CAMPAGNA D'ODIO DEL SISTEMA VERSO GLI ANIMALI DOMESTICI
Il sistema sta unendo i suoi deliri sull'antibiotico-resistenza alle campagne d'odio verso gli animali domestici che ormai fa da un po' di tempo in nome della farsa climatica.
1) UNA CAMPAGNA D'ODIO BASATA SU MENZOGNE
Gli articoli giornalistici parlano di uno "studio" che però si guardano bene dal mostrare (1, 2, 3, 4) dove sostengono che i cani e i gatti sono delle "riserve" di batteri resistenti agli antibiotici e che le famiglie che hanno animali domestici vanno incluse nei programmi di monitoraggio dell'antibiotico-resistenza. Se il proprio animale domestico non sta bene propongono di metterlo in quarantena in una stanza e di isolarlo completamente. La psyop è stata presa dall'estero (1, 2, 3, 4, 5), ma aprendo i link si può notare che quelli dei giornali americani sono del 2023. Quindi non si sono nemmeno presi la briga di inventare una nuova storia, ma si sono limitati a plagiare una psyop americana dell'anno scorso per spacciarla come attuale.
2) LO STUDIO DICE TUTTO IL CONTRARIO
Lo studio originale è questo. Si tratta di uno studio longitudinale condotto tra Portogallo e Regno Unito dove sono stati esaminati 119 umani, 90 cani e 20 gatti. Gli esseri umani portavano lo stesso batterio dell'animale domestico solo in 4 case in Portogallo (9.7%) e 1 nel Regno Unito (2.3%). Di queste, i batteri antibiotico-resistenti sono stati trovati solo in 2 delle case portoghesi (4.8%) e in quella del Regno Unito (2.3%). Tuttavia lo studio ha mostrato che gli animali domestici non sono vettore di contagio per gli esseri umani, nella maggior parte dei casi nei quali negli esseri umani sono stati trovati dei batteri questi ultimi erano assenti nell'animale domestico e che è quindi l'uomo, semmai, a poterli passare agli animali. Stiamo comunque parlando del nulla, le tabelle nei dati supplementari indicano che coloro in cui sono stati trovati questi batteri antibiotico-resistenti erano in salute e non sono stati ospedalizzati nemmeno una volta nell'anno precedente rispetto all'inizio dello studio. Nessuno degli animali riscontrava sintomi e per poter riscontrare questi batteri hanno sottoposto loro stessi e i loro animali a continui esami delle feci.
3) GLI AUTORI PARTECIPANO A EVENTI SPONSORIZZATI DAI SOLITI ASSASSINI
Nonostante lo studio non trovi alcun rischio, raccomanda di promuovere l'approccio One Health dell'OMS, perché si tratta di uno studio che è il continuo di quest'altro studio che faceva parte di una special issue proprio sull'One Health, con lo scopo di fare propaganda dell'OMS. I dati errati che riportano i giornalisti italiani fanno riferimento ad una presentazione orale che gli stessi autori dello studio hanno fatto nel 2023 European Congress of Clinical Microbiology & Infectious Diseases (ECCMID) quando avevano un numero inferiore di partecipanti allo studio e meno dati, quindi, di fatto, i giornalisti hanno spacciato per "studio" i dati provvisori di un convegno di Aprile 2023 nonostante a Luglio sia uscito lo studio pubblicato che chiarifica l'assenza di rischio, solo per fare terrorismo. Che però questi "scienziati" siano stati all'ECCMID è indicativo: tra gli sponsor dell'evento troviamo Pfizer, Moderna, Astrazeneca e Novavax.
CONCLUSIONI
Come spiegato in questo post, innanzitutto la maggior parte delle infezioni dovute all'antibiotico-resistenza è in paesi non sviluppati a causa dell'uso di antibiotici scaduti e errori nelle diagnosi, infine nei paesi industrializzati queste infezioni vengono causate dagli errori dei medici e mancanza di igiene di questi ultimi prettamente in casi di intervento chirurgico, soprattutto nei trapianti. Né l'uso domestico di antibiotici, né la presenza di animali domestici è una causa di tali infezioni. Il sistema sta propagandando l'odio verso gli animali perché, come prescritto dall'approccio One Health e riportato nel trattato pandemico, il vero fine è usare le farse pandemiche per porre restrizioni in ambito zootecnico e controllare le risorse alimentari dei popoli.
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Il sistema sta unendo i suoi deliri sull'antibiotico-resistenza alle campagne d'odio verso gli animali domestici che ormai fa da un po' di tempo in nome della farsa climatica.
1) UNA CAMPAGNA D'ODIO BASATA SU MENZOGNE
Gli articoli giornalistici parlano di uno "studio" che però si guardano bene dal mostrare (1, 2, 3, 4) dove sostengono che i cani e i gatti sono delle "riserve" di batteri resistenti agli antibiotici e che le famiglie che hanno animali domestici vanno incluse nei programmi di monitoraggio dell'antibiotico-resistenza. Se il proprio animale domestico non sta bene propongono di metterlo in quarantena in una stanza e di isolarlo completamente. La psyop è stata presa dall'estero (1, 2, 3, 4, 5), ma aprendo i link si può notare che quelli dei giornali americani sono del 2023. Quindi non si sono nemmeno presi la briga di inventare una nuova storia, ma si sono limitati a plagiare una psyop americana dell'anno scorso per spacciarla come attuale.
2) LO STUDIO DICE TUTTO IL CONTRARIO
Lo studio originale è questo. Si tratta di uno studio longitudinale condotto tra Portogallo e Regno Unito dove sono stati esaminati 119 umani, 90 cani e 20 gatti. Gli esseri umani portavano lo stesso batterio dell'animale domestico solo in 4 case in Portogallo (9.7%) e 1 nel Regno Unito (2.3%). Di queste, i batteri antibiotico-resistenti sono stati trovati solo in 2 delle case portoghesi (4.8%) e in quella del Regno Unito (2.3%). Tuttavia lo studio ha mostrato che gli animali domestici non sono vettore di contagio per gli esseri umani, nella maggior parte dei casi nei quali negli esseri umani sono stati trovati dei batteri questi ultimi erano assenti nell'animale domestico e che è quindi l'uomo, semmai, a poterli passare agli animali. Stiamo comunque parlando del nulla, le tabelle nei dati supplementari indicano che coloro in cui sono stati trovati questi batteri antibiotico-resistenti erano in salute e non sono stati ospedalizzati nemmeno una volta nell'anno precedente rispetto all'inizio dello studio. Nessuno degli animali riscontrava sintomi e per poter riscontrare questi batteri hanno sottoposto loro stessi e i loro animali a continui esami delle feci.
3) GLI AUTORI PARTECIPANO A EVENTI SPONSORIZZATI DAI SOLITI ASSASSINI
Nonostante lo studio non trovi alcun rischio, raccomanda di promuovere l'approccio One Health dell'OMS, perché si tratta di uno studio che è il continuo di quest'altro studio che faceva parte di una special issue proprio sull'One Health, con lo scopo di fare propaganda dell'OMS. I dati errati che riportano i giornalisti italiani fanno riferimento ad una presentazione orale che gli stessi autori dello studio hanno fatto nel 2023 European Congress of Clinical Microbiology & Infectious Diseases (ECCMID) quando avevano un numero inferiore di partecipanti allo studio e meno dati, quindi, di fatto, i giornalisti hanno spacciato per "studio" i dati provvisori di un convegno di Aprile 2023 nonostante a Luglio sia uscito lo studio pubblicato che chiarifica l'assenza di rischio, solo per fare terrorismo. Che però questi "scienziati" siano stati all'ECCMID è indicativo: tra gli sponsor dell'evento troviamo Pfizer, Moderna, Astrazeneca e Novavax.
CONCLUSIONI
Come spiegato in questo post, innanzitutto la maggior parte delle infezioni dovute all'antibiotico-resistenza è in paesi non sviluppati a causa dell'uso di antibiotici scaduti e errori nelle diagnosi, infine nei paesi industrializzati queste infezioni vengono causate dagli errori dei medici e mancanza di igiene di questi ultimi prettamente in casi di intervento chirurgico, soprattutto nei trapianti. Né l'uso domestico di antibiotici, né la presenza di animali domestici è una causa di tali infezioni. Il sistema sta propagandando l'odio verso gli animali perché, come prescritto dall'approccio One Health e riportato nel trattato pandemico, il vero fine è usare le farse pandemiche per porre restrizioni in ambito zootecnico e controllare le risorse alimentari dei popoli.
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SMART CITY: FIRMATO PROTOCOLLO CON WINDTRE PER DIGITALIZZARE SACILE
La città di Sacile introdurrà la digitalizzazione grazie a WINDTRE per estendere ancora di più il suo dominio totalitario.
1) DIGITALE E SORVEGLIANZA GREEN TRAMITE ESG
É stato firmato un protocollo di intesa con WINDTRE che ha innanzitutto come obiettivo la "smart city transformation accademy" il cui scopo è l'indottrinamento e la propaganda della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni. In questa "accademia" è il razionamento dell'energia tramite intelligenza artificiale (1, 2) e, come da loro stessi dichiarato, c'è anche la promozione dell'agenda 2030. La partnership è basata poi sull'innovazione digitale nella pubblica amministrazione, che ha come scopo quello di spacciare per "nuovi servizi al cittadino" i servizi di sempre, con la differenza che per poterne usufruire sarà sempre più necessario ricorrere all'identità digitale. Altro obiettivo è aumentare i parametri ESG (Environmental, Social and Governance). Questo servirà al comune per ottenere maggiori investimenti, perché le elité investono in base ai punteggi ESG. Questi criteri ESG sono anche propagandati dal WEF, che in un articolo parla di una vera e propria agenda ESG che consiste nell'imporre agli investitori di investire solo nelle aziende con punteggi alti, sostenendo che il movimento ESG deve essere un risultato del "cambiamento di mentalità" imposto tramite il grande reset della farsa pandemica. In un più recente articolo si lamentano che l'antisistema inizia a boicottare le aziende ESG che quindi iniziano a perdere profitto. Per risolvere il problema propongono di utilizzare l'intelligenza artificiale per gestire i progetti. L'altra ragione per il fallimento dell'ESG è che la "S" sta per social, cioè woke. Per ottenere punteggi alti in questa metrica bisogna essere pro gender, aborto e a favore della "diversità", cioè assumere personale incompetente esclusivamente su basi razziali. Il comune di Sacile sta quindi imponendo un'agenda politica alle pubbliche amministrazioni e ai cittadini senza che questi l'abbiano richiesta.
2) VERSO LA TOTALE SORVEGLIANZA DIGITALE
Il progetto di rendere Sacile una smart city non è sicuramente nato oggi, innanzitutto nel 2021 misero il WI-FI pubblico in tutta la città così da poter spiare il traffico di rete di coloro che lo utilizzano, ma già dal 2019 vi è un piano per il comune di Sacile che a pag. 22 menziona le smart city e sono proposti una serie di interventi in grado di preparare la città a diventare tale, come ad esempio estendere il numero delle zone con limite a 30 km/h, che erano già presenti dal 2014, e altre idiozie green. Con il tempo hanno fatto installare anche telecamere che leggono le targhe delle macchine, ma c'è da dire che la città è stata una delle prime ad utilizzare la tecnosorveglianza diffusa, dal momento che le prime telecamere vennero messe nel 2003. Adesso, invece, il nuovo obiettivo è la "mobilità intelligente" ossia il controllo del traffico e della posizione delle auto con la scusa di mettere a disposizione servizi di car sharing, che consistono nel guidare veicoli di altre persone, o come nel caso del già presente e-bike sharing, delle biciclette elettriche del comune a cui si può accedere solo tramite app. Tutte strategie per disincentivare l'acquisto di un proprio mezzo di locomozione per la mobilità privata e dipendere dallo Stato per i trasporti, così da ridurre la mobilità privata e personale.
Sacile è così zelante nel suo collaborazionismo verso il regime che il comune è stato anche premiato come comune++ (dis)onorificenza che viene elargita soltanto ai più vili servi dell'agenda green.
CONCLUSIONI
Le partnership pubblico-privato che vengono sbandierate come nuova frontiera dell'innovazione e del progresso, in realtà servono esclusivamente per permettere alle aziende di accedere ai dati privati dei cittadini senza il proprio consenso per fini di lucro. Le città stanno diventando allevamenti intensivi di esseri umani il cui scopo è mungere più dati possibili.
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1) DIGITALE E SORVEGLIANZA GREEN TRAMITE ESG
É stato firmato un protocollo di intesa con WINDTRE che ha innanzitutto come obiettivo la "smart city transformation accademy" il cui scopo è l'indottrinamento e la propaganda della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni. In questa "accademia" è il razionamento dell'energia tramite intelligenza artificiale (1, 2) e, come da loro stessi dichiarato, c'è anche la promozione dell'agenda 2030. La partnership è basata poi sull'innovazione digitale nella pubblica amministrazione, che ha come scopo quello di spacciare per "nuovi servizi al cittadino" i servizi di sempre, con la differenza che per poterne usufruire sarà sempre più necessario ricorrere all'identità digitale. Altro obiettivo è aumentare i parametri ESG (Environmental, Social and Governance). Questo servirà al comune per ottenere maggiori investimenti, perché le elité investono in base ai punteggi ESG. Questi criteri ESG sono anche propagandati dal WEF, che in un articolo parla di una vera e propria agenda ESG che consiste nell'imporre agli investitori di investire solo nelle aziende con punteggi alti, sostenendo che il movimento ESG deve essere un risultato del "cambiamento di mentalità" imposto tramite il grande reset della farsa pandemica. In un più recente articolo si lamentano che l'antisistema inizia a boicottare le aziende ESG che quindi iniziano a perdere profitto. Per risolvere il problema propongono di utilizzare l'intelligenza artificiale per gestire i progetti. L'altra ragione per il fallimento dell'ESG è che la "S" sta per social, cioè woke. Per ottenere punteggi alti in questa metrica bisogna essere pro gender, aborto e a favore della "diversità", cioè assumere personale incompetente esclusivamente su basi razziali. Il comune di Sacile sta quindi imponendo un'agenda politica alle pubbliche amministrazioni e ai cittadini senza che questi l'abbiano richiesta.
2) VERSO LA TOTALE SORVEGLIANZA DIGITALE
Il progetto di rendere Sacile una smart city non è sicuramente nato oggi, innanzitutto nel 2021 misero il WI-FI pubblico in tutta la città così da poter spiare il traffico di rete di coloro che lo utilizzano, ma già dal 2019 vi è un piano per il comune di Sacile che a pag. 22 menziona le smart city e sono proposti una serie di interventi in grado di preparare la città a diventare tale, come ad esempio estendere il numero delle zone con limite a 30 km/h, che erano già presenti dal 2014, e altre idiozie green. Con il tempo hanno fatto installare anche telecamere che leggono le targhe delle macchine, ma c'è da dire che la città è stata una delle prime ad utilizzare la tecnosorveglianza diffusa, dal momento che le prime telecamere vennero messe nel 2003. Adesso, invece, il nuovo obiettivo è la "mobilità intelligente" ossia il controllo del traffico e della posizione delle auto con la scusa di mettere a disposizione servizi di car sharing, che consistono nel guidare veicoli di altre persone, o come nel caso del già presente e-bike sharing, delle biciclette elettriche del comune a cui si può accedere solo tramite app. Tutte strategie per disincentivare l'acquisto di un proprio mezzo di locomozione per la mobilità privata e dipendere dallo Stato per i trasporti, così da ridurre la mobilità privata e personale.
Sacile è così zelante nel suo collaborazionismo verso il regime che il comune è stato anche premiato come comune++ (dis)onorificenza che viene elargita soltanto ai più vili servi dell'agenda green.
CONCLUSIONI
Le partnership pubblico-privato che vengono sbandierate come nuova frontiera dell'innovazione e del progresso, in realtà servono esclusivamente per permettere alle aziende di accedere ai dati privati dei cittadini senza il proprio consenso per fini di lucro. Le città stanno diventando allevamenti intensivi di esseri umani il cui scopo è mungere più dati possibili.
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GRECIA: IDENTITÀ DIGITALE OBBLIGATORIA PER ANDARE AGLI STADI
Il governo greco ha suggerito di subordinare l'accesso a determinati servizi e spazi pubblici al possesso del portafoglio di identità digitale.
1) GOV.GR WALLET
A seguito del regolamento UE che obbliga tutti gli stati membri a mettere a disposizione di ogni cittadino un portafoglio digitale, a luglio 2022 è stata lanciata su App Store e Play Store l'applicazione gov.gr wallet, un'applicazione che alla stregua di IT-Wallet per la versione italiana ed European e-Wallet per la versione europea, ha come obiettivo la centralizzazione delle informazioni sensibili individuali. Ciò non solo andrà a presentare un single point of failure in caso di attacchi informatici, rendendo il cittadino preda di malintenzionati in caso di databreach, ma andrà a radunare tutti i dati degli utenti UE, in questo caso della Grecia, così da permettere una schedatura analoga a quella già a disposizione presso i database della polizia o presso le agenzie di intelligence, dati benissimo incrociabili con quelli messi a disposizione dai 14 eyes che in caso di richiesta da parte di qualche stato potrebbero essere usati per profilare interamente una persona.
