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💧 L'acqua andrebbe amministrata in maniera partecipata, secondo criteri di equità e giustizia sociale.

A dieci anni dal Referendum per l'acqua tuttavia le privatizzazioni sono aumentate e si rinforzeranno con i fondi europei del PNRR.
Solo quattro società multiservizi controllano quasi tutta l’acqua in Italia: Acea, A2a, Hera, Iren.

La gestione privata ha fatto lievitare il costo in bolletta senza un miglioramento del servizio e il 47,6% dell'acqua si disperde a causa della mancata manutenzione.

E intanto 2 miliardi di persone al mondo non hanno accesso all'acqua potabile!

Speculare sull'acqua non ne garantisce la disponibilità né per qualunque persona, in base alle condizioni economiche, né per le generazioni future.

📢 Venerdì 11 e sabato 12 giugno scendiamo in piazza per chiedere ancora il riconoscimento dell'acqua come Bene Comune!

Cerca le iniziative nella tua città su acquabenecomune.org
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Vogliamo esprimere solidarietà alle popolazioni Yanomami e Munduruku. 27mila sono nel mirino, dall’inizio di maggio, dei minatori d’oro clandestini. La loro terra è isolata e raggiungibile solo in elicottero. Questo consente ampi margini di manovra ai 20 mila minatori illegali che operano nella zona nonostante il divieto. E la loro presenza è cresciuta con la pandemia: solo negli ultimi tre mesi, le miniere clandestine hanno distrutto 200 ettari di selva.

La popolazione sta lottando per sopravvivere in mezzo a diverse crisi: l'escalation della violenza da parte dei minatori illegali, gli impatti ambientali che portano la fame in alcune regioni e il difficile accesso alle cure sanitarie.

Tutto questo nell’inerzia e nell'assenza dello Stato. Anzi, una serie di interventi del presidente Jair Bolsonaro, a favore delle attività minerarie e dello «sviluppo dell’Amazzonia», avrebbero dato più slancio ai minatori.

Aiutaci ad amplificare il loro messaggio🦋

Se vuoi approfondire leggi 👉🏿 qui
La crisi climatica ed ecologica peggiora rapidamente. È previsto che le emissioni di CO2 raggiungano il secondo più grande aumento annuale di sempre.

In Cornovaglia, dall'11 al 13 giugno, si sono riuniti i rappresentanti dei paesi che compongono il G7, l'organizzazione intergovernativa ed internazionale di cui fanno parte Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti d'America.

Gli impegni sul clima annunciati sono agghiaccianti: limitare le centrali a carbone, così dicono... ma se sono associate a impianti per catturare la CO2 allora nessun problema. E' questa la vostra proposta per, come minimo, rispettare gli Accordi di Parigi?

"Guardate, i ministri sembrano davvero divertirsi a presentare i loro vuoti impegni sul clima e a ripetere vecchie promesse non mantenute.

Bisogna festeggiare con un sontuoso barbecue di bistecche e aragoste, mentre i jet eseguono acrobazie nel cielo sopra il resort del G7!" Cit. Greta Thunberg

#G7UK #MindTheGap
Il 22 giugno Fridays For Future Catania, Fridays For Future Palermo, Extinction Rebellion Catania, Eco Vittoria e altri movimenti e associazioni ambientaliste e per il sociale si uniscono al corteo in occasione della Riunione interministeriale su “Lavoro e Istruzione” nell’ambito del G20, il foro internazionale che riunisce le principali economie mondiali.

Perché?

1️⃣Perché il modello di sviluppo adottato finora da chi oggi detiene il potere globale ha condotto alla costituzione di un sistema gerarchico di oppressione e sfruttamento delle persone e della Terra, origine della crisi climatica ed ecologica e mezzo di arricchimento per le maggiori economie.
È necessario porre al centro una visione diversa; dare preminenza alle voci che, fino ad oggi, non sono state ascoltate.

2️⃣Perché l’istruzione è il punto di partenza essenziale della risposta globale al cambiamento climatico. Pretendiamo istruzione di qualità inclusiva ed equa e opportunità di apprendimento permanente per tutte le persone; un’istruzione decolonizzata che parli di crisi climatica, di tutela, e che non sia subordinata ad aziende e interessi esterni.

3️⃣Perché quando si parla di lavoro, non si possono non citare gli 80 milioni di posti di lavoro che saranno persi a causa della crisi climatica, e come lo sfruttamento di lavoratrici e lavoratori sia legato ad essa.
Non deve esistere contrapposizione tra lavoro e salute, lavoro e ambiente, lavoro e sostenibilità.
La conversione ecologica deve avvenire tutelando le lavoratrici e i lavoratori ed il suo costo deve gravare su coloro che hanno le maggiori disponibilità economiche, nonché le maggiori responsabilità nella crisi climatica.

