Der Einzige - Il fronte intellettuale
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NO VAX contro i woke e i rossobruni, la democrazia, lo stato di diritto e il socialismo.

La controinformazione deve essere senza scopo di lucro e priva di legami con ideologie, religioni e politica.

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LA FARSA PANDEMICA È STATA CREATA PER MOTIVI IDEOLOGICI

La scienzah stessa ad ammette e rivendica, attraverso degli articoli, che la farsa pandemica è stata messa in scena per portare avanti degli obiettivi politici.

1) AMMESSA LA DISCRIMINAZIONE POLITICA DEI NON VACCINATI

Inizialmente si negava l'esistenza stessa di una discriminazione dei non vaccinati, un articolo su Nature ammise l'esistenza della discriminazione, salvo poi sostenere che durante una pandemia è giustificata. Uno studio condotto negli USA ha presentato due vignette ad elettori di Trump o di Biden, e nonostante entrambe le fazioni tendessero a discriminare i non vaccinati, la discriminazione da parte degli elettori di Biden era molto più alta e aggressiva, inoltre questi ultimi tendevano a sovrastimare enormemente il rischio di ospedalizzazione, con il 41% dei democratici che riteneva che fosse almeno del 50%. Gli autori sostengono che la discriminazione dei non vaccinati si è basata su menzogne che sono state rilasciate principalmente dai media di sinistra (1, 2, 3, 4, 5, 6), come che il vaccino fosse in grado di bloccare la trasmissione. In un commento allo studio gli autori hanno sostenuto che il fine delle menzogne dei media fosse associare il non vaccinato allo stereotipo del socialmente deviante con una retorica collettivistica basata sulla responsabilità sociale. Anche uno studio italiano dimostra che gli italiani hanno obbedito alle restrizioni perché "le regole vanno rispettate perché sono regole" o per l'aver paura di contagiare gli altri, e solo il 7.7% del campione ha ammesso di essere motivato da ragioni egoistiche, come il non contrarre il virus.

2) AGENDA 2030 E OMS

Potete trovare qui un articolo in cui si sostiene che il rimedio alla COVID 19, alle alluvioni e alla farsa del clima sia l'agenda 2030. Un altro studio in 73 Paesi ha rilevato un aumento del 38.6% (CI 36.6%, 40.6%) nel supporto di misure assistenzialiste in ambito sanitario, i cui predittori erano il sentire che la farsa pandemica potrebbe avere un impatto sulla propria situazione economica e l'importanza attribuita alla solidarietà sociale, una misura del collettivismo. Gli autori concludono che la farsa pandemica è stata un'ottima cosa per spingere le persone ad allinearsi agli obiettivi dell'universal healthcare agenda, un'agenda dell'OMS che fa parte dell'agenda 2030, obiettivo 3, e dai sotto-obiettivi si capisce che riguarda vaccini, prevenzione, "pianificazione familiare" e azzerare i morti per incidenti stradali. Per raggiungere questi obiettivi bisogna adottare il primary healt care approach, un'altra agenda dell'OMS, basata su "giustizia sociale, equità, solidarietà e partecipazione", le parole-feticcio della sinistra.

3) USARE LA FARSA PANDEMICA PER ATTACCARE LA PROPRIETÀ PRIVATA

In questo articolo si sostiene che la farsa pandemica è stata aggravata dalle disuguaglianze economiche: i brevetti dei vaccini sono un esempio di "lotta di classe", attribuendo le morti non ai vaccini e ai protocolli ministeriali killer, bensì ad un'ineguale distribuzione dei vaccini colpevolizzando direttamente il libero mercato, che secondo l'autrice va sradicato completamente e giudica il grande reset del WEF come troppo moderato.

CONCLUSIONI

I media ridicolizzavano fino a qualche mese fa cose che ora la scienzah stessa ammette, che dice "sì, il complotto era reale, ve lo abbiamo fatto di proposito, e ora non potete farci nulla, ma obbedire e basta". Il fine della farsa pandemica, oltre a tutto il lato riguardante le morti da vaccino, è stato il marginalizzare e delegittimare dal punto di vista politico tutte quelle persone non dotate di un'ideologia progressista/woke, sia i conservatori, sia chi non è politicamente schierato, così da accelerare la propaganda woke e obbligare le destre, come ad esempio il governo Meloni, a normalizzare gli elementi collettivisti del progressismo per non essere tacciate di negazionismo pandemico, così da neutralizzare qualsiasi opposizione ideologica tra destra e sinistra in favore di quest'ultima.

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IL VACCINO FAVORISCE IL CANCRO: IPOTESI MULTICOLPO

In seguito a numerosi studi che hanno riportato casi di progressione o insorgenza di tumori dopo il vaccino (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10), sono state formulate diverse spiegazioni raccolte in questa review.

1) MICRO-AMBIENTE FAVOREVOLE ALLA PROGRESSIONE E INSORGENZA DI TUMORI

La linfopenia, riduzione dei globuli bianchi nel sangue, è uno degli effetti avversi al vaccino (1, 2, 3). Ci sono degli studi che mostrano che quest'ultima è correlata all'incidenza del cancro, alle metastasi e riducono la probabilità di sopravvivere (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7) e questo vale sia per i linfociti T helper (CD4) (1, 2) sia per i linfociti T citotossici (CD8) (1, 2).
I nanolipidi contenuti nel vaccino sono infiammatori (1, 2): in studi sul topo (1, 2, 3) si sono attivate molteplici vie infiammatorie, produzione di chemochine e citochine ed infiltrazione dei neutrofili. Questa infiammazione può anch'essa predisporre, così come la linfopenia, all'insorgenza del cancro. Circa il 15%-20% dei casi di cancro sono preceduti da infezione, infiammazione cronica e autoimmunità dello stesso tessuto o organo (1, 2, 3, 4, 5, 6), perché l'infiammazione cronica porta ad un'attività anomala dei neutrofili che promuove ogni stadio della formazione di un tumore (1, 2, 3, 4, 5, 6). I nanolipidi si accumulano preferenzialmente nei tumori (1, 2, 3, 4), portando delle infiammazioni che rafforzano la proliferazione tumorale.

2) DOWNREGULATION RECETTORI ACE-2

La spike consiste di due subunità: la S1 si aggancia alla cellula mediante i recettori ACE-2, la S2 permette l'ingresso all'interno della cellula. La downegulation dei recettori, una riduzione nel numero di questi in corrispondenza ad un eccesso di ligandi, promuove la via del segnale mediata dal recettore di tipo 1 dell'angiotensina II. Ci sono poi 3 vie attraverso cui si può promuovere l'insorgenza di tumori:

a) Attivazione di proteina chinasi attivata dal mitogeno (MAPK) che porta ad una maggiore attivazione del fattore di trascrizione NF-κB che nelle cellule tumorali promuove proliferazione, soppressione immunitaria e favorisce il processo di metastasi. NF-κB promuove l'aumento dell'interleuchina 6, associata alle recidive tumorali di alcuni tipi di cancro (1, 2, 3).

b) Attivazione del fosfatidil-inositolo-3-chinasi, via di segnalazione implicata nei tumori maligni e nella progressione tumorale (1, 2, 3).

c) angiogenesi tumorale mediata dalla riduzione del numero di recettori ACE-2 in grado di proteggere dai tumori (1, 2, 3, 4). La spike può rimanere nel sangue per settimane o mesi (1, 2, 3) e la proteina può finire ovunque nel corpo perché dopo essere stata prodotta nella cellula viaggia all'interno di esosomi.

3) COMPROMISSIONE DELLA RISPOSTA DEGLI INTERFERONI DI TIPO 1

L'mRNA del vaccino contiene la pseudouridina che impedisce ai recettori toll-like di riconoscere l'mRNA estraneo. Questa riduzione dell'interazione tra l'mRNA estraneo e i recettori toll-like riduce la produzione di interferoni di tipo 1 che hanno un effetto antitumorale. Una loro riduzione può portare alla crescita delle cellule tumorali e il potenziale metastatico di alcuni tipi di tumore (1, 2, 3, 4, 5).

4) GLI EFFETTI SUI GENI ONCOGENI E ONCOSOPPRESSORI

L'mRNA del vaccino è stato modificato per avere dei codoni ottimizzati sostituendo ad alcune basi con C e G. Ciò causa delle formazioni G4 anomale nella struttura secondaria dell'mRNA (1, 2, 3) che vanno a formare un legame alterato con le proteine che legano l'mRNA e portano ad una downregulation dei miRNA. I miRNA regolano l'espressione di p53, e una loro alterazione può essere fattore di rischio per alcuni tipi di cancro (1, 2, 3, 4, 5). La spike interagisce con p53 e con BCRA 1/2 in silico, e se questo dovesse capitare anche in vivo, sarebbe un ulteriore fattore di rischio per diversi tipi di tumori (1, 2, 3, 4).

CONCLUSIONI

Gli autori della review notano nei dati della CDC un'associazione temporale tra picchi di mortalità per tumore e campagne vaccinali.

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EMILIA-ROMAGNA: BANDO PER RITIRARE I SEMINATIVI DALLA PRODUZIONE

Il bando lo trovate cliccando qui.

1) NIENTE PRODUZIONE AGRICOLA E PASCOLO

Con la Delibera di Giunta regionale n. 2133 del 4 dicembre 2023 l'Emilia-Romagna approva 3 interventi SRA (socially responsabile agricolture). Il terzo intervento è quello mirato al ritiro dei seminativi dalla produzione. Chi decide di aderire al bando deve impegnarsi per 20 anni a non coltivare i propri terreni, che dovranno essere popolati da specie arboree selvatiche. Gli agricoltori non solo dovranno astenersi dal piantare semi per la produzione agricola, ma dovranno gestire e fare manutenzione del terreno per favorire la crescita delle piante e degli alberi selvatici indicati nella delibera e mettere delle trappole per controllare la popolazione delle nutrie. Sarà vietato anche il pascolo di animali, salvo in alcune condizioni, come l'utilizzo dell'attività di pascolo per sostituire il controllo della vegetazione tramite sfalcio o trinciatura, ed in ogni caso è vietata dal 20 Febbraio al 10 Agosto.
Gli aiuti finanziari vanno dai 1500 euro all'anno per ogni ettaro di terreno per i prati umidi fino a 500 euro annui per ettaro per le superfici di montagna e collina.

