‼️FFF Roma davanti al Ministero dell'Agricoltura: STOP TTIP‼️
💸Probabilmente ricordate del TTIP, il trattato di libero scambio tra USA e Unione Europea, che era stato aspramente contestato in passato ed era stato bloccato dalla maggioranza dei governi europei a fine agosto 2016, anche visti i forti dubbi sull'impatto ambientare dell'accordo.
🇺🇸Oggi il TTIP ad torna ad essere argomento d’attualità: gli Stati Uniti hanno infatti minacciato l’Europa di aumentare i dazi sui nostri prodotti più esportati, se non avesse accettato di aprire il mercato ai prodotti americani finora esclusi. I negoziati sono quindi ripartiti, nel silenzio quasi totale della stampa.
🇮🇹Per di più la ministra italiana per le politiche agricole, Teresa Bellanova, ha recentemente incontrato il suo corrispettivo statunitense, riuscendo a tenere fuori dall’aumento dei dazi i prodotti agroalimentari italiani. Questa mossa è preoccupante, perché accelera ancora di più la corsa verso l'approvazione del trattato.
⚠️Oltre ad eliminare gli standard di protezione sociale, ambientale e di sicurezza alimentare che attualmente impediscono a molti prodotti alimentari americani di essere esportati in Italia, questo trattato avrebbe conseguenze tremende dal punto di vista ecologico: esso, infatti, favorirebbe l'esportazione di prodotti a base di carne, che sono notoriamente i cibi più dannosi per il clima, peraltro ottenuti attraverso l'utilizzo massiccio di antibiotici e pesticidi, che stanno entrambi contribuendo alla caduta del nostro pianeta verso il collaso ecosistemico.
🚢Il TTIP aumenterà la produzione e i trasporti transoceanici, con un inevitabile aumento non solo delle emissioni di gas serra, ma anche della degradazione degli ecosistemi coinvolti. I maggiori sostenitori dell'accordo, inoltre, sono proprio alcuni fra i maggiori responsabili della crisi climatica ed ecologica: il governo statunitense, le multinazionali dell’agribusiness, e le aziende del settore automobilistico!
🗣Crediamo che non sia possibile nessun tipo di accordo con uno Stato il cui presidente, Donald Trump, disconosce l’emergenza climatica e con il ricatto dei dazi vuole imporre all’Europa e all’Italia l’importazione di prodotti pericolosi per il Pianeta e la salute dei cittadini.
Per questo oggi, a Roma, FFF ha manifestato davanti al MIPAAF, pretendendo chiarimenti dal governo italiano rispetto agli improvvisi e preoccupanti salti in avanti nelle trattative, che non hanno finora minimamente coinvolto la società civile né il parlamento.
#fridaysforfuture
#TTIP
💸Probabilmente ricordate del TTIP, il trattato di libero scambio tra USA e Unione Europea, che era stato aspramente contestato in passato ed era stato bloccato dalla maggioranza dei governi europei a fine agosto 2016, anche visti i forti dubbi sull'impatto ambientare dell'accordo.
🇺🇸Oggi il TTIP ad torna ad essere argomento d’attualità: gli Stati Uniti hanno infatti minacciato l’Europa di aumentare i dazi sui nostri prodotti più esportati, se non avesse accettato di aprire il mercato ai prodotti americani finora esclusi. I negoziati sono quindi ripartiti, nel silenzio quasi totale della stampa.
🇮🇹Per di più la ministra italiana per le politiche agricole, Teresa Bellanova, ha recentemente incontrato il suo corrispettivo statunitense, riuscendo a tenere fuori dall’aumento dei dazi i prodotti agroalimentari italiani. Questa mossa è preoccupante, perché accelera ancora di più la corsa verso l'approvazione del trattato.
