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PERQUISIZIONI AI DANNI DI 3 ATTIVISTI DI FRIDAYS FOR FUTURE DA PARTE DI GAZPROM


Alle 6:30 di stamattina tre attivisti di Fridays For Future Milano sono stati perquisiti nelle proprie abitazioni da 18 carabinieri - 6 ognuno - a seguito di un mandato di perquisizione.
Sono state perquisite le loro case, sequestrati telefonini e abiti, ed è stato chiesto di spogliarsi e fare flessioni.

La richiesta di perquisizione è arrivata da #Gazprom, la multinazionale del gas russa, che accusa gli attivisti di aver oscurato le telecamere di sorveglianza con l'accensione di un fumogeno e aver imbrattato di vernice l'esterno della sede di un rivenditore milanese della compagnia, durante la partecipazione a un'azione organizzata da collettivi studenteschi in data 19 marzo.

Il movimento globale #FridaysForFuture, nell'esprimere il proprio supporto agli attivisti coinvolti, evidenzia l'intento intimidatorio delle operazioni.
La ricerca di prove tramite perquisizione avviene attraverso un dispiegamento delle forze dell'ordine sovradimensionato rispetto alla pericolosità degli attivisti nonché a distanza di due mesi dall'azione, oltre che due giorni dopo l'accordo siglato da #Eni e Gazprom per l'acquisto in rubli del gas russo.

L'accaduto fa riflettere ancora una volta su sulle difficoltà con cui il nostro Paese accoglie le istanze dei movimenti ambientalisti, che con le loro contestazioni danno luce al potenziale ecocida delle politiche energetiche attuali basate sui #combustibilifossili, tanto più evidenti in clima di guerra, contestazioni puntualmente silenziate e all'occorrenza represse dietro la spinta delle stesse aziende del fossile.

Come denunciato durante l'azione, Gazprom é la terza compagnia per emissioni di gas climalteranti al mondo, e la principale beneficiaria dell’importazione europea di gas e petrolio russo. I rapporti commerciali con il nostro paese non si sono interrotti neppure con la guerra: l'Europa ha continuato ad acquistare combustibili fossili da Gazprom, finanziando direttamente la guerra in #Ucraina e le aggressioni militari russe.


Le intimidazioni ricevute non scoraggeranno il movimento per il clima, che in risposta chiede al Governo di interrompere i rapporti commerciali con Gazprom per l'acquisto di gas russo, un potente climalterante che minaccia non solo gli equilibri geopolitici, ma anche climatici di tutto il mondo.

Chiediamo il sostegno di chiunque abbia a cuore la pace e il futuro del nostro pianeta.

Invitiamo tutti e tutte a condividere il nostro comunicato e a una conferenza stampa alla sede di Gazprom a Milano sabato 21 Maggio alle ore 15 in solidarietà agli attivisti colpiti e per denunciare gli accordi commerciali tra il nostro Paese e la multinazionale russa.
Continuiamo a chiamarlo " #maltempo ", ma questa è CRISI CLIMATICA.

La pioggia incessante degli ultimi giorni in #Romagna ha fatto innalzare il corso di diversi fiumi, con varie rotture di argini e allagamenti a macchia di leopardo in tutto il territorio.

L’innalzamento del livello dei fiumi Montone, Lamone, Senio e Santerno dovuto alle forti e prolungate piogge ha inoltre reso necessaria la sospensione momentanea di diverse linee ferroviarie, come quella che collega Forlì e Faenza.

L'esondazione ha causato centinaia di evacuati, alcune famiglie sono rimaste senza elettricità.

☎️ Vista la situazione critica, sono stati istituiti numeri di telefono dedicati alla gestione dell'emergenza.
Per necessità di evacuazione, chiamate subito i Vigili del fuoco al 115. Per ogni altra informazione, è possibile chiamare lo 0546691313 o il 3351304981.

E mentre le amministrazioni Comunali raccomandano ai cittadini i comportamenti da adottare, all’insegna della massima prudenza, noi ci domandiamo: per quanto ancora continueremo a finanziare i combustibili fossili, emettere gas serra e sostanze inquinanti?
Quante altre trivellazioni vogliamo autorizzare a #Eni a Ravenna?
Quanto vogliamo continuare a cementificare con inutili supermercati e megastore?
Quante altre persone dovranno essere evacuate dalla propria abitazione perché i politici inizino a trattare la crisi climatica come un'emergenza, e agire per contrastarla?

Ci uniamo alla manifestazione di sabato 6 maggio a #Ravenna: per la giustizia climatica liberiamoci dal fossile e dalle opere inutili! 🌍🔥

• Testo di @fridaysforfuture_forlì

👉🏼 Dal Report IPCC: <<La frequenza e l'intensità degli eventi estremi con precipitazioni sono aumentate, rispetto agli anni '50, nella maggior parte delle terre emerse, e il cambiamento climatico indotto dall'uomo ne è probabilmente il principale responsabile>>

@fridaysforfuture_ravenna
🔥 Eccoci qui, come ogni anno, si svolge in questo periodo la kermesse più famosa e attesa d’Italia.

Ma quali sono i lati oscuri del festival?
Ve ne presentiamo uno noi!

Come ormai da diversi anni, uno dei principali sponsor del festival è Eni Plenitude, l’azienda italiana, che predica bene (durante il festival), ma (purtroppo) razzola male nella realtà, continuando ad aumentare la produzione di idrocarburi e allontanandoci ulteriormente dall’obiettivo di ridurre le emissioni entro il 2030.

Quindi anche quest’anno Eni al Fantainvestimenti ha speso i suoi baudi per finanziare la crisi climatica e non una transizione energetica 👀

📑 Fonti:
- Eni capital matkets update 2023-2026
- Fatto quotidiano
- Greenpeace
- legambiente

✍️ Grafiche di: @mononat.rt_ @ii.reenee

#SanrEni #Sanremo #Sanremo2024 #Eni

In collaborazione con: @fridaysforfuture_roma