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📑Secondo il rapporto annuale del Climate Action Tracker, un gruppo di ricerca indipendente che dal 2009 segue i progressi dei 196 paesi che hanno firmato gli Accordi di Parigi, siamo ancora ai primi passi del processo di transizione necessario. Come sappiamo nessun paese del G20 è nemmeno vicino al primo obiettivo di tale accordo: mantenere l’aumento delle temperature sotto +1,5°C.

Ma quali sono gli Stati che sono in linea con il #ParisAgreement?

🇲🇦MAROCCO: la cui strategia energetica nazionale prevede di convertire il 42% della sua produzione di elettricità alle fonti rinnovabili entro il 2020, e il 52% entro il 2030. Già oggi è al 35%, grazie a progetti come il Noor Ouarzazate, il più grande impianto solare al mondo, che genera abbastanza elettricità per alimentare due città delle dimensioni di Marrakech.

🇬🇲GAMBIA: Il Gambia's Nationally Determined Contribution (NDC) mira a ridurre le emissioni del 2,4% entro il 2025 e, a condizione del sostegno finanziario internazionale, mira ad una riduzione del 55% entro il 2025. Come? Tramite l'utilizzo di tecnologie per l’energia sostenibile! Da qui al 2025 il Gambia produrrà in totale 170MW di energia sfruttando il sole!

Invece, a seguire, quei paesi che quanto meno rientrano in quella che il CAT definisce: politica di compatibilità per +2,0°C.

🇮🇳INDIA: che ha stabilito l’obiettivo di generare il 40% della sua potenza attraverso le energie rinnovabili entro il 2030. Visti i progressi potrebbe raggiungere l’obiettivo con anticipo.

🇨🇷COSTA RICA: che punta ad una produzione di elettricità rinnovabile al 100% entro il 2021. Nel 2018 ha generato il 98% della sua elettricità da fonti rinnovabili, principalmente energia idroelettrica, per il quarto anno consecutivo.

🤦‍♂️L'UE si piazza al 5° posto, quando per avanzamento tecnologico e disponibilità economiche dovrebbe ampiamente stare in testa. Questo perché la crisi climatica non sta venendo trattata ancora come tale!! I nostri politici si devono staccare dai vecchi paradigmi e abbandonare gli interessi ai soldi neri del petrolio.

📢Al nostro futuro serve una immediata presa di responsabilità. #ActNow!

💪Informati sulla Crisi Climatica e unisciti a noi per fare pressione, leggi di più sul nostro sito www.fridaysforfutureitalia.it

#FightFor1Point5
#FridaysforfutureItalia

📝Fonti

CTA: https://climateactiontracker.org/
Marocco: https://climateactiontracker.org/countries/morocco/
Gambia: https://climateactiontracker.org/countries/gambia/
India: https://climateactiontracker.org/countries/india/
Costa Rica: https://climateactiontracker.org/countries/costa-rica/
IL CLIMA È SEMPRE CAMBIATO

😯 Questa frase, estrapolata dal contesto, risulta - sorpresa delle sorprese - VERA. Certo, il clima è sempre cambiato; però, spesso, questa affermazione viene utilizzata come argomentazione da chi nega la natura antropica dell'attuale crisi climatica, oppure per sminuirne la portata.

🔎 Cosa c'è di sbagliato in questo tipo di narrazione?

🌡 Tutte le variazioni della temperatura media globale sono avvenute generalmente in corrispondenza di un aumento, o di una diminuzione, della concentrazione di gas serra nell'atmosfera.

Tuttavia sono due le principali condizioni che rendono i fenomeni del passato e gli attuali sostanzialmente differenti: ⤵️

1️⃣ La causa: oggi, infatti, le concentrazioni di ppm di CO2 e CH4 - due dei gas serra che maggiormente contribuiscono al surriscaldamento globale - sono aumentate enormemente come effetto dell'attività umana, raggiungendo nuovi record mai visti in decine di milioni di anni. La natura antropica dell'attuale crisi climatica è quindi una certezza scientifica.

2️⃣ I cambiamenti climatici che potremmo definire "storici" sono avvenuti con tempistiche assai differenti: i cicli climatici che hanno accompagnato la Terra, si sono verificati in decine di migliaia di anni, non certo in un secolo. La rapidità dell'attuale surriscaldamento globale rende impossibile l'adattamento della vita e di tutti quei processi chimici a essa essenziali.

🤔 Ok, e io cosa posso fare?

