Der Einzige - Il fronte intellettuale
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NO VAX contro i woke e i rossobruni, la democrazia, lo stato di diritto e il socialismo.

La controinformazione deve essere senza scopo di lucro e priva di legami con ideologie, religioni e politica.

Chi lascia il canale sarà bannato.
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IL SISTEMA APPOGGIA LA VIOLENZA FEMMINISTA

È lecito scrivere "bruciate tutto", ma se scrivi "il vaccino uccide" per il sistema sei un criminale.

1) ONDATA DI VIOLENZA FEMMINISTA IN ITALIA

Il sistema avanza nella sua opera di distruzione utilizzando dei casi di cronaca nera per aizzare determinate fette della popolazione e radicalizzarle contro l'uomo comune, ad esempio l'algerino ucciso dalla polizia in Francia.
Sono iniziate a comparire delle scritte che inneggiano a bruciare o distruggere tutto (1, 2, 3, 4) seguendo le parole della sorella della vittima, capace di strumentalizzarne la morte per fare politica e diffondere odio verso il sesso maschile, riprese da un'orrenda poesia che è stata anche presentata in una scuola. Queste scritte, che se prese in senso letterale istigano a compiere attentati terroristici, se intese in senso metaforico sono comunque parole intrise di odio, perché, se contestualizzate, con il "tutto" si intende il patriarcato, ma siccome il patriarcato non esiste, il vero bersaglio è il sesso maschile, o il mondo conservatore in generale con l'accusa di essere patriarcale, e le femministe sono già passate ai fatti: hanno assaltato con violenza la sede di Pro Vita e famiglia (1, 2, 3), ma siccome non si tratta di No Vax e non si tratta né di Forza Nuova, né di CGIL, i media le hanno giustificate.

2) DUE PESI E DUE MISURE

Non solo le scritte inneggianti alla violenza non sono state tolte e la polizia non ha fatto nulla, ma ha la polizia di stato ha mostrato la sua connivenza col terrorismo femminista riportando la stessa frase sul suo profilo ufficiale. Ha poi trattato con i guanti bianchi gli ecoterroristi gretini che hanno occupato strade e vandalizzato quadri, che ricevono pene molto lievi o vengono addirittura assolti (1, 2, 3).
Il doppiopesismo è evidente: i V_V hanno fatto delle scritte sui muri che non inneggiano mai alla violenza, ma denunciano i piani del WEF e l'agenda 2030, la truffa della CO2, il pericolo dell'AI, delle Smart city e i danni e le discriminazioni causate dai vaccini. Verso gli autori di queste scritte la repressione del sistema è fortissima. Subiscono perquisizioni dalla digos e gli sequestrano ciò che la stampa poi definisce "materiale sovversivo" che in realtà sono solo volantini, spillette e bombolette, per delle scritte ricevono ondate di articoli rancorosi da parte dei media, sia nazionali che locali, con parole piene di biasimo e di odio con istigazione, nemmeno troppo velata, alla violenza nei confronti dei V_V e di tutti i no vax (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10).

3) LA MISANDRIA FEMMINISTA

Il movimento femminista è sempre stato violento, e nei lavori accademici e non si è sempre predicato l'odio verso gli uomini: dalle manifestazioni più eclatanti di alcune psicopatiche come Solanas con il suo manifesto SCUM e Harmange con il suo libro "odio gli uomini", per passare a forme più subdole in ambito accademico come questo paper dove si sostiene che l'odio verso i maschi vada diffuso e rivendicato dalle femministe per combattere il "perbenismo" della politica, e si difende il manifesto SCUM che invoca al genocidio del genere maschile, o quest'altro dove si sostiene che la misandria è una forma di humor satirico per liberare le donne dall'oppressione, e che vada incoraggiata. C'è poi chi sostiene, coniando il termine Petro-mascolinità, che i maschi siano una minaccia per il mondo perché sono a favore delle fonti fossili.
Discutere di tutti gli esempi di rivendicazione, normalizzazione e giustificazione della misandria è impossibile perché sono tanti, ve ne lascio altri se volete approfondire (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10).

CONCLUSIONI

Il sistema è connivente e promuove un movimento che dietro la maschera dei diritti ha sempre mirato alla supremazia, e invece reprime chi per i diritti di tutti lotta per davvero, perché il vaccino ti uccide o ti fa ammalare a prescindere dal tuo sesso, la Smart city e l'AI sono un pericolo per tutti (1, 2), così come lo sono insetti e la privazione della proprietà privata.

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IL SISTEMA AMMETTE LA SCONFITTA MEDIATICA SUI VELENI SPERIMENTALI

Negano le miocarditi senza successo, e poi lanciano appelli al vaccino, perché altrimenti "i no vax cantano vittoria".

1) NEGANO ANCORA LE REAZIONI AVVERSE A FINE 2023

Una serie di articoli (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7) ha provato a negare le miocarditi da vaccino, attribuendole alla COVID-19, sostenendo che non esistono studi che ne dimostrino l'associazione col veleno sperimentale, e dicono che l'aumento di mortalità per tumori è colpa dei no vax perché noi essendo finiti in ospedale per COVID, abbiamo impedito che i pazienti oncologici ricevessero le adeguate cure e attenzioni.
Non solo esistono centinaia di studi che mostrano l'associazione tra miocarditi e veleno sperimentale (1, 2, 3, 4, 5), ma è stata scoperta la causa: un accumulo di proteina spike nel surrene porta ad una produzione anomala di catecolamine che iperattivano il sistema nervoso autonomo e predispongono alla miocardite: l'autopsia di un vaccinato morto di miocardite consente di rilevare particolari bande di contrazione nel cuore che non sono rilevabili per morte da miocardite da altre cause.
L'aumento di incidenza e mortalità di cancro è dovuta ai lockdown che hanno reso più difficile l'accesso ai servizi sanitari, ma è anche al veleno sperimentale: le ripetute dosi portano al class switching delle IgG, e vengono prodotte più IgG4 del dovuto, questa sottoclasse di anticorpi può ostacolare il lavoro delle IgG1 e impedire l'aggressione delle cellule tumorali da parte dell'organismo. Il class switching causa anche tolleranza immunitaria, rendendo i vaccinati più esposti ai patogeni.

2) IL VACCINO DIMENTICATO

Questo è il titolo di un articolo di Repubblica dove si lamentano della bassissima copertura vaccinale e spingono le persone a vaccinarsi perché altrimenti vincono i no vax. Per delegittimarci tentano di buttarla in politica: i no vax si oppongono ai vaccini per fare propaganda antioccidentale, che in realtà è esattamente quella che fanno loro quando fanno da cassa di risonanza per i deliri woke, e che la nostra opposizione ai vaccini derivi da una psyop del governo russo che paga alcuni canali per diffondere odio contro i vaccini e così sabotare il Paese da un punto di vista sanitario-economico. Un'accozzaglia di deliri senza senso, perché poi scrivono che il movimento no vax esiste qui in Italia almeno dai tempi della legge Lorenzin, e lì, di Russia, ancora se ne parlava. C'è anche il riferimento allo studio-truffa dell'ISS dove si dice che il vaccino ha salvato 150mila vite, cifra tirata fuori da un modello matematico programmato nella maniera più sbagliata possibile, come spiegato qui, che scambia come un effetto del vaccino quello che è rumore statistico spiegabile tramite la legge dei piccoli numeri.

3) L'IRRAZIONALITÀ DIALOGICA

Quando un dibattito diventa sterile si riconosce dalla caratteristica dell'irrazionalità dialogica: una delle due parti continua a ripetere sempre le stesse cose, ignorando e negando l'esistenza delle argomentazioni della parte avversa. Chi fa questo sta implicitamente ammettendo la sua sconfitta nel dibattito, perché continuando a ripetersi trascina l'interlocutore nel suo loop che sarà costretto a ripetere di nuovo i suoi argomenti e così all'infinito finché non si decide ad abbandonare la discussione. Si mira ad avere l'ultima parola con l'obiettivo di dar l'idea all'uditorio che non avendo ricevuto una risposta, allora la controparte non è in grado di darne, ignorando che in realtà ha risposto già molte altre volte: il negazionismo delle miocarditi, la boiata delle 150mila vite e anche l'idiozia dei no vax psyop del Cremlino sono già state affrontate e smontate su questo canale.

CONCLUSIONI

Sono tornati anche a diffondere terrorismo sanitario (1, 2, 3, 4) parlando di contagi e ricoveri. La propaganda si ripete identica perché sono disperati e non sanno più cosa dire. Contano che ormai dopo quasi 4 anni siamo stufi di ribattere sempre alle loro stronzate, così da occupare territorio mediatico indisturbati.

