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AGENDA 2030 IN UN LIBRO DI SCUOLA
Il libro è Biologia, indagine sulla vita, per le scuole superiori.
Il video è composto da 3 parti:
1) estratti di propaganda dell'agenda 2030: troverete elogio del veleno Pfizer, degli insetti e tanto altro.
2) estratto della presentazione del libro dove l'agenda 2030 viene paragonata all'educazione civica.
3) estratto di questa live dove si parla delle cellule HELA in un fumetto intitolato "cellule: un bene comune?" ironizzando e minimizzando che queste cellule sono state utilizzate senza il consenso della persona.
Questi "fumetti" sono così infantili che sono adeguati al massimo — per lo stile, e non per i contenuti, che sono pura follia — per una scuola elementare.
L'indottrinamento e l'instupidimento dei giovani va di pari passo.
P.S. Questo scempio di libro è stato realizzato assieme alla Fondazione Veronesi che credo non abbia bisogno di presentazioni.
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Il libro è Biologia, indagine sulla vita, per le scuole superiori.
Il video è composto da 3 parti:
1) estratti di propaganda dell'agenda 2030: troverete elogio del veleno Pfizer, degli insetti e tanto altro.
2) estratto della presentazione del libro dove l'agenda 2030 viene paragonata all'educazione civica.
3) estratto di questa live dove si parla delle cellule HELA in un fumetto intitolato "cellule: un bene comune?" ironizzando e minimizzando che queste cellule sono state utilizzate senza il consenso della persona.
Questi "fumetti" sono così infantili che sono adeguati al massimo — per lo stile, e non per i contenuti, che sono pura follia — per una scuola elementare.
L'indottrinamento e l'instupidimento dei giovani va di pari passo.
P.S. Questo scempio di libro è stato realizzato assieme alla Fondazione Veronesi che credo non abbia bisogno di presentazioni.
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AGENDA 2030: IDENTITÀ, EURO E PATENTE DIGITALE
L'UE ha in progetto di digitalizzare ogni aspetto della nostra vita per tenerci a portata di click.
1) EUROPEAN DIGITAL IDENTITY WALLET
L’unione europea lancerà a maggio 2023, l’EDIW, un portafoglio virtuale dove verranno inserite le informazioni personali di cittadini ed imprese, e di fatto implementerà ufficialmente l’identità digitale in Europa. Nel portafoglio saranno integrati la carta di identità, il passaporto, e tutto ciò che serve per accedere ai servizi pubblici e privati, compresi quelli degli altri stati europei. Sarà utilizzabile per autenticarsi in rete e dal vivo, cambiare il proprio domicilio di residenza, apporre firme elettroniche, presentare la dichiarazione dei redditi, conservare ricette mediche e persino aprire un conto bancario o ottenere un prestito. Basterà prendere appuntamento con la banca, e in caso di documenti mancanti non si dovrà ripetere da capo la procedura come di solito avviene, ma sarà sufficiente caricarli sul proprio portafoglio elettronico.
A costruire l’impalcatura del portafoglio di identità digitale è Potential, un consorzio costituito da 148 partecipanti provenienti da 19 stati membri (nel caso dell’Italia ne fa parte la società Intesa) e anche dall’Ucraina.
2) L’EURO DIGITALE
"Le criptovalute rappresentano una minaccia per il sistema tradizionale finanziario, ed è dunque necessario un euro digitale". È quello che ha detto Cristine Lagarde, presidente della banca centrale europea. L’euro digitale è la CBDC con cui l’UE intende abituare le persone ai pagamenti elettronici e ridurre l’uso del contante. I primi test partiranno ad ottobre 2023, appena sarà conclusa la fase di progettazione. La natura chiusa del progetto fa sì che l’anonimato non è garantito: anche se attualmente dichiarano di non volerci tracciare, Isabel Schnabel, ha affermato che le transazioni effettuate con importi elevati saranno invece tracciate e schedate al fine di impedire l’evasione fiscale e altri scopi illeciti, e sempre per questa ragione si potrebbe richiedere che i propri dati siano condivisi con soggetti terzi.
L’euro digitale verrà presumibilmente rilasciato sotto forma di applicazione da scaricare per il cellulare, e i pagamenti avverranno con il codice QR, familiare ai sostenitori della dittatura sanitaria del lasciapassare.
3) LA PATENTE DI GUIDA DIGITALE
La patente di guida verrà rilasciata in formato digitale e sarà valida in tutti i paesi membri dell’unione europea. Chi deciderà di conseguire la patente dovrà sottostare alla agenda green e conoscere il funzionamento delle auto elettriche: gli istruttori avranno il compito di insegnare come lo stile di guida influisce sulle emissioni. Dopo il rilascio della patente i neopatentati saranno sottoposti a un periodo di prova di due anni e incoraggiati ad aggiornarsi per stare al passo con gli sviluppi tecnologici delle nuove vetture. Per raggiungere l’utopistico obbiettivo di 0 morti sulle strade entro il 2050 verranno applicate multe a chi a non mantiene la distanza di sicurezza, esegue sorpassi pericolosi, attraversa una o più linee continue, parcheggia in maniera pericolosa o utilizza un veicolo sovraccarico.
Digitalizzando la patente sarà più facile individuare i trasgressori: le infrazioni non rimarranno impunite pure se commesse negli altri paesi europei, e le multe dovranno essere pagate su un portale informatico dedicato.
CONCLUSIONI
La digitalizzazione è la colonna portante dell'agenda 2030 (1, 2) e l'ultimo passo prima del credito sociale (1, 2). A prescindere che ci si creda o no, digitalizzare ogni aspetto della nostra vita non solo compromette la nostra privacy, ma fornisce agli Stati un potere mai visto prima che in caso di future "emergenze" potrebbe essere usato per atti di totalitarismo. Il periodo di relativa tranquillità post-pandemenza non deve farci dimenticare che stanno andando alla ricerca di una nuova emergenza (1, 2, 3) con la quale giustificare nuovi soprusi nei nostri confronti.
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1) EUROPEAN DIGITAL IDENTITY WALLET
L’unione europea lancerà a maggio 2023, l’EDIW, un portafoglio virtuale dove verranno inserite le informazioni personali di cittadini ed imprese, e di fatto implementerà ufficialmente l’identità digitale in Europa. Nel portafoglio saranno integrati la carta di identità, il passaporto, e tutto ciò che serve per accedere ai servizi pubblici e privati, compresi quelli degli altri stati europei. Sarà utilizzabile per autenticarsi in rete e dal vivo, cambiare il proprio domicilio di residenza, apporre firme elettroniche, presentare la dichiarazione dei redditi, conservare ricette mediche e persino aprire un conto bancario o ottenere un prestito. Basterà prendere appuntamento con la banca, e in caso di documenti mancanti non si dovrà ripetere da capo la procedura come di solito avviene, ma sarà sufficiente caricarli sul proprio portafoglio elettronico.
A costruire l’impalcatura del portafoglio di identità digitale è Potential, un consorzio costituito da 148 partecipanti provenienti da 19 stati membri (nel caso dell’Italia ne fa parte la società Intesa) e anche dall’Ucraina.
2) L’EURO DIGITALE
"Le criptovalute rappresentano una minaccia per il sistema tradizionale finanziario, ed è dunque necessario un euro digitale". È quello che ha detto Cristine Lagarde, presidente della banca centrale europea. L’euro digitale è la CBDC con cui l’UE intende abituare le persone ai pagamenti elettronici e ridurre l’uso del contante. I primi test partiranno ad ottobre 2023, appena sarà conclusa la fase di progettazione. La natura chiusa del progetto fa sì che l’anonimato non è garantito: anche se attualmente dichiarano di non volerci tracciare, Isabel Schnabel, ha affermato che le transazioni effettuate con importi elevati saranno invece tracciate e schedate al fine di impedire l’evasione fiscale e altri scopi illeciti, e sempre per questa ragione si potrebbe richiedere che i propri dati siano condivisi con soggetti terzi.
L’euro digitale verrà presumibilmente rilasciato sotto forma di applicazione da scaricare per il cellulare, e i pagamenti avverranno con il codice QR, familiare ai sostenitori della dittatura sanitaria del lasciapassare.
3) LA PATENTE DI GUIDA DIGITALE
La patente di guida verrà rilasciata in formato digitale e sarà valida in tutti i paesi membri dell’unione europea. Chi deciderà di conseguire la patente dovrà sottostare alla agenda green e conoscere il funzionamento delle auto elettriche: gli istruttori avranno il compito di insegnare come lo stile di guida influisce sulle emissioni. Dopo il rilascio della patente i neopatentati saranno sottoposti a un periodo di prova di due anni e incoraggiati ad aggiornarsi per stare al passo con gli sviluppi tecnologici delle nuove vetture. Per raggiungere l’utopistico obbiettivo di 0 morti sulle strade entro il 2050 verranno applicate multe a chi a non mantiene la distanza di sicurezza, esegue sorpassi pericolosi, attraversa una o più linee continue, parcheggia in maniera pericolosa o utilizza un veicolo sovraccarico.
Digitalizzando la patente sarà più facile individuare i trasgressori: le infrazioni non rimarranno impunite pure se commesse negli altri paesi europei, e le multe dovranno essere pagate su un portale informatico dedicato.
CONCLUSIONI
La digitalizzazione è la colonna portante dell'agenda 2030 (1, 2) e l'ultimo passo prima del credito sociale (1, 2). A prescindere che ci si creda o no, digitalizzare ogni aspetto della nostra vita non solo compromette la nostra privacy, ma fornisce agli Stati un potere mai visto prima che in caso di future "emergenze" potrebbe essere usato per atti di totalitarismo. Il periodo di relativa tranquillità post-pandemenza non deve farci dimenticare che stanno andando alla ricerca di una nuova emergenza (1, 2, 3) con la quale giustificare nuovi soprusi nei nostri confronti.
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IL REGNO UNITO HA SEMPRE MENTITO SULLE RESTRIZIONI
Oltre al caso Speranza abbiamo anche quello di Hancock, ex ministro della salute in UK, e qui vi presento l'elenco completo delle sue malefatte.
1) ELENCO COMPLETO
1) Utilizzare il terrore, mentendo sulle varianti, per far in modo che le persone seguissero i lockdown (1, 2, 3).
2) Ha fatto cacciare o fatto mobbing a scienziati scomodi che potessero contestare la narrazione covid o si opponevano alla vaccinazione di massa (1, 2, 3).
3) Ha dichiarato che avrebbe utilizzato il covid per diventare famoso, e di voler passare alla storia come mr. Vaccino, facendo in modo di vaccinare più persone possibili. Il "vaccino" era per lui lo strumento per fare carriera politica (1, 2).
4) Ha fatto pressione sui ministri affinché utilizzassero la polizia per far rispettare i lockdown (1, 2).
5) Ha dichiarato guerra alle case di riposo, segregando gli anziani, isolandoli e riempiendoli di tamponi, impedendo le visite dei parenti. Le sue misure nonostante spieghino il 50% di eccesso di mortalità e siano state considerate inumane, sono state comunque da lui applicate. (1, 2, 3, 4, 5, 6).
6) Insieme a Boris Johnson ha promosso una sorta di lockdown per gli anziani sapendo che non avesse alcun fondamento scientifico (1, 2)
7) Nonostante sapesse che i tamponi producevano tantissimi falsi positivi, ha continuato a utilizzarli nelle scuole mandando in quarantena bambini che sapeva fossero falsi positivi (1)
8) Ha chiuso le scuole nonostante gli scienziati gli avessero detto di non farlo, ignorando, pur sapendolo, che i lockdown avrebbero provocato danni psicologici ai bambini (1, 2)
9) Ha imposto la regola del sei, che consiste nel non poter stare a contatto con più di 5 persone quando si esce, ai bambini nonostante sapeva non funzionasse (1)
10) Insieme a Boris Johnson ha introdotto le mascherine nelle scuole pur sapendo che non erano efficaci (1)
11) Hanno giustificato il secondo lockdown usando un modello matematico che sovrastimava le morti, e lo sapevano (1, 2, 3)
12) Ha tentato di utilizzare le restrizioni per togliere di mezzo un politico (1)
13) Non ha ridotto il periodo di quarantena per non apparire debole davanti agli elettori (1)
14) Ha manipolato le informazioni per difendere il "vaccino", mentendo sulle varianti (1)
15) Ha minacciato un parlamentare di togliere fondi ad un ospedale per bambini disabili se si fosse opposto alle restrizioni (1).
16) Ha preso in giro i no vax facendo sarcasmo sul coinvolgimento di Bill Gates nella farsa pandemica (1)
17) Ha preso in giro le coppie che sono state obbligate a non vedersi a causa dei suoi lockdown (1)
18) Ha fatto una lista dei parlamentari che si opponevano alle sue restrizioni per poterli convincere con "chiamate persuasive", scambi di favori o se resistevano ancora, minacce (1).
2) MINACCIATA LA GIORNALISTA CHE HA PUBBLICATO I MESSAGGI
Il sistema non solo non ha fatto nulla contro Hancock, ma addirittura c'è la possibilità che sia la giornalista a rischiare grosso a livello legale (1, 2, 3). Le chat di Hancock erano in suo possesso perché doveva scrivere un libro per lui che legittimasse il suo operato, ma dopo aver letto i messaggi e aver visto che era solo un'agenda politica, ha deciso di renderle di dominio pubblico, pubblicandole su The Telegraph. La macchina del fango già si affretta a farla dipingere come una traditrice della sua nazione, come un nemico pubblico che ha esposto all'insensibile giudizio della gente del materiale "caldo" che doveva rimanere segreto, perché avrebbe minato la fiducia nelle istituzioni.
CONCLUSIONI
La squallida retorica dell'assoluzione per "buone intenzioni" ora viene invocata anche per Hancock, non solo per Speranza. Solo i boccaloni che si sono bevuti la "pandemia" possono credere nelle "buone intenzioni" di questi esseri — la cui esistenza è smentita dalla chat — che sono solo burattini nelle mani dei loro padroni e fanno di tutto per compiacerli, poiché gli promettono fama e carriera in cambio dell'esecuzione dei piani.
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Oltre al caso Speranza abbiamo anche quello di Hancock, ex ministro della salute in UK, e qui vi presento l'elenco completo delle sue malefatte.
1) ELENCO COMPLETO
1) Utilizzare il terrore, mentendo sulle varianti, per far in modo che le persone seguissero i lockdown (1, 2, 3).
2) Ha fatto cacciare o fatto mobbing a scienziati scomodi che potessero contestare la narrazione covid o si opponevano alla vaccinazione di massa (1, 2, 3).
3) Ha dichiarato che avrebbe utilizzato il covid per diventare famoso, e di voler passare alla storia come mr. Vaccino, facendo in modo di vaccinare più persone possibili. Il "vaccino" era per lui lo strumento per fare carriera politica (1, 2).
4) Ha fatto pressione sui ministri affinché utilizzassero la polizia per far rispettare i lockdown (1, 2).
5) Ha dichiarato guerra alle case di riposo, segregando gli anziani, isolandoli e riempiendoli di tamponi, impedendo le visite dei parenti. Le sue misure nonostante spieghino il 50% di eccesso di mortalità e siano state considerate inumane, sono state comunque da lui applicate. (1, 2, 3, 4, 5, 6).
6) Insieme a Boris Johnson ha promosso una sorta di lockdown per gli anziani sapendo che non avesse alcun fondamento scientifico (1, 2)
7) Nonostante sapesse che i tamponi producevano tantissimi falsi positivi, ha continuato a utilizzarli nelle scuole mandando in quarantena bambini che sapeva fossero falsi positivi (1)
8) Ha chiuso le scuole nonostante gli scienziati gli avessero detto di non farlo, ignorando, pur sapendolo, che i lockdown avrebbero provocato danni psicologici ai bambini (1, 2)
9) Ha imposto la regola del sei, che consiste nel non poter stare a contatto con più di 5 persone quando si esce, ai bambini nonostante sapeva non funzionasse (1)
10) Insieme a Boris Johnson ha introdotto le mascherine nelle scuole pur sapendo che non erano efficaci (1)
11) Hanno giustificato il secondo lockdown usando un modello matematico che sovrastimava le morti, e lo sapevano (1, 2, 3)
12) Ha tentato di utilizzare le restrizioni per togliere di mezzo un politico (1)
13) Non ha ridotto il periodo di quarantena per non apparire debole davanti agli elettori (1)
14) Ha manipolato le informazioni per difendere il "vaccino", mentendo sulle varianti (1)
15) Ha minacciato un parlamentare di togliere fondi ad un ospedale per bambini disabili se si fosse opposto alle restrizioni (1).
