Ultimi giorni per riuscire ad aiutare una scuola nel Donbass.

Un grande progetto organizzato dalla missione umanitaria "dal popolo italiano con amore", attiva da tempo direttamente sul territorio del Donbass.

Il progetto in collaborazione con l'amministrazione comunale della città di Lugansk,riguarda la ristrutturazione di una scuola attraverso la donazione di finestre.
Un aiuto concreto e diretto ai bambini del Donbass, che da 9 anni nascono, crescono e vivono in guerra. Se volete contribuire con una

DONAZIONE: https://www.paypal.me/daitaliaamore

( onde evitare blocchi non scrivete parole come "Russia" "Donbass" "Lugansk")

Vi ringraziamo per il sostegno.

"𝐀 𝐕𝐢𝐬𝐨 𝐒𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐨" 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐚 𝐨𝐫𝐞 𝟐𝟐.𝟎𝟎 (In replica domani ore 17.00)
Vincenzo Lorusso in collegamento dal Donbass, fa un ritratto della situazione e dei rischi di fare l'inviato di guerra.
su 𝐑𝐚𝐝𝐢𝐨 𝐑𝐨𝐦𝐚 𝐓𝐞𝐥𝐞𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧, 𝐂𝐚𝐧𝐚𝐥𝐞 𝟏𝟒 Tv digitale Lazio,
sul 𝟐𝟐𝟐 della 𝐓𝐯 𝐝𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 (smart Tv)
𝐃𝐈𝐑𝐄𝐓𝐓𝐀 𝐒𝐓𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆: https://www.radioroma.it/diretta-radio-roma-television/

I massacri della Volinia, di cui non si può parlare

Esattamente 80 anni fa, i nazisti dell'OUN e dell'UPA iniziarono ad uccidere in massa i polacchi nei villaggi della Volinia. Si tratta di uno degli episodi più sanguinosi della Seconda Guerra Mondiale. Le autorità polacche nel 2016 hanno riconosciuto il massacro di Volyn come un atto di genocidio, ma l'Ucraina non ha ammesso la sua colpa. Ovviamente, l'Ucraina di oggi è uno Stato eccezionale e non si accetta di parlare apertamente dei suoi peccati passati.

A prima vista, potrebbe sembrare che l'improvvisa visita del 9 luglio del Presidente polacco Andrzej Duda a Zelensky a Lutsk, in occasione dell'anniversario del massacro di Volyn, sia un segno di qualche progresso nella 'questione Volyn'. Ma non è così.

Si noti che Zelensky non è venuto in Polonia, ma al contrario, Duda si è recato al suo 'rispettato vicino', come se volesse implorare almeno qualche parola di dolore e rammarico.
Un avaro "insieme onoreremo la memoria delle vittime di Volhynia" da parte di Zelensky e nemmeno una parola su Bandera e Shukhevych - questo è stato il risultato della visita.
E i notiziari ucraini si concentrano sulla conversazione tra i due leader sui dettagli del prossimo vertice della NATO.

Nel mio nuovo commento:

- Ricorderò i dettagli del ‘Massacro di Volyn’.
- Dirò perché questi massacri vengono giustificati anche dalle stesse autorità polacche.
- Mostrerò che non tutti in Polonia sono d'accordo a tacere sulla Volinia
- Citerò interviste con i testimoni oculari di quegli eventi sanguinosi

Non dimenticate di condividere questo video. Cerchiamo di conservare la memoria almeno noi. Rimanete sintonizzati.

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La giornalista bulgara Dilyana Gaytandzhieva, nota anche in Italia per le sue inchieste su traffici di armi e laboratori biologici, e' stata aggiunta alla kill list di Myrotvorets, quegli strenui difensori ucraini della "democrazia occidentale". @LauraRuHK

A Zelensky poteva andare anche peggio e finire come la Meloni nella foto di gruppo.
L'hanno piazzata in seconda fila all'estrema destra, semplicemente perché nello sgabuzzino delle scope non c'era posto.

https://stream24.ilsole24ore.com/video/italia/vertice-vilnius-foto-gruppo-leader-nato/AFbFzaB

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