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LA PSYOP DELLE POLMONITI

L'obiettivo della psyop è ridurre il più possibile l'uso degli antibiotici con la scusa dell'antibiotico resistenza per trasformare la medicina e basarla su vaccini, quarantene e museruole.

1) FASE 1: TUTTO ARRIVA DALLA CINA

Sembra essere tornati nel 2020 con i media che parlano di un aumento di incidenza delle polmoniti dei bambini in Cina (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8). L'OMS attribuisce questi casi al mycoplasma pneumoniae, all'adenovirus, al virus influenzale e al virus sinciziale. La causa è la teoria del debito immunitario che fino a qualche giorno fa veniva considerata pseudoscienza no vax: le restrizioni in Cina hanno portato ad una riduzione della circolazione di quegli agenti patogeni che adesso per effetto rimbalzo sono tornati a contagiare la popolazione. Tuttavia danno una lettura errata di questa teoria, perché il debito immunitario non si produce perché le restrizioni hanno fatto andare via i patogeni, ma perché hanno impedito la formazione di difese immunitarie nei bambini non facendogli condurre una vita normale. Come raccomandazione, invece di curare le malattie, l'OMS e le autorità cinesi hanno consigliato un cocktail di vaccini, distanziamento sociale, quarantena per i malati e museruole, quindi, paradossalmente, come "rimedio" le stesse cose che indicano come causa dell'aumento delle polmoniti.

2) FASE 2: ESTENDERE GRADUALMENTE IL TERRORISMO

Esattamente come per la farsa pandemica della COVID, anche in questo caso l'OMS ha inizialmente dichiarato che non vi era alcun allarme, mentre ora i media di regime iniziano a parlare di aumento di polmoniti anche in Francia e in Vietnam (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8) con un aumento del 36% nei bambini e estensione dei casi anche agli adulti, negli USA (1, 2), in Olanda e infine, in Italia. SI parla di due casi a Perugia, che sono stati curati con gli antibiotici. Uno di questi è stato già dimesso, mentre l'altro verrà dimesso a breve. Il terrorismo dei media fa uso della strategia della gradualità e utilizza la schizofrenia comunicativa per lanciare messaggi contraddittori dove da un lato fanno allarmismo, dall'altro cercano di rassicurare. Il New York Post, invece, dice che bisogna avere paura a prescindere perché la Cina mente sui suoi dati sanitari.

3) IL VERO FINE DELLA PSYOP

Tutto ciò è finalizzato a demonizzare l'uso degli antibiotici e attribuire alla cosiddetta antibiotico resistenza la causa delle polmoniti. Non a caso tutto questo terrorismo sanitario è scoppiato qualche giorno dopo che l'EMA ha annunciato che avrebbe revisionato l'uso dell'azitromicina per imporre restrizioni e limiti alle prescrizioni per combattere l'antibiotico resistenza. Infatti, oltre al debito immunitario la scienzah invoca anche l'antibiotico resistenza come causa delle polmoniti (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7) proprio nei confronti dell'azitromicina. La stessa OMS sta dando ragione a questa scelleratezza, con Van Kerkhove che dichiara che sta collaborando con le autorità cinesi per avere informazioni sull'antibiotico resistenza al mycoplasma in Cina. Il tutto è finito persino su Nature dove viene detto che ciò che sta capitando in Cina è "insolito" e che l'antibiotico resistenza potrebbe contribuire all'aumento delle ospedalizzazioni. La narrazione dell'aumento dell'uso degli antibiotici causato dalla COVID che ha portato a sviluppare resistenza agli antibiotici è falsa: in Cina la prescrizione degli antibiotici è in calo dal 2015 ed è calata ulteriormente anche durante la farsa pandemica.
Le infezioni da batteri resistenti agli antibiotici si prendono in ospedale soprattutto dopo delle procedure chirurgiche, e generalmente non si raccolgono al di fuori degli ambiti ospedalieri né si trasmettono ad altre persone.

CONCLUSIONI

E anche questa volta, come nella farsa pandemica, abbiamo il capro espiatorio, e siamo sempre noi, i no vax: Bassetti ha dichiarato che la diffusione del mycoplasma e dell'antibiotico resistenza sono colpa nostra perché abbiamo spinto i medici a prescrivere l'azitromicina nelle terapie domiciliari.

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IL FEMMINISMO È AGENDA 2030

L'attuale psyop del patriarcato (1, 2) è finalizzata a sdoganare l'ideologia femminista, che a sua volta viene considerata la base dell'agenda 2030: da anni è in corso una proposta per riscrivere i trattati europei in chiave femminista.

1) OBIETTIVO 5 DELL'AGENDA 2030

Il testo dell'obiettivo 5 recita "Achieve gender equality and empower all women and girls". La traduzione italiana al posto di empower mette "emancipare", ma il termine empower deriva dalla psicologia del lavoro e non significa emancipare, ma far sperimentare una sensazione soggettiva di potenza che si combina con il desiderio di partecipare in modo proattivo alla vita politica e sociale di una comunità. L'agenda 2030 non parla di emancipazione delle donne, ma di conferir loro potere politico tramite un processo di empowerment. L'argomento attraverso il quale stanno provando a sdoganare il femminismo in Italia è proprio la violenza contro le donne, che compare come obiettivo 5.2 dell'agenda 2030, mentre l'empowerment delle donne in ambito politico, economico e pubblico è l'obiettivo 5.5.

2) UNITED NATIONS E FEMMINISMO

Nel sito ufficiale degli SDG non c'è menzione alcuna del femminismo, tuttavia è presente una brochure come questa dove si parla come le femministe possano collaborare all'agenda 2030 e vengono promosse anche due associazioni femministe (1, 2) che a loro volta promuovono l'agenda 2030. Esiste un sito delle Nazioni Unite dedicato alle donne, dove è presente un articolo che illustra il legame tra l'agenda 2030 e le femministe: si sostiene che il femminismo abbia permesso le mobilitazioni sociali che hanno dato origine all'agenda 2030, e che fin da subito le organizzazioni femministe hanno collaborato per raggiungere gli SDG. Sempre la stessa persona in quest'altro articolo ribadisce che le femministe hanno portato ad avanzamenti significativi negli SDG.

3) DARE IL POTERE ALLE FEMMINISTE PER FAR TRASFORMARE LA SOCIETÀ

Il concilio tedesco per lo sviluppo sostenibile sostiene che il femminismo è l'intera base dell'agenda 2030, propongono di sottoporre la popolazione ad un'educazione femminista, che includa anche quella all'ideologia gender. La separazione tra genere e sesso biologico è un prodotto ideologico del femminismo da parte di Simone de Beauvior, che prese in prestito dalla filosofia di Sartre la massima "l'esistenza precede l'essenza" per sostenere che nelle donne la femminilità sia un prodotto sociale e non appartiene alla natura. Sulla base di questa distinzione poi i teorici del gender inventarono l'identità di genere, separando totalmente la propria identità dalle proprie caratteristiche biologiche.
Così come il concilio tedesco, anche UCLG è dello stesso avviso: l'obiettivo 5 dell'agenda 2030 è il più importante è alla base degli altri, e per raggiungerlo bisogna mettere le femministe al potere.
Esiste anche un libro della collana "sustainable development goal series", dove si sostiene che l'obiettivo 5 dell'agenda 2030 consente una trasformazione radicale della società e bisogna approfittare della farsa pandemica per creare una "nuova normalità femminista", sfruttarla per sradicare il capitalismo e per creare una società socialista basata sull'uguaglianza. Ciò ricalca il "feminist plan" dell'NU, una sorta di grande reset in chiave femminista dove gli uomini sono schiavizzati per pagare il welfare alle donne.

CONCLUSIONI

Il femminismo è la prima ideologia che deriva dalla retorica di Marcuse della repressione dell'eros come causa di una società oppressiva e capitalista (1, 2), a cui le femministe aggiungono "patriarcale". Le femministe hanno fornito un soggetto concreto, le donne, ai discorsi astratti della scuola di Francoforte. Non sono mai state un movimento antisistema, e da sempre eterodirette: negli anni '60, quando si diffuse il movimento femminista negli USA, ricevette denaro e aiuti da circa 6500 fondazioni diverse. Non bisogna stupirsi che oggi il sistema stesso consideri il femminismo l'ideologia alla base dell'agenda 2030.

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IL VACCINO PROVOCA LO SLITTAMENTO DEI RIBOSOMI

Uno studio pubblicato su Nature mostra che l'mRNA del vaccino danneggia la sintesi proteica.