16) Ha preso in giro i no vax facendo sarcasmo sul coinvolgimento di Bill Gates nella farsa pandemica (1)
17) Ha preso in giro le coppie che sono state obbligate a non vedersi a causa dei suoi lockdown (1)
18) Ha fatto una lista dei parlamentari che si opponevano alle sue restrizioni per poterli convincere con "chiamate persuasive", scambi di favori o se resistevano ancora, minacce (1).
2) MINACCIATA LA GIORNALISTA CHE HA PUBBLICATO I MESSAGGI
Il sistema non solo non ha fatto nulla contro Hancock, ma addirittura c'è la possibilità che sia la giornalista a rischiare grosso a livello legale (1, 2, 3). Le chat di Hancock erano in suo possesso perché doveva scrivere un libro per lui che legittimasse il suo operato, ma dopo aver letto i messaggi e aver visto che era solo un'agenda politica, ha deciso di renderle di dominio pubblico, pubblicandole su The Telegraph. La macchina del fango già si affretta a farla dipingere come una traditrice della sua nazione, come un nemico pubblico che ha esposto all'insensibile giudizio della gente del materiale "caldo" che doveva rimanere segreto, perché avrebbe minato la fiducia nelle istituzioni.
CONCLUSIONI
La squallida retorica dell'assoluzione per "buone intenzioni" ora viene invocata anche per Hancock, non solo per Speranza. Solo i boccaloni che si sono bevuti la "pandemia" possono credere nelle "buone intenzioni" di questi esseri — la cui esistenza è smentita dalla chat — che sono solo burattini nelle mani dei loro padroni e fanno di tutto per compiacerli, poiché gli promettono fama e carriera in cambio dell'esecuzione dei piani.
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IL PROPRIETARIO DI TELEGRAM È STATO ALLEATO DEL WEF
Pavel Durov, il fondatore di Telegram, è uno dei personaggi più influenti nell'industria delle tecnologie digitali, ma figura tra la lista "people" del sito del WEF.
1) YOUNG GLOBAL LEADER
Dallo scoppio della pandemenza il WEF si è affrettato a cancellare tutte le affiliazioni di Durov al loro progetto criminale, ma è bastato usare la wayback machine per trovare un articolo del 2017 dove lo si elenca tra gli young global leader, come rappresentante della Finlandia. Questa organizzazione è il distaccamento giovanile del WEF ed è stata creata da Schwab stesso, il suo compito è utilizzare figure giovanili famose o che hanno fatto delle importanti invenzioni per fare propaganda pro-WEF. Altro compito di questa organizzazione, persino peggiore del precedente, è quella di creare dei fantocci politici da mettere poi come capi delle nazioni così che eseguano il loro piano.
C'è però da dire che in questo messaggio della sua chat egli dichiara di essersi allontanato dal WEF per alcune divergenze, ma non essendo una dichiarazione ufficiale è da prendere con le pinze.
2) CENSURA SU TELEGRAM
Da quando è stato introdotto telegram premium la piattaforma si è fatta più mainstream e con l'introduzione dell'algoritmo contro lo spam può capitare che chi condivide post contenenti link di canali di controinformazione venga limitato. Durov ha fatto chiudere più di 60 canali antisistema in Germania, di cui una buona parte no vax. Anche in Italia sono stati bannati canali no vax, tra cui Basta Dittatura con l'accusa di doxxing e violenza, ma si limitava a riportare informazioni già pubbliche. Da alcuni messaggi presenti sul suo canale e gruppo telegram emerge la posizione pro vax soprattutto del suo staff (1, 2, 3, 4, 5, 6).
Telegram se la prende anche con chi contrasta la propaganda filoatlantista sul conflitto ucraino, bannando dapprima RT, per poi dichiarare che avrebbe posto restrizioni a diversi canali filorussi. La censura applicata da Durov non solo è politica, come ad esempio il ban di alcuni canali etichettati come di "estrema destra" (1, 2), ma anche personale. Infatti egli blocca i canali filorussi soprattutto per alcuni suoi dissidi con Putin (1, 2, 3, 4).
3) NON È UN SOFTWARE LIBERO
Telegram viene pubblicizzato come software libero, ma il codice sorgente non è immediatamente accessibile. Ha inoltre problemi di privacy, come la verifica del numero di telefono e l'instradamento delle comunicazioni attraverso i server ufficiali di Telegram nei gruppi, nei canali e nelle chat private non segrete. Le indicazioni per la privacy presupporrebbero una corretta gestione dei dati, ed infatti viene affermato che Telegram non raccoglie alcuna informazione dell'utente, ma richiede obbligatoriamente di associare la propria identità ad un numero di telefono ed il software è closed source: non c'è modo per altre persone di ospitare i propri servizi Telegram, il che significa che i server gestiti dagli sviluppatori sono l'unica scelta per utilizzare questa piattaforma di messaggistica, senza la possibilità di poter aprire server dedicati, il che impedirebbe il ban dei canali e consentirebbe solo di oscurarli.
4) PROFITTI SUI NO VAX
Telegram ha inoltre da qualche anno modificato sempre più l'applicazione per fare profitto, introducendo il premium, messaggi sponsorizzati e vendita di voip.
L'unica ragione per cui non ha eliminato completamente i no vax dalla piattaforma è che sa benissimo che essendo la parte più attiva della sua utenza (e forse la maggior parte di essa), siamo anche quelli da cui c'è di più da guadagnare, in quanto le modifiche verso il profitto sono state fatte proprio durante la farsa pandemica.
CONCLUSIONI
Vi sto invitando a eliminare telegram? No. Ma solo a farne un uso consapevole essendo consapevoli delle ideologie di chi lo gestisce e del suo allineamento, e di conseguenza del disprezzo per l'antisistema. Finché saremo la fetta più grande della torta non avremo molti problemi, ma è comunque saggio guardare ad alternative.
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Dallo scoppio della pandemenza il WEF si è affrettato a cancellare tutte le affiliazioni di Durov al loro progetto criminale, ma è bastato usare la wayback machine per trovare un articolo del 2017 dove lo si elenca tra gli young global leader, come rappresentante della Finlandia. Questa organizzazione è il distaccamento giovanile del WEF ed è stata creata da Schwab stesso, il suo compito è utilizzare figure giovanili famose o che hanno fatto delle importanti invenzioni per fare propaganda pro-WEF. Altro compito di questa organizzazione, persino peggiore del precedente, è quella di creare dei fantocci politici da mettere poi come capi delle nazioni così che eseguano il loro piano.
C'è però da dire che in questo messaggio della sua chat egli dichiara di essersi allontanato dal WEF per alcune divergenze, ma non essendo una dichiarazione ufficiale è da prendere con le pinze.
2) CENSURA SU TELEGRAM
Da quando è stato introdotto telegram premium la piattaforma si è fatta più mainstream e con l'introduzione dell'algoritmo contro lo spam può capitare che chi condivide post contenenti link di canali di controinformazione venga limitato. Durov ha fatto chiudere più di 60 canali antisistema in Germania, di cui una buona parte no vax. Anche in Italia sono stati bannati canali no vax, tra cui Basta Dittatura con l'accusa di doxxing e violenza, ma si limitava a riportare informazioni già pubbliche. Da alcuni messaggi presenti sul suo canale e gruppo telegram emerge la posizione pro vax soprattutto del suo staff (1, 2, 3, 4, 5, 6).
Telegram se la prende anche con chi contrasta la propaganda filoatlantista sul conflitto ucraino, bannando dapprima RT, per poi dichiarare che avrebbe posto restrizioni a diversi canali filorussi. La censura applicata da Durov non solo è politica, come ad esempio il ban di alcuni canali etichettati come di "estrema destra" (1, 2), ma anche personale. Infatti egli blocca i canali filorussi soprattutto per alcuni suoi dissidi con Putin (1, 2, 3, 4).
3) NON È UN SOFTWARE LIBERO
Telegram viene pubblicizzato come software libero, ma il codice sorgente non è immediatamente accessibile. Ha inoltre problemi di privacy, come la verifica del numero di telefono e l'instradamento delle comunicazioni attraverso i server ufficiali di Telegram nei gruppi, nei canali e nelle chat private non segrete. Le indicazioni per la privacy presupporrebbero una corretta gestione dei dati, ed infatti viene affermato che Telegram non raccoglie alcuna informazione dell'utente, ma richiede obbligatoriamente di associare la propria identità ad un numero di telefono ed il software è closed source: non c'è modo per altre persone di ospitare i propri servizi Telegram, il che significa che i server gestiti dagli sviluppatori sono l'unica scelta per utilizzare questa piattaforma di messaggistica, senza la possibilità di poter aprire server dedicati, il che impedirebbe il ban dei canali e consentirebbe solo di oscurarli.
4) PROFITTI SUI NO VAX
Telegram ha inoltre da qualche anno modificato sempre più l'applicazione per fare profitto, introducendo il premium, messaggi sponsorizzati e vendita di voip.
L'unica ragione per cui non ha eliminato completamente i no vax dalla piattaforma è che sa benissimo che essendo la parte più attiva della sua utenza (e forse la maggior parte di essa), siamo anche quelli da cui c'è di più da guadagnare, in quanto le modifiche verso il profitto sono state fatte proprio durante la farsa pandemica.
CONCLUSIONI
Vi sto invitando a eliminare telegram? No. Ma solo a farne un uso consapevole essendo consapevoli delle ideologie di chi lo gestisce e del suo allineamento, e di conseguenza del disprezzo per l'antisistema. Finché saremo la fetta più grande della torta non avremo molti problemi, ma è comunque saggio guardare ad alternative.
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SILICON VALLEY BANK: IL CROLLO E LE CONSEGUENZE
Senza fare speculazioni, si analizzeranno gli effetti diretti della chiusura della Silicon Valley Bank.
1) SILICON VALLEY BANK CHIUSA DAGLI ENTI REGOLATORI
Il mercato globale è stato scosso dalla chiusura da parte del governo federale americano della Silicon Valley Bank (SVB), la più importante dalla crisi finanziaria del 2008. La SVB era considerata una delle banche di maggior prestigio figurando come la sedicesima banca più grande degli USA. Il collasso è avvenuto dopo che la banca ha annunciato la vendita di titoli in perdita presenti nel suo portafoglio di investimenti per un valore di 21 miliardi di dollari, con una perdita di 1.8 miliardi di dollari in tasse, e di voler raccogliere 2.25 miliardi di dollari tramite la vendita pubblica di azioni della compagnia a causa delle difficoltà riscontrate dalla crisi economica, dall'inflazione, dal conflitto in Ucraina e dall’aumento dei tassi di interesse attuato dalla FED e dalle varie banche centrali (1, 2), perché la banca aveva investito in titoli del tesoro americano.
La banca non è riuscita a ottenere denaro a causa dell’elevata quantità di correntisti che sono corsi in massa con un bank run a prelevare i propri risparmi: in un giorno la SVB ha perso 42 miliardi di dollari.
2) I DEPOSITI NON ASSICURATI
La FDIC assicura solo fino a 250mila dollari di deposito, e siccome la maggior parte dei depositi era effettuata da compagnie del settore tecnologico che depositavano tanto denaro, vi sono molti depositi non assicurati. Queste ultime riceveranno il proprio denaro perché la banca inglese HSBC comprerà gli asset della SVB, ciò significa che i depositi sono protetti e che il fallimento della banca non graverà sulle tasse degli americani.
3) RIPERCUSSIONI SU ALTRE BANCHE AMERICANE
Siccome tante società detenevano depositi presso la SVB, è verosimile che altre banche collassino o che subiscano delle perdite. La prima banca ad essere stata chiusa dai regolatori è la Signature Bank (1, 2), una banca vicina al mondo delle criptovalute che è stata chiusa per "rischio sistemico", nonostante la banca non abbia nessuna insolvenza, ed è per questo che si è pensato sia stata una chiusura politica per mandare un messaggio anti-criptovalute, anche se i regolatori hanno negato che il mondo cripto c'entri qualcosa. Anche Silvergate, un'altra banca cripto-friendly è stata chiusa insieme al suo exchange, questa volta però di propria spontanea volontà. Altre banche che non sono fallite, ma che stanno subendo grosse sono la First republic con un calo al 70%, la Western Alliance all'80%, ed il resto delle banche a rischio le potete trovare qui. Charles Schwab ha perso circa 3 miliardi di dollari.
4) E IN ITALIA?
Anche in Italia si è sentita un po' la crisi bancaria, perché la Credit Suisse ha perso il 24,4% in borsa e ciò ha portato a delle vendite nell'intero comparto bancario d'Europa con Stoxx che ha perso il 7,11%. La Credit Suisse è nelle mani degli arabi, perché la Saudi National Bank è il maggiore azionista, e ha ammesso che negherà aiuti finanziari se la banca avrà nuovi problemi, che saranno invece elargiti dalla banca centrale svizzera che è già pronta a dare 54 miliardi di dollari. Unicredit perde il 9,01%, Intesa -6,54%, Bper -6,06%, Banco Bpm -5,69% (1), e c'è chi ha previsioni negative per la situazione europea, sia chi invece ritiene che si tratta di una perdita di equilibrio passeggera.
CONCLUSIONI
A prescindere dal fatto che possa avere ripercussioni o no sull'Europa, sicuramente si tenterà una strumentalizzazione politica della vicenda: il presidente dell'eurogruppo ha dichiarato che bisogna accelerare sull'unione bancaria, con la solita retorica dell'emergenza e del rischio sostenendo che unendo le banche d'Europa sarà più facile fronteggiare un'eventuale crisi. Questa "unione bancaria" è nella bocca del mainstream da anni, ed avrà lo scopo di mettere tutte le banche nelle mani della BCE.
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Senza fare speculazioni, si analizzeranno gli effetti diretti della chiusura della Silicon Valley Bank.
1) SILICON VALLEY BANK CHIUSA DAGLI ENTI REGOLATORI
Il mercato globale è stato scosso dalla chiusura da parte del governo federale americano della Silicon Valley Bank (SVB), la più importante dalla crisi finanziaria del 2008. La SVB era considerata una delle banche di maggior prestigio figurando come la sedicesima banca più grande degli USA. Il collasso è avvenuto dopo che la banca ha annunciato la vendita di titoli in perdita presenti nel suo portafoglio di investimenti per un valore di 21 miliardi di dollari, con una perdita di 1.8 miliardi di dollari in tasse, e di voler raccogliere 2.25 miliardi di dollari tramite la vendita pubblica di azioni della compagnia a causa delle difficoltà riscontrate dalla crisi economica, dall'inflazione, dal conflitto in Ucraina e dall’aumento dei tassi di interesse attuato dalla FED e dalle varie banche centrali (1, 2), perché la banca aveva investito in titoli del tesoro americano.
La banca non è riuscita a ottenere denaro a causa dell’elevata quantità di correntisti che sono corsi in massa con un bank run a prelevare i propri risparmi: in un giorno la SVB ha perso 42 miliardi di dollari.
2) I DEPOSITI NON ASSICURATI
La FDIC assicura solo fino a 250mila dollari di deposito, e siccome la maggior parte dei depositi era effettuata da compagnie del settore tecnologico che depositavano tanto denaro, vi sono molti depositi non assicurati. Queste ultime riceveranno il proprio denaro perché la banca inglese HSBC comprerà gli asset della SVB, ciò significa che i depositi sono protetti e che il fallimento della banca non graverà sulle tasse degli americani.
3) RIPERCUSSIONI SU ALTRE BANCHE AMERICANE
Siccome tante società detenevano depositi presso la SVB, è verosimile che altre banche collassino o che subiscano delle perdite. La prima banca ad essere stata chiusa dai regolatori è la Signature Bank (1, 2), una banca vicina al mondo delle criptovalute che è stata chiusa per "rischio sistemico", nonostante la banca non abbia nessuna insolvenza, ed è per questo che si è pensato sia stata una chiusura politica per mandare un messaggio anti-criptovalute, anche se i regolatori hanno negato che il mondo cripto c'entri qualcosa. Anche Silvergate, un'altra banca cripto-friendly è stata chiusa insieme al suo exchange, questa volta però di propria spontanea volontà. Altre banche che non sono fallite, ma che stanno subendo grosse sono la First republic con un calo al 70%, la Western Alliance all'80%, ed il resto delle banche a rischio le potete trovare qui. Charles Schwab ha perso circa 3 miliardi di dollari.
4) E IN ITALIA?
