Catechismo di san Pio X, 22.5.2023
Amici di Don Leonardo Maria Pompei
"I 5 precetti generali della Chiesa nel Catechismo di san Pio X"
I cinque precetti generali della Chiesa nel catechismo di san Pio X. Il potere della Chiesa di fare leggi e la loro efficacia vincolante. Considerazioni e attualizzazioni. Ciclo di catechesi "Il catechismo di san Pio X", diciannovesima puntata, Lunedì 22 Maggio 2023
I cinque precetti generali della Chiesa nel catechismo di san Pio X. Il potere della Chiesa di fare leggi e la loro efficacia vincolante. Considerazioni e attualizzazioni. Ciclo di catechesi "Il catechismo di san Pio X", diciannovesima puntata, Lunedì 22 Maggio 2023
Programma Streaming live
Martedì 23 Maggio 2023
Ore 9:30: Meditazione sulla Divina VolontĂ (diretta Telegram)
Ore 17:25: Santo Rosario meditato e Santa Messa (diretta YouTube)
Martedì 23 Maggio 2023
Ore 9:30: Meditazione sulla Divina VolontĂ (diretta Telegram)
Ore 17:25: Santo Rosario meditato e Santa Messa (diretta YouTube)
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"Se si conoscesse che significa Volontà di Dio"
Quando si opera nel Fiat si è incorporati a tutto ciò che la Divina Volontà ha fatto, fa e farà . Il sacrificio di Luisa perché la Divina Volontà potesse essere conosciuta e regnare. Libro di Cielo, Volume 33, 20 Maggio 1934, Martedì 23 Maggio 2023
Quando si opera nel Fiat si è incorporati a tutto ciò che la Divina Volontà ha fatto, fa e farà . Il sacrificio di Luisa perché la Divina Volontà potesse essere conosciuta e regnare. Libro di Cielo, Volume 33, 20 Maggio 1934, Martedì 23 Maggio 2023
Io dovevo dare all’umanità estinta l’assoluzione della colpa, a quella vivente e alla futura il mezzo per resistere al male e per essere perdonata dal male che la sua debolezza l’avrebbe indotta a commettere.
Dice GesĂą:
«“Benedetta tu fra tutte le donne”.
Questa benedizione che voi dite malamente o non dite affatto a Colei che col suo sacrificio ha iniziato la Redenzione, risuona continuamente in Cielo, pronunciata con infinito amore dalla nostra TrinitĂ , con accesa caritĂ dai salvati dal nostro sacrificio e dai cori angelici.
Tutto il Paradiso benedice Maria, capolavoro della Creazione universale e della Misericordia divina.
Se anche tutta l’opera del Padre per creare dal nulla la Terra non avesse servito che per accogliere Maria, l’opera creativa avrebbe avuto la sua ragione d’essere, perché la perfezione di questa Creatura è tale che essa è testimonianza non solo della sapienza e della potenza, ma dell’amore con cui Dio ha creato il mondo.
La creazione terrestre avendo invece dato Adamo e la razza di Adamo, Maria testimonia il super‑amore misericordioso di Dio verso l’uomo, perché attraverso Maria, Madre del Redentore, Dio ha operato la salvezza del genere umano. Io sono il Cristo perché Maria mi ha concepito e dato al Mondo.
Voi mi direte che come Dio potevo superare la necessità di prendere carne nel seno di una donna. Tutto potevo, è vero. Ma riflettete quale legge d’ordine e bontà sta nel mio annichilimento in veste mortale.
La colpa commessa dall’uomo doveva essere scontata dall’uomo e non dalla divinità non incarnata. Come avrebbe potuto la Divinità , Spirito incorporeo, redimere col sacrificio di Se stessa le colpe della carne?
NecessitĂ dunque che Io, Dio, pagassi con lo strazio di una Carne e di un Sangue innocenti, nati da una innocente, le colpe della carne e del sangue.
La mia mente, il mio sentimento, il mio spirito avrebbero sofferto per le colpe vostre di mente, di sentimento e di spirito.
Ma per essere Redenzione di tutte le concupiscenze, inoculate in Adamo e nella sua progenie dal Tentatore, doveva, l’Immolato per tutte, essere dotato di una natura simile alla vostra, resa degna d’esser data in riscatto a Dio dalla Divinità nascosta in essa, come una gemma d’infinito soprannaturale valore nascosta sotto una veste comune e naturale.