2) IL PORTAFOGLIO SARÀ OBBLIGATORIO
Dal 9 aprile 2024 il governo greco ha stabilito l'obbligo di disporre di gov.gr wallet per potere accedere agli stadi, come riportato su tickets.gov.gr. Il metodo di funzionamento è analogo a quello che c'è stato per il green pass: il cittadino apre dall'applicazione un codice QR che viene scansionato dall'autorità di competenza, una notifica arriva sul dispositivo del cittadino così che possa decidere se accettarla o rifiutarla e l'autorità potrà procedere così a verificare le informazioni necessarie senza poterle tuttavia salvare sul proprio dispositivo. L'identità digitale greca è stata inizialmente utilizzata per i servizi della pubblica amministrazione con lo stesso modello italiano, cioè con l'intenzione di subordinarli tutti all'identità digitale. L'uso di questa per un servizio privato, è il segno che il loro obiettivo non è lo snellimento della pubblica amministrazione, ma la schiavitù tecnologica e digitale. I media greci come al solito fanno apologia di tutto questo schifo (1, 2, 3, 4, 5) e ci tengono, proprio in Italia con il green pass, a mostrare come l'introduzione della nuova restrizione in Grecia abbia già portato ad un aumento dei download. Per poter avere il portafoglio digitale è obbligatorio inserirsi nel registro nazionale dei contatti, un sistema digitale che contiene tutti i dati di contatto di ciascun cittadino greco e che può essere usato in qualsiasi momento dalle autorità per contattarlo.
3) QUALI DATI INTEGRERÀ GOV.GR WALLET
Oltre ai dati anagrafici, integrerà in futuro i documenti burocratici, dati di registrazione a siti web, dati sul pagamento delle commissioni di registrazione, servizi bancari, risultati relativi all'ispezione tecnica dei veicoli (KTEO), documenti legali e certificati, CV.
Nonostante attualmente dagli store principali dichiarino di non registrare alcun dato, è possibile che in futuro potranno cambiare questa caratteristica, potendo avere accesso pertanto a tutti i dati degli utenti, probabilmente impiegando servizi analoghi a quelli offerti da Firebase con Google Analytics.
Da siti come apkcure sono attualmente richiesti 18 permessi, tra cui l'accesso a internet, alla geolocalizzazione, ai dati biometrici, al fingerprint, al microfono, allo stato della connessione internet, all'esecuzione in background, alla lettura e alla scrittura dei dati sul dispositivo, allo scaricamento di dati senza notifiche e alla fotocamera.
CONCLUSIONI
Ad oggi le recensioni per gov.gr wallet sono pessime ed il rating ammonta a due stelle appena. L'applicazione risulta pertanto attualmente ancora in fase embrionale. Sviluppi futuri la vedranno quasi sicuramente schierata su una visione più europea anziché nazionale, dando così la possibilità agli utenti di cedere le proprie vite in mano a terzi.
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Il governo greco ha suggerito di subordinare l'accesso a determinati servizi e spazi pubblici al possesso del portafoglio di identità digitale.
1) GOV.GR WALLET
A seguito del regolamento UE che obbliga tutti gli stati membri a mettere a disposizione di ogni cittadino un portafoglio digitale, a luglio 2022 è stata lanciata su App Store e Play Store l'applicazione gov.gr wallet, un'applicazione che alla stregua di IT-Wallet per la versione italiana ed European e-Wallet per la versione europea, ha come obiettivo la centralizzazione delle informazioni sensibili individuali. Ciò non solo andrà a presentare un single point of failure in caso di attacchi informatici, rendendo il cittadino preda di malintenzionati in caso di databreach, ma andrà a radunare tutti i dati degli utenti UE, in questo caso della Grecia, così da permettere una schedatura analoga a quella già a disposizione presso i database della polizia o presso le agenzie di intelligence, dati benissimo incrociabili con quelli messi a disposizione dai 14 eyes che in caso di richiesta da parte di qualche stato potrebbero essere usati per profilare interamente una persona.
2) IL PORTAFOGLIO SARÀ OBBLIGATORIO
Dal 9 aprile 2024 il governo greco ha stabilito l'obbligo di disporre di gov.gr wallet per potere accedere agli stadi, come riportato su tickets.gov.gr. Il metodo di funzionamento è analogo a quello che c'è stato per il green pass: il cittadino apre dall'applicazione un codice QR che viene scansionato dall'autorità di competenza, una notifica arriva sul dispositivo del cittadino così che possa decidere se accettarla o rifiutarla e l'autorità potrà procedere così a verificare le informazioni necessarie senza poterle tuttavia salvare sul proprio dispositivo. L'identità digitale greca è stata inizialmente utilizzata per i servizi della pubblica amministrazione con lo stesso modello italiano, cioè con l'intenzione di subordinarli tutti all'identità digitale. L'uso di questa per un servizio privato, è il segno che il loro obiettivo non è lo snellimento della pubblica amministrazione, ma la schiavitù tecnologica e digitale. I media greci come al solito fanno apologia di tutto questo schifo (1, 2, 3, 4, 5) e ci tengono, proprio in Italia con il green pass, a mostrare come l'introduzione della nuova restrizione in Grecia abbia già portato ad un aumento dei download. Per poter avere il portafoglio digitale è obbligatorio inserirsi nel registro nazionale dei contatti, un sistema digitale che contiene tutti i dati di contatto di ciascun cittadino greco e che può essere usato in qualsiasi momento dalle autorità per contattarlo.
3) QUALI DATI INTEGRERÀ GOV.GR WALLET
Oltre ai dati anagrafici, integrerà in futuro i documenti burocratici, dati di registrazione a siti web, dati sul pagamento delle commissioni di registrazione, servizi bancari, risultati relativi all'ispezione tecnica dei veicoli (KTEO), documenti legali e certificati, CV.
Nonostante attualmente dagli store principali dichiarino di non registrare alcun dato, è possibile che in futuro potranno cambiare questa caratteristica, potendo avere accesso pertanto a tutti i dati degli utenti, probabilmente impiegando servizi analoghi a quelli offerti da Firebase con Google Analytics.
Da siti come apkcure sono attualmente richiesti 18 permessi, tra cui l'accesso a internet, alla geolocalizzazione, ai dati biometrici, al fingerprint, al microfono, allo stato della connessione internet, all'esecuzione in background, alla lettura e alla scrittura dei dati sul dispositivo, allo scaricamento di dati senza notifiche e alla fotocamera.
CONCLUSIONI
Ad oggi le recensioni per gov.gr wallet sono pessime ed il rating ammonta a due stelle appena. L'applicazione risulta pertanto attualmente ancora in fase embrionale. Sviluppi futuri la vedranno quasi sicuramente schierata su una visione più europea anziché nazionale, dando così la possibilità agli utenti di cedere le proprie vite in mano a terzi.
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USA: NUOVA LEGGE CONSENTE DI SPIARE CHIUNQUE
Il governo BIden ha approvato una nuova legge che dà poteri pressoché illimitati alle intelligence americane.
1) SEZIONE 702 E IL POTERE ILLIMITATO DELL'INTELLIGENCE AMERICANA VOLUTO DA BIDEN
La legge mira a riformare la sezione 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act che già consentiva alle varie organizzazioni di intelligence americane di raccogliere dati su tutti i non americani che utilizzano i servizi di comunicazione degli USA, e quindi utilizzare i social network come strumenti di spionaggio mondiale. L'FBI approfittava di questa legge per raccogliere anche informazioni su cittadini americani, e a pp. 20 di questo report viene dichiarato che dal 2020 al 2022 ci sono stati 20372 obiettivi di ricerca da parte delle intelligence che pur cadendo sotto la sezione 702 hanno bersagliato cittadini americani. Questo strapotere dell'FBI doveva essere limitato e dopo tantissimi rinnovi scadere definitivamente a Dicembre 2023. Il governo Biden ha fatto tutto ciò che è in suo potere per impedire la scadenza della sezione 702 e soprattutto per permettere alle varie agenzie di intelligence di continuare a fare ricerche sui cittadini americani senza autorizzazione. Il governo Biden ha più volte utilizzato l'intelligence, e soprattutto l'FBI, contro il dissenso durante la farsa pandemica e per rinforzare la sua ideologia woke, avendo con le intelligence un rapporto di collusione; ed è anche ormai noto da tempo che l'FBI è una vera e propria polizia politica che si accanisce e prende di mira qualsiasi personaggio pubblico supporti i repubblicani e i cittadini che sono sospettati di essere di "estrema destra" (1, 2, 3, 4).
2) REFORMING INTELLIGENCE AND SECURING AMERICA ACT
Nella nuova legge si dice che l'agente FBI può fare ricerche su cittadini americani in perfetta legalità sotto approvazione di un supervisore. Basterà però che l'agente FBI sospetti che la ricerca possa "assistere nel mitigare o eliminare una minaccia alla vita o un danno fisico grave" (pp. 1, pp. 5-6) e potrà agire senza chiedere alcuna autorizzazione, rimane però necessaria la richiesta di approvazione da parte del supervisore quando si fanno indagini su politici e giornalisti (pp. 3) anche se in casi di particolare urgenza possono lo stesso non richiedere alcuna approvazione e limitarsi a riferire alla leadership del Congresso che è in corso un'indagine verso un determinato politico (pp. 5). Queste disposizioni saranno in vigore per 2 anni dall'approvazione della nuova legge (p. 30), che di fatto non solo si limitano ad estendere la sezione 702, ma a regolarizzare le ricerche dell'FBI ai danni dei cittadini americani e nel caso in cui governi successivi vorranno estendere di nuovo la sezione 702 non potranno estendere quella vecchia, ma dovranno fare riferimento a questa nuova legge che dà ancora più potere all'FBI.
3) ESTENDERE LA SORVEGLIANZA
Nonostante i seguaci di Biden mentano dicendo che questa nuova legge garantisca una migliore privacy, oltre ai problemi esaminati, la legge nelle sue ultime sezione espande la definizione di "service provider", estendendo l'obbligo legale di cedere alle organizzazioni di intelligence i dati del traffico di rete a chiunque fornisca un servizio per la comunicazione elettronica, ad eccezione di alcune strutture pubbliche, edifici di comunità, servizi di ristorazione e abitazioni. Alcuni politici avevano provato a fermare tutto ciò proponendo un emendamento che avrebbe obbligato gli agenti a richiedere l'approvazione da parte del giudice prima di poter usare le informazioni raccolte sotto la sezione 702 per spiare un cittadino americano, ma questo emendamento non è stato approvato.
CONCLUSIONI
Come al solito, come si può vedere dalla pagina della Casa Bianca stessa, la scusa per approvare queste nefandezze è la protezione dal terrorismo, che ormai viene usata dai tempi dell'11 Settembre. Nonostante non è cosa nuova che l'FBI faccia ricerche sui cittadini, questa legge normalizzando il tutto non potrà che farle aumentare.
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1) SEZIONE 702 E IL POTERE ILLIMITATO DELL'INTELLIGENCE AMERICANA VOLUTO DA BIDEN
La legge mira a riformare la sezione 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act che già consentiva alle varie organizzazioni di intelligence americane di raccogliere dati su tutti i non americani che utilizzano i servizi di comunicazione degli USA, e quindi utilizzare i social network come strumenti di spionaggio mondiale. L'FBI approfittava di questa legge per raccogliere anche informazioni su cittadini americani, e a pp. 20 di questo report viene dichiarato che dal 2020 al 2022 ci sono stati 20372 obiettivi di ricerca da parte delle intelligence che pur cadendo sotto la sezione 702 hanno bersagliato cittadini americani. Questo strapotere dell'FBI doveva essere limitato e dopo tantissimi rinnovi scadere definitivamente a Dicembre 2023. Il governo Biden ha fatto tutto ciò che è in suo potere per impedire la scadenza della sezione 702 e soprattutto per permettere alle varie agenzie di intelligence di continuare a fare ricerche sui cittadini americani senza autorizzazione. Il governo Biden ha più volte utilizzato l'intelligence, e soprattutto l'FBI, contro il dissenso durante la farsa pandemica e per rinforzare la sua ideologia woke, avendo con le intelligence un rapporto di collusione; ed è anche ormai noto da tempo che l'FBI è una vera e propria polizia politica che si accanisce e prende di mira qualsiasi personaggio pubblico supporti i repubblicani e i cittadini che sono sospettati di essere di "estrema destra" (1, 2, 3, 4).
2) REFORMING INTELLIGENCE AND SECURING AMERICA ACT
Nella nuova legge si dice che l'agente FBI può fare ricerche su cittadini americani in perfetta legalità sotto approvazione di un supervisore. Basterà però che l'agente FBI sospetti che la ricerca possa "assistere nel mitigare o eliminare una minaccia alla vita o un danno fisico grave" (pp. 1, pp. 5-6) e potrà agire senza chiedere alcuna autorizzazione, rimane però necessaria la richiesta di approvazione da parte del supervisore quando si fanno indagini su politici e giornalisti (pp. 3) anche se in casi di particolare urgenza possono lo stesso non richiedere alcuna approvazione e limitarsi a riferire alla leadership del Congresso che è in corso un'indagine verso un determinato politico (pp. 5). Queste disposizioni saranno in vigore per 2 anni dall'approvazione della nuova legge (p. 30), che di fatto non solo si limitano ad estendere la sezione 702, ma a regolarizzare le ricerche dell'FBI ai danni dei cittadini americani e nel caso in cui governi successivi vorranno estendere di nuovo la sezione 702 non potranno estendere quella vecchia, ma dovranno fare riferimento a questa nuova legge che dà ancora più potere all'FBI.
3) ESTENDERE LA SORVEGLIANZA
Nonostante i seguaci di Biden mentano dicendo che questa nuova legge garantisca una migliore privacy, oltre ai problemi esaminati, la legge nelle sue ultime sezione espande la definizione di "service provider", estendendo l'obbligo legale di cedere alle organizzazioni di intelligence i dati del traffico di rete a chiunque fornisca un servizio per la comunicazione elettronica, ad eccezione di alcune strutture pubbliche, edifici di comunità, servizi di ristorazione e abitazioni. Alcuni politici avevano provato a fermare tutto ciò proponendo un emendamento che avrebbe obbligato gli agenti a richiedere l'approvazione da parte del giudice prima di poter usare le informazioni raccolte sotto la sezione 702 per spiare un cittadino americano, ma questo emendamento non è stato approvato.
CONCLUSIONI
Come al solito, come si può vedere dalla pagina della Casa Bianca stessa, la scusa per approvare queste nefandezze è la protezione dal terrorismo, che ormai viene usata dai tempi dell'11 Settembre. Nonostante non è cosa nuova che l'FBI faccia ricerche sui cittadini, questa legge normalizzando il tutto non potrà che farle aumentare.
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Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
PANEL WEF: UMANIZZARE L'IA PER FARLA ACCETTARE ALLA POPOLAZIONE
Sostengono che la fiducia verso uno strumento tecnologico crolla subito appena ci sono degli errori, per cui in una prima fase bisognerà eliminare le "allucinazioni", risposte fornite dall'IA che sono prive di senso. Se non sarà possibile bisognerà fare in modo che l'IA, come un essere umano, indichi i casi in cui è incerta della sua risposta. Poi bisognerà dotare tutti di un'IA personale, cioè un'IA modellata sul singolo individuo che "espanda" le sue capacità di ricerca e che vada a sostituirsi ai motori di ricerca e ai libri. Dopodiché creeranno IA che simuleranno le emozioni umane, delle "persone digitali" a cui far esprimere anche sofferenza psicologica. Faranno apparire intellettuali e attivisti per richiedere diritti per le IA così da metterle sullo stesso piano degli esseri umani. Infine, grazie alla robotica queste IA saranno dotate di corpo e potranno muoversi liberamente.
Fonte ufficiale
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Sostengono che la fiducia verso uno strumento tecnologico crolla subito appena ci sono degli errori, per cui in una prima fase bisognerà eliminare le "allucinazioni", risposte fornite dall'IA che sono prive di senso. Se non sarà possibile bisognerà fare in modo che l'IA, come un essere umano, indichi i casi in cui è incerta della sua risposta. Poi bisognerà dotare tutti di un'IA personale, cioè un'IA modellata sul singolo individuo che "espanda" le sue capacità di ricerca e che vada a sostituirsi ai motori di ricerca e ai libri. Dopodiché creeranno IA che simuleranno le emozioni umane, delle "persone digitali" a cui far esprimere anche sofferenza psicologica. Faranno apparire intellettuali e attivisti per richiedere diritti per le IA così da metterle sullo stesso piano degli esseri umani. Infine, grazie alla robotica queste IA saranno dotate di corpo e potranno muoversi liberamente.
Fonte ufficiale
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CONAD PROMUOVE L'AGENDA 2030
La Conad impone il green ai produttori e alla sua logistica, diffonde l'identità digitale e l'agenda 2030 nelle scuole.
1) I FORNITORI CONAD DEVONO PIEGARSI AL GREEN
Conad sostiene di aderire all'agenda 2030 ed ha preparato una serie di obiettivi che a loro dire sono persino più ambiziosi dell'agenda 2030 stessa. Conad dice di prediligere il pesce allevato a quello pescato per i suoi prodotti del "percorso qualità" e si vanta che il suo pesce viene allevato senza l'uso di antibiotici, ma è risaputo che il pesce allevato viene vaccinato (1, 2, 3, 4) soprattutto se non usano antibiotici. Per quanto Conad sostenga di favorire i prodotti locali e i piccoli produttori, tutto questo nasconde un'amara verità: come dichiarato sul loro stesso sito, stanno imponendo delle condizioni restrittive ai loro fornitori che dovranno seguire le follie green per continuare a far parte della catena di fornitura Conad. Si legge infatti che le imprese produttrici devono attuare politiche di efficientamento energetico, ridurre consumi e emissioni ed utilizzare energia green.
Ad esempio, per vendere i prodotti nella linea "verso natura, verso te" non basta seguire procedure di allevamento o agricoltura biologiche, ma si devono obbligatoriamente impiegare le fonti di energia green per produrre gli alimenti. e a ciò si può aggiungere che sulla pagina hanno dichiarato che se ne fregano totalmente del fatturato e della competitività per promuovere una logistica green. Tutte queste cose sono confermate nel "bilancio di sostenibilità" del 2022 dove è possibile vedere nei dettagli in che modo impongono il green.
