Der Einzige - Il fronte intellettuale
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NO VAX contro i woke e i rossobruni, la democrazia, lo stato di diritto e il socialismo.

La controinformazione deve essere senza scopo di lucro e priva di legami con ideologie, religioni e politica.

Chi lascia il canale sarà bannato.
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WEF: L'AGRICOLTURA È ECOCIDIO

In un panel del WEF chiamato "when nature meets conflict" un'attivista dell'associazione stop ecocide now ha dichiarato intorno all'undicesimo minuto che la pesca, l'agricoltura e gli allevamenti sono una forma di ecocidio e che bisogna creare una legge internazionale per punire chi compie questo "crimine". La sua associazione promuove di aggiungere allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale "l'ecocidio".
In Scozia è stata presentata la prima proposta di legge sull'ecocidio, la prima cosa che viene citata come dannosa è proprio l'agricoltura.
Nella lista dei finanziatori dell'associazione c'è la open society foundation e tra i sostenitori Papa Francesco.
Alla fine una signora chiede cosa ne sarà di tutte quelle persone il cui lavoro è connesso a ciò che sarà criminalizzato come ecocidio, e riceve come nonrisposta che la soluzione è aumentare l'immigrazione e insegnare ai giovani a fare i pannelli solari.

Fonte ufficiale

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L'ATTACCO ALL'AGRICOLTURA ITALIANA

L'agenda 2030 nel nome della sostenibilità ha dichiarato guerra all'agricoltura.

1) ESPROPRIAZIONE TERRENI IN PUGLIA

A Cerignola vogliono costruire l'ennesimo parco eolico inutile, ed una società milanese ha inviato delle PEC a diversi proprietari terrieri dove viene dichiarato che siccome la loro centrale eolica viene considerata di pubblica utilità, la regione Puglia ha rilasciato un'autorizzazione unica nr. 117 del 24.05.2023 per costruire la centrale che contiene anche il via libera per espropriare i terreni (1, 2). I proprietari terrieri si sono rivolti ad un avvocato che pochi mesi prima aveva gestito un altro caso di esproprio sempre nella regione Puglia dove anche in questo caso era stata rilasciata un'autorizzazione unica per costruire un'altra inutile centrale eolica nei pressi di Stornarella utilizzando un fondo svedese. L'avvocato nel caso di Cerignola ha contestato il rilascio tardivo dell'autorizzazione unica e ha sostenuto che è lesiva degli interessi privati e delle attività economiche per le quali venivano usati i terreni. Nei casi di esproprio è prevista un'indennità che è una miseria rispetto all'utilizzo del terreno per le attività agricole.

2) ESPROPRIAZIONE RISAIE A VERCELLI

Un'interrogazione parlamentare al parlamento europeo contesta le politiche europee green e denuncia che quasi 400 ettari di terreno sono a rischio di espropriazione per lasciar spazio ai pannelli fotovoltaici che verranno installati a carico di multinazionali straniere. Vengono anche ceduti da parte del comune dei territori che prima erano adibiti alla produzione ad aziende che li convertono in impianti fotovoltaici. È stata diffusa la storia di un agricoltore del Carisio al quale per la costruzione di uno di questi impianti nella sua proprietà, questo gli impedirà di lavorare perché la costruzione dell'impianto oltre ad occupare parte del suo terreno gli renderà difficoltoso anche usare le strade, perché si dovranno creare collegamenti tra gli elettrodotti.

3) REDDITO ENERGETICO 2024

La terra che non riescono a rendere improduttiva tramite le espropriazioni provano a conquistarla con i bonus. Per famiglie che presentano ISEE inferiore a 15000 euro è previsto un sussidio statale per far costruire pannelli solari il cui scopo principale è l'autoconsumo. Secondo il testo del decreto 8 Agosto 2023 art. 7a, i pannelli possono essere installati non solo sulle abitazioni, ma anche negli spazi pertinenziali e questi comprendono eventuali giardini o terreni che circondano le abitazioni, che magari prima potevano essere adibiti alla piccola coltivazione ad uso familiare. Questo bonus spinge le persone a trasformare la propria terra in un piccolo centro per produrre energia elettrica e disincentiva la coltivazione dei piccolissimi terreni che circondano le abitazioni e che difficilmente possono essere espropriati. Una manovra simile che non consiste in un vero e proprio esproprio è il bando dell'Emilia-Romagna dove gli agricoltori ricevono denaro per non seminare più.

4) IL GREEN È UN'IDEOLOGIA CRIMINALE

Il Green è un'ideologia sostenuta da narcisisti patologici, come spiega questo studio, dove la triade oscura della personalità (prettamente Narcisismo e Machiavellismo) e l'autoritarismo di sinistra spiegavano il 41% della varianza nell'attivismo ambientale, e il 51% se aggiunte le variabili di controllo. Anche la stretta aderenza alle norme sociali e l'orientamento politico mostravano una correlazione positiva con l'ambientalismo. Gli autori concludono che l'attivismo ambientalista è un modo per persone dotate di caratteristiche di personalità aberranti di soddisfare i propri bisogni narcisistici, esercitare dominio sugli altri e presentarsi nella società come paladini della giustizia.

CONCLUSIONI

L'Italia segue gli ordini dei narcisisti patologici del WEF che parlano di ecocidio in base a una folle ideologia che nasce come razionalizzazione di disordini di personalità degli attivisti stessi e non dovrebbe avere alcuna legittimità.

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IT ALERT: NUOVI TEST DAL 22 AL 26 GENNAIO

Dal sito ufficiale si legge che vi saranno test in 12 regioni, inoltre il 24 gennaio è stato pubblicato il decreto che introduce delle modifiche.

1) SCENARI DI RISCHIO

Questi test diventano sempre più specifici in base alle regioni. In questo caso gli scenari di rischio saranno 3: il collasso di una grande diga, incidenti in stabilimenti industriali e incidente nucleare. Sul sito si può anche leggere che uno degli obiettivi di questi test ripetuti, perché ormai ve n'è quasi uno al mese, è familiarizzare con la ricezione dei messaggi per far accettare il sistema di allerta pubblico che sarà implementato secondo la direttiva del 23 Febbraio 2023.

2) ORARI E DATE

Tutti i messaggi saranno ricevuti alle 12:00, tranne quello in Toscana che sarà ricevuto alle 14:30.

22 Gennaio: Incidente nucleare in Piemonte (Torino).

23 Gennaio: Incidente in stabilimenti industriali in Toscana, (Toscochimica Prato e Campi Bisenzio).

24 Gennaio: Incidente in stabilimenti industriali in Calabria (BUTANGAS, Montalto Uffugo, Luzzi, Rende, Rose) Campania (Garolla S.R.L., Napoli), Emilia-Romagna (SCAM S.P.A., Modena), Sardegna (Fiamma 2000 S.P.A., Serramanna e Villasor)

25 Gennaio: Incidente in stabilimenti industriali in Basilicata (ENI S.P.A. Viggiano, Grumento Nova) in Friuli-Venezia-Giulia (RIR-Gala logistica S.R.L Visco, Aiello del Friuli, Palmanova, San Vito al Torre). Collasso grandi dighe in Campania (Diga di Presenzano - Amorosi, Dugenta, Faicchio, Limatola, Melizzano, Puglianello (BN); Ailano, Alife, Alvignano, Baia e Latina, Bellona, Caiazzo, Capua, Castel Campagnano, Castel Morrone, Dragoni, Gioia Sannitica, Piana di Monte Verna, Pietravairano, Pontelatone, Pratella, Presenzano, Raviscanina, Ruviano, Sant’Angelo d’Alife e Vairano Patenora) e a Bolzano (Diga di Monguelfo - Brunico, Chienes, Perca, Rasun-Anterselva, San Lorenzo di Sebato, Valdaora, Vandoies e Rodengo)

26 Gennaio: Incidente in stabilimenti industriali in Abruzzo (GPL SODIFA S.R.L., L’Aquila). Collasso grandi dighe in Sicilia (Diga di Ancipa - Centuripe, Troina (EN); Cesarò, San Teodoro (ME); Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Catania, Motta, Paternò, Randazzo, Sant’Anastasia (CT)) e in Valle d'Aosta (Diga di Beauregard - Arvier, Valgrisenche e Villeneuve)

3) IL QUESTIONARIO È PRIVO DI INFORMATIVA SULLA PRIVACY

Il questionario viene effettuato tramite Microsoft form, che mette al rischio la vostra privacy. Tra le domande del questionario vi sono: quali emozioni provate quando ricevete un messaggio di IT alert, quale marca di cellulare avete e dove vi trovavate al momento della ricezione del messaggio. Non si chiedono solo indicazioni geografiche precise, ma vogliono sapere anche se eravate in casa, a lavoro, in treno e via discorrendo. Vi viene chiesto in quale anno avete acquistato il cellulare, qual è il vostro operatore telefonico, il vostro sesso, la vostra età e il vostro titolo di studi. Sotto al questionario è scritto "Il proprietario di questo modulo non ha fornito un'informativa sulla privacy su come utilizzerà i dati delle risposte. Non fornire informazioni personali o sensibili", eppure tutto il questionario mira ad una raccolta di dati sensibili!

