
Facendo rivedere i suoi fact-checker a due colleghi del team.
Chi, in un’intervista a Repubblica del 1985, ha dichiarato: “Non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia ad esempio, cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro, o con gli adulti, tema ancora più scabroso, e trattarne con chi la sessualità l'ha vista sempre in funzione della famiglia e della procreazione”?

Ne ho scritto nel libro “La morale sinistra”
“Particolarmente attratto dai ragazzi”, le sue vittime preferite erano proprio i maschi tra i 16 e i 18 anni, che sarebbero stati costretti dal cinquantenne a consumare rapporti sessuali con lui subendo ricatti e pressioni psicologiche.
Ergastolo per il peruviano Mario Abraham Calero Ramirez e per l’ecuadoriano Carlos Gabriel Velasco: nel 2021, avevano ucciso con inaudita violenza la 90enne Fernanda Cocchi durante una rapina in casa.

Dopo l’omicidio erano andati a bere in un bar vicino all’abitazione dell’anziana.
Per la serie “I fantastici cortocircuiti della sinistra”

Dopo essere stata purgata da un fact-checking di Open, la Murgia mette in discussione che esistano fact-checker indipendenti.

Cosa risponderà David Puente?
🍿🍿🍿
⚠️ La Regione Lazio del presidente Francesco Rocca NON ha annullato il patrocinio al pride di Roma.
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Il patrocinio della Regione Lazio per questo? Ma veramente?
Ecco alcuni sponsor del pride di Roma
Nel 2017, a Creil (Francia), la 13enne Shaïna fu stuprata dal 14enne Djibril B., suo fidanzatino di allora, e dai suoi amici. In quel momento, la sua vita cambiò non soltanto per la violenza subita: la comunità musulmana di cui faceva parte la incolpò di aver provocato e incoraggiato gli stupratori.

Nel maggio del 2019, la ragazzina incontrò Djibril B. (rilasciato dopo un mese dallo stupro) e un gruppo di amici. Questi la picchiarono a colpi di bastone, lasciandola svenuta in strada.

Nell’estate seguente, durante la sua festa di compleanno, a Shaïna si avvicinò Youssef, un ragazzo di 17 anni, al solo scopo di portarla a letto.

Due mesi dopo, la ragazzina disse a Youssef di essere rimasta incinta e di voler tenere il bambino.

Shaïna scomparve e il suo corpo venne ritrovato 2 giorni dopo: era stata accoltellata e bruciata viva.

Ora inizia al processo a Youssef. Al suo vicino di cella, ha confessato: “Meglio trent'anni di carcere che essere il padre di un bastardo, il padre di un figlio di puttana”
Torna la flotta delle navi delle ONG davanti alla Libia, ripartono le partenze di massa dalla Tripolitania.

"Il pull factor delle navi delle ONG non esiste"