2) PROPAGANDA NELLE SCUOLE
Si legge che solo nel 2022 hanno investito 29,2 milioni di euro in iniziative sociali. Buona parte di questi fondi sono stati dedicati alle scuole, ad esempio, per comprare strumenti digitali e multimediali. Un altro progetto a cui si dedicano è "scrittori di classe", dove ogni classe può inviare un racconto per partecipare ad un concorso dove si vincono dei premi. Il problema è che spesso e volentieri questo progetto viene utilizzato per spingere temi dell'agenda del sistema, come l'ambiente, l'inclusione e la resilienza. Vi è anche un progetto dedicato ad inculcare esplicitamente l'agenda 2030 ai giovani chiamato "giovani in azione per un futuro sostenibile" dove si ricompensano i giovani sotto i 30 anni per progetti con "idee innovative" per avanzare l'agenda 2030. Promuovono anche un altro progetto, chiamato "il buono che c'è". C'è scritto esplicitamente nella scheda del progetto che questo deve servire per promuovere gli obiettivi 3 e 12 dell'agenda 2030. L'iniziativa "insieme per la scuola" mette a disposizione una serie di contenuti didattici destinati ad elementari e medie per promuovere: l'agenda 2030, la "mobilità sostenibile" dove si spinge a rinunciare ai propri veicoli privati, l'identità digitale, la censura della controinformazione, la società multietnica e le mascherine e le follie gretine. Per le scuole superiori invece proiezioni di determinati film riguardanti le solite schifezze woke.
3) LA FONDAZIONE CONAD
Dal codice etico si legge che è nata esplicitamente per mandare avanti l'agenda 2030 (p. 4). Tra i progetti di questa fondazione possiamo trovare oltre a quelli scolastici menzionati prima, anche propaganda femminista e propaganda pro Ucraina. Nel loro osservatorio troviamo un articolo dove promuovono la "mobilità sostenibile" dove si diffonde odio verso i veicoli privati e si vuole imporre la geolocalizzazione in tempo reale di tutti i veicoli. Ovviamente altra propaganda dell'agenda 2030, femminista (1, 2, 3), fatta di vittimismo e misandria e ancora altre idiozie sulla farsa climatica (1, 2, 3), tutto questo fatto con statistiche totalmente inventate. Sostengono anche che la digitalizzazione sia una priorità assoluta e promuovono il pagamento digitale tramite l'app Heyconad e Conadpay.
CONCLUSIONI
Gli ennesimi che fanno gli interessi del padrone ai danni della popolazione e che meriterebbero di essere boicottati.
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La Conad impone il green ai produttori e alla sua logistica, diffonde l'identità digitale e l'agenda 2030 nelle scuole.
1) I FORNITORI CONAD DEVONO PIEGARSI AL GREEN
Conad sostiene di aderire all'agenda 2030 ed ha preparato una serie di obiettivi che a loro dire sono persino più ambiziosi dell'agenda 2030 stessa. Conad dice di prediligere il pesce allevato a quello pescato per i suoi prodotti del "percorso qualità" e si vanta che il suo pesce viene allevato senza l'uso di antibiotici, ma è risaputo che il pesce allevato viene vaccinato (1, 2, 3, 4) soprattutto se non usano antibiotici. Per quanto Conad sostenga di favorire i prodotti locali e i piccoli produttori, tutto questo nasconde un'amara verità: come dichiarato sul loro stesso sito, stanno imponendo delle condizioni restrittive ai loro fornitori che dovranno seguire le follie green per continuare a far parte della catena di fornitura Conad. Si legge infatti che le imprese produttrici devono attuare politiche di efficientamento energetico, ridurre consumi e emissioni ed utilizzare energia green.
Ad esempio, per vendere i prodotti nella linea "verso natura, verso te" non basta seguire procedure di allevamento o agricoltura biologiche, ma si devono obbligatoriamente impiegare le fonti di energia green per produrre gli alimenti. e a ciò si può aggiungere che sulla pagina hanno dichiarato che se ne fregano totalmente del fatturato e della competitività per promuovere una logistica green. Tutte queste cose sono confermate nel "bilancio di sostenibilità" del 2022 dove è possibile vedere nei dettagli in che modo impongono il green.
2) PROPAGANDA NELLE SCUOLE
Si legge che solo nel 2022 hanno investito 29,2 milioni di euro in iniziative sociali. Buona parte di questi fondi sono stati dedicati alle scuole, ad esempio, per comprare strumenti digitali e multimediali. Un altro progetto a cui si dedicano è "scrittori di classe", dove ogni classe può inviare un racconto per partecipare ad un concorso dove si vincono dei premi. Il problema è che spesso e volentieri questo progetto viene utilizzato per spingere temi dell'agenda del sistema, come l'ambiente, l'inclusione e la resilienza. Vi è anche un progetto dedicato ad inculcare esplicitamente l'agenda 2030 ai giovani chiamato "giovani in azione per un futuro sostenibile" dove si ricompensano i giovani sotto i 30 anni per progetti con "idee innovative" per avanzare l'agenda 2030. Promuovono anche un altro progetto, chiamato "il buono che c'è". C'è scritto esplicitamente nella scheda del progetto che questo deve servire per promuovere gli obiettivi 3 e 12 dell'agenda 2030. L'iniziativa "insieme per la scuola" mette a disposizione una serie di contenuti didattici destinati ad elementari e medie per promuovere: l'agenda 2030, la "mobilità sostenibile" dove si spinge a rinunciare ai propri veicoli privati, l'identità digitale, la censura della controinformazione, la società multietnica e le mascherine e le follie gretine. Per le scuole superiori invece proiezioni di determinati film riguardanti le solite schifezze woke.
3) LA FONDAZIONE CONAD
Dal codice etico si legge che è nata esplicitamente per mandare avanti l'agenda 2030 (p. 4). Tra i progetti di questa fondazione possiamo trovare oltre a quelli scolastici menzionati prima, anche propaganda femminista e propaganda pro Ucraina. Nel loro osservatorio troviamo un articolo dove promuovono la "mobilità sostenibile" dove si diffonde odio verso i veicoli privati e si vuole imporre la geolocalizzazione in tempo reale di tutti i veicoli. Ovviamente altra propaganda dell'agenda 2030, femminista (1, 2, 3), fatta di vittimismo e misandria e ancora altre idiozie sulla farsa climatica (1, 2, 3), tutto questo fatto con statistiche totalmente inventate. Sostengono anche che la digitalizzazione sia una priorità assoluta e promuovono il pagamento digitale tramite l'app Heyconad e Conadpay.
CONCLUSIONI
Gli ennesimi che fanno gli interessi del padrone ai danni della popolazione e che meriterebbero di essere boicottati.
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L'ITALIA NON ADERISCE AL GREEN PASS OMS, MA NON RINUNCIA AI CERTIFICATI DIGITALI
Come promesso da Schillaci, i riferimenti al green pass dell'OMS sono stati eliminati, tuttavia si procederà comunque a trovare un modo per rilasciare le certificazioni digitali.
1) IL NUOVO DDL 1110
Il vecchio decreto del PNRR è stato approvato definitivamente dal Senato e diventerà legge, al momento si aspetta esclusivamente la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Il link del testo definitivo di quello che ora è il DDL 1110 lo si può trovare qui. L'articolo che parlava del green pass dell'OMS è stato totalmente sostituito e quindi abbiamo un nuovo articolo 43. In questo articolo di fatto non viene più scritto che le certificazioni sanitarie italiane dovranno entrare nella banca dati OMS, tuttavia viene comunque scritto che verrà aggiornato il fascicolo sanitario elettronico e che il ministero della salute, assieme a quello dell'economia e delle finanze e d'accordo con il garante della privacy, dovranno individuare le modalità per il rilascio di certificazioni digitali sanitarie "in conformità alle specifiche tecniche europee e internazionali" e vengono stanziati dei fondi da gestire assieme alla SOGEI, l'organizzazione che si era occupata di costruire l'infrastruttura digitale per il green pass. Per quanto riguarda l'articolo 42 non ci sono cambiamenti sostanziali, e il 44, che era quello che sanciva che i nostri dati sanitari potevano essere gestiti da qualsiasi azienda sanitaria per scopi di ricerca, ha subito solo minori modifiche sul piano burocratico, ma in sostanza non cambia che perdiamo totalmente i diritti di proprietà sui nostri dati.
2) NON CAMBIA ASSOLUTAMENTE NIENTE
Questo significa che anche se l'Italia non entra nella rete di certificazione sanitaria OMS comunque si sta adoperando per mettere a disposizione dei certificati digitali sanitari che possono avere lo stesso validità europea o internazionale perché ne rispetteranno le specifiche tecniche. Kluge dell'OMS infatti dichiarò che alla fine l'unica cosa che cambiava con l'introduzione della rete di certificazione OMS è l'interoperabilità dei certificati, e, aggiungo io, che l'OMS non fa da trust anchor e che quindi l'Italia dovrà trovare un modo alternativo per dar valore internazionale ai suoi certificati, ma questo è già nell'intenzione di quanto viene scritto nel nuovo articolo 43. Ricordo anche che l'aver rifiutato l'adesione alla rete di certificazione mondiale OMS non impedisce in nessuna maniera all'Italia di aderire al nuovo trattato pandemico e alle ben più pericolose nuove modifiche dell'RSI, che di fatto daranno comunque pieni poteri all'OMS con la differenza che l'Italia avrà le "sue" certificazioni, ma che dovrà usare quando glielo dirà l'OMS. Dopo che la Meloni ha fatto un'intera campagna elettorale fatta di una finta opposizione al green pass, adesso Schillaci ha dovuto semplicemente trovare un modo per salvare la faccia ingannando gli italiani, perché se davvero si opponesse al potere dell'OMS così come dice (1, 2), avrebbe vietato l'uso di qualsiasi certificato sanitario digitale.
3) LE MENZOGNE DEL MAINSTREAM
Il mainstream che ha riportato la notizia, infatti, ha diffuso la falsa informazione che l'Italia avrebbe rinunciato alle certificazioni digitali, (1, 2) mettendo in risalto al massimo i deliri di Ricciardi (1, 2, 3) o comunque delle critiche dove si metterebbe in risalto che il governo ha eliminato il green pass perché "di destra" attribuendo a pregiudizi ideologici una scelta fatta solo per accontentare l'elettorato. Il punto è che questa scelta non c'è mai stata, quindi la stampa di regime critica qualcosa che non è mai avvenuto, e il potere si è ridotto a mandare avanti i suoi piani dietro le quinte e in silenzio, mandando persino una schiera di mentitori a dichiarare l'opposto di quanto avviene.
CONCLUSIONI
Il decreto rimane comunque vago, e si limita a stanziare dei fondi per trovare le modalità per istituire le certificazioni digitali, che probabilmente saranno specificate in futuro.
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Come promesso da Schillaci, i riferimenti al green pass dell'OMS sono stati eliminati, tuttavia si procederà comunque a trovare un modo per rilasciare le certificazioni digitali.
1) IL NUOVO DDL 1110
Il vecchio decreto del PNRR è stato approvato definitivamente dal Senato e diventerà legge, al momento si aspetta esclusivamente la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Il link del testo definitivo di quello che ora è il DDL 1110 lo si può trovare qui. L'articolo che parlava del green pass dell'OMS è stato totalmente sostituito e quindi abbiamo un nuovo articolo 43. In questo articolo di fatto non viene più scritto che le certificazioni sanitarie italiane dovranno entrare nella banca dati OMS, tuttavia viene comunque scritto che verrà aggiornato il fascicolo sanitario elettronico e che il ministero della salute, assieme a quello dell'economia e delle finanze e d'accordo con il garante della privacy, dovranno individuare le modalità per il rilascio di certificazioni digitali sanitarie "in conformità alle specifiche tecniche europee e internazionali" e vengono stanziati dei fondi da gestire assieme alla SOGEI, l'organizzazione che si era occupata di costruire l'infrastruttura digitale per il green pass. Per quanto riguarda l'articolo 42 non ci sono cambiamenti sostanziali, e il 44, che era quello che sanciva che i nostri dati sanitari potevano essere gestiti da qualsiasi azienda sanitaria per scopi di ricerca, ha subito solo minori modifiche sul piano burocratico, ma in sostanza non cambia che perdiamo totalmente i diritti di proprietà sui nostri dati.
2) NON CAMBIA ASSOLUTAMENTE NIENTE
Questo significa che anche se l'Italia non entra nella rete di certificazione sanitaria OMS comunque si sta adoperando per mettere a disposizione dei certificati digitali sanitari che possono avere lo stesso validità europea o internazionale perché ne rispetteranno le specifiche tecniche. Kluge dell'OMS infatti dichiarò che alla fine l'unica cosa che cambiava con l'introduzione della rete di certificazione OMS è l'interoperabilità dei certificati, e, aggiungo io, che l'OMS non fa da trust anchor e che quindi l'Italia dovrà trovare un modo alternativo per dar valore internazionale ai suoi certificati, ma questo è già nell'intenzione di quanto viene scritto nel nuovo articolo 43. Ricordo anche che l'aver rifiutato l'adesione alla rete di certificazione mondiale OMS non impedisce in nessuna maniera all'Italia di aderire al nuovo trattato pandemico e alle ben più pericolose nuove modifiche dell'RSI, che di fatto daranno comunque pieni poteri all'OMS con la differenza che l'Italia avrà le "sue" certificazioni, ma che dovrà usare quando glielo dirà l'OMS. Dopo che la Meloni ha fatto un'intera campagna elettorale fatta di una finta opposizione al green pass, adesso Schillaci ha dovuto semplicemente trovare un modo per salvare la faccia ingannando gli italiani, perché se davvero si opponesse al potere dell'OMS così come dice (1, 2), avrebbe vietato l'uso di qualsiasi certificato sanitario digitale.
3) LE MENZOGNE DEL MAINSTREAM
Il mainstream che ha riportato la notizia, infatti, ha diffuso la falsa informazione che l'Italia avrebbe rinunciato alle certificazioni digitali, (1, 2) mettendo in risalto al massimo i deliri di Ricciardi (1, 2, 3) o comunque delle critiche dove si metterebbe in risalto che il governo ha eliminato il green pass perché "di destra" attribuendo a pregiudizi ideologici una scelta fatta solo per accontentare l'elettorato. Il punto è che questa scelta non c'è mai stata, quindi la stampa di regime critica qualcosa che non è mai avvenuto, e il potere si è ridotto a mandare avanti i suoi piani dietro le quinte e in silenzio, mandando persino una schiera di mentitori a dichiarare l'opposto di quanto avviene.
CONCLUSIONI
Il decreto rimane comunque vago, e si limita a stanziare dei fondi per trovare le modalità per istituire le certificazioni digitali, che probabilmente saranno specificate in futuro.
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RILASCIO DI ZANZARE TIGRE A PROCIDA E BOLOGNA
C'è il rischio che questa estate si inventino una nuova psyop dengue per aumentare ulteriormente il rilascio di zanzare.
1) TERRORISMO E FALSI POSITIVI
Il mainstream è da tempo che fa terrorismo utilizzando la dengue, e adesso a causa di un presunto "risveglio della zanzara tigre" i vari medici collaborazionisti intimano che bisogna ridurre il più possibile il numero di zanzare per evitare di essere contagiati dalla dengue (1, 2, 3, 4, 5). Questa è una menzogna, perché uno studio mostra che Aedes albopicuts, il nome scientifico per la zanzara tigre, non è un vettore significativo per la dengue e che in tutti i paesi a prevalente diffusione di questa zanzara non vi è mai stata un'epidemia grave di dengue. Vengono presi in esame i casi di Taiwan, dove questa zanzara è presente da secoli, e le uniche epidemie di dengue registrate sono state associate ad Aedes Aegypti (1, 2). Si esamina anche il caso di Guam e delle isole Marianne, dove dagli anni '60 ha iniziato a diffondersi la zanzara tigre. Le epidemie di dengue in queste località sono anch'esse associate con Aedes Aegypti e non con la zanzara tigre, anzi, le località in cui quest'ultima era più diffusa hanno pressoché azzerato i casi di dengue (1, 2, 3, 4), nonostante questi studi, alcuni più recenti cercano di attribuire alla zanzara tigre la dengue (1, 2), con scarso successo.
La narrazione della dengue si basa sui falsi positivi: vennero segnalati come dengue causati da zanzara tigre 5 casi a Vicenza basandosi su un tampone PCR, uno studio trovò che non avevano la dengue, ma erano contagiati da arbovirus. In ogni caso, queste persone sono tutte guarite dopo 4 giorni e non si sono registrati casi gravi. Uno studio del 2006 che analizzava dei test per la dengue ha trovato un positive predictive value del 50%, il che vuol dire che la metà dei test erano falsi positivi. È inoltre pieno di report di singoli casi e studi più recenti di falsi positivi, dove la dengue viene confusa con altro (1, 2, 3, 4, 5).
2) LA DIFFUSIONE DI ZANZARE TIGRE "STERILI"
I luoghi in cui queste zanzare vengono rilasciati sono Procida, Casteldebole, queste vengono rilasciate tramite veicoli e tramite droni. Siccome a Procida l'esperimento va avanti da anni, è possibile vedere un video su come questi maschi siano preparati in totale assenza di condizioni di sicurezza e spedite con un normalissimo corriere. Il sistema da tempo sta promuovendo questa tecnica, infatti il progetto Procida è sponsorizzato qui. Nel caso del progetto di Procida nello studio pubblicato dalla Federico II che si occupa del progetto "stop tigre" si fa riferimento a questa procedura dove le zanzare vengono rese sterili tramite dei raggi X. Si basa sul collaborazionismo da parte dei cittadini a cui venne chiesto sia di posizionare trappole nelle proprie proprietà private per catturare le zanzare, sia, attualmente, di utilizzare i propri giardini come siti di rilascio per zanzare sterili. Ovviamente se si va sul sito della presentazione del progetto c'è la solita dichiarazione di adesione all'agenda 2030 con gli obiettivi che andrebbe a coprire (3, 11, 15).
