Media is too big
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Ecco il tanto atteso discorso di fine anno del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, Giuseppe Conte. Un messaggio di importanza nazionale per tutta la nazione!
Se leggi questo messaggio usi Telegram, quindi una parte della tua privacy è già al sicuro! Tuttavia la maggior parte dei servizi digitali che utilizziamo ci profila, rendendo le fakenews un vero e proprio business. Con questo sistema diffondere informazioni sulla crisi climatica non avverrà mai abbastanza rapidamente! È per questo motivo che ti facciamo e ci facciamo un REGALO: iniziamo il 2021 all'insegna della #PRIVACY!
🔽 SCARICA il PDF che abbiamo creato e 🎁 DONALO a conoscenti e sconosciuti: migliorando con un paio di click la nostra SOSTENIBILITÀ DIGITALE COLLETTIVA!
📢 UNISCITI al canale @openforfuture per poter ricevere altre iniziative simili: questo è solo l'inizio! 🌲
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FRIENDLY REMINDER: Non esiste un pianeta B.
Il 2020 è stato un anno complicato ed intenso per il nostro attivismo per il #clima.
Qualcosa, nello zaino per il viaggio nell'anno nuovo, va lasciato, altro va conservato.
Lasciamo indietro la paura e la tristezza, lo sconforto e l'apatia.
Conserviamo la forza d'animo, la speranza, la resilienza e l'azione!
Curiamo ciò che davamo per scontato quando scontato non era.
Abbiamo imparato che risolvere un problema è più costoso che prevenirlo. Così per la crisi sanitaria, così per la crisi climatica.
Ciao 2020, benvenuto 2021!
#CrisiClimatica
#2020
#2021
#FridaysForFuture
Credits:
@greenpeace
@fridaysforfuture_forli
Il 2020 è stato un anno complicato ed intenso per il nostro attivismo per il #clima.
Qualcosa, nello zaino per il viaggio nell'anno nuovo, va lasciato, altro va conservato.
Lasciamo indietro la paura e la tristezza, lo sconforto e l'apatia.
Conserviamo la forza d'animo, la speranza, la resilienza e l'azione!
Curiamo ciò che davamo per scontato quando scontato non era.
Abbiamo imparato che risolvere un problema è più costoso che prevenirlo. Così per la crisi sanitaria, così per la crisi climatica.
Ciao 2020, benvenuto 2021!
#CrisiClimatica
#2020
#2021
#FridaysForFuture
Credits:
@greenpeace
@fridaysforfuture_forli
PERCHÈ I NOSTRI FONDI DEL #NextGenerationEU FINISCONO DIRETTAMENTE AD #ENI?
Nelle ultime bozze del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) alcuni capitoli sembrano dettati direttamente a macchina da #ENI - come denunciano Legambiente,
Greenpeace e WWF.
Capiamoci, siamo tutti d'accordo nel voler incentivare una transizione ecologica ed energetica, e devono assolutamente farlo anche le aziende del fossile.
Ma TUTTI i fondi devono essere vincolati a una reale #transizione, non tangibile consultando i piani di Eni.
Parliamo, infatti, di un’azienda che, nel 2050, continuerà ancora la sua produzione di petrolio e gas e che prevede di aumentare la produzione di idrocarburi fino al 2025, rallentando di fatto la transizione ecologica.
Nel 2025 ci resteranno solo 2 anni per cercare di limitare l’aumento della temperatura a 1.5°C!
Il cambiamento deve avvenire OGGI.
Non ci sono buoni e cattivi.
C'è solo chi crede davvero in una transizione, e chi fa finta, anche molto in malafede.
Da che parte vogliamo stare?
📝Fonti:
Domani
Legambiente
Wired
Nelle ultime bozze del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) alcuni capitoli sembrano dettati direttamente a macchina da #ENI - come denunciano Legambiente,
Greenpeace e WWF.
Capiamoci, siamo tutti d'accordo nel voler incentivare una transizione ecologica ed energetica, e devono assolutamente farlo anche le aziende del fossile.
Ma TUTTI i fondi devono essere vincolati a una reale #transizione, non tangibile consultando i piani di Eni.
Parliamo, infatti, di un’azienda che, nel 2050, continuerà ancora la sua produzione di petrolio e gas e che prevede di aumentare la produzione di idrocarburi fino al 2025, rallentando di fatto la transizione ecologica.
Nel 2025 ci resteranno solo 2 anni per cercare di limitare l’aumento della temperatura a 1.5°C!
Il cambiamento deve avvenire OGGI.
Non ci sono buoni e cattivi.
C'è solo chi crede davvero in una transizione, e chi fa finta, anche molto in malafede.
Da che parte vogliamo stare?