4) IL NUOVO DECRETO

È stato pubblicato il decreto del 19 Gennaio dove vengono specificati i rischi e vengono forniti degli allegati per indicare come deve essere scritto di IT alert. È stato aggiunto l'allegato per il rischio di maremoto indotto da un sisma, collasso di una grande diga, attività vulcanica (Vesuvio, Campi Flegrei, Stromboli e Vulcano), rischio nucleare e emergenza radiologica e gli incidenti in stabilimenti. In questi allegati potete vedere alcuni esempi come scenari ipotetici in cui vi verrà inviato il messaggio. Sul sito di IT alert è scritto che presto verranno rilasciate anche le indicazioni per inserire le precipitazioni intense tra i tipi d messaggi inviabili.

CONCLUSIONI

Non compilate il questionario e se volete rimuovere IT alert cliccate qui e seguite la guida.

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CHI CI SPIA: I 14 EYES

I 14 occhi, sono un'alleanza di paesi impegnati nella condivisione di informazioni tra le intelligence.

1) STORIA

Con l'avvento dei computer e della radio è diventato sempre più importante il fronte della guerra dell'informazione, perché era importante arrivare a conoscenza dei piani del nemico per poterne anticipare le mosse.
Le alleanze di sorveglianza sono iniziate durante la seconda guerra mondiale con i 5 eyes, abbreviati anche a FVEY, tra USA, UK, poi estesa a Canada, Nuova Zelanda e Australia. L'alleanza negli anni si è mantenuta e si è estesa ai 9 eyes, con l'aggiunta di Norvegia, Olanda, Francia e Danimarca, fino ad arrivare ai 14 eyes, con Germania, Belgio, Italia, Svezia e Spagna.
Il Giappone viene considerato come un sesto occhio rispetto ai 5 originali, ma non è ufficialmente riconosciuto come membro dell'alleanza, pur mantenendo stretti rapporti di condivisione di dati con le intelligence.
Tutto ciò è trapelato dal caso datagate, sorto con i dataleak di Edward Snowden nel 2013.

2) CHI SONO LE INTELLIGENCE

Sono le cosiddette agenzie di spionaggio e dispongono di una classificazione specifica per la raccolta dei dati:
- COMINT: relativa alle comunicazioni.
- ELINT: relativa all'elettronica.
- FININT: relativa alla finanza.
- HUMINT: relativa all'ingegneria sociale.
- IMINT: relativa all'analisi dei media.
- SIGINT: relativa all'intercettazione di segnali.
- TECHINT: relativa agli equipaggiamenti delle forze armate.
- OSINT: relativa al materiale open source.
- ACINT: relativa alle analisi acustiche.
- MASINT: relativa a metodi non convenzionali.
A livello europeo c'è l'Europol, a livello internazionale c'è l'Interpol, mentre qui in Italia abbiamo l'AISI (Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna) e l'AISE (Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna), analoghe all'FBI e alla CIA statunitensi.
Al vertice del comando delle intelligence vi è il presidente del consiglio dei ministri della repubblica italiana, designabile con un'autorità delegata. Al di sotto si trovano il DIS (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza), il COPASIR (Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica) e il CISR (Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica). Dal 2021 è stato inoltre istituita l'ACN (Agenzia per la cybersicurezza nazionale).
Queste oltre ai gruppi specifici presenti nelle forze armate. A livello europeo ci sarebbero da citare anche l'ENISA, l'ECCC e l'NCC.

3) COSA FANNO

Alcune di queste intelligence, come trapelato dal caso datagate, utilizzano programmi di sorveglianza di massa specifici. Probabilmente ne sono stati creati di altri, più performanti e probabilmente dotati di tecnologia quantistica e di intelligenza artificiale.
Citiamo tuttavia qui quelli più famosi emersi nel 2013:
- PRISM: permette di sferrare attacchi e di raccogliere dati su scala mondiale (NSA, GCHQ, ASD).
- XKeyscore: permette di analizzare i dati fornendo statistiche (NSA, ASD, GCSB).
- Tempora: raccolta massiva di informazioni tramite intercettazioni per poterle decifrare in un secondo momento (GCHQ, NSA).
- MUSCULAR: collezionatore massivo di dati (GCHQ, NSA).
- STATEROOM: progetto di intercettazione radiofonica che comprende i firmatari dell'accordo UKUSA e i membri della rete ECHELON (ASD, CIA, CSE, GCHQ, NSA).

CONCLUSIONI

Tutti gli strumenti che inizialmente gli Stati hanno usato per la loro guerra dell'informazione gli uni contro gli altri oggi trovano un nuovo utilizzo, ed è la lotta al dissenso, alla controinformazione. Infatti è solo di un anno e mezzo fa la notizia nella quale trapeló che il COPASIR stava indagando sui canali telegram di controinformazione, e se andiamo indietro di ancora un anno troviamo una cosa simile fatta dall'associazione MESIT. Il WEF ha dichiarato di considerare la controinformazione come il secondo più grande rischio mondiale perché è una minaccia alla legittimità dei loro governi, dichiarando che il primo sono le precipitazioni estreme, ma poiché quella del clima è una farsa, di fatto siamo i primi.

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PASTA D'OSSA: NUOVA FOLLIA DOPO GLI INSETTI

Il sistema per "limitare gli sprechi" vuole farci mangiare della carne mischiata a ossa derivanti dagli scarti del bestiame.

1) ENNESIMO ATTACCO ALL'AGRICOLTURA

Sempre con lo scopo dichiarato di ridurre le emissioni (1, 2) vogliono mischiare della pasta d'ossa nella carne e nel pesce per ridurre la quantità di carne consumata, aggiungendo la follia che mangiare le ossa aiuterebbe l'organismo ad assumere il calcio e altri minerali che non sono presenti in ciò che mangiamo. Vorrebbero combattere gli sprechi alimentari (1, 2) e il motto della start-up finlandese che sta provando a produrre questa pasta d'ossa è "sostenibili fino all'osso". Andando sul sito della startup, infatti, c'è scritto che con il loro metodo si può ridurre fino al 40% delle emissioni di co2. Si tratta dell'ennesima minaccia nei confronti degli agricoltori, perché nemmeno volendo potranno disporre di questa tecnologia perché sarà brevettata e al più dovranno pagare la startup o eventuali kill Bill che se la compreranno. Immettendo questa immondizia nel mercato, soprattutto se le aziende saranno incentivate economicamente dagli stati ad usarla, costringerà i produttori a dover abbassare il prezzo della carne, e, in un secondo momento, ridurre la produzione di carne stessa per limitare le perdite economiche. Attualmente, per fortuna, l'interesse verso di essa è minimo. La psyop giornalistica serve a preparare il mercato e creare potenziali clienti.

2) CIBO SPERIMENTALE

Attualmente non esistono studi che indichino un profilo di sicurezza di questa robaccia nel consumo umano. È stata recentemente pubblicata una review dove nonostante gli autori gretini siano chiaramente a favore dell'introduzione della pasta d'ossa nella carne, non possono che ammettere che non esistono studi su quali effetti possa avere un consumo giornaliero della pasta d'ossa, né sull'efficienza produttiva, e nemmeno sul monitoraggio e la qualità. Quest'altro studio, anch'esso a favore e ideologizzato, nota che rispetto alla vera carne, quella impastata con ossa avrebbe meno proteine (13,6% vs 18,9%), e minori carboidrati. Anche gli amminoacidi hanno subito una riduzione: sostituendo anche solo dal 20 al 25% di carne con la pasta d'ossa, la presenza di amminoacidi non essenziali si è ridotta del 40%, mentre quella degli amminoacidi essenziali del 5%. C'è però da notare che alcuni amminoacidi essenziali come il triptofano sono stati pesantemente diminuiti, con una perdita del 41%. Per cui alla fine per potersi saziare si sarebbe comunque costretti a doverne acquistare di più e non si tratta di un prodotto che può sostituire la carne, come invece lascia intendere la propaganda del mainstream. Un altro studio la cui interpretazione degli autori è sempre faziosa e dominata da conflitti di interesse, perché i pochi studi che ci sono vengono spesso fatti dagli stessi che vorrebbero commerciare questi prodotti, negano i loro stessi risultati, mostra che il contenuto di grassi (16,50% vs 4.35±0,06%) e proteine (16,26% vs 17,67%) della pasta d'ossa mischiata alla carne è inferiore rispetto alla vera carne. Per quanto riguarda gli amminoacidi, invece, oltre al triptofano vi è anche una minore quantità di metionina e cisteina.