1) LA 1-METIL-PSEUDOURIDINA PORTA AD ERRORI DI TRADUZIONE DELL'MRNA

All'interno delle cellule la traduzione di un segmento del codice genetico è affidata ai ribosomi che leggono il codice dell'mRNA messaggero a gruppi di tre nucleotidi. Ogni tripletta, chiamata codone, sintetizza per un amminoacido o per una sequenza di stop; gli amminoacidi si uniscono insieme e formano una proteina. Lo studio mostra che la 1-metil-pseudouridina che hanno inserito nell'mRNA artificiale dei veleni sperimentali per fare in modo che le nostre cellule non degradino l'mRNA estraneo, che tra l'altro è la cosa a cui il sistema ha dato il Nobel, comporta lo slittamento dei ribosomi di un posto in avanti e ciò comporta degli errori di traduzione dell'mRNA che fa produrre alle cellule delle proteine Spike del tutto anomale che non sono mai state studiate prima, perché mantiene in stallo i ribosomi durante la fase di elongazione della sintesi proteica. L'errore di traduzione fa in modo che gli anticorpi che si vengono a formare abbiano affinità per la proteina tradotta male, piuttosto che per quella virale, indebolendo la risposta immunitaria rispetto a quella di un non vaccinato (1, 2, 3).
Essendo lo studio molto recente, non sappiamo se lo slittamento possa essere associato a degli effetti avversi in particolare, ma è associato ad una risposta immunitaria inefficace e alla selezione di varianti (1, 2).

2) CANCRO E AUTOIMMUNITÀ

La sintesi proteica non è un processo che avviene in isolamento, di norma un singolo filamento di mRNA è tradotto da più ribosomi contemporaneamente, potrebbe capitare che lo slittamento dei ribosomi causi delle collisioni tra i ribosomi stessi, andando a promuovere ulteriori slittamenti e ulteriori anomalie nella traduzione della proteina. Gli slittamenti sono presenti nelle cellule tumorali e quelli che sfuggono al controllo dell'organismo possono facilitare la proliferazione di cellule tumorali perché alleviano i segnali di stress causati dalle collisioni dei ribosomi. Questo studio mostra inoltre che lo slittamento di una posizione in avanti è associato alle malattie autoimmuni, perché questo porta ad anomalie della struttura terziaria delle proteine anomale e queste possono essere riconosciute come bersaglio dai linfociti t citotossici, e la risposta immunitaria viene generalizzata dall'antigene presentato sulla cellula alla cellula stessa, come mostra questo studio sulle artriti dove l'autoimmunità era stata causata da uno slittamento ribosomiale. Lo slittamento ribosomiale però accade anche in condizioni normali, perché degli errori nella traduzione possono avvenire per diverse ragioni. Per innescare un fenomeno di autoimmunità ci deve essere un forte stress immunitario, come quello causato dagli adiuvanti dei vaccini che sono sostanze concepite per provocare una forte infiammazione. Proteine che normalmente verrebbero degradate vengono legate al complesso di istocompatibilità di classe 1 e presentate sulle superfici delle cellule che vengono attaccate dai linfociti t. La causa non è il virus, come invece vogliono lasciar intendere i provax.

CONCLUSIONI

Lo slittamento dei ribosomi è stato appena scoperto, ma per scoprirlo non c'è voluto niente di che: è bastato iniettare a dei topi il veleno sperimentale e vedere se i loro anticorpi avessero affinità con la proteina anomala che avrebbero prodotto se ci fosse stato lo slittamento. Un esperimento di routine che dovresti fare prima di iniettare una cosa che stai spacciando come il vaccino salvifico all'intera popolazione mondiale. Il non essersi accorti di una cosa così semplice indica che gli studi sui vaccini Pfizer non li ha proprio fatti, ma si è limitata a compilare un foglio di dati inventati da far pubblicare. Noi sappiamo che il vaccino è stato fatto con intento doloso per uccidere e avvelenare la popolazione, ma non hanno nemmeno avuto quel minimo di facciata con i covidioti.

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L'AI ACT LEGALIZZA IL RICONOSCIMENTO FACCIALE E LA SORVEGLIANZA BIOMETRICA

Quando la legge li ostacola, non fermano i loro piani criminali, ma cambiano le leggi.

1) NON È STATA FATTA PER TUTELARCI

Le prime versioni del testo escludevano categoricamente che il riconoscimento facciale e la sorveglianza biometrica potessero essere utilizzate per fini di sorveglianza di massa, adesso invece si è fatto un totale dietrofront sull'argomento e viene ammesso, in circostanze eccezionali basate sul rischio la possibilità di effettuare sorveglianza biometrica e riconoscimento facciale in tempo reale. I media però, come al solito, stanno presentando il nuovo accordo che dovrebbe ispirare la nuova legge in modo fuorviante: come un accordo che l'unione europea ha coraggiosamente fatto per proteggerci dai capitalisti cattivi delle high tech che vogliono usare l'AI per profilarci, perdendo tempo a illustrare presunte limitazioni a chatgpt e Meta, ma che in realtà non pongono divieti nella raccolta dati, impongono solo che questa raccolta sia trasparente, così che l'UE la possa controllare in tempo reale (1, 2, 3, 4). Persino i media stranieri elogiano il testo del nuovo accordo (1, 2, 3, 4, 5) sostenendo che si tratta un esempio che tutto il mondo dovrebbe seguire.

2) IN QUALI CASI SARÀ POSSIBILE USARE LA SORVEGLIANZA?

Secondo il nuovo accordo saranno vietati:

- La caratterizzazione biometrica che utilizza le caratteristiche sensibili come credenze religiose, politiche, religiose, sesso e razza.
- Il credito sociale basato sul comportamento o sulle caratteristiche personali.
- Il riconoscimento delle emozioni sul posto di lavoro o a scuola.
- sistemi di intelligenza artificiale che manipolino la volontà umana o sfruttino debolezze personali.
- raccolta non mirata di immagini per creare un database per il riconoscimento facciale.

La polizia e lo Stato saranno esenti dalla maggior parte delle limitazioni, perché per cercare vittime, prevenire minacce terroristiche o individuare chiunque sia sospettato di aver commesso un crimine o di partecipare ad un'organizzazione criminale, la polizia potrà i dati biometrici e il riconoscimento facciale. La legge, va solo a consentire determinati usi che precedentemente si richiedeva di vietare. Infatti, in una delle prime bozze dell'AI Act ogni uso dell'intelligenza artificiale con fini di sorveglianza era vietato, e non esistevano eccezioni. Gli emendamenti che ammettono l'uso dei dati biometrici e del riconoscimento facciale per individuare l'autore di un reato sono stati proposti dall'European People's Party (1, 2, 3) e accettati dal parlamento europeo già a Giugno. L'uso della sorveglianza in tempo reale con ottica preventiva è frutto invece degli accordi recenti. Affinché la nuova legge entri in vigore, dovrà essere approvata dal parlamento europeo e dal consiglio, ma considerano questi step esclusivamente formali.

3) AGENDA SORVEGLIANZA DIGITALE

La
nuova legge andrà di fatto a legalizzare la diffusione delle smart city (1, 2, 3, 4) che è già iniziata in modo illecito durante la farsa pandemica in diverse città d'Italia, ignorando completamente il regolamento in materia nel nostro Paese, che infatti prevede di sospendere l'installazione di telecamere con riconoscimento facciale fino al 2025 o fino all'approvazione di una legge in materia (DL 10 Maggio 2023 n°51, art 8 ter). Questo DL si rifà al regolamento europeo del 2016 che vieta il trattamento dei dati biometrici. Infatti, due progetti totalitari del comune di Trento sono stati bloccati dal garante per la protezione dei dati personali, perché non rispettavano i requisiti di proporzionalità del regolamento, sancito anche dall'art 52 dei diritti fondamentali dell'UE.

CONCLUSIONI

Il via libera dell'AI act potrebbe legittimare a livello europeo le smart city e impedire che la sospensione dell'installazione delle telecamere venga prorogata dopo il 2025, anche se già nessuno la rispetta. Tutto ciò è in linea con l'agenda di sorveglianza digitale a cui anche Giorgia Meloni sta prendendo parte.

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LE 4 FORME DI POTERE

Il sistema esercita il suo potere attraverso due dimensioni.

1) ENERGIA

Riguarda la produzione dell'energia, di lavoro e di forza lavoro. Il potere volto ad aumentare le precedenti è il biopotere, si esercita attraverso il discorso ed è stato studiato principalmente da Foucault (1, 2, 3, 4). Il potere volto a dissipare la produzione è il thanatopotere, si esercita tramite il controllo sulla morte, decidendo chi è autorizzato a morire e chi no secondo il codice. L'autore principale di riferimento è Baudrillard (1, 2, 3, 4).