⚠️Oltre ad eliminare gli standard di protezione sociale, ambientale e di sicurezza alimentare che attualmente impediscono a molti prodotti alimentari americani di essere esportati in Italia, questo trattato avrebbe conseguenze tremende dal punto di vista ecologico: esso, infatti, favorirebbe l'esportazione di prodotti a base di carne, che sono notoriamente i cibi più dannosi per il clima, peraltro ottenuti attraverso l'utilizzo massiccio di antibiotici e pesticidi, che stanno entrambi contribuendo alla caduta del nostro pianeta verso il collaso ecosistemico.
🚢Il TTIP aumenterà la produzione e i trasporti transoceanici, con un inevitabile aumento non solo delle emissioni di gas serra, ma anche della degradazione degli ecosistemi coinvolti. I maggiori sostenitori dell'accordo, inoltre, sono proprio alcuni fra i maggiori responsabili della crisi climatica ed ecologica: il governo statunitense, le multinazionali dell’agribusiness, e le aziende del settore automobilistico!
🗣Crediamo che non sia possibile nessun tipo di accordo con uno Stato il cui presidente, Donald Trump, disconosce l’emergenza climatica e con il ricatto dei dazi vuole imporre all’Europa e all’Italia l’importazione di prodotti pericolosi per il Pianeta e la salute dei cittadini.
Per questo oggi, a Roma, FFF ha manifestato davanti al MIPAAF, pretendendo chiarimenti dal governo italiano rispetto agli improvvisi e preoccupanti salti in avanti nelle trattative, che non hanno finora minimamente coinvolto la società civile né il parlamento.
#fridaysforfuture
#TTIP
++CRISI CLIMATICA E SALUTE MENTALE ALLE "FRONTIERE" - IL CASO GROENLANDIA++
☁️ I cambiamenti climatici sono stati analizzati in tutte le sfumature, ma non molto spesso dal punto di vista umano, psicologico e culturale. Con la distruzione degli habitat verranno compromesse anche culture e tradizioni tramandate!
🧐 Secondo la Greenlandic Perspectives Survey, la prima indagine nazionale mai effettuata in Groenlandia sulla reazione della popolazione, numerosi cittadini soffrono di stress e ansia per colpa delle catastrofi climatiche.
🤯 In una dichiarazione apparsa sul "Guardian", Courtney Howard, presidente del CdA dei Medici per l’Ambiente canadesi, che vive e lavora nell’Artico, ha affermato che l’intersezione tra l’emergenza climatica e la salute mentale delle persone diventerà una delle questioni principali da affrontare a livello globale...e ovviamente ci stiamo muovendo troppo lentamente per formare futuri professionisti in grado di aiutare i cittadini in difficoltà.
😖 Nel nostro emisfero, le comunità nordiche sono quelle colpite in modo più evidente dal riscaldamento globale, ma sono anche quelle più trascurate dalle analisi scientifiche. Non dimentichiamo che la Groenlandia è quel territorio che in una sola giornata di agosto ha perso oltre 10 miliardi di tonnellate di ghiaccio, ed è il territorio in cui diversi abitanti hanno dichiarato di essere stati talmente colpiti dai cambiamenti climatici da venire costretti ad abbattere i loro cani da slitta per ragioni economiche dovute all’assenza di freddo. Sconcertante, vero?
🆘 Nell'isola, che ha a che fare con problematiche sociali decisamente impegnative (alcolismo e suicidio raggiungono tassi storicamente sproporzionati), il 90% degli intervistati ha affermato di aver accettato il cambiamento climatico in atto, e il 76% di averne avuto un’esperienza diretta nella vita quotidiana.
📣 Dal mondo arrivano ogni giorno notizie sempre più allarmanti su qualsiasi aspetto della nostra esistenza. Il 24 aprile scendi in piazza con #FridaysForFuture, è ora di invertire la rotta.
📰 Fonti: https://www.ohga.it/groenlandia-in-aumento-suicidi-alcolismo-e-ansia-per-colpa-dei-cambiamenti-climatici/
☁️ I cambiamenti climatici sono stati analizzati in tutte le sfumature, ma non molto spesso dal punto di vista umano, psicologico e culturale. Con la distruzione degli habitat verranno compromesse anche culture e tradizioni tramandate!