3) È TOTALMENTE CONTROPRODUCENTE
È già stato dimostrato dagli esperimenti condotti dalla Oxitec assieme a Bill Gates sia per quanto riguarda la dengue stessa che la malaria, che il rilascio di zanzare non solo non riduce la popolazione, ma la aumenta e peggiora le cose. L'allarmismo creato dai media di regime è finalizzato a far credere alla popolazione che queste misure saranno necessarie per impedire la diffusione di un nuovo morbo, e già ci sono i virologi di regime che associano l'inesistente "malattia X" alle zanzare (1, 2, 3), altri invece provano la via dell'aviaria, ma anche questa è stata dimostrata essere impossibile.
CONCLUSIONI
Con l'arrivo del caldo e delle zanzare il terrorismo aumenterà. I media inizieranno a parlare di aumento di casi e pericolo per la dengue basandosi su falsi positivi, e riproveranno questa estate a inscenare una nuova psyop.
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C'è il rischio che questa estate si inventino una nuova psyop dengue per aumentare ulteriormente il rilascio di zanzare.
1) TERRORISMO E FALSI POSITIVI
Il mainstream è da tempo che fa terrorismo utilizzando la dengue, e adesso a causa di un presunto "risveglio della zanzara tigre" i vari medici collaborazionisti intimano che bisogna ridurre il più possibile il numero di zanzare per evitare di essere contagiati dalla dengue (1, 2, 3, 4, 5). Questa è una menzogna, perché uno studio mostra che Aedes albopicuts, il nome scientifico per la zanzara tigre, non è un vettore significativo per la dengue e che in tutti i paesi a prevalente diffusione di questa zanzara non vi è mai stata un'epidemia grave di dengue. Vengono presi in esame i casi di Taiwan, dove questa zanzara è presente da secoli, e le uniche epidemie di dengue registrate sono state associate ad Aedes Aegypti (1, 2). Si esamina anche il caso di Guam e delle isole Marianne, dove dagli anni '60 ha iniziato a diffondersi la zanzara tigre. Le epidemie di dengue in queste località sono anch'esse associate con Aedes Aegypti e non con la zanzara tigre, anzi, le località in cui quest'ultima era più diffusa hanno pressoché azzerato i casi di dengue (1, 2, 3, 4), nonostante questi studi, alcuni più recenti cercano di attribuire alla zanzara tigre la dengue (1, 2), con scarso successo.
La narrazione della dengue si basa sui falsi positivi: vennero segnalati come dengue causati da zanzara tigre 5 casi a Vicenza basandosi su un tampone PCR, uno studio trovò che non avevano la dengue, ma erano contagiati da arbovirus. In ogni caso, queste persone sono tutte guarite dopo 4 giorni e non si sono registrati casi gravi. Uno studio del 2006 che analizzava dei test per la dengue ha trovato un positive predictive value del 50%, il che vuol dire che la metà dei test erano falsi positivi. È inoltre pieno di report di singoli casi e studi più recenti di falsi positivi, dove la dengue viene confusa con altro (1, 2, 3, 4, 5).
2) LA DIFFUSIONE DI ZANZARE TIGRE "STERILI"
I luoghi in cui queste zanzare vengono rilasciati sono Procida, Casteldebole, queste vengono rilasciate tramite veicoli e tramite droni. Siccome a Procida l'esperimento va avanti da anni, è possibile vedere un video su come questi maschi siano preparati in totale assenza di condizioni di sicurezza e spedite con un normalissimo corriere. Il sistema da tempo sta promuovendo questa tecnica, infatti il progetto Procida è sponsorizzato qui. Nel caso del progetto di Procida nello studio pubblicato dalla Federico II che si occupa del progetto "stop tigre" si fa riferimento a questa procedura dove le zanzare vengono rese sterili tramite dei raggi X. Si basa sul collaborazionismo da parte dei cittadini a cui venne chiesto sia di posizionare trappole nelle proprie proprietà private per catturare le zanzare, sia, attualmente, di utilizzare i propri giardini come siti di rilascio per zanzare sterili. Ovviamente se si va sul sito della presentazione del progetto c'è la solita dichiarazione di adesione all'agenda 2030 con gli obiettivi che andrebbe a coprire (3, 11, 15).
3) È TOTALMENTE CONTROPRODUCENTE
È già stato dimostrato dagli esperimenti condotti dalla Oxitec assieme a Bill Gates sia per quanto riguarda la dengue stessa che la malaria, che il rilascio di zanzare non solo non riduce la popolazione, ma la aumenta e peggiora le cose. L'allarmismo creato dai media di regime è finalizzato a far credere alla popolazione che queste misure saranno necessarie per impedire la diffusione di un nuovo morbo, e già ci sono i virologi di regime che associano l'inesistente "malattia X" alle zanzare (1, 2, 3), altri invece provano la via dell'aviaria, ma anche questa è stata dimostrata essere impossibile.
CONCLUSIONI
Con l'arrivo del caldo e delle zanzare il terrorismo aumenterà. I media inizieranno a parlare di aumento di casi e pericolo per la dengue basandosi su falsi positivi, e riproveranno questa estate a inscenare una nuova psyop.
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AVIARIA IN TEXAS: SMONTIAMO L'ENNESIMA BALLA TERRORISTICA
Ci stanno riprovando ancora una volta a innescare l'isteria di massa.
1) NON È SUCCESSO NIENTE
La stampa ci sta inondando di articoli di puro terrorismo mediatico per sostenere l'arrivo di un'imminente pandemia di aviaria (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10). Al di là dei toni allarmistici degli "esperti" che cercano di costruire l'apocalisse dal nulla, non è successo veramente niente: in alcuni allevamenti bovini sono stati trovati alcuni animali malati e un singolo caso di presunto contagio ad un essere umano, che però si è risolto in un nulla di fatto. Uno studio dove si parla del caso del Texas spiega che casi sporadici in allevatori sono sempre capitati. Il lavoratore non ha avuto alcun sintomo respiratorio, ma una congiuntivite che non ha provocato danni permanenti alla vista e si è risolta nel giro di qualche giorno.
2) IL RISCHIO DI FALSI POSITIVI
Un preprint ha ipotizzato che dopo un salto di specie vi sia stata trasmissione laterale tra i bovini e che questa variante di aviaria circoli da almeno 4 mesi. Ma leggendo la metodologia impiegata si può notare che non hanno un test diretto della trasmissione, ma un'analisi filogenetica e concluso che le sequenze H5N1 estratte dai bovini formino un cluster all'interno di un singolo clade monofiletico, che cioè ha un antenato in comune. Ciò supporta secondo loro l'ipotesi della trasmissione laterale, ma rimangono possibili altre spiegazioni proprio perché non è stato fatto alcun test diretto, come che si tratti di falsi positivi, dal momento che i campioni di genoma virale sono stati ottenuti tramite PCR e più cicli di amplificazione si usano, più diventano inattendibili e soprattutto perché quasi tutti i bovini erano asintomatici. Non sarebbe nemmeno la prima volta che succede: Eurosurveillance riporta che nel 2022 si parlò erroneamente di aviaria in Spagna a causa di falsi positivi.
Il consumo della carne bovina da parte degli esseri umani risulta essere totalmente sicuro, visto che tutti i campioni di carne esaminati risultano essere negativi alla presenza del virus e persino la CDC dichiara che il rischio di diffusione attualmente è basso e che ci sono solo attività di monitoraggio con infezioni tra i mammiferi che rimangono sporadiche.
3) BIOLOGICAMENTE IMPOSSIBILE UNA PANDEMIA DI AVIARIA
La fake dell'aviaria non è nuova, e infatti ne parlai a Febbraio 2023, perché già allora lanciavano proclami terroristici di una nuova pandemia imminente di aviaria che avrebbe falciato l'umanità. Già lì spiegai che il contagio uomo-uomo non è mai stato dimostrato e che persino quello uccello-uomo è rarissimo, mentre, per quanto riguarda quello bovino-uomo che i giornalisti danno per scontato, non è stato ancora dimostrato perché mancano studi diretti sulla trasmissione. Anche i vaccini, di cui il sistema parla nei suoi articoli, sono inutili e sperimentali e non si conoscono gli effetti avversi perché, come spiegai lì, sono stati testati su pochissime persone, come pochissime sono state le persone che ad oggi in tutto il mondo hanno contratto l'aviaria, il report aggiornato di 254 casi dal 2003. Questo studio infatti esclude categoricamente che l'H5N1 abbia delle proprietà che possano renderlo un virus potenzialmente pandemico. Hanno provato a simulare un'ipotetica pandemia da H5N1 combinando a livello genetico questo virus con virus influenzali e hanno inoculato dei furetti per uno studio diretto della trasmissione, e non vi è stata alcuna evidenza di contagio.
CONCLUSIONI
Gli "esperti" le cui interviste sono state riportate nel primo paragrafo, basano il loro terrorismo sul sostenere che potrebbe avvenire una mutazione poco probabile tale da cambiare radicalmente il genoma del virus e renderlo in grado di contagiare gli uomini. Dicendo ciò, di fatto, ammettono l'inesistenza di un attuale pericolo e basano il tutto su deliri ipotetici. Ma questo stesso loro modo di argomentare, se ottiene abbastanza risonanza mediatica, può essere usato per fare terrorismo su qualsiasi cosa.
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Ci stanno riprovando ancora una volta a innescare l'isteria di massa.
1) NON È SUCCESSO NIENTE
La stampa ci sta inondando di articoli di puro terrorismo mediatico per sostenere l'arrivo di un'imminente pandemia di aviaria (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10). Al di là dei toni allarmistici degli "esperti" che cercano di costruire l'apocalisse dal nulla, non è successo veramente niente: in alcuni allevamenti bovini sono stati trovati alcuni animali malati e un singolo caso di presunto contagio ad un essere umano, che però si è risolto in un nulla di fatto. Uno studio dove si parla del caso del Texas spiega che casi sporadici in allevatori sono sempre capitati. Il lavoratore non ha avuto alcun sintomo respiratorio, ma una congiuntivite che non ha provocato danni permanenti alla vista e si è risolta nel giro di qualche giorno.
2) IL RISCHIO DI FALSI POSITIVI
Un preprint ha ipotizzato che dopo un salto di specie vi sia stata trasmissione laterale tra i bovini e che questa variante di aviaria circoli da almeno 4 mesi. Ma leggendo la metodologia impiegata si può notare che non hanno un test diretto della trasmissione, ma un'analisi filogenetica e concluso che le sequenze H5N1 estratte dai bovini formino un cluster all'interno di un singolo clade monofiletico, che cioè ha un antenato in comune. Ciò supporta secondo loro l'ipotesi della trasmissione laterale, ma rimangono possibili altre spiegazioni proprio perché non è stato fatto alcun test diretto, come che si tratti di falsi positivi, dal momento che i campioni di genoma virale sono stati ottenuti tramite PCR e più cicli di amplificazione si usano, più diventano inattendibili e soprattutto perché quasi tutti i bovini erano asintomatici. Non sarebbe nemmeno la prima volta che succede: Eurosurveillance riporta che nel 2022 si parlò erroneamente di aviaria in Spagna a causa di falsi positivi.
Il consumo della carne bovina da parte degli esseri umani risulta essere totalmente sicuro, visto che tutti i campioni di carne esaminati risultano essere negativi alla presenza del virus e persino la CDC dichiara che il rischio di diffusione attualmente è basso e che ci sono solo attività di monitoraggio con infezioni tra i mammiferi che rimangono sporadiche.
3) BIOLOGICAMENTE IMPOSSIBILE UNA PANDEMIA DI AVIARIA
La fake dell'aviaria non è nuova, e infatti ne parlai a Febbraio 2023, perché già allora lanciavano proclami terroristici di una nuova pandemia imminente di aviaria che avrebbe falciato l'umanità. Già lì spiegai che il contagio uomo-uomo non è mai stato dimostrato e che persino quello uccello-uomo è rarissimo, mentre, per quanto riguarda quello bovino-uomo che i giornalisti danno per scontato, non è stato ancora dimostrato perché mancano studi diretti sulla trasmissione. Anche i vaccini, di cui il sistema parla nei suoi articoli, sono inutili e sperimentali e non si conoscono gli effetti avversi perché, come spiegai lì, sono stati testati su pochissime persone, come pochissime sono state le persone che ad oggi in tutto il mondo hanno contratto l'aviaria, il report aggiornato di 254 casi dal 2003. Questo studio infatti esclude categoricamente che l'H5N1 abbia delle proprietà che possano renderlo un virus potenzialmente pandemico. Hanno provato a simulare un'ipotetica pandemia da H5N1 combinando a livello genetico questo virus con virus influenzali e hanno inoculato dei furetti per uno studio diretto della trasmissione, e non vi è stata alcuna evidenza di contagio.
CONCLUSIONI
Gli "esperti" le cui interviste sono state riportate nel primo paragrafo, basano il loro terrorismo sul sostenere che potrebbe avvenire una mutazione poco probabile tale da cambiare radicalmente il genoma del virus e renderlo in grado di contagiare gli uomini. Dicendo ciò, di fatto, ammettono l'inesistenza di un attuale pericolo e basano il tutto su deliri ipotetici. Ma questo stesso loro modo di argomentare, se ottiene abbastanza risonanza mediatica, può essere usato per fare terrorismo su qualsiasi cosa.
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UNIVERSITÀ: IL CENTRO DI PROPAGANDA DEL SISTEMA
Nelle università nascono le ideologie, finanziate coi soldi delle tasse, che poi vengono usate per schiavizzarci.
1) I FONDI VENGONO USATI PER COMPRARE LA RICERCA
I dottorati sono dei concorsi pubblici che consistono in una prova, di solito orale, accompagnata da un progetto di ricerca. I "fortunati" che vincono verranno finanziati per almeno 3 anni con 1200-1300 euro al mese. I progetti di ricerca possono essere liberi o vincolati, quelli vincolati vengono finanziati usando i fondi del PNRR (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9) e hanno quasi sempre come tematica argomenti affini alla transizione digitale o l'agenda 2030: digitalizzazione, IA, green. I temi liberi stessi non sono liberi, perché spesso vengono scelti ricercatori che hanno progetti di ricerca affini alle ricerche di quel momento, che coincidono quasi sempre con le ricerche a tema vincolato.
2) IL SISTEMA FINANZIA LE IDEOLOGIE
Nelle facoltà umanistiche oltre a trovare giustificazione retoriche di ciò che è scritto sopra, usano i fondi per finanziare la nascita di vere e proprie ideologie woke sotto l'ala dell'agenda 2030.
Espliciti riferimenti all'Agenda 2030 si trovano nei dottorati delle università di Cagliari (Descrizione, par. 2), Caserta (riga 3), Ferrara (Progetto, par. 1), Lecce (Presentazione, riga 3), Palermo (p. 1, par. 2), Pavia (p. 3, cap. 1.1, par. 3), Pisa (Descrizione, ultima riga), Roma (Obiettivi, riga 19), "Niccolò Cusano" (Descrizione, par. 2) e "Leonardo da Vinci" (Descrizione, par. 1).
Troviamo dottorati su: letteratura femminile e postcoloniale (Presentazione, Curricula 2 e 3); studi culturali, postcoloniali, di genere e teoria critica (Presentazione, Temi di ricerca); multiculturalismo, questioni di genere ed ecocritica nella letteratura (Tematiche); letteratura postcoloniale (p. 1, n. 2); percorsi museali inclusivi (p. 1, n. 5); disabilità nel Medioevo (p. 1, n. 3); diseguaglianze di genere e riduzione dei pregiudizi (Presentazione, Psicologia Sociale); diseguaglianze di genere (p. 1, n. 2); giustizia sociale ed equità di genere (p. 1, n. 3); promozione dei diritti umani e inclusione (p. 1, n. 3); etica e filosofia della transizione digitale (p. 1, n. 3); ESG, diseguaglianze economiche e città sostenibili (p. 3, art. 3, punto 2); adattamento climatico e transizione ecologica (Tematiche); mobilità sostenibile (p. 1, n. 2); identificazione di specie forestali che garantiscano resilienza ai rischi climatici (p. 1, n. 7); strategie di nudging per semplificare le politiche pubbliche (p. 2, n. 4).
paragrafo a cura di @therealspino
3) UN ESEMPIO: UMANIMALESIMO
Questa ideologia nasce da Felice Cimatti ed è stata divulgata al pubblico italiano in questi libri (1, 2) il cui argomento principale è la colpevolizzazione dell'essere umano in quanto portatore di soggettività, che viene presentata come una sorta di peccato originale, perché essendo dotati di un pensiero riflessivo possiamo essere capaci di sfruttare la natura a nostro piacimento e innescare la balla gretina della "catastrofe ecologica". Le soluzioni, per Cimatti, sono 2: l'abbandono della nostra soggettività, oppure l'estinzione della specie umana. O devi vivere rinunciando a te stesso, alla tua proprietà privata e all'individualità del tuo corpo così da far felice il WEF e le case farmaceutiche (lo stesso che scrive queste cose pubblicò anche questo libro, e ciò fa capire molte cose); oppure devi essere spazzato via per il bene della natura. Nel secondo libro, "Postanimale", presenta sotto finestra di Overton questa soluzione, perché ci invita a vedere il vivente in assenza dell'umanità. Le vostre tasse stanno finanziando Luca Filaci che sta collegando questa ideologia alla "crisi climatica", ed è supervisionato da Cimatti.