2) EVENTI

Il potere descrittivo è quello della scienza, che riduce gli eventi a fenomeni statistici da controllare e misurare. Esso si esercita attraverso il dominio del dato o dell'osservazione, e l'autore di riferimento è Feyerabend (1, 2, 3, 4).
Il potere politico sovrano, studiato principalmente da Schmitt (1, 2, 3, 4), mira al dominio con l'imposizione di leggi e si esercita mediante le forze armate.

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VACCINI AUTOREPLICANTI: LA PIÙ GRANDE DELLE FOLLIE

È stato approvato recentemente in Giappone un veleno sperimentale covid diverso da tutti gli altri e che farà apparire le reazioni avverse di Pfizer come una bazzecola.

1) SI AUTOREPLICANO COL REPLICONE

Il veleno sperimentale non fa uso di normale mRNA, ma di saRNA, che contiene oltre alle istruzioni per sintetizzare la proteina spike, anche un replicone. Il replicone è un'unità funzionale del genoma che è in grado di essere replicata a partire da un singolo sito di origine di replicazione, prodotto artificialmente a partire dal virus venezuelano dell'encefalite equina a cui vengono sostituiti i geni strutturali che farebbero produrre le proteine tipiche del virus dell'encefalite equina con sequenze di mRNA che fanno produrre invece la proteina spike. Il virus dell'encefalite equina è in grado di moltiplicarsi più volte all'interno della stessa cellula, e ciò vuol dire che farà produrre alla cellula molta più spike per periodi molto lunghi di tempo. Anche qui vengono modificate le sequenze di nucleotidi per impedire alla cellula di riconoscere l'RNA come estraneo e degradarlo, solo che fanno ciò aggiungendo 5-metilcitidina. L'approvazione si basa su un trial clinico che è stato fatto su 828 persone e che ha studiato la presenza di effetti avversi solo per 29 giorni. Lo studio si trova ancora in preprint e non è stato ancora pubblicato in alcuna rivista scientifica. È importante notare che la corsa agli armamenti (biologici) per produrre veleni a mRNA di questo tipo non è iniziata adesso, ma già nel 2020, e ci sono tantissimi articoli dove ne hanno sperimentato delle versioni (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9). La tecnica è sempre la stessa, solo che prendono il replicone di altri virus come quello della febbre gialla, l'alfavirus o il pestivirus. Quello che questi veleni contengono è sequenza genica per farti produrre nel tuo organismo direttamente un virus OGM.

2) IL VACCINO CHE UCCIDE DOLCEMENTE

La strategia per la promozione di questi veleni di nuova generazione è completamente diversa dalle precedenti. Se i veleni precedenti sono stati presentati col mantra "safe and effective", questi si limitano a dire che avranno efficacia uguale, ma ridurranno l'elevato tasso di reazioni avverse che secondo loro è la ragione che ha spinto la gente a boicottare le campagne vaccinali, perché richiederanno una dose minore in quanto l'mRNA si riprodurrà da solo. Saranno anche più economici, e quindi gli Stati li preferiranno agli altri tipi di veleni a mRNA perché potranno comprarne più dosi a un prezzo minore. Questa follia la vogliono utilizzare non solo per i virus, ma anche per trattare i tumori, terapia che già si è mostrata inutile e con effetti avversi molto gravi quando hanno utilizzato l'RNA che non si autoamplifica.

3) EFFETTI AVVERSI E PROBLEMI

La cellula avrà molta difficoltà a degradare e smaltire questo tipo di RNA che viene concepito per persistere il più possibile all'interno delle cellule e produrre più proteine virali possibili, che a loro volta possono avere effetti deleteri sull'organismo in base al tipo di proteina prodotto, ma anche indurre un class switching delle IgG verso le IgG4 per promuovere tolleranza immunitaria.
Il problema più serio riguarda il replicone stesso: se iniettato in un organismo che già ha un'infezione virale, il replicone si può unire al virus già presente nell'organismo e potenziare l'infezione virale, cosa che è già stata provata per i vaccini tradizionali (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7), dove in alcuni casi i vaccini hanno creato nuove varianti o virus. Uno dei repliconi che viene utilizzato generalmente in questi vaccini, l'alfavirus, si è già ricombinato in natura con un ceppo diverso e ha prodotto il virus occidentale dell'encefalite equina.

CONCLUSIONI

I veleni sperimentali che hanno distribuito durante la farsa pandemica erano solo un test per arrivare a questi, che al contrario di come li presentano i media, presentano molti più rischi legati alla presenza del replicone.

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LA PSYOP DEL MORBILLO

Non bastavano le polmoniti, adesso si sono inventati un'emergenza morbillo che non esiste solo per diffondere un po' di odio verso i no vax.

1) PSYOP RICICLATA BEN 3 VOLTE IN POCHI MESI CON DATI FALSI

Per 1855 casi dichiarati di morbillo che i media gonfiano a 2000 la Romania dichiara epidemia (1, 2, 3) e propone le ennesime punture assassine per far fronte a un problema che non esiste, visto che la popolazione della Romania è di più di 22 milioni, parliamo dello 0,008% della popolazione. Lo stesso terrorismo, che poi si è rivelato un nulla di fatto, lo hanno fatto sia a Maggio (1, 2, 3, 4) che a Luglio (1, 2, 3, 4, 5, 6) parlando di Londra. Dichiaravano un'imminente epidemia di morbillo di 160mila casi.
I dati di cui parlavano i media italiani, però, erano del tutto falsi e hanno spacciato come dati una simulazione fatta dagli "esperti" che non si è verificata, perché i casi ufficiali che hanno registrato in tutto il 2023 fino ad ottobre sono stati solo 167 in tutta l'Inghilterra, e mentre i media italiani annunciavano l'ecatombe di Luglio, a Londra c'erano solo 4 casi confermati. Anche i dati della Romania sono stati riportati in modo falso, perché i 1885 non sono relativi ai casi attivi, ma ai casi registrati fino a quel momento per tutto l'anno, come esposto sul sito del ministero della Salute rumeno, e attualmente i nuovi casi sono solo 445 (1, 2, 3). Il ministro della salute rumeno ha dichiarato epidemia non perché vi sia un rischio, ma solo per poter iniziare la campagna vaccinale.

2) DANNO LA COLPA AI NO VAX

Tutti gli articoli che vi ho riportato nel paragrafo precedente hanno una cosa cosa in comune: colpevolizzarci per epidemie che nemmeno esistono sostenendo che la diffusione della nostra controinformazione abbia portato al crollo delle campagne vaccinali. Ci sono articoli molto espliciti su questo punto che più che parlare della situazione del morbillo sono un'invettiva con incitamento all'odio nei confronti dei no vax (1, 2, 3) che riportano un articolo dell'UNICEF che va contro i no vax. Il calo della copertura vaccinale del morbillo rispetto al periodo pre farsa pandemica è irrisorio, di un misero 3% sulla seconda dose.
L'altra menzogna è l'aumento del 3000% dei casi, e su questo, abbinato all'odio verso i no vax, ci sono decine di articoli (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16) tutti identici. Questo 3000% con più di 30mila casi è frutto di un report dell'OMS che aggrega i dati europei con quelli dell'Asia centrale, mentre in realtà i casi di morbillo in Europa sono in calo vertiginoso dal 2018, come scritto su un report della ECDC che analizza fino al 2022. Analizzando lo stesso report dell'OMS non solo si può vedere che la stragrande maggioranza di questi casi sono in Asia centrale e non nell'UE, ma che l'aumento non esiste, perché gi anni in cui sono stati registrati più casi (2018-2019) sono stati gli anni con la più alta copertura vaccinale in assoluto, mentre i 30mila casi del 2023 sono perfettamente compatibili con quelli avuti dal 2010 al 2015. Uno studio in Giappone ha dimostrato che non c'è alcuna correlazione tra copertura vaccinale e casi. L'aumento è solo rispetto al 2021-2022, gli anni in cui vi è stata la farsa pandemica, dove i casi non sono stati diagnosticati o sono stati diagnosticati come COVID. Questi due anni, se presi i 13 anni della tabella dal 2010 al 2013, figurano come degli outlier, e parlare di aumento di casi del 3000% prendendo come riferimento gli outlier di una distribuzione è totale disonestà intellettuale ed un errore di statistica.