🧐 Secondo la Greenlandic Perspectives Survey, la prima indagine nazionale mai effettuata in Groenlandia sulla reazione della popolazione, numerosi cittadini soffrono di stress e ansia per colpa delle catastrofi climatiche.
🤯 In una dichiarazione apparsa sul "Guardian", Courtney Howard, presidente del CdA dei Medici per l’Ambiente canadesi, che vive e lavora nell’Artico, ha affermato che l’intersezione tra l’emergenza climatica e la salute mentale delle persone diventerà una delle questioni principali da affrontare a livello globale...e ovviamente ci stiamo muovendo troppo lentamente per formare futuri professionisti in grado di aiutare i cittadini in difficoltà.
😖 Nel nostro emisfero, le comunità nordiche sono quelle colpite in modo più evidente dal riscaldamento globale, ma sono anche quelle più trascurate dalle analisi scientifiche. Non dimentichiamo che la Groenlandia è quel territorio che in una sola giornata di agosto ha perso oltre 10 miliardi di tonnellate di ghiaccio, ed è il territorio in cui diversi abitanti hanno dichiarato di essere stati talmente colpiti dai cambiamenti climatici da venire costretti ad abbattere i loro cani da slitta per ragioni economiche dovute all’assenza di freddo. Sconcertante, vero?
🆘 Nell'isola, che ha a che fare con problematiche sociali decisamente impegnative (alcolismo e suicidio raggiungono tassi storicamente sproporzionati), il 90% degli intervistati ha affermato di aver accettato il cambiamento climatico in atto, e il 76% di averne avuto un’esperienza diretta nella vita quotidiana.
📣 Dal mondo arrivano ogni giorno notizie sempre più allarmanti su qualsiasi aspetto della nostra esistenza. Il 24 aprile scendi in piazza con #FridaysForFuture, è ora di invertire la rotta.
📰 Fonti: https://www.ohga.it/groenlandia-in-aumento-suicidi-alcolismo-e-ansia-per-colpa-dei-cambiamenti-climatici/
Ohga!
Groenlandia: in aumento suicidi, alcolismo e ansia per colpa dei cambiamenti climatici
Si chiama Greenlandic Perspectives Survey ed è la prima indagine nazionale mai effettuata in Groenlandia sulla reazione della popolazione ai cambiamenti climatici, quegli stessi cambiamenti climatici che in un solo giorno di agosto hanno causato la perdita…
🔎CLIMATE QUIZ #2!🔍
Qual è l'emergenza che inizia con la C che:
▶️... sta causando un numero crescente di #vittime in tutti i continenti del mondo?
▶️... per la quale si attuerà una #ripianificazione industriale che porterà al drastico calo delle #emissioni di gas serra già dal primo mese?
▶️... che altererà profondamente le abitudini di #consumo dell'intero pianeta?
▶️... e vedrà una totale rivisitazione del settore #aviazione civile (uno dei principali vettori diretti dei danni)?
▶️... in nome della quale fioccheranno decreti d'urgenza per attuare #misure straordinarie?
👍🏻Esatto: è l'emergenza Coronavirus!
⁉️Pensavate che stessimo parlando, come nostro solito, dell'emergenza Climatica? Magari!
🚨Visto l'imponente pacchetto di #misure d'emergenza che il mondo intero sta mettendo in campo, onestamente, cominciamo a nutrire qualche speranza: se di fronte a una nuova #influenza, in pochi giorni si possono tenere a terra centinaia di migliaia di voli, costruire in tempi #record reparti d'emergenza per ospitare ed assistere le popolazioni più colpite, e mettere a tal punto il freno alle produzioni industriali che il tasso di emissioni di CO2 crolla immediatamente del 25%, davanti a tanta dimostrazione che SE LO SI VUOLE, IN UN’EMERGENZA IL MONDO INTERO #AGISCE D'EMERGENZA, da oggi chi proverà ancora a temporeggiare davanti alla più grande #emergenza mai affrontata dall’umanità intera - CIOÈ QUELLA DEL #COLLASSO CLIMATICO - avrà un grosso alibi in meno.