2) CONTRARIO ALLA LORO STESSA SCIENZA

Questo intervento segue la follia olandese di sacrificare la produzione per ridurre le emissioni di CO2, ma ciò va contro la loro stessa scienza, perché come ho spiegato qui, le coltivazioni sono efficienti nell'assorbire CO2 perché meno suscettibili agli incendi, inoltre le piante utilizzano la CO2 per crescere di più, e questo è stato dimostrato anche per il raccolto, che tende ad essere più abbondante per maggiori livelli di CO2 (1, 2, 3, 4), mostrando che questo bando nulla ha a che vedere con la salvaguardia ambientale e che anzi le piante beneficiano della CO2 stessa per una migliore produttività. Questa associazione positiva tra CO2 e crescita delle piante è inoltre nota da molto nella letteratura scientifica tanto da essere nominata CO2 fertilization effect, che ha portato ad un aumento della produzione del 44% dall'anno 2000 (1, 2, 3). Queste cose sono note fin dagli anni 70, dove uno studio mostrò che le piante di cotone raddoppiarono la loro crescita se coltivate in un ambiente sperimentale ad alto tasso di CO2. Non aumenta solo la produzione, ma anche la dimensione delle foglie e dell'estensione totale dell'area vegetale, che secondo questo studio è aumentata del 25%-50%, e il 70% della varianza è proprio spiegato dall'effetto di fertilizzazione della CO2.
L'unica controindicazione è lo sbilanciamento tra carbonio e azoto nella crescita delle piante, rendendole più ricche di carboidrati e meno di proteine. Questo studio spiega che è un problema che si può risolvere fornendo più azoto alle piante o selezionando quelle che lo fissano meglio, i legumi non risentono di una carenza di azoto e riescono a sfruttare l'abbondanza di CO2 per sopperirla.

3) LE VERE RAGIONI: I FONDI EUROPEI

Il bando è finanziato dal fondo europeo FEASR (1, 2, 3) che era destinato a tutelare l'agricoltura e promuoverne lo sviluppo all'interno dei paesi UE. Adesso è diventato un fondo per finanziare i progetti "sostenibili": nel secondo pdf del regolamento sul fondo FEASR è scritto che la politica agricola comune deve essere condotta tenendo conto gli obiettivi dell'agenda 2030 (p.1), e a p.29 che i fondi FEASR possono essere utilizzati per monitorare le risorse agricole e valutare il progresso verso il raggiungimento degli obiettivi dell'agenda 2030. Il bando dell'Emilia-Romagna pur essendo su base volontaria prevede tanti controlli, e quella miseria che danno ai proprietari terrieri per non far coltivare le terre andrà spesa tutta nella manutenzione e nelle operazioni da dover fare per rimanere in regola col bando, altrimenti si rischiano sanzioni.

CONCLUSIONI

Sulla base dell'ennesima farsa, quella del clima, si aprono finestre di Overton per tentare l'ennesimo attacco alla proprietà privata degli individui in nome dell'agenda 2030.

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IT WALLET: VERSO L'IDENTITÀ DIGITALE EUROPEA

Questo wallet è un progetto sperimentale per traghettare verso l'identità digitale europea.

1) RIUNIRE INSIEME TUTTI I DOCUMENTI

IT wallet è un portafoglio digitale accessibile dal 2024 tramite IO che racchiuderà in sé tutti i documenti della persona: patente, carta di identità, tessera sanitaria, carta europea della disabilità, forse la tessera elettorale, ed altri eventuali documenti privati. Si tratta di un sistema che andrà a rimpiazzare SPID, che sarà eliminato entro il 2025, e sarà interamente gestito dallo Stato. Il livello di sicurezza di default dell'IT Wallet è il 2 per il quale basterà esclusivamente un nome utente, una password, e una OTP temporanea. Esistono anche servizi di livello 3, che al momento è persino a pagamento con lo SPID, dove per accedere ai servizi sarà richiesto il possesso di un dispositivo per la firma digitale remota o una smart card, oppure un lettore NFC e il PIN della CIE.
Lo stesso mainstream ammette che la promozione di IT wallet non sarebbe stata possibile senza la farsa pandemica, che ha abbassato la diffidenza verso la digitalizzazione, perché eventuali bonus e documenti potevano essere ottenuti quasi esclusivamente online. Il legame con la farsa pandemica non è esclusivamente questo, perché non solo l'app IO era una delle possibilità per avere il green pass, ma alla realizzazione del progetto IT wallet ha contribuito anche SOGEI, la società che ha realizzato la piattaforma digitale per poter controllare i green pass.

2) IL FINE È L'IDENTITÀ DIGITALE EUROPEA

La Meloni vuole essere la prima (1, 2, 3) in Europa in termini di digitalizzazione e dare l'esempio agli altri Paesi dell'Unione, e viene ammesso senza alcuna vergogna che questo IT Wallet è solo una piattaforma di passaggio il cui fine è il portare tutti gli italiani ad avere un'identità digitale europea e un portafoglio (wallet) europeo entro il 2026 (1, 2, 3) e con ogni probabilità rimpiazzerà IT wallet stesso presentandosi come il suo aggiornamento o nuova versione. I media stranieri infatti sono molto più espliciti e chiari su questo punto: IT wallet non è un progetto a sé stante, ma viene definito come parte di un esperimento europeo per lo sviluppo di un'identità digitale condivisa (1, 2, 3), quindi l'Italia è stata di nuovo selezionata come paese cavia per la digitalizzazione, così come lo è stata per la farsa pandemica e il green pass.

3) DECADE DIGITALE EUROPEA

IT wallet è parte della transizione digitale italiana che è a sua volta parte del progetto "decade digitale europea" il cui obiettivo è digitalizzare completamente i servizi pubblici. Infatti IT wallet è solo uno dei tanti progetti italiani in ambito di digitalizzazione: in una recente audizione alla camera dei deputati, Alessio Butti ha dichiarato che presenteranno anche un prototipo per digitalizzare la raccolta firme per i referendum, il progetto Polis, che attualmente è in stallo, dove verrà estesa la digitalizzazione dei servizi pubblici anche agli abitanti dei piccoli paesini e sarà gestito da poste italiane, e viene dichiarato anche che l'Italia partecipa a ben due sperimentazioni per integrare il wallet italiano in quello europeo. Infatti recentemente l'unione europea ha raggiunto un accordo per implementare l'identità digitale europea, che non sarà utilizzata solo per accedere ai servizi pubblici, ma anche a quelli privati. ll testo dell'accordo cita espressamente la farsa pandemica, dicendo che le parti interessate, tra cui gli stakeholders, hanno "sottolineato come la pandemia di COVID-19 abbia dimostrato l'importanza di un'identificazione a distanza sicura affinché tutti possano accedere a servizi pubblici e privati".

CONCLUSIONI

IT wallet significa euro digitale. Questa è la vera ragione per cui lo stanno introducendo: avere un portafoglio associato ad un'identità digitale e poter monitorare sia gli acquisti, sia l'accesso ad ogni genere di servizio, anche quelli privati, uno strumento di potere che potrà essere utilizzato dai governi come più li aggrada.

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DISCORSO DI INIZIO ANNO

Il 2024 sarà l'anno dell'agenda digitale.

1) IL VERO FRONTE È QUELLO DIGITALE

Verrà introdotto l'IT wallet, l'Euro digitale sarà nel pieno vivo della sua fase di preparazione e il discorso mediatico si sposterà sempre di più sul tema dell'intelligenza artificiale. Siccome l'intelligenza artificiale fa paura e preoccupa un po' tutti, non possono dire apertamente che sarà qui per controllarci e sostituirci. Vi diranno che l'intelligenza artificiale è un alleato, ma che per i suoi rischi dovrà essere regolamentata imponendole un'etica. Questo nasconderà solo un uso politicizzato e ideologizzato dell'AI volto a difendere e propugnare l'ideologia woke. I "vincoli etici" che imporranno serviranno solo per impedire che l'AI restituisca contenuti affini al dissenso. Questa sarà inoltre impiegata nelle smart city, che grazie al nuovo AI act potrà essere utilizzata per prevenire il "terrorismo" e alcuni tipi di crimine. Sempre più comuni acquisteranno telecamere dotate di riconoscimento facciale, sensori ed altri strumenti, e potranno farlo anche utilizzando fondi europei destinati a rendere le città "smart". La gabbia digitale viene così costruita: ID digitale associata ad una moneta digitale in una città ricolma di sensori e telecamere in grado di riconoscervi e tracciare i vostri spostamenti utilizzando le potenti connessioni ad internet garantite dalla rete 5g. Da tenere d'occhio è il fenomeno della desertificazione bancaria: la progressiva riduzione degli sportelli potrebbe essere utilizzata per disincentivare i prelievi e promuovere il digitale.