📝Fonti:
Domani
Legambiente
Wired
Nel post precedente abbiamo parlato di quanto il PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) sia lontano dagli obiettivi di riconversione ecologica che tutte e tutti noi auspichiamo.
A novembre abbiamo lanciato la campagna #NonFossilizziamoci, perché è inaccettabile che i soldi del #NextGenerationEU siano investiti proprio in quelle attività grazie a cui, di questo passo, non esisterà alcun futuro per le #NextGeneration.
#NonFossilizziamoci contiene i 7 punti che non possono e non devono mancare nel PNRR se vogliamo cambiare rotta 👉 https://fridaysforfutureitalia.it/non-fossilizziamoci/
Oggi più che mai: È ORA DI AGIRE.
A novembre abbiamo lanciato la campagna #NonFossilizziamoci, perché è inaccettabile che i soldi del #NextGenerationEU siano investiti proprio in quelle attività grazie a cui, di questo passo, non esisterà alcun futuro per le #NextGeneration.
#NonFossilizziamoci contiene i 7 punti che non possono e non devono mancare nel PNRR se vogliamo cambiare rotta 👉 https://fridaysforfutureitalia.it/non-fossilizziamoci/
Oggi più che mai: È ORA DI AGIRE.
✨ Oggi, Greta Thunberg compie diciotto anni.
Abbiamo imparato a conoscerla attraverso questi 2 anni di battaglie per il clima e sappiamo che c’è ancora molto da fare.
Inevitabilmente, il suo attivismo ha cambiato il mondo e ha dato la possibilità ad un’intera generazione di avere una voce e di esprimere il malessere diffuso nei confronti di una politica che, troppo spesso ha posto gli indici economici e di sviluppo prima della tutela della biodiversità e della vita su questo nostro pianeta.
💚 Detto questo, non ci resta che augurarle un buon compleanno e salutarla con una sua frase che pensiamo possa racchiudere tutto:
“Change is coming, whether you like it or not”
Il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o meno.
👉 Link all'articolo del Fatto Quotidiano
Abbiamo imparato a conoscerla attraverso questi 2 anni di battaglie per il clima e sappiamo che c’è ancora molto da fare.
Inevitabilmente, il suo attivismo ha cambiato il mondo e ha dato la possibilità ad un’intera generazione di avere una voce e di esprimere il malessere diffuso nei confronti di una politica che, troppo spesso ha posto gli indici economici e di sviluppo prima della tutela della biodiversità e della vita su questo nostro pianeta.
💚 Detto questo, non ci resta che augurarle un buon compleanno e salutarla con una sua frase che pensiamo possa racchiudere tutto:
“Change is coming, whether you like it or not”
Il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o meno.
👉 Link all'articolo del Fatto Quotidiano
🇺🇸 Il futuro presidente degli Stati Uniti ha annunciato la squadra che dovrebbe occuparsi di clima e politiche ambientali nei prossimi quattro anni di presidenza. Ha dichiarato che “non c’è tempo da perdere” e la sua amministrazione farà il possibile per implementare piani di riduzione delle emissioni promuovendo allo stesso tempo il rilancio dell’economia e la creazione di nuovi posti di lavoro.
● Una delle figure di spicco del team sarà Gina McCarthy, che è stata a capo dell’EPA (Environmental Protection Agency) durante il secondo mandato di Obama.
● L’Agenzia di protezione ambientale sarà ora presieduta da Michael Regan, ex segretario del dipartimento per la qualità ambientale della North Carolina.
● Deb Haaland, rappresentante del New Mexico al Congresso, ricoprirà il ruolo di segretario dell’Interno, che si occupa – tra le altre cose – di risorse naturali, parchi nazionali, patrimoni forestali e riserve.
● L’avvocata specializzata in diritto ambientale Brenda Mallory, presiederà invece il Consiglio di qualità ambientale (Council on Environmental Quality).
● L’attuale segretario aggiunto di New York per l’ambiente e l’energia, Ali Zaidi, sarà il vicesegretario nazionale per il clima (deputy national climate adviser).
● Infine, John Kerry (ex segretario di Stato), sarà l’inviato speciale negli appuntamenti di carattere internazionale riguardanti l’ambito climatico.
‼️ Le loro scelte avranno un impatto incredibile sul clima e sull'impegno del resto del mondo, considerata l'importanza politica ed economica degli USA. Ma c’è il rischio che la crisi climatica venga inquadrata dall’amministrazione Biden solo come una questione di sicurezza nazionale, e non come una grande crisi globale, che per essere risolta ha bisogno della cooperazione di tutti i paesi e - soprattutto - di un cambiamento profondo nel sistema che l'ha provocata.