🎭La maschera l'avete gettata: se volete, #potete.
🔥Troppo complicata/costosa/affrettata la trasformazione profonda necessaria? Non ci provate: vi abbiamo visto agire. Ora fatelo per la crisi che colpisce già oggi milioni di persone tra vittime e #sfollati, la crisi che trasformerà le vite di tutti, portandoci su un #baratro esistenziale.
⏳Per fortuna - piccola differenza con l'attuale allarme #virus - per far fronte all'emergenza climatica ci rimane ancora un frangente di tempo. Ma con ogni giorno di inazione, quel frangente si assottiglia: non restano neanche 8 anni per attuare risposte d'emergenza. Basta alibi - chiediamo AZIONI ORA per il nostro #FU.TU.RO. vivibile.
#coronavirus
#nientepiùalibi
#emergenzaclimatica
#seilclimafosseunvirus
#restano8anni
Qual è l'emergenza che inizia con la C che:
▶️... sta causando un numero crescente di #vittime in tutti i continenti del mondo?
▶️... per la quale si attuerà una #ripianificazione industriale che porterà al drastico calo delle #emissioni di gas serra già dal primo mese?
▶️... che altererà profondamente le abitudini di #consumo dell'intero pianeta?
▶️... e vedrà una totale rivisitazione del settore #aviazione civile (uno dei principali vettori diretti dei danni)?
▶️... in nome della quale fioccheranno decreti d'urgenza per attuare #misure straordinarie?
👍🏻Esatto: è l'emergenza Coronavirus!
⁉️Pensavate che stessimo parlando, come nostro solito, dell'emergenza Climatica? Magari!
🚨Visto l'imponente pacchetto di #misure d'emergenza che il mondo intero sta mettendo in campo, onestamente, cominciamo a nutrire qualche speranza: se di fronte a una nuova #influenza, in pochi giorni si possono tenere a terra centinaia di migliaia di voli, costruire in tempi #record reparti d'emergenza per ospitare ed assistere le popolazioni più colpite, e mettere a tal punto il freno alle produzioni industriali che il tasso di emissioni di CO2 crolla immediatamente del 25%, davanti a tanta dimostrazione che SE LO SI VUOLE, IN UN’EMERGENZA IL MONDO INTERO #AGISCE D'EMERGENZA, da oggi chi proverà ancora a temporeggiare davanti alla più grande #emergenza mai affrontata dall’umanità intera - CIOÈ QUELLA DEL #COLLASSO CLIMATICO - avrà un grosso alibi in meno.
🎭La maschera l'avete gettata: se volete, #potete.
🔥Troppo complicata/costosa/affrettata la trasformazione profonda necessaria? Non ci provate: vi abbiamo visto agire. Ora fatelo per la crisi che colpisce già oggi milioni di persone tra vittime e #sfollati, la crisi che trasformerà le vite di tutti, portandoci su un #baratro esistenziale.
⏳Per fortuna - piccola differenza con l'attuale allarme #virus - per far fronte all'emergenza climatica ci rimane ancora un frangente di tempo. Ma con ogni giorno di inazione, quel frangente si assottiglia: non restano neanche 8 anni per attuare risposte d'emergenza. Basta alibi - chiediamo AZIONI ORA per il nostro #FU.TU.RO. vivibile.
#coronavirus
#nientepiùalibi
#emergenzaclimatica
#seilclimafosseunvirus
#restano8anni
+++🐝 SUPERMERCATI VUOTI. COLPA DEL #CORONAVIRUS? NO, DELLE API 🐝 +++
⏰ Perché la politica si è immediatamente mobilitata di fronte a questa ultima minaccia virale, e non si preoccupa di quando saremo senza cibo o acqua a causa della morìa delle #api?