2) LEGITTIMARE LA SORVEGLIANZA BIOMETRICA

Nell'ambito virus il sistema non getta mai la spugna, perché nonostante tutto sta provando a normalizzare l'uso delle mascherine all'interno delle strutture sanitarie, ulteriormente prorogato con la nuova ordinanza che estende quella precedente fino a giugno 2024 e fornisce ai direttori sanitari il folle arbitrio di poter imporre dei presidi sanitari. Tutte le psyop di quest'anno come nuove varianti, morbillo, polmoniti e quant'altro sono fallite in un nulla di fatto. Il terrorismo pandemico non attira più, la sorveglianza biometrica dovranno diffonderla utilizzando altri mezzi.
Le due psyop che stanno iniziando a coltivare sono quella della violenza sulle donne che serve per far credere che viviamo in un mondo pericoloso nonostante l'Italia abbia uno dei tassi di omicidi più bassi dell'Unione Europea, e quella dell'immigrazione che viene legata poi alle questioni geopolitiche e al terrorismo, pericolo creato ed alimentato dalle stesse elites. Entrambe hanno in comune l'idea di un mondo pericoloso che può essere tenuto sotto controllo solo tramite la sorveglianza. Così come coi veleni sperimentali, presentati per salvarsi dalla pandemia inesistente, allo stesso modo terrorismo e violenza sulle donne vengono utilizzati per giustificare la sorveglianza che stanno imponendo. Altro tentativo è la diffusione della prevenzione e monitoraggio a scopo medico, capitalizzando sui malori improvvisi che loro stessi hanno creato coi veleni, salvo poi attribuirli al cambiamento climatico.

3) LA CICLICITÀ DELLE PSYOP

Gli argomenti sono sempre quelli: nelle stagioni autunno-inverno tornano a parlare di virus e pandemie, l'intermezzo primaverile serve per offrire qualche dissidio geopolitico sul quale far scontrare la popolazione, e in estate parlano di clima, di incendi, e di caldo. In mezzo inseriscono come capita attentati terroristici e delitti nei confronti delle donne per fare in modo che non vi sia mai un periodo dove il popolo non sia bombardato da messaggi ideologici.

CONCLUSIONI

Ormai conosciamo il nostro nemico, le sue armi e le sue capacità. Utilizza sempre temi ricorrenti perché sono quelli con cui la popolazione è più familiare: guerre, virus, cronaca nera, catastrofi naturali. Il loro continuare a martellarci non significa che noi dobbiamo arrenderci e lasciarli fare. Più continueranno a diffondere menzogne, più queste verranno sbugiardate, più il dissenso aumenterà.

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IN GAZZETTA UFFICIALE I DECRETI CHE AUTORIZZANO GLI INSETTI A USO ALIMENTARE

L'edizione della gazzetta ufficiale a cui si farà riferimento nel post è questa


1) ETICHETTATURA BEN VISIBILE E SCAFFALI SEPARATI

Siccome le polveri di insetti possono provocare reazioni allergiche anche molto forti, i prodotti che contengono polvere proveniente da larve o insetti, l'etichetta deve contenere in modo esplicito il rischio di allergia (p.8 art 2, 2) per persone che hanno allergia verso crostacei, molluschi e acari della polvere, ma non basta perché diversi studi hanno mostrato che le proteine degli insetti possono crosseragire con diverse proteine note e anche provocare allergie ex novo dopo il consumo, anche prolungato. L'etichetta, in ogni caso, deve indicare esplicitamente sia il nome scientifico della specie, sia il nome del linguaggio comune. Quindi vi sarà scritto acheta domesticus (grillo domestico) (art 2,1). Va messa nel campo visivo principale e non dietro il prodotto, in modo che sia facilmente riconoscibile e visibile (art 2, 3; art 2, 4). I prodotti a base di insetto o larva dovranno essere messi in comparti separati, segnalati da appositi cartelli (p.9, art 2, 6). Queste disposizioni non valgono solo per la farina di grillo, ma anche per quella della larva gialla della farina, della locusta migratoria, del verme della farina minore. Non solo per la polvere, ma in tutte le forme e in tutti i modi in cui sono stati autorizzati gli alimenti. Per quanto riguarda il verme della farina minore, questo è stato autorizzato anche come ingrediente degli integratori, che sono vietati ai minori di 18 anni (p. 14, art 2.4).

2) SPARISCE LA PROTEZIONE DEI PRODOTTI TIPICI

Inizialmente i decreti avrebbero dovuto prevedere, come dichiarato da Lollobrigida, il divieto di poter realizzare prodotti tipici italiani come la pasta e la pizza a base di insetti. Questo sarebbe stato finalizzato a evitare la concorrenza almeno per i nostri piatti tipici e garantire che le tradizioni culinarie fossero preservate e rispettate. Di questo divieto, nei decreti pubblicati nella gazzetta ufficiale, non c'è alcuna traccia. Ciò significa che qualsiasi prodotto potrà averne la versione scimmiottata a base di larve e insetti. La prima marcia indietro è quindi stata fatta ancor prima di iniziare a vedere questi prodotti sugli scaffali, che ovviamente lì rimarranno, perché resteranno invenduti.

3) COSE DA SAPERE SUGLI INSETTI

Oltre al rischio di allergie già discusso, gli insetti hanno moltissimi altri lati negativi. Oltre ad essere pieni di parassiti potenzialmente dannosi per la salute e difficili da trattare e da pulire, e quindi azzerare il rischio di contaminazione, si tratta di "cibi" ipercalorici molto grassi la cui percentuale di grassi saturi può superare quella della carne di maiale o di manzo, a seconda della specie, ed anche privi di alcuni amminoacidi essenziali. Essendo bioaccumulatori, assorbono tutto quello che si trova nel loro ambiente, e quindi possono accumulare piombo e altri metalli pesanti, come cadmio e mercurio, ed nelle larve della farina anche l'arsenico. Infine, gli insetti vengono nutriti di feci ed altri scarti biologici da allevamento, per cui il rischio che si possano trasferire geni antibiotico-resistenti ai batteri è molto alto, inoltre gli insetti tendono normalmente ad esprimere questi geni. Anche la questione ambientale con cui vorrebbero giustificarne l'allevamento è una truffa nella truffa dal momento che quella della CO2 è una truffa in sé, perché allevarli ha impatto tanto quanto allevare il pollo.
Le fonti di tutte queste informazioni le puoi trovare cliccando qui.

CONCLUSIONI

La pubblicazione di questi decreti non è stata trattata dai media mainstream, perché è risaputa l'avversione degli italiani per gli insetti, la propaganda martellante dell'anno scorso gli sarebbe controproducente. Ce li fanno invece trovare sugli scaffali, e pian piano aumentando sempre più il prezzo dei generi alimentari e mirando sui giovani faranno in modo da incrementarne il consumo.

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CARTA DI IDENTITÀ SUI SOCIAL: FOLLIA DI FRATELLI D'ITALIA

Questa proposta potrà prendere due sbocchi: carta di identità accessibile solo ai gestori dei social o resa pubblica, in entrambi i casi è una cosa negativa.

1) GLI "HATERS" ELETTI A CAPRO ESPIATORIO

I discorsi di fine anno di Mattarella vengono utilizzati per alimentare i più assurdi deliri, ed anche in questo caso si parte da qui: secondo Mattarella la violenza di tutti i tipi, persino quella che porta a guerre e conflitti è generata da supercattivi che usano l'AI e tramite i social plasmano l'opinione pubblica. Cosa che in realtà non sarebbe nemmeno falsa, peccato che ha omesso di dire che i "supercattivi" sono proprio loro che stanno al potere. Sulla base di ciò Alfredo Antoniozzi vuole mettere la carta d'identità obbligatoria per accedere sui social e creare una legge per sanzionare gli haters, andando a imporre una censura totale e capillare del dissenso verso persone e argomenti (1, 2, 3). I "leoni da tastiera" diventano quindi una sorta di emergenza nazionale, rei di minare l'armonia e la pace collettiva. La stessa proposta, che oggi i media mainstream considerano all'avanguardia e progressista, solo nel 2019 quando fu proposta da Italia Viva veniva considerata da Repubblica una proposta priva di senso e contro i diritti umani fondamentali, perché l'anonimato in rete fa parte della libera manifestazione del dissenso. Veniva addirittura scritto che l'abolizione dell'anonimato su internet è tipico delle dittature, e della stessa opinione era anche Wired che sosteneva che una legge del genere sarebbe uno strumento per censurare ogni opinione contro il mainstream politico, e la definì allucinazione securitaria.

2) UN CREDITO SOCIALE DI FATTO

Si tratta di un disegno di legge che deve ancora essere proposto ufficialmente nelle camere, e al momento è solo una proposta informale, e non si è ancora capito se l'identità dovrà essere resa pubblica o ceduta esclusivamente al social network. Nel caso della prima opzione vi sarebbe una totale censura del dissenso perché i più fanatici del regime perseguiterebbero chiunque si discosterà dal pensiero unico, e in puro stile cancel culture ne chiederebbero il licenziamento a lavoro e comprometterebbero la vita sociale, e destino simile toccherebbe a chi solidarizza con l'eventuale no vax o "negazionista climatico" di turno. Un credito sociale spontaneo che invece di basarsi sui punti assegnati dallo Stato è basato sul numero di segnalazioni per "disinformazione" o sul numero di opinioni non mainstream. I veri troll, che sono quelli che tormentano chi fa dissenso, non solo resterebbero impuniti, ma avrebbero uno strumento in più per perseguitare le proprie vittime anche al di fuori della rete.

3) L'ANONIMATO SU INTERNET

Anche nel caso in cui la carta di identità venisse esclusivamente data al gestore del social, vi sarebbero effetti negativi riguardo all'anonimato. Le forze dell'ordine possono risalire ad eventuali reati tramite l'indirizzo IP o tramite le informazioni che lasciate voi stessi sui social, e su android, utilizzando alcuni pacchetti dati di Google che le app scambiano con Google stessa se utilizzate la versione del playstore delle app, o chiedendo i file di log ai siti. La carta d'identità obbligatoria nasce dalla costatazione che questi mezzi non sono infallibili, anche l'IP si può mascherare con Tor che anche se non garantisce un anonimato assoluto, può comunque ostacolare l'identificazione. La carta di identità comporta l'individuare chiunque faccia dissenso e utilizzare il sistema legale per vessarlo come è successo ad alcuni della controinformazione, senza passare attraverso gli strumenti informatici per rintracciare il malcapitato.

