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Ecco un piccolo pezzo dell'intervista ad Aleksej Muratov alla riunione dei popoli russi tenutasi a Lugansk il 12 maggio.
Quello che dice Muratov è importante ed è alla base di tutto ciò che sta accadendo e nel suo intervento al forum lo ha chiarito. Chi prende le decisioni per l'Ucraina non è Zelenski ,ma la finanza anglosassone. I responsabili di tutti i morti del Donbass in questi nove anni sono le elité globaliste. Nel suo intervento cita la finanziaria Black Rock ,sono loro i colpevoli di questa guerra. L'esercito ucraino e i vari battaglioni nazionalisti sono semplici esecutori.
Perchè i colpevoli di tutto ciò devono avere un nome ed un cognome. Questa guerra la combattono gli ucraini ma per mandato dei globalisti. Qui in Russia questo è ben chiaro in italia non lo so.
Le elité globaliste sono il nemicо di tutti i popoli e dobbiamo liberarci dalla loro stretta mortale.
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Qui i "foreign fighters italiani" - di là, le soldatesse

Oggi sul canale "La Terza Roma" ho visto questo articolo. Parla di Giulia Schiff, ex allieva dell'accademia militare aeronautica, espulsa dopo aver denunciato di aver subito del nonnismo e tornata sulle pagine dei giornali italiani dopo aver scelto di arruolarsi nella Legione Internazionale Ucraina.

Oltre ad avergli dedicato diversi articoli, la Schiff è stata spesso ospite di Talk Show televisivi italiani, durante i quali si è presentata molto spesso in compagnia del suo avvocato, indaffarato a spiegare perché la sua cliente non potesse essere accusata di combattere per uno stato estero. Per lei nessuna indagine, lei è una soldatessa, non una mercenaria. Lei è dalla parte dei "buoni". E non può mica essere trattata come i "cattivi". Lei può andare in Ucraina, arruolarsi, rilasciare interviste alla TV italiana in uniforme, farsi riprendere armi in pugno e poi tornare allegramente in Italia e sposarsi.

I "cattivi" sono invece quelli che vengono chiamati "mercenari" e "foreign fighters". Quelli che sono stati sottoposti ad indagini ad orologeria, indagini durate anni e magari concluse con un nulla di fatto o concluse con varie condanne ad anni di carcere per violazioni degli articoli 244 o 288 del Codice Penale o dell'art. 3 della legge 210/95; colpevoli di essere andati a combattere per uno stato estero senza l'autorizzazione del governo italiano. Forse la Schiff era autorizzata dal governo? La domanda sorge spontanea. Per loro nessun Talk Show, nessun articolo strappalacrime sui quotidiani nazionali, nessuna foto dei matrimoni e nessun applauso. Solo accuse, calunnie e gogna mediatica, che a volte si è estesa anche a familiari, amici e conoscenti, colpevoli magari di aver speso una parola di solidarietà per chi, molto prima del 2022, aveva deciso di venire in Donbass a difendere la popolazione.

Andrea Lucidi

Ringrazio di cuore Padre Salvatore Maurizio Sessa per l'organizzazione della conferenza dal titolo "La paura della pace" che si è svolta ieri sera nella suggestiva chiesa delle Stimmate di San Francesco.
Al grottesco e al nichilismo dobbiamo rispondere con la bellezza e la spiritualità.
Ringrazio anche il caro amico Adalberto Gianuario per essere passato e per la foto evocativa.

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I conduttori radiofonici di RTL France hanno paragonato il tour europeo di Zelensky a una carovana circense

Il comico francese Laurent Guerra ha presentato il tour del presidente ucraino come "un circo che viaggia con il suo serraglio" a uno studio che senza difficoltà gli ha retto il gioco.

La carovana circense comprendeva il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, "in equilibrio sui trampoli", la “noiosissima” capo della Commissione Europea Ursula von der Leyen, e il Presidente francese Emmanuel Macron con il suo concerto di pentole.