🍯 Rimanere senza #miele? È l'ultimo dei nostri problemi!
Le api hanno un ruolo ESSENZIALE nell'intera nostra alimentazione. Da loro dipende la riuscita di 87 delle principali 115 coltivazioni mondiali, più di UN TERZO della produzione GLOBALE di cibo!
♻️ La crisi climatica sta però mettendone a rischio salute e sopravvivenza, con effetti drammatici sulla sicurezza alimentare globale...
Le api sono colpite in diversi modi:
🌿 GLI HABITAT in cui vivono SI STANNO "RESTRINGENDO": il rialzo delle temperature spinge le api a migrare verso latitudini più fresche e stabilirvi nuovi alveari. Il limite territoriale a sud si sposta verso l'alto, però quello settentrionale resta dov'è.
🌼 Le fioriture, a causa dell'aumento delle temperature, sono anticipate anche di pochi giorni, quando però api e impollinatori ancora non sono pronti a raccogliere polline e nettare. Questo compromette le loro capacità riproduttive, le rende meno attive e più vulnerabili ai parassiti.
🔬Anche malattie e parassiti si diffondono più facilmente.
In Francia, l’UNAF (Union Nationale de l'Apiculture Française) ha parlato di “catastrofe climatica” per spiegare il calo della produzione ⤵️
☀️ Le ONDATE DI CALDO eccezionali che hanno colpito il sud della Francia a giugno e luglio sono state così violente da aver fatto fondere alcuni alveari. Per cercare di salvaguardare gli alveari, “le api hanno reagito uccidendo tutti i maschi, al fine di eliminare bocche da sfamare”. Ora si rischia di avere “un deficit di api regine fecondate”.
💬 “Se non si interviene subito e in maniera integrata, presto le varietà di miele, così come ortaggi e frutta, saranno sempre più scarse, o non disponibili" spiega Matteo Antonelli, presidente nazionale de la Spesa in Campagna.
💪 Cosa fare?
1⃣ Possiamo munirci di fioriture "amiche" 🌸 delle api in giardino e sul balcone, per attirare e nutrire questi preziosi insetti.
2⃣ Ma soprattutto chiediamo che vengano presi provvedimenti per contrastare questa crisi, il #coronavirus ci sta dimostrando cosa significa agire di fronte a un'#emergenza!
📣 La posta in gioco è troppo alta: si tratta della nostra alimentazione! Ci vediamo nelle piazze di tutto il mondo il #24Aprile!
Gli articoli completi: Focus / Repubblica / Lifegate / Ansa
⏰ Perché la politica si è immediatamente mobilitata di fronte a questa ultima minaccia virale, e non si preoccupa di quando saremo senza cibo o acqua a causa della morìa delle #api?
🍯 Rimanere senza #miele? È l'ultimo dei nostri problemi!
Le api hanno un ruolo ESSENZIALE nell'intera nostra alimentazione. Da loro dipende la riuscita di 87 delle principali 115 coltivazioni mondiali, più di UN TERZO della produzione GLOBALE di cibo!
♻️ La crisi climatica sta però mettendone a rischio salute e sopravvivenza, con effetti drammatici sulla sicurezza alimentare globale...
Le api sono colpite in diversi modi:
🌿 GLI HABITAT in cui vivono SI STANNO "RESTRINGENDO": il rialzo delle temperature spinge le api a migrare verso latitudini più fresche e stabilirvi nuovi alveari. Il limite territoriale a sud si sposta verso l'alto, però quello settentrionale resta dov'è.
🌼 Le fioriture, a causa dell'aumento delle temperature, sono anticipate anche di pochi giorni, quando però api e impollinatori ancora non sono pronti a raccogliere polline e nettare. Questo compromette le loro capacità riproduttive, le rende meno attive e più vulnerabili ai parassiti.
🔬Anche malattie e parassiti si diffondono più facilmente.