CONCLUSIONI

A prescindere dagli sbocchi che questa legge potrebbe prendere, la narrazione del fare degli "haters" il nuovo problema della Nazione è un modo mascherato per criminalizzare la controinformazione semplicemente perché esiste, perché il mainstream definisce discorso d'odio qualsiasi cosa vada contro il pensiero unico.

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IL LONG COLD: LA PIÙ GRANDE PRESA IN GIRO

I giornalisti hanno dato un'interpretazione errata di uno studio fazioso.

1) SI CONTRADDICONO DA SOLI

La stampa sta dicendo che oltre alla buffonata del long covid esiste anche il long cold, il cui sintomo principale è una "tosse che dura da mesi", che può essere accompagnata da mal di stomaco e diarrea (1, 2, 3). Questo è un autogol clamoroso, soprattutto se esaminiamo le parole di Bassetti, che sostiene che l'attuale influenza è la peggiore degli ultimi 15 anni (1, 2, 3, 4, 5) e che sia persino peggiore della covid. Quindi stanno ammettendo di averci chiusi in casa e discriminato con il green pass per qualcosa che è persino meno di un'influenza.

2) LO STUDIO DA CUI VIEN FUORI QUESTO DELIRIO

Uno studio di Lancet dove nei non vaccinati è stata indagata la presenza di sintomi di qualsiasi tipo e dividevano i partecipanti in positivi al sars cov-2 o con altre infezioni respiratorie. I sintomi che hanno indagato non avevano alcun legame eziologico tra di loro: hanno indagato la presenza di cose diverse come ansia, tosse e perdita di capelli, e hanno visto che sia chi ha avuto la covid, sia chi ha avuto altre infezioni respiratorie, mostrava di avere un'incidenza più alta di questi sintomi. Nello studio non viene fatta quasi parola della parte più interessante della tabella 2, quella in cui la presenza dei sintomi da long covid viene confrontata con la presenza di sintomi in altre infezioni. Per quasi nessuno dei sintomi si riscontra una differenza significativa (tranne ad per la sensibilità agli odori, dispnea, problemi di memoria e perdita di capelli) mostrando che questi sintomi si dovrebbero manifestare senza differenzia sia dopo la covid che dopo l'influenza. Gli autori hanno tratto la conclusione errata che anche dopo l'influenza si possono manifestare dei sintomi analoghi al long covid.

3) I PROBLEMI DELLO STUDIO

La stampa sostiene che questo studio avvalori la loro tesi di un long cold associato agli attuali casi di influenza. Innanzitutto è stato pubblicato ad Ottobre, i dati citati nello studio sono del 2020-2021, e sono stati presi dal progetto covidence del Regno Unito. Quindi per avvalorare l'esistenza di un'attuale "epidemia" di long cold stanno utilizzando dati vecchi di 3-4 anni, spacciandoli come attuali, facendo allarmismo.
Nello studio si riscontrano numerosi problemi: i pazienti sono stati divisi come covid vs. altre infezioni sulla base del tampone positivo al sars-cov-2, ma come ben sappiamo il tampone non è uno strumento diagnostico e segnala falsi positivi laddove una persona ha un'influenza. Le diagnosi di "altre infezioni respiratorie" si basavano infatti sul tampone negativo al sars-cov-2 e la presentazione clinica, cosa che di per sé invalida la diagnosi perché non fatta in modo indipendente e i sintomi associati al sars-cov-2 sono esattamente quelli influenzali.
I sintomi che sono stati indagati sono stati scelti a caso mettendone il più possibile solo per far uscire qualche risultato significativo, infatti non esiste una spiegazione eziologica del perché dovrebbe esistere un long-covid, che rimane un'etichettatura clinica basata sui sintomi senza alcuna rilevanza biologica. La ricerca non essendo guidata da un'ipotesi sperimentale precisa non è interpretabile: non c'è differenza tra long covid e "long cold" perché le diagnosi sono inattendibili. Inoltre le persone che tendono ad ammalarsi tendono anche ad avere una salute più fragile di chi non si ammala, quindi ecco perché in generale chi ha avuto sars-cov-2 o altro, facendo finta che sia possibile distinguere tra le due, tende a manifestare più sintomi se questi sono pescati a caso, perché è caratteristica di chi è più cagionevole di salute.

CONCLUSIONI

Lo studio non è una prova dell'esistenza del long covid, ma tende ad andare contro la sua esistenza. Gli autori ne hanno stravolto l'interpretazione dandone una faziosa e pandemente. Il termine "long cold" è un'invenzione mediatica e non compare mai nello studio: il long cold è un falso giornalistico.

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L'ANONIMATO SU INTERNET ESISTE?

In seguito alla proposta di mettere la carta di identità sui social, è importante una riflessione sull'effettiva esistenza dell'anonimato online.

1) DIFFERENZA TRA PRIVACY, SICUREZZA E ANONIMATO

La privacy si riferisce alla capacità di controllare la divulgazione delle proprie informazioni personali. In pratica, questo significa poter decidere quando e come le tue informazioni personali vengono condivise o esposte su Internet. La privacy è tutelata da regolamenti UE e qualora si venissero richiesti dei dati è necessario che il servizio notifichi l'utente, seppur spesso utilizzino i nudge per fare accettare all'utente di cedere i propri dati.
L'anonimato invece riguarda la capacità di non fornire alcuna informazione a priori rispetto alla propria attività online, siano essi dati riconducibili o meno alla propria utenza. Ad oggi non esiste alcuna legge che tuteli il diritto all'anonimato.
La sicurezza è invece relativa alla possibilità di compromissione di un sistema presso la quale sono conservati dei dati o dei metadati relativi alla propria utenza.

2) PROXY, VPN E RELATIVI PROBLEMI

I proxy sono dei server che si pongono tra il sito di destinazione e chi fa la richiesta in modo da garantire l'anonimato, poiché l'indirizzo IP di chi fa le richieste rimane quello del server proxy. I server proxy utilizzano prevalentemente HTTP e non HTTPS, pertanto le connessioni non sono cifrate.
Le VPN sono delle reti vere e proprie a cui l'utente si collega per potere usufruire di servizi messi a disposizione dal fornitore del servizio, oppure comunque per garantire l'anonimato esponendo pertanto solo l'IP del server della VPN. È un servizio quasi sempre a pagamento e per questo solitamente richiede dati specifici, cosa che permette di non garantire una sicurezza sulla privacy.
Seppur l'ISP (Internet Service Provider, il fornitore di internet) non possa spiare le connessioni cifrate che passano tramite proxy o VPN, è possibile che i dati presenti sui relativi server vengano ceduti o addirittura venduti a terzi. Per questo motivo è necessario l'utilizzo di nodi anonimi presso la quale non lasciare tracce delle richieste effettuate. I black hat al fine di non lasciare tracce compromettono solitamente con dei malware dei sistemi di gente comune al fine di renderli ubbidienti e pronti all'uso, mascherando di fatto il proprio IP con quei dispositivi, realizzando ciò che prende il nome di botnet.

3) TOR

Tor (non il browser ma il servizio) si pone come soluzione alternativa alle botnet in quanto presenta un algoritmo basato su una cifratura a strati e una rete di nodi volontari che si collegano tra loro offrendo un mascheramento degli IP multilivello, una protezione dagli attacchi DDoS e una cifratura sulle richieste effettuate, rendendola una rete difficilmente compromessa. È una rete sviluppata dalla US Navy Research Laboratory negli anni '90 ma che si è ad oggi evoluta per garantire l'anonimato su internet.
Ad oggi è stato dimostrato tuttavia che l'anonimato può essere compromesso usando nodi malevoli, questione che richiede una corretta configurazione del servizio permettendo di evitare di passare per bridge o per exit node che possono compromettere l'anonimato.
La configurazione avviene prevalentemente per mezzo del file torrc, attualizzabile anche su Orbot (l'app di Tor per Android).
Pubblicheremo nei prossimi post come configurare correttamente il torrc per garantire un anonimato più robusto di quello garantito già di default dal software.

CONCLUSIONI

L'anonimato esiste ed esiste anche la privacy e si possono quantificare misurando il livello di sicurezza dei sistemi utilizzati, infatti l'anonimato non è assoluto o un processo tutto o nulla, ma consiste una serie di strategie di mitigazione per rendere sempre più difficile l'essere scoperti. Si tratta di accorgimenti che seppur non garantiscano una totale protezione nel caso di indagine a carico delle forze dell'ordine, possono servire per evitare la profilazione da parte delle multinazionali.

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PROGETTO UE PER LAVAGGIO DEL CERVELLO GENDER NELLE SCUOLE

Questa immondizia è su stereotipidigenere.eu

1) SOLITO VITTIMISMO FEMMINISTA

Il sito si presenta con un cortometraggio chiamato "mi piace spiderman... e allora?", dove si ricostruisce una scena irrealistica di una bambina che viene vessata dal mondo intero per aver acquistato uno zainetto di Spiderman con l'accusa di essere "da maschi", cosa che viene estremizzata per creare una retorica vittimistica, con una scena in cui un bambino vieta ad una bambina di giocare a calcio col suo gruppo perché il calcio è uno "sport da maschi". Si passa poi alla bambina di 7 anni che si lamenta che il plurale neutro in italiano si fa con il maschile, e alla fine anche un attacco alla famiglia, dove la bambina cancella le parole "mamma" e papà" in un esercizio per la scuola in preda alla rabbia e nella sua versione adolescente si lamenta che una donna viene giudicata male se ha avuto più partner nel corso della vita.

2) PROPAGANDA ASFISSIANTE E MARTELLANTE

Le attività sono pensate per bambini a partire dai 6 anni
.

