"Le unità Wagner PMC hanno praticamente circondato Bakhmut, é rimasta solo una strada", Prigozhin si è rivolto a Zelensky e ha chiesto il ritiro delle truppe, nelle cui file ci sono anziani e ragazzini.

Il capo di Wagner PMC si è rivolto a Volodymyr Zelensky da Artemovsk (Bakhmut) ed ha affermato che in città sono rimasti solo anziani e ragazzini invece di un esercito professionale. Si noti che sono questi "combattenti" che vengono catturati per le strade delle città ucraine. Secondo lui, la città è praticamente circondata, è rimasta solo una strada per ritirarsi e il cerchio si sta stringendo.

Nel video pubblicato dal servizio stampa di Prigozhin ci sono anche combattenti dell'UAF, due dei quali non sembrano nemmeno 18enni, oltre a un vecchio dai capelli grigi con la barba lunga. Come siano entrati nei ranghi dei militanti è un mistero, la cui soluzione è nella mobilitazione generale, anche con la prospettiva di mandare ragazzi di 16-17 anni a carne da macello.

Allo stesso tempo, secondo gli ultimi dati, PMC "Wagner" sta avanzando attivamente da nord: é stata presa Stupki ed i "musicisti" sono anche entrati nel microdistretto di Ilyinovka. Alcune unità si stanno ritirando attivamente da Artemovsk, come riportato oggi dal blogger ucraino Madyar.
Readovka

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Eh si, sicuro che l'India sostituirà la Russia con l'Italia...

🇺🇳🙈 L'ONU non sa niente sui terroristi ucraini a Bryansk

Le Nazioni Unite non possono verificare le informazioni sull'attacco ucraino nella regione russa di #Bryansk, ha detto giovedì il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Stephane Dujarric.

"Abbiamo visto le accuse e i commenti delle autorità russe e delle autorità ucraine. Non siamo nella posizione di verificare nessuna di queste informazioni. Non posso davvero commentare ulteriormente questo punto", ha affermato.

Giovedì mattina sabotatori ucraini si sono infiltrati nell'area di confine della regione russa di Bryansk, ha detto il governatore locale Alexander Bogomaz.

Secondo le ultime informazioni, nell'assalto sono rimasti uccisi due civili e un bambino è rimasto ferito.

https://tass.com/world/1584239

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Bella ed esausitva intervista, rilasciata a "Comedonchisciotte" dalla nostra vecchia conoscenza Oleg Capovani: "Il conflitto in Ucraina visto dall'altra parte della barricata".

"Chi vi presenta e vi racconta questo conflitto in realtà ha bypassato tantissimi elementi e lo racconta solamente da un lato, da una parte della contesa. Mediaticamente non esiste traccia di un conflitto che è partito ben 8 anni fa, un conflitto che ha continuato a martoriare il Donbass ed il suo popolo. Una narrazione che non cita mai il mancato rispetto degli accordi di Minsk da parte dell’Ucraina, una narrazione nella quale sono inesistenti le politiche repressive verso la foltissima minoranza russa che c’è in Ucraina, che non è soltanto russofona ma di identità culturale e storica russa e che si calcola sui 9 milioni di persone. Non c’è traccia delle conseguenze deleterie e divisive sulla vita politica e democratica ucraina a seguito dei “fatti di Maidan”; un colpo di stato eseguito cavalcando la piazza contro un presidente legittimamente eletto, Viktor Yanukovich, organizzato, finanziato e diretto addirittura sul posto dal personale del Dipartimento di Stato Americano.”

“L’Ucraina è un paese plurale, che ha una pluralità di identità e questa cosa non si racconta mai. Quando diciamo “gli ucraini”, essi possono essere persone di diversa identità culturale, linguistica e religiosa. Questa cosa non viene mai puntualizzata dai vostri giornalisti: ci sono cittadini ucraini che sono assolutamente russi in tutto e per tutto come gli abitanti del Donbass o della Crimea o del sud: si chiama Novorossija. Se i giornalisti italiani andassero a leggersi un manuale di Storia, scoprirebbero che a partire dal XVI° secolo c’è una grande area che parte dalla Transnistria e arriva fino a Belgorod includendo altre città del sud della Russia. C’è poi una grande area centrale, comprendente anche Kiev, nella quale ci sono ucraini naturalmente bilingui ma più propensi verso il russo; e poi c’è una parte, che è quella della Galizia, dei Carpazi, in passato recente facente parte della Polonia e della Lituania che è invece quella culturalmente e a livello linguistico coincidente con quello che voi in Occidente definite come “Ucraina”. Molti storici ne definiscono i locali non come ucraini ma “ruteni”, e coincide con le aree che hanno fatto la scissione dalla chiesa ortodossa, cioè non russa, dove non parlano neanche russo. Parliamo delle regioni di Lvov, di Ivano – Frankovsk e di Ternopil.
Quindi oggi siamo di fronte ad un conflitto mai raccontato, ossia una guerra civile in un paese composito, che invece l’Occidente presenta come un paese A che aggredisce un paese B".