CONCLUSIONE

L'UNICEF riporta che sta lavorando per GAVI, che a sua volta è una creazione della Bill e Melinda Gates foundation ed ha come membri fondatori la banca mondiale e l'OMS. I giornalisti come al solito sono al soldo di questi criminali di scala mondiale per diffondere falsità e incitare all'odio nei confronti di chi si oppone alle loro stragi, perché esiste una correlazione positiva tra numero di vaccinazioni pediatriche e mortalità infantile.

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LA FARSA PANDEMICA È STATA CREATA PER MOTIVI IDEOLOGICI

La scienzah stessa ad ammette e rivendica, attraverso degli articoli, che la farsa pandemica è stata messa in scena per portare avanti degli obiettivi politici.

1) AMMESSA LA DISCRIMINAZIONE POLITICA DEI NON VACCINATI

Inizialmente si negava l'esistenza stessa di una discriminazione dei non vaccinati, un articolo su Nature ammise l'esistenza della discriminazione, salvo poi sostenere che durante una pandemia è giustificata. Uno studio condotto negli USA ha presentato due vignette ad elettori di Trump o di Biden, e nonostante entrambe le fazioni tendessero a discriminare i non vaccinati, la discriminazione da parte degli elettori di Biden era molto più alta e aggressiva, inoltre questi ultimi tendevano a sovrastimare enormemente il rischio di ospedalizzazione, con il 41% dei democratici che riteneva che fosse almeno del 50%. Gli autori sostengono che la discriminazione dei non vaccinati si è basata su menzogne che sono state rilasciate principalmente dai media di sinistra (1, 2, 3, 4, 5, 6), come che il vaccino fosse in grado di bloccare la trasmissione. In un commento allo studio gli autori hanno sostenuto che il fine delle menzogne dei media fosse associare il non vaccinato allo stereotipo del socialmente deviante con una retorica collettivistica basata sulla responsabilità sociale. Anche uno studio italiano dimostra che gli italiani hanno obbedito alle restrizioni perché "le regole vanno rispettate perché sono regole" o per l'aver paura di contagiare gli altri, e solo il 7.7% del campione ha ammesso di essere motivato da ragioni egoistiche, come il non contrarre il virus.

2) AGENDA 2030 E OMS

Potete trovare qui un articolo in cui si sostiene che il rimedio alla COVID 19, alle alluvioni e alla farsa del clima sia l'agenda 2030. Un altro studio in 73 Paesi ha rilevato un aumento del 38.6% (CI 36.6%, 40.6%) nel supporto di misure assistenzialiste in ambito sanitario, i cui predittori erano il sentire che la farsa pandemica potrebbe avere un impatto sulla propria situazione economica e l'importanza attribuita alla solidarietà sociale, una misura del collettivismo. Gli autori concludono che la farsa pandemica è stata un'ottima cosa per spingere le persone ad allinearsi agli obiettivi dell'universal healthcare agenda, un'agenda dell'OMS che fa parte dell'agenda 2030, obiettivo 3, e dai sotto-obiettivi si capisce che riguarda vaccini, prevenzione, "pianificazione familiare" e azzerare i morti per incidenti stradali. Per raggiungere questi obiettivi bisogna adottare il primary healt care approach, un'altra agenda dell'OMS, basata su "giustizia sociale, equità, solidarietà e partecipazione", le parole-feticcio della sinistra.

3) USARE LA FARSA PANDEMICA PER ATTACCARE LA PROPRIETÀ PRIVATA

In questo articolo si sostiene che la farsa pandemica è stata aggravata dalle disuguaglianze economiche: i brevetti dei vaccini sono un esempio di "lotta di classe", attribuendo le morti non ai vaccini e ai protocolli ministeriali killer, bensì ad un'ineguale distribuzione dei vaccini colpevolizzando direttamente il libero mercato, che secondo l'autrice va sradicato completamente e giudica il grande reset del WEF come troppo moderato.

CONCLUSIONI

I media ridicolizzavano fino a qualche mese fa cose che ora la scienzah stessa ammette, che dice "sì, il complotto era reale, ve lo abbiamo fatto di proposito, e ora non potete farci nulla, ma obbedire e basta". Il fine della farsa pandemica, oltre a tutto il lato riguardante le morti da vaccino, è stato il marginalizzare e delegittimare dal punto di vista politico tutte quelle persone non dotate di un'ideologia progressista/woke, sia i conservatori, sia chi non è politicamente schierato, così da accelerare la propaganda woke e obbligare le destre, come ad esempio il governo Meloni, a normalizzare gli elementi collettivisti del progressismo per non essere tacciate di negazionismo pandemico, così da neutralizzare qualsiasi opposizione ideologica tra destra e sinistra in favore di quest'ultima.

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IL VACCINO FAVORISCE IL CANCRO: IPOTESI MULTICOLPO

In seguito a numerosi studi che hanno riportato casi di progressione o insorgenza di tumori dopo il vaccino (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10), sono state formulate diverse spiegazioni raccolte in questa review.

1) MICRO-AMBIENTE FAVOREVOLE ALLA PROGRESSIONE E INSORGENZA DI TUMORI

La linfopenia, riduzione dei globuli bianchi nel sangue, è uno degli effetti avversi al vaccino (1, 2, 3). Ci sono degli studi che mostrano che quest'ultima è correlata all'incidenza del cancro, alle metastasi e riducono la probabilità di sopravvivere (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7) e questo vale sia per i linfociti T helper (CD4) (1, 2) sia per i linfociti T citotossici (CD8) (1, 2).
I nanolipidi contenuti nel vaccino sono infiammatori (1, 2): in studi sul topo (1, 2, 3) si sono attivate molteplici vie infiammatorie, produzione di chemochine e citochine ed infiltrazione dei neutrofili. Questa infiammazione può anch'essa predisporre, così come la linfopenia, all'insorgenza del cancro. Circa il 15%-20% dei casi di cancro sono preceduti da infezione, infiammazione cronica e autoimmunità dello stesso tessuto o organo (1, 2, 3, 4, 5, 6), perché l'infiammazione cronica porta ad un'attività anomala dei neutrofili che promuove ogni stadio della formazione di un tumore (1, 2, 3, 4, 5, 6). I nanolipidi si accumulano preferenzialmente nei tumori (1, 2, 3, 4), portando delle infiammazioni che rafforzano la proliferazione tumorale.

2) DOWNREGULATION RECETTORI ACE-2

La spike consiste di due subunità: la S1 si aggancia alla cellula mediante i recettori ACE-2, la S2 permette l'ingresso all'interno della cellula. La downegulation dei recettori, una riduzione nel numero di questi in corrispondenza ad un eccesso di ligandi, promuove la via del segnale mediata dal recettore di tipo 1 dell'angiotensina II. Ci sono poi 3 vie attraverso cui si può promuovere l'insorgenza di tumori:

a) Attivazione di proteina chinasi attivata dal mitogeno (MAPK) che porta ad una maggiore attivazione del fattore di trascrizione NF-κB che nelle cellule tumorali promuove proliferazione, soppressione immunitaria e favorisce il processo di metastasi. NF-κB promuove l'aumento dell'interleuchina 6, associata alle recidive tumorali di alcuni tipi di cancro (1, 2, 3).

b) Attivazione del fosfatidil-inositolo-3-chinasi, via di segnalazione implicata nei tumori maligni e nella progressione tumorale (1, 2, 3).

c) angiogenesi tumorale mediata dalla riduzione del numero di recettori ACE-2 in grado di proteggere dai tumori (1, 2, 3, 4). La spike può rimanere nel sangue per settimane o mesi (1, 2, 3) e la proteina può finire ovunque nel corpo perché dopo essere stata prodotta nella cellula viaggia all'interno di esosomi.

3) COMPROMISSIONE DELLA RISPOSTA DEGLI INTERFERONI DI TIPO 1

L'mRNA del vaccino contiene la pseudouridina che impedisce ai recettori toll-like di riconoscere l'mRNA estraneo. Questa riduzione dell'interazione tra l'mRNA estraneo e i recettori toll-like riduce la produzione di interferoni di tipo 1 che hanno un effetto antitumorale. Una loro riduzione può portare alla crescita delle cellule tumorali e il potenziale metastatico di alcuni tipi di tumore (1, 2, 3, 4, 5).

4) GLI EFFETTI SUI GENI ONCOGENI E ONCOSOPPRESSORI

L'mRNA del vaccino è stato modificato per avere dei codoni ottimizzati sostituendo ad alcune basi con C e G. Ciò causa delle formazioni G4 anomale nella struttura secondaria dell'mRNA (1, 2, 3) che vanno a formare un legame alterato con le proteine che legano l'mRNA e portano ad una downregulation dei miRNA. I miRNA regolano l'espressione di p53, e una loro alterazione può essere fattore di rischio per alcuni tipi di cancro (1, 2, 3, 4, 5). La spike interagisce con p53 e con BCRA 1/2 in silico, e se questo dovesse capitare anche in vivo, sarebbe un ulteriore fattore di rischio per diversi tipi di tumori (1, 2, 3, 4).