Gli altri "contenuti" si possono visualizzare solo se vi registrate sul sito, quindi potreste non vedere bene i link. Nelle attività di teatro (1, 2) i bambini devono raccontare degli episodi di "stereotipi di genere" che hanno vissuto, e poi questi devono diventare scenette teatrali da recitare in classe. Un esempio di storia proposta è il bambino che a Natale vuole come regalo una bambola e si ritrova una macchinina, la questione dei giocattoli viene riproposta in altre attività (1, 2, 3). Altra attività è mostrare dei neonati, uno con una cuffia rosa e uno con una cuffia celeste, chiedere al bambino di formarsi delle aspettative sul futuro di questi neonati, e poi rivelare che quello con la cuffia rosa era maschio e viceversa. Il messaggio dell'attività è mostrare che il colore può "rendere vittima di stereotipi".
C'è un'attività sull'obiettivo 5 dell'agenda 2030 dove si invita i bambini a dividere in professioni maschili e femminili, per poi vedere un video sull'agenda 2030 ed attribuire le differenze fisiche tra uomo e donna a fattori culturali. Esistono attività simili sulle professioni, i vestiti e gli sport (1, 2, 3, 4, 5, 6). Nell'attività "come una ragazza" viene chiesto a maschi di fare determinate azioni come se fossero delle femmine e viceversa, filmandosi con lo smartphone. Nelle attività "armadio arcobaleno" e "la casa degli oggetti" si invoglia i bambini ad indossare vestiti femminili e le bambine quelli maschili per "combattere gli stereotipi", in un'altra attività si esalta un uomo che fa l'uncinetto. In un'altra si fa propaganda della Murgia e si propongono fiabe riscritte secondo l'ideologia di regime, un'attività è volta a distruggere la fiaba di Cappuccetto Rosso e le fiabe in generale perché contengono stereotipi. Con alcune attività vi è un attacco al coraggio e alla forza d'animo, fatti passare per maschilismo tossico (1, 2, 3). Alcune attività servono per inculcare la neolingua gender (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8) e la retorica vittimistica-misandrica delle femministe (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9). In una si parla anche del gender pay gap, in un'altra si parla di patriarcato e mansplaning.

CONCLUSIONI

Nella sezione strumenti si legge che l'approccio è volto a far emergere "pregiudizi inconsci" riguardo agli stereotipi, e propongono un'autovalutazione per insegnanti per vedere se si è abbastanza woke. Che l'obiettivo sia la radicalizzazione verso il femminismo è dimostrato da due attività: la prima "caccia agli stereotipi", dove i bambini devono mostrare di essere capaci di trovare gli "stereotipi" anche negli stimoli più innocui, e la seconda "il gioco degli schieramenti", che è una vera e propria forma di abuso psicologico, dove i bambini sono invogliati a dire quello che pensano in merito agli argomenti "di genere" così da poter distruggere attraverso l'umiliazione in gruppo coordinata dall'insegnante chi esprime dissenso nei confronti della propaganda gender e femminista.

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GUIDA A TOR: CONFIGURARE TORRC

Questa è la parte pratica del post sulla riflessione in merito all'anonimato su internet, dove vi verrà mostrato come configurare torrc.

1) DOVE SI TROVA IL FILE TORRC

Modificare il file con un editor di testo:
- GNU Linux:
/etc/tor/torrc

- *BSD/MacOS:
/usr/local/etc/tor/torrc (o in alternativa $HOME/.torrc)

- Windows:
%appdata%\Roaming\tor\torrc

- Android/iOS:
A quanto abbiamo riscontrato manualmente seguendo queste guide (1,2), nell'archivio apk delle applicazioni non è più presente il file torrc per Orbot e per Tor Services, quindi il consiglio è quello di modificare le impostazioni direttamente dall'app di Orbot, scaricabile da F-Droid abilitando il repository del The Guardian Project.
Sconsigliamo l'utilizzo di Tor Browser per Android.

2) TORRC CONSIGLIATO

Installare obfs4 (1,2) e poi modificare il file torrc come segue:
RunAsDaemon 0
AvoidDiskWrites 1
AutomapHostsOnResolve 1
AutomapHostsSuffixes .exit, .onion
ExcludeExitNodes {AF},{AL},{DZ},{AX},{GB},{US},{AE},{CN},{RU},{AU},{AS},{AR},{NZ},{IN},{CA},{IT},{VA},{DK},{FR},{DE},{NL}
ExcludeNodes {AE},{AU},{CA},{IT},{VA},{IN},{CN},{NZ},{IO},{VG},{AF},{AL},{DZ},{AS},{AR},{GB},{US},{IE},{NL},{DE},{FR}
StrictNodes 1
SOCKSPort 59353 IsolateSOCKSAuth IsolateClientAddr IsolateClientProtocol IsolateDestAddr IsolateDestPort
HardwareAccel 1
Schedulers Vanilla
TestSocks 1
AllowNonRFC953Hostnames 0
WarnPlaintextPorts 23,109,110,143,80
ClientRejectInternalAddresses 1
ClientOnly 1
ExitPolicy reject *:*
ExitPolicy reject6 *:*
VirtualAddrNetwork 10.192.0.0/10
ConnectionPadding 1
ReducedConnectionPadding 0
UseEntryGuards 1
EnforceDistinctSubnets 1
FascistFirewall 0
NewCircuitPeriod 30
MaxCircuitDirtiness 600
DormantCanceledByStartup 1
CircuitsAvailableTimeout 86400
ClientUseIPv4 1
ClientUseIPv6 0
UseBridges 1
ClientTransportPlugin obfs4 exec /usr/bin/obfs4proxy managed

Modificare quest'ultima riga con il percorso corretto dell'eseguibile.
Alla fine di questo file dovranno essere aggiunti i bridge (ne consigliamo 3) reperibili da qui: iat1, iat2.
Per completezza riportiamo qui anche gli iat1 e iat2 che passano dai 14 occhi: iat1, iat2.
Esempio:
Bridge obfs4 37.136.134.70:3876 B7D366ECA3443481C1F4B774E50C2DBA6D7948CE cert=BeYU8A5nw3fTRxA8DphYvQrex3nV8StK3wG6/ZbFpmliJymdzAEafGdiD/zDw3wKIdJpLQ iat-mode=2

Non è possibile fidarsi di nessun bridge, ma è possibile ad ora solo mitigare. Avere altre scelte che non passano presso i 14 occhi è sicuramente meglio, ma nessuna garanzia esiste: Google e Cloudflare sono dappertutto, anche in Romania e Polonia, non si vanno ad escludere Rogue Bridge posizionati ovunque.

3) COSA FA

a) Per ogni sito ci sarà un IP diverso, un circuito nuovo ogni tot tempo, cosa che rende molto difficile tracciare l'utente.

b) Il bridge è un relay non presente nell'elenco pubblico di Tor a cui ci si collega per fare in modo di aggiungere livelli di anonimato aggiuntivi, usando più nodi e un protocollo chiamato obfs4. Dato che non è possibile sapere chi possiede il bridge, impostare la funzione iat-mode su 2 (non è indicato di settarlo di default anche se è molto più sicuro). Con questa impostazione andremo a suddividere i pacchetti che invieremo al server in dimensioni variabili.

c) Eliminare i server relativi ai 14 occhi, nel caso faccia fatica a connettersi aggiungere agli exit node da escludere Israele, USA, UK, Australia, Canada, Italia, Spagna, Vaticano, Russia, Cina e India.

d) Disabilita IPv6, in quanto è possibile risalire al Mac Address del bridge.

Leggere il manuale di Whonix per una configurazione più personalizzata.

CONCLUSIONI

Eludere i governi, le istituzioni e i sistemi di spionaggio mondiale, non è una passeggiata, ma ci si può provare conoscendo la tecnologia che abbiamo tra le mani tutti i giorni.
Le configurazioni fornite vanno a coprire le vulnerabilità segnalate in questi 3 link: (1, 2, 3).
Per un ulteriore verifica della validità degli exit node consigliamo questo tool.
Nei prossimi post si vedrà come configurare tor col sistema operativo.

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PROGETTO UE GENDER: RADICALIZZARE GLI INSEGNANTI

Il video mette insieme tutti i video presenti su stereotipidigenere.eu.
Questi video sono destinati ai professori e ai maestri delle scuole, e per potervi accedere bisogna registrarsi sul sito, sono quindi normalmente nascosti. Io sono riuscito a scaricarli per voi così da mostrarvi come radicalizzano politicamente gli insegnanti, con una propaganda che non hanno nemmeno il coraggio di mostrare al pubblico. Gli insegnanti dovrebbero guardarli prima di fare le attività con gli alunni così da "formarsi" per poterli indottrinare. I contenuti di questo video dimostrano che "l'educazione sentimentale" o "lotta agli stereotipi" che sia non ha alcun fine didattico, ma è esclusivamente propaganda politica.

Nel video si parla dell'agenda 2030 e i principi dell'ideologia woke, già smentiti sul canale: antirazzismo della CRT, femminismo (1, 2), sociocostruttivismo linguistico (1, 2) e il gender.

FUORI LA POLITICA DALLE SCUOLE

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LE PROTESTE DEGLI AGRICOLTORI E CAMIONISTI

In Europa stanno lanciando un vero e proprio attacco all'agricoltura.

1) QUANDO SI COLPISCE L'AGRICOLTURA, SI COLPISCE TUTTI

Il governo tedesco vuole eliminare in modo graduale gli incentivi fiscali per il diesel e l'esenzione fiscale per la tassa automobilistica di cui godono gli agricolotori. Questo, per il governo tedesco, è necessario per colmare un buco di bilancio di 17 miliardi di euro. In realtà si tratta di un vero e proprio attacco alla competitività del settore agricolo, il cui effetto sarà l'aumento di prezzo dei generi alimentari e rischi per chi è un piccolo produttore. In tutti gli stati federali tedeschi sono scoppiate proteste e manifestazioni: trattori bloccano le strade, mirando soprattutto gli ingressi autostradali (1, 2, 3, 4) e gli autisti dei treni sono in sciopero per richiedere migliori salari e una riduzione delle ore della settimana lavorativa. Alla protesta si sono uniti anche agricoltori provenienti da Francia, Olanda, Belgio, Romania, Polonia, Austria e Spagna. Il fronte comune si è creato perché in ciascuno degli stati europei coinvolti si sta attaccando l'agricoltura in maniera diversa: in Olanda le proteste iniziarono quando il governo per ridurre le "emissioni" di azoto sancì di abbattere 1/3 del bestiame, mentre in Polonia, Romania e Francia il problema è la presenza sul mercato nazionale di prodotti importati prettamente dall'Ucraina a basso costo, il 55% del pollo in Francia è importato. Gli agricoltori si preoccupano della produzione dei rispettivi paesi, considerando che anche in Francia sono previste misure simili a quelle tedesche, con la differenza di un incedere più graduale.