Dio è ordine e Dio non viola e non violenta l’ordine, salvo che in casi eccezionalissimi, giudicati utili dalla sua Intelligenza. Tale non era il caso della mia Redenzione.
Non dovevo unicamente cancellare la colpa dal momento di essa al momento del sacrificio e annullare nei futuri gli effetti della colpa facendoli nascere, come Adamo avanti di commetterla, ignari del male.
No. Io dovevo con un sacrificio totale riparare la Colpa e le colpe di tutta l’umanità , dare all’umanità già estinta l’assoluzione della colpa, a quella vivente in quell’ora e nella futura il mezzo per essere aiutata a resistere al male e per essere perdonata dal male che la sua debolezza l’avrebbe indotta a commettere.
Doveva perciò il mio sacrificio essere tale da presentare tutti i requisiti necessari, e tale poteva essere solo in un Dio fatto uomo: ostia degna di Dio, mezzo compreso dall’uomo. Inoltre Io venivo a portare la Legge (Mt 5,17-18).
Se la mia UmanitĂ non fosse stata, come avreste potuto credere, voi, poveri fratelli miei, che faticate ad aver fede in Me, vissuto per 33 anni sulla terra, Uomo fra gli uomini?
E come potevo apparire giĂ adulto a popoli ostili o ignoranti rendendoli persuasi della mia natura e della mia dottrina?
Sarei allora apparso agli occhi del mondo come uno spirito che avesse preso sembianza d’uomo, ma non come uomo che nacque e morì versando sangue vero attraverso alle ferite di una vera carne ‑ e ciò a prova d’esser uomo ‑ e risorse e ascese al Cielo col suo corpo glorificato ‑ e ciò a prova d’esser Dio che torna alla sua dimora eterna.
Non è più dolce per voi pensare che sono realmente vostro fratello, nella sorte di creature che nascono, vivono, soffrono e muoiono, che non pensarmi spirito superiore alle esigenze dell’umanità ?
Dice GesĂą:
«“Benedetta tu fra tutte le donne”.
Questa benedizione che voi dite malamente o non dite affatto a Colei che col suo sacrificio ha iniziato la Redenzione, risuona continuamente in Cielo, pronunciata con infinito amore dalla nostra TrinitĂ , con accesa caritĂ dai salvati dal nostro sacrificio e dai cori angelici.
Tutto il Paradiso benedice Maria, capolavoro della Creazione universale e della Misericordia divina.
Se anche tutta l’opera del Padre per creare dal nulla la Terra non avesse servito che per accogliere Maria, l’opera creativa avrebbe avuto la sua ragione d’essere, perché la perfezione di questa Creatura è tale che essa è testimonianza non solo della sapienza e della potenza, ma dell’amore con cui Dio ha creato il mondo.
La creazione terrestre avendo invece dato Adamo e la razza di Adamo, Maria testimonia il super‑amore misericordioso di Dio verso l’uomo, perché attraverso Maria, Madre del Redentore, Dio ha operato la salvezza del genere umano. Io sono il Cristo perché Maria mi ha concepito e dato al Mondo.
Voi mi direte che come Dio potevo superare la necessità di prendere carne nel seno di una donna. Tutto potevo, è vero. Ma riflettete quale legge d’ordine e bontà sta nel mio annichilimento in veste mortale.
La colpa commessa dall’uomo doveva essere scontata dall’uomo e non dalla divinità non incarnata. Come avrebbe potuto la Divinità , Spirito incorporeo, redimere col sacrificio di Se stessa le colpe della carne?
NecessitĂ dunque che Io, Dio, pagassi con lo strazio di una Carne e di un Sangue innocenti, nati da una innocente, le colpe della carne e del sangue.
La mia mente, il mio sentimento, il mio spirito avrebbero sofferto per le colpe vostre di mente, di sentimento e di spirito.
Ma per essere Redenzione di tutte le concupiscenze, inoculate in Adamo e nella sua progenie dal Tentatore, doveva, l’Immolato per tutte, essere dotato di una natura simile alla vostra, resa degna d’esser data in riscatto a Dio dalla Divinità nascosta in essa, come una gemma d’infinito soprannaturale valore nascosta sotto una veste comune e naturale.