Anche in Italia si è sentita un po' la crisi bancaria, perché la Credit Suisse ha perso il 24,4% in borsa e ciò ha portato a delle vendite nell'intero comparto bancario d'Europa con Stoxx che ha perso il 7,11%. La Credit Suisse è nelle mani degli arabi, perché la Saudi National Bank è il maggiore azionista, e ha ammesso che negherà aiuti finanziari se la banca avrà nuovi problemi, che saranno invece elargiti dalla banca centrale svizzera che è già pronta a dare 54 miliardi di dollari. Unicredit perde il 9,01%, Intesa -6,54%, Bper -6,06%, Banco Bpm -5,69% (1), e c'è chi ha previsioni negative per la situazione europea, sia chi invece ritiene che si tratta di una perdita di equilibrio passeggera.
CONCLUSIONI
A prescindere dal fatto che possa avere ripercussioni o no sull'Europa, sicuramente si tenterà una strumentalizzazione politica della vicenda: il presidente dell'eurogruppo ha dichiarato che bisogna accelerare sull'unione bancaria, con la solita retorica dell'emergenza e del rischio sostenendo che unendo le banche d'Europa sarà più facile fronteggiare un'eventuale crisi. Questa "unione bancaria" è nella bocca del mainstream da anni, ed avrà lo scopo di mettere tutte le banche nelle mani della BCE.
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L'OMS: I NO VAX QUASI NON ESISTONO
Nel canale YouTube dell'OMS si può trovare questo video dove c'è un medico che sostiene che i no vax sono pochissimi e che la maggior parte è solo "vaccino esitante". La differenza è che la prima categoria può essere convinta con la scienzah, i no vax sono tali per pura ideologia e "non possono essere convinti". I no vax, anche se sono pochissimi, sono comunque un pericolo perché diffondono la "pseudoscienza" e portano dalla loro gli esitanti.
La nuova narrazione è questa:
la vera minaccia non sono le pandemie, ma chi si oppone ai loro piani, per renderli inoffensivi c'è bisogno di una censura mondiale, ciò di cui si è discusso all'UNESCO, e di un trattato pandemico internazionale per far perdere la sovranità in ambito sanitario alle nazioni. Le varie indagini e passi indietro dei ministri della salute (1, 2, 3) sono funzionali a sostenere che gli stati da soli non ce la possono fare e c'è bisogno di una governance internazionale.
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Nel canale YouTube dell'OMS si può trovare questo video dove c'è un medico che sostiene che i no vax sono pochissimi e che la maggior parte è solo "vaccino esitante". La differenza è che la prima categoria può essere convinta con la scienzah, i no vax sono tali per pura ideologia e "non possono essere convinti". I no vax, anche se sono pochissimi, sono comunque un pericolo perché diffondono la "pseudoscienza" e portano dalla loro gli esitanti.
La nuova narrazione è questa:
la vera minaccia non sono le pandemie, ma chi si oppone ai loro piani, per renderli inoffensivi c'è bisogno di una censura mondiale, ciò di cui si è discusso all'UNESCO, e di un trattato pandemico internazionale per far perdere la sovranità in ambito sanitario alle nazioni. Le varie indagini e passi indietro dei ministri della salute (1, 2, 3) sono funzionali a sostenere che gli stati da soli non ce la possono fare e c'è bisogno di una governance internazionale.
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CRISI SVB: ATTACCO ALLA FINANZA DECENTRALIZZATA?
In questo post ho ricostruito la storia dettagliata dei fallimenti bancari, in questo ne ipotizzerò le conseguenze.
1) CRIPTOVALUTE ADDITATE COME COLPEVOLI
Le banche più importanti che sono fallite erano tutte crypto-friendly, cioè banche che consentivano di acquistare e vendere degli asset digitali, e che quindi erano un'interfaccia tra il mondo delle criptovalute e quello del "denaro" tradizionale. Tranne la Silvergate la chiusura non è stata spontanea, ma obbligata dalle autorità federali. La Silicon Valley Bank oltre ad essere partner di Circle, una stablecoin, aveva anche avviato degli accordi con l'exchange coinbase per consentire di convertire le criptovalute in dollari.
Siti di informazione sulle criptovalute (1, 2, 3, 4) riportano che i media mainstream americani stanno accusando queste ultime di essere le responsabili dei fallimenti, e quindi alcuni servizi di exchange come coinbase stanno decidendo di aprire piattaforme di trading al di fuori dagli USA a causa del clima anti-crypto (1, 2). In realtà, i collassi di queste banche sono dati dai problemi che affliggono la finanza tradizionale, basta pensare che la Signature Bank proprio a inizio anno stava riducendo i suoi rapporti con Binance, e che quindi iniziava a dedicarsi sempre meno alle criptovalute.
2) ISOLARE LE CRIPTOVALUTE
Se le autorità federali prendono di mira il crypto banking, il risultato è che saranno sempre meno le banche disposte a convertire le criptovalute in denaro tradizionale, e le compagnie di crypto stesse avranno sempre più difficoltà a trovare dei servizi bancari senza i quali non potranno scambiare criptovalute per depositi di denaro e pagare i propri dipendenti. Anche volendolo, le banche saranno disincentivate dal fare crypto banking, perché le autorità potrebbero introdurre dei requisiti per il risk managment che non tutte le banche possono soddisfare. Questo non porterà, come invece sostiene l'allarmismo del mainstream, al totale fallimento delle criptovalute, ma sicuramente nel breve termine aumenterà i costi e le inefficienze bancarie. Il problema non si presenterebbe neppure se fosse possibile pagare tramite criptovalute i beni quotidiani, e non sarebbe necessario appoggiarsi alle banche per far uso di questi nuovi strumenti.
3) LA DIFFERENZA TRA CBDC E CRIPTOVALUTE
Il sistema non è contrario a qualsiasi forma di valuta digitale, ma solo nei confronti di quelle valute digitali che loro chiamano "volatili" che non possono controllare, ma vogliono monete centralizzate, ossia la Central Bank Digital Currency . Per l'euro digitale, ad esempio, si è pensato di utilizzare la stessa tecnologia di bitcoin che è blockchain. A differenza di bitcoin però dove la blockchain garantisce una certa quantità di privacy ed anonimato — che ricordiamo essere assoluto solo con il contante — l'euro digitale promosso dalle elites è centralizzato e completamente controllato dalla BCE, che rimette ai co-legislatori gli interventi normativi volti a mettere restrizioni alla privacy. Anche gli USA stanno implementando una loro CBDC, il dollaro digitale, che soffre degli stessi problemi: se da un lato affermano di voler tutelare la privacy, dall'altro non nascondono di voler fare delle eccezioni per i "crimini finanziari".
CONCLUSIONI
Si ipotizza che l'obiettivo attuale delle elites sia il creare un altro caso simile ad FTX per scoraggiare il passaggio ad una finanza decentralizzata, indipendentemente dal fatto che sia basata su cryptovalute o ipotetici contanti "decentralizzati" il cui valore non dipende dalle banche. La lotta non è solo alle criptovalute in quanto tali, ma all'idea di finanza decentralizzata che fa a meno di Stati, governi, burocrazie e poteri. Sia che si tratti di criptovalute, sia che si tratti di oro, il loro obiettivo è quello di fare in modo che tu non possa vivere senza di loro. E avere la possibilità di essere indipendenti e autonomi anche a livello monetario è una delle cose che li spaventa di più.
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In questo post ho ricostruito la storia dettagliata dei fallimenti bancari, in questo ne ipotizzerò le conseguenze.
1) CRIPTOVALUTE ADDITATE COME COLPEVOLI
Le banche più importanti che sono fallite erano tutte crypto-friendly, cioè banche che consentivano di acquistare e vendere degli asset digitali, e che quindi erano un'interfaccia tra il mondo delle criptovalute e quello del "denaro" tradizionale. Tranne la Silvergate la chiusura non è stata spontanea, ma obbligata dalle autorità federali. La Silicon Valley Bank oltre ad essere partner di Circle, una stablecoin, aveva anche avviato degli accordi con l'exchange coinbase per consentire di convertire le criptovalute in dollari.
Siti di informazione sulle criptovalute (1, 2, 3, 4) riportano che i media mainstream americani stanno accusando queste ultime di essere le responsabili dei fallimenti, e quindi alcuni servizi di exchange come coinbase stanno decidendo di aprire piattaforme di trading al di fuori dagli USA a causa del clima anti-crypto (1, 2). In realtà, i collassi di queste banche sono dati dai problemi che affliggono la finanza tradizionale, basta pensare che la Signature Bank proprio a inizio anno stava riducendo i suoi rapporti con Binance, e che quindi iniziava a dedicarsi sempre meno alle criptovalute.
2) ISOLARE LE CRIPTOVALUTE
Se le autorità federali prendono di mira il crypto banking, il risultato è che saranno sempre meno le banche disposte a convertire le criptovalute in denaro tradizionale, e le compagnie di crypto stesse avranno sempre più difficoltà a trovare dei servizi bancari senza i quali non potranno scambiare criptovalute per depositi di denaro e pagare i propri dipendenti. Anche volendolo, le banche saranno disincentivate dal fare crypto banking, perché le autorità potrebbero introdurre dei requisiti per il risk managment che non tutte le banche possono soddisfare. Questo non porterà, come invece sostiene l'allarmismo del mainstream, al totale fallimento delle criptovalute, ma sicuramente nel breve termine aumenterà i costi e le inefficienze bancarie. Il problema non si presenterebbe neppure se fosse possibile pagare tramite criptovalute i beni quotidiani, e non sarebbe necessario appoggiarsi alle banche per far uso di questi nuovi strumenti.
3) LA DIFFERENZA TRA CBDC E CRIPTOVALUTE
Il sistema non è contrario a qualsiasi forma di valuta digitale, ma solo nei confronti di quelle valute digitali che loro chiamano "volatili" che non possono controllare, ma vogliono monete centralizzate, ossia la Central Bank Digital Currency . Per l'euro digitale, ad esempio, si è pensato di utilizzare la stessa tecnologia di bitcoin che è blockchain. A differenza di bitcoin però dove la blockchain garantisce una certa quantità di privacy ed anonimato — che ricordiamo essere assoluto solo con il contante — l'euro digitale promosso dalle elites è centralizzato e completamente controllato dalla BCE, che rimette ai co-legislatori gli interventi normativi volti a mettere restrizioni alla privacy. Anche gli USA stanno implementando una loro CBDC, il dollaro digitale, che soffre degli stessi problemi: se da un lato affermano di voler tutelare la privacy, dall'altro non nascondono di voler fare delle eccezioni per i "crimini finanziari".
CONCLUSIONI
Si ipotizza che l'obiettivo attuale delle elites sia il creare un altro caso simile ad FTX per scoraggiare il passaggio ad una finanza decentralizzata, indipendentemente dal fatto che sia basata su cryptovalute o ipotetici contanti "decentralizzati" il cui valore non dipende dalle banche. La lotta non è solo alle criptovalute in quanto tali, ma all'idea di finanza decentralizzata che fa a meno di Stati, governi, burocrazie e poteri. Sia che si tratti di criptovalute, sia che si tratti di oro, il loro obiettivo è quello di fare in modo che tu non possa vivere senza di loro. E avere la possibilità di essere indipendenti e autonomi anche a livello monetario è una delle cose che li spaventa di più.
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I DANNI DELLE MASCHERINE
Le mascherine non solo sono inutili (1, 2), ma sono del tutto controproducenti e dannose per la salute.
1) LE MASCHERINE SONO TOSSICHE
Le microplastiche contenute nelle mascherine possono essere responsabili di diverse forme di tossicità.
Se le microplastiche vengono ingerite e fatte entrare nel tratto gastrointestinale, possono arrivare ad alterare il microbioma provocando disbiosi: viene alterato il normale rapporto simbiotico con la fauna intestinale, e ciò può portare ad infiammazioni croniche dell'intestino. Le microplastiche vengono rilevate sulla mucosa nasale dopo aver indossato mascherine (1, 2, 3) e quindi possono raggiungere i polmoni: possono ridurre la permeabilità dell'epitelio del tratto respiratorio, danneggiare la barriera epiteliale alveolare, distruggere gli alveoli stessi, provocare una scompaginazione dell'epitelio dei bronchi e infiammazioni polmonari (1, 2). Anche i feti potrebbero avere problemi se la madre indossa la mascherina durante la gravidanza, perché studi sui topi hanno mostrato che le microplastiche possono interferire con lo sviluppo del tubo neurale, ridurre la crescita del feto e passare attraverso il latte materno e la placenta causando danni a vari organi, ma soprattutto al cervello. Sempre sui topi si è visto che hanno un effetto deleterio anche sul fegato e sui reni: possono provocare danno ossidativo riducendo la quantità di glutatione, piroptosi, cioè morte dei macrofagi che può innescare una risposta infiammatoria, ed infine ferroptosi, un tipo di morte cellulare. Per quanto riguarda i reni, invece, le microplastiche causano infiammazione renale e stress ossidativo. Le microplastiche vengono anche immesse nel torrente circolatorio, e sono state rinvenute nei trombi.
2) LUOGO DI CONTAMINAZIONE
Le mascherine sono un luogo di contaminazione batterica, di funghi e altri organismi (1, 2); in generale si tratta di oggetti molto sporchi, perché le plastiche e le microplastiche sono un luogo naturale per la proliferazione e la diffusione di microrganismi (1, 2, 3, 4, 5) se vengono gettate per terra o nelle acque, e si è ipotizzato che le mascherine siano anche una delle principali vie con le quali ii sars-cov-2 possa finire nelle acque, per cui l'uso va contro la loro stessa narrazione.
3) EFFETTO FOEGEN: LA MASCHERINA CHE UCCIDE
L'uso delle mascherine è correlato ad un aumento della mortalità. Uno studio condotto in Kansas ha mostrato che nelle contee dove c'era l'obbligo di mascherina si è registrato quasi il doppio (1.85; CI: 1.51–2.10) di morti attribuite al covid, ma in realtà questi decessi sono stati causati dal respirare la propria stessa aria contaminata (virioni), che favoriscono sia la replicazione che la carica virale. L'aumento della mortalità è quindi artificiale e causato oltre al protocollo di paracetamolo e vigile attesa e dall'intubare di proposito i pazienti, anche dall'uso delle mascherine.
4) CHIRURGHI E MASCHERINE
L'uso delle mascherine in sala operatoria riguarda solo le infezioni batteriche post-operatorie, e non quelle virali.
Questo studio mostra che persino per le infezioni batteriche sono inutili, ma nonostante questo la scienzah vuole mantenerle obbligatorie nonostante siano un luogo di contaminazione che aumenta la probabilità di infezioni post-operatorie, che per gli interventi seri si prevengono con la somministrazione di antibiotici.
CONCLUSIONI
Le mascherine non solo sono inutili, ma sono dannose e controproducenti per gli stessi utilizzi sanitari che il mainstream ha imposto. Oltre ad essere il simbolo psicologico della farsa pandemica ed un feticcio psicologico, causano gli stessi (ed altri) danni che dovrebbero prevenire e che non prevengono. La ragione del loro utilizzo è economica: servono per far arricchire chi le vende e chi ci specula (1, 2, 3), ma potrebbero anche causare quegli stessi sintomi che vengono erroneamente chiamati long covid (che non esiste) e, perché no, anche causare o aggravare i sintomi del covid stesso.
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Le mascherine non solo sono inutili (1, 2), ma sono del tutto controproducenti e dannose per la salute.
1) LE MASCHERINE SONO TOSSICHE
Le microplastiche contenute nelle mascherine possono essere responsabili di diverse forme di tossicità.
Se le microplastiche vengono ingerite e fatte entrare nel tratto gastrointestinale, possono arrivare ad alterare il microbioma provocando disbiosi: viene alterato il normale rapporto simbiotico con la fauna intestinale, e ciò può portare ad infiammazioni croniche dell'intestino. Le microplastiche vengono rilevate sulla mucosa nasale dopo aver indossato mascherine (1, 2, 3) e quindi possono raggiungere i polmoni: possono ridurre la permeabilità dell'epitelio del tratto respiratorio, danneggiare la barriera epiteliale alveolare, distruggere gli alveoli stessi, provocare una scompaginazione dell'epitelio dei bronchi e infiammazioni polmonari (1, 2). Anche i feti potrebbero avere problemi se la madre indossa la mascherina durante la gravidanza, perché studi sui topi hanno mostrato che le microplastiche possono interferire con lo sviluppo del tubo neurale, ridurre la crescita del feto e passare attraverso il latte materno e la placenta causando danni a vari organi, ma soprattutto al cervello. Sempre sui topi si è visto che hanno un effetto deleterio anche sul fegato e sui reni: possono provocare danno ossidativo riducendo la quantità di glutatione, piroptosi, cioè morte dei macrofagi che può innescare una risposta infiammatoria, ed infine ferroptosi, un tipo di morte cellulare. Per quanto riguarda i reni, invece, le microplastiche causano infiammazione renale e stress ossidativo. Le microplastiche vengono anche immesse nel torrente circolatorio, e sono state rinvenute nei trombi.
