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🗓️ Il 3 Febbraio 2020, il tribunale amministrativo di Parigi ha condannato lo stato francese per #inazione climatica e per il mancato raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.

La causa era stata avviata dalle associazioni Greenpeace, Oxfam, Fondazione Nicolas Hulot e Notre Affaire à Tous.
Le quattro associazioni, nel 2018, avevano raccolto 2.3 milioni di firme a supporto di una petizione che chiedeva al governo di agire tempestivamente contro la crisi climatica.

Deluse dalla risposta dell'esecutivo hanno tentato l'impossibile: una #causa contro lo stato francese, dimostrando quanto poco si stia ancora facendo contro la crisi più grande che l'umanità si sia mai trovata ad affrontare, e che mette seriamente a repentaglio la vita di milioni di persone.

Hanno vinto.
💪 Una sentenza di questo tipo rappresenta un precedente storico fondamentale. Una vittoria per noi, per tutte le persone che hanno visto le loro vite devastate dalla crisi climatica e per quelle che le vedranno se non agiamo adesso. Allo stesso tempo è un importante campanello d'allarme per tutti quei paesi, tra i quali l’Italia, che non si stanno ancora minimamente impegnando nella lotta alla crisi climatica.

Ci aspettiamo che gli obiettivi siano sempre più ambiziosi, Ministro della transizione ecologica a lei la linea.

#NoMoreEmptyPromises #NientePiùFalsePromesse

Fonte: Le Monde
TORINO-LIONE: IL SENATO AUTORIZZA UN CRIMINE CLIMATICO

📆 Il 28 dicembre si è tenuto al #Senato il voto sul contratto di programma sulla sezione transfrontaliera della Nuova Linea Torino-Lione - il nuovo collegamento ferroviario in costruzione tra Italia e Francia, meglio noto come #TAV. In poche parole, i senatori hanno votato a maggioranza per dare i soldi a Telt - l'ente incaricato per la realizzazione dell'opera - per continuare i lavori.

👀 Ancora una volta, la politica si dimostra cieca davanti ai dati scientifici e sorda rispetto alle valutazioni tecniche, tra cui la recente bocciatura da parte della Corte dei Conti Europea, che ha anche denunciato l'incompatibilità dell'opera con i target climatici.

🚛 Il progetto prevede di spostare il traffico merci dalla gomma alla rotaia, dopo lo scavo del #tunnel transfrontaliero di 57km, che causerà l'emissione in atmosfera di circa 10 milioni di tonnellate di CO2, oltre a quantità rilevanti di polveri sottili ed altri inquinanti che comprometteranno l'aria della Val di Susa.

📊 I dati parlano chiaro: qualora tutto proceda secondo i piani di Telt e considerando la tratta interamente costruita da Torino a Lione, la #compensazione delle emissioni di CO2 prodotte dai lavori non avverrebbe prima del 2055, ben 5 anni dopo rispetto a quando dovremmo azzerare le emissioni a livello globale (l'UE dovrebbe farlo entro il 2035!)

⚠️ Ma se malauguratamente si raggiungesse soltanto la metà dei volumi di #traffico previsti la compensazione della CO2 emessa non avverrebbe prima del 2080, trent'anni dopo la scadenza massima stabilita dall'IPCC!

📉 Quest'ultimo scenario risulta molto probabile, in quanto le #previsioni di traffico sono sovradimensionate, come denunciato anche dalla stessa Corte Europea, e il traffico merci lungo la direttrice della Val di Susa risulta da più di vent'anni in calo, sia su gomma che su rotaia.

L'alternativa? Incentivare il passaggio dalla gomma alla rotaia sulla linea ferroviaria già esistente e perfettamente funzionante, ad oggi utilizzata solo al 15% della sua capienza. Investiamo i soldi in una reale #TransizioneEcologica e non in opere che di green hanno ben poco.

🖇 Credits: @fff_valsusa

📖 Fonti:
🔸Relazione Corte dei Conti UE (2020)
🔸Previsioni di traffico, Commissario di Governo/Osservatorio Torino Lione, Quaderno 8 (2011)
🔸Capacità della linea esistente, Commissario di Governo/Osservatorio Torino Lione, Quaderno 1 (2006)
🔸Dati di traffico Commissione Europea
++SHELL CONDANNATA PER I SUOI CRIMINI NEL DELTA DEL NIGER++

La Shell, compagnia petrolifera anglo-olandese, è attiva in Nigeria dal 1937, dove ha provocato ingenti danni ai suoi abitanti e alle aree circostanti al Delta del Niger.

