L’Elefante nella Stanza (ex Distopia 2.0)
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Riscoprire il passato per comprendere il presente. Indagare il presente per guardare al futuro. Sei pronto? Facciamolo insieme.

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Józef Retinger (1888-1960), intellettuale e uomo di relazioni che aveva legami con l’ordine dei Gesuiti, è forse una delle figure più misteriose del XX secolo. Dopo la WWII fondò il Movimento Europeo, un'organizzazione che si proponeva la creazione di una Europa federale e che portò all'emergere del Consiglio d'Europa nel 1949.

Considerato il principale ideatore delle influenti riunioni del Bilderberg, Retinger divenne noto nei suoi ambienti come eminenza grigia. Si fece rapidamente numerosi nemici, i quali lo temevano tanto quanto lo odiavano. Pochi osavano fare il suo nome. Il più delle volte lo chiamavano “Dr R” o “Mr R” o semplicemente “R”.

Nonostante sia stato coinvolto in molti eventi cruciali, non troverete il nome di Józef Retinger nella maggior parte dei libri di storia. (Per approfondire qui).

t.me/distopia2punto0
Forwarded from Il Veritiero
Da Wikipedia:

Durante la Seconda guerra mondiale, Retinger, che si trovava a Londra, fu coinvolto nell'organizzazione dell'evacuazione delle truppe polacche in Gran Bretagna dalla Francia. Gli fu chiesto personalmente da Winston Churchill di scortare Władysław Sikorski in aereo fino in Inghilterra dalla Francia, che aveva appena capitolato ai tedeschi invasori[4]: 16 
Retinger divenne il principale consigliere e confidente del primo ministro del governo polacco in esilio ora stabilito a Londra.[19]: 95 [21] Il loro rapporto politico in realtà risaliva al 1916 e si era rafforzato durante il breve periodo precedente di Sikorski come primo ministro, nel 1922-23, nella Polonia appena indipendente.[22]
La dipendenza di Sikorski da Retinger era tanto maggiore in quanto Sikorski non aveva alcuna padronanza della lingua inglese. Retinger fu inviato a Londra per parlare con altri rappresentanti del governo in esilio, tra cui Marcel-Henri Jaspar, Paul Van Zeeland e Paul-Henri Spaak, in preparazione di un panorama geopolitico postbellico.[23] Egli propose un "Piano Sikorski" composto da due fasi, la prima delle quali fu firmata nel gennaio 1942 e proponeva una confederazione polacco-ceca. [24] L'idea era quella di espandersi in una confederazione dell'Europa centrale con la Polonia e la Lituania, la Cecoslovacchia come nucleo attorno al quale si sarebbero raggruppate la Romania, l'Ungheria, la Jugoslavia e la Grecia.[25] L'obiettivo era quello di creare un progetto politico comune per i Paesi più piccoli che confinano con le grandi potenze europee e divenne la base di un'unione belga-olandese che avrebbe rispecchiato l'accordo polacco-ceco.


N.B. L'attuale ministro degli Esteri polacco Sikorski, con la moglie neocon, è il nipote del Sikorski dell'omonimo piano.
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Esiste o no un problema di “obiezione di coscienza istituzionale” sull'aborto e l'eutanasia?

L'obiezione di coscienza istituzionale [vale a dire consentire ad una struttura ospedaliera di continuare a fornire assistenza medica senza l’obbligo di praticare aborti/eutanasia] può sembrare una questione bioetica arcinota, ma nei prossimi anni sarà al centro di accesi dibattiti politici. Man mano che sempre più giurisdizioni legalizzeranno procedure come l'aborto e l'eutanasia, alcuni ospedali e cliniche, perlopiù cattolici, si rifiuteranno di mettere a disposizione le proprie strutture. I governi cercheranno di imporre la loro partecipazione - e ci saranno scintille. Questo sta già accadendo in piccolo in Canada e Australia.