2) LUOGO DI CONTAMINAZIONE
Le mascherine sono un luogo di contaminazione batterica, di funghi e altri organismi (1, 2); in generale si tratta di oggetti molto sporchi, perché le plastiche e le microplastiche sono un luogo naturale per la proliferazione e la diffusione di microrganismi (1, 2, 3, 4, 5) se vengono gettate per terra o nelle acque, e si è ipotizzato che le mascherine siano anche una delle principali vie con le quali ii sars-cov-2 possa finire nelle acque, per cui l'uso va contro la loro stessa narrazione.
3) EFFETTO FOEGEN: LA MASCHERINA CHE UCCIDE
L'uso delle mascherine è correlato ad un aumento della mortalità. Uno studio condotto in Kansas ha mostrato che nelle contee dove c'era l'obbligo di mascherina si è registrato quasi il doppio (1.85; CI: 1.51–2.10) di morti attribuite al covid, ma in realtà questi decessi sono stati causati dal respirare la propria stessa aria contaminata (virioni), che favoriscono sia la replicazione che la carica virale. L'aumento della mortalità è quindi artificiale e causato oltre al protocollo di paracetamolo e vigile attesa e dall'intubare di proposito i pazienti, anche dall'uso delle mascherine.
4) CHIRURGHI E MASCHERINE
L'uso delle mascherine in sala operatoria riguarda solo le infezioni batteriche post-operatorie, e non quelle virali.
Questo studio mostra che persino per le infezioni batteriche sono inutili, ma nonostante questo la scienzah vuole mantenerle obbligatorie nonostante siano un luogo di contaminazione che aumenta la probabilità di infezioni post-operatorie, che per gli interventi seri si prevengono con la somministrazione di antibiotici.
CONCLUSIONI
Le mascherine non solo sono inutili, ma sono dannose e controproducenti per gli stessi utilizzi sanitari che il mainstream ha imposto. Oltre ad essere il simbolo psicologico della farsa pandemica ed un feticcio psicologico, causano gli stessi (ed altri) danni che dovrebbero prevenire e che non prevengono. La ragione del loro utilizzo è economica: servono per far arricchire chi le vende e chi ci specula (1, 2, 3), ma potrebbero anche causare quegli stessi sintomi che vengono erroneamente chiamati long covid (che non esiste) e, perché no, anche causare o aggravare i sintomi del covid stesso.
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IL GRANDE RESET: LA MAPPA
Ogni aspetto della propaganda è funzionale a raggiungere uno degli obiettivi scritti in rosso. Il passaggio più importante è quello che va dal '68 fino al movimento ambientalista, perché attraverso le ideologie della new left (gender, femminismo e razza critica) si può far passare l'idea che la realtà sia un prodotto sociale, e sostenere che i diritti naturali non esistono e che non ci sono differenze individuali, e che qualsiasi diritto è una concessione dello Stato revocabile. L'agenda più importante per il sistema (basta visualizzare il sito del WEF) è quella green, perché è sulla base di questa che possono giustificare qualsiasi sopruso. Per cui l'obiettivo attuale del sistema è quello di sensibilizzare verso le tematiche green attraverso pagliacciate come gli atti di vandalismo e le manifestazioni.
P.S. Non ho messo nulla sul conflitto ucraino perché fa parte dell'agenda green (transizione ecologica).
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Ogni aspetto della propaganda è funzionale a raggiungere uno degli obiettivi scritti in rosso. Il passaggio più importante è quello che va dal '68 fino al movimento ambientalista, perché attraverso le ideologie della new left (gender, femminismo e razza critica) si può far passare l'idea che la realtà sia un prodotto sociale, e sostenere che i diritti naturali non esistono e che non ci sono differenze individuali, e che qualsiasi diritto è una concessione dello Stato revocabile. L'agenda più importante per il sistema (basta visualizzare il sito del WEF) è quella green, perché è sulla base di questa che possono giustificare qualsiasi sopruso. Per cui l'obiettivo attuale del sistema è quello di sensibilizzare verso le tematiche green attraverso pagliacciate come gli atti di vandalismo e le manifestazioni.
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AGENDA 2030: LA (FALLIMENTARE) PROPAGANDA ANTICARNE
Uno degli obiettivi dell'agenda 2030 delle nazioni unite è riduzione della carne, è scritto anche sul sito del WEF (1, 2, 3) ed è stato scritto un intero libro in merito.
1) ESISTE UN SETTORE SCIENTIFICO DEDICATO ALLA PROPAGANDA ANTICARNE
Greenpeace, radicali woke, ha fatto sapere che l'ordine è di ridurre il consumo di carne del 71%. Questo "studio", scritto da fondamentalisti che vorrebbero addirittura introdurre una tassa per la carne, dice che solo l'uomo bianco non potrà più mangiare carne, mentre i paesi in "via di sviluppo" potranno continuare a mangiarla. Attualmente la popolazione è contraria a questa follia, e la scienzah si lamenta in questa review che solo dal 23% al 35% crede nella frottola delle emissioni degli animali e che solo dal 12.8% al 25.5% ritiene che ridurre la carne sia una strategia adeguata, e a causa di questo suggeriscono di aumentare la propaganda. Le caratteristiche delle persone sensibili a questa propaganda sono l'essere tra i 18 e 29 anni ed avere una laurea, mostrando l'indottrinamento delle università, soprattutto perché c'è una correlazione tra l'essere di sinistra e non voler mangiare carne. Questo altro studio sostiene che fare terrorismo psicologico ambientalista sulla carne rossa potrebbe portare ad una riduzione del consumo, e ci si spinge così in là da testare se delle etichette contenenti messaggi allarmistici fossero in grado di ridurne l'acquisto, senza ottenere risultati. La propaganda su questo argomento funziona solo su chi è già allineato, per cui si tenta di utilizzare tattiche come l'effetto framing o i nudge per spingere le persone a seguire l'agenda.
2) LA STESSA RETORICA DEL COVID
Un report di lancet sostiene che si ridurrebbero le morti dal 19% al 24%, qui invece si unisce il delirio pandemico a quello green sostenendo che mangiare carne provoca le pandemie, addirittura dicendo che se la mangi finisci ospedalizzato per covid. C'è tutta una serie di studi (1, 2, 3) che mostra come la carne rossa sia associata al cancro, soprattutto quello del colon. Strumentalizzano i dati, perché è solo l'eccesso di carne rossa che è un rischio, mentre loro sostengono che il rischio c'è a prescindere. La follia la si raggiunge dicendo che il mangiare carne è un'ideologia chiamata carnismo e viene collegata al maschilismo e al colonialismo, e che proprio come dicevano per i no vax, chi mangia carne è di estrema destra con tendenze fasciste che non rispetta l'interesse della collettività.
3) COSA DICE DAVVERO LA SCIENZA
Quando copia-incollano la retorica collettivista con lo scopo di disumanizzare e demonizzare una categoria di persone c'è sempre puzza di menzogna. Infatti, in questo studio viene mostrato come basta ridurre di una sola porzione giornaliera la carne rossa in chi ne mangia tanta per ridurre la mortalità dal 7% al 19%, sostituendola con carne bianca o pesce. Anche facendo finta di prendere sul serio la loro narrazione delle emissioni, la riduzione di carne sarebbe al massimo del 25% e funzionerebbe solo implementando le tecnologie adeguate. Imporne con la forza la riduzione potrebbe provocare in alcune persone malnutrizione, poiché non avrebbero più accesso a una fonte di proteine, zinco e vitamina B12, e non sempre gli alimenti sostitutivi sono disponibili ed economici. Gli insetti, che vogliono far mangiare anche ai vegani, sono solo una porcheria grassa, piena di chitina, parassiti, metalli pesanti tra cui piombo. Il loro apporto proteico è inferiore al pollo, e mancano di alcuni amminoacidi essenziali.
CONCLUSIONI
Diventare vegetariani o vegani è una scelta personale, e nessuno dovrebbe essere discriminato per quello che mangia o che non mangia, ognuno di noi ha un metabolismo diverso e deve scegliere il tipo di alimentazione che gli si addice (1, 2, 3). Si tratta dell'ennesimo tentativo del mainstream di dividere la popolazione attraverso la criminalizzazione del dissenso e di innescare una falsa narrativa.
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Uno degli obiettivi dell'agenda 2030 delle nazioni unite è riduzione della carne, è scritto anche sul sito del WEF (1, 2, 3) ed è stato scritto un intero libro in merito.
1) ESISTE UN SETTORE SCIENTIFICO DEDICATO ALLA PROPAGANDA ANTICARNE
Greenpeace, radicali woke, ha fatto sapere che l'ordine è di ridurre il consumo di carne del 71%. Questo "studio", scritto da fondamentalisti che vorrebbero addirittura introdurre una tassa per la carne, dice che solo l'uomo bianco non potrà più mangiare carne, mentre i paesi in "via di sviluppo" potranno continuare a mangiarla. Attualmente la popolazione è contraria a questa follia, e la scienzah si lamenta in questa review che solo dal 23% al 35% crede nella frottola delle emissioni degli animali e che solo dal 12.8% al 25.5% ritiene che ridurre la carne sia una strategia adeguata, e a causa di questo suggeriscono di aumentare la propaganda. Le caratteristiche delle persone sensibili a questa propaganda sono l'essere tra i 18 e 29 anni ed avere una laurea, mostrando l'indottrinamento delle università, soprattutto perché c'è una correlazione tra l'essere di sinistra e non voler mangiare carne. Questo altro studio sostiene che fare terrorismo psicologico ambientalista sulla carne rossa potrebbe portare ad una riduzione del consumo, e ci si spinge così in là da testare se delle etichette contenenti messaggi allarmistici fossero in grado di ridurne l'acquisto, senza ottenere risultati. La propaganda su questo argomento funziona solo su chi è già allineato, per cui si tenta di utilizzare tattiche come l'effetto framing o i nudge per spingere le persone a seguire l'agenda.
2) LA STESSA RETORICA DEL COVID
Un report di lancet sostiene che si ridurrebbero le morti dal 19% al 24%, qui invece si unisce il delirio pandemico a quello green sostenendo che mangiare carne provoca le pandemie, addirittura dicendo che se la mangi finisci ospedalizzato per covid. C'è tutta una serie di studi (1, 2, 3) che mostra come la carne rossa sia associata al cancro, soprattutto quello del colon. Strumentalizzano i dati, perché è solo l'eccesso di carne rossa che è un rischio, mentre loro sostengono che il rischio c'è a prescindere. La follia la si raggiunge dicendo che il mangiare carne è un'ideologia chiamata carnismo e viene collegata al maschilismo e al colonialismo, e che proprio come dicevano per i no vax, chi mangia carne è di estrema destra con tendenze fasciste che non rispetta l'interesse della collettività.
3) COSA DICE DAVVERO LA SCIENZA
Quando copia-incollano la retorica collettivista con lo scopo di disumanizzare e demonizzare una categoria di persone c'è sempre puzza di menzogna. Infatti, in questo studio viene mostrato come basta ridurre di una sola porzione giornaliera la carne rossa in chi ne mangia tanta per ridurre la mortalità dal 7% al 19%, sostituendola con carne bianca o pesce. Anche facendo finta di prendere sul serio la loro narrazione delle emissioni, la riduzione di carne sarebbe al massimo del 25% e funzionerebbe solo implementando le tecnologie adeguate. Imporne con la forza la riduzione potrebbe provocare in alcune persone malnutrizione, poiché non avrebbero più accesso a una fonte di proteine, zinco e vitamina B12, e non sempre gli alimenti sostitutivi sono disponibili ed economici. Gli insetti, che vogliono far mangiare anche ai vegani, sono solo una porcheria grassa, piena di chitina, parassiti, metalli pesanti tra cui piombo. Il loro apporto proteico è inferiore al pollo, e mancano di alcuni amminoacidi essenziali.
CONCLUSIONI
Diventare vegetariani o vegani è una scelta personale, e nessuno dovrebbe essere discriminato per quello che mangia o che non mangia, ognuno di noi ha un metabolismo diverso e deve scegliere il tipo di alimentazione che gli si addice (1, 2, 3). Si tratta dell'ennesimo tentativo del mainstream di dividere la popolazione attraverso la criminalizzazione del dissenso e di innescare una falsa narrativa.
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LEGALIZZATA LA VENDITA DELLA FARINA DI INSETTI IN ITALIA
Io vi riporto la notizia per come è, se poi la cosa degenererà in futuro è un altro discorso.
Durante la conferenza stampa delle regioni ci è stato fatto sapere che i prodotti con farina di insetti saranno disponibili nei supermercati, ma dovranno essere messi in appositi scaffali e la presenza di farina d'insetti deve essere sempre dichiarata in etichetta, inoltre bisognerà dichiarare non solo i valori massimi, ma anche quelli minimi, così da impedire un uso indiscriminato di queste farine ed eventuali frodi (1, 2). Viene richiesta anche la presenza del ministero della salute per monitorare eventuali danni e allergie provocate da queste farine, i decreti prevederanno il divieto di inserire farina di insetti nella pasta e nella pizza. Le norme che ne legalizzeranno la vendita sono 4 decreti firmati dal ministro dell'agricoltura e che saranno presto messi in gazzetta ufficiale, i quali hanno accolto gli emendamenti proposti dalle regioni che sono quelli riguardo all'etichettatura e agli scaffali separati.
Appena i decreti verranno inseriti in gazzetta ufficiale saranno aggiunti a questo post, quindi iscriviti per rimanere aggiornato:
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Io vi riporto la notizia per come è, se poi la cosa degenererà in futuro è un altro discorso.
Durante la conferenza stampa delle regioni ci è stato fatto sapere che i prodotti con farina di insetti saranno disponibili nei supermercati, ma dovranno essere messi in appositi scaffali e la presenza di farina d'insetti deve essere sempre dichiarata in etichetta, inoltre bisognerà dichiarare non solo i valori massimi, ma anche quelli minimi, così da impedire un uso indiscriminato di queste farine ed eventuali frodi (1, 2). Viene richiesta anche la presenza del ministero della salute per monitorare eventuali danni e allergie provocate da queste farine, i decreti prevederanno il divieto di inserire farina di insetti nella pasta e nella pizza. Le norme che ne legalizzeranno la vendita sono 4 decreti firmati dal ministro dell'agricoltura e che saranno presto messi in gazzetta ufficiale, i quali hanno accolto gli emendamenti proposti dalle regioni che sono quelli riguardo all'etichettatura e agli scaffali separati.
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Alimenti a base di insetti: dichiarazione del Coordinatore Caner
Si è svolta oggi presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, una Conferenza Stampa con i Ministri Francesco Lollobrigid...
CITTÀ DA 15 MINUTI: LA NUOVA DISTOPIA DEL FUTURO?
Città piene di telecamere con lasciapassare per uscire dalla propria zona. Sembra una trama di un film di fantascienza, ma purtroppo alcuni vogliono realizzarlo.
1) DIETRO C'È L'AGENDA GREEN
La città da 15 minuti è un modello urbanistico ideato da Carlos Moreno che prevede di concentrare in un’area le infrastrutture più comunemente utilizzate dalle persone in modo che siano raggiungibili nell’arco di 15 minuti, a piedi o in bicicletta. L’idea è di riprogettare la struttura della città con l’obiettivo di renderla meno inquinante riducendo l’uso delle automobili, ma in realtà risulta essere un metodo per imporre ulteriore sorveglianza ed omologare la vita delle persone.
2) IL CASO DI PARIGI
La socialista Anne Hidalgo, sindaco di Parigi dal 2014, è stata la prima ad attuare il sistema messo a punto da Moreno. Dal suo insediamento ha imposto il limite di velocità a 30 chilometri orari, ridotto il numero di parcheggi disponibili, aumentato le piste ciclabili ed istituito la "zona pacifica", che a partire dal 2024 vieterà il transito in auto presso il centro di Parigi se non per motivi strettamente necessari. Gli automobilisti, monitorati da telecamere sparse per il centro città, dovranno dimostrare alla polizia municipale di essersi fermati per un valido motivo esibendo documenti di supporto, come uno scontrino per aver fatto la spesa o una ricetta medica se si sono recati dal dottore.