CONCLUSIONI

Gli autori della review notano nei dati della CDC un'associazione temporale tra picchi di mortalità per tumore e campagne vaccinali.

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EMILIA-ROMAGNA: BANDO PER RITIRARE I SEMINATIVI DALLA PRODUZIONE

Il bando lo trovate cliccando qui.

1) NIENTE PRODUZIONE AGRICOLA E PASCOLO

Con la Delibera di Giunta regionale n. 2133 del 4 dicembre 2023 l'Emilia-Romagna approva 3 interventi SRA (socially responsabile agricolture). Il terzo intervento è quello mirato al ritiro dei seminativi dalla produzione. Chi decide di aderire al bando deve impegnarsi per 20 anni a non coltivare i propri terreni, che dovranno essere popolati da specie arboree selvatiche. Gli agricoltori non solo dovranno astenersi dal piantare semi per la produzione agricola, ma dovranno gestire e fare manutenzione del terreno per favorire la crescita delle piante e degli alberi selvatici indicati nella delibera e mettere delle trappole per controllare la popolazione delle nutrie. Sarà vietato anche il pascolo di animali, salvo in alcune condizioni, come l'utilizzo dell'attività di pascolo per sostituire il controllo della vegetazione tramite sfalcio o trinciatura, ed in ogni caso è vietata dal 20 Febbraio al 10 Agosto.
Gli aiuti finanziari vanno dai 1500 euro all'anno per ogni ettaro di terreno per i prati umidi fino a 500 euro annui per ettaro per le superfici di montagna e collina.

2) CONTRARIO ALLA LORO STESSA SCIENZA

Questo intervento segue la follia olandese di sacrificare la produzione per ridurre le emissioni di CO2, ma ciò va contro la loro stessa scienza, perché come ho spiegato qui, le coltivazioni sono efficienti nell'assorbire CO2 perché meno suscettibili agli incendi, inoltre le piante utilizzano la CO2 per crescere di più, e questo è stato dimostrato anche per il raccolto, che tende ad essere più abbondante per maggiori livelli di CO2 (1, 2, 3, 4), mostrando che questo bando nulla ha a che vedere con la salvaguardia ambientale e che anzi le piante beneficiano della CO2 stessa per una migliore produttività. Questa associazione positiva tra CO2 e crescita delle piante è inoltre nota da molto nella letteratura scientifica tanto da essere nominata CO2 fertilization effect, che ha portato ad un aumento della produzione del 44% dall'anno 2000 (1, 2, 3). Queste cose sono note fin dagli anni 70, dove uno studio mostrò che le piante di cotone raddoppiarono la loro crescita se coltivate in un ambiente sperimentale ad alto tasso di CO2. Non aumenta solo la produzione, ma anche la dimensione delle foglie e dell'estensione totale dell'area vegetale, che secondo questo studio è aumentata del 25%-50%, e il 70% della varianza è proprio spiegato dall'effetto di fertilizzazione della CO2.
L'unica controindicazione è lo sbilanciamento tra carbonio e azoto nella crescita delle piante, rendendole più ricche di carboidrati e meno di proteine. Questo studio spiega che è un problema che si può risolvere fornendo più azoto alle piante o selezionando quelle che lo fissano meglio, i legumi non risentono di una carenza di azoto e riescono a sfruttare l'abbondanza di CO2 per sopperirla.

3) LE VERE RAGIONI: I FONDI EUROPEI

Il bando è finanziato dal fondo europeo FEASR (1, 2, 3) che era destinato a tutelare l'agricoltura e promuoverne lo sviluppo all'interno dei paesi UE. Adesso è diventato un fondo per finanziare i progetti "sostenibili": nel secondo pdf del regolamento sul fondo FEASR è scritto che la politica agricola comune deve essere condotta tenendo conto gli obiettivi dell'agenda 2030 (p.1), e a p.29 che i fondi FEASR possono essere utilizzati per monitorare le risorse agricole e valutare il progresso verso il raggiungimento degli obiettivi dell'agenda 2030. Il bando dell'Emilia-Romagna pur essendo su base volontaria prevede tanti controlli, e quella miseria che danno ai proprietari terrieri per non far coltivare le terre andrà spesa tutta nella manutenzione e nelle operazioni da dover fare per rimanere in regola col bando, altrimenti si rischiano sanzioni.

CONCLUSIONI

Sulla base dell'ennesima farsa, quella del clima, si aprono finestre di Overton per tentare l'ennesimo attacco alla proprietà privata degli individui in nome dell'agenda 2030.

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IT WALLET: VERSO L'IDENTITÀ DIGITALE EUROPEA

Questo wallet è un progetto sperimentale per traghettare verso l'identità digitale europea.

1) RIUNIRE INSIEME TUTTI I DOCUMENTI

IT wallet è un portafoglio digitale accessibile dal 2024 tramite IO che racchiuderà in sé tutti i documenti della persona: patente, carta di identità, tessera sanitaria, carta europea della disabilità, forse la tessera elettorale, ed altri eventuali documenti privati. Si tratta di un sistema che andrà a rimpiazzare SPID, che sarà eliminato entro il 2025, e sarà interamente gestito dallo Stato. Il livello di sicurezza di default dell'IT Wallet è il 2 per il quale basterà esclusivamente un nome utente, una password, e una OTP temporanea. Esistono anche servizi di livello 3, che al momento è persino a pagamento con lo SPID, dove per accedere ai servizi sarà richiesto il possesso di un dispositivo per la firma digitale remota o una smart card, oppure un lettore NFC e il PIN della CIE.
Lo stesso mainstream ammette che la promozione di IT wallet non sarebbe stata possibile senza la farsa pandemica, che ha abbassato la diffidenza verso la digitalizzazione, perché eventuali bonus e documenti potevano essere ottenuti quasi esclusivamente online. Il legame con la farsa pandemica non è esclusivamente questo, perché non solo l'app IO era una delle possibilità per avere il green pass, ma alla realizzazione del progetto IT wallet ha contribuito anche SOGEI, la società che ha realizzato la piattaforma digitale per poter controllare i green pass.

2) IL FINE È L'IDENTITÀ DIGITALE EUROPEA

La Meloni vuole essere la prima (1, 2, 3) in Europa in termini di digitalizzazione e dare l'esempio agli altri Paesi dell'Unione, e viene ammesso senza alcuna vergogna che questo IT Wallet è solo una piattaforma di passaggio il cui fine è il portare tutti gli italiani ad avere un'identità digitale europea e un portafoglio (wallet) europeo entro il 2026 (1, 2, 3) e con ogni probabilità rimpiazzerà IT wallet stesso presentandosi come il suo aggiornamento o nuova versione. I media stranieri infatti sono molto più espliciti e chiari su questo punto: IT wallet non è un progetto a sé stante, ma viene definito come parte di un esperimento europeo per lo sviluppo di un'identità digitale condivisa (1, 2, 3), quindi l'Italia è stata di nuovo selezionata come paese cavia per la digitalizzazione, così come lo è stata per la farsa pandemica e il green pass.

3) DECADE DIGITALE EUROPEA

IT wallet è parte della transizione digitale italiana che è a sua volta parte del progetto "decade digitale europea" il cui obiettivo è digitalizzare completamente i servizi pubblici. Infatti IT wallet è solo uno dei tanti progetti italiani in ambito di digitalizzazione: in una recente audizione alla camera dei deputati, Alessio Butti ha dichiarato che presenteranno anche un prototipo per digitalizzare la raccolta firme per i referendum, il progetto Polis, che attualmente è in stallo, dove verrà estesa la digitalizzazione dei servizi pubblici anche agli abitanti dei piccoli paesini e sarà gestito da poste italiane, e viene dichiarato anche che l'Italia partecipa a ben due sperimentazioni per integrare il wallet italiano in quello europeo. Infatti recentemente l'unione europea ha raggiunto un accordo per implementare l'identità digitale europea, che non sarà utilizzata solo per accedere ai servizi pubblici, ma anche a quelli privati. ll testo dell'accordo cita espressamente la farsa pandemica, dicendo che le parti interessate, tra cui gli stakeholders, hanno "sottolineato come la pandemia di COVID-19 abbia dimostrato l'importanza di un'identificazione a distanza sicura affinché tutti possano accedere a servizi pubblici e privati".