CONCLUSIONI

Lo "spreco alimentare" di cui parlano, in realtà, è ben lungi dall'essere reale. Le ossa non vengono buttate, ma vengono usate o per fare la gelatina, o come fertilizzante e in alcuni mangimi per gli animali. La verità è che siccome ci considerano degli schiavi, ci lanciano le ossa da rosicchiare mentre loro mangeranno la vera carne. Certamente le ossa vengono usate di solito per fare il brodo, oppure alcuni mangiano il midollo, ma non è la stessa cosa: quello che vogliono fare è mischiare gli scarti della produzione assieme al nostro cibo, perché per loro non siamo diversi dal bestiame. Si tratta di una cosa che è persino peggio della carne separata meccanicamente, che si ottiene rimuovendo i residui di carne dalle ossa utilizzando delle presse.

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PANEL WEF: DISTRUGGERE LA CONTROINFORMAZIONE

Il panel chiamato "defending truth" è stato considerato dal WEF come il più importante.
La controinformazione è stata classificata dal WEF tra i più grandi rischi del 2024 dicendo che i canali di controinformazione siano delle psyop dei governi anti-occidentali volte a destabilizzare l'occidente.
Secondo loro a causa della controinformazione una parte della popolazione non si fida più dei loro giornalisti, che non riescono più a imporre la loro narrazione ideologizzata come un puro fatto, perdendo il controllo dell'opinione pubblica.

Lo vogliono riprendere proponendo di:

1) censurare la controinformazione rimuovendo tutti i contenuti, non solo quelli "illegali";
2) impedire ogni forma di guadagno economico a chi fa controinformazione;
3) applicare l'AI nei motori di ricerca per indirizzare le persone verso le fonti che vogliono loro.

UK, l'UE e la Microsoft si stanno già muovendo in questa direzione.

Fonte ufficiale

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IT ALERT: NUOVI TEST DAL 30 GENNAIO AL 6 FEBBRAIO

Dal sito ufficiale si evince che oltre ai soliti test, ve ne saranno alcuni senza preavviso.

1) TEST CON DATE

30 gennaio, ore 12:00
Incidente rilevante in stabilimenti industriali: Regione Liguria - Stabilimento IPLOM, Busalla, Mignanego, Ronco Scrivia e Savignone (GE)

31 gennaio, ore 12:00
Collasso di grandi dighe: Regione Marche - Diga di Rio Canale – Massignano (AP), Campofilone (FM)

6 febbraio, ore 12:00
Collasso di grandi dighe: Regione Lazio - Diga di Collemezzo – Ceprano, Arce, San Giovanni Incarico (FR)

2) ARRIVANO I TEST SENZA AVVISI

Tuttavia vi è una novità assoluta. Sul sito si legge che dal 31 Gennaio al 2 Febbraio vi saranno test in 913 aree circoscritte in tutto il territorio italiano dalle 9 alle 19. Fino ad ora siamo stati abituati a sapere il momento esatto di arrivo del messaggio, ma mano a mano che il sistema verrà sperimentato e diventerà operativo, i test preannunciati finiranno per scomparire e saranno sostituiti da test in cui verranno indicate solo una fascia di date e di orari, e mano a mano diventeranno sempre più improvvisi. Quindi di queste 913 aree su tutto il territorio italiano non si sa altro. Si sa soltanto che sono aree nel raggio di 2km degli stabilimenti industriali.

CONCLUSIONI

Le sperimentazioni di It alert diventano sempre più frequenti, l'ultima è finita appena qualche giorno fa, il 26 Gennaio. Di questo passo ci si troverà ad avere a che fare con questi allarmi almeno una volta al mese, così da normalizzare e familiarizzare rispetto ai messaggi di emergenza, e ciò è il fine delle ultime sperimentazioni. Visto che d'ora in avanti cesseranno sempre più di più di comunicare le date, gli orari e i luoghi precisi dei test, l'unico modo per non ricevere IT alert è seguire la guida che puoi visualizzare cliccando qui. La normalizzazione stessa della comunicazione di emergenza che si prefigge di fare IT alert è di per se un ossimoro: un'emergenza è tale se si tratta di un evento raro e poco frequente. L'emergenza continua attraverso un canale di comunicazione unidirezionale e difficilmente disattivabile è un modo per esercitare pressione psicologica sulla popolazione.

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LA STAMPA ATTACCA LE PROTESTE DEGLI AGRICOLTORI ITALIANI

Era inevitabile che dopo le proteste degli agricoltori in tutta Europa partissero anche in Italia, e la repressione da parte del mainstream segue i dettami di quella internazionale.

1) GLI AGRICOLTORI SAREBBERO DEI NO VAX FASCISTI

Il mainstream che sta delegittimando le proteste si trova nella difficile situazione di dover presentare le proteste come nate in ambiente "complottista" e no vax e allo stesso tempo predicare l'esistenza di un'ingerenza fascista da parte di forza nuova. C'è chi invece parla di rossi, neri e no vax, e dice che questa protesta è stata organizzata da politici di estrema destra per ottenere voti alle elezioni europee, peccato che i "rossi" di cui si parla all'inizio di questo articolo dovrebbero essere la sinistra, quindi secondo i loro stessi articoli anche la sinistra dovrebbe far parte delle proteste, eppure l'articolo continua a martellare tenendo il focus sull'estrema destra. Persino Lollobrigida, da sempre preso di mira dal mainstream per aver parlato della sostituzione etnica (1, 2, 3, 4), ora lo fanno passare per una povera vittima, sostenendo che viene tormentato dalle destre radicali, anche se fino a qualche giorno fa la destra radicale era, secondo il mainstream, proprio lui. Questa narrazione è una barzelletta tragicomica dove siamo tutti fascisti che vogliono instaurare un governo fascista, ma in realtà, in un colpo di scena degno di una commedia pirandelliana, anche il governo attuale stesso è no vax e fascista, anche se poi scrive un piano pandemico uguale a quello dei governi precedenti. Soltanto i giornalisti sovvenzionati con i soldi pubblici dello stesso "governo fascista" non sono fascisti, ma gli ostaggi di un paese fascistissimo che li costringe, ricoprendoli d'oro, a farci lezione di "educazione sentimentale".

2) LE VERE RAGIONI DELLE PROTESTE

Il mainstream tenta di politicizzare il dissenso per delegittimarlo attraverso la politicizzazione per relativizzarlo e renderlo solo una questione di gusto. In realtà gli agricoltori che protestano si oppongono a problematiche oggettive che sono il risultato di una scelta deliberata dell'UE di impoverirci e affamarci. Siamo un paese dove escono dei bandi dove si paga chi non coltiva i terreni, e gli insetti nell'alimentazione sono ormai una realtà e i terreni vengono espropriati per creare centrali fotovoltaiche. Gli agricoltori sostengono che queste politiche rendono l'agricoltura italiana non competitiva rispetto ai prodotti importati a basso costo dall'estero, con i ricavi che sono abbondantemente sotto i costi di produzione. Gli agricoltori chiedono di abolire l'obbligo di non coltivare il 4% del territorio, di fare rotazioni delle colture e l'obbligo di ridurre l'uso di fertilizzanti del 20%, vietare i contributi economici che disincentivino la coltivazione e mantenere anche dopo il 2026 il prezzo calmierato del gasolio agricolo.

3) DOVE SONO LE MAGGIORI PROTESTE?

Le proteste si stanno diffondendo in tutta Italia (1. 2. 3). È stato occupato il casello di Valdichiana (A1), e Sinalunga e Foiano della Chiana. A Grosseto stanno ostacolando la libertà di manifestazione, visto che agli organizzatori è stato permesso di mostrare un solo trattore, mentre alcuni agricoltori hanno bloccato anche il porto di Cagliari. A Lecce invece stanno organizzando un presidio permanente nei pressi dei centri commerciali di Cavallino e di Surbo. A Melegnano stanno sfilando a passo d'uomo sulla provinciale, c'è stato un corteo ad Alessandria, sono state bruciate le bandiere della sede di Coldiretti a Cassia Nord, e ci sono proteste anche ad Avellino.