In Francia, l’UNAF (Union Nationale de l'Apiculture Française) ha parlato di “catastrofe climatica” per spiegare il calo della produzione ⤵️
☀️ Le ONDATE DI CALDO eccezionali che hanno colpito il sud della Francia a giugno e luglio sono state così violente da aver fatto fondere alcuni alveari. Per cercare di salvaguardare gli alveari, “le api hanno reagito uccidendo tutti i maschi, al fine di eliminare bocche da sfamare”. Ora si rischia di avere “un deficit di api regine fecondate”.
💬 “Se non si interviene subito e in maniera integrata, presto le varietà di miele, così come ortaggi e frutta, saranno sempre più scarse, o non disponibili" spiega Matteo Antonelli, presidente nazionale de la Spesa in Campagna.
💪 Cosa fare?
1⃣ Possiamo munirci di fioriture "amiche" 🌸 delle api in giardino e sul balcone, per attirare e nutrire questi preziosi insetti.
2⃣ Ma soprattutto chiediamo che vengano presi provvedimenti per contrastare questa crisi, il #coronavirus ci sta dimostrando cosa significa agire di fronte a un'#emergenza!
📣 La posta in gioco è troppo alta: si tratta della nostra alimentazione! Ci vediamo nelle piazze di tutto il mondo il #24Aprile!
Gli articoli completi: Focus / Repubblica / Lifegate / Ansa
Focus
Le api al tempo del riscaldamento globale
Non basta la minaccia ormai comprovata dei pesticidi: i cambiamenti climatici impattano sulla salute dei principali impollinatori su molti livelli, e se immaginiamo un futuro con ancora cibo sulla tavola, dovrebbe importarci.
🔴 Cos'ha il #Coronavirus che la #CrisiClimatica non ha?
🆘 E perchè attrae moltissimo la nostra attenzione e ci fa mobilitare in questo modo?
Eccolo spiegato in un minuto da Sofia Pasotto di #FridaysForFutureMantova!
#fridaysforfuture
🆘 E perchè attrae moltissimo la nostra attenzione e ci fa mobilitare in questo modo?
Eccolo spiegato in un minuto da Sofia Pasotto di #FridaysForFutureMantova!
#fridaysforfuture
🔍RIFLESSIONI DALLA RASSEGNA STAMPA DI OGGI🗞
Ecco la pressione che comincia a incidere su decisioni dei big del mercato: il gigante minerario canadese Teck abbandona un megaprogetto petrolifero (da sabbie bituminose) da 20B$C, motivando l'abbandono con l'incertezza regolatoria a fronte di nuovo assetto del mercato (dato ormai per assodato).
"I mercati globali del capitale stanno cambiando rapidamente e gli investitori e i clienti esigono sempre più che le giurisdizioni abbiano un quadro di riferimento che sappia conciliare lo sviluppo di risorse e il cambiamento climatico, al fine di produrre i prodotti più puliti possibili. Nel caso in questione questo non esiste ancora e, purtroppo, il crescente dibattito su questo tema oggi pone Frontier e la nostra azienda all'incrocio di questioni molto più ampie che devono essere risolte".
Così ha scritto Lindsay, CEO della Teck.
"In questo contesto, è ormai evidente che non esiste un percorso costruttivo perché il progetto vada avanti".
Per maggiori info su cosa implica l'estrazione da sabbie bituminose:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/04/petrolio-perche-il-bitume-delle-tar-sands-non-porta-niente-di-buono-al-canada/1247769/
Ecco la pressione che comincia a incidere su decisioni dei big del mercato: il gigante minerario canadese Teck abbandona un megaprogetto petrolifero (da sabbie bituminose) da 20B$C, motivando l'abbandono con l'incertezza regolatoria a fronte di nuovo assetto del mercato (dato ormai per assodato).
"I mercati globali del capitale stanno cambiando rapidamente e gli investitori e i clienti esigono sempre più che le giurisdizioni abbiano un quadro di riferimento che sappia conciliare lo sviluppo di risorse e il cambiamento climatico, al fine di produrre i prodotti più puliti possibili. Nel caso in questione questo non esiste ancora e, purtroppo, il crescente dibattito su questo tema oggi pone Frontier e la nostra azienda all'incrocio di questioni molto più ampie che devono essere risolte".
