SANZIONATO ENI, RESE INUTILIZZABILI LE POMPE DI BENZINA🔥🔥
Durante il corteo di oggi, che ha visto migliaia di persone attraversare le strade di Bologna e occupare coi propri corpi la tangenziale per protestare contro la costruzione del passante e rivendicare giustizia climatica e sociale, abbiamo deciso di sanzionare il distributore Eni di via Stalingrado. Eni sta speculando sulla vita di tutte noi approfittando della guerra e generando miliardi di euro di extraprofitti, in un momento di grave crisi economica e sociale come questo è inaccettabile che si faccia ricadere su tutta la popolazione il costo della guerra mentre le multinazionali si arricchiscono. Mentre andiamo a passo spedito verso un'estinzione di massa senza precedenti anziché finanziare la transizione ecologica tassando grandi capitali e extraprofitti si continua a investire in mega progetti impattanti come quello delle piattaforme di estrazione del gas al largo del Mozambico devastando l'ambiente e finanziando eserciti provati che terrorizzano ed espropriano la popolazione locale che si oppone. Ma anche sul nostro territorio Eni devasta inquina e si arricchisce mentre la situazione peggiora per tutte noi di giorno in giorno. Abbiamo scelto di lanciare frutta marcia sul distributore Eni, quella frutta che rappresenta le migliaia di kilometri che verranno cementificati per realizzare un'altra grande opera inutile che porterà ancora più inquinamento e traffico nelle nostre città anziché puntare a un radicale cambio di paradigma e puntare su un trasporto efficente ecologico e gratuito.
Durante il corteo di oggi, che ha visto migliaia di persone attraversare le strade di Bologna e occupare coi propri corpi la tangenziale per protestare contro la costruzione del passante e rivendicare giustizia climatica e sociale, abbiamo deciso di sanzionare il distributore Eni di via Stalingrado. Eni sta speculando sulla vita di tutte noi approfittando della guerra e generando miliardi di euro di extraprofitti, in un momento di grave crisi economica e sociale come questo è inaccettabile che si faccia ricadere su tutta la popolazione il costo della guerra mentre le multinazionali si arricchiscono. Mentre andiamo a passo spedito verso un'estinzione di massa senza precedenti anziché finanziare la transizione ecologica tassando grandi capitali e extraprofitti si continua a investire in mega progetti impattanti come quello delle piattaforme di estrazione del gas al largo del Mozambico devastando l'ambiente e finanziando eserciti provati che terrorizzano ed espropriano la popolazione locale che si oppone. Ma anche sul nostro territorio Eni devasta inquina e si arricchisce mentre la situazione peggiora per tutte noi di giorno in giorno. Abbiamo scelto di lanciare frutta marcia sul distributore Eni, quella frutta che rappresenta le migliaia di kilometri che verranno cementificati per realizzare un'altra grande opera inutile che porterà ancora più inquinamento e traffico nelle nostre città anziché puntare a un radicale cambio di paradigma e puntare su un trasporto efficente ecologico e gratuito.
💥 Ieri 30 Mila voci si sono alzate in coro per fermare l'ampliamento dell'autostrada di Bologna 💥
Abbiamo invaso le corsie della tangenziale, lì dove sorgerà il Passante di Mezzo.
Il Passante è una scommessa sull'aumento del traffico e dell'inquinamento, sulla sopravvivenza della mobilità privata.
Solo insieme riusciremo a difendere il nostro diritto alla mobilità sostenibile e accessibile, pretendendo investimenti nel trasporto pubblico locale.
⚡ Le uniche nuove strade che vogliamo vedere realizzate, sono quelle della convergenza, che da questa tappa continuerà verso il 5 novembre a Napoli.
Grazie a tuttɜ voi che ancora una volta eravate lì, presenti e inferocitɜ 🔥 Continuiamo a creare rotte alternative e spazi vivi di lotta, SIAMO LA NATURA CHE INSORGE!
Credit foto: Irene Salvati e Marta Bartalini
Abbiamo invaso le corsie della tangenziale, lì dove sorgerà il Passante di Mezzo.
Il Passante è una scommessa sull'aumento del traffico e dell'inquinamento, sulla sopravvivenza della mobilità privata.
Solo insieme riusciremo a difendere il nostro diritto alla mobilità sostenibile e accessibile, pretendendo investimenti nel trasporto pubblico locale.
⚡ Le uniche nuove strade che vogliamo vedere realizzate, sono quelle della convergenza, che da questa tappa continuerà verso il 5 novembre a Napoli.
Grazie a tuttɜ voi che ancora una volta eravate lì, presenti e inferocitɜ 🔥 Continuiamo a creare rotte alternative e spazi vivi di lotta, SIAMO LA NATURA CHE INSORGE!