👨‍🌾Molt* sono le/gli agricoltor* che hanno provato a lottare contro questa multinazionale, e finalmente la loro voce è stata ascoltata. Dopo una causa durata 13 anni la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia ha riconosciuto l'azienda responsabile dei danni causati alla popolazione e al territorio.

💵Dovrà quindi risarcire le/i contadin* per aver inquinato ben 400 mila metri quadrati di territorio. Inoltre dovrà occuparsi della bonifica delle zone colpite. Questa non è la prima causa alla quale è soggetta questa multinazionale; sono molte, le critiche mosse per scarsa manutenzione e sicurezza degli oleodotti. Una delle richieste dell’Ong Friends of the Earth, che ha intentato la causa, è stata proprio quella dell’installazione di un sistema di rilevamento delle perdite.

🎉È la prima volta, però, che si arriva ad una conclusione simile. Si tratta di una sentenza storica, e vogliamo che questo non resti un caso isolato, ma porti a definire norme internazionali per impedire alle multinazionali di devastare interi territori restando impunite. Nelle aree colpite l’aspettativa di vita degli abitanti è ben 10 anni sotto la media. Come è possibile che ingiustizie simili siano ancora tollerate?

@fridaysforfutureroma

👉Per approfondire: https://www.recommon.org/la-shell-dovra-rispondere-per-linquinamento-in-nigeria-anche-davanti-ai-tribunali-britannici/

Fonte:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/01/30/shell-colpevole-di-inquinamento-da-petrolio-dovra-risarcire-gli-agricoltori-nigeriani-ora-le-vittime-dello-sfruttamento-possono-vincere/6084295/
E ci abbiamo provato pure col binocolo

#memercoledì
Avete mai sentito parlare della Standard Chartered Bank (SCB)?

Se la risposta è NO potete ritenervi fortunat*, probabilmente il vostro non è un paese tra i più colpiti dalla crisi climatica sul quale questa banca sta speculando 🤭

A partire dagli Accordi di Parigi la società finanziaria Standard Chartered Bank, si è impegnata a diventare "verde", investendo grandi somme in pubblicità di greenwashing.

Verdi sono anche i 24 miliardi di dollari che in 6 anni ha continuato ad investire in carbone, petrolio e gas, finanziando progetti per la maggior parte situati nei paesi più colpiti dalla crisi climatica, come Filippine o Indonesia.
È ora di cambiare! I gruppi di FridaysForFuture da tutto il mondo stanno chiedendo al più grande finanziatore dell'espansione del carbone dal 2015 lo STOP definitivo a qualsiasi finanziamento fossile. Puoi sostenerli anche tu partecipando alle azioni delle 14:00:

🔥TWEETSTORM & SOCIAL BOMBING - commenta i post dei profili social di SCB usando gli HASHTAG #RaiseYourStandards e #CleanUpStandardChartered e i TAG e i MESSAGGI in inglese che abbiamo preparato in fondo alla pagina dedicata sul nostro sito, dove trovi anche maggiori info sulla campagna!

👉🏽SEGUI LE ISTRUZIONI per l'Italia QUI

🔥 ACTION CALL (in inglese): registrati a questo link ed entra nella stanza alle 14:00 in punto insieme alle/gli attivist* di tutto il mondo, potrai ricevere nuove istruzioni sull'azione!
🌍 Il nuovo presidente del consiglio Mario Draghi ha dedicato spazio alla questione climatica nel suo discorso al Senato. “Non si potrà tornare al passato”

Ma dietro i proclami, quanti impegni concreti sono stati presi? Ancora pochissimi rispetto a quanto è necessario. E la squadra di governo non lascia ben sperare.

👉🏽Ne parliamo su Domani: https://www.editorialedomani.it/idee/voci/draghi-fa-sperare-un-cambio-di-passo-sul-clima-i-ministri-no-qxyhab34