CONCLUSIONI
Le università hanno perso totalmente la loro funzione culturale ed hanno assunto una funzione esclusivamente politica: essendo di proprietà del sistema, vengono utilizzate esclusivamente per fornire ai giornalisti delle ideologie da divulgare presso i giornali.
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Nelle università nascono le ideologie, finanziate coi soldi delle tasse, che poi vengono usate per schiavizzarci.
1) I FONDI VENGONO USATI PER COMPRARE LA RICERCA
I dottorati sono dei concorsi pubblici che consistono in una prova, di solito orale, accompagnata da un progetto di ricerca. I "fortunati" che vincono verranno finanziati per almeno 3 anni con 1200-1300 euro al mese. I progetti di ricerca possono essere liberi o vincolati, quelli vincolati vengono finanziati usando i fondi del PNRR (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9) e hanno quasi sempre come tematica argomenti affini alla transizione digitale o l'agenda 2030: digitalizzazione, IA, green. I temi liberi stessi non sono liberi, perché spesso vengono scelti ricercatori che hanno progetti di ricerca affini alle ricerche di quel momento, che coincidono quasi sempre con le ricerche a tema vincolato.
2) IL SISTEMA FINANZIA LE IDEOLOGIE
Nelle facoltà umanistiche oltre a trovare giustificazione retoriche di ciò che è scritto sopra, usano i fondi per finanziare la nascita di vere e proprie ideologie woke sotto l'ala dell'agenda 2030.
Espliciti riferimenti all'Agenda 2030 si trovano nei dottorati delle università di Cagliari (Descrizione, par. 2), Caserta (riga 3), Ferrara (Progetto, par. 1), Lecce (Presentazione, riga 3), Palermo (p. 1, par. 2), Pavia (p. 3, cap. 1.1, par. 3), Pisa (Descrizione, ultima riga), Roma (Obiettivi, riga 19), "Niccolò Cusano" (Descrizione, par. 2) e "Leonardo da Vinci" (Descrizione, par. 1).
Troviamo dottorati su: letteratura femminile e postcoloniale (Presentazione, Curricula 2 e 3); studi culturali, postcoloniali, di genere e teoria critica (Presentazione, Temi di ricerca); multiculturalismo, questioni di genere ed ecocritica nella letteratura (Tematiche); letteratura postcoloniale (p. 1, n. 2); percorsi museali inclusivi (p. 1, n. 5); disabilità nel Medioevo (p. 1, n. 3); diseguaglianze di genere e riduzione dei pregiudizi (Presentazione, Psicologia Sociale); diseguaglianze di genere (p. 1, n. 2); giustizia sociale ed equità di genere (p. 1, n. 3); promozione dei diritti umani e inclusione (p. 1, n. 3); etica e filosofia della transizione digitale (p. 1, n. 3); ESG, diseguaglianze economiche e città sostenibili (p. 3, art. 3, punto 2); adattamento climatico e transizione ecologica (Tematiche); mobilità sostenibile (p. 1, n. 2); identificazione di specie forestali che garantiscano resilienza ai rischi climatici (p. 1, n. 7); strategie di nudging per semplificare le politiche pubbliche (p. 2, n. 4).
paragrafo a cura di @therealspino
3) UN ESEMPIO: UMANIMALESIMO
Questa ideologia nasce da Felice Cimatti ed è stata divulgata al pubblico italiano in questi libri (1, 2) il cui argomento principale è la colpevolizzazione dell'essere umano in quanto portatore di soggettività, che viene presentata come una sorta di peccato originale, perché essendo dotati di un pensiero riflessivo possiamo essere capaci di sfruttare la natura a nostro piacimento e innescare la balla gretina della "catastrofe ecologica". Le soluzioni, per Cimatti, sono 2: l'abbandono della nostra soggettività, oppure l'estinzione della specie umana. O devi vivere rinunciando a te stesso, alla tua proprietà privata e all'individualità del tuo corpo così da far felice il WEF e le case farmaceutiche (lo stesso che scrive queste cose pubblicò anche questo libro, e ciò fa capire molte cose); oppure devi essere spazzato via per il bene della natura. Nel secondo libro, "Postanimale", presenta sotto finestra di Overton questa soluzione, perché ci invita a vedere il vivente in assenza dell'umanità. Le vostre tasse stanno finanziando Luca Filaci che sta collegando questa ideologia alla "crisi climatica", ed è supervisionato da Cimatti.
CONCLUSIONI
Le università hanno perso totalmente la loro funzione culturale ed hanno assunto una funzione esclusivamente politica: essendo di proprietà del sistema, vengono utilizzate esclusivamente per fornire ai giornalisti delle ideologie da divulgare presso i giornali.
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UNIVERSITÀ DI CAMERINO: CORSO NEL METAVERSO
Il metaverso, che è un progetto di sorveglianza, è stato imposto in via sperimentale a studenti universitari che saranno costretti a doverlo usare per seguire un corso.
1) STUDENTI UNIVERSITARI TRATTATI COME CAVIE SENZA IL LORO CONSENSO
L'università di Camerino è la prima in Italia a ospitare un intero corso nel metaverso. Si tratta del corso "social media management", del corso di laurea di informatica per la comunicazione digitale. L'uso dei visori per collegarsi al metaverso è obbligatorio per frequentare il corso, perché l'intera didattica viene offerta tramite il metaverso in un'aula virtuale. Si tratta di un corso da 6 CFU obbligatorio dove vengono insegnate delle strategie per la comunicazione digitale e l'applicazione di alcuni strumenti per analizzare il traffico di dati che c'è nei social network. Per ammissione stessa del rettore dell'università di Camerino, si tratta di un esperimento per vedere fino a che punto questa tecnologia può essere applicata, quindi gli studenti che pagano le tasse vengono trattati come cavie in un esperimento obbligatorio e nel caso in cui l'uso del metaverso risultasse in un calo della didattica e quindi in un disservizio, non avranno alcun modo per far valere le loro ragioni. Preciso che si tratta di un corso del secondo anno, quindi gli studenti che si sono iscritti nel precedente anno accademico non hanno avuto nemmeno la possibilità di scegliere, dal momento che non sapevano che avrebbero usato il metaverso in un corso.
2) LA SQUALLIDA PROPAGANDA GIORNALISTICA
Si sostiene che i giovani della generazione Z trascorreranno 5 ore al giorno sul metaverso e che il mercato del metaverso vale 50 milioni di dollari. A livello generale, stimano che 1/4 della popolazione mondiale passerà almeno 1 ora al giorno nel metaverso, e quindi giustificano tutto questo con la solita retorica stantia e vuota del progresso, dell'innovazione e del futuro, sostenendo che in questo modo l'università farà da apripista per un cambiamento il cui avvenire è già destino (1, 2, 3, 4). Sono disponibili in rete delle interviste (1, 2) dove si può vedere sia com'è organizzata l'aula, sia le opinioni dei soggetti coinvolti: ciò che dicono è che siccome il metaverso altererà radicalmente il nostro modo di interagire con gli altri, tanto vale iniziare già da subito, addirittura dicono che un'aula nel metaverso è meglio dell'aula reale perché gli studenti possono fare esperienza fisica dell'informazione invece di stare seduti in modo passivo sulla sedia, potranno muoversi nel mondo virtuale. È appena uscito anche un articolo su tg24 dove si parla di uno studio (che non viene citato) dove si sostiene che il metaverso aiuta ad essere più produttivi e creativi. In realtà, lo studio originale, dice l'esatto contrario: tutte le misure della creatività esaminate indicano che le riunioni in presenza sono superiori per tutti i parametri, e che persino una normale videoconferenza è in grado di superare la realtà virtuale, che invece affatica molto da un punto di vista cognitivo e visivo.
3) PERCHÉ PROMUOVONO IL METAVERSO?
Lungi dall'essere l'innovazione che millantano, il metaverso è una tecnologia regressiva sotto ogni punto di vista: pessima grafica, bug onnipresenti e personaggi orribili. Tuttavia viene promosso perché essendo di Meta, è una piattaforma per estendere la sorveglianza biometrica in tempo reale. Come spiegato in questo post, tramite l'eye tracker incluso nel visore per accedere al metaverso si può avere accesso a diverse informazioni come: età, razza, sesso, colore degli occhi, peso, tratti di personalità e alcuni disturbi mentali. Si tratta di una miniera d'oro per quelle aziende come Meta che guadagnano dal commercio di dati e un ottimo strumento di sorveglianza per gli Stati.
CONCLUSIONI
Il WEF ha appena pubblicato un report dove promuove il metaverso e si sostiene che il metaverso potrà essere usato per identificare le persone online ed estendere al mondo virtuale l'identità digitale (p. 19 - 23).
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1) STUDENTI UNIVERSITARI TRATTATI COME CAVIE SENZA IL LORO CONSENSO
L'università di Camerino è la prima in Italia a ospitare un intero corso nel metaverso. Si tratta del corso "social media management", del corso di laurea di informatica per la comunicazione digitale. L'uso dei visori per collegarsi al metaverso è obbligatorio per frequentare il corso, perché l'intera didattica viene offerta tramite il metaverso in un'aula virtuale. Si tratta di un corso da 6 CFU obbligatorio dove vengono insegnate delle strategie per la comunicazione digitale e l'applicazione di alcuni strumenti per analizzare il traffico di dati che c'è nei social network. Per ammissione stessa del rettore dell'università di Camerino, si tratta di un esperimento per vedere fino a che punto questa tecnologia può essere applicata, quindi gli studenti che pagano le tasse vengono trattati come cavie in un esperimento obbligatorio e nel caso in cui l'uso del metaverso risultasse in un calo della didattica e quindi in un disservizio, non avranno alcun modo per far valere le loro ragioni. Preciso che si tratta di un corso del secondo anno, quindi gli studenti che si sono iscritti nel precedente anno accademico non hanno avuto nemmeno la possibilità di scegliere, dal momento che non sapevano che avrebbero usato il metaverso in un corso.
2) LA SQUALLIDA PROPAGANDA GIORNALISTICA
Si sostiene che i giovani della generazione Z trascorreranno 5 ore al giorno sul metaverso e che il mercato del metaverso vale 50 milioni di dollari. A livello generale, stimano che 1/4 della popolazione mondiale passerà almeno 1 ora al giorno nel metaverso, e quindi giustificano tutto questo con la solita retorica stantia e vuota del progresso, dell'innovazione e del futuro, sostenendo che in questo modo l'università farà da apripista per un cambiamento il cui avvenire è già destino (1, 2, 3, 4). Sono disponibili in rete delle interviste (1, 2) dove si può vedere sia com'è organizzata l'aula, sia le opinioni dei soggetti coinvolti: ciò che dicono è che siccome il metaverso altererà radicalmente il nostro modo di interagire con gli altri, tanto vale iniziare già da subito, addirittura dicono che un'aula nel metaverso è meglio dell'aula reale perché gli studenti possono fare esperienza fisica dell'informazione invece di stare seduti in modo passivo sulla sedia, potranno muoversi nel mondo virtuale. È appena uscito anche un articolo su tg24 dove si parla di uno studio (che non viene citato) dove si sostiene che il metaverso aiuta ad essere più produttivi e creativi. In realtà, lo studio originale, dice l'esatto contrario: tutte le misure della creatività esaminate indicano che le riunioni in presenza sono superiori per tutti i parametri, e che persino una normale videoconferenza è in grado di superare la realtà virtuale, che invece affatica molto da un punto di vista cognitivo e visivo.
3) PERCHÉ PROMUOVONO IL METAVERSO?
Lungi dall'essere l'innovazione che millantano, il metaverso è una tecnologia regressiva sotto ogni punto di vista: pessima grafica, bug onnipresenti e personaggi orribili. Tuttavia viene promosso perché essendo di Meta, è una piattaforma per estendere la sorveglianza biometrica in tempo reale. Come spiegato in questo post, tramite l'eye tracker incluso nel visore per accedere al metaverso si può avere accesso a diverse informazioni come: età, razza, sesso, colore degli occhi, peso, tratti di personalità e alcuni disturbi mentali. Si tratta di una miniera d'oro per quelle aziende come Meta che guadagnano dal commercio di dati e un ottimo strumento di sorveglianza per gli Stati.
CONCLUSIONI
Il WEF ha appena pubblicato un report dove promuove il metaverso e si sostiene che il metaverso potrà essere usato per identificare le persone online ed estendere al mondo virtuale l'identità digitale (p. 19 - 23).
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SILICE MESOPOROSA: NUOVA TECNOLOGIA PER VELENI SPERIMENTALI
Potete leggere lo studio cliccando qui.
1) ESPANSIONE E ALTERAZIONE DELLA STRUTTURA DEI LINFONODI
Per potenziare l'efficacia dei vaccini, hanno pensato di iniettare assieme ai vaccini la silice mesoporosa che viene messa nella formulazione del vaccino assieme agli adiuvanti e all'antigene, il suo effetto è l'espansione dei linfonodi che nel test sui topi è durata almeno 100 giorni, con alterazioni persistenti dell'acido ialuronico che va ad accumularsi nella periferia e nel follicolo; a livello cellulare, invece, vi è un aumento di f-actina nel centro della cellula, ciò indica che la silice mesoporosa non porta solo a cambiamenti di dimensione dei linfonodi, ma della loro struttura stessa. Successivi esami nello studio hanno infatti mostrato che i linfonodi erano meno duri e più viscoelastici, e per quanto riguarda la componente immunitaria, vi era sia un incremento numerico di monociti infiammatori, sia nella dimensione di ciascun monocita. I monociti anomali sono stati rilevati anche nella milza dei topi. Questa tecnologia si può usare sia iniettando la silice mesoporosa assieme all'eventuale vaccino, sia può essere iniettata in una sorta di "pre-vaccinazione" così da espandere i linfonodi e iniettare il vaccino qualche giorno dopo. Nello studio viene testato su un "vaccino" per il cancro, ma in linea di massima può essere usata in qualsiasi vaccino.
2) LA SILICE MESOPOROSA È TOSSICA SE INIETTATA
In una recente review è stato dichiarato che gli studi sulla sicurezza della silice mesoporosa sono pochissimi, ma quei pochi che ci sono indicano una chiara pericolosità della sostanza nel caso in cui dovesse essere iniettata in un organismo. In questo studio, ad esempio, la somministrazione intravenosa della silice in dosi ripetute (come nei vaccini) ha prodotto tossicità dopo 3 settimane, come aumento della globulina e infiammazione diffusa nel fegato, luogo in cui le nanoparticelle di silice si sono andate ad accumulare. In base alla struttura e alla porosità della silice, questa può causare anche fallimenti d'organo perché può andare ad ostruire i vasi sanguigni. Basta anche una singola dose di silice mesoporosa per causare dei danni. In questo studio è stato mostrato che una dose troppo alta è letale, e ha ucciso tutti i topi in cui è stata iniettata dopo 2 giorni. Abbassando il dosaggio, i topi hanno smesso di morire, ma vi è stata comunque una marcata tossicità, soprattutto nelle femmine con danni alla milza, al fegato e calcificazione subretinale. Era presente anche tossicità del sangue, con un aumento di piastrine che predispone ai trombi e riduzione dell'ematocrito. Sempre nello studio viene analizzata anche la silice non porosa che oltre agli effetti avversi già esaminati ha portato anche a cecità e infarto cerebrale e ha causato un numero maggiore di morti. In questo studio viene comparata l'attività emolitica della silice amorfa con quella mesoporosa, e nonostante la prima sia molto più pericolosa, anche la mesoporosa poteva provocare l'emolisi. In quest'altra review la silice mesoporosa viene collegata allo stress ossidativo, all'infiammazione cronica, stress del reticolo endoplasmatico, genotossicità, danni al miocardio (1, 2, 3) e al sistema nervoso. Le particelle possono anche aumentare il rischio delle malattie autoimmuni che è già presente di base nei vaccini di qualsiasi tipo (1, 2). In questa review è stato stabilito che la dose minore alla quale si verifica una reazione avversa, secondo gli studi attualmente disponibili (si potrebbero trovare in futuro reazioni avverse a dosi più basse), è 0,45 mg per la via intravenosa, 0,81mg per la via intraperitoneale e 4,1mg per la subcutanea. Nel "vaccino" la formulazione con dose più bassa era di 5mg e veniva iniettata con una siringa per l'insulina a livello subcutaneo. La dose sorpassa i valori minimi che hanno registrato una reazione avversa.
CONCLUSIONI
La scienzah sta lavorando affinché i vaccini facciano meglio ciò per cui sono nati, cioè uccidere.
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1) ESPANSIONE E ALTERAZIONE DELLA STRUTTURA DEI LINFONODI
Per potenziare l'efficacia dei vaccini, hanno pensato di iniettare assieme ai vaccini la silice mesoporosa che viene messa nella formulazione del vaccino assieme agli adiuvanti e all'antigene, il suo effetto è l'espansione dei linfonodi che nel test sui topi è durata almeno 100 giorni, con alterazioni persistenti dell'acido ialuronico che va ad accumularsi nella periferia e nel follicolo; a livello cellulare, invece, vi è un aumento di f-actina nel centro della cellula, ciò indica che la silice mesoporosa non porta solo a cambiamenti di dimensione dei linfonodi, ma della loro struttura stessa. Successivi esami nello studio hanno infatti mostrato che i linfonodi erano meno duri e più viscoelastici, e per quanto riguarda la componente immunitaria, vi era sia un incremento numerico di monociti infiammatori, sia nella dimensione di ciascun monocita. I monociti anomali sono stati rilevati anche nella milza dei topi. Questa tecnologia si può usare sia iniettando la silice mesoporosa assieme all'eventuale vaccino, sia può essere iniettata in una sorta di "pre-vaccinazione" così da espandere i linfonodi e iniettare il vaccino qualche giorno dopo. Nello studio viene testato su un "vaccino" per il cancro, ma in linea di massima può essere usata in qualsiasi vaccino.
