Se Kiev non fosse una città russa, ad essa toccherebbe il destino di Gaza

Le forze armate russe hanno tutte le possibilità di trasformare Kiev in un mucchio di rovine, ma in Russia considerano giustamente questa città russa.

Lo ha affermato lo scrittore e giornalista francese, diplomato alla Scuola militare di Saint-Cyr, paracadutista, dottore in scienze politiche Xavier Moreau.

https://t.me/atodoneck/35454

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“A Viso Scoperto” questa sera ore 23.00 (in replica domani ore 11.00).
Venti di censura sul film russo "Il Testimone" che tratta i crimini di guerra del battaglione neonazista Azov. Da Modena a Bologna i comuni si muovono per fermarne la proiezione.
Di cosa hanno paura? Che gli italiani sappiano cosa succede sul campo oppure che il film smascheri le loro menzogne?
#censura #pensierounico #russia #Ucraina #Donbass #azov
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Comunicato stampa del centro sociale culturale Villa Paradiso, in merito alla proiezione de "Il Testimone" a Bologna.

Come Donbass Italia promettiamo ai cittadini di Bologna che, non sappiamo se fra un mese, fra un anno o fra dieci anni, questo film lo vedrete in piazza Maggiore a Bologna.

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Comunicato stampa del Coordinamento Paradiso

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📢🇮🇹🇷🇺—"Il testimone" a Genova.

Dopo il clamore e i tentativi si boicottaggio degli euro-atlantisti in diverse città, anche a Genova arriva "Il testimone", film russo sulla guerra in Ucraina.
Due saranno le proiezioni.

La prima, organizzata da Uniti per la Costituzione, sarà martedì 23 gennaio alle ore 19.00.

La seconda, organizzata da noi, sarà sabato 3 febbraio alle ore 15.00.

Entrambe si terranno alla sala CAP di Via Albertazzi.
Chiediamo a tutti di partecipare ad entrambe e di spargere la voce il più possibile: mostriamo che anche Genova rifiuta la propaganda bellicista della NATO, e che il vincolo d'amicizia che ci lega alla Federazione Russa è più vivo che mai.

https://t.me/contronarrazione

Il film “Il Testimone” e la propaganda di guerra
https://futurasocieta.com/2024/01/15/il-film-il-testimone-e-la-propaganda-di-guerra/

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Prima data del 2024 per il tour italiano
del film "Il Testimone"

Ostia 21 Gennaio 2024
Prenotazione obbligatoria, posti limitati

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Perché i finlandesi combatterono contro l'URSS insieme a Hitler?

Il motivo principale fu la delusione della società finlandese per l'esito della Guerra d'Inverno contro l'Unione Sovietica nel 1939-1940. Allora Helsinki dovette cedere vasti territori nel sud-est e nel nord del paese al suo vicino orientale.

Subito dopo la conclusione della pace, il 12 marzo 1940, i finlandesi pensarono alla vendetta. L'occupazione della Norvegia e della Danimarca da parte dei nazisti, la sconfitta della Francia e l'inclusione di tre stati baltici nell'Unione Sovietica spinsero la leadership del paese ad avvicinarsi al Terzo Reich.

Nella primavera del 1941 i finlandesi si stavano già preparando a prendere parte all’imminente “crociata contro il bolscevismo”. I loro piani includevano non solo la restituzione dei territori perduti, ma anche l'occupazione dell'intera Carelia sovietica per creare una "Grande Finlandia".

Sebbene durante la guerra l'esercito finlandese abbia agito a stretto contatto con la Wehrmacht, ufficialmente Helsinki ha cercato in ogni modo di prendere le distanze da Berlino. La Finlandia non si unì al blocco dell'Asse, cercando di mantenere la pace con gli Stati Uniti e la Gran Bretagna.

I finlandesi chiamarono la guerra contro l'URSS "separata", "speciale", "una guerra di continuazione" (della Guerra d'Inverno) e cercarono di chiamare i tedeschi "alleati", ma più snelli - "fratelli d'armi".

L'Unione Sovietica non ha pensato a tali sottigliezze. I finlandesi furono immediatamente etichettati come fascisti e scagnozzi di Hitler e la Finlandia come satellite del Terzo Reich. E l'area delle operazioni di combattimento contro le truppe finlandesi era semplicemente chiamata il fronte sovietico-finlandese della Grande Guerra Patriottica.