4️⃣Perchè vogliamo vivere. Se non verranno attuate adesso politiche ambiziose e concrete volte al raggiungimento dello zero netto di emissioni globali entro il 2050 (in Italia entro il 2030), vorrà dire che la classe al potere avrà condannato definitivamente l'umanità.

🗣Non può esistere giustizia climatica senza giustizia sociale. Coloro che hanno meno responsabilità della crisi climatica ne subiscono già oggi le conseguenze peggiori. La lotta contro ogni piaga causata dal sistema contemporaneo è necessaria per contrastare la crisi climatica. Tutte le lotte sono interconnesse. Tutte le lotte sono un’unica lotta. All Crisis, One Crisis.
🗣 Rinnovabili Endgame - la top 10 dei casi più assurdi di energie rinnovabili bloccate in Italia

Abbiamo bisogno di installare nuova potenza rinnovabile per sostituire al più presto le fonti fossili in Italia. Eppure, negli ultimi anni le aste per le rinnovabili vanno deserte, l'installazione di nuovi impianti è incredibilmente lenta.

Dalle 17 alle 18, un'ora per capire alcuni dei casi più assurdi bloccati, e cosa fare.

👉🏽Segui la diretta sulla nostra pagina Facebook oggi, giovedì 24 giugno h.17 (o su questa piattaforma)

📣 Partecipano: Katiuscia Eroe, resp. energia Legambiente ; Giovanni Mori, portavoce nazionale FFF; Lorenzo Mancini, Legambiente Emilia Romagna; Andrea Turco, giornalista ambientale
Vanessa Rosano, Legambiente Sicilia (da confermare); Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente



#FightFor1point5
#NoMoreEmptyPromises
#BastaFalsePromesse
Abbiamo partecipato all'audizione della 7a commissione del Senato (Istruzione e Beni culturali) sul tema dell'impatto dei cambiamenti climatici sui beni culturali.

Abbiamo portato un messaggio chiaro ai parlamentari presenti: non c'è arte su un pianeta morto, e l'inazione dei governi ci sta portando proprio verso questo scenario.

La crisi climatica pone grandi rischi per il nostro paesaggio e patrimonio artistico, ma è folle impegnarsi ad evitare questi pericoli se nello stesso tempo non stiamo facendo abbastanza per scongiurare il collasso della civiltà umana. Chi avrà tempo per l'arte e la cultura in un mondo devastato dalla fame, dalla povertà e dalla malattia?

Se vogliamo salvare il nostro patrimonio culturale, dobbiamo #decarbonizzare il nostro paese entro il 2030. Possiamo costruire una transizione veloce, giusta e partecipata verso un mondo a #zeroemissioni, ma non lo stiamo facendo. La politica deve ascoltare la scienza e agire. Altrimenti, verremo trascinati nel baratro, e la nostra cultura sparirà con noi.

👉GUARDA L'INTERVENTO COMPLETO👈
Siamo stat* audit* alla Camera dei Deputati, sul tema del decreto semplificazioni.

Per ribadire quest'ultimo concetto, ci è toccato citare "Waka Waka" di Shakira, i mondiali del 1990 e Notti Magiche.

Sperando che così si capiscano meglio i tempi strettissimi che abbiamo...

👁️ Guarda l'intervento integrale alla Camera👇
https://youtu.be/4J4ZfMWm-uk
Oppure puoi guardalo qui 👇https://peertube.uno/videos/watch/4df77735-3fa5-4e72-b53c-f88a606ff2ed

Già un anno fa ormai abbiamo fatto una campagna, che non era nostro compito fare, ma non potevamo stare a guardare. Si chiama Ritorno al Futuro, perché non possiamo tornare alla "normalità" di prima, dobbiamo smettere di fare alcune cose, una su tutte "emettere", e iniziare a farne altre.

Scritte assieme ad oltre 300 esperti di varie discipline, le proposte raccolte nella campagna sono a disposizione di qualunque forza politica seriamente interessata a dare un futuro ai giovani e alle prossime generazioni di questo Paese.

Aiutaci a diffonderle e a fare pressione sui politici affinché le mettano in pratica a tutti i livelli a partire dal locale.
👉
https://ritornoalfuturo.org/le-proposte/

#MindTheGap #FridaysForFuture #RitornoAlFuturo