L'idea che un'istituzione possa avere una coscienza è negata da molti bioeticisti. La capacità di discriminare tra giusto e sbagliato è una proprietà tipica degli individui, non delle istituzioni, ritengono. Pertanto, gli ospedali che si rifiutano di fornire aborti, ad esempio, dovrebbero essere obbligati a farlo e i medici che si rifiutano di partecipare dovrebbero essere licenziati. Dopotutto, l'aborto è legale e socialmente accettabile.

Finora le argomentazioni a favore e contro l'obiezione di coscienza istituzionale sono state relativamente poco convincenti. Una parte dice: “o fai quello che dico io, o altrimenti”; l'altra risponde: “abbiamo un diritto riconosciuto nel tempo riguardo alle nostre scelte”. Queste argomentazioni di fronte all'esercizio del potere politico sono vulnerabili.

Tuttavia, i bioeticisti stanno iniziando a esaminare la questione con maggiore attenzione. Nel Journal of Medicine & Philosophy, due australiani, Xavier Symons e Reginald Chua, difendono il diritto all'obiezione di coscienza istituzionale analizzando più attentamente i termini del dibattito. Gli studiosi delineano tre argomentazioni comuni contro l'obiezione di coscienza istituzionale:

▪️Le persone hanno una coscienza; le istituzioni no.
▪️Le istituzioni che ricevono finanziamenti pubblici devono fornire servizi sanciti dalla legge.
▪️Le istituzioni non devono negare i servizi suddetti a persone che ne hanno disperatamente bisogno, soprattutto quando non hanno altro posto dove andare.

Symons e Chua sostengono che queste argomentazioni non tengono conto della metafisica delle istituzioni. Sebbene le istituzioni non siano persone fisiche, spesso ne parliamo come se avessero una responsabilità morale. Costringere queste istituzioni a fornire servizi “immorali” causa loro un danno morale.

Infine, ravvisano nell'argomentazione sulla negazione dei servizi essenziali una forte dose di consequenzialismo: “che la vita e la salute delle donne siano più importanti del rispetto della missione e dei valori di un'istituzione”. Ma questa è una questione di ragionevole, seppur veemente, disaccordo.

📖Leggi l’articolo integrale su BioEdge.

t.me/distopia2punto0
Il fondo d'investimento sovrano irlandese disinvestirà da sei aziende israeliane

DUBLINO, 5 Aprile (Reuters) - Il ministro delle Finanze Michael McGrath ha dichiarato che il fondo d'investimento sovrano irlandese da 15 miliardi di euro effettuerà un disinvestimento da sei aziende israeliane, tra cui alcune delle sue maggiori banche, a causa delle loro attività nei territori palestinesi occupati.

Da tempo paladina dei diritti dei palestinesi, il mese scorso l'Irlanda si è unita a Spagna, Malta e Slovenia nel compiere i primi passi verso il riconoscimento dello Stato palestinese in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.
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Forwarded from Il Veritiero
🇿🇼La Banca Centrale dello Zimbabwe ha accumulato quasi una tonnellata d'oro da quando ha introdotto una legge che obbliga le compagnie minerarie a pagare parte delle royalties con l'oro.
Ora sta lavorando per sostenere la valuta nazionale con l'oro.

Lo Zimbabwe ha chiesto di entrare a far parte della Nuova Banca di Sviluppo dei BRICS.

La banca di sviluppo dei BRICS ha dichiarato di voler avviare prestiti in valuta locale per ridurre la dipendenza dal dollaro e promuovere un sistema finanziario globale multipolare.

L'oro avrà un ruolo massiccio in futuro, proprio come in passato.

Viviamo in tempi di trasformazione.

