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Nel post precedente abbiamo parlato di quanto il PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) sia lontano dagli obiettivi di riconversione ecologica che tutte e tutti noi auspichiamo.

A novembre abbiamo lanciato la campagna #NonFossilizziamoci, perché è inaccettabile che i soldi del #NextGenerationEU siano investiti proprio in quelle attività grazie a cui, di questo passo, non esisterà alcun futuro per le #NextGeneration.

#NonFossilizziamoci contiene i 7 punti che non possono e non devono mancare nel PNRR se vogliamo cambiare rotta 👉 https://fridaysforfutureitalia.it/non-fossilizziamoci/

Oggi più che mai: È ORA DI AGIRE.
Oggi, Greta Thunberg compie diciotto anni.

Abbiamo imparato a conoscerla attraverso questi 2 anni di battaglie per il clima e sappiamo che c’è ancora molto da fare.

Inevitabilmente, il suo attivismo ha cambiato il mondo e ha dato la possibilità ad un’intera generazione di avere una voce e di esprimere il malessere diffuso nei confronti di una politica che, troppo spesso ha posto gli indici economici e di sviluppo prima della tutela della biodiversità e della vita su questo nostro pianeta.

💚 Detto questo, non ci resta che augurarle un buon compleanno e salutarla con una sua frase che pensiamo possa racchiudere tutto:

“Change is coming, whether you like it or not”

Il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o meno.

👉 Link all'articolo del Fatto Quotidiano
🇺🇸 Il futuro presidente degli Stati Uniti ha annunciato la squadra che dovrebbe occuparsi di clima e politiche ambientali nei prossimi quattro anni di presidenza. Ha dichiarato che “non c’è tempo da perdere” e la sua amministrazione farà il possibile per implementare piani di riduzione delle emissioni promuovendo allo stesso tempo il rilancio dell’economia e la creazione di nuovi posti di lavoro.

● Una delle figure di spicco del team sarà Gina McCarthy, che è stata a capo dell’EPA (Environmental Protection Agency) durante il secondo mandato di Obama.

● L’Agenzia di protezione ambientale sarà ora presieduta da Michael Regan, ex segretario del dipartimento per la qualità ambientale della North Carolina.

Deb Haaland, rappresentante del New Mexico al Congresso, ricoprirà il ruolo di segretario dell’Interno, che si occupa – tra le altre cose – di risorse naturali, parchi nazionali, patrimoni forestali e riserve.

● L’avvocata specializzata in diritto ambientale Brenda Mallory, presiederà invece il Consiglio di qualità ambientale (Council on Environmental Quality).

● L’attuale segretario aggiunto di New York per l’ambiente e l’energia, Ali Zaidi, sarà il vicesegretario nazionale per il clima (deputy national climate adviser).

● Infine, John Kerry (ex segretario di Stato), sarà l’inviato speciale negli appuntamenti di carattere internazionale riguardanti l’ambito climatico.

‼️ Le loro scelte avranno un impatto incredibile sul clima e sull'impegno del resto del mondo, considerata l'importanza politica ed economica degli USA. Ma c’è il rischio che la crisi climatica venga inquadrata dall’amministrazione Biden solo come una questione di sicurezza nazionale, e non come una grande crisi globale, che per essere risolta ha bisogno della cooperazione di tutti i paesi e - soprattutto - di un cambiamento profondo nel sistema che l'ha provocata.

📣 Non possiamo abbassare la guardia: le premesse sono incoraggianti, ma non ci fermeremo finché non saremo certi che la crisi climatica non verrà risolta attraverso l'unica possibile via - quella della giustizia climatica.

#fightfor1point5
#fridaysforfuture

📝 fonti:
https://www.nytimes.com/2020/12/19/climate/biden-climate-team.html
https://www.ilpost.it/2020/12/20/joe-biden-nomine-clima/
Tutti parlano di una soluzione alla crisi climatica nel campo energetico: l'idrogeno, la nuova sfida dell'energia pulita. L'idrogeno con costi adeguati potrebbe essere impiegato soprattutto nei settori che ancora oggi contribuiscono maggiormente alle #emissioni, dall’industria pesante al trasporto fino all'uso residenziale.

Tuttavia ad oggi la produzione di #idrogeno (che di per sé è un vettore e non una fonte energetica) proviene per il 99% dalle fonti #fossili tramite la gassificazione di carbone o il processo di steam reforming del gas naturale, cioè un processo di interesse industriale per la produzione di #gas a partire da idrocarburi (spesso metano) e vapore acqueo. Se a questo "idrogeno grigio" abbiniamo tecnologie per catturare le emissioni di CO2 (#CCS), si crea l’"idrogeno blu", generato utilizzando fonti non rinnovabili.