2) GIOCARE LA CARTA DELL'ESTREMA DESTRA

Quando il sistema non sa come delegittimare qualcosa sfrutta l'associazione pavloviana estrema destra = cattivi creata con l'indottrinamento scolastico. Secondo la loro logica malata, siccome un partito di destra in Germania sta usando i social per mostrare la protesta che gli agricoltori hanno organizzato in modo autonomo, allora questo partito la userà per prendere il potere in Germania. Sono gli stessi membri del governo tedesco che diffondono la paranoia del "golpe nazista" nelle loro dichiarazioni pubbliche: il vice cancelliere Habeck ha dichiarato che "circolano fantasie di un colpo di Stato, si stanno formando gruppi estremisti e vengono apertamente esposti simboli di gruppi etno-nazionalisti", dicendo che si sono infiltrati tra i manifestanti che sono eterodiretti contro la loro volontà (1, 2, 3). La narrazione è che "sono tornati i nazisti" e sono così cattivi da opporsi alle misure gretine volte a salvare il mondo dalla CO2. Questa folle narrazione si deve scontrare con le dichiarazioni degli agricoltori che rifiutano di essere etichettati come estrema destra e negano di avere legami con la politica.

3) NET ZERO: LA VERA RAGIONE DI TUTTO

La follia net zero consiste nel tentare di azzerare le emissioni di C02 entro il 2050, le poche emissioni ancora consentite dovranno essere controbilanciate da mezzi per rimuovere la CO2. Loro stessi dichiarano che per raggiungere questo obiettivo bisogna radicalmente trasformare il modo in cui produciamo, consumiamo e ci muoviamo. Tra le raccomandazioni degli "esperti" dell'ONU troviamo la completa eliminazione delle fonti fossili, eliminando progressivamente ogni forma di incentivo e di finanziamento verso di esse. L'UE ha fatto propria l'ideologia net zero sostenendo che è alla base del green deal europeo, ed uno degli obiettivi di questo nell'ambito dell'agricoltura è la riduzione dell'impronta di carbonio del settore alimentare.

CONCLUSIONI

La net zero, riducendo le emissioni, ridurrà anche la quantità di raccolto perché la CO2 ha un effetto fertilizzante sulle piante. Ciò porterà ad un aumento dei prezzi e sarà l'occasione per delocalizzare il settore alimentare, così da far perdere la sovranità alimentare agli Stati che dipenderanno dall'importazione a basso costo di prodotti esteri e non potranno più produrre il proprio cibo.

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MEETING WEF: MALATTIA X E AGENDA 2030

La fonte per questo post è il meeting del WEF di questo gennaio.

1) MALATTIA X

Nel meeting del WEF è presente un evento per discutere di una malattia X sconosciuta che potrebbe causare 20 volte i decessi della farsa covid. Nell'evento la domanda cruciale è come preparare i sistemi sanitari per "affrontare le molteplici sfide che arriveranno". In realtà l'ultimo comunicato stampa ufficiale dell'OMS in merito a questa "malattia" è del 2022 e in seguito hanno rilasciato solo dichiarazioni a giornali, ma siccome già sapevo che l'avrebbero ripresa da lì a poco per terrorizzare la popolazione, ci ho fatto un post che puoi leggere cliccando qui dove viene spiegato che cos'è questa malattia X. In sintesi non esiste alcuna malattia X, si tratta di un'etichetta che sta ad indicare qualsiasi malattia dotata di determinate caratteristiche. Il WEF non è la prima volta che fa propaganda della malattia X, già a Luglio 2023 scrisse un articolo dove sfruttava la malattia X per promuovere CEPI, una no profit che spingeva per le inoculazioni. I media, tuttavia, hanno già eseguito l'ordine del padrone e si possono trovare sui giornali internazionali decine di articoli (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9) dove si sostiene che non bisogna chiedersi se arriverà una nuova pandemia, ma quando arriverà, dandone l'arrivo per scontato. Ci sono due articoli in particolare (1, 2) dove dicono che il WEF vuole proteggerci e si raduna per impedire che un'eventuale pandemia arrivi, e che il pensare che questi meeting servano per programmare l'arrivo di nuove pandemie o per organizzare il terrorismo mediatico per inscenare pandemie inesistenti col fine di porre restrizioni alla popolazione sia una "cospirazione di (estrema) destra". Come se potessero dichiarare apertamente che il loro lavoro è una preparazione piuttosto che una predizione.

2) AGENDA 2030, AI ED ECONOMIA

Per quanto l'attenzione nella controinformazione sia diretta alla malattia x, non bisogna trascurare anche gli altri punti discussi dal WEF nel meeting. Vi è una conferenza stampa su Uplink, una piattaforma di investimenti del WEF, dove sarà possibile investire negli obiettivi dell'agenda 2030 e in quelle aziende che si fanno sostenitrici dell'agenda, e una conferenza stampa su un supercomputer per raggiungere gli obiettivi dell'agenda 2030. Dopodiché vi è una serie di convegni sull'intelligenza artificiale, l'automatizzazione del lavoro e la quarta rivoluzione industriale tramite AI (1, 2, 3, 4, 5) dove si parlerà di quali lavori saranno sostituiti dall'AI, di come introdurre l'AI nell'apprendimento scolastico e nell'arte e di re-shoring, un termine in neolingua per indicare la delocalizzazione in paesi ideologicamente allineati, e ciò è collegato all'agenda dell'attacco all'agricoltura, perché vi sono degli eventi (1, 2) per spingere verso il net zero e un altro sul green deal europeo. Vi è anche propaganda del techismo, un'ideologia che riconosce l'innovazione digitale come medium artistico e si fa promotrice di un "umanesimo digitale" dove gli artisti utilizzano l'intelligenza artificiale ed altri strumenti tecnologici per creare arte. La fondatrice del techismo ha anche creato un'AI per promuovere il benessere mentale tramite la meditazione nel metaverso. Non possono ovviamente mancare le idiozie woke (1, 2) sul gender e la parità di genere (1, 2), vengono dedicati anche degli eventi all'ambito economico, dove si parla di una riforma delle tasse, esercitare controllo sulle banche e soprattutto abituare la popolazione ad accettare che i tassi d'interesse alti saranno la nuova normalità.

CONCLUSIONI

Ci sono degli eventi (1, 2, 3, 4) dedicati alle strategie per censurare la controinformazione perché viene presentata come ciò come ciò che minaccia la fiducia nella scienza, le democrazie, la libertà di espressione e il benessere dei minori. In realtà la controinformazione è l'unica voce che parla contro la loro tirannia del pensiero unico, e l'unica seppur minima forma di libertà che non hanno ancora spazzato via.

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MICROSOFT E IL PLAGIO MENTALE

Microsoft ha deciso di trasformare il suo sistema operativo in un sistema per plagiare la mente umana.

1) IL CENTRO DELL'INFORMAZIONE

Microsoft ha deciso di estendere il suo dominio espandendo e innovando i suoi prodotti e servizi. E questo significa che per mezzo di accordi economici, tutti i dati passeranno molto probabilmente sotto il controllo di Microsoft, come successo, ad esempio, coi questionari di IT alert. Il fine è di avere una banca dati mondiale che ci riguarda direttamente nelle mani delle élite.

2) MICROSOFT USA L'IA NELLA TASTIERA

Non bastava l'influenza di Microsoft, ed in particolare del suo motore di ricerca Bing, nella tastiera SwiftKey, ovvero quella utilizzata di default in molti smartphone Android, ora arriva anche l'intelligenza artificiale di Microsoft, Copilot, che basandosi su ChatGPT 4.0, andrà a sostituire il vecchio tasto di Windows ed il relativo menù, presente ad oggi fino a Windows 11, seppur Copilot sia attivabile tramite la combinazione di tasti Windows+C. Copilot è implementato in Bing e ciò significa che tutto quello che verrà digitato, verrà altrettanto raccolto e fornito a Microsoft per essere utilizzato allo scopo di "migliorare il servizio", in realtà per creare modelli predittivi e cercare di influenzare il vostro comportamento tramite l'AI rendendo i computer dei meccanismi di condizionamento a tutti gli effetti.

3) WORD APPLICA L'IA PER LA CENSURA WOKE

Word ha introdotto una funzionalità attiva di default ma per il momento disattivabile che va a suggerire dei cambiamenti di terminologie woke per frasi o parole che vanno contro questa ideologia.
In particolare viene segnalato come l'utilizzo di certe terminologie potrebbe essere un linguaggio non "inclusivo", influenzando di conseguenza la scelta dei termini allo scopo di spingere le persone a parlare neolingua di regime.
Alcuni esempi sono quelli che riguardano la sostituzione di "policeman" con "police officer", "postman" con "postal worker pat", "Mrs Teacher" con "Ms Teacher", "headmaster" con "principal", "master" con "expert", "manpower" con "workforce" e così via .
Questo fatto era già accaduto nel 2021 con Microsoft 365.