Accomodatevi.

https://twitter.com/GoldTelegraph_/status/1757560869079425206
I SEGRETI DELLA VIA DELLA SETA

Dunhuang, situata nella parte occidentale della moderna provincia del Gansu, Cina, anticamente costituiva una tappa importante della celebre Via della Seta. Sia che si percorresse il ramo settentrionale da Roma o quello meridionale dall'Arabia, si finiva per fare affari qui. Questa città-oasi non era solo un importante crocevia delle carovane della Via della Seta, ma era anche un luogo di incontro culturale dal valore universale.

Quando la Via della Seta fu abbandonata sotto la dinastia Ming, le città-oasi persero di importanza e molte furono abbandonate, ma non dimenticate.

Le Grotte dei Mille Buddha

La prima spedizione occidentale, guidata da un conte ungherese, raggiunse Dunhuang nel 1879. Vent'anni più tardi uno dei partecipanti, Lajos Lóczy, attirò l'attenzione dell'ungherese Marc Aurel Stein sull'importanza di alcune grotte. Stein raggiunse Dunhuang nel marzo 1907. Fu allora che sentì parlare di una grotta murata e del suo contenuto… continua qui.

t.me/distopia2punto0
L'Iran non risponde all'attacco di Damasco se gli Stati Uniti assicurano il cessate il fuoco a Gaza - Gli Stati Uniti smentiscono

The Jerusalem Post - L'Iran ha informato gli Stati Uniti che si asterrà dal reagire al colpo subito a Damasco in cui sono stati uccisi il comandante del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica (IRGC), Mohammad Reza Zahedi, e diversi altri ufficiali, se verrà raggiunto un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ha riferito domenica l'agenzia di stampa Jadeh Iran.

Jadeh Iran ha citato una fonte diplomatica araba anonima che ha parlato con l'agenzia di stampa due giorni fa. La fonte ha aggiunto che “se l'America riuscirà a contenere la situazione, sarà un grande successo per l'amministrazione Biden e potremo basarci su questo”.

La notizia giunge mentre al Cairo riprendono i negoziati per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi tra Israele e Hamas e mentre Israele continua i preparativi per una possibile risposta all'attacco aereo di Damasco che la Siria e l'Iran hanno imputato al Paese.

Gli Stati Uniti negano che l'Iran abbia proposto di non rispondere all'attacco di Damasco in cambio del cessate il fuoco a Gaza.

Ultime notizie sui colloqui per il cessate il fuoco e gli “ostacoli” israeliani

The Palestine Chronicle - Una fonte autorevole del movimento di Hamas ha dichiarato lunedì ad Al Jazeera che “la posizione israeliana pone ancora ostacoli”.

La guerra di Israele a Gaza. Tutti gli aggiornamenti

Al Jazeera - Netanyahu sostiene che è stata fissata una data per l'offensiva di Rafah.

t.me/distopia2punto0
Archeologi trovano la Porta del Paradiso

Ciò che gli archeologi hanno recentemente individuato sono i resti del muro orientale della cosiddetta “Porta di Ciro”, che dava accesso a un giardino reale (che, in greco antico, prende il nome di paradeisos, “paradiso”) tre chilometri a nord-ovest della città, e che venne distrutta non dal saccheggio macedone ma da un forte terremoto. La porta, che si estende per ben 40 metri in profondità e 10 metri in larghezza, con muri di 5 metri di spessore, era realizzata in mattoni crudi e cotti, uniti con malta bituminosa, e ricoperta di mattoni smaltati bianchi, gialli, blu e verdi, o decorati con figure di animali e fiori a otto petali (si pensi, per un confronto stilistico, alla celeberrima “Porta di Ishtar” in Babilonia). La sua magnificenza era riflesso di quella dell’intera capitale imperiale, e anche se oggi possiamo solo immaginarne l’originale splendore, la monumentalità dei suoi resti rimane come testimonianza di ciò che fu un tempo.

https://mediterraneoantico.it/articoli/egitto-vicino-oriente/archeologi-trovano-la-porta-del-paradiso/?fbclid=IwAR1aioYkAPG0a5gCwwyAIcfzgQGyYZ9i8fi8JpEZE2Bhv1lzUHrsDr4j3SY