Credit foto: Irene Salvati e Marta Bartalini
💥 CONVERGERE PER INSORGERE: LA MARCIA CONTINUA
VERSO NAPOLI E OLTRE 💥
Sabato 22 ottobre 30 mila persone hanno manifestato a Bologna percorrendo la tangenziale, dietro allo striscione ‘fine del mese, fine del mondo: stessa lotta’.
Non è stato un punto d’arrivo, la convergenza non è un risultato, ma un processo che ci vede protagonistɜ e che costruisce percorsi collettivi e chiavi di lettura plurali.
Ed è per questo che già guardiamo a Napoli, e a un nuovo convergere per insorgere capace di mettere in primo piano le lotte per il lavoro, per il salario, contro il caro energia e la crescita dei prezzi dei beni di prima necessità.
A Napoli saremo assieme a coloro che con determinazione lottano per il reddito e la dignità, perché giustizia climatica significa prima di tutto rovesciare le disuguaglianze e garantire a tuttɜ una vita degna.
📢 Per questo, per altro, per tutto, la nostra marcia continua.
Ci vediamo a Napoli il 5 novembre!
VERSO NAPOLI E OLTRE 💥
Sabato 22 ottobre 30 mila persone hanno manifestato a Bologna percorrendo la tangenziale, dietro allo striscione ‘fine del mese, fine del mondo: stessa lotta’.
Non è stato un punto d’arrivo, la convergenza non è un risultato, ma un processo che ci vede protagonistɜ e che costruisce percorsi collettivi e chiavi di lettura plurali.
Ed è per questo che già guardiamo a Napoli, e a un nuovo convergere per insorgere capace di mettere in primo piano le lotte per il lavoro, per il salario, contro il caro energia e la crescita dei prezzi dei beni di prima necessità.
A Napoli saremo assieme a coloro che con determinazione lottano per il reddito e la dignità, perché giustizia climatica significa prima di tutto rovesciare le disuguaglianze e garantire a tuttɜ una vita degna.
📢 Per questo, per altro, per tutto, la nostra marcia continua.
Ci vediamo a Napoli il 5 novembre!
✊🏽 Non c'è giustizia climatica senza diritti umani!
Un'occasione di confronto con attivisti egiziani e MAPA, per comprendere e unire le lotte per il clima e per i diritti umani e sostenerle ai negoziati di novembre e in tutto il mondo.
Il webinar si terrà in inglese e discuterà dell'imminente COP27 a Sharm el-Sheikh, partendo da una panoramica sull'Egitto di ieri e di oggi, con particolare attenzione alle misure e alle pratiche di sicurezza per lɜ attivistɜ che parteciperanno ai negoziati.
Dopo una panoramica sul concetto di giustizia climatica da parte di Topaz Zega, attivista messicanə di FFF MAPA, parleremo delle azioni congiunte che si potranno intraprendere nei nostri territori e in Egitto durante COP27.
Seguirà una sessione di domande e risposte
🌟 Registrati subito, clicca qui!
Un'occasione di confronto con attivisti egiziani e MAPA, per comprendere e unire le lotte per il clima e per i diritti umani e sostenerle ai negoziati di novembre e in tutto il mondo.
Il webinar si terrà in inglese e discuterà dell'imminente COP27 a Sharm el-Sheikh, partendo da una panoramica sull'Egitto di ieri e di oggi, con particolare attenzione alle misure e alle pratiche di sicurezza per lɜ attivistɜ che parteciperanno ai negoziati.
Dopo una panoramica sul concetto di giustizia climatica da parte di Topaz Zega, attivista messicanə di FFF MAPA, parleremo delle azioni congiunte che si potranno intraprendere nei nostri territori e in Egitto durante COP27.
Seguirà una sessione di domande e risposte
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Durante la campagna elettorale si è parlato tanto di Rigassificatori.
C'è chi li proponeva come soluzione al caro bollette, chi voleva tenerli solo 3 anni e poi c'è Snam che ha presentato un'istanza per 25 anni.
Ma un'Italia che dovrebbe decarbonizzare la sua economia al 2030 non può permettersi di guardare ancora al Gas come una soluzione. E se questi investimenti li facessimo invece nelle rinnovabili?
Fonti: ReCommon, ECCO, Il Post
C'è chi li proponeva come soluzione al caro bollette, chi voleva tenerli solo 3 anni e poi c'è Snam che ha presentato un'istanza per 25 anni.
Ma un'Italia che dovrebbe decarbonizzare la sua economia al 2030 non può permettersi di guardare ancora al Gas come una soluzione. E se questi investimenti li facessimo invece nelle rinnovabili?
Fonti: ReCommon, ECCO, Il Post