📣 Non possiamo abbassare la guardia: le premesse sono incoraggianti, ma non ci fermeremo finché non saremo certi che la crisi climatica non verrà risolta attraverso l'unica possibile via - quella della giustizia climatica.
#fightfor1point5
#fridaysforfuture
📝 fonti:
https://www.nytimes.com/2020/12/19/climate/biden-climate-team.html
https://www.ilpost.it/2020/12/20/joe-biden-nomine-clima/
● Una delle figure di spicco del team sarà Gina McCarthy, che è stata a capo dell’EPA (Environmental Protection Agency) durante il secondo mandato di Obama.
● L’Agenzia di protezione ambientale sarà ora presieduta da Michael Regan, ex segretario del dipartimento per la qualità ambientale della North Carolina.
● Deb Haaland, rappresentante del New Mexico al Congresso, ricoprirà il ruolo di segretario dell’Interno, che si occupa – tra le altre cose – di risorse naturali, parchi nazionali, patrimoni forestali e riserve.
● L’avvocata specializzata in diritto ambientale Brenda Mallory, presiederà invece il Consiglio di qualità ambientale (Council on Environmental Quality).
● L’attuale segretario aggiunto di New York per l’ambiente e l’energia, Ali Zaidi, sarà il vicesegretario nazionale per il clima (deputy national climate adviser).
● Infine, John Kerry (ex segretario di Stato), sarà l’inviato speciale negli appuntamenti di carattere internazionale riguardanti l’ambito climatico.
‼️ Le loro scelte avranno un impatto incredibile sul clima e sull'impegno del resto del mondo, considerata l'importanza politica ed economica degli USA. Ma c’è il rischio che la crisi climatica venga inquadrata dall’amministrazione Biden solo come una questione di sicurezza nazionale, e non come una grande crisi globale, che per essere risolta ha bisogno della cooperazione di tutti i paesi e - soprattutto - di un cambiamento profondo nel sistema che l'ha provocata.
📣 Non possiamo abbassare la guardia: le premesse sono incoraggianti, ma non ci fermeremo finché non saremo certi che la crisi climatica non verrà risolta attraverso l'unica possibile via - quella della giustizia climatica.
#fightfor1point5
#fridaysforfuture
📝 fonti:
https://www.nytimes.com/2020/12/19/climate/biden-climate-team.html
https://www.ilpost.it/2020/12/20/joe-biden-nomine-clima/
Tutti parlano di una soluzione alla crisi climatica nel campo energetico: l'idrogeno, la nuova sfida dell'energia pulita. L'idrogeno con costi adeguati potrebbe essere impiegato soprattutto nei settori che ancora oggi contribuiscono maggiormente alle #emissioni, dall’industria pesante al trasporto fino all'uso residenziale.
Tuttavia ad oggi la produzione di #idrogeno (che di per sé è un vettore e non una fonte energetica) proviene per il 99% dalle fonti #fossili tramite la gassificazione di carbone o il processo di steam reforming del gas naturale, cioè un processo di interesse industriale per la produzione di #gas a partire da idrocarburi (spesso metano) e vapore acqueo. Se a questo "idrogeno grigio" abbiniamo tecnologie per catturare le emissioni di CO2 (#CCS), si crea l’"idrogeno blu", generato utilizzando fonti non rinnovabili.
La Corte dei Conti europea in una relazione ha rilevato l’insostenibilità economica della tecnologia di cattura delle emissioni di #CO2, dovuta alla mancanza di un quadro normativo adatto e all'aumento dei costi rispetto alle stime iniziali.
Il vantaggio di usare l’idrogeno come fonte energetica sta nel fatto che la sua combustione non causa l’emissione di anidride carbonica (CO2), il principale tra i gas responsabili del cambiamento climatico, ma solo di vapore acqueo. L’idrogeno verde è invece quello ottenuto usando solo energia prodotta da fonti #rinnovabili, come l’energia solare, quella eolica o quella da riciclo ed è a questo che si deve puntare.
Repost da @will_ita
Tuttavia ad oggi la produzione di #idrogeno (che di per sé è un vettore e non una fonte energetica) proviene per il 99% dalle fonti #fossili tramite la gassificazione di carbone o il processo di steam reforming del gas naturale, cioè un processo di interesse industriale per la produzione di #gas a partire da idrocarburi (spesso metano) e vapore acqueo. Se a questo "idrogeno grigio" abbiniamo tecnologie per catturare le emissioni di CO2 (#CCS), si crea l’"idrogeno blu", generato utilizzando fonti non rinnovabili.
La Corte dei Conti europea in una relazione ha rilevato l’insostenibilità economica della tecnologia di cattura delle emissioni di #CO2, dovuta alla mancanza di un quadro normativo adatto e all'aumento dei costi rispetto alle stime iniziali.