CONCLUSIONI

Non manca chi accusa direttamente gli agricoltori di essere un male per il mondo e che con toni minatori gli impone di rinunciare al loro lavoro dicendo che la transizione green farebbe bene anche a loro, il come, poi, però si dimenticano di spiegarlo. La CO2 ha sui terreni un effetto fertilizzante ed aumenta la quantità dei raccolti, è il green stesso ad essere contro l'agricoltura.

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BOICOTTARE NUTRINSECT

È la prima azienda italiana, situata nelle Marche, autorizzata alla produzione e al commercio di polvere di grillo.

1) CHI LI FINANZIA

Come riportato dal loro sito i finanziamenti per i loro progetti sono forniti per il 90% dall'UE attraverso i fondi FEASR e dal governo della Navarra, in particolare per mezzo del Programma di Sviluppo Rurale della Navarra 2014-2020 e quindi per mezzo di un progetto spagnolo. Questi fondi gli sono stati dati per il progetto "Smart Green Insects" il cui obiettivo è studiare come gli insetti possano essere usati per "biostimolare" i terreni e, infine, tecnologie per l'allevamento automatizzato degli insetti.
Il progetto "Recover" invece è stato finanziato con fondi EU Horizon. Sulla pagina del progetto si possono vedere direttamente gli obiettivi dell'agenda 2030 che il progetto andrebbe a raggiungere. Questo dovrebbe garantire lo smaltimento delle plastiche usando insetti, microrganismi e vermi, che saranno artificialmente selezionati per adempiere al compito, e conterranno enzimi sintetici e artificiali per degradare la plastica.
I primi finanziamenti, come riportato qui, sembrano derivare dalla BCC Recanati e Colmurano, sostenitrice dell'Agenda 2030. Hanno ricevuto finanziamenti anche dalla Regione Marche per far sviluppare alla startup tecniche nel progetto "The food of future" per sviluppare tecniche per allevare e trasformare i grilli in cibo per uomini e animali.

2) DAL MANGIME PER ANIMALI AL MANGIME PER UOMINI

Dietro alle filantropiche motivazioni dell'azienda ci sono questioni economiche mirate al risparmio della produzione rispetto all'utilizzo di carne, dal momento che la polvere di grillo la spacciano erroneamente come un super alimento ripetendo le idiozie della pseudoscienza pro insetti del mainstream. In realtà è una porcheria ipercalorica e piena di grassi, molto meno salutare della carne in generale, e sicuramente meno della carne bianca. Vi basta pensare che questa azienda prima di approfittare dei nuovi decreti di Lollobrigda per commerciare grilli per uso umano, si occupava di mangimi per rettili, uccelli, tartarughe e pesci. Infine hanno iniziato a propinare le porcherie a base di insetti anche a cani e gatti.
Il fine dichiarato, l'automatizzazione dell'allevamento degli insetti, ha proprio come obiettivo quello di ridurre il più possibile il contatto tra insetti e uomo. Quindi oltre al danno all'industria alimentare ci si può aspettare che se i deliri di questa startup dovessero andare in porto e riprodotti da altre aziende, saranno pure una minaccia al il lavoro degli italiani che si vedranno sostituiti dalle macchine.

CONCLUSIONI

Questa è solo una delle tante startup che approfittano di finanziamenti pubblici per immettere nel mercato spazzatura in sovrapprezzo che non interessa a nessuno, salvo poi approfittare di eventuali leggi, divieti e agevolazioni per imporre la propria spazzatura alle persone. L'intero Green è un settore-truffa nato in questo modo, che non resterebbe in piedi senza i soldi che continuamente dall'UE piovono verso queste aziende con lo scopo di mandare avanti l'agenda 2030 e la quarta rivoluzione industriale. Alla fine anche se non compreremo la loro immondizia, tramite la rapina a mano armata della tassazione ci costringono comunque a contribuire alla proliferazione di questi veri e propri tumori del mercato il cui scopo è solo la nostra rovina.

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LA FOLLIA DEL LIMITE A 30KM/H

Ridurre il limite di velocità aumenterà l'inquinamento e non avrà alcun effetto sugli incidenti.

1) QUALI CITTÀ STANNO ADERENDO?

Olbia già nel 2021 aveva imposto il limite a 30km/h, dove il comandate della polizia locale dichiarò che sono i cittadini stessi a segnalare coloro che superano il limite di velocità e ad esibire lo stesso zelo collaborazionista della farsa pandemica. La città che però è più discussa è Bologna, che con il programma Bologna città 30 ha esteso il limite dei 30km/h all'intera città, e adesso anche Gualtieri di Roma ha dichiarato di voler mettere il limite di 30km/h particolari zone definite "zone ambientali" e non solo vogliono abbassare la velocità, ma anche ridurre drasticamente i parcheggi disponibili e le dimensioni della carreggiata (1, 2).

2) LA SCHIFOSA PROPAGANDA MAINSTREAM

Il mainstream elogia questo pattume (1, 2, 3, 4) sostenendo che abbassare il limite di velocità aiuti i veicoli a consumare e inquinare meno e riduca il numero degli incidenti. La propaganda si basa sul report del comune di Bologna dove indicano che gli incidenti sono in calo rispetto al 2022. Nel report viene riportato che anche nel 2023 vi è stato un calo nella riduzione degli incidenti, dato che il 2022 è stato l'anno con più incidenti registrati a Bologna nell'ultimo decennio. Questo è un esempio di come mentire con la statistica: si presenta un effetto dovuto alla regressione verso la media come un genuino risultato dovuto ad un intervento del tutto inutile ed anzi dannoso. Quest'ultima si verifica quando per puro caso si ottengono delle misure ben al di sopra o al di sotto della media statistica. Siccome il trend non può durare per sempre, le future misure tenderanno ad assestarsi intorno alla media.
Citano anche un presunto studio di Polinomia SRL, che non è uno studio perché non è stato pubblicato su nessuna rivista scientifica. Infatti a pp. 15-16 vengono presentate due rette di regressione, ma non vengono riportati né i coefficienti beta, né gli intervalli di confidenza e nemmeno i p value, per cui l'indice R² riportato potrebbe anche essere non significativo. Poi però si scopre che la stessa azienda chiamata a valutare i costi-benefici del piano è la stessa che lo ha sviluppato e che il fine principale del piano è la riduzione del traffico.

3) RIDURRE IL LIMITE DI VELOCITÀ AUMENTA L'INQUINAMENTO

Questo studio a Oslo, che analizza una politica che ha portato il limite da 80 km/h a 60 km/h, non ha rilevato alcun miglioramento nella qualità dell'aria nei principali agenti inquinanti, e ha riscontrato un danno economico netto di 3,8 milioni di dollari annui dovuto al rallentamento dei trasporti e alla riduzione delle ore in viaggio. Uno studio a Barcellona ha mostrato che ridurre il limite di velocità nelle aree metropolitane a 80km/h ha portato ad un aumento di NO e di particolato nell'aria. Uno studio condotto negli USA sui camion ha mostrato che se la velocità cala al di sotto dei 55km/h, le emissioni di NO e la presenza di particolato aumentano drasticamente. Uno studio condotto in Irlanda ha trovato che aumentando il limite di velocità da 30 km/h a 50 km/h la concentrazione di NO calerebbe del 3% e quella di particolato del 2%.

4) LA VELOCITÀ NON È LA CAUSA PRIMARIA DEGLI INCIDENTI

Secondo questo studio la velocità sarebbe causa solo del 15% degli incidenti. La causa principale (50%) sono gli errori relativi al calcolo del tempo e della distanza, come errori nel giudicare la lontananza di un veicolo. In questo studio nella tabella 10 nelle strade di città la velocità non è nemmeno indicata tra le cause principali, ma sono presenti fattori come il non dare la precedenza e l'attraversamento pedonale fuori dalle strisce.

CONCLUSIONI

Il limite dei 30 km/h viene imposto dal sistema per scoraggiare la guida e ostacolare la mobilità privata. Il governo ha proposto una direttiva dove si chiede ai comuni di valutare strada per strada senza imporre restrizioni generalizzate, ma per com'è scritta è facilmente aggirabile.

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BOICOTTATE SMALL GIANTS

Startup che promuove gli insetti e ha come punto di riferimento Harari.