3) IL CASO DI OXFORD
Il partito laburista assieme ai democratici inglesi vogliono fare di Oxford una città da 15 minuti, inclusiva e anti macchine. Il piano del consiglio comunale prevede dal prossimo anno di dividere la città in 6 quartieri e di installare in ciascuna zona apposite telecamere che tramite targa registreranno ogni entrata e uscita. Ad eccezione di alcune categorie di veicoli, per poter guidare attraverso i distretti i residenti dovranno ottenere un lasciapassare valido per un massimo di 100 volte all’anno. Chi sarà senza permesso o avrà superato la quota stabilita sarà multato. Il consiglio ha ignorato i numerosi commenti negativi ricevuti durante le consultazioni pubbliche in rete negando che più del 93% delle persone era in disaccordo con il progetto, e usando i fact checkers ha bollato il tutto come disinformazione. Migliaia di persone si sono radunate ad Oxford per protestare contro la deriva totalitaria. I media mainstream hanno screditato i manifestanti dipingendoli come dei cospirazionisti paranoici di estrema destra fomentati dai tweet dello psicologo Jordan Peterson.
4) C40 CITIES È DIETRO ALLA PROPAGANDA
Hidalgo ha ricoperto dal 2016 al 2019 il ruolo di presidente del "C40 Cities", un'organizzazione composta dai sindaci di 96 città del mondo, fra cui Giuseppe Sala e Roberto Gualtieri, che collaborano utilizzando la comune retorica dell'emergenza climatica. Tra i più importanti finanziatori del gruppo si può trovare Bloomberg Philantrophies, Realdania, la fondazione Clinton e il governo britannico. Dal 2020 il C40 ha attivamente promosso con articoli e guide il concetto di città da 15 minuti. Quest’ultimo ha avuto inoltre risonanza mediatica grazie all’evento "C40 World Mayors" del 2022 tenutosi a Buenos Aires. Il gruppo si è assicurato ulteriori fondi con un accordo con NREP, una società di investimento danese devota al culto green che aiuterà ad implementare il programma della città da 15 minuti in almeno 5 città.
CONCLUSIONI
La stampa mainstream si è subito buttata contro chiunque criticasse questo piano con le solite accuse di complottismo e negazionismo (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10). Gli articoli pieni di derisione sono innumerevoli ed applicano la stessa retorica che si utilizzava contro i no vax: chi non vuole le città da 15 minuti è uno di estrema destra, individualista, che non vuole fare un sacrificio per la collettività. Ho deciso di informarvi su questo argomento non per terrorizzarvi, ma per diffondere consapevolezza, del resto la controinformazione dovrebbe servire a questo.
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Città piene di telecamere con lasciapassare per uscire dalla propria zona. Sembra una trama di un film di fantascienza, ma purtroppo alcuni vogliono realizzarlo.
1) DIETRO C'È L'AGENDA GREEN
La città da 15 minuti è un modello urbanistico ideato da Carlos Moreno che prevede di concentrare in un’area le infrastrutture più comunemente utilizzate dalle persone in modo che siano raggiungibili nell’arco di 15 minuti, a piedi o in bicicletta. L’idea è di riprogettare la struttura della città con l’obiettivo di renderla meno inquinante riducendo l’uso delle automobili, ma in realtà risulta essere un metodo per imporre ulteriore sorveglianza ed omologare la vita delle persone.
2) IL CASO DI PARIGI
La socialista Anne Hidalgo, sindaco di Parigi dal 2014, è stata la prima ad attuare il sistema messo a punto da Moreno. Dal suo insediamento ha imposto il limite di velocità a 30 chilometri orari, ridotto il numero di parcheggi disponibili, aumentato le piste ciclabili ed istituito la "zona pacifica", che a partire dal 2024 vieterà il transito in auto presso il centro di Parigi se non per motivi strettamente necessari. Gli automobilisti, monitorati da telecamere sparse per il centro città, dovranno dimostrare alla polizia municipale di essersi fermati per un valido motivo esibendo documenti di supporto, come uno scontrino per aver fatto la spesa o una ricetta medica se si sono recati dal dottore.
3) IL CASO DI OXFORD
Il partito laburista assieme ai democratici inglesi vogliono fare di Oxford una città da 15 minuti, inclusiva e anti macchine. Il piano del consiglio comunale prevede dal prossimo anno di dividere la città in 6 quartieri e di installare in ciascuna zona apposite telecamere che tramite targa registreranno ogni entrata e uscita. Ad eccezione di alcune categorie di veicoli, per poter guidare attraverso i distretti i residenti dovranno ottenere un lasciapassare valido per un massimo di 100 volte all’anno. Chi sarà senza permesso o avrà superato la quota stabilita sarà multato. Il consiglio ha ignorato i numerosi commenti negativi ricevuti durante le consultazioni pubbliche in rete negando che più del 93% delle persone era in disaccordo con il progetto, e usando i fact checkers ha bollato il tutto come disinformazione. Migliaia di persone si sono radunate ad Oxford per protestare contro la deriva totalitaria. I media mainstream hanno screditato i manifestanti dipingendoli come dei cospirazionisti paranoici di estrema destra fomentati dai tweet dello psicologo Jordan Peterson.
4) C40 CITIES È DIETRO ALLA PROPAGANDA
Hidalgo ha ricoperto dal 2016 al 2019 il ruolo di presidente del "C40 Cities", un'organizzazione composta dai sindaci di 96 città del mondo, fra cui Giuseppe Sala e Roberto Gualtieri, che collaborano utilizzando la comune retorica dell'emergenza climatica. Tra i più importanti finanziatori del gruppo si può trovare Bloomberg Philantrophies, Realdania, la fondazione Clinton e il governo britannico. Dal 2020 il C40 ha attivamente promosso con articoli e guide il concetto di città da 15 minuti. Quest’ultimo ha avuto inoltre risonanza mediatica grazie all’evento "C40 World Mayors" del 2022 tenutosi a Buenos Aires. Il gruppo si è assicurato ulteriori fondi con un accordo con NREP, una società di investimento danese devota al culto green che aiuterà ad implementare il programma della città da 15 minuti in almeno 5 città.
CONCLUSIONI
La stampa mainstream si è subito buttata contro chiunque criticasse questo piano con le solite accuse di complottismo e negazionismo (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10). Gli articoli pieni di derisione sono innumerevoli ed applicano la stessa retorica che si utilizzava contro i no vax: chi non vuole le città da 15 minuti è uno di estrema destra, individualista, che non vuole fare un sacrificio per la collettività. Ho deciso di informarvi su questo argomento non per terrorizzarvi, ma per diffondere consapevolezza, del resto la controinformazione dovrebbe servire a questo.
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METAVERSO: IL FLOP DI UN PROGETTO TOTALITARIO
Si è sentito parlare in questi ultimi anni di metaverso, il parco giochi virtuale di META tanto apprezzato dal WEF il cui unico fine è quello di ottenere più dati possibili dagli utenti.
1) RISCHI MOLTO ELEVATI PER LA PRIVACY
Il metaverso oggi non è nulla di serio, è solo l'ennesimo videogioco di realtà virtuale, che consentirà alle aziende di fornire i propri servizi, a patto che la gente partecipi ad un ambiente controllato per essere sottoposta a pubblicità, profilazione, censura, controllo e sorveglianza. Il metaverso essendo software proprietario verrà utilizzato per raccogliere i dati biometrici dei partecipanti in base ai vari dispositivi che verranno indossati. Se si usa solo il visore si raccoglieranno dati sui movimenti oculari e da questi soli si possono ottenere le seguenti informazioni:
-identità biometrica (1, 2)
-colore degli occhi (1, 2)
-sesso (1, 2, 3, 4),
-età (1, 2, 3, 4, 5),
-etnia (1, 2, 3),
-peso corporeo (1)
-tratti di personalità (1, 2, 3)
-uso di sostanze (1, 2, 3, 4, 5, 6)
-stato emotivo (1, 2, 3, 4)
-paure e stress (1, 2)
-interessi (1, 2, 3)
-orientamento sessuale (1, 2)
-presenza di alcuni disturbi mentali (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7).
Se si indosseranno anche tute anche dati sul movimento, e fino alla raccolta di dati di onde cerebrali se è richiesto anche l'uso di un caschetto simile all'EEG.
2) DIETRO IL METAVERSO C'È IL WEF
Gli interessi economici dietro questa tecnologia non sono nemmeno negati: Il WEF considera il metaverso cruciale per il suo piano, dedicando ad esso un'intera sezione. Esso deve essere luogo "inclusivo" (da neolingua ad italiano: censura woke), sostengono che è il mezzo per arrivare all'identità digitale che deve essere autenticata e basata su quella fisica e avvalersi di informazioni come scansioni retiniche e delle impronte digitali. Il WEF propone di utilizzare il metaverso sia come intrattenimento e come mezzo per sostituire le relazioni sociali, sia come luogo di apprendimento interattivo per aziende e università, tanto che si sono creati uno spazio tutto loro. Il metaverso più che essere una copia della realtà dovrà essere un luogo per sperimentare e fare quello che nella realtà non è possibile.
3) NASCITA, SVILUPPO, FLOP
Il metaverso è un concetto nato nel romanzo fantascientifico di Neal Stephenson "Snow Crash", del 1992. Il significato di tale termine è "ciò che si pone al di là dell'universo", ovvero come luogo estensivo di internet, la cui differenza in termini di classi sociali è caratterizzata dalla risoluzione del proprio avatar.
Meta, nonché ex Facebook, sta cercando di sviluppare questa gabbia digitale, ma non è la sola. Il metaverso non è nuovo nell'industria dei videogiochi, basta citare tutti i giochi MMORPG, Second Life o Active Worlds, ed in parte anche Minecraft e Habbo. Anche Microsoft, Apple, ed altre aziende sono interessate a questo mercato, promettendo oltretutto l'implementazione di tecnologie come criptovalute o NFT.
Il metaverso è attualmente un flop ed è ha portato a META oltre 24 miliardi di dollari di perdite: i visori sono abbastanza costosi, non c'è molto da fare, la grafica è più brutta di quella della PS1 e sembra fatta con game guru, gli avatar, che sembrano i Mii della nintendo, fino a poco fa non avevano manco le gambe. Il 50% di chi prova il metaverso non fa una seconda visita e si lamenta degli innumerevoli bug.
CONCLUSIONI
Boicottare il metaverso significa non utilizzare un servizio proprietario il cui scopo è lucrare sui vostri dati. Se per ipotesi fosse possibile avere la tecnologia VR come software e hardware libero che tuteli l'anonimato dei partecipanti, potrebbe anche essere utilizzato per trattare alcune malattie mentali (1, 2, 3) e disturbi neurocognitivi (1, 2, 3) quando le terapie dal vivo non sono possibili. Per il momento il metaverso sta crollando su se stesso, ma l'importanza ideologica di questo strumento farà sicuramente in modo che qualcuno cercherà di riproporlo in futuro, quindi boicottatelo.
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Si è sentito parlare in questi ultimi anni di metaverso, il parco giochi virtuale di META tanto apprezzato dal WEF il cui unico fine è quello di ottenere più dati possibili dagli utenti.
1) RISCHI MOLTO ELEVATI PER LA PRIVACY
Il metaverso oggi non è nulla di serio, è solo l'ennesimo videogioco di realtà virtuale, che consentirà alle aziende di fornire i propri servizi, a patto che la gente partecipi ad un ambiente controllato per essere sottoposta a pubblicità, profilazione, censura, controllo e sorveglianza. Il metaverso essendo software proprietario verrà utilizzato per raccogliere i dati biometrici dei partecipanti in base ai vari dispositivi che verranno indossati. Se si usa solo il visore si raccoglieranno dati sui movimenti oculari e da questi soli si possono ottenere le seguenti informazioni:
-identità biometrica (1, 2)
-colore degli occhi (1, 2)
-sesso (1, 2, 3, 4),
-età (1, 2, 3, 4, 5),
-etnia (1, 2, 3),
-peso corporeo (1)
-tratti di personalità (1, 2, 3)
-uso di sostanze (1, 2, 3, 4, 5, 6)
-stato emotivo (1, 2, 3, 4)
-paure e stress (1, 2)
-interessi (1, 2, 3)
-orientamento sessuale (1, 2)
-presenza di alcuni disturbi mentali (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7).
Se si indosseranno anche tute anche dati sul movimento, e fino alla raccolta di dati di onde cerebrali se è richiesto anche l'uso di un caschetto simile all'EEG.
2) DIETRO IL METAVERSO C'È IL WEF
Gli interessi economici dietro questa tecnologia non sono nemmeno negati: Il WEF considera il metaverso cruciale per il suo piano, dedicando ad esso un'intera sezione. Esso deve essere luogo "inclusivo" (da neolingua ad italiano: censura woke), sostengono che è il mezzo per arrivare all'identità digitale che deve essere autenticata e basata su quella fisica e avvalersi di informazioni come scansioni retiniche e delle impronte digitali. Il WEF propone di utilizzare il metaverso sia come intrattenimento e come mezzo per sostituire le relazioni sociali, sia come luogo di apprendimento interattivo per aziende e università, tanto che si sono creati uno spazio tutto loro. Il metaverso più che essere una copia della realtà dovrà essere un luogo per sperimentare e fare quello che nella realtà non è possibile.
3) NASCITA, SVILUPPO, FLOP
Il metaverso è un concetto nato nel romanzo fantascientifico di Neal Stephenson "Snow Crash", del 1992. Il significato di tale termine è "ciò che si pone al di là dell'universo", ovvero come luogo estensivo di internet, la cui differenza in termini di classi sociali è caratterizzata dalla risoluzione del proprio avatar.
Meta, nonché ex Facebook, sta cercando di sviluppare questa gabbia digitale, ma non è la sola. Il metaverso non è nuovo nell'industria dei videogiochi, basta citare tutti i giochi MMORPG, Second Life o Active Worlds, ed in parte anche Minecraft e Habbo. Anche Microsoft, Apple, ed altre aziende sono interessate a questo mercato, promettendo oltretutto l'implementazione di tecnologie come criptovalute o NFT.
Il metaverso è attualmente un flop ed è ha portato a META oltre 24 miliardi di dollari di perdite: i visori sono abbastanza costosi, non c'è molto da fare, la grafica è più brutta di quella della PS1 e sembra fatta con game guru, gli avatar, che sembrano i Mii della nintendo, fino a poco fa non avevano manco le gambe. Il 50% di chi prova il metaverso non fa una seconda visita e si lamenta degli innumerevoli bug.
CONCLUSIONI
Boicottare il metaverso significa non utilizzare un servizio proprietario il cui scopo è lucrare sui vostri dati. Se per ipotesi fosse possibile avere la tecnologia VR come software e hardware libero che tuteli l'anonimato dei partecipanti, potrebbe anche essere utilizzato per trattare alcune malattie mentali (1, 2, 3) e disturbi neurocognitivi (1, 2, 3) quando le terapie dal vivo non sono possibili. Per il momento il metaverso sta crollando su se stesso, ma l'importanza ideologica di questo strumento farà sicuramente in modo che qualcuno cercherà di riproporlo in futuro, quindi boicottatelo.
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ANALISI BOZZA PIANO VACCINALE 2023-2025
La bozza del piano, che potete leggere qui, seppur non introduca nessun obbligo vaccinale covid, è un manifesto ideologico senza alcun contatto con la realtà.
1) AGENDA IMMUNIZZAZIONE EUROPEA 2030 DELL'OMS
Il nuovo piano, che è stato inviato dal ministro della salute e sarà discusso alla prima conferenza utile stato-regioni, è indirizzato a "combattere le disuguaglianze", a contrastare il fenomeno dell'esitazione vaccinale e combattere la disinformazione (p.9). La nuova narrazione tende a cancellare l'esistenza dei no vax dopo che ci hanno reso l'unico fenomeno mediatico per due anni. Adesso chi rifiuta il vaccino o è esitante e quindi può essere convinto, oppure è povero e non dispone dei mezzi per vaccinarsi. Tutto ciò serve per negare che la quarta dose è stata un flop e che molti non vaccinati covid hanno iniziato a riflettere e a rifiutare anche gli altri vaccini (p. 14). Riflette anche una precisa linea di pensiero dell'OMS di cui vi avevamo già parlato qui.