💪🏼 Combattiamo insieme la disinformazione e chiediamo azione immediata per contenere l'aumento della temperatura media globale entro 1,5°C! 📣

Scopri di più sul nostro sito:
Www.fridaysforfutureitalia.it

Ti consigliamo anche 👉🏼 http://skepticalscience.com


📝 Fonti:

https://www.italiaclima.org/approfondimenti-climatici/cosa-sta-succedendo-al-clima/

https://www.theguardian.com/environment/2020/jul/09/co2-in-earths-atmosphere-nearing-levels-of-15m-years-ago
ACCOLTA STORICA CAUSA CLIMATICA CONTRO I PAESI EUROPEI

🧑‍⚖️ Poche settimane fa la Corte Europea dei Diritti Umani ha ordinato a 33 governi europei (tra cui quello italiano) di rispondere alla storica causa promossa contro di loro da sei giovani attivist* per il clima portoghesi.

Dal 1990 ad oggi sono state archiviate più di 1300 cause "climatiche" nel mondo, eppure oggi per la prima volta vengono chiamati in causa tutti i 27 paesi dell'UE più Norvegia, Russia, Svizzera, Regno Unito, Turchia e Ucraina

🚨 Se entro il 23 febbraio 2021 gli Stati non dimostreranno che stanno facendo abbastanza per contrastare la crisi climatica, saranno legalmente vincolati a mettere in atto politiche più ambiziose e render conto delle emissioni di cui loro e le compagnie che vi operano sono responsabili anche negli altri paesi.

Le ragazze e i ragazzi fanno leva sul fatto che, per garantire il benessere fisico e mentale delle e dei giovani, prevenire la discriminazione nei loro confronti, proteggere i loro diritti e permettere loro di vivere senza ansia, è necessaria un'azione più decisa per la salvaguardia del clima

Giorno dopo giorno è più evidente che il cambiamento è inevitabile, anche se alcuni cercano di rallentarlo.
Il vero potere appartiene alle persone 👊

(Nella foto: Andrè, 12 anni, e sua sorella Sofia, 15, tra i 6 protagonisti della vicenda)

ℹ️ Info:
Il Cambiamento
Deutsche Welle
The Guardian

🌍Scopri di più sulla Crisi Climatica sul nostro sito www.fridaysforfutureitalia.it e unisciti a noi!

#PeoplePower #ActivismWorks #ClimateAction #ActNow #LawsForFuture #LawyersForFuture
🚨BREAKING: STOP A NUOVE CONCESSIONI PER GAS E PETROLIO IN ITALIA🚨

Stop a qualunque nuova concessione per impianti estrattivi di combustibili fossili in tutto il territorio nazionale, e niente proroga per le concessioni che hanno già ricevuto un allungamento dei tempi per l'uso. Sono queste le novità che, secondo la bozza circolata in queste ore, sarebbero contenute nel decreto Milleproroghe che domani approderà in consiglio dei ministri. Una buona notizia per il nostro Paese.

Ora è importante l'impegno di tutti: il governo dovrà approvare realmente questa decisione, e starà poi al Parlamento convertire il decreto in legge. E tuttavia, già che l'esecutivo abbia deciso di inserirla nelle bozze ci lascia ben sperare per il futuro.

Non cadiamo però in facili entusiasmi. Il nostro Paese importa molto più di quanto produca, e la vera svolta sarebbe lo stop a nuovi centri di trasporto e combustione dei fossili, nonché massicci investimenti nelle rinnovabili. Quello di oggi è un piccolo passo, indispensabile ma assolutamente non sufficiente.

Si avvicina la Cop26, co-organizzata proprio dall'Italia. Possiamo presentarci come leader nel contrasto alla crisi climatica, se solo i nostri politici ne avranno la lungimiranza.

Fonte: RaiNews24
🎅 TUTTO QUELLO CHE VOGLIAMO PER NATALE È..

... UNA VERA AZIONE PER IL CLIMA
📣

🗣 Facciamo insieme pressione per esigere un'azione immediata sulla Crisi Climatica!

👟 2 passi per partecipare:

1️⃣ Pubblica questa foto sul tuo canale Twitter e tagga il premier Conte @GiuseppeConteIT insieme a @fffitalia e anche il tuo gruppo locale FFF, se già attivo!

2️⃣ Sostituisci questa grafica alla tua foto profilo fino al 25 dicembre per dare più visibilità alla nostra richiesta!