Dio è ordine e Dio non viola e non violenta l’ordine, salvo che in casi eccezionalissimi, giudicati utili dalla sua Intelligenza. Tale non era il caso della mia Redenzione.
Non dovevo unicamente cancellare la colpa dal momento di essa al momento del sacrificio e annullare nei futuri gli effetti della colpa facendoli nascere, come Adamo avanti di commetterla, ignari del male.
No. Io dovevo con un sacrificio totale riparare la Colpa e le colpe di tutta l’umanità , dare all’umanità già estinta l’assoluzione della colpa, a quella vivente in quell’ora e nella futura il mezzo per essere aiutata a resistere al male e per essere perdonata dal male che la sua debolezza l’avrebbe indotta a commettere.
Doveva perciò il mio sacrificio essere tale da presentare tutti i requisiti necessari, e tale poteva essere solo in un Dio fatto uomo: ostia degna di Dio, mezzo compreso dall’uomo. Inoltre Io venivo a portare la Legge (Mt 5,17-18).
Se la mia UmanitĂ non fosse stata, come avreste potuto credere, voi, poveri fratelli miei, che faticate ad aver fede in Me, vissuto per 33 anni sulla terra, Uomo fra gli uomini?
E come potevo apparire giĂ adulto a popoli ostili o ignoranti rendendoli persuasi della mia natura e della mia dottrina?
Sarei allora apparso agli occhi del mondo come uno spirito che avesse preso sembianza d’uomo, ma non come uomo che nacque e morì versando sangue vero attraverso alle ferite di una vera carne ‑ e ciò a prova d’esser uomo ‑ e risorse e ascese al Cielo col suo corpo glorificato ‑ e ciò a prova d’esser Dio che torna alla sua dimora eterna.
Non è più dolce per voi pensare che sono realmente vostro fratello, nella sorte di creature che nascono, vivono, soffrono e muoiono, che non pensarmi spirito superiore alle esigenze dell’umanità ?
Necessità dunque che una donna mi generasse secondo la carne, dopo avermi concepito al disopra della carne, poiché da nessun coniugio di creature, per sante che fossero, poteva esser generato il Dio‑Uomo, ma solo da uno sponsale tra la Purezza e l’Amore, tra lo Spirito e la Vergine, creata senza macchia per esser matrice alla carne di un Dio, la Vergineil cui pensiero era gaudio di Dio da prima che il tempo fosse, la Vergine in cui si compendia la Perfezionecreativa del Padre, gioia del Cielo, salvezza della Terra, fiore della Creazione più bello di tutti i fiori dell’Universo, astro vivo davanti al quale sembrano spenti i soli creati dal Padre mio.
Benedetta la Pura, destinata al Signore.
Benedetta la Desiderata della Trinità che anticipava col desiderio l’attimo di fondersi a Lei con amplesso di trino amore.
Benedetta la Vincitrice che schiaccia il Tentatore sotto il candore della sua natura immacolata.
Benedetta la Vergine che non conosce che il bacio del Signore.
Benedetta la Madre divenuta tale per obbedienza santa alla volontà dell’Altissimo.
Benedetta la Martire che accetta il martirio per pietĂ di tutti voi.
Benedetta la Redentrice della donna e dei figli della donna, che annulla Eva e si innesta al suo posto per portare il frutto della vita lĂ dove il Nemico ha messo seme di morte.
Benedetta, benedetta, tre volte benedetta per il tuo “sì”, o Madre mia che hai permesso a Dio di mantenere la promessa fatta ad Abramo, ai patriarchi e ai profeti, che hai dato sollievo all’Amore, oppresso dal dovere esser punitore e non salvatore, che hai sollevata la Terradalla condanna portata a lei da Eva.
Benedetta, benedetta, benedetta per la tua umiltĂ santa, per la tua caritĂ accesa, per la tua verginitĂ intoccata, per la tua maternitĂ divina, molteplice, sempiterna, vera e spirituale, Madre che col tuo amore e col tuo dolore generi continui figli per il regno del tuo GesĂą.