CONCLUSIONI

IT wallet significa euro digitale. Questa è la vera ragione per cui lo stanno introducendo: avere un portafoglio associato ad un'identità digitale e poter monitorare sia gli acquisti, sia l'accesso ad ogni genere di servizio, anche quelli privati, uno strumento di potere che potrà essere utilizzato dai governi come più li aggrada.

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DISCORSO DI INIZIO ANNO

Il 2024 sarà l'anno dell'agenda digitale.

1) IL VERO FRONTE È QUELLO DIGITALE

Verrà introdotto l'IT wallet, l'Euro digitale sarà nel pieno vivo della sua fase di preparazione e il discorso mediatico si sposterà sempre di più sul tema dell'intelligenza artificiale. Siccome l'intelligenza artificiale fa paura e preoccupa un po' tutti, non possono dire apertamente che sarà qui per controllarci e sostituirci. Vi diranno che l'intelligenza artificiale è un alleato, ma che per i suoi rischi dovrà essere regolamentata imponendole un'etica. Questo nasconderà solo un uso politicizzato e ideologizzato dell'AI volto a difendere e propugnare l'ideologia woke. I "vincoli etici" che imporranno serviranno solo per impedire che l'AI restituisca contenuti affini al dissenso. Questa sarà inoltre impiegata nelle smart city, che grazie al nuovo AI act potrà essere utilizzata per prevenire il "terrorismo" e alcuni tipi di crimine. Sempre più comuni acquisteranno telecamere dotate di riconoscimento facciale, sensori ed altri strumenti, e potranno farlo anche utilizzando fondi europei destinati a rendere le città "smart". La gabbia digitale viene così costruita: ID digitale associata ad una moneta digitale in una città ricolma di sensori e telecamere in grado di riconoscervi e tracciare i vostri spostamenti utilizzando le potenti connessioni ad internet garantite dalla rete 5g. Da tenere d'occhio è il fenomeno della desertificazione bancaria: la progressiva riduzione degli sportelli potrebbe essere utilizzata per disincentivare i prelievi e promuovere il digitale.

2) LEGITTIMARE LA SORVEGLIANZA BIOMETRICA

Nell'ambito virus il sistema non getta mai la spugna, perché nonostante tutto sta provando a normalizzare l'uso delle mascherine all'interno delle strutture sanitarie, ulteriormente prorogato con la nuova ordinanza che estende quella precedente fino a giugno 2024 e fornisce ai direttori sanitari il folle arbitrio di poter imporre dei presidi sanitari. Tutte le psyop di quest'anno come nuove varianti, morbillo, polmoniti e quant'altro sono fallite in un nulla di fatto. Il terrorismo pandemico non attira più, la sorveglianza biometrica dovranno diffonderla utilizzando altri mezzi.
Le due psyop che stanno iniziando a coltivare sono quella della violenza sulle donne che serve per far credere che viviamo in un mondo pericoloso nonostante l'Italia abbia uno dei tassi di omicidi più bassi dell'Unione Europea, e quella dell'immigrazione che viene legata poi alle questioni geopolitiche e al terrorismo, pericolo creato ed alimentato dalle stesse elites. Entrambe hanno in comune l'idea di un mondo pericoloso che può essere tenuto sotto controllo solo tramite la sorveglianza. Così come coi veleni sperimentali, presentati per salvarsi dalla pandemia inesistente, allo stesso modo terrorismo e violenza sulle donne vengono utilizzati per giustificare la sorveglianza che stanno imponendo. Altro tentativo è la diffusione della prevenzione e monitoraggio a scopo medico, capitalizzando sui malori improvvisi che loro stessi hanno creato coi veleni, salvo poi attribuirli al cambiamento climatico.

3) LA CICLICITÀ DELLE PSYOP

Gli argomenti sono sempre quelli: nelle stagioni autunno-inverno tornano a parlare di virus e pandemie, l'intermezzo primaverile serve per offrire qualche dissidio geopolitico sul quale far scontrare la popolazione, e in estate parlano di clima, di incendi, e di caldo. In mezzo inseriscono come capita attentati terroristici e delitti nei confronti delle donne per fare in modo che non vi sia mai un periodo dove il popolo non sia bombardato da messaggi ideologici.

CONCLUSIONI

Ormai conosciamo il nostro nemico, le sue armi e le sue capacità. Utilizza sempre temi ricorrenti perché sono quelli con cui la popolazione è più familiare: guerre, virus, cronaca nera, catastrofi naturali. Il loro continuare a martellarci non significa che noi dobbiamo arrenderci e lasciarli fare. Più continueranno a diffondere menzogne, più queste verranno sbugiardate, più il dissenso aumenterà.

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IN GAZZETTA UFFICIALE I DECRETI CHE AUTORIZZANO GLI INSETTI A USO ALIMENTARE

L'edizione della gazzetta ufficiale a cui si farà riferimento nel post è questa


1) ETICHETTATURA BEN VISIBILE E SCAFFALI SEPARATI

Siccome le polveri di insetti possono provocare reazioni allergiche anche molto forti, i prodotti che contengono polvere proveniente da larve o insetti, l'etichetta deve contenere in modo esplicito il rischio di allergia (p.8 art 2, 2) per persone che hanno allergia verso crostacei, molluschi e acari della polvere, ma non basta perché diversi studi hanno mostrato che le proteine degli insetti possono crosseragire con diverse proteine note e anche provocare allergie ex novo dopo il consumo, anche prolungato. L'etichetta, in ogni caso, deve indicare esplicitamente sia il nome scientifico della specie, sia il nome del linguaggio comune. Quindi vi sarà scritto acheta domesticus (grillo domestico) (art 2,1). Va messa nel campo visivo principale e non dietro il prodotto, in modo che sia facilmente riconoscibile e visibile (art 2, 3; art 2, 4). I prodotti a base di insetto o larva dovranno essere messi in comparti separati, segnalati da appositi cartelli (p.9, art 2, 6). Queste disposizioni non valgono solo per la farina di grillo, ma anche per quella della larva gialla della farina, della locusta migratoria, del verme della farina minore. Non solo per la polvere, ma in tutte le forme e in tutti i modi in cui sono stati autorizzati gli alimenti. Per quanto riguarda il verme della farina minore, questo è stato autorizzato anche come ingrediente degli integratori, che sono vietati ai minori di 18 anni (p. 14, art 2.4).

2) SPARISCE LA PROTEZIONE DEI PRODOTTI TIPICI

Inizialmente i decreti avrebbero dovuto prevedere, come dichiarato da Lollobrigida, il divieto di poter realizzare prodotti tipici italiani come la pasta e la pizza a base di insetti. Questo sarebbe stato finalizzato a evitare la concorrenza almeno per i nostri piatti tipici e garantire che le tradizioni culinarie fossero preservate e rispettate. Di questo divieto, nei decreti pubblicati nella gazzetta ufficiale, non c'è alcuna traccia. Ciò significa che qualsiasi prodotto potrà averne la versione scimmiottata a base di larve e insetti. La prima marcia indietro è quindi stata fatta ancor prima di iniziare a vedere questi prodotti sugli scaffali, che ovviamente lì rimarranno, perché resteranno invenduti.

3) COSE DA SAPERE SUGLI INSETTI

Oltre al rischio di allergie già discusso, gli insetti hanno moltissimi altri lati negativi. Oltre ad essere pieni di parassiti potenzialmente dannosi per la salute e difficili da trattare e da pulire, e quindi azzerare il rischio di contaminazione, si tratta di "cibi" ipercalorici molto grassi la cui percentuale di grassi saturi può superare quella della carne di maiale o di manzo, a seconda della specie, ed anche privi di alcuni amminoacidi essenziali. Essendo bioaccumulatori, assorbono tutto quello che si trova nel loro ambiente, e quindi possono accumulare piombo e altri metalli pesanti, come cadmio e mercurio, ed nelle larve della farina anche l'arsenico. Infine, gli insetti vengono nutriti di feci ed altri scarti biologici da allevamento, per cui il rischio che si possano trasferire geni antibiotico-resistenti ai batteri è molto alto, inoltre gli insetti tendono normalmente ad esprimere questi geni. Anche la questione ambientale con cui vorrebbero giustificarne l'allevamento è una truffa nella truffa dal momento che quella della CO2 è una truffa in sé, perché allevarli ha impatto tanto quanto allevare il pollo.
Le fonti di tutte queste informazioni le puoi trovare cliccando qui.