4) IL COINVOLGIMENTO NEL TRUST PROJECT

In concomitanza con il Digital Service Act, da un'idea di Sally Lehrman, giornalista e professoressa presso la Markkula Center of Applied Ethics della Santa Clara University, in California, e finanziato da colossi come Google e Facebook, è nato nel 2014 un progetto chiamato The Trust Project, mirato alla censura della controinformazione, contrassegnata come disinformazione e misinformazione più recentemente. A questo progetto si sono già visti partecipare il The Economist, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, La Stampa, the Indipendent Journal Review, Mic, The Globe and Mail e molte altre testate giornalistiche.
Microsoft non è rimasta indietro su questa posizione e ha stipulato accordi per potere combattere la controinformazione aggiungendo ulteriore censura ai contenuti non allenati al regime.
E come se non bastasse la censura di tale progetto è stata già implementata nel motore di ricerca di Bing. Microsoft attualmente attua la censura similmente a Google e Duckduckgo, fornendo contenuti considerati affidabili e allineati con il regime, nascondendo quelli della controinformazione catalogati come disinformazione non rendendoli visibili nella barra dei risultati. Finanzia inoltre progetti che permettano la produzione di articoli a favore delle ideologie imposte dal regime.

CONCLUSIONI

Il modo in cui queste modifiche vengono introdotte non è casuale, perché fa uso della teoria dei nudge. Si tratta di piccole "spintarelle" comportamentali volte ad ottenere, in modo subdolo e manipolatorio, i comportamenti desiderati, in questo caso attraverso l'utilizzo quotidiano di dispositivi tecnologici che vengono calibrati per spingere verso una radicalizzazione politico-ideologica chiunque li utilizzerà. L'alternativa a tutto questo è dire no a Microsoft e usare il software libero.

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WEF: L'AGRICOLTURA È ECOCIDIO

In un panel del WEF chiamato "when nature meets conflict" un'attivista dell'associazione stop ecocide now ha dichiarato intorno all'undicesimo minuto che la pesca, l'agricoltura e gli allevamenti sono una forma di ecocidio e che bisogna creare una legge internazionale per punire chi compie questo "crimine". La sua associazione promuove di aggiungere allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale "l'ecocidio".
In Scozia è stata presentata la prima proposta di legge sull'ecocidio, la prima cosa che viene citata come dannosa è proprio l'agricoltura.
Nella lista dei finanziatori dell'associazione c'è la open society foundation e tra i sostenitori Papa Francesco.
Alla fine una signora chiede cosa ne sarà di tutte quelle persone il cui lavoro è connesso a ciò che sarà criminalizzato come ecocidio, e riceve come nonrisposta che la soluzione è aumentare l'immigrazione e insegnare ai giovani a fare i pannelli solari.

Fonte ufficiale

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L'ATTACCO ALL'AGRICOLTURA ITALIANA

L'agenda 2030 nel nome della sostenibilità ha dichiarato guerra all'agricoltura.

1) ESPROPRIAZIONE TERRENI IN PUGLIA

A Cerignola vogliono costruire l'ennesimo parco eolico inutile, ed una società milanese ha inviato delle PEC a diversi proprietari terrieri dove viene dichiarato che siccome la loro centrale eolica viene considerata di pubblica utilità, la regione Puglia ha rilasciato un'autorizzazione unica nr. 117 del 24.05.2023 per costruire la centrale che contiene anche il via libera per espropriare i terreni (1, 2). I proprietari terrieri si sono rivolti ad un avvocato che pochi mesi prima aveva gestito un altro caso di esproprio sempre nella regione Puglia dove anche in questo caso era stata rilasciata un'autorizzazione unica per costruire un'altra inutile centrale eolica nei pressi di Stornarella utilizzando un fondo svedese. L'avvocato nel caso di Cerignola ha contestato il rilascio tardivo dell'autorizzazione unica e ha sostenuto che è lesiva degli interessi privati e delle attività economiche per le quali venivano usati i terreni. Nei casi di esproprio è prevista un'indennità che è una miseria rispetto all'utilizzo del terreno per le attività agricole.

2) ESPROPRIAZIONE RISAIE A VERCELLI

Un'interrogazione parlamentare al parlamento europeo contesta le politiche europee green e denuncia che quasi 400 ettari di terreno sono a rischio di espropriazione per lasciar spazio ai pannelli fotovoltaici che verranno installati a carico di multinazionali straniere. Vengono anche ceduti da parte del comune dei territori che prima erano adibiti alla produzione ad aziende che li convertono in impianti fotovoltaici. È stata diffusa la storia di un agricoltore del Carisio al quale per la costruzione di uno di questi impianti nella sua proprietà, questo gli impedirà di lavorare perché la costruzione dell'impianto oltre ad occupare parte del suo terreno gli renderà difficoltoso anche usare le strade, perché si dovranno creare collegamenti tra gli elettrodotti.

3) REDDITO ENERGETICO 2024

La terra che non riescono a rendere improduttiva tramite le espropriazioni provano a conquistarla con i bonus. Per famiglie che presentano ISEE inferiore a 15000 euro è previsto un sussidio statale per far costruire pannelli solari il cui scopo principale è l'autoconsumo. Secondo il testo del decreto 8 Agosto 2023 art. 7a, i pannelli possono essere installati non solo sulle abitazioni, ma anche negli spazi pertinenziali e questi comprendono eventuali giardini o terreni che circondano le abitazioni, che magari prima potevano essere adibiti alla piccola coltivazione ad uso familiare. Questo bonus spinge le persone a trasformare la propria terra in un piccolo centro per produrre energia elettrica e disincentiva la coltivazione dei piccolissimi terreni che circondano le abitazioni e che difficilmente possono essere espropriati. Una manovra simile che non consiste in un vero e proprio esproprio è il bando dell'Emilia-Romagna dove gli agricoltori ricevono denaro per non seminare più.

4) IL GREEN È UN'IDEOLOGIA CRIMINALE

Il Green è un'ideologia sostenuta da narcisisti patologici, come spiega questo studio, dove la triade oscura della personalità (prettamente Narcisismo e Machiavellismo) e l'autoritarismo di sinistra spiegavano il 41% della varianza nell'attivismo ambientale, e il 51% se aggiunte le variabili di controllo. Anche la stretta aderenza alle norme sociali e l'orientamento politico mostravano una correlazione positiva con l'ambientalismo. Gli autori concludono che l'attivismo ambientalista è un modo per persone dotate di caratteristiche di personalità aberranti di soddisfare i propri bisogni narcisistici, esercitare dominio sugli altri e presentarsi nella società come paladini della giustizia.

CONCLUSIONI

L'Italia segue gli ordini dei narcisisti patologici del WEF che parlano di ecocidio in base a una folle ideologia che nasce come razionalizzazione di disordini di personalità degli attivisti stessi e non dovrebbe avere alcuna legittimità.

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IT ALERT: NUOVI TEST DAL 22 AL 26 GENNAIO

Dal sito ufficiale si legge che vi saranno test in 12 regioni, inoltre il 24 gennaio è stato pubblicato il decreto che introduce delle modifiche.

1) SCENARI DI RISCHIO

Questi test diventano sempre più specifici in base alle regioni. In questo caso gli scenari di rischio saranno 3: il collasso di una grande diga, incidenti in stabilimenti industriali e incidente nucleare. Sul sito si può anche leggere che uno degli obiettivi di questi test ripetuti, perché ormai ve n'è quasi uno al mese, è familiarizzare con la ricezione dei messaggi per far accettare il sistema di allerta pubblico che sarà implementato secondo la direttiva del 23 Febbraio 2023.

2) ORARI E DATE

Tutti i messaggi saranno ricevuti alle 12:00, tranne quello in Toscana che sarà ricevuto alle 14:30.

22 Gennaio: Incidente nucleare in Piemonte (Torino).

23 Gennaio: Incidente in stabilimenti industriali in Toscana, (Toscochimica Prato e Campi Bisenzio).

24 Gennaio: Incidente in stabilimenti industriali in Calabria (BUTANGAS, Montalto Uffugo, Luzzi, Rende, Rose) Campania (Garolla S.R.L., Napoli), Emilia-Romagna (SCAM S.P.A., Modena), Sardegna (Fiamma 2000 S.P.A., Serramanna e Villasor)

25 Gennaio: Incidente in stabilimenti industriali in Basilicata (ENI S.P.A. Viggiano, Grumento Nova) in Friuli-Venezia-Giulia (RIR-Gala logistica S.R.L Visco, Aiello del Friuli, Palmanova, San Vito al Torre). Collasso grandi dighe in Campania (Diga di Presenzano - Amorosi, Dugenta, Faicchio, Limatola, Melizzano, Puglianello (BN); Ailano, Alife, Alvignano, Baia e Latina, Bellona, Caiazzo, Capua, Castel Campagnano, Castel Morrone, Dragoni, Gioia Sannitica, Piana di Monte Verna, Pietravairano, Pontelatone, Pratella, Presenzano, Raviscanina, Ruviano, Sant’Angelo d’Alife e Vairano Patenora) e a Bolzano (Diga di Monguelfo - Brunico, Chienes, Perca, Rasun-Anterselva, San Lorenzo di Sebato, Valdaora, Vandoies e Rodengo)

26 Gennaio: Incidente in stabilimenti industriali in Abruzzo (GPL SODIFA S.R.L., L’Aquila). Collasso grandi dighe in Sicilia (Diga di Ancipa - Centuripe, Troina (EN); Cesarò, San Teodoro (ME); Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Catania, Motta, Paternò, Randazzo, Sant’Anastasia (CT)) e in Valle d'Aosta (Diga di Beauregard - Arvier, Valgrisenche e Villeneuve)

3) IL QUESTIONARIO È PRIVO DI INFORMATIVA SULLA PRIVACY

Il questionario viene effettuato tramite Microsoft form, che mette al rischio la vostra privacy. Tra le domande del questionario vi sono: quali emozioni provate quando ricevete un messaggio di IT alert, quale marca di cellulare avete e dove vi trovavate al momento della ricezione del messaggio. Non si chiedono solo indicazioni geografiche precise, ma vogliono sapere anche se eravate in casa, a lavoro, in treno e via discorrendo. Vi viene chiesto in quale anno avete acquistato il cellulare, qual è il vostro operatore telefonico, il vostro sesso, la vostra età e il vostro titolo di studi. Sotto al questionario è scritto "Il proprietario di questo modulo non ha fornito un'informativa sulla privacy su come utilizzerà i dati delle risposte. Non fornire informazioni personali o sensibili", eppure tutto il questionario mira ad una raccolta di dati sensibili!