1) STARTUP IDEOLOGICA PRO WEF

Una startup italiana che aveva sede a Londra e che adesso sta ritornando in Italia spostando la sede a Milano (1, 2). L'azienda è stata fondata da tre fedelissimi del regime, uno di questi, Francesco Majno, ci tiene a farci sapere che durante il tempo libero legge i libri di Harari, uno degli ideologi del WEF. Hanno un manifesto dove si presentano come dei rivoluzionari e più che sembrare un'azienda sembrano un vero e proprio partito politico, dove piuttosto che parlarci dei loro prodotti ci spiegano che mangiare gli insetti ti rende un eroe da divano mercificando una forma di eroismo passiva, inetta e devirilizzata, facendo quindi dell'ideologia il loro vero prodotto. Dei loro prodotti ne parlano pochissimo, in una sezione dedicata del sito, dove si limitano a ribadire che sono buoni, ma a differenza di qualsiasi azienda normale che ti illustra le qualità del prodotto con righe e righe di testo, loro non fanno altro che limitarsi a ripetere le idiozie green. Per quanto riguarda, invece, le poche cose che scrivono sulle proprietà nutrizionali dei loro prodotti, si tratta di vera e propria pubblicità ingannevole in quanto spacciano gli insetti come alimenti salutari, citando come fonte per le loro affermazioni il blog di Bill Gates, quando in realtà mancano di amminoacidi essenziali, sono ipercalorici e più grassi della carne e richiedono più o meno le stesse risorse del pollo per essere allevati.
Nelle FAQ ignorano tutti i rischi per la salute che gli insetti presentano sminuendo il problema della chitina e tacendo totalmente sulla loro bioaccumulazione di metalli pesanti.

2) PROPAGANDA DIRETTA AI GIOVANI

Le plateali menzogne dichiarate sul loro sito sono aggravate dalle partnership che stringono con youtuber ed influencer per bambini/adolescenti da cui si fanno rappresentare per promuovere la loro immondizia, sempre con la retorica della rivoluzione. Collaborano infatti con Marcello Ascani, Barbascura X, che è da sempre stato usato per screditare la controinformazione e terrapiattizzare il dissenso, Bikechef, Chiara Ferrari e Alberto Paleari. Tutti personaggi che normalmente si rivolgono ad un audience giovanile, persone che sono più vulnerabili e che possono più facilmente cadere in questa vera e propria perversione dell'istinto della fame, tant'è che l'entomofagia la si può ritrovare nei casi di demenza o nei casi di schizofrenia assieme alla coprofagia.
Collaborano anche con l'associazione "ci sta un bel clima", altra banda di ecoterroristi che ha organizzato gli "stati generali per il clima" a cui ha partecipato anche small giants.

3) ACCATTONAGGIO E FINANZIAMENTI

Con una campagna di accattonaggio (crowdfunding), che si sono fatti promuovere dalla stampa mainstream (1, 2), che ha invitato a donare soldi alla startup, sono riusciti a raccogliere 787901 euro. Quando stavano ancora a Londra hanno ricevuto 400mila sterline di finanziamenti (1, 2) e il maggiore investitore è stato iN3 Ventures, che si occupa di venture capital, investimenti ad alto rischio nei confronti di aziende non quotate, e infatti small giants figura come prima startup in cui investire. Si tratta di una corporation che è dentro l'ideologia green e nei suoi case studies riporta di selezionare un gruppo di startup che si occupano di "cibo sostenibile" in cui investire, hanno sostenuto e fornito assistenza a aspechome, una startup che promuove un sistema per controllare tutti i consumi di energia della propria casa basato sull'internet delle cose e che promuove la retorica green. Infine dicono di aver organizzato un gruppo di lavoro per studiare le "economie circolari" nell'ambito dell'agricoltura così da trasformare gli sprechi in energia.

CONCLUSIONI

La stessa corporation che investe nella startup che vuole farci mangiare gli insetti organizza anche progetti per trasformare l'agricoltura. L'attacco all'autoproduzione alimentare è chiaro ed evidente.

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GUIDA A TOR: IL PROBLEMA DEI BRIDGE

Molti dei bridge di Tor passano per uno dei 14 eyes, stati che praticano sorveglianza di massa. Sarà discusso anche il problema del parametro iat-mode=2.

1) COSA SONO

Sono server di rete privati, spesso di volontari, non pubblicizzati, utilizzati per connettersi alla rete tor, specialmente in aree dove l'accesso a internet o a tor è bloccato o limitato.
Vengono oltretutto impiegati per permettere una protezione a seguito di attacchi di correlazione, cioè attacchi in cui le intelligence deanonimizzano l'utente che si connette a tor, correlando l'entry node con l'exit node che loro rilasciano nella rete. Essendo di loro proprietà, il middle node fungerà da ponte permettendo la ricostruzione di tutto il circuito. Il bridge risolve questo problema poiché aggiunge prima dell'entry node un livello ulteriore.

2) TIPOLOGIE

Ciascun bridge è unico e può avere configurazioni diverse.
Ad oggi esistono 5 protocolli che si possono trovare per un bridge:
- Obfs4: fa sembrare il traffico dati casuale.
- Meek: fa credere di stare navigando su un comune sito web al posto di usare tor. Meek-azure fa credere di stare visitando un sito Microsoft.
- Snowflake: instrada la connessione presso dei server proxy hostati da volontari, facendo credere di stare facendo una videochiamata al posto di stare usando tor.
- ScrumbleSuit: permette di cambiare continuamente le caratteristiche del traffico (offuscamento polimorfico).

3) PROBLEMI

Non possiamo fidarci ciecamente di un bridge, non possiamo sapere chi lo possiede, per questo è necessario utilizzare i bridge configurati con un parametro chiamato iat-mode:
- se è 0 significa senza offuscamento.
- se è 1 significa che i dati vengono suddivisi in pacchetti di lunghezza stabilita a priori.
- se è 2 significa che i dati vengono suddivisi in pacchetti di lunghezza variabile, solitamente casuale, rendendo più difficile la loro decifrazione a causa di una possibile intercettazione.

Esempio:

Bridge obfs4 37.136.134.70:3876 B7D366ECA3443481C1F4B774E50C2DBA6D7948CE cert=BeYU8A5nw3fTRxA8DphYvQrex3nV8StK3wG6/ZbFpmliJymdzAEafGdiD/zDw3wKIdJpLQ iat-mode=2

4) PARAMETRO IAT-MODE=2

Alla fine vi è il parametro iat-mode=2.
Ad oggi  è molto difficile trovare bridge con iat 1, figuriamoci 2.
Il sito ufficiale di Tor suggerisce che si possano reperire in 4 modi:
- Tramite tor browser: è un browser insicuro, fornisce iat pari a 0 di default e che passano per i 14 eyes.
- Tramite il sito: restituisce quasi praticamente sempre iat pari a 0 e che passano per i 14 eyes.
- Tramite bot Telegram: restituisce sempre quei risultati, quasi sempre pari a 0 e che passano per i 14 eyes.
- Tramite email: viene suggerito di inviare una richiesta via email usando Gmail, che è di Google o tramite Riseup, che è un servizio woke e socialista che probabilmente registrerà le richieste in arrivo, compromettendo pertanto a priori l'anonimato.

5) SOLUZIONI

L'unica fonte sarebbe o cercare presso delle chat IRC qualcuno che dispone di bridge, esponendo tuttavia l'IP della propria rete e pertanto anche la propria posizione, oppure utilizzare i bridge che abbiamo ricavato da questo repository e che abbiamo ricavato dal post sulla configurazione del torrc (iat1, iat2). Evitare i bridge con IPv6 attivato in quanto potendo ricostruire il Mac Address del bridge implicherebbe verificarne le vulnerabilità, sfruttandole per poterne compromettere la sicurezza, innestandovi magari qualche spyware che possa portare alla conseguente compromissione dell'intero circuito di tor.

CONCLUSIONI

I bridge sono essenziali nelle comunicazioni anonime su Tor, ma allo stato dell'ordine scarseggiano quelli con iat-mode pari a 2 e che non passano per i 14 eyes. Sarà che magari si dovranno studiare soluzioni alternative e che porteranno alla costruzione (1, 2, 3, 4, 5, 6) di bridge anonimi pure per l'IP. Vi terremo aggiornati sullo stato degli sviluppi. Per ora le alternative riguarderebbero l'utilizzo di tecnologie peer to peer, ma sarà ancora da vedere.