Notizie da Asia Centrale e Caucaso
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Il simbolismo della tessitura

Un altro importante gruppo simbolico, diffuso sia in Occidente che in Oriente, nell'ambito delle dottrine sapienziali, che allude alla natura della Realtà come κόσμος. In particolare ci soffermiamo sul significato metafisico delle varie parti della tessuto come simbolo, la trama e l'ordito, essenza e sostanza della manifestazione dell'Essere nei suoi vari stati e in tutti i mondi.

https://m.youtube.com/watch?v=mPzInutUQdg
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🇮🇷🇹🇷 Questa mattina il ministro degli esteri turco Hakan Fidan ha telefonato al ministro degli esteri iraniano, Amir Abdollahian, per riferire un messaggio dagli Stati Uniti, che chiedono una riduzione della tensione con Israele.
Gli USA, sette mesi dalle elezioni, sembrano tutt'altro che entusiasti della prospettiva di un'escalation in Medio Oriente. Netanyahu, impantanato a Gaza e con un consenso bassissimo in patria, sembra avere proprio l'obiettivo di alzare la tensione, costringere l'Iran alla rappresaglia e trascinare in una guerra più ampia gli USA o per distogliere l'attenzione dal fallimento a Gaza.

https://youtu.be/S2fpmvvJRjQ?si=i0KdOz5mVCWPn-fa
THE CASS REVIEW, UN DURO COLPO PER L’IDEOLOGIA TRANS
L’NHS ha condotto esperimenti su bambini confusi e vulnerabili. Le teste devono cadere.

La notizia occupa le prime pagine dei quotidiani e dei siti online britannici. Nel 2020, il sistema sanitario nazionale del Regno Unito, l’NHS, incaricò la dottoressa Hilary Cass, ex presidente del Royal College of Paediatrics and Child Health, di rivedere i servizi per minori con disforia di genere. Oggi, a quattro anni di distanza, Cass ha concluso la sua indagine su come l’NHS e, in particolare, il Tavistock si siano occupati di minori che provano disagio per il loro sesso biologico, ai quali è stato spesso consentito di cambiare genere con troppa facilità. Le conclusioni: la medicina di genere è “costruita su fondamenta traballanti”… continua su Spiked.

📖
Leggi anche: I file trapelati del WPATH rivelano gli abusi dei medici di genere.

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L'aborto tra i diritti fondamentali europei: il sì (simbolico) del Parlamento europeo

Giovedì 11 aprile, gli eurodeputati hanno appoggiato la richiesta di includere l'interruzione volontaria di gravidanza nella Carta dei diritti fondamentali - una mossa simbolica in vista delle elezioni - dopo che la Francia ha inserito nella propria carta fondamentale la “libertà all’aborto”.

Il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione, giuridicamente non vincolante, con 336 voti favorevoli, 163 contrari e 39 astenuti, soprattutto con il sostegno di gruppi centristi e di sinistra.

Tuttavia, il diritto all’”aborto sicuro e legale” non ha praticamente alcuna possibilità di essere incluso nella Carta dei diritti fondamentali del blocco, poiché richiederebbe l'accordo unanime dei Ventisette.

Unanimità che difficilmente arriverà. Come sottolinea Michael Cook nel suo articolo European Parliament deputies call for abortion to be made a ‘fundamental right’, “è improbabile che la Polonia, Malta o l'Ungheria, quantomeno, siano d'accordo. Quindi, nonostante i discorsi degli attivisti, è difficile che l'UE segua le orme della Francia”.

Non è la prima volta che i deputati dell'Eurocamera chiedono di inserire l'aborto tra i diritti fondamentali dell'Ue: nell'estate del 2022, sull'onda emotiva dell'annullamento da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti della storica sentenza “Roe v. Wade”, gli eurodeputati presero posizione sul tema.

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