2) LA SILICE MESOPOROSA È TOSSICA SE INIETTATA
In una recente review è stato dichiarato che gli studi sulla sicurezza della silice mesoporosa sono pochissimi, ma quei pochi che ci sono indicano una chiara pericolosità della sostanza nel caso in cui dovesse essere iniettata in un organismo. In questo studio, ad esempio, la somministrazione intravenosa della silice in dosi ripetute (come nei vaccini) ha prodotto tossicità dopo 3 settimane, come aumento della globulina e infiammazione diffusa nel fegato, luogo in cui le nanoparticelle di silice si sono andate ad accumulare. In base alla struttura e alla porosità della silice, questa può causare anche fallimenti d'organo perché può andare ad ostruire i vasi sanguigni. Basta anche una singola dose di silice mesoporosa per causare dei danni. In questo studio è stato mostrato che una dose troppo alta è letale, e ha ucciso tutti i topi in cui è stata iniettata dopo 2 giorni. Abbassando il dosaggio, i topi hanno smesso di morire, ma vi è stata comunque una marcata tossicità, soprattutto nelle femmine con danni alla milza, al fegato e calcificazione subretinale. Era presente anche tossicità del sangue, con un aumento di piastrine che predispone ai trombi e riduzione dell'ematocrito. Sempre nello studio viene analizzata anche la silice non porosa che oltre agli effetti avversi già esaminati ha portato anche a cecità e infarto cerebrale e ha causato un numero maggiore di morti. In questo studio viene comparata l'attività emolitica della silice amorfa con quella mesoporosa, e nonostante la prima sia molto più pericolosa, anche la mesoporosa poteva provocare l'emolisi. In quest'altra review la silice mesoporosa viene collegata allo stress ossidativo, all'infiammazione cronica, stress del reticolo endoplasmatico, genotossicità, danni al miocardio (1, 2, 3) e al sistema nervoso. Le particelle possono anche aumentare il rischio delle malattie autoimmuni che è già presente di base nei vaccini di qualsiasi tipo (1, 2). In questa review è stato stabilito che la dose minore alla quale si verifica una reazione avversa, secondo gli studi attualmente disponibili (si potrebbero trovare in futuro reazioni avverse a dosi più basse), è 0,45 mg per la via intravenosa, 0,81mg per la via intraperitoneale e 4,1mg per la subcutanea. Nel "vaccino" la formulazione con dose più bassa era di 5mg e veniva iniettata con una siringa per l'insulina a livello subcutaneo. La dose sorpassa i valori minimi che hanno registrato una reazione avversa.
CONCLUSIONI
La scienzah sta lavorando affinché i vaccini facciano meglio ciò per cui sono nati, cioè uccidere.
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Media is too big
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PANEL WEF: SOSTITUIRE IL LAVORO CON L'IA
L'IA organizzerà in modo efficiente la produzione all'interno delle aziende e gestirà il "capitale umano" così da rendere la figura del manager superflua o marginale. A 24:05 si inizia a parlare esplicitamente di sostituire "i lavori di basso valore" con l'IA e consentire all'IA di creare nuove industrie.
L'IA inoltre rimpiazzerà anche i lavori del ceto medio, come avvocato, programmatore e ingegnere. Nemmeno il settore scientifico sarà risparmiato, in quanto hanno in mente di sostituire anche i ricercatori: l'IA sarà utilizzata per ingegnerizzare i batteri così da creare nuove sostanze chimiche e per fabbricare in modo efficiente gli enzimi.
L'IA però consuma troppa energia, per questo vogliono spingere sulla "transizione energetica", il che significherà, come detto in questo altro panel, prendere i terreni originariamente destinati alle coltivazioni e metterci invece i pannelli solari per alimentare le IA.
Fonte ufficiale
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L'IA organizzerà in modo efficiente la produzione all'interno delle aziende e gestirà il "capitale umano" così da rendere la figura del manager superflua o marginale. A 24:05 si inizia a parlare esplicitamente di sostituire "i lavori di basso valore" con l'IA e consentire all'IA di creare nuove industrie.
L'IA inoltre rimpiazzerà anche i lavori del ceto medio, come avvocato, programmatore e ingegnere. Nemmeno il settore scientifico sarà risparmiato, in quanto hanno in mente di sostituire anche i ricercatori: l'IA sarà utilizzata per ingegnerizzare i batteri così da creare nuove sostanze chimiche e per fabbricare in modo efficiente gli enzimi.
L'IA però consuma troppa energia, per questo vogliono spingere sulla "transizione energetica", il che significherà, come detto in questo altro panel, prendere i terreni originariamente destinati alle coltivazioni e metterci invece i pannelli solari per alimentare le IA.
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DESPAR PROMUOVE L'AGENDA 2030 E I VACCINI
Despar fa parte del sistema e lo segue in ognuno dei suoi punti.
1) GREEN E RICATTO ESG
Despar ha stilato un Manifesto di Sostenibilità in 10 punti per un futuro "inclusivo", dove, a parte tanti fronzoli che non dicono nulla, si porta avanti la retorica della farsa climatica che avrebbe ricadute sociali sulla popolazione (punto 1). Ma più informazioni si possono trovare direttamente sul sito: il Manifesto risponde agli obiettivi dell'Agenda 2030 che impone alle aziende di assecondare gli interessi degli stakeholder (1, 2, 3) seguendo la "strategia" del punteggio ESG (1, 2) promossa dal WEF che oltre ai deliri climatici include anche femminismo e gender. Nel manifesto si può anche leggere che si adopereranno per quantificare "l'impronta di carbonio" dei prodotti del loro marchio e ridurre le emissioni di CO2. Già nel 2018 aprirono un "supermercato green" a Modena che fu inaugurato dall'assessore alle attività produttive, turismo, promozione della città e Smart City.
2) LA SPESA "GIUSTA"
La promozione dei prodotti equosolidali sarebbe il frutto dell'"insegnamento" dell'Agenda 2030 che porta a valorizzare le persone oltre le cose. L'ultima frase, sulla decisione da parte dei clienti di cosa mettere nel carrello, sottintende che la cosa giusta da fare sia acquistare quei prodotti provenienti dai paesi poveri, prettamente sudamericani, come le noci della linea Despar Equo Solidale, ostacolando la stessa produzione italiana per avvantaggiare quella scadente e priva di controlli di questi paesi. Comunque, questa linea non è tra quelle che hanno registrato i maggiori incassi nel 2023. Il cioccolato viene prodotto per DESPAR da ICAM che offre nella sua sede in Uganda dei corsi di formazione per ottenere la certificazione rainforest alliance.
3) GENDER E FEMMINISMO
Il progetto Pari Valore mira a garantire l'uguaglianza di genere (sempre in linea con l'Agenda 2030), l'uso della neolingua gender e l'assenza di discriminazione nella retribuzione e nella selezione dei lavoratori. Ciò serve per avanzare la falsa retorica femminista del "gender gap" e i piagnistei sulla discriminazione per poi giustificare una discriminazione maschile sul posto di lavoro, che è stata dimostrata da questo studio. Infine, nel video in fondo alla pagina (risalente al 2021, per cui sono tutti rigorosamente museruolati), in occasione dell'8 Marzo, parlando del loro progetto Majora, non hanno fatto altro che continuare con la retorica e il vittimismo femminista.
4) CAMPAGNA DI VACCINAZIONE PER I DIPENDENTI
Nel 2021 Despar ha attivato una campagna vaccinale anticovid per i propri collaboratori, in aggiunta alla campagna nazionale. Sebbene sia stata su base volontaria e abbia incluso una polizza assicurativa per eventuali reazioni avverse, non si manca di evidenziare che il vaccino è una "opportunità" che mette "al centro le persone" per "proteggere e salvaguardare la salute". Hanno alimentato anche il terrorismo COVID donando ben 500mila euro allo Spallanzani per sostenere i medici durante il periodo della farsa pandemica.
5) PROFILAZIONE
Si può aderire al programma fedeltà Despar Tribù per ottenere dei punti convertibili in buoni spesa. Per farlo bisogna scaricare l'apposita applicazione per cellulare e registrarsi. Ma ciò non è esente da problemi di privacy, come si evince leggendo l'informativa a riguardo: per accedere ai vari servizi, verranno raccolti dati anagrafici, di geolocalizzazione e preferenze personali (punto 1) che verranno conservati fino a 12 mesi anche dopo l'eliminazione del profilo (punto 5).
CONCLUSIONI
Le principali catene di supermercati italiani sono tutte colluse con il sistema (1, 2, 3) e ne promuovono qualsiasi agenda o piano. In una società industriale come la nostra, dove la maggior parte delle persone dipende dalle grandi catene di distribuzione per soddisfare le proprie esigenze alimentari e l'accesso ai piccoli produttori viene sempre più ostacolato, significa essere ostaggi delle ideologie del nemico.
Post scritto da @therealspino
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Despar fa parte del sistema e lo segue in ognuno dei suoi punti.
1) GREEN E RICATTO ESG
Despar ha stilato un Manifesto di Sostenibilità in 10 punti per un futuro "inclusivo", dove, a parte tanti fronzoli che non dicono nulla, si porta avanti la retorica della farsa climatica che avrebbe ricadute sociali sulla popolazione (punto 1). Ma più informazioni si possono trovare direttamente sul sito: il Manifesto risponde agli obiettivi dell'Agenda 2030 che impone alle aziende di assecondare gli interessi degli stakeholder (1, 2, 3) seguendo la "strategia" del punteggio ESG (1, 2) promossa dal WEF che oltre ai deliri climatici include anche femminismo e gender. Nel manifesto si può anche leggere che si adopereranno per quantificare "l'impronta di carbonio" dei prodotti del loro marchio e ridurre le emissioni di CO2. Già nel 2018 aprirono un "supermercato green" a Modena che fu inaugurato dall'assessore alle attività produttive, turismo, promozione della città e Smart City.
2) LA SPESA "GIUSTA"
La promozione dei prodotti equosolidali sarebbe il frutto dell'"insegnamento" dell'Agenda 2030 che porta a valorizzare le persone oltre le cose. L'ultima frase, sulla decisione da parte dei clienti di cosa mettere nel carrello, sottintende che la cosa giusta da fare sia acquistare quei prodotti provenienti dai paesi poveri, prettamente sudamericani, come le noci della linea Despar Equo Solidale, ostacolando la stessa produzione italiana per avvantaggiare quella scadente e priva di controlli di questi paesi. Comunque, questa linea non è tra quelle che hanno registrato i maggiori incassi nel 2023. Il cioccolato viene prodotto per DESPAR da ICAM che offre nella sua sede in Uganda dei corsi di formazione per ottenere la certificazione rainforest alliance.
3) GENDER E FEMMINISMO
Il progetto Pari Valore mira a garantire l'uguaglianza di genere (sempre in linea con l'Agenda 2030), l'uso della neolingua gender e l'assenza di discriminazione nella retribuzione e nella selezione dei lavoratori. Ciò serve per avanzare la falsa retorica femminista del "gender gap" e i piagnistei sulla discriminazione per poi giustificare una discriminazione maschile sul posto di lavoro, che è stata dimostrata da questo studio. Infine, nel video in fondo alla pagina (risalente al 2021, per cui sono tutti rigorosamente museruolati), in occasione dell'8 Marzo, parlando del loro progetto Majora, non hanno fatto altro che continuare con la retorica e il vittimismo femminista.
4) CAMPAGNA DI VACCINAZIONE PER I DIPENDENTI
Nel 2021 Despar ha attivato una campagna vaccinale anticovid per i propri collaboratori, in aggiunta alla campagna nazionale. Sebbene sia stata su base volontaria e abbia incluso una polizza assicurativa per eventuali reazioni avverse, non si manca di evidenziare che il vaccino è una "opportunità" che mette "al centro le persone" per "proteggere e salvaguardare la salute". Hanno alimentato anche il terrorismo COVID donando ben 500mila euro allo Spallanzani per sostenere i medici durante il periodo della farsa pandemica.
5) PROFILAZIONE
Si può aderire al programma fedeltà Despar Tribù per ottenere dei punti convertibili in buoni spesa. Per farlo bisogna scaricare l'apposita applicazione per cellulare e registrarsi. Ma ciò non è esente da problemi di privacy, come si evince leggendo l'informativa a riguardo: per accedere ai vari servizi, verranno raccolti dati anagrafici, di geolocalizzazione e preferenze personali (punto 1) che verranno conservati fino a 12 mesi anche dopo l'eliminazione del profilo (punto 5).
CONCLUSIONI
Le principali catene di supermercati italiani sono tutte colluse con il sistema (1, 2, 3) e ne promuovono qualsiasi agenda o piano. In una società industriale come la nostra, dove la maggior parte delle persone dipende dalle grandi catene di distribuzione per soddisfare le proprie esigenze alimentari e l'accesso ai piccoli produttori viene sempre più ostacolato, significa essere ostaggi delle ideologie del nemico.
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SIRMIONE SMART CITY: IL PROGETTO URBAN GENIUS DI SORVEGLIANZA TOTALITARIA
Il comune di Sirmione ci fa sapere che per "migliorare il turismo" la città diventerà una smart city.
1) IL PROGETTO GENIUS IN COLLABORAZIONE CON TIM
Nel comunicato stampa del comune di Sirmione ci sono delle informazioni sul progetto Urban Genius: questo utilizzerebbe un software della TIM per localizzare in tempo reale tutte le persone che sono sul suolo di Sirmione. Questo significa che usando i dati mobile saranno capaci di sapere in qualsiasi momento in quale punto della città di trovi. La TIM infatti vende questo panopticon digitale come se fosse un qualsiasi prodotto che non prevede solo la localizzazione delle persone, ma anche un sistema di videosorveglianza integrato basato su tecnologie di "image recognition" che consentono un monitoraggio in tempo reale di tutto il territorio, sempre sul comunicato stampa ciò viene presentato come un mezzo per ridurre la criminalità e gli incidenti. Quindi potranno essere estratti dati sugli spostamenti nel territorio comunale e anche analizzare questi dati e avere indici statistici sul sesso, la nazionalità e la fascia d'età delle persone. Il progetto urban genius sarà anche utilizzato per gestire il traffico e per servire servizi pubblici, che saranno tutti digitalizzati e gestiti dall'IA, come raccolta rifiuti, illuminazione pubblica, manutenzione delle strade. Tutte queste distopie iniziano da progetti apparentemente innocui, come quello di fornire il Wi-Fi gratuito, oppure mettere nuove lampadine a LED che vengono gestite tramite telecontrollo.
2) IL COMUNE DI SIRMIONE REGALA I DATI DEI PROPRI UTENTI A OPENAI
L'altro passo di Sirmione è utilizzare un chatbot basato su IA che è stato introdotto nel portale turistico per visitare la città di Sirmione su www.visitsirmione.com. L'intelligenza artificiale si può "contattare" cliccando sulla nuvoletta in basso a destra del sito, e non appena si apre la schermata per poterci parlare la prima cosa che chiede è l'autorizzazione ad esportare i propri dati negli USA. Infatti, andando sulla privacy policy del chatbot si scopre che tra i titolari al trattamento dei dati c'è OpenAI, azienda proprietaria di chatgpt. Quindi alla fine non si fa che parlare con una versione di questa IA adattata per fare da infopoint. I dati che OpenAI prende non sono solo quelli relativi a indirizzo IP, browser e dispositivo, ma quelli che riguardano la chat stessa, che poi vengono trasferiti negli USA, e vengono venduti sotto forma di pacchetti aggregati di dati. Quindi un ente pubblico come un comune dirotta i propri potenziali turisti verso un'IA closed source che lucra alle loro spalle. E il danno oltre la beffa è che i turisti di Sirmione sono anche costretti a pagare il pizzo (l'imposta) di soggiorno.
3) ZTL A SIRMIONE
Fino al 13 Ottobre 2024 il centro storico di Sirmione è una ZTL. Come si può leggere dall'allegato C, ci sono diversi periodi in cui è prevista la "pedonalizzazione", cioè l'impossibilità di accedervi con dei veicoli, eccezione per monopattini e velocipedi elettrici. Se risiedi nel centro storico puoi uscire con l'automobile anche durante la pedonalizzazione, tuttavia devi telefonare alla polizia locale. Esiste anche la possibilità di ottenere dei permessi temporanei, ma per poterlo fare bisogna che la targa della propria auto sia inserita in un apposito sistema e compilare questo modulo di autocertificazione che ricorda molto quelli usati da Conte durante la farsa pandemica perché obbliga i cittadini a dover riferire alle autorità le ragioni dei propri spostamenti. Ti vengono rilasciati fino a 5 permessi temporanei e questi solo se il tuo motivo viene considerato valido.
CONCLUSIONI
Tutta questa robaccia è spesso finanziata usando i fondi del PNRR, e nel caso di Sirmione è probabile che sia così, perché sul sito del comune ci sono tanti progetti finanziati con questi fondi che riguardano l'acquisto di cloud e altre cose per la digitalizzazione.
I cittadini di Sirmione sono detenuti nella loro stessa città.
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Il comune di Sirmione ci fa sapere che per "migliorare il turismo" la città diventerà una smart city.