2) IL VALORE ETICO DELLE VACCINAZIONI
Non esistendo alcuna ragione scientifica per spingere alla vaccinazione si appellano alla morale e al comitato nazionale di bioetica, promuovendo l'immunità di gregge e affermando che va stigmatizzato il sostenere che i vaccini provocano patologie perché le reazioni avverse sono state smontate dagli studi scientifici. Detta per i vaccini covid è un delirio psicotico, ma anche se prendiamo alcuni dei vaccini obbligatori (varicella, parotite, morbillo) i dati VAERS (quando pubblicano uno studio usando i dati VAERS prima vengono controllati) indicano che il 5% ha avuto reazioni avverse gravi e ci sono stati 7 decessi correlabili al vaccino. Numeri che rispetto ai danneggiati da vaccino covid sono bassi, ma in Italia nel 2021 sono stati segnalati 9 (5 confermati) casi di morbillo, nel 2022 15 casi (11 confermati) di cui il 13,3% era vaccinato. Sempre gli stessi dati riportano 0 casi di rosolia nel 2021 e 5 casi (2 confermati) nel 2022. Si vuole sottoporre a vaccinazione un'intera popolazione per patologie la cui incidenza è ridicola, la cui unica giustificazione è la motivazione "solidaristica e cooperativa". Il comitato nazionale di bioetica raccomanda "il monitoraggio continuo dell'omessa vaccinazione [...] allo scopo di identificare coloro che devono essere incoraggiati verso un percorso vaccinale" (p. 13, g) e "attuare, in caso di situazioni d'allarme, [...] eventuali interventi legislativi necessari a ripristinare o raggiungere un livello accettabile di sicurezza sanitaria [...] mediante elevate coperture vaccinali" (p. 13, i).
3) MONITORAGGIO DEGLI "ESITANTI"
L'anagrafe vaccinale nazionale deve essere aggiornata ogni trimestre e che comprende sia i vaccinati, sia i non vaccinati e anche quelli che hanno ottenuto un'esenzione (p.32, 38, 43). Dopodiché vogliono diffondere la religione del vaccino, da loro chiamata vaccinologia, che dovrebbe insegnare ai medici a riconoscere e combattere le tesi dei no vax e spingere gli "esitanti" alla vaccinazione, e facendo raccolta dei motivi per i quali non si vaccinano, addirittura parlando di ragioni ideologiche, creando un gruppo di lavoro finalizzato al contrasto dell'esitazione vaccinale e monitorando gli episodi di "esitazione". La verità diffusa da noi no vax viene definita una "infodemia" e bisogna curarla con una "alfabetizzazione vaccinale" della popolazione (p. 37).
CONCLUSIONI
Confrontandolo con la bozza del trattato pandemico dell'OMS che ho analizzato qui, si capisce che questo piano non è che la messa in opera italiana di essa, molti punti si sovrappongono e vi è in ogni dove l'ossessione del contrasto alla "disinformazione". Altro punto chiave, il riferimento all'infodemia, è invece un chiaro accenno alla conferenza UNESCO per combattere la controinformazione. Del voler fare della controinformazione la nuova "emergenza" e del tentativo di cancellare i no vax trasformandoli in esitanti vi abbiamo parlato con largo anticipo, ma siamo stati accusati di fare terrorismo.
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La bozza del piano, che potete leggere qui, seppur non introduca nessun obbligo vaccinale covid, è un manifesto ideologico senza alcun contatto con la realtà.
1) AGENDA IMMUNIZZAZIONE EUROPEA 2030 DELL'OMS
Il nuovo piano, che è stato inviato dal ministro della salute e sarà discusso alla prima conferenza utile stato-regioni, è indirizzato a "combattere le disuguaglianze", a contrastare il fenomeno dell'esitazione vaccinale e combattere la disinformazione (p.9). La nuova narrazione tende a cancellare l'esistenza dei no vax dopo che ci hanno reso l'unico fenomeno mediatico per due anni. Adesso chi rifiuta il vaccino o è esitante e quindi può essere convinto, oppure è povero e non dispone dei mezzi per vaccinarsi. Tutto ciò serve per negare che la quarta dose è stata un flop e che molti non vaccinati covid hanno iniziato a riflettere e a rifiutare anche gli altri vaccini (p. 14). Riflette anche una precisa linea di pensiero dell'OMS di cui vi avevamo già parlato qui.
2) IL VALORE ETICO DELLE VACCINAZIONI
Non esistendo alcuna ragione scientifica per spingere alla vaccinazione si appellano alla morale e al comitato nazionale di bioetica, promuovendo l'immunità di gregge e affermando che va stigmatizzato il sostenere che i vaccini provocano patologie perché le reazioni avverse sono state smontate dagli studi scientifici. Detta per i vaccini covid è un delirio psicotico, ma anche se prendiamo alcuni dei vaccini obbligatori (varicella, parotite, morbillo) i dati VAERS (quando pubblicano uno studio usando i dati VAERS prima vengono controllati) indicano che il 5% ha avuto reazioni avverse gravi e ci sono stati 7 decessi correlabili al vaccino. Numeri che rispetto ai danneggiati da vaccino covid sono bassi, ma in Italia nel 2021 sono stati segnalati 9 (5 confermati) casi di morbillo, nel 2022 15 casi (11 confermati) di cui il 13,3% era vaccinato. Sempre gli stessi dati riportano 0 casi di rosolia nel 2021 e 5 casi (2 confermati) nel 2022. Si vuole sottoporre a vaccinazione un'intera popolazione per patologie la cui incidenza è ridicola, la cui unica giustificazione è la motivazione "solidaristica e cooperativa". Il comitato nazionale di bioetica raccomanda "il monitoraggio continuo dell'omessa vaccinazione [...] allo scopo di identificare coloro che devono essere incoraggiati verso un percorso vaccinale" (p. 13, g) e "attuare, in caso di situazioni d'allarme, [...] eventuali interventi legislativi necessari a ripristinare o raggiungere un livello accettabile di sicurezza sanitaria [...] mediante elevate coperture vaccinali" (p. 13, i).
3) MONITORAGGIO DEGLI "ESITANTI"
L'anagrafe vaccinale nazionale deve essere aggiornata ogni trimestre e che comprende sia i vaccinati, sia i non vaccinati e anche quelli che hanno ottenuto un'esenzione (p.32, 38, 43). Dopodiché vogliono diffondere la religione del vaccino, da loro chiamata vaccinologia, che dovrebbe insegnare ai medici a riconoscere e combattere le tesi dei no vax e spingere gli "esitanti" alla vaccinazione, e facendo raccolta dei motivi per i quali non si vaccinano, addirittura parlando di ragioni ideologiche, creando un gruppo di lavoro finalizzato al contrasto dell'esitazione vaccinale e monitorando gli episodi di "esitazione". La verità diffusa da noi no vax viene definita una "infodemia" e bisogna curarla con una "alfabetizzazione vaccinale" della popolazione (p. 37).
CONCLUSIONI
Confrontandolo con la bozza del trattato pandemico dell'OMS che ho analizzato qui, si capisce che questo piano non è che la messa in opera italiana di essa, molti punti si sovrappongono e vi è in ogni dove l'ossessione del contrasto alla "disinformazione". Altro punto chiave, il riferimento all'infodemia, è invece un chiaro accenno alla conferenza UNESCO per combattere la controinformazione. Del voler fare della controinformazione la nuova "emergenza" e del tentativo di cancellare i no vax trasformandoli in esitanti vi abbiamo parlato con largo anticipo, ma siamo stati accusati di fare terrorismo.
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MODIFICARE GENETICAMENTE ESSERI UMANI: I RISCHI
La CRISPR-Cas9 consente agli scienziati di modificare i geni con una precisione senza precedenti.
1) CRISPR-CAS9: LA RIVOLUZIONE DELL'EDITING GENOMICO
Basata sul sistema CRISPR (clustered regularly interspaced short palindromic repeats) che si trova nei batteri e funge da sistema immunitario adattativo per difendersi contro i virus batteriofagi, il metodo utilizza un enzima chiamato Cas9 composto da una nucleasi in grado di tagliare il DNA/RNA in punti specifici e da un gRNA che contiene la sequenza in grado di legarsi al bersaglio da tagliare: nell'ingegneria genetica basta modificare lo sgRNA in modo che riconosca la sequenza DNA bersaglio che si vuole eliminare. Una volta che il DNA è stato tagliato, se si vuole aggiungere un nuovo gene basta presentare un filamento di DNA omologo e i meccanismi di riparazione del DNA della cellula lo integrano direttamente nel genoma col sistema di ricombinazione omologa.
2) INGEGNERIA GENETICA: LA SCIENZA CONTRO LA SALUTE
La modificazione genetica solleva importantissime questioni: sebbene gli scienziati promettano una vita senza malattie e un futuro migliore per tutti, la possibilità di creare "bambini progettati" - esseri umani geneticamente modificati per soddisfare i desideri dei genitori - getta ombre sul futuro della nostra specie. La modifica genetica può aumentare il rischio di conseguenze impreviste e sollevare dubbi sulla sicurezza.
a) mutazioni off-target: siccome il genoma è ridondante, può capitare che oltre a modificare la sequenza genetica che si vuole cambiare si provochino cambiamenti anche in sequenze simili e ciò può causare effetti imprevisti nell'organismo.
b) Mosaicismo: risulta dal fallimento dell'impiego della tecnologia, e che consiste nell'avere nello stesso individuo linee genetiche diverse, ciò significa che alcune cellule o parti del corpo avranno geni diversi dal resto.
c) delezioni e modellazioni: a volte la CRISPR può cancellare intere sequenze genetiche, arrivando addirittura a cancellare interi geni o delle sezioni del genoma che servono per regolare l'espressione genica. In altri casi porta ad esprimere sequenze invertite, a duplicare o inserire una nuova sequenza.
d) modificazione biallelica: la CRISPR funziona bene solo per alleli omozigoti, e nel caso di corredo eterozigote porta a modificare entrambi gli alleli, colpendo anche quello che non si vuole modificare. È possibile avere CRISPR che bersagliano solo uno dei due alleli, ma è molto difficile.
3) SALVARE VITE, O CREARE UN'ÉLITE GENETICA?
La modifica del DNA embrionale umano offre la possibilità di correggere le mutazioni genetiche e prevenire la trasmissione di malattie. In futuro, questa procedura potrebbe prevenire la nascita di bambini affetti da malattie genetiche come la fibrosi cistica o intervenire sui geni pro-oncogeni che aumentano il rischio di cancro (1, 2, 3, 4). In sostanza, permette di creare embrioni che sono superiori a quelli degli altri figli: i ricchi potranno pagare per migliorare il proprio pool genetico e creare prole dotata di longevità, forza, maggiore QI e altre caratteristiche che renderanno la competizione con il resto della popolazione una passeggiata, e selezionare disposizioni adattative. Per contrastare questo, è nato il movimento dei biohacker che consiste nel fornire i mezzi per far applicare a tutti questa tecnologia. Il problema è che una "corsa al potenziamento" potrebbe implicare un uso indiscriminato della tecnologia e causare parecchi danni.
CONCLUSIONI
La manipolazione genetica è un tema controverso che rende necessario valutare con attenzione le implicazioni sociali prima di prendere qualsiasi decisione riguardo all'uso di questa tecnologia. Se utilizzato su pazienti malati di cancro o affetti da malattie genetiche mortali può avere anche dei benefici, ma può diventare uno strumento in più per rafforzare il totalitarismo in cui viviamo.
Post realizzato da @eclyps0 con modifiche.
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La CRISPR-Cas9 consente agli scienziati di modificare i geni con una precisione senza precedenti.
1) CRISPR-CAS9: LA RIVOLUZIONE DELL'EDITING GENOMICO
Basata sul sistema CRISPR (clustered regularly interspaced short palindromic repeats) che si trova nei batteri e funge da sistema immunitario adattativo per difendersi contro i virus batteriofagi, il metodo utilizza un enzima chiamato Cas9 composto da una nucleasi in grado di tagliare il DNA/RNA in punti specifici e da un gRNA che contiene la sequenza in grado di legarsi al bersaglio da tagliare: nell'ingegneria genetica basta modificare lo sgRNA in modo che riconosca la sequenza DNA bersaglio che si vuole eliminare. Una volta che il DNA è stato tagliato, se si vuole aggiungere un nuovo gene basta presentare un filamento di DNA omologo e i meccanismi di riparazione del DNA della cellula lo integrano direttamente nel genoma col sistema di ricombinazione omologa.
2) INGEGNERIA GENETICA: LA SCIENZA CONTRO LA SALUTE
La modificazione genetica solleva importantissime questioni: sebbene gli scienziati promettano una vita senza malattie e un futuro migliore per tutti, la possibilità di creare "bambini progettati" - esseri umani geneticamente modificati per soddisfare i desideri dei genitori - getta ombre sul futuro della nostra specie. La modifica genetica può aumentare il rischio di conseguenze impreviste e sollevare dubbi sulla sicurezza.
a) mutazioni off-target: siccome il genoma è ridondante, può capitare che oltre a modificare la sequenza genetica che si vuole cambiare si provochino cambiamenti anche in sequenze simili e ciò può causare effetti imprevisti nell'organismo.
b) Mosaicismo: risulta dal fallimento dell'impiego della tecnologia, e che consiste nell'avere nello stesso individuo linee genetiche diverse, ciò significa che alcune cellule o parti del corpo avranno geni diversi dal resto.
c) delezioni e modellazioni: a volte la CRISPR può cancellare intere sequenze genetiche, arrivando addirittura a cancellare interi geni o delle sezioni del genoma che servono per regolare l'espressione genica. In altri casi porta ad esprimere sequenze invertite, a duplicare o inserire una nuova sequenza.
d) modificazione biallelica: la CRISPR funziona bene solo per alleli omozigoti, e nel caso di corredo eterozigote porta a modificare entrambi gli alleli, colpendo anche quello che non si vuole modificare. È possibile avere CRISPR che bersagliano solo uno dei due alleli, ma è molto difficile.
3) SALVARE VITE, O CREARE UN'ÉLITE GENETICA?
La modifica del DNA embrionale umano offre la possibilità di correggere le mutazioni genetiche e prevenire la trasmissione di malattie. In futuro, questa procedura potrebbe prevenire la nascita di bambini affetti da malattie genetiche come la fibrosi cistica o intervenire sui geni pro-oncogeni che aumentano il rischio di cancro (1, 2, 3, 4). In sostanza, permette di creare embrioni che sono superiori a quelli degli altri figli: i ricchi potranno pagare per migliorare il proprio pool genetico e creare prole dotata di longevità, forza, maggiore QI e altre caratteristiche che renderanno la competizione con il resto della popolazione una passeggiata, e selezionare disposizioni adattative. Per contrastare questo, è nato il movimento dei biohacker che consiste nel fornire i mezzi per far applicare a tutti questa tecnologia. Il problema è che una "corsa al potenziamento" potrebbe implicare un uso indiscriminato della tecnologia e causare parecchi danni.
CONCLUSIONI
La manipolazione genetica è un tema controverso che rende necessario valutare con attenzione le implicazioni sociali prima di prendere qualsiasi decisione riguardo all'uso di questa tecnologia. Se utilizzato su pazienti malati di cancro o affetti da malattie genetiche mortali può avere anche dei benefici, ma può diventare uno strumento in più per rafforzare il totalitarismo in cui viviamo.
Post realizzato da @eclyps0 con modifiche.
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LA TRUFFA DELLA CARNE SINTETICA
La carne sintetica non è nutriente, i rischi per la salute non sono mai stati studiati ed è fortemente appoggiata dalle elites essendo parte dell'agenda green.
1) COMPORTA L'UCCISIONE DI ANIMALI
La carne sintetica si ottiene facendo la biopsia ad un animale, si raccolgono dal tessuto muscolare le cellule staminali e le si fa crescere con ormoni, e viene nutrita con il siero fatto con il sangue di un vitellino neonato, oppure prodotto da un cavallo neonato o estratto di embrione di pollo. Sia gli ormoni che il siero sono molto costosi e difficili da reperire, quindi continuerà sempre a costare più della carne e a prevedere la morte di animali.
2) PONE RISCHI PER LA SALUTE
La carne sintetica consiste in trilioni di cellule che vengono fatte costantemente riprodurre, e visto l'alto numero di riproduzioni, è probabile che alcune di queste si sviluppino in linee cellulari tumorali, perché il processo di riproduzione cellulare non può mai essere controllato al 100%, e siccome mai abbiamo mangiato tumori in vita nostra, difficilmente si può sapere quali sono gli effetti sulla salute. Altro grosso problema è che tutte le sostanze chimiche necessarie per far crescere questa carne sono altrettanto sintetiche e la loro produzione avrà come risultato delle scorie inquinanti. Difficilmente la carne sintetica è in grado di riprodurre la proporzione tra grassi e proteine presente nella carne, ed una delle difficoltà più grandi che affrontano è che sono carenti o mancano totalmente dei micronutrienti come vitamina B12, zinco e ferro comunemente contenuti nella carne, non ha lo stesso sapore, e in generale mancano degli studi sulla sua sicurezza per il consumo alimentare umano, visto che viene definita un prodotto sperimentale. I difensori della carne sintetica sostengono che questa sarà più sicura di quella normale perché crescendo la carne in modo controllato non sarà necessario utilizzare antibiotici, ma questa è chiaramente una bufala, perché le fonti di contaminazione non possono essere tenute sempre sotto controllo, soprattutto se ne verrà prodotta tanta. Inoltre trattandosi solo di cellule in coltura sono sprovviste di sistema immunitario, il che rende l'uso di antibiotici necessario per prevenire delle infezioni nelle colture.
