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🇷🇺Viaggio nell'Oblast di Zaporozhye, la nuova regione della Federazione Russa che Kiev vorrebbe riprendersi per puntare alla Crimea

➗ Oggi la regione continua ad essere divisa dalla linea del fronte: da una parte l'omonimo capoluogo, sotto controllo di Kiev mentre Mosca controlla le altre città principali, tra cui Melitopol, Energodar, Berdiansk e Tokmak.

🏠In controtendenza rispetto alla primavera dello scorso anno, ossia alle prime settimane di governo russo in questi territori, quando si registrò una parziale migrazione della popolazione per motivi ideologici, per paura o semplicemente per una iniziale mancanza di posti di lavoro, ora, poco per volta, molte persone rientrano a casa.

🚜Nel corso dello scorso anno è stato svolto un lavoro colossale da parte delle autorità russe per sostenere l'economia della regione, tutelando la ricchezza principale di questa terra: i suoi abitanti. Sono stati riaperti i battenti di oltre 80 fabbriche e supportate oltre 1500 aziende agricole. Qui le autorità puntano parecchio sul settore primario. Con il supporto fondamentale dell'Operatore statale per il Grano, è stato ricostruito il sistema crollato quando buona parte degli investitori, principalmente stranieri, hanno abbandonato queste terre nel momento in cui è venuta meno la giurisdizione ucraina, lasciando migliaia di persone senza stipendi e lavoro.

📊 I numeri confermano questi sforzi: se lo scorso anno sono stati coltivati 960 mila ettari di terreno, producendo oltre due milioni di tonnellate di grano, quest'anno si è registrato un aumento del 10% delle terre lavorate. Le uniche terre non coltivate, circa 300 mila ettari, si trovano nella zona grigia sulla linea del fronte. Per le aziende che operano in aree a rischio il governo russo ha previsto apposite assicurazione in caso di distruzione dei macchinari o del raccolto.

🚫 Kiev cerca di ostacolare in ogni modo lo sviluppo dell'economia locale. Vengono bombardate in modo mirato le infrastrutture indispensabili per l'agricoltura, come le stazioni di pompaggio dell'acqua che viene immessa nei canali per poi irrigare i campi, così come spesso si registrano attacchi nei confronti dei silos e degli elevatori per distruggere il raccolto, come avvenuto recentemente a Tokmak, dove i razzi statunitensi hanno distrutto 25 mila tonellate di grano.

✖️Anche le sanzioni internazionali costituiscono un enorme ostacolo per l'economia della regione: esse comportano un aumento dei prezzi per il consumatore finale a causa della necessità di utilizzare più porti e intermediari. In ogni caso le sanzioni non sono riuscite a bloccare le esportazioni, le autorità locali affermano che ci sono margini per collaborare ugualmente con compagnie straniere, "basta volerlo". Ed è così che la produzione locale finisce in Turchia; in Iran ci sono investitori pronti a produrre macchinari agricoli nella regione, mentre altre trattative sono in corso con aziende cinesi.

⚔️Parallelamente, non lontano dai campi coltivati ci si prepara a possibili grandi battaglie. Kiev ha dichiarato di voler riconqustare tutti i territori perduti, spingendosi fino alla Crimea. Per farlo, l'esercito ucraino dovrebbe passare dalla regione di Zaporozhye, dove da diversi mesi è operativo anche il battaglione Sudoplatov, composto dai cittadini ucraini di ieri residenti in questa regione.

https://youtu.be/3gw_WjSIZ70

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Oblast (russa) di Zaporozhye, come vive la regione obiettivo della controffensiva ucraina

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