L’Elefante nella Stanza (ex Distopia 2.0)
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Riscoprire il passato per comprendere il presente. Indagare il presente per guardare al futuro. Sei pronto? Facciamolo insieme.

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I SEGRETI DELLA VIA DELLA SETA

Dunhuang, situata nella parte occidentale della moderna provincia del Gansu, Cina, anticamente costituiva una tappa importante della celebre Via della Seta. Sia che si percorresse il ramo settentrionale da Roma o quello meridionale dall'Arabia, si finiva per fare affari qui. Questa città-oasi non era solo un importante crocevia delle carovane della Via della Seta, ma era anche un luogo di incontro culturale dal valore universale.

Quando la Via della Seta fu abbandonata sotto la dinastia Ming, le città-oasi persero di importanza e molte furono abbandonate, ma non dimenticate.

Le Grotte dei Mille Buddha

La prima spedizione occidentale, guidata da un conte ungherese, raggiunse Dunhuang nel 1879. Vent'anni più tardi uno dei partecipanti, Lajos Lóczy, attirò l'attenzione dell'ungherese Marc Aurel Stein sull'importanza di alcune grotte. Stein raggiunse Dunhuang nel marzo 1907. Fu allora che sentì parlare di una grotta murata e del suo contenuto… continua qui.

t.me/distopia2punto0
L'Iran non risponde all'attacco di Damasco se gli Stati Uniti assicurano il cessate il fuoco a Gaza - Gli Stati Uniti smentiscono

The Jerusalem Post - L'Iran ha informato gli Stati Uniti che si asterrà dal reagire al colpo subito a Damasco in cui sono stati uccisi il comandante del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica (IRGC), Mohammad Reza Zahedi, e diversi altri ufficiali, se verrà raggiunto un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ha riferito domenica l'agenzia di stampa Jadeh Iran.

Jadeh Iran ha citato una fonte diplomatica araba anonima che ha parlato con l'agenzia di stampa due giorni fa. La fonte ha aggiunto che “se l'America riuscirà a contenere la situazione, sarà un grande successo per l'amministrazione Biden e potremo basarci su questo”.

La notizia giunge mentre al Cairo riprendono i negoziati per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi tra Israele e Hamas e mentre Israele continua i preparativi per una possibile risposta all'attacco aereo di Damasco che la Siria e l'Iran hanno imputato al Paese.

Gli Stati Uniti negano che l'Iran abbia proposto di non rispondere all'attacco di Damasco in cambio del cessate il fuoco a Gaza.

Ultime notizie sui colloqui per il cessate il fuoco e gli “ostacoli” israeliani

The Palestine Chronicle - Una fonte autorevole del movimento di Hamas ha dichiarato lunedì ad Al Jazeera che “la posizione israeliana pone ancora ostacoli”.

La guerra di Israele a Gaza. Tutti gli aggiornamenti

Al Jazeera - Netanyahu sostiene che è stata fissata una data per l'offensiva di Rafah.

t.me/distopia2punto0
Archeologi trovano la Porta del Paradiso

Ciò che gli archeologi hanno recentemente individuato sono i resti del muro orientale della cosiddetta “Porta di Ciro”, che dava accesso a un giardino reale (che, in greco antico, prende il nome di paradeisos, “paradiso”) tre chilometri a nord-ovest della città, e che venne distrutta non dal saccheggio macedone ma da un forte terremoto. La porta, che si estende per ben 40 metri in profondità e 10 metri in larghezza, con muri di 5 metri di spessore, era realizzata in mattoni crudi e cotti, uniti con malta bituminosa, e ricoperta di mattoni smaltati bianchi, gialli, blu e verdi, o decorati con figure di animali e fiori a otto petali (si pensi, per un confronto stilistico, alla celeberrima “Porta di Ishtar” in Babilonia). La sua magnificenza era riflesso di quella dell’intera capitale imperiale, e anche se oggi possiamo solo immaginarne l’originale splendore, la monumentalità dei suoi resti rimane come testimonianza di ciò che fu un tempo.