1) IL PROGETTO GENIUS IN COLLABORAZIONE CON TIM
Nel comunicato stampa del comune di Sirmione ci sono delle informazioni sul progetto Urban Genius: questo utilizzerebbe un software della TIM per localizzare in tempo reale tutte le persone che sono sul suolo di Sirmione. Questo significa che usando i dati mobile saranno capaci di sapere in qualsiasi momento in quale punto della città di trovi. La TIM infatti vende questo panopticon digitale come se fosse un qualsiasi prodotto che non prevede solo la localizzazione delle persone, ma anche un sistema di videosorveglianza integrato basato su tecnologie di "image recognition" che consentono un monitoraggio in tempo reale di tutto il territorio, sempre sul comunicato stampa ciò viene presentato come un mezzo per ridurre la criminalità e gli incidenti. Quindi potranno essere estratti dati sugli spostamenti nel territorio comunale e anche analizzare questi dati e avere indici statistici sul sesso, la nazionalità e la fascia d'età delle persone. Il progetto urban genius sarà anche utilizzato per gestire il traffico e per servire servizi pubblici, che saranno tutti digitalizzati e gestiti dall'IA, come raccolta rifiuti, illuminazione pubblica, manutenzione delle strade. Tutte queste distopie iniziano da progetti apparentemente innocui, come quello di fornire il Wi-Fi gratuito, oppure mettere nuove lampadine a LED che vengono gestite tramite telecontrollo.
2) IL COMUNE DI SIRMIONE REGALA I DATI DEI PROPRI UTENTI A OPENAI
L'altro passo di Sirmione è utilizzare un chatbot basato su IA che è stato introdotto nel portale turistico per visitare la città di Sirmione su www.visitsirmione.com. L'intelligenza artificiale si può "contattare" cliccando sulla nuvoletta in basso a destra del sito, e non appena si apre la schermata per poterci parlare la prima cosa che chiede è l'autorizzazione ad esportare i propri dati negli USA. Infatti, andando sulla privacy policy del chatbot si scopre che tra i titolari al trattamento dei dati c'è OpenAI, azienda proprietaria di chatgpt. Quindi alla fine non si fa che parlare con una versione di questa IA adattata per fare da infopoint. I dati che OpenAI prende non sono solo quelli relativi a indirizzo IP, browser e dispositivo, ma quelli che riguardano la chat stessa, che poi vengono trasferiti negli USA, e vengono venduti sotto forma di pacchetti aggregati di dati. Quindi un ente pubblico come un comune dirotta i propri potenziali turisti verso un'IA closed source che lucra alle loro spalle. E il danno oltre la beffa è che i turisti di Sirmione sono anche costretti a pagare il pizzo (l'imposta) di soggiorno.
3) ZTL A SIRMIONE
Fino al 13 Ottobre 2024 il centro storico di Sirmione è una ZTL. Come si può leggere dall'allegato C, ci sono diversi periodi in cui è prevista la "pedonalizzazione", cioè l'impossibilità di accedervi con dei veicoli, eccezione per monopattini e velocipedi elettrici. Se risiedi nel centro storico puoi uscire con l'automobile anche durante la pedonalizzazione, tuttavia devi telefonare alla polizia locale. Esiste anche la possibilità di ottenere dei permessi temporanei, ma per poterlo fare bisogna che la targa della propria auto sia inserita in un apposito sistema e compilare questo modulo di autocertificazione che ricorda molto quelli usati da Conte durante la farsa pandemica perché obbliga i cittadini a dover riferire alle autorità le ragioni dei propri spostamenti. Ti vengono rilasciati fino a 5 permessi temporanei e questi solo se il tuo motivo viene considerato valido.
CONCLUSIONI
Tutta questa robaccia è spesso finanziata usando i fondi del PNRR, e nel caso di Sirmione è probabile che sia così, perché sul sito del comune ci sono tanti progetti finanziati con questi fondi che riguardano l'acquisto di cloud e altre cose per la digitalizzazione.
I cittadini di Sirmione sono detenuti nella loro stessa città.
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ASTRAZENECA HA RITIRATO IL VACCINO PERCHÉ STA LAVORANDO AD UN NUOVO "VACCINO" MRNA
Il "calo della domanda" di Astrazeneca è stato volontario e non è la causa del ritiro dei vaccini, ma l'effetto.
1) LA VERA CAUSA DEL RITIRO DEL VACCINO PRECEDENTE
Astrazeneca il 7 Maggio ha ritirato il suo veleno e non si può più usare in Europa, e su richiesta di Astrazeneca è stata ritirata l'autorizzazione di mercato. Il mainstream a voce unificata ha costruito una narrazione delirante sostenendo che la causa del ritiro del vaccino sia l'assenza di un "vaccino aggiornato" contro le varianti, e che a causa di questo sono stati preferiti ad Astrazeneca i veleni a mRNA (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8). In quasi tutti gli articoli che vi ho riportato c'è un attacco con tanto di prese in giro verso noi no vax, dicendoci che è inutile che esultiamo e che gli effetti avversi già si sapevano e non sono stati la causa del ritiro. Questa è una totale bufala: aggiornare un vaccino non costa nulla, basta ripetere la stessa procedura che hanno fatto per quello originale e inserire la spike della "variante" che si vuole colpire. La scelta di Astrazeneca di non aggiornare il suo veleno è stata deliberata.
Astrazeneca è stato fin da subito nel mirino e hanno fatto fin da subito una campagna diffamatoria per far preferire Pfizer e Moderna che sono veleni ad mRNA. Astrazeneca piuttosto che aggiornare il suo veleno, come avrebbe potuto tranquillamente fare, si è buttata nella sperimentazione di un nuovo veleno sperimentale a mRNA. Sul sito di Astrazeneca è indicato che è ancora in fase 1. Si sa solo che è nella pipeline di sviluppo di Astrazeneca, ma era nei progetti fin dal 2023. È ovvio ed evidente che a livello di costo economico si spenderebbe molto meno ad aggiornare un vaccino già esistente piuttosto che lanciare una nuova sperimentazione da 0 con una nuova tecnologia.
2) LA CLASS ACTION INGLESE E L'AMMISSIONE DI REAZIONI AVVERSE GRAVI
Astrazeneca è stata costretta a rilasciare un documento legale sulle reazioni avverse in seguito ad un'azione legale collettiva da parte di Leigh Day appellandosi alla sezione 2 del consumer protection act del 1987. Ben 51 persone si sono presentate contro Astrazeneca per documentare la presenza di effetti avversi gravissimi e anche decessi. La mossa del mainstream che ha mandato Bassetti in tv a dire "si è sempre saputo" è pura mistificazione, perché se da un alto è vero che esistono tantissimi studi, e molti sono stati analizzati in questo canale, che dimostrano i danni causati da Astrazeneca e dagli altri veleni sperimentali, è anche vero che questa è la prima volta che Astrazeneca li ammette formalmente in una sede legale dove viene dichiarato che il loro prodotto causa trombosi con trombocitopenia, del resto la causa per cui è stato ritirato in Australia. L'accusa ha citato Astrazeneca in giudizio sostenendo che il vaccino da loro prodotto è difettoso, che causa effetti collaterali molto gravi e la sua efficacia è stata di molto sovrastimata (1, 2) nel caso in cui dovessero vincere, però, sarà il governo inglese a dover pagare i danni perché come da contratto, i produttori del veleno sperimentale sono completamente coperti. Quindi sicuramente pressioni da parte del governo inglese sono state fatte per chiedere ad Astrazeneca di togliere il proprio veleno di mezzo e di passare a quelli mRNA che sono più coperti dal sistema.
CONCLUSIONI
Il mainstream dopo tutti questi anni non può più nascondere il genocidio vaccinale, che è stato dimostrato anche da studi (1, 2) che evidenziano la presenza di un eccesso di mortalità che coincide con le campagne vaccinali. La mossa di sacrificare Astrazeneca per puntare sui veleni a mRNA è premeditata, dopo aver ucciso e invalidato più persone possibili, adesso provano a salvare la faccia provando a farci credere che il vaccino cattivo l'hanno tolto perché tengono alla nostra salute. Ma non c'è stato nessun "errore", perché fin da subito hanno deciso di somministrare i vaccini per uccidere.
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Il "calo della domanda" di Astrazeneca è stato volontario e non è la causa del ritiro dei vaccini, ma l'effetto.
1) LA VERA CAUSA DEL RITIRO DEL VACCINO PRECEDENTE
Astrazeneca il 7 Maggio ha ritirato il suo veleno e non si può più usare in Europa, e su richiesta di Astrazeneca è stata ritirata l'autorizzazione di mercato. Il mainstream a voce unificata ha costruito una narrazione delirante sostenendo che la causa del ritiro del vaccino sia l'assenza di un "vaccino aggiornato" contro le varianti, e che a causa di questo sono stati preferiti ad Astrazeneca i veleni a mRNA (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8). In quasi tutti gli articoli che vi ho riportato c'è un attacco con tanto di prese in giro verso noi no vax, dicendoci che è inutile che esultiamo e che gli effetti avversi già si sapevano e non sono stati la causa del ritiro. Questa è una totale bufala: aggiornare un vaccino non costa nulla, basta ripetere la stessa procedura che hanno fatto per quello originale e inserire la spike della "variante" che si vuole colpire. La scelta di Astrazeneca di non aggiornare il suo veleno è stata deliberata.
Astrazeneca è stato fin da subito nel mirino e hanno fatto fin da subito una campagna diffamatoria per far preferire Pfizer e Moderna che sono veleni ad mRNA. Astrazeneca piuttosto che aggiornare il suo veleno, come avrebbe potuto tranquillamente fare, si è buttata nella sperimentazione di un nuovo veleno sperimentale a mRNA. Sul sito di Astrazeneca è indicato che è ancora in fase 1. Si sa solo che è nella pipeline di sviluppo di Astrazeneca, ma era nei progetti fin dal 2023. È ovvio ed evidente che a livello di costo economico si spenderebbe molto meno ad aggiornare un vaccino già esistente piuttosto che lanciare una nuova sperimentazione da 0 con una nuova tecnologia.
2) LA CLASS ACTION INGLESE E L'AMMISSIONE DI REAZIONI AVVERSE GRAVI
Astrazeneca è stata costretta a rilasciare un documento legale sulle reazioni avverse in seguito ad un'azione legale collettiva da parte di Leigh Day appellandosi alla sezione 2 del consumer protection act del 1987. Ben 51 persone si sono presentate contro Astrazeneca per documentare la presenza di effetti avversi gravissimi e anche decessi. La mossa del mainstream che ha mandato Bassetti in tv a dire "si è sempre saputo" è pura mistificazione, perché se da un alto è vero che esistono tantissimi studi, e molti sono stati analizzati in questo canale, che dimostrano i danni causati da Astrazeneca e dagli altri veleni sperimentali, è anche vero che questa è la prima volta che Astrazeneca li ammette formalmente in una sede legale dove viene dichiarato che il loro prodotto causa trombosi con trombocitopenia, del resto la causa per cui è stato ritirato in Australia. L'accusa ha citato Astrazeneca in giudizio sostenendo che il vaccino da loro prodotto è difettoso, che causa effetti collaterali molto gravi e la sua efficacia è stata di molto sovrastimata (1, 2) nel caso in cui dovessero vincere, però, sarà il governo inglese a dover pagare i danni perché come da contratto, i produttori del veleno sperimentale sono completamente coperti. Quindi sicuramente pressioni da parte del governo inglese sono state fatte per chiedere ad Astrazeneca di togliere il proprio veleno di mezzo e di passare a quelli mRNA che sono più coperti dal sistema.
CONCLUSIONI
Il mainstream dopo tutti questi anni non può più nascondere il genocidio vaccinale, che è stato dimostrato anche da studi (1, 2) che evidenziano la presenza di un eccesso di mortalità che coincide con le campagne vaccinali. La mossa di sacrificare Astrazeneca per puntare sui veleni a mRNA è premeditata, dopo aver ucciso e invalidato più persone possibili, adesso provano a salvare la faccia provando a farci credere che il vaccino cattivo l'hanno tolto perché tengono alla nostra salute. Ma non c'è stato nessun "errore", perché fin da subito hanno deciso di somministrare i vaccini per uccidere.
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GOOGLE I/O 2024: LA DISTOPICA IA GEMINI
Google I/O è stata una conferenza annuale per sviluppatori su tutte le novità di Google che per quest'anno si concentrano tutte sull'IA.
1) GEMINI SOSTITUIRÀ GLI ESSERI UMANI
Innanzitutto aggiungeranno la funzione di cui vi avevo già parlato che consisterà nel sostituire con un testo generato dall'IA le ricerche tramite Chrome. Sarà introdotta "chiedi a foto", che potrà rispondere, usando le domande personali dell'utente, a quesiti come "Quali temi ho usato per le feste di compleanno di mio figlio negli ultimi anni?" mostrando come questa intelligenza artificiale sia in grado di estrarre dati molto personali e di lavorarci sopra. Gemini sarà introdotto anche su gmail, dove di conseguenza spierà anche le email, e potrà proporre delle risposte alle email già precompilate con cui rispondere in modo automatico alle email ricevute. Google promette che in futuro Gemini, analizzando lo stile di scrittura dell'utente, sarà in grado di rispondere totalmente al posto suo. Gemini potrà inoltre essere utilizzato anche nel workspace, dove sarà dotato di un account a tutti gli effetti e potrà essere incaricato di riassumere dati, svolgere delle vere e proprie analisi statistiche al posto dell'utente e anche delle presentazioni powerpoint. Gemini potrà essere utilizzato anche dagli studenti per fare i compiti, infatti Google ha annunciato una nuova funzione in Circle to search che consentirà, cerchiando un problema di matematica o di fisica, di dare agli studenti delle spiegazioni del problema con una soluzione guidata. Sarà introdotta anche una nuova funzione chiamata AI Teammate che consisterà in una chatbot di gruppo da inserire nelle chat dei gruppi di lavoro che simula un collega di lavoro e che risponde nei gruppi alle domande dei membri.
2) GEMINI ENTRA IN ANDROID
Con la scusa di prevenire le truffe, con una nuova funzione Google ascolterà tutte le vostre chiamate e individuerà tramite parole chiave potenziali truffe. Se queste parole chiave verranno pronunciate, la telefonata verrà immediatamente interrotta e Google vi inviterà a riagganciare. Sostengono che non raccoglieranno i dati delle telefonate, ma non bisogna mai fidarsi di Google. Tramite Gemini nano l'IA di Google sarà integrata totalmente nel dispositivo e sarà in grado di ricevere ogni input che lo smartphone potrà inviare, quindi non sarà ricettivo solo al testo, ma anche alla voce, alle immagini e ai video. Se a questo aggiungiamo la nuova funzione chiamata "memoria", copiata dal nuovo modello di chatgpt, vi potete rendere conto che l'idea di Google è trasformare l'intero smartphone in una vera e propria IA. Questa funzione renderà Gemini in grado di ricordare le conversazioni precedenti e di apprendere dal proprietario del dispositivo più cose possibili. Gemini utilizzerà queste informazioni per simulare il discorso con un essere umano, facendo riferimento ai gusti personali, alle preferenze e alle relazioni del proprietario del dispositivo durante le interazioni con l'IA. Infine abbiamo Project Astra, una nuova versione di Google Lens il cui trailer si può vedere qui. La persona interagisce con il telefono semplicemente facendo domande e l'IA è in grado di rispondere a tutto ciò che viene chiesto, e da una semplice foto è stata anche capace di capire il luogo in cui si trovava la persona, ed alla fine l'IA è stata in grado di ricordare anche dove la proprietaria del telefono aveva lasciato gli occhiali.
CONCLUSIONI
Google ha annunciato 100 novità riguardo ai suoi prodotti, e la maggior parte riguarda proprio Gemini. Ad esempio si sta introducendo una funzione che consentirà all'IA di pianificare i viaggi creando dei veri e propri itinerari (33). A questa se ne aggiunge una simile, dove Gemini sarà capace di organizzare i pasti della giornata, le feste e persino il fitness (43). L'obiettivo è rendere i proprietari degli smartphone gli animali da compagnia dei propri dispositivi annientando completamente la loro privacy e plasmando tramite l'IA i loro gusti e il loro carattere.
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1) GEMINI SOSTITUIRÀ GLI ESSERI UMANI
Innanzitutto aggiungeranno la funzione di cui vi avevo già parlato che consisterà nel sostituire con un testo generato dall'IA le ricerche tramite Chrome. Sarà introdotta "chiedi a foto", che potrà rispondere, usando le domande personali dell'utente, a quesiti come "Quali temi ho usato per le feste di compleanno di mio figlio negli ultimi anni?" mostrando come questa intelligenza artificiale sia in grado di estrarre dati molto personali e di lavorarci sopra. Gemini sarà introdotto anche su gmail, dove di conseguenza spierà anche le email, e potrà proporre delle risposte alle email già precompilate con cui rispondere in modo automatico alle email ricevute. Google promette che in futuro Gemini, analizzando lo stile di scrittura dell'utente, sarà in grado di rispondere totalmente al posto suo. Gemini potrà inoltre essere utilizzato anche nel workspace, dove sarà dotato di un account a tutti gli effetti e potrà essere incaricato di riassumere dati, svolgere delle vere e proprie analisi statistiche al posto dell'utente e anche delle presentazioni powerpoint. Gemini potrà essere utilizzato anche dagli studenti per fare i compiti, infatti Google ha annunciato una nuova funzione in Circle to search che consentirà, cerchiando un problema di matematica o di fisica, di dare agli studenti delle spiegazioni del problema con una soluzione guidata. Sarà introdotta anche una nuova funzione chiamata AI Teammate che consisterà in una chatbot di gruppo da inserire nelle chat dei gruppi di lavoro che simula un collega di lavoro e che risponde nei gruppi alle domande dei membri.
