Der Einzige - Il fronte intellettuale
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Chi lascia il canale sarà bannato

NO VAX contro il Marxismo (woke e rossobruni), lo stato di diritto, la democrazia, il socialismo e l'islam.

Sostenitori dell'egoismo anarchico.

Contro le donazioni.

Secondo canale: https://t.me/+uZnfAOecS0VkYTk0
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ASSEGNERANNO A TUTTI UN CODICE IDENTIFICATIVO

L'Italia sta elaborando un'anagrafe digitale che permetterà di incrociare più facilmente i nostri dati per fini di sorveglianza.

1) CHE COS'È

L'ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente) è un sistema informatico istituito in Italia per la gestione centralizzata delle informazioni anagrafiche dei cittadini residenti sul territorio nazionale. Esso raccoglie, archivia e aggiorna i dati personali di ogni cittadino italiano e straniero residente in Italia, compresi quelli relativi all'anagrafe demografica, all'anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE) e all'anagrafe degli stranieri.
L'obiettivo principale dell'ANPR è quello di creare un sistema unificato e aggiornato delle informazioni anagrafiche, eliminando la frammentazione dei dati data solitamente dai comuni o dalle province e garantendo la centralizzazione del sistema su piano nazionale. Questo consente alle pubbliche amministrazioni di accedere a un'unica fonte di dati per l'esecuzione delle loro funzioni, come la gestione dei servizi pubblici, l'emissione di documenti di identità e l'elaborazione delle statistiche demografiche.
L'ANPR è gestito dallo Stato italiano, nello specifico dal Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell'Interno italiano. Il sistema si basa sull'interconnessione tra gli uffici anagrafici locali (Comuni) e il sistema centrale dell'ANPR, che consente il trasferimento veloce dei dati anagrafici. Di per sé dunque non si rimuoveranno i comuni, ma si centralizzeranno le informazioni anagrafiche su scala nazionale.

2) PERCHÉ DICONO CHE TUTELI LA PRIVACY

Si è comunque obbligati condividere i propri dati con lo Stato da una parte e a dare il proprio consenso alle autorità dall'altra per la propria cessione dei dati.
L'ANPR è infatti un codice generato tramite algoritmo da server specifici, che permette di accedere ai dati anagrafici solo tramite previa autorizzazione del cittadino. Si è tutelati solo nei confronti di coloro che non che richiedono il codice, perché a differenza del codice fiscale, non si può risalire alla persona. Il codice ANPR non consente di risalirvi perché consiste di un numero elaborato tramite un algoritmo e assegnato in modo univoco in modo totalmente indipendente dai propri dati anagrafici.
Ma anche questa è una presa in giro, perché l'accesso ai propri dati personali è richiesto comunque per godere di qualsiasi servizio, facendo firmare dei consensi informati per il trattamento dei dati, e chi si rifiuta di firmarli vedrà il servizio interrotto o non erogato.
Di per sé pertanto hanno solo ottimizzato l'accesso a tali dati anagrafici, eliminando molti livelli burocratici, così che centralizzando i sistemi abbiano accelerato la reperibilità dei dati stessi.

3) I PROBLEMI

Le banche dati sono comunque di proprietà dello Stato, ed in particolare dal ministero dell'interno e pertanto possono effettuare controlli, anche in maniera preventiva, a piacimento sulla popolazione, facilitando di fatto il meccanismo di sorveglianza di massa che è già stato innestato a partire dai primi anni del 2000.
È altresì noto da tempo che esistono algoritmi di deanonimizzazione che consentono di risalire al proprietario dei dati, a patto che i dati siano tanti, stabili e granulari, proprio come in questo caso, quindi la centralizzazione dei dati non protegge nemmeno dagli attacchi informatici. Altro grande rischio è che i dati possano essere usati in forma aggregata per indagini di mercato autorizzate dallo stato, o per indagini dello stato di altro tipo, anzi, sul sito dell'ANPR è già dichiarato che saranno usati per indagini demografiche. In questo caso l'aver incrociato i database migliora solo il potere predittivo dei dati stessi.