3) COMPROMETTE L'AUTODETERMINAZIONE ALIMENTARE
La carne sintetica è una minaccia all'industria alimentare così come la conosciamo perché la sua produzione richiederà conoscenze altamente tecniche che gli allevatori attuali non possiedono, e che saranno verosimilmente possedute da grandi produttori e grandi marchi, rendendoci dipendenti da essi per l'acquisto di carne. Questo da un lato potrebbe significare che la carne sintetica non vedrà mai la luce, perché se siamo noi consumatori a dover scegliere quella naturale avrà sempre la meglio, ma se si aggiungeranno interventi esterni dalla politica il bilancio potrà cambiare. In questo studio si riconosce che la carne sintetica è un modo per compromettere la sovranità alimentare e che l'interesse di personaggi come Bill Gates (1, 2, 3, 4, 5) e il coinvolgimento della Silicon Valley sono verosimilmente connessi a questo rischio. La minaccia più grande però proviene dai brevetti: se alcune tecnologie, procedure e metodi di coltivazione venissero brevettati, chi coltiva la carne sarà dipendente da essi, e al massimo gli allevatori potranno diventare dei "magazzini" dove la carne sintetica viene depositata dopo essere stata prodotta altrove.
CONCLUSIONI
La scienzah ci tiene a dire che la carne sintetica rientra nell'agenda 2030 e che l'Europa dovrebbe considerare di investire in essa per promuovere la "sostenibilità" e si propone di offrire diversi consigli per far sviluppare questo mercato nelle nostre terre. Non a caso anche il WEF si mostra favorevole verso di essa (1, 2, 3, 4) dicendo che farà parte dei cibi del futuro e sostiene che bisogna creare una narrazione mediatica tramite la propaganda in cui la carne sintetica viene presentata come apprezzabile.
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La carne sintetica non è nutriente, i rischi per la salute non sono mai stati studiati ed è fortemente appoggiata dalle elites essendo parte dell'agenda green.
1) COMPORTA L'UCCISIONE DI ANIMALI
La carne sintetica si ottiene facendo la biopsia ad un animale, si raccolgono dal tessuto muscolare le cellule staminali e le si fa crescere con ormoni, e viene nutrita con il siero fatto con il sangue di un vitellino neonato, oppure prodotto da un cavallo neonato o estratto di embrione di pollo. Sia gli ormoni che il siero sono molto costosi e difficili da reperire, quindi continuerà sempre a costare più della carne e a prevedere la morte di animali.
2) PONE RISCHI PER LA SALUTE
La carne sintetica consiste in trilioni di cellule che vengono fatte costantemente riprodurre, e visto l'alto numero di riproduzioni, è probabile che alcune di queste si sviluppino in linee cellulari tumorali, perché il processo di riproduzione cellulare non può mai essere controllato al 100%, e siccome mai abbiamo mangiato tumori in vita nostra, difficilmente si può sapere quali sono gli effetti sulla salute. Altro grosso problema è che tutte le sostanze chimiche necessarie per far crescere questa carne sono altrettanto sintetiche e la loro produzione avrà come risultato delle scorie inquinanti. Difficilmente la carne sintetica è in grado di riprodurre la proporzione tra grassi e proteine presente nella carne, ed una delle difficoltà più grandi che affrontano è che sono carenti o mancano totalmente dei micronutrienti come vitamina B12, zinco e ferro comunemente contenuti nella carne, non ha lo stesso sapore, e in generale mancano degli studi sulla sua sicurezza per il consumo alimentare umano, visto che viene definita un prodotto sperimentale. I difensori della carne sintetica sostengono che questa sarà più sicura di quella normale perché crescendo la carne in modo controllato non sarà necessario utilizzare antibiotici, ma questa è chiaramente una bufala, perché le fonti di contaminazione non possono essere tenute sempre sotto controllo, soprattutto se ne verrà prodotta tanta. Inoltre trattandosi solo di cellule in coltura sono sprovviste di sistema immunitario, il che rende l'uso di antibiotici necessario per prevenire delle infezioni nelle colture.
3) COMPROMETTE L'AUTODETERMINAZIONE ALIMENTARE
La carne sintetica è una minaccia all'industria alimentare così come la conosciamo perché la sua produzione richiederà conoscenze altamente tecniche che gli allevatori attuali non possiedono, e che saranno verosimilmente possedute da grandi produttori e grandi marchi, rendendoci dipendenti da essi per l'acquisto di carne. Questo da un lato potrebbe significare che la carne sintetica non vedrà mai la luce, perché se siamo noi consumatori a dover scegliere quella naturale avrà sempre la meglio, ma se si aggiungeranno interventi esterni dalla politica il bilancio potrà cambiare. In questo studio si riconosce che la carne sintetica è un modo per compromettere la sovranità alimentare e che l'interesse di personaggi come Bill Gates (1, 2, 3, 4, 5) e il coinvolgimento della Silicon Valley sono verosimilmente connessi a questo rischio. La minaccia più grande però proviene dai brevetti: se alcune tecnologie, procedure e metodi di coltivazione venissero brevettati, chi coltiva la carne sarà dipendente da essi, e al massimo gli allevatori potranno diventare dei "magazzini" dove la carne sintetica viene depositata dopo essere stata prodotta altrove.
CONCLUSIONI
La scienzah ci tiene a dire che la carne sintetica rientra nell'agenda 2030 e che l'Europa dovrebbe considerare di investire in essa per promuovere la "sostenibilità" e si propone di offrire diversi consigli per far sviluppare questo mercato nelle nostre terre. Non a caso anche il WEF si mostra favorevole verso di essa (1, 2, 3, 4) dicendo che farà parte dei cibi del futuro e sostiene che bisogna creare una narrazione mediatica tramite la propaganda in cui la carne sintetica viene presentata come apprezzabile.
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COLLIRIO CONTAMINATO RITIRATO, MA PER I VACCINI TUTTO TACE
Un batterio resistente agli antibiotici ha contaminato alcuni lotti di lacrime artificiali e si è diffuso in 16 stati Americani causando fino ad ora 3 morti e lesioni gravi a diverse persone.
1) LOTTO RITIRATO DAL MERCATO
La maggior parte degli infetti aveva in comune tra loro l’uso delle lacrime artificiali, impiegate in caso di congiuntivite, secchezza oculare, abrasioni o interventi chirurgici. I lotti di lacrime artificiali contaminati sono stati formulati e confezionati dalla Global Pharma Healthcare, una società indiana produttrice di farmaci generici da banco, importati negli USA da Aru Pharma Inc e infine distribuiti da EzricCare e Delsam Pharma sotto forma di colliri. Quest’ultimi venivano venduti senza prescrizione medica e potevano essere acquistati in tutto il paese presso Walmart, Amazon, Ebay e altri rivenditori. I prodotti sono stati ritirati dal mercato e il CDC ha emanato un avviso a tutti i consumatori di interrompere l’utilizzo e rivolgersi immediatamente al proprio medico in caso di sintomi di infezione oculare. Da una recente ispezione effettuata dalla FDA nello stabilimento della Global Pharma gli ispettori dell’agenzia hanno riportato che l’azienda si affidava a processi di produzione carenti per garantire la sterilità, non disponeva di sistemi adeguati per creare condizioni asettiche ed ha violato le buone pratiche di fabbricazione tra cui la mancanza di test microbici e formulazione del prodotto senza un conservante adeguato
2) CONTAMINATO PER ERRORE UMANO
Il responsabile dell’epidemia è un ceppo raro di Pseudomonas Aeruginosa denominato "VIM-GES-CRPA", che prima d’ora non era mai comparso negli stati uniti. Lo Pseudomonas predilige ambienti umidi e si annida particolarmente in strutture sanitarie non adeguatamente pulite. Il microrganismo attacca con facilità pazienti immunocompromessi affetti da fibrosi cistica, con catetere oppure intubati. A seconda della porta d’ingresso il batterio può provocare infezioni cutanee, alle vie urinarie e respiratorie, ulcera corneale e problemi gastrointestinali. In alcuni casi è necessario intervenire con interventi chirurgici per rimuovere necrosi o drenare ascessi.
3) DECESSI E REAZIONI AVVERSE
Secondo l'ultimo aggiornamento del CDC il germe ha in totale infettato 68 persone. 3 decessi, 8 hanno perso la vista ed altre 4 hanno subito la rimozione chirurgica dei bulbi oculari. Ad una è stato asportato l'occhio dopo aver usato per mesi il prodotto di EzriCare prescrittogli da un centro medico in Florida per secchezza oculare. L’infezione è stata sviluppata ad agosto 2022, ma inizialmente i medici non l’hanno correlata al prodotto ed hanno tentato di arginare l’infezione somministrandogli antibiotici e con un trapianto di cornea. I danni sono risultati essere irreversibili e ha subito una enucleazione il 1 settembre.
Numerosi studi legali stanno depositando cause contro EzriCare e le altre società coinvolte nell’incidente. EzriCare ha scaricato tutte le responsabilità sostenendo che il suo unico ruolo era quello di progettare un'etichetta esterna e di commercializzare il prodotto.
4) QUANDO VUOLE, LA SCIENZAH FUNZIONA
La scienzah è stata velocissima a correlare le reazioni avverse e i decessi al farmaco contaminato e hanno ritirato il lotto dopo 3 decessi, mentre il veleno Pfizer, nonostante tutti i morti, continua ad essere promosso ancora oggi come la salvezza; e criminali come Brindisi definiscono farsa il documentario dove si parla degli effetti avversi da vaccino.
Nei documenti segreti AIFA (1, 2, 3, 4, 5) viene mostrato che ha sempre mentito sull'efficacia del vaccino nascondendo i casi di inefficacia vaccinale, ha omesso che il vaccino non è mai stato testato sui fragili che per gli anziani e i guariti la probabilità di morire da vaccino è elevata.
CONCLUSIONI
Questo caso è la prova del 9 che le autorità del farmaco hanno volontariamente promosso un prodotto sperimentale killer del quale conoscevano tutto, ma non hanno voluto dire nulla.
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Un batterio resistente agli antibiotici ha contaminato alcuni lotti di lacrime artificiali e si è diffuso in 16 stati Americani causando fino ad ora 3 morti e lesioni gravi a diverse persone.
1) LOTTO RITIRATO DAL MERCATO
La maggior parte degli infetti aveva in comune tra loro l’uso delle lacrime artificiali, impiegate in caso di congiuntivite, secchezza oculare, abrasioni o interventi chirurgici. I lotti di lacrime artificiali contaminati sono stati formulati e confezionati dalla Global Pharma Healthcare, una società indiana produttrice di farmaci generici da banco, importati negli USA da Aru Pharma Inc e infine distribuiti da EzricCare e Delsam Pharma sotto forma di colliri. Quest’ultimi venivano venduti senza prescrizione medica e potevano essere acquistati in tutto il paese presso Walmart, Amazon, Ebay e altri rivenditori. I prodotti sono stati ritirati dal mercato e il CDC ha emanato un avviso a tutti i consumatori di interrompere l’utilizzo e rivolgersi immediatamente al proprio medico in caso di sintomi di infezione oculare. Da una recente ispezione effettuata dalla FDA nello stabilimento della Global Pharma gli ispettori dell’agenzia hanno riportato che l’azienda si affidava a processi di produzione carenti per garantire la sterilità, non disponeva di sistemi adeguati per creare condizioni asettiche ed ha violato le buone pratiche di fabbricazione tra cui la mancanza di test microbici e formulazione del prodotto senza un conservante adeguato
2) CONTAMINATO PER ERRORE UMANO
Il responsabile dell’epidemia è un ceppo raro di Pseudomonas Aeruginosa denominato "VIM-GES-CRPA", che prima d’ora non era mai comparso negli stati uniti. Lo Pseudomonas predilige ambienti umidi e si annida particolarmente in strutture sanitarie non adeguatamente pulite. Il microrganismo attacca con facilità pazienti immunocompromessi affetti da fibrosi cistica, con catetere oppure intubati. A seconda della porta d’ingresso il batterio può provocare infezioni cutanee, alle vie urinarie e respiratorie, ulcera corneale e problemi gastrointestinali. In alcuni casi è necessario intervenire con interventi chirurgici per rimuovere necrosi o drenare ascessi.
3) DECESSI E REAZIONI AVVERSE
Secondo l'ultimo aggiornamento del CDC il germe ha in totale infettato 68 persone. 3 decessi, 8 hanno perso la vista ed altre 4 hanno subito la rimozione chirurgica dei bulbi oculari. Ad una è stato asportato l'occhio dopo aver usato per mesi il prodotto di EzriCare prescrittogli da un centro medico in Florida per secchezza oculare. L’infezione è stata sviluppata ad agosto 2022, ma inizialmente i medici non l’hanno correlata al prodotto ed hanno tentato di arginare l’infezione somministrandogli antibiotici e con un trapianto di cornea. I danni sono risultati essere irreversibili e ha subito una enucleazione il 1 settembre.
Numerosi studi legali stanno depositando cause contro EzriCare e le altre società coinvolte nell’incidente. EzriCare ha scaricato tutte le responsabilità sostenendo che il suo unico ruolo era quello di progettare un'etichetta esterna e di commercializzare il prodotto.
4) QUANDO VUOLE, LA SCIENZAH FUNZIONA
La scienzah è stata velocissima a correlare le reazioni avverse e i decessi al farmaco contaminato e hanno ritirato il lotto dopo 3 decessi, mentre il veleno Pfizer, nonostante tutti i morti, continua ad essere promosso ancora oggi come la salvezza; e criminali come Brindisi definiscono farsa il documentario dove si parla degli effetti avversi da vaccino.
Nei documenti segreti AIFA (1, 2, 3, 4, 5) viene mostrato che ha sempre mentito sull'efficacia del vaccino nascondendo i casi di inefficacia vaccinale, ha omesso che il vaccino non è mai stato testato sui fragili che per gli anziani e i guariti la probabilità di morire da vaccino è elevata.
CONCLUSIONI
Questo caso è la prova del 9 che le autorità del farmaco hanno volontariamente promosso un prodotto sperimentale killer del quale conoscevano tutto, ma non hanno voluto dire nulla.
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LA PSICOLOGIA DEL MUSERUOLATO
Credono di essere eroi, ma la loro stessa scienzah dice ben altro.
1) INDOSSA LA MUSERUOLA CHI SI PERCEPISCE BRUTTO E INSICURO
In questo studio a delle persone sono state sottoposti dei questionari in cui veniva chiesto se si sentivano più belli con la mascherina e hanno chiesto quanta intenzione avevano di indossarla. Il sentirsi attraenti correlava negativamente con il credere che indossandola si è più attraenti, (r = −0.26, p < 0.001) e correlava anche con l'intenzione di indossare una mascherina ((r = −0.17, p = 0.009), e più uno si sentiva brutto, più era intenzionato ad indossare la mascherina (r = 0.49, p < 0.001). Con un altro questionario hanno indagato se le persone indossano la mascherina per farsi percepire più competenti e affidabili, e sia il desiderio di competenza che affidabilità correlano positivamente con il voler indossare la mascherina (r = 0.57, p < 0.001; r = 0.52, p < 0.001, rispettivamente). I ricercatori con l'analisi della variabile mediatore hanno però scoperto che la variabile che sta alla base di tutto il resto è credere che con la mascherina si è più belli, perché si crede di essere tanto più competenti e affidabili tanto più si crede di essere belli. Ciò che succede in realtà è che la mascherina appiattisce tutti, perché quelli più belli vengono percepiti meno belli di quello che sono e viceversa (1, 2, 3, 4, 5) Questo effetto è probabilmente mediato dal fatto che le mascherine riducono l'abilità di riconoscere i volti, oltre al fatto di nascondere le caratteristiche del viso.