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IL PIANO DELL'UE CONTRO L'AGRICOLTURA

Il mainstream non potendo più delegittimare la protesta degli agricoltori è costretta a cavalcarla e strumentalizzarla politicamente.

1) L'OBIETTIVO PRIMARIO È LIMITARE LA PRODUZIONE

La farm to fork strategy è la sezione dell'UE green deal dedicata all'agricoltura. Nella presentazione del piano viene scritto che fa parte dell'agenda 2030, e si prefiggono di ridurre i pesticidi e gli antibiotici, contrastare la perdita di biodiversità e ridurre l'uso di fertilizzanti. Per quanto riguarda questi ultimi, l'UE vuole ridurre l'uso di ogni tipo di fertilizzante, sia quelli organici che quelli chimici, perché vogliono ridurre l'azoto presente nel terreno, dal momento che secondo la loro follia quello non assorbito dalle piante finisce nell'atmosfera e contribuisce al cambiamento climatico, peccato che l'azoto sia il gas più diffuso. L'intento non è proteggere il terreno dalle sostanze chimiche, ma come dichiarato nei documenti, ridurre proprio la produzione di cibo. Le ragioni? Siamo troppo grassi e parte del cibo prodotto viene sprecato (pp. 14-15). Gli obiettivi da raggiungere entro il 2030 sono:

- una riduzione del 50% dell'uso dei pesticidi chimici
- ridurre i nutrienti del terreno di almeno il 50% controllando che non vi sia deterioramento nella fertilità della terra. Questo ridurrà l'uso dei fertilizzanti di almeno il 20%.
- ridurre del 50% la vendita di antibiotici per animali da allevamento o in acquacoltura e mettere almeno il 25% della terra sotto allevamento organico.

La strategia prevede di rendere gli agricoltori schiavi dei fondi europei, perché coloro che avranno difficoltà nel sostenere le perdite economiche associate al farm to fork potranno richiedere finanziamenti al fondo InvestEU. Per quanto riguarda il ripristino della biodiversità, questo significa semplicemente che almeno il 10% del terreno agricolo non potrà più essere coltivato.

2) NO, GLI AGRICOLTORI NON HANNO VINTO PROPRIO NIENTE

I giornali mainstream dopo aver chiamato gli agricoltori fascisti e no vax, si sono resi conto che questa protesta è troppo seguita dalla popolazione e hanno ben pensato di strumentalizzarla in vista delle elezioni europee parlando di agricoltori che hanno vinto e di un'UE buona che ascolta le proteste dei cittadini (1, 2, 3, 4, 5), mentre la Lega e FdI cercano di prendersi i meriti. Questo perché la Von Der Leyen ha dichiarato di fare dietrofront riguardo ad uno dei punti della strategia farm to fork, che i giornali ben si guardano dal menzionare per intero, così da dare l'illusione di una vittoria (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8). Infatti l'unica concessione che è stata fatta è stata il semplice ritiro della proposta di legge SUR che prevede la riduzione del 50% dei pesticidi, cosa che, del resto, non è nemmeno parte del nucleo della protesta. Così gli agricoltori passano per quelli che si riservano il diritto di usare pesticidi pericolosi, e che protestino esclusivamente per ragioni legate al profitto.
Gli agricoltori protestano perché escono bandi dove si offrono soldi per non coltivare le terre, perché sempre più spesso terreni agricoli vengono espropriati per realizzare centrali eoliche o fotovoltaiche gestite indirettamente dalle multinazionali, perché vogliono imporre come devono coltivare il loro terreno e perché, rimuovendo gli incentivi sul gasolio agricolo, dovranno alzare i prezzi di prodotti che già non gli rendono abbastanza, il tutto aggravato dalla presenza sul mercato di prodotti importati a basso costo che non devono attenersi a regolamenti sulla "sostenibilità".

CONCLUSIONI

L'ultima mossa sarà mandare personaggi politici ad appropriarsi della lotta apolitica degli agricoltori e riportarla dentro i binari dell'ideologia green: la retorica che useranno sarà "la transizione verde è necessaria, ma sono sbagliati i modi" (1, 2, 3, 4, 5, 6). In questo modo non sarà più una lotta contro il sistema, ma mirerà ad integrarsi in esso, come chi invece di contestare la farsa pandemica nella sua stessa essenza voleva i tamponi gratuiti.

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L'UE AUTORIZZA I "NUOVI" OGM

Il parlamento europeo ha approvato la proposta della commissione europea di deregolamentare una sottoclasse degli OGM.

1) IL NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO

L'UE ha preso una sottoclasse degli OGM, chiamata NGT, e la considera uguale alle piante d'allevamento, e su di queste non si applicheranno più le regole che valgono per gli OGM "tradizionali". Secondo il nuovo regolamento, queste piante potranno essere messe in commercio semplicemente indicando l'origine NGT in etichetta, e non saranno sottoposte ad alcun tipo di restrizione o limite di modifiche genetiche che potranno essere applicate. Rispetto al testo originale è stato introdotto un emendamento che vieta di brevettare le piante geneticamente modificate, il prossimo passo sarà mettersi d'accordo con gli stati membri per proporre una legislazione unica.

2) SONO DEI VERI E PROPRI OGM

I "nuovi ogm" consistono in tecniche chiamate NGT che permettono modifiche molto specifiche del genoma. Una tecnica di questo tipo consiste nel far legare al DNA delle proteine che hanno un dominio che contiene zinco e strappare via piccole porzioni di DNA utilizzando un domino Fok1 della stessa proteina. Ciò attiva i meccanismi di riparazione del DNA della cellula per far riparare il danno, ma questi meccanismi non sono immuni da errori, e quindi innescandoli con queste proteine è possibile indurre in errore il meccanismo di riparazione e produrre delle mutazioni. La stessa tecnica può essere utilizzata anche per cancellare interi geni, basta utilizzare proteine contenenti dominio di zinco su entrambi i filamenti del DNA. Una tecnica alternativa prevede l'uso di nucleasi effettrici simili all'attivatore della trascrizione (TALEN), che essendo in grado di riconoscere le singole sequenze di nucleotidi, possono essere utilizzate in modo mirato per modificare una singola sequenza di DNA, e come nella tecnica precedente, vengono prodotti diversi tipi di mutazione se usata su un singolo filamento di DNA o tutti e due, e in quest'ultimo caso si può andare a intervenire sulla sequenza genica di interi cromosomi. Si può usare come tecnica anche la CRISPR degli OGM tradizionali, con la restrizione di poter inserire esclusivamente materiale genico della stessa specie o di specie affini.

3) NON SONO UGUALI ALLE PRATICHE TRADIZIONALI

Nel nuovo regolamento europeo l'uso di queste tecniche viene paragonato alla pratica tradizionale degli incroci selettivi per avere una determinata varietà di piante, ma non è assolutamente così. Le pratiche tradizionali portano a mutazioni casuali e spontanee, invece queste nuove tecniche vanno a modificare siti specifici della pianta, e ciò può portare a rischi sia per la salute che per l'ambiente, come spiega questo studio. Innanzitutto per quanto riguarda la CRISPR, siccome non è uno strumento preciso, può comportare lo stesso l'inserimento di materiale transgenico sia nei siti target dove si vuole effettuare la mutazione (1, 2) sia in altri siti (1, 2, 3), oppure il rischio di cromotripsi, o catastrofe cromosomica, che consiste nel riarrangiamento di un intero cromosoma (1, 2, 3). Vi può essere anche il rischio che con le tecniche di ingegneria genetica più specifiche si vadano a cancellare, duplicare o inserire sequenze nucleotidiche non desiderate. Ognuno di questi rischi è imprevedibile e l'interazione tra le modifiche genetiche intenzionali e non intenzionali può causare ulteriori problemi, che potrebbero espandersi nel caso le piante geneticamente modificate si riproducano con quelle naturali, andando a causare danni all'ecosistema, e danneggiare il tasso di riproduzione delle altre piante.

CONCLUSIONI

Il livello di presa in giro di tutto questo è allucinante, non solo stanno sdoganando gli OGM semplicemente cambiando il nome, ma dichiarano che hanno approvato la proposta della commissione europea con il fine di aiutare gli agricoltori che stanno protestando, perché secondo loro gli OGM aiuteranno la transizione green e risolveranno i problemi economici degli agricoltori.

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SORVEGLIANZA TOTALITARIA AD ASTI NEL QUARTIERE DI SAN FEDELE

Asti intensifica i controlli a San Fedele con un nuovo impianto di videosorveglianza. Il progetto è stato presentato dal presidente del comitato di quartiere Giuseppe Morabito.

