Nuovo Piano pandemico - Il modello Covid19 è arrivato... e non va via. Diciamo NO.

Roberto Martina
Avvocati Liberi

Non importa che, come cittadini, siate soddisfatti o meno delle performance dei Governo Conte e Draghi. Nemmeno importa che il continente africano, quello con meno restrizioni e il meno vaccinato, abbia avuto il minor numero di vittime Sars-CoV2 e da vaccini covid al mondo.

Il modello covid indicato dall’OMS, zelantemente seguito dall’Occidente collettivo, è arrivato nel 2020 ma resta tra noi portando con sè tutte le sospensioni temporanee dei diritti fondamentali che sono destinate a riproporsi e a farsi nuovamente sistema al primo battito di ciglia di Gebreyesus.

Forse qualche baldo sovranaro fan di questo imbarazzante governo di destra liberista (che volevi allora il PeeDee) aveva dubbi?
Dovrebbe toglierselo.

È circolata ieri la bozza del nuovo Piano Pandemico 2024-2028 di 226 pagine e il paradigma giuridico-sanitario Covid che abbiamo vissuto nel biennio 2020-2022 è richiamato ben 87 volte come esempio virtuoso (ma pensa…)

Pronti? Via! Punto A.2 pag. 9 del P.P. “Durante la pandemia di COVID-19, si sono presentate numerose sfide per i sistemi nazionali e globali e le esperienze derivanti dalle risposte messe in campo dai vari paesi hanno generato preziose lezioni”.

L’ordinamento giuridico, fatto di rigoroso rispetto della gerarchia delle fonti, divieto di antinomie, diritti e libertà fondamentali che non possono essere modificati neanche con il ricorso alla procedura aggravata per la revisione della costituzione, è destinato ad essere travolto un'altra volta non appena l’OMS dichiarerà uno stato di emergenza internazionale.

A quel punto l’Italia, vista la sua adesione ai Trattati OMS, dichiarerà a sua volta la sua emergenza ex art. 24, d. lgs. 2 gennaio 2018, n. 1, e le sue corrotte istituzioni torneranno a manganellare e bistrattare i cittadini-sudditi chiedendo loro qualsiasi sacrificio ed anche il sacrificio della vita, secondo le famigerate “scelte tragiche” del diritto (Corte cost. n. 118 del 1996). Ma per la tutela della salute collettiva e individuale naturalmente.

Tutto ciò accadrà con l’avallo delle oppofinzioni politiche (drammaticamente spalmate al dispositivo neoliberista), delle Regioni (deprivate in buona parte delle funzioni di cui al nuovo titolo V della Costituzione), della magistratura di merito (per lo più rivelatasi incapace di esercitare l’indipendenza che dovrebbe contraddistinguerla), di legittimità (si veda il famigerato massimario trasmesso dalla Corte di Cassazione ai Presidenti di sezione dei Tribunale) e di quella costituzionale (sent. n. 37/2021 e 14-15/2023).
Questo è.

Avrete sentito dire che il Presidente dell’OMS ha appena dichiarato che sta per arrivare una nuova pandemia no?! ebbene sì!
Accade che mentre ci sventolano davanti il drappo rosso della revisione dei Trattati e dei Regolamenti OMS sapendo di scatenare allarme e sconcerto, è il nostro carissimo governo che si incarica di recepirne tutti i dettami (compresi quelli in prevenzione!) nell’ordinamento giuridico. Altro che OMS, parliamo dei vari Meloni, Schillaci, Borghi, Bagnai etc etc. Basta, suvvia, la vostra credibilità è scesa da tempo sotto i livelli minimi!

La soluzione? Strategicamente parlando, come cittadini dobbiamo riprendere il dibattito sull’idea di società italiana e di umanità che vogliamo e riportare la politica all’interno di ogni discussione e poi, dal basso, rimetterla al centro nelle istituzioni a perseguimento dell’interesse della Nazione. Una strada lunga ma inevitabile se vogliamo salvarci.

Tatticamente parlando, invece, quando arriverà il momento (e temiamo arriverà senz'altro), si tratterà di fare una cosa che tutti sanno fin dalla tenerissima infanzia; è la prima sillaba che si pronuncia per essere riconosciuti dagli altri e affermarsi come esseri umani… si deve dire NO.

Macte animo

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