CONCLUSIONI

La pubblicazione di questi decreti non è stata trattata dai media mainstream, perché è risaputa l'avversione degli italiani per gli insetti, la propaganda martellante dell'anno scorso gli sarebbe controproducente. Ce li fanno invece trovare sugli scaffali, e pian piano aumentando sempre più il prezzo dei generi alimentari e mirando sui giovani faranno in modo da incrementarne il consumo.

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CARTA DI IDENTITÀ SUI SOCIAL: FOLLIA DI FRATELLI D'ITALIA

Questa proposta potrà prendere due sbocchi: carta di identità accessibile solo ai gestori dei social o resa pubblica, in entrambi i casi è una cosa negativa.

1) GLI "HATERS" ELETTI A CAPRO ESPIATORIO

I discorsi di fine anno di Mattarella vengono utilizzati per alimentare i più assurdi deliri, ed anche in questo caso si parte da qui: secondo Mattarella la violenza di tutti i tipi, persino quella che porta a guerre e conflitti è generata da supercattivi che usano l'AI e tramite i social plasmano l'opinione pubblica. Cosa che in realtà non sarebbe nemmeno falsa, peccato che ha omesso di dire che i "supercattivi" sono proprio loro che stanno al potere. Sulla base di ciò Alfredo Antoniozzi vuole mettere la carta d'identità obbligatoria per accedere sui social e creare una legge per sanzionare gli haters, andando a imporre una censura totale e capillare del dissenso verso persone e argomenti (1, 2, 3). I "leoni da tastiera" diventano quindi una sorta di emergenza nazionale, rei di minare l'armonia e la pace collettiva. La stessa proposta, che oggi i media mainstream considerano all'avanguardia e progressista, solo nel 2019 quando fu proposta da Italia Viva veniva considerata da Repubblica una proposta priva di senso e contro i diritti umani fondamentali, perché l'anonimato in rete fa parte della libera manifestazione del dissenso. Veniva addirittura scritto che l'abolizione dell'anonimato su internet è tipico delle dittature, e della stessa opinione era anche Wired che sosteneva che una legge del genere sarebbe uno strumento per censurare ogni opinione contro il mainstream politico, e la definì allucinazione securitaria.

2) UN CREDITO SOCIALE DI FATTO

Si tratta di un disegno di legge che deve ancora essere proposto ufficialmente nelle camere, e al momento è solo una proposta informale, e non si è ancora capito se l'identità dovrà essere resa pubblica o ceduta esclusivamente al social network. Nel caso della prima opzione vi sarebbe una totale censura del dissenso perché i più fanatici del regime perseguiterebbero chiunque si discosterà dal pensiero unico, e in puro stile cancel culture ne chiederebbero il licenziamento a lavoro e comprometterebbero la vita sociale, e destino simile toccherebbe a chi solidarizza con l'eventuale no vax o "negazionista climatico" di turno. Un credito sociale spontaneo che invece di basarsi sui punti assegnati dallo Stato è basato sul numero di segnalazioni per "disinformazione" o sul numero di opinioni non mainstream. I veri troll, che sono quelli che tormentano chi fa dissenso, non solo resterebbero impuniti, ma avrebbero uno strumento in più per perseguitare le proprie vittime anche al di fuori della rete.

3) L'ANONIMATO SU INTERNET

Anche nel caso in cui la carta di identità venisse esclusivamente data al gestore del social, vi sarebbero effetti negativi riguardo all'anonimato. Le forze dell'ordine possono risalire ad eventuali reati tramite l'indirizzo IP o tramite le informazioni che lasciate voi stessi sui social, e su android, utilizzando alcuni pacchetti dati di Google che le app scambiano con Google stessa se utilizzate la versione del playstore delle app, o chiedendo i file di log ai siti. La carta d'identità obbligatoria nasce dalla costatazione che questi mezzi non sono infallibili, anche l'IP si può mascherare con Tor che anche se non garantisce un anonimato assoluto, può comunque ostacolare l'identificazione. La carta di identità comporta l'individuare chiunque faccia dissenso e utilizzare il sistema legale per vessarlo come è successo ad alcuni della controinformazione, senza passare attraverso gli strumenti informatici per rintracciare il malcapitato.

CONCLUSIONI

A prescindere dagli sbocchi che questa legge potrebbe prendere, la narrazione del fare degli "haters" il nuovo problema della Nazione è un modo mascherato per criminalizzare la controinformazione semplicemente perché esiste, perché il mainstream definisce discorso d'odio qualsiasi cosa vada contro il pensiero unico.

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IL LONG COLD: LA PIÙ GRANDE PRESA IN GIRO

I giornalisti hanno dato un'interpretazione errata di uno studio fazioso.

1) SI CONTRADDICONO DA SOLI

La stampa sta dicendo che oltre alla buffonata del long covid esiste anche il long cold, il cui sintomo principale è una "tosse che dura da mesi", che può essere accompagnata da mal di stomaco e diarrea (1, 2, 3). Questo è un autogol clamoroso, soprattutto se esaminiamo le parole di Bassetti, che sostiene che l'attuale influenza è la peggiore degli ultimi 15 anni (1, 2, 3, 4, 5) e che sia persino peggiore della covid. Quindi stanno ammettendo di averci chiusi in casa e discriminato con il green pass per qualcosa che è persino meno di un'influenza.

2) LO STUDIO DA CUI VIEN FUORI QUESTO DELIRIO

Uno studio di Lancet dove nei non vaccinati è stata indagata la presenza di sintomi di qualsiasi tipo e dividevano i partecipanti in positivi al sars cov-2 o con altre infezioni respiratorie. I sintomi che hanno indagato non avevano alcun legame eziologico tra di loro: hanno indagato la presenza di cose diverse come ansia, tosse e perdita di capelli, e hanno visto che sia chi ha avuto la covid, sia chi ha avuto altre infezioni respiratorie, mostrava di avere un'incidenza più alta di questi sintomi. Nello studio non viene fatta quasi parola della parte più interessante della tabella 2, quella in cui la presenza dei sintomi da long covid viene confrontata con la presenza di sintomi in altre infezioni. Per quasi nessuno dei sintomi si riscontra una differenza significativa (tranne ad per la sensibilità agli odori, dispnea, problemi di memoria e perdita di capelli) mostrando che questi sintomi si dovrebbero manifestare senza differenzia sia dopo la covid che dopo l'influenza. Gli autori hanno tratto la conclusione errata che anche dopo l'influenza si possono manifestare dei sintomi analoghi al long covid.

3) I PROBLEMI DELLO STUDIO

La stampa sostiene che questo studio avvalori la loro tesi di un long cold associato agli attuali casi di influenza. Innanzitutto è stato pubblicato ad Ottobre, i dati citati nello studio sono del 2020-2021, e sono stati presi dal progetto covidence del Regno Unito. Quindi per avvalorare l'esistenza di un'attuale "epidemia" di long cold stanno utilizzando dati vecchi di 3-4 anni, spacciandoli come attuali, facendo allarmismo.
Nello studio si riscontrano numerosi problemi: i pazienti sono stati divisi come covid vs. altre infezioni sulla base del tampone positivo al sars-cov-2, ma come ben sappiamo il tampone non è uno strumento diagnostico e segnala falsi positivi laddove una persona ha un'influenza. Le diagnosi di "altre infezioni respiratorie" si basavano infatti sul tampone negativo al sars-cov-2 e la presentazione clinica, cosa che di per sé invalida la diagnosi perché non fatta in modo indipendente e i sintomi associati al sars-cov-2 sono esattamente quelli influenzali.
I sintomi che sono stati indagati sono stati scelti a caso mettendone il più possibile solo per far uscire qualche risultato significativo, infatti non esiste una spiegazione eziologica del perché dovrebbe esistere un long-covid, che rimane un'etichettatura clinica basata sui sintomi senza alcuna rilevanza biologica. La ricerca non essendo guidata da un'ipotesi sperimentale precisa non è interpretabile: non c'è differenza tra long covid e "long cold" perché le diagnosi sono inattendibili. Inoltre le persone che tendono ad ammalarsi tendono anche ad avere una salute più fragile di chi non si ammala, quindi ecco perché in generale chi ha avuto sars-cov-2 o altro, facendo finta che sia possibile distinguere tra le due, tende a manifestare più sintomi se questi sono pescati a caso, perché è caratteristica di chi è più cagionevole di salute.

CONCLUSIONI

Lo studio non è una prova dell'esistenza del long covid, ma tende ad andare contro la sua esistenza. Gli autori ne hanno stravolto l'interpretazione dandone una faziosa e pandemente. Il termine "long cold" è un'invenzione mediatica e non compare mai nello studio: il long cold è un falso giornalistico.

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