La Corte dei Conti europea in una relazione ha rilevato l’insostenibilità economica della tecnologia di cattura delle emissioni di #CO2, dovuta alla mancanza di un quadro normativo adatto e all'aumento dei costi rispetto alle stime iniziali.

Il vantaggio di usare l’idrogeno come fonte energetica sta nel fatto che la sua combustione non causa l’emissione di anidride carbonica (CO2), il principale tra i gas responsabili del cambiamento climatico, ma solo di vapore acqueo. L’idrogeno verde è invece quello ottenuto usando solo energia prodotta da fonti #rinnovabili, come l’energia solare, quella eolica o quella da riciclo ed è a questo che si deve puntare.

Repost da @will_ita
Ma c'è davvero ancora qualcuno che vuole trivellare l'Artico?

Sembra proprio di sì.

E questo nonostante le più grandi banche del mondo abbiano già affermato che non supporteranno più eventuali progetti di perforazione in #Artico, in cerca di #petrolio o di #gas fossile.

Lo fanno perché sono i più grandi sostenitori di #GretaThunberg e di #FridaysForFuture?

Potrebbe anche essere.
Ma è decisamente più probabile che si siano accorti che si tratta di progetti nati morti e nemmeno economicamente convenienti. Peccato che l'amministrazione Trump non sia dello stesso parere.

E anche negli ultimi giorni del suo mandato sta dando il meglio (o peggio) di sé, cercando di mettere all'asta dei lotti per la #trivellazione nell'area protetta dell' #Alaska. Questa notizia è sconvolgente da tutti i punti di vista. Nella situazione attuale andare ad estrarre altri combustibili fossili è una scelta totalmente sbagliata, inoltre si andrebbe ad inquinare e a devastare per sempre un #habitat unico e ricco di numerose specie già minacciate dal collasso climatico.

Se i lotti dovessero essere venduti alle società energetiche neanche l'amministrazione successiva potrebbe fare qualcosa per tornare indietro e salvare il territorio: diventerebbero di proprietà delle compagnie petrolifere.

È per questo ancora più essenziale far sentire la nostra voce, e battersi perché nei loro ultimi rantoli non distruggano per sempre #ecosistemi come l'Artico.

Aggiungi la tua firma per impedire le trivellazioni nell'Arctic National Wildlife Refuge 👉 https://www.change.org/p/no-drilling-in-the-arctic-national-wildlife-refuge

Per approfondire 👉 https://www.theguardian.com/environment/2021/jan/05/trump-arctic-national-wildlife-refuge-lease-sales
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Le compagnie petrolifere ci stanno rubando il #futuro. Sono i principali responsabili della #CrisiClimatica e ancora non accennano a cambiare rotta.

Unisciti a noi, c'è bisogno di te. 💪💚

"E, per quanto piccola, è feroce." W. Shakespeare
(Sogno di una notte di mezza estate)

#memercoledì #peoplevsoil #fridaysforfuture #abillionclimateactivists
Credits: Greenpeace
⚠️ UNA NUOVA MAXI PORCILAIA IN PROVINCIA DI MANTOVA ⚠️

Nonostante i danni degli allevamenti intensivi al clima, agli animali allevati e alla salute delle persone, non si fermano i progetti che ne prevedono nuove costruzioni o allargamenti.

L'azienda Piopig, già da anni sotto il mirino del comitato G.A.E.T.A. di Schivenoglia, in provincia di Mantova, intende recuperare un vecchio stabile, che attualmente ospita 1000 suini, per realizzare una maxi porcilaia da 4000 capi.

La provincia di Mantova e il Comune di Schivenoglia hanno esentato il progetto dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, cui gli allevamenti intensivi con più di 3.000 suini sono sottoposti in quanto “industrie insalubri di prima classe”.

La vita degli abitanti della provincia di Mantova (seconda provincia in Italia per numero di capi allevati) e del comune di Schivenoglia è già duramente compromessa dall'impatto degli allevamenti intensivi e da anni i/le cittadinə lottano per il loro diritto a respirare aria salubre.

Le istituzioni devono smettere di sostenere un modello zootecnico dannoso per il Pianeta e rischioso per la salute.

Greenpeace Italia