Il vantaggio di usare l’idrogeno come fonte energetica sta nel fatto che la sua combustione non causa l’emissione di anidride carbonica (CO2), il principale tra i gas responsabili del cambiamento climatico, ma solo di vapore acqueo. L’idrogeno verde è invece quello ottenuto usando solo energia prodotta da fonti #rinnovabili, come l’energia solare, quella eolica o quella da riciclo ed è a questo che si deve puntare.
Repost da @will_ita
Ma c'è davvero ancora qualcuno che vuole trivellare l'Artico?
Sembra proprio di sì.
E questo nonostante le più grandi banche del mondo abbiano già affermato che non supporteranno più eventuali progetti di perforazione in #Artico, in cerca di #petrolio o di #gas fossile.
Lo fanno perché sono i più grandi sostenitori di #GretaThunberg e di #FridaysForFuture?
Potrebbe anche essere.
Ma è decisamente più probabile che si siano accorti che si tratta di progetti nati morti e nemmeno economicamente convenienti. Peccato che l'amministrazione Trump non sia dello stesso parere.
E anche negli ultimi giorni del suo mandato sta dando il meglio (o peggio) di sé, cercando di mettere all'asta dei lotti per la #trivellazione nell'area protetta dell' #Alaska. Questa notizia è sconvolgente da tutti i punti di vista. Nella situazione attuale andare ad estrarre altri combustibili fossili è una scelta totalmente sbagliata, inoltre si andrebbe ad inquinare e a devastare per sempre un #habitat unico e ricco di numerose specie già minacciate dal collasso climatico.
Se i lotti dovessero essere venduti alle società energetiche neanche l'amministrazione successiva potrebbe fare qualcosa per tornare indietro e salvare il territorio: diventerebbero di proprietà delle compagnie petrolifere.
È per questo ancora più essenziale far sentire la nostra voce, e battersi perché nei loro ultimi rantoli non distruggano per sempre #ecosistemi come l'Artico.
Aggiungi la tua firma per impedire le trivellazioni nell'Arctic National Wildlife Refuge 👉 https://www.change.org/p/no-drilling-in-the-arctic-national-wildlife-refuge
Per approfondire 👉 https://www.theguardian.com/environment/2021/jan/05/trump-arctic-national-wildlife-refuge-lease-sales
Sembra proprio di sì.
E questo nonostante le più grandi banche del mondo abbiano già affermato che non supporteranno più eventuali progetti di perforazione in #Artico, in cerca di #petrolio o di #gas fossile.
Lo fanno perché sono i più grandi sostenitori di #GretaThunberg e di #FridaysForFuture?
Potrebbe anche essere.
Ma è decisamente più probabile che si siano accorti che si tratta di progetti nati morti e nemmeno economicamente convenienti. Peccato che l'amministrazione Trump non sia dello stesso parere.
E anche negli ultimi giorni del suo mandato sta dando il meglio (o peggio) di sé, cercando di mettere all'asta dei lotti per la #trivellazione nell'area protetta dell' #Alaska. Questa notizia è sconvolgente da tutti i punti di vista. Nella situazione attuale andare ad estrarre altri combustibili fossili è una scelta totalmente sbagliata, inoltre si andrebbe ad inquinare e a devastare per sempre un #habitat unico e ricco di numerose specie già minacciate dal collasso climatico.
Se i lotti dovessero essere venduti alle società energetiche neanche l'amministrazione successiva potrebbe fare qualcosa per tornare indietro e salvare il territorio: diventerebbero di proprietà delle compagnie petrolifere.
È per questo ancora più essenziale far sentire la nostra voce, e battersi perché nei loro ultimi rantoli non distruggano per sempre #ecosistemi come l'Artico.
Aggiungi la tua firma per impedire le trivellazioni nell'Arctic National Wildlife Refuge 👉 https://www.change.org/p/no-drilling-in-the-arctic-national-wildlife-refuge
Per approfondire 👉 https://www.theguardian.com/environment/2021/jan/05/trump-arctic-national-wildlife-refuge-lease-sales
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NO Drilling in the Arctic National Wildlife Refuge!
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Le compagnie petrolifere ci stanno rubando il #futuro. Sono i principali responsabili della #CrisiClimatica e ancora non accennano a cambiare rotta.
Unisciti a noi, c'è bisogno di te. 💪💚
"E, per quanto piccola, è feroce." W. Shakespeare
(Sogno di una notte di mezza estate)
#memercoledì #peoplevsoil #fridaysforfuture #abillionclimateactivists
Credits: Greenpeace
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"E, per quanto piccola, è feroce." W. Shakespeare
(Sogno di una notte di mezza estate)
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Credits: Greenpeace