https://mediterraneoantico.it/articoli/egitto-vicino-oriente/archeologi-trovano-la-porta-del-paradiso/?fbclid=IwAR1aioYkAPG0a5gCwwyAIcfzgQGyYZ9i8fi8JpEZE2Bhv1lzUHrsDr4j3SY

Notizie da Asia Centrale e Caucaso
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Il simbolismo della tessitura

Un altro importante gruppo simbolico, diffuso sia in Occidente che in Oriente, nell'ambito delle dottrine sapienziali, che allude alla natura della Realtà come κόσμος. In particolare ci soffermiamo sul significato metafisico delle varie parti della tessuto come simbolo, la trama e l'ordito, essenza e sostanza della manifestazione dell'Essere nei suoi vari stati e in tutti i mondi.

https://m.youtube.com/watch?v=mPzInutUQdg
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🇮🇷🇹🇷 Questa mattina il ministro degli esteri turco Hakan Fidan ha telefonato al ministro degli esteri iraniano, Amir Abdollahian, per riferire un messaggio dagli Stati Uniti, che chiedono una riduzione della tensione con Israele.
Gli USA, sette mesi dalle elezioni, sembrano tutt'altro che entusiasti della prospettiva di un'escalation in Medio Oriente. Netanyahu, impantanato a Gaza e con un consenso bassissimo in patria, sembra avere proprio l'obiettivo di alzare la tensione, costringere l'Iran alla rappresaglia e trascinare in una guerra più ampia gli USA o per distogliere l'attenzione dal fallimento a Gaza.

https://youtu.be/S2fpmvvJRjQ?si=i0KdOz5mVCWPn-fa
THE CASS REVIEW, UN DURO COLPO PER L’IDEOLOGIA TRANS
L’NHS ha condotto esperimenti su bambini confusi e vulnerabili. Le teste devono cadere.

La notizia occupa le prime pagine dei quotidiani e dei siti online britannici. Nel 2020, il sistema sanitario nazionale del Regno Unito, l’NHS, incaricò la dottoressa Hilary Cass, ex presidente del Royal College of Paediatrics and Child Health, di rivedere i servizi per minori con disforia di genere. Oggi, a quattro anni di distanza, Cass ha concluso la sua indagine su come l’NHS e, in particolare, il Tavistock si siano occupati di minori che provano disagio per il loro sesso biologico, ai quali è stato spesso consentito di cambiare genere con troppa facilità. Le conclusioni: la medicina di genere è “costruita su fondamenta traballanti”… continua su Spiked.

📖
Leggi anche: I file trapelati del WPATH rivelano gli abusi dei medici di genere.

t.me/distopia2punto0
L'aborto tra i diritti fondamentali europei: il sì (simbolico) del Parlamento europeo

Giovedì 11 aprile, gli eurodeputati hanno appoggiato la richiesta di includere l'interruzione volontaria di gravidanza nella Carta dei diritti fondamentali - una mossa simbolica in vista delle elezioni - dopo che la Francia ha inserito nella propria carta fondamentale la “libertà all’aborto”.

Il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione, giuridicamente non vincolante, con 336 voti favorevoli, 163 contrari e 39 astenuti, soprattutto con il sostegno di gruppi centristi e di sinistra.

Tuttavia, il diritto all’”aborto sicuro e legale” non ha praticamente alcuna possibilità di essere incluso nella Carta dei diritti fondamentali del blocco, poiché richiederebbe l'accordo unanime dei Ventisette.

Unanimità che difficilmente arriverà. Come sottolinea Michael Cook nel suo articolo European Parliament deputies call for abortion to be made a ‘fundamental right’, “è improbabile che la Polonia, Malta o l'Ungheria, quantomeno, siano d'accordo. Quindi, nonostante i discorsi degli attivisti, è difficile che l'UE segua le orme della Francia”.