👉A che punto siamo?
ℹ️ Leggi di più sulla Crisi Climatica, sulla campagna #NonFossilizziamoci e scopri come continuare a partecipare sul nostro sito!

#NataleForFuture
#XmasForFuture
#climateaction
#unmiliardodiattivisti
#abillionclimateactivists
Ringraziamo il Governo Italiano per rendere il 2020 ancora peggiore! Sarebbe stato troppo bello finirlo con una bella notizia. Grazie ancora😍
#memeita #governo #idrocarburi
A Natale vorremmo... che banche, assicurazioni e fondi pensione, smettessero di usare i soldi per finanziare i combustibili fossili e le armi.

Alcuni fondi hanno iniziato a farlo, ma il settore finanziario e bancario fornisce ancora 1400 miliardi di euro al settore Oil&Gas. (dal rapporto It's the Finance Sector, Stupid!)

Questo è inaccettabile, soprattutto in questo momento difficile per molte persone e famiglie. Per Natale chiediamo questo regalo: abbiamo bisogno di scuole, mezzi pubblici, strutture sanitarie, riconversione ecologica. Basta finanziare i combustibili fossili e le armi!

🎁 Scrivi questa lettera alla tua banca! 📨

📮 Qui alcuni indirizzi mail:
🔸info@intesasanpaolo.com
🔹diritti.privacy@unicredit.eu

Buon Natale 🤶
Negli ultimi 100 anni abbiamo perso per sempre più di 27.600 specie viventi.

Leggi l'articolo sull'estizione di massa di Stefano Ditella di @fff_valsusa sul Fatto Quotidiano
E Felice anno nuovo!

Leggi qui l'articolo 🗞
+LA NUOVA ZELANDA HA DICHIARATO EMERGENZA CLIMATICA+

Mercoledì 2 dicembre, la Prima ministra Jacinda Ardern ha dichiarato che l'emergenza climatica è una delle più grandi sfide del nostro tempo e sta mettendo in atto misure per arrivare alla neutralità carbonica del settore pubblico entro il 2025.

I provvedimenti considerano anche il contrasto alla riduzione della biodiversità. La nuova Zelanda contribuisce per lo 0.17% alle emissioni globali, ma le sue emissioni sono salite del 60% negli ultimi vent'anni. Le emissioni sono dovute soprattutto la trasporto stradale e all'agricoltura.

La dichiarazione di emergenza climatica non significa nulla se non è supportata da un'azione immediata e in linea con la migliore scienza disponibile per ridurre le emissioni.
In Nuova Zelanda come in Italia, le emissioni devono essere tagliate adesso. Non nei prossimi dieci o venti anni.

Fonti:
Newsroom
Guardian

👉Scopri di più sulla Crisi Climatica, come dichiarare Emergenza Climatica e cosa comporta
🥦 Giovedì 26 novembre, in India 250 milioni di agricoltori e lavoratori, insieme al resto della società, hanno scioperato contro la riforma con cui il governo vorrebbe rimodernare l'agricoltura.
Viene proposta una liberalizzazione del mercato e delle vendite, ma i contadini protestano perchè così non sarebbero più garantiti i prezzi minimi previsti ora.

💰 La maggior parte dei contadini finora vendeva ai mandi, i centri di raccolta statali, che assicuravano un prezzo standard. Ora invece è possibile vendere direttamente alle catene di distribuzione, col risultato che la competizione favorirebbe le aziende più grandi.
I più a rischio sono i piccoli contadini che vendono ai mercati locali.

🇮🇳 Oltre 31 organizzazioni del settore si stanno opponendo. Le proteste sono state particolarmente forti in Punjab e Haryana, dove il sistema dei mandi è particolarmente organizzato e il 65 per cento del grano è protetto. Chiedono per esempio che i mandi possano coesistere con il sistema liberalizzato per evitare la competizione con le corporation, che già in passato hanno usato mezzi come il dumping per modificare i mercati a loro vantaggio.

🌾 Il 70% delle famiglie indiane dipende dal lavoro agricolo. Ma le loro certezze economiche con queste nuove leggi possono andare in fumo. Potrebbero costringere molti a vendere e altri a passare a un'agricoltura intensiva che viene prodotta con un massiccio apporto di pesticidi.

Per approfondire ⬇️
People dispatch
CNN
Guardian
Al Jazeera

Foto di: Rajat Gupta/EPA e Altaf Qadri/AP