Dopo aver visto la trasmissione, l'ambasciatore dell'Ucraina in Francia, Vadym Omelchenko, si è infiammato e ha chiesto che venissero porte scuse formali a Zelensky e al sofferente popolo dell'Ucraina che starebbe “combattendo non solo per la propria libertà, ma anche per la libertà dei popoli europei".

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GLUBOKOE o MINIERA GAGARIN

Un video che racconta i bambini che aiutiamo dal 2014 Un piccolo mondo Glubokoe – un piccolo mondo fatto di immensa povertà, di tragedie, di paure, ma anche di gioie e momenti spensierati per i suoi bambini. Grazie ad Andrea e Vincenzo possiamo vederli e capire meglio il senso del nostro essere

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❗️Basta guerra nel Donbas❗️

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📄 Fonti turche forniscono dettagli sull'attacco notturno al sistema di difesa aerea Patriot PAC-3. Secondo i turchi, immediatamente prima della distruzione della batteria Patriot, il sistema di difesa aerea ha lanciato 32 missili guidati antiaerei del valore di 5,275 milioni di dollari ciascuno.
Poco dopo il lancio di tutti i missili la batteria è stata neutralizzata da un missile o da droni kamikaze. Una batteria di difesa aerea Patriot costa da 500 milioni di dollari per il sistema a 1,5 miliardi di dollari con altre apparecchiature.

Ci sono diverse affermazioni su come è avvenuta la distruzione.
La prima è che la Russia ha localizzato la batteria e ha lanciato immediatamente il missile da crociera ipersonico Kinžal. La batteria ha sparato tutto il suo carico di munizioni a causa del panico in relazione al passaggio di un singolo missile da nord, ma non è riuscita a colpirla ed è stata distrutta.

Un'altra versione dice che la Russia ha usato la guerra elettronica e i missili esca costringendo il Patriot a lanciare tutti i suoi missili, e poi ha sferrato il colpo finale con munizioni vaganti, un missile anti-radar o l'ipersonico Kinžal.

Non è chiaro cosa sia successo esattamente, ma è noto che molti missili MIM-104 non hanno trovato i loro obiettivi e sono esplosi in aria, alcuni di loro sono andati fuori controllo e hanno colpito insediamenti casuali e la batteria SAM è stata distrutta.

Il costo e la durata della produzione sia dei missili Patriot che dei loro sistemi sono piuttosto elevati.
Le perdite di batteria a questo livello sono piuttosto pericolose per lo stock complessivo delle forze di difesa aerea statunitensi, anche perché gli Houthi sono riusciti a distruggere un numero enorme di missili per i sistemi di difesa aerea Patriot in sette anni, costringendo ripetutamente i sauditi a consegne urgenti dalle scorte di riserva statunitensi.