4) IL NUOVO DECRETO

È stato pubblicato il decreto del 19 Gennaio dove vengono specificati i rischi e vengono forniti degli allegati per indicare come deve essere scritto di IT alert. È stato aggiunto l'allegato per il rischio di maremoto indotto da un sisma, collasso di una grande diga, attività vulcanica (Vesuvio, Campi Flegrei, Stromboli e Vulcano), rischio nucleare e emergenza radiologica e gli incidenti in stabilimenti. In questi allegati potete vedere alcuni esempi come scenari ipotetici in cui vi verrà inviato il messaggio. Sul sito di IT alert è scritto che presto verranno rilasciate anche le indicazioni per inserire le precipitazioni intense tra i tipi d messaggi inviabili.

CONCLUSIONI

Non compilate il questionario e se volete rimuovere IT alert cliccate qui e seguite la guida.

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CHI CI SPIA: I 14 EYES

I 14 occhi, sono un'alleanza di paesi impegnati nella condivisione di informazioni tra le intelligence.

1) STORIA

Con l'avvento dei computer e della radio è diventato sempre più importante il fronte della guerra dell'informazione, perché era importante arrivare a conoscenza dei piani del nemico per poterne anticipare le mosse.
Le alleanze di sorveglianza sono iniziate durante la seconda guerra mondiale con i 5 eyes, abbreviati anche a FVEY, tra USA, UK, poi estesa a Canada, Nuova Zelanda e Australia. L'alleanza negli anni si è mantenuta e si è estesa ai 9 eyes, con l'aggiunta di Norvegia, Olanda, Francia e Danimarca, fino ad arrivare ai 14 eyes, con Germania, Belgio, Italia, Svezia e Spagna.
Il Giappone viene considerato come un sesto occhio rispetto ai 5 originali, ma non è ufficialmente riconosciuto come membro dell'alleanza, pur mantenendo stretti rapporti di condivisione di dati con le intelligence.
Tutto ciò è trapelato dal caso datagate, sorto con i dataleak di Edward Snowden nel 2013.

2) CHI SONO LE INTELLIGENCE

Sono le cosiddette agenzie di spionaggio e dispongono di una classificazione specifica per la raccolta dei dati:
- COMINT: relativa alle comunicazioni.
- ELINT: relativa all'elettronica.
- FININT: relativa alla finanza.
- HUMINT: relativa all'ingegneria sociale.
- IMINT: relativa all'analisi dei media.
- SIGINT: relativa all'intercettazione di segnali.
- TECHINT: relativa agli equipaggiamenti delle forze armate.
- OSINT: relativa al materiale open source.
- ACINT: relativa alle analisi acustiche.
- MASINT: relativa a metodi non convenzionali.
A livello europeo c'è l'Europol, a livello internazionale c'è l'Interpol, mentre qui in Italia abbiamo l'AISI (Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna) e l'AISE (Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna), analoghe all'FBI e alla CIA statunitensi.
Al vertice del comando delle intelligence vi è il presidente del consiglio dei ministri della repubblica italiana, designabile con un'autorità delegata. Al di sotto si trovano il DIS (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza), il COPASIR (Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica) e il CISR (Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica). Dal 2021 è stato inoltre istituita l'ACN (Agenzia per la cybersicurezza nazionale).
Queste oltre ai gruppi specifici presenti nelle forze armate. A livello europeo ci sarebbero da citare anche l'ENISA, l'ECCC e l'NCC.

3) COSA FANNO

Alcune di queste intelligence, come trapelato dal caso datagate, utilizzano programmi di sorveglianza di massa specifici. Probabilmente ne sono stati creati di altri, più performanti e probabilmente dotati di tecnologia quantistica e di intelligenza artificiale.
Citiamo tuttavia qui quelli più famosi emersi nel 2013:
- PRISM: permette di sferrare attacchi e di raccogliere dati su scala mondiale (NSA, GCHQ, ASD).
- XKeyscore: permette di analizzare i dati fornendo statistiche (NSA, ASD, GCSB).
- Tempora: raccolta massiva di informazioni tramite intercettazioni per poterle decifrare in un secondo momento (GCHQ, NSA).
- MUSCULAR: collezionatore massivo di dati (GCHQ, NSA).
- STATEROOM: progetto di intercettazione radiofonica che comprende i firmatari dell'accordo UKUSA e i membri della rete ECHELON (ASD, CIA, CSE, GCHQ, NSA).

CONCLUSIONI

Tutti gli strumenti che inizialmente gli Stati hanno usato per la loro guerra dell'informazione gli uni contro gli altri oggi trovano un nuovo utilizzo, ed è la lotta al dissenso, alla controinformazione. Infatti è solo di un anno e mezzo fa la notizia nella quale trapeló che il COPASIR stava indagando sui canali telegram di controinformazione, e se andiamo indietro di ancora un anno troviamo una cosa simile fatta dall'associazione MESIT. Il WEF ha dichiarato di considerare la controinformazione come il secondo più grande rischio mondiale perché è una minaccia alla legittimità dei loro governi, dichiarando che il primo sono le precipitazioni estreme, ma poiché quella del clima è una farsa, di fatto siamo i primi.

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PASTA D'OSSA: NUOVA FOLLIA DOPO GLI INSETTI

Il sistema per "limitare gli sprechi" vuole farci mangiare della carne mischiata a ossa derivanti dagli scarti del bestiame.

1) ENNESIMO ATTACCO ALL'AGRICOLTURA

Sempre con lo scopo dichiarato di ridurre le emissioni (1, 2) vogliono mischiare della pasta d'ossa nella carne e nel pesce per ridurre la quantità di carne consumata, aggiungendo la follia che mangiare le ossa aiuterebbe l'organismo ad assumere il calcio e altri minerali che non sono presenti in ciò che mangiamo. Vorrebbero combattere gli sprechi alimentari (1, 2) e il motto della start-up finlandese che sta provando a produrre questa pasta d'ossa è "sostenibili fino all'osso". Andando sul sito della startup, infatti, c'è scritto che con il loro metodo si può ridurre fino al 40% delle emissioni di co2. Si tratta dell'ennesima minaccia nei confronti degli agricoltori, perché nemmeno volendo potranno disporre di questa tecnologia perché sarà brevettata e al più dovranno pagare la startup o eventuali kill Bill che se la compreranno. Immettendo questa immondizia nel mercato, soprattutto se le aziende saranno incentivate economicamente dagli stati ad usarla, costringerà i produttori a dover abbassare il prezzo della carne, e, in un secondo momento, ridurre la produzione di carne stessa per limitare le perdite economiche. Attualmente, per fortuna, l'interesse verso di essa è minimo. La psyop giornalistica serve a preparare il mercato e creare potenziali clienti.

2) CIBO SPERIMENTALE

Attualmente non esistono studi che indichino un profilo di sicurezza di questa robaccia nel consumo umano. È stata recentemente pubblicata una review dove nonostante gli autori gretini siano chiaramente a favore dell'introduzione della pasta d'ossa nella carne, non possono che ammettere che non esistono studi su quali effetti possa avere un consumo giornaliero della pasta d'ossa, né sull'efficienza produttiva, e nemmeno sul monitoraggio e la qualità. Quest'altro studio, anch'esso a favore e ideologizzato, nota che rispetto alla vera carne, quella impastata con ossa avrebbe meno proteine (13,6% vs 18,9%), e minori carboidrati. Anche gli amminoacidi hanno subito una riduzione: sostituendo anche solo dal 20 al 25% di carne con la pasta d'ossa, la presenza di amminoacidi non essenziali si è ridotta del 40%, mentre quella degli amminoacidi essenziali del 5%. C'è però da notare che alcuni amminoacidi essenziali come il triptofano sono stati pesantemente diminuiti, con una perdita del 41%. Per cui alla fine per potersi saziare si sarebbe comunque costretti a doverne acquistare di più e non si tratta di un prodotto che può sostituire la carne, come invece lascia intendere la propaganda del mainstream. Un altro studio la cui interpretazione degli autori è sempre faziosa e dominata da conflitti di interesse, perché i pochi studi che ci sono vengono spesso fatti dagli stessi che vorrebbero commerciare questi prodotti, negano i loro stessi risultati, mostra che il contenuto di grassi (16,50% vs 4.35±0,06%) e proteine (16,26% vs 17,67%) della pasta d'ossa mischiata alla carne è inferiore rispetto alla vera carne. Per quanto riguarda gli amminoacidi, invece, oltre al triptofano vi è anche una minore quantità di metionina e cisteina.

CONCLUSIONI

Lo "spreco alimentare" di cui parlano, in realtà, è ben lungi dall'essere reale. Le ossa non vengono buttate, ma vengono usate o per fare la gelatina, o come fertilizzante e in alcuni mangimi per gli animali. La verità è che siccome ci considerano degli schiavi, ci lanciano le ossa da rosicchiare mentre loro mangeranno la vera carne. Certamente le ossa vengono usate di solito per fare il brodo, oppure alcuni mangiano il midollo, ma non è la stessa cosa: quello che vogliono fare è mischiare gli scarti della produzione assieme al nostro cibo, perché per loro non siamo diversi dal bestiame. Si tratta di una cosa che è persino peggio della carne separata meccanicamente, che si ottiene rimuovendo i residui di carne dalle ossa utilizzando delle presse.

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