2) INDOSSA LA MUSERUOLA CHI SOFFRE DI ANSIA SOCIALE
Questa review approfondisce la relazione tra l'uso della mascherina e l'ansia sociale, e viene mostrato che chi soffre di questa patologia tende maggiormente ad indossare la mascherina sia perché crede di compiacere gli altri, sia perché viene utilizzata come strumento per nascondere le proprie emozioni negative e la propria inadeguatezza sociale, così da non apparire agli altri inadeguati. Diversi studi infatti mostrano come l'uso della mascherina riduca la capacità di riconoscere le emozioni (1, 2, 3, 4, 5, 6). Si instaura un circolo vizioso nel quale la mascherina diventa come una droga, perché più viene utilizzata per nascondere le proprie emozioni e isolarsi dagli altri, più diventa difficile relazionarsi: nascondere la propria paura e la propria ansia attraverso la mascherina diventa la strada più facilmente percorribile e l'unica che offre appagamento psicologico a queste persone.
3) IL SIMBOLO DI UNA SETTA
Questo sondaggio ha mostrato che chi indossa la mascherina riesce difficilmente a socializzare con gli altri in spazi pubblici, la mascherina viene utilizzata come simbolo per riconoscere gli appartenenti alla setta del covid, perché chi la indossa tende a considerare come affidabile solo chi la indossa come lui (1, 2, 3), mentre le persone normali invece tendono a reputare chi indossa lo straccio in faccia come meno affidabile (1, 2, 3). Le mascherine servono per creare una barriera sociale e fornire un segnale immediatamente riconoscibile per gli adepti della setta del covid in modo da farli aggregare tra loro. Come abbiamo visto si tratta di soggetti che tendono all'ansia sociale, non riescono a socializzare con gli altri, si percepiscono brutti e insicuri e si sentono a loro agio solo nell'interagire con chi è come loro.
CONCLUSIONI
La mascherina non solo è totalmente inutile (1, 2), ma espone a gravi rischi per la salute (1, 2). Essa è però diventata uno strumento utilizzato per coprire determinati deficit psicologici personali, e questa "copertura" avviene in 2 modi: non solo la mascherina nasconde il volto e offre uno scudo protettivo che consente di isolarsi dagli altri, ma se a qualcuno viene chiesto il perché la indossa, costui risponde che è per il covid, così da poter negare anche l'esistenza stessa dei suoi deficit.
Nel nostro paese una manica di complessati ha cercato di imporci di coprire i nostri volti perché sono i primi a non sopportare il proprio.
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Credono di essere eroi, ma la loro stessa scienzah dice ben altro.
1) INDOSSA LA MUSERUOLA CHI SI PERCEPISCE BRUTTO E INSICURO
In questo studio a delle persone sono state sottoposti dei questionari in cui veniva chiesto se si sentivano più belli con la mascherina e hanno chiesto quanta intenzione avevano di indossarla. Il sentirsi attraenti correlava negativamente con il credere che indossandola si è più attraenti, (r = −0.26, p < 0.001) e correlava anche con l'intenzione di indossare una mascherina ((r = −0.17, p = 0.009), e più uno si sentiva brutto, più era intenzionato ad indossare la mascherina (r = 0.49, p < 0.001). Con un altro questionario hanno indagato se le persone indossano la mascherina per farsi percepire più competenti e affidabili, e sia il desiderio di competenza che affidabilità correlano positivamente con il voler indossare la mascherina (r = 0.57, p < 0.001; r = 0.52, p < 0.001, rispettivamente). I ricercatori con l'analisi della variabile mediatore hanno però scoperto che la variabile che sta alla base di tutto il resto è credere che con la mascherina si è più belli, perché si crede di essere tanto più competenti e affidabili tanto più si crede di essere belli. Ciò che succede in realtà è che la mascherina appiattisce tutti, perché quelli più belli vengono percepiti meno belli di quello che sono e viceversa (1, 2, 3, 4, 5) Questo effetto è probabilmente mediato dal fatto che le mascherine riducono l'abilità di riconoscere i volti, oltre al fatto di nascondere le caratteristiche del viso.
2) INDOSSA LA MUSERUOLA CHI SOFFRE DI ANSIA SOCIALE
Questa review approfondisce la relazione tra l'uso della mascherina e l'ansia sociale, e viene mostrato che chi soffre di questa patologia tende maggiormente ad indossare la mascherina sia perché crede di compiacere gli altri, sia perché viene utilizzata come strumento per nascondere le proprie emozioni negative e la propria inadeguatezza sociale, così da non apparire agli altri inadeguati. Diversi studi infatti mostrano come l'uso della mascherina riduca la capacità di riconoscere le emozioni (1, 2, 3, 4, 5, 6). Si instaura un circolo vizioso nel quale la mascherina diventa come una droga, perché più viene utilizzata per nascondere le proprie emozioni e isolarsi dagli altri, più diventa difficile relazionarsi: nascondere la propria paura e la propria ansia attraverso la mascherina diventa la strada più facilmente percorribile e l'unica che offre appagamento psicologico a queste persone.
3) IL SIMBOLO DI UNA SETTA
Questo sondaggio ha mostrato che chi indossa la mascherina riesce difficilmente a socializzare con gli altri in spazi pubblici, la mascherina viene utilizzata come simbolo per riconoscere gli appartenenti alla setta del covid, perché chi la indossa tende a considerare come affidabile solo chi la indossa come lui (1, 2, 3), mentre le persone normali invece tendono a reputare chi indossa lo straccio in faccia come meno affidabile (1, 2, 3). Le mascherine servono per creare una barriera sociale e fornire un segnale immediatamente riconoscibile per gli adepti della setta del covid in modo da farli aggregare tra loro. Come abbiamo visto si tratta di soggetti che tendono all'ansia sociale, non riescono a socializzare con gli altri, si percepiscono brutti e insicuri e si sentono a loro agio solo nell'interagire con chi è come loro.
CONCLUSIONI
La mascherina non solo è totalmente inutile (1, 2), ma espone a gravi rischi per la salute (1, 2). Essa è però diventata uno strumento utilizzato per coprire determinati deficit psicologici personali, e questa "copertura" avviene in 2 modi: non solo la mascherina nasconde il volto e offre uno scudo protettivo che consente di isolarsi dagli altri, ma se a qualcuno viene chiesto il perché la indossa, costui risponde che è per il covid, così da poter negare anche l'esistenza stessa dei suoi deficit.
Nel nostro paese una manica di complessati ha cercato di imporci di coprire i nostri volti perché sono i primi a non sopportare il proprio.
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COME STANNO MESSI I PRO VAX NEL 2023
È difficile riuscire a capire se è serio o fa solo ironia, perché i pro vax sono diventati così alienati dalla realtà che ciò che sostiene sembrerebbe un modo per percularli.
Facciamo finta che sia serio. Nel 2023 continua
1) a negare le reazioni avverse, quando i ricercatori non allineati hanno mostrato che le reazioni avverse ci sono e sono gravi (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7)
2) a sostenere che fare continue dosi serva, quando diversi studi (1, 2, 3, 4) hanno dimostrato che il vaccino è inutile, e fotte anche il sistema immunitario.
Conclude dicendo che lui è "libero di vaccinarsi" ma poi dice che la scienzah è dalla sua parte. Come mai se stai compiendo una libera scelta, come dici tu, hai bisogno della pacca sulla spalla della scienzah? Non è che hai fatto la quinta dose solo per sentirti superiore agli altri?
AGGIORNAMENTO:
Aggiunta la seconda parte dove si vanta di fare l'antinfluenzale da 25 anni.
Fonte
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È difficile riuscire a capire se è serio o fa solo ironia, perché i pro vax sono diventati così alienati dalla realtà che ciò che sostiene sembrerebbe un modo per percularli.
Facciamo finta che sia serio. Nel 2023 continua
1) a negare le reazioni avverse, quando i ricercatori non allineati hanno mostrato che le reazioni avverse ci sono e sono gravi (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7)
2) a sostenere che fare continue dosi serva, quando diversi studi (1, 2, 3, 4) hanno dimostrato che il vaccino è inutile, e fotte anche il sistema immunitario.
Conclude dicendo che lui è "libero di vaccinarsi" ma poi dice che la scienzah è dalla sua parte. Come mai se stai compiendo una libera scelta, come dici tu, hai bisogno della pacca sulla spalla della scienzah? Non è che hai fatto la quinta dose solo per sentirti superiore agli altri?
AGGIORNAMENTO:
Aggiunta la seconda parte dove si vanta di fare l'antinfluenzale da 25 anni.
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IL VACCINO NON PREVIENE LA MALATTIA GRAVE
Lo studio lo trovate qui (pdf, sito), e leggendolo si capisce che la menzogna sui veleni è molto più radicata di quanto pensavamo.
1) L'EFFICACIA DEL VACCINO SULLA MALATTIA GRAVE NON È MAI STATA STUDIATA
Il disegno sperimentale tipico utilizzato per studiare l'efficacia vaccinale non prevede una valutazione diretta dell'ospedalizzazione e il decesso, perché i dati sulle ospedalizzazioni e i decessi sono inferiti sulla base della popolazione generale, senza considerare probabilità condizionata: il metodo corretto sarebbe confrontare solo i vaccinati e i non vaccinati contagiati.
L'argomento dell'efficacia vaccinale è contraddittorio: da un lato asseriscono che l'efficacia contro l'infezione è indipendente da quella della malattia grave, dall'altro lato utilizzano un disegno sperimentale che assume che l'efficacia del vaccino verso malattia grave e infezione non sono indipendenti. Non hanno mai nemmeno offerto una spiegazione sul come l'efficacia di un vaccino per la malattia grave possa essere indipendente dall'efficacia contro l'infezione.
2) EFFICACIA 0
In questo studio gli autori hanno dichiarato che la quarta dose può avere solo benefit marginali. In realtà se si analizzano i dati e si vede l'efficacia vaccinale abbiamo 30% (CI: −9, 55) per Pfizer e 11% (CI: −43, 44) per Moderna. Siccome lo 0 è compreso nell'intervallo di confidenza, il risultato non è statisticamente significativo e l'efficacia è 0. Gli autori non hanno nemmeno provato ad analizzare l'efficacia verso la malattia grave visti gli scarsissimi risultati.
3) ALTERARE I DATI
In quest'altro non si sono limitati a giocare con le parole, ma hanno proprio alterato i dati: il follow up per chi ha ricevuto la quarta dose era in media la metà di chi non l'aveva ricevuta, tutti i vaccinati con quarta dose contagiati entro una settimana sono stati eliminati dal campione di studio. Inoltre i dati sulla mortalità dei partecipanti sono stati censurati: in statistica censurati significa che si ha un'informazione parziale, e in questo caso l'informazione sul tempo. Ciò significa che tutti coloro a cui è stata attribuita la morte di covid potrebbero non essere morti di covid, ma per altre cause, e hanno persino nascosto i tassi di infezione nei due gruppi.
Si tratta di dolo: chi non aveva ricevuto la quarta dose è stato studiato per più tempo, e trattandosi di gruppi di persone molto anziane, ne va da sé che più tempo "osservi" più morti trovi. Il gioco di prestigio è stato chiamare "morte da covid" mortalità per altre cause e dichiarare un'efficacia che non esiste.
4) APPLICARE LA PROBABILITÀ CONDIZIONATA: UN ESEMPIO
In questo studio-frode si annuncia in toni trionfalistici l'efficacia contro la malattia grave. Non solo ancora una volta il follow up della malattia grave ha un periodo più corto di due settimane rispetto a quello sull'infezione, ma se si vanno a fare i calcoli (fonte dati) esce che la probabilità condizionata dell'ospedalizzazione è 0.927% per il gruppo della quarta dose, 1.082% per il gruppo di controllo. La differenza è dello 0,155%, troppo piccola, e quindi dovuta al caso. Se il tempo di monitoraggio fosse stato uguale, anche questa differenza insignificante sarebbe sparita.
CONCLUSIONI
La rivista su cui è stata pubblicata la review è considerata predatoria. Prima di aggredirla, ho ricontrollato i calcoli e sono tutti corretti. Questi ricercatori che non usano mezzi termini e definiscono i vaccini pericolosi e ne chiedono l'immediato ritiro, sono stati censurati e costretti a pubblicare il loro sull'unica rivista disponibile. Poiché si tratta di una review e non di uno studio empirico, non c'è pericolo di falsificazione: sono ben altri quelli che falsificano. Poiché la retorica si basa esclusivamente sull'efficacia verso la malattia grave ed addirittura le autorità dicono che le reazioni avverse gravi non sono un motivo per rifiutare la vaccinazione, sono proprio studi di questo tipo quelli che più rivelano la verità e mettono in crisi.
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Lo studio lo trovate qui (pdf, sito), e leggendolo si capisce che la menzogna sui veleni è molto più radicata di quanto pensavamo.
1) L'EFFICACIA DEL VACCINO SULLA MALATTIA GRAVE NON È MAI STATA STUDIATA
Il disegno sperimentale tipico utilizzato per studiare l'efficacia vaccinale non prevede una valutazione diretta dell'ospedalizzazione e il decesso, perché i dati sulle ospedalizzazioni e i decessi sono inferiti sulla base della popolazione generale, senza considerare probabilità condizionata: il metodo corretto sarebbe confrontare solo i vaccinati e i non vaccinati contagiati.
L'argomento dell'efficacia vaccinale è contraddittorio: da un lato asseriscono che l'efficacia contro l'infezione è indipendente da quella della malattia grave, dall'altro lato utilizzano un disegno sperimentale che assume che l'efficacia del vaccino verso malattia grave e infezione non sono indipendenti. Non hanno mai nemmeno offerto una spiegazione sul come l'efficacia di un vaccino per la malattia grave possa essere indipendente dall'efficacia contro l'infezione.
2) EFFICACIA 0
In questo studio gli autori hanno dichiarato che la quarta dose può avere solo benefit marginali. In realtà se si analizzano i dati e si vede l'efficacia vaccinale abbiamo 30% (CI: −9, 55) per Pfizer e 11% (CI: −43, 44) per Moderna. Siccome lo 0 è compreso nell'intervallo di confidenza, il risultato non è statisticamente significativo e l'efficacia è 0. Gli autori non hanno nemmeno provato ad analizzare l'efficacia verso la malattia grave visti gli scarsissimi risultati.
3) ALTERARE I DATI
In quest'altro non si sono limitati a giocare con le parole, ma hanno proprio alterato i dati: il follow up per chi ha ricevuto la quarta dose era in media la metà di chi non l'aveva ricevuta, tutti i vaccinati con quarta dose contagiati entro una settimana sono stati eliminati dal campione di studio. Inoltre i dati sulla mortalità dei partecipanti sono stati censurati: in statistica censurati significa che si ha un'informazione parziale, e in questo caso l'informazione sul tempo. Ciò significa che tutti coloro a cui è stata attribuita la morte di covid potrebbero non essere morti di covid, ma per altre cause, e hanno persino nascosto i tassi di infezione nei due gruppi.
Si tratta di dolo: chi non aveva ricevuto la quarta dose è stato studiato per più tempo, e trattandosi di gruppi di persone molto anziane, ne va da sé che più tempo "osservi" più morti trovi. Il gioco di prestigio è stato chiamare "morte da covid" mortalità per altre cause e dichiarare un'efficacia che non esiste.
4) APPLICARE LA PROBABILITÀ CONDIZIONATA: UN ESEMPIO
In questo studio-frode si annuncia in toni trionfalistici l'efficacia contro la malattia grave. Non solo ancora una volta il follow up della malattia grave ha un periodo più corto di due settimane rispetto a quello sull'infezione, ma se si vanno a fare i calcoli (fonte dati) esce che la probabilità condizionata dell'ospedalizzazione è 0.927% per il gruppo della quarta dose, 1.082% per il gruppo di controllo. La differenza è dello 0,155%, troppo piccola, e quindi dovuta al caso. Se il tempo di monitoraggio fosse stato uguale, anche questa differenza insignificante sarebbe sparita.
CONCLUSIONI
La rivista su cui è stata pubblicata la review è considerata predatoria. Prima di aggredirla, ho ricontrollato i calcoli e sono tutti corretti. Questi ricercatori che non usano mezzi termini e definiscono i vaccini pericolosi e ne chiedono l'immediato ritiro, sono stati censurati e costretti a pubblicare il loro sull'unica rivista disponibile. Poiché si tratta di una review e non di uno studio empirico, non c'è pericolo di falsificazione: sono ben altri quelli che falsificano. Poiché la retorica si basa esclusivamente sull'efficacia verso la malattia grave ed addirittura le autorità dicono che le reazioni avverse gravi non sono un motivo per rifiutare la vaccinazione, sono proprio studi di questo tipo quelli che più rivelano la verità e mettono in crisi.
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