di Marco Travaglio

Tre notizie vere, dunque fuori moda.
1) Il capo dei Servizi ucraini Budanov rivendica l’uccisione di “molti giornalisti propagandisti russi”: cioè la famosa “democrazia ucraina” che qualcuno vorrebbe nell’Ue e nella Nato è per sua stessa ammissione uno Stato terrorista, anche se Onu e Ue si sono scordati di inserirla nella lista.
2) Negli Usa il procuratore speciale Durham ha chiuso l’indagine sul Russiagate di Trump: l’Fbi non aveva prove per indagare su inesistenti rapporti Trump-Putin, inventati dal giro della Clinton, che andava indagata dall’Fbi ma non lo fu. È la stessa Fbi che pressò Facebook perché censurasse le inchieste su Hunter Biden, figlio di Joe (il quale aveva premuto su Poroshenko per silurare il procuratore generale ucraino che indagava sulle imprese in loco dell’esuberante rampollo).
3) Un detective del fisco Usa denuncia che, su ordine del Dipartimento di Giustizia di Biden, “l’intera squadra investigativa” è stata rimossa dall’indagine tributaria sul figlio.
E ora una notizia falsa, dunque rilanciata dai giornaloni. Corriere: “Intercettati i missili ipersonici lanciati da Mosca”. Stampa: “Massiccio raid su Kiev: ‘Abbattuti 6 Kinzhal’”. Messaggero: “I Patriot Usa funzionano: ‘Intercettati i missili russi. I ripetuti lanci su Kiev con testate ipersoniche non superano lo scudo aereo”. Foglio: “I Patriot hanno salvato Kyiv, ecco a cosa servono le armi”. Poi purtroppo arriva la smentita. Di Mosca? No, Washington: sono i Kinzhal ad aver abbattuto i Patriot, la cui postazione “è stata danneggiata: i tecnici cercano di capire se può essere riparata sul posto o il sistema contraereo va ritirato”. Ecco a cosa servono le armi.
Purtroppo, su queste e altre notizie vere, nessuno ha potuto fare domande a Zelensky nel Lecca a Lecca vespiano di sabato: gli intervistatori li aveva scelti l’ambasciata ucraina. Daniela Ranieri ha smontato bugie, contraddizioni e omissioni delle domande e delle risposte. Perciò da tre giorni viene linciata su Twitter dai trombettieri atlantoidi che detestano lei e il Fatto perché disturbiamo le loro balle: tipo la Russia in default, i russi che si bombardano da soli a Zaporizhzhia, cavano i denti d’oro agli ucraini, spendono 21 miliardi per due gasdotti e poi li distruggono per non darci il gas (anziché chiudere il rubinetto), Putin morente e la sua “armata rotta”, decimata e sconfitta ovunque che sta per invadere l’intera Europa. Non potendo confutare una sillaba di quanto ha scritto Daniela, le rimproverano l’unica cosa che non dipende da lei: la condivisione dell’articolo su canali Telegram di propaganda russa. Poi un commentatore li termina con un micidiale missile ipersonico di Massimo Troisi: “Io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci”.

FQ. 18 Maggio
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Il sito web ufficiale del presidente ucraino ha pubblicato una petizione per conferire il titolo di "Eroe dell'Ucraina" al comandante in capo delle Forze Armate di Kiev, Valeriy Zaluzhny.

Storicamente, tale massimo riconoscimento veniva conferito solo postumo agli "eroi" già morti.

[Vorrà dire qualcosa?]

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Il parco delle fontane di Peterhoff, in programma durante i nostri tour estivi in Russia.
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Dunque, c'è una giornalista italiana che sostiene di trovarsi in un ristorante di Istanbul, in presenza di diversi turisti russi. I quali, denuncia lei con scandalo, mangiano, bevono e ridono. La signorina si dichiara allora pronta ad alzarsi e urlare "slava Ukraina", in un gesto che lei stessa considera rivoluzionario come non se ne sono mai visti. Talmente rivoluzionario da esser proclamato urbi et orbi su Twitter, e non posto concretamente in essere. Dettagli, che non possono eclissare l'eroismo dei giornalisti italiani.
Fossi in lei, mi sparerei.

Giacomo Gabellini.

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Volano sopra la nostra casa, poi tutti i proiettili si conficcano vicino. Signore, quanto è terribile vivere.

Elena nostra coordinatrice di Glubokoe - Miniera Gagarin
http://www.aasib.org/glubokoe-o-miniera-gagarin.html

A tutti gli Italiani ed in particolare ai Romagnoli, diciamo di stare sereni. Giorgia sta lavorando alacremente da molti giorni all'estero, da Hiroshima al vertice G7, ci fa sapere che a fronte degli eventi eccezionali e disastrosi che hanno devastato il territorio dell'Emilia Romagna e delle Marche, dice di non preoccuparsi e che troveranno tutte le risorse necessarie per continuare a fornire armi all'Ucraina!