Generatrice di grazia e di salvezza, generatrice della divina Misericordia, generatrice della Chiesa universale, che tu sia benedetta in eterno per quanto hai compiuto, come benedetta in eterno eri per quello che avresti compiuto.
Sacerdotessa santa, santa, santa, che hai celebrato il primo sacrificio e preparato con parte di te stessa l’Ostia da immolare sull’altare del mondo.
Santa, santa, santa Madre mia, che non mi hai fatto rimpiangere il Cielo e il seno del Padre, perché in te ho trovato un altro paradiso non dissimile a quello in cui la Triade opera le sue opere divine; Maria che sei stata il conforto del tuo Figlio sulla terra e il gaudio del Figlio in Cielo, che sei la gloria del Padre e l’Amore dello Spirito.»
Maria Valtorta, Quaderni - 6 settembre 1943
Benedetta la Pura, destinata al Signore.
Benedetta la Desiderata della Trinità che anticipava col desiderio l’attimo di fondersi a Lei con amplesso di trino amore.
Benedetta la Vincitrice che schiaccia il Tentatore sotto il candore della sua natura immacolata.
Benedetta la Vergine che non conosce che il bacio del Signore.
Benedetta la Madre divenuta tale per obbedienza santa alla volontà dell’Altissimo.
Benedetta la Martire che accetta il martirio per pietĂ di tutti voi.
Benedetta la Redentrice della donna e dei figli della donna, che annulla Eva e si innesta al suo posto per portare il frutto della vita lĂ dove il Nemico ha messo seme di morte.
Benedetta, benedetta, tre volte benedetta per il tuo “sì”, o Madre mia che hai permesso a Dio di mantenere la promessa fatta ad Abramo, ai patriarchi e ai profeti, che hai dato sollievo all’Amore, oppresso dal dovere esser punitore e non salvatore, che hai sollevata la Terradalla condanna portata a lei da Eva.
Benedetta, benedetta, benedetta per la tua umiltĂ santa, per la tua caritĂ accesa, per la tua verginitĂ intoccata, per la tua maternitĂ divina, molteplice, sempiterna, vera e spirituale, Madre che col tuo amore e col tuo dolore generi continui figli per il regno del tuo GesĂą.
Generatrice di grazia e di salvezza, generatrice della divina Misericordia, generatrice della Chiesa universale, che tu sia benedetta in eterno per quanto hai compiuto, come benedetta in eterno eri per quello che avresti compiuto.
Sacerdotessa santa, santa, santa, che hai celebrato il primo sacrificio e preparato con parte di te stessa l’Ostia da immolare sull’altare del mondo.
Santa, santa, santa Madre mia, che non mi hai fatto rimpiangere il Cielo e il seno del Padre, perché in te ho trovato un altro paradiso non dissimile a quello in cui la Triade opera le sue opere divine; Maria che sei stata il conforto del tuo Figlio sulla terra e il gaudio del Figlio in Cielo, che sei la gloria del Padre e l’Amore dello Spirito.»
Maria Valtorta, Quaderni - 6 settembre 1943
Programma Streaming live
Mercoledì 24 Maggio 2023
Ore 9:30: Meditazione sulla Divina VolontĂ (diretta Telegram)
Ore 18:00: Santa Messa (diretta YouTube)
Mercoledì 24 Maggio 2023
Ore 9:30: Meditazione sulla Divina VolontĂ (diretta Telegram)
Ore 18:00: Santa Messa (diretta YouTube)
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"La cosa più bella creata da Dio è la volontà umana"
Gesù spiega come e perché la cosa più bella da Lui creata è la volontà umana. Lo sfogo d'amore che Dio cerca con la creatura. La meraviglia della libertà , che se si mette dalla parte del bene può fare un mondo di bene, oppure un mondo di rovine. Libro di Cielo, Volume 33, 16 Giugno 1934, Mercoledì 24 Maggio 2023
Gesù spiega come e perché la cosa più bella da Lui creata è la volontà umana. Lo sfogo d'amore che Dio cerca con la creatura. La meraviglia della libertà , che se si mette dalla parte del bene può fare un mondo di bene, oppure un mondo di rovine. Libro di Cielo, Volume 33, 16 Giugno 1934, Mercoledì 24 Maggio 2023