Intervista completa qui:
https://comedonchisciotte.org/oleg-capovani-cari-italiani-ecco-la-guerra-vista-dallaltra-parte-della-barricata/

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[VIDEO TRADOTTO IN ITALIANO]
🚩🇺🇸🇺🇦 COMUNISTA USA INFILTRATO NELL'ESERCITO DI KIEV - FUGGE E CONSEGNA INFORMAZIONI ALLA RUSSIA
Intervista a John McIntyre, si dichiara "comunista e antifascista", e si sarebbe infiltrato nell'esercito di Kiev. Avrebbe pianificato tutto dall'inizio, indossando persino patch militari dei nazionalisti ucraini. Dopo aver raccolto una grande mole di informazioni ha raggiunto la Russia. Riporta che:
▪️Voleva fuggire da Kharkov ma c'erano postazioni di cecchini che tenevano d'occhio l'area per sparare ai disertori
▪️I soldati di Kiev fanno saluti fascisti e i tatuaggi nazisti sono ampiamente diffusi: «Gli ho detto che ero antifascista e che ero venuto a combattere gli imperialisti russi e i nazisti. Hanno risposto: "No, i russi non sono nazisti - noi siamo nazisti"»
▪️Ai prigionieri russi veniva aperto lo stomaco con i coltelli e anche tagliata la testa
▪️USA sono coinvolti nel conflitto, passano armi, addestramento e coordinate da colpire

- Fonte

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🎥Guerra in Ucraina, speciale con Stefano Orsi: aggiornamenti sui fronti di guerra e l'imminente ritiro delle forze di Kiev a Bakhmut, il blitz di del commando neonazista nella regione di Briansk, il G20 e la fuga incontro tra Lavrov e Blinken.
https://www.youtube.com/watch?v=wBKBKN-rV8Y&t=1125s&ab_channel=polivox

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Qualche riflessione

Ieri sera, nell'ostello dove ho alloggiato, ho conosciuto Igor. Vive ormai da anni a Donetsk. È un musicista e dopo qualche minuto ha tirato fuori la fisarmonica e ha iniziato a suonare. Abbiamo cantato insieme Katiuscia e fischia il vento.

Poi ho fatto una videochiamata alla mia famiglia, prima che mia figlia si addormentasse, per vederla e parlarle. Igor le ha suonato una ninna nanna in diretta. Dovrei essere più bravo a descrivere le sensazioni che provo in questi momenti, ma non riesco a trovare una parola che descriva meglio quello che sentivo: ero in famiglia.

Stamattina ho salutato Igor prima di uscire, ci siamo abbracciati e mi ha dato una benedizione sulla porta. Lo rivedrò tra un paio di giorni, ma non posso fare a meno di pensare a questo: la gente a Donetsk esce di casa, saluta un amico, abbraccia i figli e non sa se li rivedrà. Non sa se quel giorno un HIMARS americano o un colpo di artiglieria francese o italiano cadrà proprio su di se.

Ormai, dopo quasi nove anni, nemmeno ci si pensa più. Io invece, che non sono abituato a vivere queste sensazioni, ci penso ogni volta che saluto qualcuno e capisco bene perché c'è della gente che è venuta qui da altre parti del mondo a combattere, per tentare di dare sicurezza a queste persone, così che tanti altri bambini possano sentire le ninna nanne di Igor, per non permettere mai più ad un missile occidentale di sventrare un palazzo e uccidere una ragazza di 14 anni.

Biden consegna il premio Zerbino 2023.
And the winner is...

Venerdì il presidente Joe Biden ha ospitato una visita alla Casa Bianca del cancelliere tedesco Olaf Scholz, sfruttando l'occasione per ribadire le promesse di sostegno militare illimitato all'Ucraina "per tutto il tempo necessario". Oltre alla consueta retorica e allo scambio di convenevoli, i leader hanno condiviso pochi dettagli dei loro colloqui e non hanno risposto alle domande dei giornalisti.

"Voglio ringraziarti, Olaf, per la tua leadership forte e costante", ha detto Biden al cancelliere nello Studio Ovale. “Lo dico sinceramente. Hai fatto la differenza. Ti sei fatto avanti per fornire un supporto militare fondamentale. E direi che al di là del sostegno militare, il sostegno morale che hai dato agli ucraini è stato profondo".
Biden ha anche accolto con soddisfazione gli aumenti della spesa per la difesa tedesca e ha elogiato Scholz per "aver diversificato le fonti energetiche russe".

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