2) GEMINI ENTRA IN ANDROID
Con la scusa di prevenire le truffe, con una nuova funzione Google ascolterà tutte le vostre chiamate e individuerà tramite parole chiave potenziali truffe. Se queste parole chiave verranno pronunciate, la telefonata verrà immediatamente interrotta e Google vi inviterà a riagganciare. Sostengono che non raccoglieranno i dati delle telefonate, ma non bisogna mai fidarsi di Google. Tramite Gemini nano l'IA di Google sarà integrata totalmente nel dispositivo e sarà in grado di ricevere ogni input che lo smartphone potrà inviare, quindi non sarà ricettivo solo al testo, ma anche alla voce, alle immagini e ai video. Se a questo aggiungiamo la nuova funzione chiamata "memoria", copiata dal nuovo modello di chatgpt, vi potete rendere conto che l'idea di Google è trasformare l'intero smartphone in una vera e propria IA. Questa funzione renderà Gemini in grado di ricordare le conversazioni precedenti e di apprendere dal proprietario del dispositivo più cose possibili. Gemini utilizzerà queste informazioni per simulare il discorso con un essere umano, facendo riferimento ai gusti personali, alle preferenze e alle relazioni del proprietario del dispositivo durante le interazioni con l'IA. Infine abbiamo Project Astra, una nuova versione di Google Lens il cui trailer si può vedere qui. La persona interagisce con il telefono semplicemente facendo domande e l'IA è in grado di rispondere a tutto ciò che viene chiesto, e da una semplice foto è stata anche capace di capire il luogo in cui si trovava la persona, ed alla fine l'IA è stata in grado di ricordare anche dove la proprietaria del telefono aveva lasciato gli occhiali.
CONCLUSIONI
Google ha annunciato 100 novità riguardo ai suoi prodotti, e la maggior parte riguarda proprio Gemini. Ad esempio si sta introducendo una funzione che consentirà all'IA di pianificare i viaggi creando dei veri e propri itinerari (33). A questa se ne aggiunge una simile, dove Gemini sarà capace di organizzare i pasti della giornata, le feste e persino il fitness (43). L'obiettivo è rendere i proprietari degli smartphone gli animali da compagnia dei propri dispositivi annientando completamente la loro privacy e plasmando tramite l'IA i loro gusti e il loro carattere.
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BILL GATES: LA FOLLIA DEL VACCINO PER IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Kill Gates vuole "salvare il mondo" distruggendo la flora intestinale dei bovini e causandogli malattie autoimmuni.
1) ARKEABIO, LA STARTUP FINANZIATA DA UN FONDO DI BILL GATES
La stampa igienica americana sta promuovendo una start-up di Boston che ha appena ricevuto 26.5 milioni di dollari per produrre un "vaccino" per eliminare il metano emesso dai rutti e dalle scoregge delle mucche (1, 2, 3, 4). Sul sito arkeabio.com spiegano che il loro vaccino è "antimetanogeno" e che è indirizzato a colpire i batteri che vivono nell'apparato digerente delle mucche responsabili delle emissioni di metano facendo sviluppare alle mucche degli anticorpi selettivi per essi. Dopodiché sostengono che il loro prodotto sarà in grado di essere distribuito rapidamente in tutto il mondo così da vaccinare più mucche possibili. La soluzione di questi criminali sarà distruggere la flora intestinale delle mucche e il loro microbioma così da provocare delle risposte immunitarie verso batteri che per la mucca sono innocui, questo è per la loro salute pericolosissimo e le può esporre a conseguenze che vanno dalle malattie autoimmuni alla morte. Nel loro comunicato stampa ufficiale non viene indicata la tecnologia che intendono usare per il vaccino e si limitano a dire che sarà "innovativa", quindi sarà o la tecnologia ricombinante, o quella a mRNA. Attualmente non sono disponibili studi per poter valutare quanti danni questa scelleratezza porterà nel mondo.
2) CHI SONO I FINANZIATORI?
Nel comunicato stampa ufficiale sono riportati i finanziatori.
Breakthrough Energy Ventures, che ha dato la maggior parte dei finanziamenti, è di proprietà di Bill Gates. Grantham Foundation è di Jeremy e Hannelore Grantham, e hanno nella loro missione principale il finanziamento a giornalisti, ONG e scienziati per fare propaganda del cambiamento climatico e investimenti nelle compagnie green. AgrizeroNZ come dice lo stesso nome ha come obiettivo azzerare totalmente le emissioni, e si tratta di una partnership pubblico-privato formata dal governo della nuova Zelanda con alcuni agribusiness. Rabo Ventures si occupa di supportare la "transizione" nel sistema di approvvigionamento mondiale, sono parte di Rabo Investments che a sua volta fa parte di Rabobank e anche loro spingono per la "transizione". Overview si occupa esclusivamente di investire in compagnie che si occupano di mitigare il "cambiamento climatico" Lo stesso vale per l'ultimo investitore, 51 Food e AgTech Fund, un fondo di investimento femminista diretto da sole donne il cui scopo è finanziare chi sta "trasformando i sistemi di approvvigionamento" e spingono per l'introduzione della robotica nel campo dell'agricoltura. Tutti i finanziatori sono accomunati dalla propaganda di un'imminente catastrofe climatica e dall'uso di toni allarmistici e terroristici. Ovviamente si tratta di una menzogna perché non esiste alcuna crisi climatica e le emissioni di metano delle mucche sono totalmente innocue.
3) IL SISTEMA COLPISCE IL BESTIAME
Questi interventi se mai dovessero essere effettivamente praticati produrranno una riduzione della qualità e della quantità della carne bovina disponibile sul mercato, perché vaccinare contro batteri che popolano normalmente la flora intestinale delle mucche avrà conseguenze disastrose per la salute di questi animali. Questo non è l'unico attacco di Bill Gates mirato ai bovini. Assieme alla Oxitec, la ditta nota per la creazione di zanzare OGM, sta ideando delle zecche geneticamente modificate, con lo scopo di rendere sterili, che normalmente attaccano i bovini. Ovviamente come per le zanzare questo avrà l'effetto contrario e non farà altro che far aumentare i casi di babesiosi, una malattia che queste zecche possono portare ai bovini, che è potenzialmente letale.
CONCLUSIONI
La retorica di una crisi climatica causata dall'emissione di un gas innocuo come la CO2 è la perfetta copertura per i loro piani e qualsiasi danno che dovessero causarci lo attribuiranno al clima.
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Kill Gates vuole "salvare il mondo" distruggendo la flora intestinale dei bovini e causandogli malattie autoimmuni.
1) ARKEABIO, LA STARTUP FINANZIATA DA UN FONDO DI BILL GATES
La stampa igienica americana sta promuovendo una start-up di Boston che ha appena ricevuto 26.5 milioni di dollari per produrre un "vaccino" per eliminare il metano emesso dai rutti e dalle scoregge delle mucche (1, 2, 3, 4). Sul sito arkeabio.com spiegano che il loro vaccino è "antimetanogeno" e che è indirizzato a colpire i batteri che vivono nell'apparato digerente delle mucche responsabili delle emissioni di metano facendo sviluppare alle mucche degli anticorpi selettivi per essi. Dopodiché sostengono che il loro prodotto sarà in grado di essere distribuito rapidamente in tutto il mondo così da vaccinare più mucche possibili. La soluzione di questi criminali sarà distruggere la flora intestinale delle mucche e il loro microbioma così da provocare delle risposte immunitarie verso batteri che per la mucca sono innocui, questo è per la loro salute pericolosissimo e le può esporre a conseguenze che vanno dalle malattie autoimmuni alla morte. Nel loro comunicato stampa ufficiale non viene indicata la tecnologia che intendono usare per il vaccino e si limitano a dire che sarà "innovativa", quindi sarà o la tecnologia ricombinante, o quella a mRNA. Attualmente non sono disponibili studi per poter valutare quanti danni questa scelleratezza porterà nel mondo.
2) CHI SONO I FINANZIATORI?
Nel comunicato stampa ufficiale sono riportati i finanziatori.
Breakthrough Energy Ventures, che ha dato la maggior parte dei finanziamenti, è di proprietà di Bill Gates. Grantham Foundation è di Jeremy e Hannelore Grantham, e hanno nella loro missione principale il finanziamento a giornalisti, ONG e scienziati per fare propaganda del cambiamento climatico e investimenti nelle compagnie green. AgrizeroNZ come dice lo stesso nome ha come obiettivo azzerare totalmente le emissioni, e si tratta di una partnership pubblico-privato formata dal governo della nuova Zelanda con alcuni agribusiness. Rabo Ventures si occupa di supportare la "transizione" nel sistema di approvvigionamento mondiale, sono parte di Rabo Investments che a sua volta fa parte di Rabobank e anche loro spingono per la "transizione". Overview si occupa esclusivamente di investire in compagnie che si occupano di mitigare il "cambiamento climatico" Lo stesso vale per l'ultimo investitore, 51 Food e AgTech Fund, un fondo di investimento femminista diretto da sole donne il cui scopo è finanziare chi sta "trasformando i sistemi di approvvigionamento" e spingono per l'introduzione della robotica nel campo dell'agricoltura. Tutti i finanziatori sono accomunati dalla propaganda di un'imminente catastrofe climatica e dall'uso di toni allarmistici e terroristici. Ovviamente si tratta di una menzogna perché non esiste alcuna crisi climatica e le emissioni di metano delle mucche sono totalmente innocue.
3) IL SISTEMA COLPISCE IL BESTIAME
Questi interventi se mai dovessero essere effettivamente praticati produrranno una riduzione della qualità e della quantità della carne bovina disponibile sul mercato, perché vaccinare contro batteri che popolano normalmente la flora intestinale delle mucche avrà conseguenze disastrose per la salute di questi animali. Questo non è l'unico attacco di Bill Gates mirato ai bovini. Assieme alla Oxitec, la ditta nota per la creazione di zanzare OGM, sta ideando delle zecche geneticamente modificate, con lo scopo di rendere sterili, che normalmente attaccano i bovini. Ovviamente come per le zanzare questo avrà l'effetto contrario e non farà altro che far aumentare i casi di babesiosi, una malattia che queste zecche possono portare ai bovini, che è potenzialmente letale.
CONCLUSIONI
La retorica di una crisi climatica causata dall'emissione di un gas innocuo come la CO2 è la perfetta copertura per i loro piani e qualsiasi danno che dovessero causarci lo attribuiranno al clima.
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KLAUS SCHWAB NON ESCE DAL WEF, CAMBIA SOLO RUOLO
Supervisionerà il burattino che eleggerà come successore dal board of trustees.
1) DIVENTERÀ PRESIDENTE ESECUTIVO DELLA BOARDS OF TRUSTEES
I media hanno annunciato che Klaus Schwab lascerà la carica di presidente esecutivo del WEF (1, 2, 3, 4, 5, 6) da lui fondato entro il 2025 e questa notizia è stata interpretata erroneamente come l'uscita di scena di Klaus Schwab. Si è parlato anche della nomina di un successore, il norvegese Borge Brende che potrebbe assumere il nuovo ruolo di presidente esecutivo. Tuttavia questo non significa che Schwab sia destinato ad uscire di scena, perché come riportano gli articoli e il comunicato stampa ufficiale sul sito del WEF sostiene che le dimissioni di Schwab sono soltanto parte di un piano di espansione del WEF che sarà effettuato modificando la struttura di comando dell'organizzazione. Da un'organizzazione controllata esclusivamente dal fondatore (Klaus Schwab) si passerà ad un'organizzazione dotata di un presidente e di un consiglio di amministrazione diviso in un managing board e un board of trustees, che è stato ideato proprio per rafforzare le partnership tra pubblico e privato del WEF, ed attualmente il presidente del consiglio di amministrazione è proprio Borge Brende. Schwab invece diventerà presidente del board of trustees, ed è per questo che si pensa che ci sarà semplicemente uno scambio di ruoli tra i due. Al consiglio di amministrazione assieme a Schwab ci saranno il capo della BCE Christine Lagarde e il presidente di Blackrock Laurence D. Fink, assieme, probabilmente, ai figli di Schwab. Nel comunicato stampa ufficiale hanno anche dichiarato che il board of trustees sarà diviso in 4 comitati strategici.
2) CHI È BORGE BRENDE?
Ci si soffermerà sulla figura di Borge Brende, anche se sono possibili altri candidati, come David M. Rubenstein, che è il cofondatore del WEF o Tony Blair. Borge Brende è una figura centrale per le elites perché oltre ad essere l'attuale presidente del consiglio di amministrazione del WEF, come riportato sul sito del WEF stesso, partecipa agli incontri del gruppo Bilderberg, ha collaborato all'agenda 2030, è stato presidente della Norvegia ed ha ottenuto diverse onorificenze, come quella di cavaliere della gran croce in Italia e l'ordine dell'aquila azteca in Messico.
In un meeting del WEF del 2023 difese la necessità di una piattaforma digitale per registrare le vaccinazioni perché è, secondo lui, di primaria importanza individuare chi è vaccinato e chi no. In un video del WEF lo si trova anche promuovere il terrorismo climatico, sostenendo la balla della crisi climatica che causa incendi e inondazioni. Assieme alla McKinsey ha scritto un white paper per il WEF dove mescola insieme tutti i deliri come pandemenza e clima con il sostegno all'Ucraina per dichiarare che il WEF è un'organizzazione di salvatori che riunisce filantropi e uomini delle istituzioni per salvare il mondo dalle crisi e promuovere la "resilienza". All'interno del paper è espressa venerazione verso i veleni sperimentali COVID che vengono eletti a modello per la collaborazione pubblico privato (p. 23), mentre a p. 25 viene promossa la digitalizzazione. Ha ovviamente scritto anche un articolo a favore dell'agenda 2030, dicendo che per raggiungere l'agenda 2030 ci vuole la "coopetition", termine da non confondere con competizione, perché è un neologismo in ambito economico per indicare l'esatto contrario, cioè la collaborazione tra rivali economici nel raggiungere determinati obiettivi. Infine, è un fervido sostenitore della quarta rivoluzione industriale, che egli celebra assieme alla transizione green e digitale come le soluzioni per far crescere l'economia del mondo. Quindi se questo dovesse essere il successore di Schwab, sarebbe solo uno Schwab 2.0.
CONCLUSIONI
Schwab negli ultimi anni della sua vita continuerà comunque a supervisionare il WEF e lo comanderà tramite uno dei suoi burattini che nel frattempo sarà istruito per diventare il suo successore.
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1) DIVENTERÀ PRESIDENTE ESECUTIVO DELLA BOARDS OF TRUSTEES
I media hanno annunciato che Klaus Schwab lascerà la carica di presidente esecutivo del WEF (1, 2, 3, 4, 5, 6) da lui fondato entro il 2025 e questa notizia è stata interpretata erroneamente come l'uscita di scena di Klaus Schwab. Si è parlato anche della nomina di un successore, il norvegese Borge Brende che potrebbe assumere il nuovo ruolo di presidente esecutivo. Tuttavia questo non significa che Schwab sia destinato ad uscire di scena, perché come riportano gli articoli e il comunicato stampa ufficiale sul sito del WEF sostiene che le dimissioni di Schwab sono soltanto parte di un piano di espansione del WEF che sarà effettuato modificando la struttura di comando dell'organizzazione. Da un'organizzazione controllata esclusivamente dal fondatore (Klaus Schwab) si passerà ad un'organizzazione dotata di un presidente e di un consiglio di amministrazione diviso in un managing board e un board of trustees, che è stato ideato proprio per rafforzare le partnership tra pubblico e privato del WEF, ed attualmente il presidente del consiglio di amministrazione è proprio Borge Brende. Schwab invece diventerà presidente del board of trustees, ed è per questo che si pensa che ci sarà semplicemente uno scambio di ruoli tra i due. Al consiglio di amministrazione assieme a Schwab ci saranno il capo della BCE Christine Lagarde e il presidente di Blackrock Laurence D. Fink, assieme, probabilmente, ai figli di Schwab. Nel comunicato stampa ufficiale hanno anche dichiarato che il board of trustees sarà diviso in 4 comitati strategici.
2) CHI È BORGE BRENDE?
Ci si soffermerà sulla figura di Borge Brende, anche se sono possibili altri candidati, come David M. Rubenstein, che è il cofondatore del WEF o Tony Blair. Borge Brende è una figura centrale per le elites perché oltre ad essere l'attuale presidente del consiglio di amministrazione del WEF, come riportato sul sito del WEF stesso, partecipa agli incontri del gruppo Bilderberg, ha collaborato all'agenda 2030, è stato presidente della Norvegia ed ha ottenuto diverse onorificenze, come quella di cavaliere della gran croce in Italia e l'ordine dell'aquila azteca in Messico.
In un meeting del WEF del 2023 difese la necessità di una piattaforma digitale per registrare le vaccinazioni perché è, secondo lui, di primaria importanza individuare chi è vaccinato e chi no. In un video del WEF lo si trova anche promuovere il terrorismo climatico, sostenendo la balla della crisi climatica che causa incendi e inondazioni. Assieme alla McKinsey ha scritto un white paper per il WEF dove mescola insieme tutti i deliri come pandemenza e clima con il sostegno all'Ucraina per dichiarare che il WEF è un'organizzazione di salvatori che riunisce filantropi e uomini delle istituzioni per salvare il mondo dalle crisi e promuovere la "resilienza". All'interno del paper è espressa venerazione verso i veleni sperimentali COVID che vengono eletti a modello per la collaborazione pubblico privato (p. 23), mentre a p. 25 viene promossa la digitalizzazione. Ha ovviamente scritto anche un articolo a favore dell'agenda 2030, dicendo che per raggiungere l'agenda 2030 ci vuole la "coopetition", termine da non confondere con competizione, perché è un neologismo in ambito economico per indicare l'esatto contrario, cioè la collaborazione tra rivali economici nel raggiungere determinati obiettivi. Infine, è un fervido sostenitore della quarta rivoluzione industriale, che egli celebra assieme alla transizione green e digitale come le soluzioni per far crescere l'economia del mondo. Quindi se questo dovesse essere il successore di Schwab, sarebbe solo uno Schwab 2.0.
CONCLUSIONI
Schwab negli ultimi anni della sua vita continuerà comunque a supervisionare il WEF e lo comanderà tramite uno dei suoi burattini che nel frattempo sarà istruito per diventare il suo successore.
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