Così ha scritto Lindsay, CEO della Teck.
"In questo contesto, è ormai evidente che non esiste un percorso costruttivo perché il progetto vada avanti".
Per maggiori info su cosa implica l'estrazione da sabbie bituminose:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/04/petrolio-perche-il-bitume-delle-tar-sands-non-porta-niente-di-buono-al-canada/1247769/
the Guardian
Canadian mining giant withdraws plans for C$20bn tar sands project
Teck Resources’ surprise decision drew outrage from politicians in oil-rich Alberta and cheers from environmental groups
JACOBIN ITALIA DIVENTA FOSSIL FREE
🔥Anche Jacobin Italia, la sorella europea del celebre magazine d'approfondimento politico statunitese, aderisce alla nostra campagna #InformazioneFossilFree!
📰Il ruolo della stampa è centrale nel raccontare la crisi climatica che stiamo affrontando e inchiodare i politici alle loro responsabilità, ma troppo spesso legami economici manifesti o occulti impediscono ai giornalisti di esercitare il loro ruolo di guardiani del potere.
💸Per questo come Fridays For Future chiediamo a quotidiani, riviste, telegiornali, blog, di rinunciare alle inserzioni delle compagnie operanti nel settore Oil & Gas, e affrancarsi dai legami coi diretti responsabili del cambiamento climatico.
✌️Jacobin è la terza testata italiana ad aderire alla nostra campagna - dopo l'EcoPost e Save The Planet - mentre all'estero il prestigioso The Guardian ha fatto la stessa scelta.
▶️Sei un editore? Scrivi a italia@fridaysforfuture.org per aderire con la tua testata!
▶️Sei un lettore? Leggi il nostro appello e rilancialo sugli account social dei tuoi giornali preferiti!
📜Appello ->https://www.fridaysforfutureitalia.it/informazione-fossil-free
🔥Anche Jacobin Italia, la sorella europea del celebre magazine d'approfondimento politico statunitese, aderisce alla nostra campagna #InformazioneFossilFree!
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💸Per questo come Fridays For Future chiediamo a quotidiani, riviste, telegiornali, blog, di rinunciare alle inserzioni delle compagnie operanti nel settore Oil & Gas, e affrancarsi dai legami coi diretti responsabili del cambiamento climatico.
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Fridays For Future Italia
Informazione Fossil-Free: di cosa si tratta | Fridays For Future Itali
Il movimento Fridays For Future deve molto alla stampa. Tanti dei nostri attivisti si sono interessati, formati e allarmati grazie agli articoli di appassionati giornalisti che cercavano di comunicare
⚠️ Ecco 5 cose virali che dovrebbero preoccuparci di più del #coronavirus
🙈 La #CrisiClimatica non ci spaventa perchè è troppo lenta?
Aspettate di sentire cosa rischiamo di liberare dai ghiacci che si fondono...
Ce le racconta Giovanni Mori di Fridays For Future Brescia.
#FridaysForFuture
#ClimateCrisis
#virus
#batteri
#ghiacciai
#ViralVideo
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Aspettate di sentire cosa rischiamo di liberare dai ghiacci che si fondono...
Ce le racconta Giovanni Mori di Fridays For Future Brescia.
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📉Siamo stati negli studi di Lifegate per raccontare le cifre della crisi climatica. Ogni settimana un nostro attivista vi darà un dato per comprendere cosa rischiamo, quali siano le cause del riscaldamento globale e quali le sue soluzioni.
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💸È GiovanniMori di #FridaysforfutureBrescia a rompere il ghiaccio col primo numero: 11000. Cosa significa? Scoprilo nel video🔝
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💸È GiovanniMori di #FridaysforfutureBrescia a rompere il ghiaccio col primo numero: 11000. Cosa significa? Scoprilo nel video🔝