Non è la prima volta che i deputati dell'Eurocamera chiedono di inserire l'aborto tra i diritti fondamentali dell'Ue: nell'estate del 2022, sull'onda emotiva dell'annullamento da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti della storica sentenza “Roe v. Wade”, gli eurodeputati presero posizione sul tema.

t.me/distopia2punto0
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Forwarded from Il Veritiero
Dopo ben sette anni la giustizia ha trionfato

L’ex ministro Lorenzin impose nuovi obblighi vaccinali alla popolazione infantile nel rispetto degli accordi USA Italia che vedevano il nostro Paese capofila di un discutibile progetto. Gli ordini professionali da sempre asserviti al potere recepirono il messaggio tanto che l’ordine dei medici di Milano, impedì al dottore Dario Miedico l’esercizio della professione, radiandolo.
Dopo 7 lunghissimi anni e diversi gradi di giudizio, il Dottor Dario Miedico è stato riabilitato all’esercizio della professione medica.
A nome del sindacato FISI, ringrazio Dario per la sua tenacia ed il suo coraggio ed auspico che tanti altri medici in scienza e coscienza facciano valere il loro pensiero nei confronti delle istituzioni.

Da Davide Suraci
Scatta la rappresaglia iraniana. Tutti gli aggiornamenti

Al Jazeera - L'Iran afferma di aver compiuto l'attacco in risposta a un raid israeliano contro il consolato iraniano in Siria il 1° aprile e afferma che la questione può ora “considerarsi conclusa”.

Middle East Monitor - In un tweet su X, la Missione permanente dell'Iran presso le Nazioni Unite ha scritto: “Condotta sulla base dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite relativo alla legittima difesa, l'azione militare dell'Iran è stata in risposta all'aggressione del regime sionista contro la nostra sede diplomatica a Damasco. La questione può considerarsi conclusa. Tuttavia, se il regime israeliano dovesse commettere un altro errore, la risposta dell'Iran sarà molto più severa. Si tratta di un conflitto tra l'Iran e il regime canaglia israeliano, dal quale gli Stati Uniti DEVONO ASTENERSI!”.

Palestine Chronicle - Il segretario della difesa USA: “Non cerchiamo un conflitto con l'Iran, ma non esiteremo a difendere le nostre forze e a sostenere le difese israeliane”.

AXIOS - Biden ha informato Netanyahu che gli Stati Uniti si opporranno a qualsiasi contrattacco contro l'Iran.

t.me/distopia2punto0
Prima gli incendi di Maui. Ora arrivano gli accaparramenti di terreni: la chiave del futuro di Lahaina è chi possiede la terra

A pochi giorni dagli incendi che lo scorso agosto hanno devastato Maui e raso al suolo la storica città di Lahaina, gli amministratori locali avevano lanciato l'allarme sulla possibilità che i residenti di vecchia data fossero esposti al rischio di “accaparramento di terreni” (ne abbiamo parlato qui).

E avevano ragione. Mentre le squadre di ricerca e soccorso setacciavano faticosamente le rovine bruciate, i sopravvissuti traumatizzati iniziarono a ricevere sms, messaggi vocali e lettere da speculatori e agenti immobiliari che si offrivano di acquistare le loro case bruciate.

“La prima settimana sapevamo che qualsiasi cosa fosse successa avremmo dovuto proteggere la terra perché sarebbero venuti a prenderla”, ha raccontato Autumn Ness, che si è trasferita a Maui dal Giappone dopo il disastro nucleare di Fukushima.

L'incendio di Lahaina ha causato la morte di 100 persone e ha spazzato via 1.200 edifici, per lo più residenziali, causando lo sfollamento di circa 11.000 residenti, per lo più famiglie della classe operaia. Il dramma è stato aggravato dalla cruda realtà finanziaria: la maggior parte dei proprietari di case era sottoassicurata e molti avevano ancora mutui da pagare per case che avrebbero richiesto diversi anni per essere ricostruite.