1) PROGETTO "CONTROLLO DI VICINATO"

Il progetto prevede l'installazione di un impianto di videosorveglianza avanzato nel quartiere San Fedele ad Asti, composto da 2 telecamere OCR per la lettura delle targhe e 8 telecamere bullet, distribuite in punti strategici per monitorare efficacemente le aree più a rischio. Il tutto affiancato ad un già presente gruppo di Whatsapp di cittadini che segnalano presenze sospette nel quartiere. In stile 1984 ci sono delle persone che seguono un corso e vengono "formate" per spiare i vicini e creare un archivio fotografico virtuale contenente fotografie di veicoli e persone che loro giudicano sospette, che ovviamente vengono scattate violando la privacy degli individui in questione e persino inviate ad altre persone e messe in rete su whatsapp. Chi fa ciò normalmente compierebbe un illecito civile secondo l'articolo 96 L. 633/1941 sulla protezione del diritto d'autore, invece a questi cittadini "speciali" tutto sarà concesso, perché loro faranno da tramite con le forze dell'ordine e diranno di agire per la sicurezza pubblica.

2) PROBLEMA - REAZIONE - SOLUZIONE

L'installazione delle telecamere di videosorveglianza nel quartiere San Fedele ad Asti viene giustificata sulla base di un'esigenza di affrontare e mitigare diversi problemi di sicurezza pubblica. Questo intervento è particolarmente mirato ad ottenere dati riguardanti atti di microcriminalità che affliggono la zona, come furti e vandalismi, inclusi i frequenti roghi di auto (1, 2, 3). Inoltre, si punta a ridurre il pericolo rappresentato dalle corse ad alta velocità lungo le strade del quartiere. La decisione di procedere con l'installazione di un sistema di videosorveglianza avanzato viene fatta passare come una soluzione alle richieste esplicite da parte dei residenti e del comitato di quartiere, che hanno sollecitato le autorità a prendere misure concrete per garantire un ambiente più monitorato. Persino gli stessi articoli dei giornalisti inseriti come fonte in questo post sono tutti volti a far passare il totalitarismo di sorveglianza e di spionaggio da parte dei cittadini come una richiesta dei cittadini stessi. Alcuni dei titoli sono: "il quartiere che invoca la sicurezza", "La rabbia dei cittadini di San Fedele: «Che fine hanno fatto le telecamere annunciate?", questa è la precisa applicazione dello schema problema-reazione-soluzione, dove dapprima il sistema crea volutamente un problema, in questo caso degrado urbano e microcriminalità per suscitare una reazione nella popolazione, e infine propone una soluzione, in questo caso più sorveglianza e spionaggio, come direttamente proposta dai cittadini stessi, così da potersi formalmente assolvere dalle accuse di totalitarismo: se è il nostro schiavo a volere catene più pesanti, se noi gliele diamo passiamo come dei padroni amorevoli e bravi.

3) A CHE PUNTO SONO CON IL PROGETTO?

La giunta comunale ha formalmente approvato il progetto, stanziando un budget di circa 33.000 euro per l'acquisto e l'installazione delle telecamere. Il sindaco ha sottolineato l'importanza di queste telecamere wireless per il controllo del territorio, e sono in fase di installazione. Il progetto "controllo di Vicinato" è iniziato l'8 febbraio e stanno mandando avanti i "corsi di formazione" con Giuseppe Morabito che farà da tramite tra cittadini e forze dell'ordine, essendo egli stesso il referente del progetto, cosa scontata, visto che è stato quello che ha fatto pressioni per un anno intero affinché si realizzasse.

CONCLUSIONI

Lo schema del problema-reazione-soluzione viene ovunque impiegato per far passare cambiamenti imposti dall'alto come misure volute dalla popolazione stessa, spesso selezionando un piccolo gruppo di cittadini collaborazionisti che vengono eletti dalla stampa a portavoce della volontà popolare.

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LOMBARDIA: PROPOSTA TESSERA SANITARIA A PUNTI

Un credito sociale sanitario dove le persone sono ricompensate per l'obbedienza.

1) TRASFORMARE LA POPOLAZIONE IN CAVIE

L'idea di Bertolaso è premiare i cittadini che conducono uno stile di vita "corretto e salutare" (1, 2, 3, 4, 5). La scusa per introdurla è la prevenzione, sostenendo che uno dei comportamenti che saranno ricompensati con la tessera sanitaria a punti è la partecipazione a screening, con lo scopo di far risparmiare costi al sistema sanitario nazionale. Alcuni dei premi ipotizzati sono skipass gratuiti o ingressi ai centri termali lombardi, ma anche ingressi a grandi eventi. Si lascia intendere che mano a mano oltre agli screening saranno introdotti altri comportamenti da premiare. Il sistema punta sugli screening non tanto per il risparmio o per accorciare le liste d'attesa come indicato negli articoli, ma perché il materiale genetico e biologico raccolto in questo modo verrà utilizzato, anche senza il consenso dell'interessato, per finalità di ricerca. L'articolo 110 del GDPR sancisce che il consenso non è necessario laddove la ricerca scientifica è eseguita in base a disposizioni di legge o di regolamento o al diritto dell'Unione europea, inoltre il 110bis sancisce che il garante può autorizzare soggetti terzi, anche privati, ad utilizzare e riutilizzare i dati sanitari per scopi di ricerca. È esattamente quello che è avvenuto durante la farsa pandemica: l'ISTAT in accordo col ministero della salute raccoglieva i dati genetici provenienti dai tamponi per finalità di ricerca, in base al decreto legge 10 maggio 2020 n.30, che sancisce anche che i dati raccolti saranno cancellati tra 40 anni.

2) IL PARAGONE CON LA TESSERA DEL SUPERMERCATO

Nella maggior parte degli articoli vi è un paragone con la tessera fedeltà di un supermercato (1, 2, 3, 4, 5) dove la tessera sanitaria a punti viene paragonata ad una raccolta punti qualunque per ricevere sconti o omaggi. Questa è la strategia della banalizzazione, ed è quella che la stampa di regime utilizzava con il green pass quando lo paragonava alla patente (1, 2, 3, 4). L'obiettivo è presentare una cosa aberrante e folle come familiare, in modo che il soggetto proietti degli schemi cognitivi vecchi (la tessera a punti del supermercato), su qualcosa che solo superficialmente può vagamente assomigliare allo schema cognitivo vecchio proiettato. Infatti, anche se in entrambi i casi si raccolgono punti, a cambiare sono modalità e finalità: nel caso della tessera sanitaria a punti si tratta di un credito sociale sanitario il cui scopo è spingere le persone a comportarsi come vuole il regime per ricompensare con qualche briciola il più obbediente, creando così pressioni sociali nei confronti di coloro che appartengono al dissenso che non solo vengono esclusi dai benefit, ma vengono di nuovo paragonati a cittadini di serie B, esattamente come quando c'era il green pass. Del resto anche il credito sociale cinese, quando fu propagandato da Striscia la notizia, venne accostato alla patente con lo scopo di banalizzarlo e renderlo più familiare. La somiglianza con il credito sociale cinese non è soltanto nel contenuto, ma anche nel modo in cui viene propagandato, visto che in entrambe le situazioni si ricorre alla banalizzazione e il cittadino obbediente viene presentato come virtuoso, facendo dell'obbedienza la suprema virtù.

CONCLUSIONI

Questa follia di Bertolaso si inscrive all'interno di una finestra di Overton che ormai è stata definitivamente spalancata col green pass e che nel corso degli anni ha visto l'insorgere di diverse proposte di credito sociale, prettamente di stampo gretino (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8). La differenza tra la proposta di Bertolaso e le altre che sono state fatte in Italia è che questa non sembra essere su adesione volontaria, visto che da parte di Bertolaso stesso sembra esservi l'intento di applicarla a tutti i cittadini sul suolo lombardo, e non si tratta, come negli altri casi, dell'adesione volontaria ad un progetto o ad un'applicazione per telefono.

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LA FOLLIA DEL RISO CON CELLULE DI MANZO

L'attacco antialimentare del sistema si estende dalla carne ai cereali, spacciando un ibrido fallimentare come cibo del futuro e iniziando a criminalizzare chi non vuole mangiarlo.