Alcuni sopravvissuti hanno perso la casa e il lavoro, e si sono ritrovati bloccati in alberghi perché non riuscivano a trovare affitti a lungo termine a prezzi accessibili, mentre i turisti tornavano sull'isola. La Croce Rossa e la Fema hanno chiesto ai sopravvissuti se avessero preso in considerazione l'idea di trasferirsi fuori dall'isola, cosa che molti hanno trovato estremamente offensiva e insensibile.

Ma la disperazione porta ad azioni disperate ed è per questo che gli investitori spesso si precipitano dopo grandi disastri come incendi e uragani [l’uragano Katrina, ad esempio]. Le comunità finiscono per essere escluse dai piani di ricostruzione e i vecchi residenti finiscono per essere estromessi mentre i quartieri vengono gentrificati o trasformati in altro in modo definitivo… continua su The Guardian.

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La celebre Guglia del Drago, crollata dopo essere stata avvolta dalle fiamme dell'incendio divampato nelle prime ore del 16 aprile, era l’elemento caratteristico dell’edificio della Børsen, la storica Borsa di Copenaghen.

Secondo la leggenda, i quattro draghi che componevano la guglia, le cui code si attorcigliavano l'una all'altra, dovevano proteggere l'edificio dagli assalti dei nemici e, ironia della sorte, dal fuoco.

L'incendio che ha interessato lo storico edificio danese ha ricordato tristemente il rogo del 2019, avvenuto tra il 15 e il 16 aprile, nella cattedrale di Notre-Dame di Parigi. In entrambi i casi gli edifici erano in fase di ristrutturazione.

E richiama alla memoria anche ciò che accadde a Torino 27 anni fa: nella notte tra l’11 e il 12 aprile, poco prima di mezzanotte, le fiamme devastarono la Cappella della Sindone, capolavoro indiscusso dell’architetto Guarino Guarini. Anche in quel caso erano in corso lavori di restauro.

Nell’immagine: Børsen, H.G.F. Holm, 1837.

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🇰🇬La fondazione del miliardario americano George Soros, presente in Kirghizistan dal 1993, cesserà di operare nel Paese a causa della nuova legge sulle organizzazioni senza scopo di lucro

Axar.az riporta che queste informazioni sono fornite sul sito web della fondazione.

"La nuova legge impone restrizioni sproporzionate e inutili alle organizzazioni finanziate dall'estero. In oltre 30 anni, l'organizzazione ha contribuito con oltre 115 milioni di dollari a vari progetti in Kirghizistan, collaborando sia con il governo che con la società civile. I progetti riguardavano istruzione, sanità, digitale tecnologia e sistemi di assistenza legale. Ora queste attività benevoli che servono gli interessi del paese saranno ingiustamente etichettate come rappresentanti stranieri. Il fondo è gestito da cittadini kirghisi ma riceve finanziamenti dall'estero, quindi sarà inevitabilmente soggetto a nuove restrizioni legislative", ha affermato. ha detto la dichiarazione.

Notizie da Asia Centrale e Caucaso
La Cina sostiene la piena adesione della Palestina alle Nazioni Unite

Al Jazeera - Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha dichiarato che Pechino è favorevole all'adesione della Palestina alle Nazioni Unite.

La dichiarazione di Wang è giunta nel corso di una conferenza stampa con il suo omologo indonesiano a Giacarta, come riporta l'agenzia di stampa online cinese The Paper.

Wang ha anche sottolineato come la guerra di Israele contro Gaza abbia creato un disastro umanitario e come sia necessario attuare immediatamente un “cessate il fuoco incondizionato”.

Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU dovrebbe votare venerdì sulla richiesta palestinese di adesione a pieno titolo alle Nazioni Unite, una mossa che gli Stati Uniti - il più fedele alleato di Israele - si prevede ostacolerà.

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