1) RISO CON CARNE SINTETICA SPARSA SOPRA

In questo studio il riso è stato rivestito con gelatina di pesce ed enzimi alimentari per aumentarne la capacità cellulare, dopodiché il riso così rivestito è stato ricoperto da mioblasti e cellule staminali mesenchimali derivate dal tessuto adiposo che hanno iniziato il loro processo di differenziazione direttamente sul riso. Si tratta di carne sintetica (preferisco questo nome a "carne coltivata" perché quest'ultimo dà ancora l'idea di qualcosa di naturale), perché nell'indicare come l'hanno prodotta hanno fatto riferimento a questo studio, che di fatto parla di un nuovo metodo per "coltivare" la carne, cioè realizzare la carne sintetica. A livello nutrizionale il riso con carne sintetica non presenta notevoli miglioramenti, dal momento che dal punto di vista proteico mangiare 100g di questo riso equivale a mangiare 100g di riso normale più 1g di petto di manzo: la differenza è di soli 310mg per 100g. Per quanto riguarda invece l'aggiunta di contenuti di grassi lo studio è stato un fallimento, visto che gli adipociti non si sono differenziati a sufficienza, e la differenza è di soli 10g per 100g. Per quanto riguarda i carboidrati i risultati sono ancora più scadenti, con una differenza di soli 0,16g per 100g. Basta aumentare di qualche grammo la porzione di riso e si raggiungono livelli nutrizionali paragonabili.
La stessa Nature che ha scritto un commento allo studio non può fare a meno di notare il fallimento totale dei risultati e notare che i ricercatori hanno progettato questo tipo di cibo per le razioni militari e per le fasce più povere della popolazione.

2) LE MENZOGNE DEL MAINSTREAM

Quello che è stato presentato come un fallimento dagli stessi autori e da Nature invece dai giornalisti viene presentato come un trionfo della scienzah (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7). Innanzitutto vi riportano solo i numeri in percentuali e non le differenze a livello nutrizionale, inoltre paragonano il costo stimato di questo prodotto a quello del manzo, cosa che è ingannevole, perché non è paragonabile alla carne a livello nutrizionale, ma come dice lo studio originale stesso, al riso. Quindi paventare un risparmio economico in nome della "sostenibilità" è una totale truffa, dal momento che il riso così ingegnerizzato andrà a costare di più di quello normale, portando ad un aumento dei costi per non guadagnarci nulla. C'è anche chi è talmente in malafede che oltre a ripetere la menzogna del risparmio economico aggiunge anche che questa porcheria sarebbe più salutare della carne, un titolo ingannevole, sia perché poi di quanto sia salutare questo riso non se ne parla nell'articolo, sia perché è un modo per far associare, tramite il linguaggio, la carne ad un danno per la salute.

3) NON SONO UN CIBO SICURO

La più grande menzogna che raccontano è che questo cibo dovrebbe salvarci dalle crisi alimentari ed ed essere un "cibo sicuro", cioè sempre disponibile, anche durante le carestie. Come ho spiegato qui, non esiste cibo più insicuro della carne sintetica, visto che si tratta di cellule che vengono clonate e non essendo dotate di un sistema immunitario, devono essere costantemente bombardate di antibiotici perché la minima infezione può far buttar via un'intera coltura. Le cellule, inoltre, possono evolvere in linee tumorali perché incessantemente clonate.

CONCLUSIONI

Il fine di tutta questa robaccia è introdurre porcherie brevettate che ridurranno sempre più lo spazio di manovra degli agricoltori, così da limitare sempre più la produzione agricola spingendo a dipendere da multinazionali anche per il cibo. Articoli come questi servono per estendere pian piano gli stessi argomenti della propaganda anticarne anche ai prodotti che non sono di origine animale, così che chiunque non mangi i cibi che dicono loro sarà additato come nemico.

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L'OMS FA PROPAGANDA ANTINATALISTA

Il video dovrebbe essere una campagna di sensibilizzazione nei confronti delle malattie sessualmente trasmissibili, ma è un'apologia della degenerazione, fatta passare come una caratteristica della generazione Z. Se ascoltate è guardate il grafico finale, paragonano le gravidanze alle malattie sessualmente trasmissibili e le considerano un male da prevenire per non disturbare la "pace della mente" dei giovani. Il video manda un messaggio distorto dove i giovani vengono presentati come la generazione dei "safe lovers" che copulano in modo responsabile, come se fosse responsabile non avere figli, e come se la responsabilità nel prevenire malattie fosse la stessa del dover prevenire una gravidanza. In alcuni momenti del video (es. 00:48) vengono mostrati persino degli invertiti, e dagli atteggiamenti e dal vestiario dei personaggi, si capisce che è un invito alla promiscuità scellerata in stile Mondo nuovo di Huxley.

Fonte ufficiale

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GERMANIA: MINISTRO PRESENTA MISURE PER DISTRUGGERE IL DISSENSO

Il pacchetto di misure si può scaricare cliccando qui.

1) VITA IMPOSSIBILE PER CHI MANIFESTA DISSENSO

Il ministro degli interni tedesco in un comunicato stampa ha dichiarato che adotterà alcune nuove misure per schiacciare l'estrema destra. E quando si parla di "estrema destra" in realtà stanno parlando di noi antisistema, perché questo è il termine in neolingua che hanno adottato per definirci. Le misure vengono presentate, anche queste con un termine in neolingua, come "democrazia difensiva" e consistono nel vietare gli interventi e le manifestazioni (p. 4), introdurre nuove leggi per sorvegliare ed esaurire le fonti finanziarie di questi "gruppi estremisti" (p. 5), permettendo alle banche di congelare i conti dei malcapitati se ritengono che potenzialmente possono essere una minaccia, e basta avere "influenza sociale" e lanciare messaggi di dissenso per essere ritenuti un pericolo. Agli "estremisti" sarà anche vietato di uscire dal paese (p. 6, verrà anche impedito a quelli dell'estero di entrare in Germania), saranno rimossi dal servizio pubblico (p. 9) e per loro varranno leggi più restrittive sul possesso di armi rispetto a quelle che sono in vigore per gli altri cittadini in Germania (p. 11). Non potevano mancare anche misure per la censura su internet, dal momento che saranno previste delle azioni in accordo con le piattaforme social per rimuovere qualsiasi contenuto sia considerato di destra, "disinformazione" o antisemita e stanzieranno dei fondi per combattere l'antisemitismo (p. 7, 8 e 12), infine si prevede anche di monitorare e sciogliere eventuali associazioni e partiti che vengono definiti di estrema destra (p. 10).

2) GUERRA ECONOMICA AL DISSENSO

Le misure non colpiranno tutti indiscriminatamente, ma per come sono state progettate, saranno mirate verso tutti coloro che hanno un "ruolo attivo" nel dissenso e partecipano ad organizzazioni, partiti o diffondono informazioni. Tuttavia per quanto riguarda la misura relativa alle fonti finanziarie, questa colpirà in modo diverso chiunque: saranno schedati e tracciati anche tutti coloro che faranno donazioni ad associazioni di "estrema destra", per poi essere sorvegliati dalle autorità. Il fine del sistema tedesco è impedire a chiunque faccia parte dell'area del dissenso di guadagnare su tali attività, ad esempio tramite eventi, merchandising e disincentivare il più possibile le donazioni. La scusa per introdurre queste misure repressive è stata formalmente un incontro del movimento identitario e di alcuni partiti di destra a Postsdam (1, 2, 3) dove pare sia stato proposto un piano per la remigrazione e discusso di alcune faccende politiche. Si trattava di un incontro privato che la rete Correctiv ha esposto al pubblico così da poter essere usato come capro espiatorio. In realtà le misure per come sono state presentate si possono applicare a chiunque abbia idee classificate dal sistema come di destra anche se non appartiene ad alcun movimento o partito, basta che sia una persona minimamente influente anche solo in rete. La controinformazione stessa, nel pacchetto delle misure, viene svalutata e considerata una campagna di manipolazione straniera da dover combattere con ogni mezzo. Ma allo stesso tempo, secondo loro, la controinformazione apparterebbe all'estrema destra perché la utilizzerebbe per far crollare la fiducia nelle istituzioni democratiche. Ma questa "estrema destra" non dovrebbe essere nazionalista? Perché dei gruppi nazionalisti dovrebbero farsi dirigere da potenze straniere? Ciò mostra quanto sia fragile e contraddittoria la loro narrazione.

CONCLUSIONI

In Francia abbiamo gli abusi settari, in Germania l'estrema destra, ma l'obiettivo è diffondere una retorica della "minaccia alla democrazia". Queste mosse seguono le direttive del panel del WEF "defending truth" dove si diceva che bisognava impedire alla controinformazione di ricevere sostentamento economico e si sosteneva che i canali di controinformazione sono psyop di governi stranieri.

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