CONCLUSIONI

Sul green pass avevamo ragione, è stato uno strumento che è servito per normalizzare il trattare le persone come codici a barre. Ha permesso di accettare più facilmente la profilazione di massa in Europa, ed ora con l'APNR la burocrazia ottiene un'arma in più.

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I 4 TIPI DI PROPAGANDA

La propaganda si può classificare in base al rapporto tra la fonte e il messaggio, quanto più la fonte e il messaggio sono discrepanti, tanto più è pericolosa.

1) PROPAGANDA BIANCA

Questo tipo di propaganda è caratterizzata da una corrispondenza completa tra messaggio e fonte, per cui l'ascoltatore sa già che chi la emette sta facendo propaganda, e generalmente il messaggio viene ascoltato da quelle persone che sono già in linea con quel modo di pensare. Esempi sono i messaggi istituzionali e chiunque dica apertamente di parlare a nome dello Stato, dell'Europa o di qualsiasi altra organizzazione e nel cui messaggio c'è propaganda politica. I discorsi di Mattarella, del presidente del consiglio, dei ministri e dei vari segretari, sottosegretari e così via sono da considerare propaganda bianca. Il soggetto li ascolta perché si presentano come voce amica che offre una narrazione semplificata a cui potersi aggrappare per ridurre il caos informativo.

2) PROPAGANDA GRIGIA

La fonte si presenta come un personaggio, un organo, o un'istituzione senza finalità politiche, tuttavia nei suoi messaggi vengono messi in modo più o meno esplicito contenuti ideologici o politici. Siccome la fonte viene presentata come neutrale o indipendente, chi ascolta il messaggio attribuisce la neutralità della fonte anche al messaggio, e non si accorge della sua valenza ideologica. La stampa, le associazioni di attivismo, gli "esperti", la scuola e a volte le riviste scientifiche sono fonti di propaganda grigia. L'ascoltatore si trova a doverla ascoltare contro la sua volontà, o perché non si rende conto del messaggio propagandistico, o perché vi è costretto dalle circostanze. Il compito della propaganda grigia è quello di proporre un vero e proprio mito fondativo della società e dei rapporti sociali. La neutralizzazione del contenuto politico fa passare come "normale", come "naturale", una visione della realtà che non lo è, così da poter poi usare la proiezione (par. 4) su chi vuole smentirla.

3) PROPAGANDA NERA

Vi è totale disaccordo tra la fonte e il messaggio. Generalmente viene utilizzata come propaganda di guerra, e consiste nel far dire ad una fonte che si considera amica un'informazione falsa, fuorviante, o contraria agli stessi interessi di chi ascolta. Esempi di questa propaganda sono il progetto di falsificazione delle informazioni USA durante la seconda guerra mondiale per confondere i soldati tedeschi, le opere di falsificazione del KGB e degli USA durante la guerra fredda. Queste strategie belliche sono state trasportate anche nella lotta contro il dissenso, ed è il fenomeno noto come gatekeeping. Contrastare questo tipo di propaganda è difficile perché l'ascoltatore è emotivamente attaccato alla fonte e questo attaccamento si diffonde anche ai messaggi ideologici trasmessi da essa. L'obiettivo ultimo della propaganda nera è la promozione di contro-ideologie il cui messaggio fa l'interesse del sistema, o nel caso di guerra, il disinteresse del nemico.

4) PROIEZIONE

Consiste nell'accusare la parte avversa di fare propaganda quando in realtà non c'è alcuna carica ideologica. Tante volte la stampa e le virostar hanno fatto passare il messaggio che i no vax rifiutano il vaccino per ideologia, cosa che ora stanno facendo coi "negazionisti" del clima. L'uso della proiezione si riconosce facilmente, perché si tenta di politicizzare qualcosa che politico non è. Noi no vax non abbiamo nessuna "narrazione" perché non abbiamo alcuna agenda dietro le nostre rivendicazioni, ma semplicemente l'interesse per la verità e per l'inviolabilità del corpo. Chi proietta è il primo ad essere il fervido sostenitore di un'ideologia, e concepisce qualsiasi dibattito come dotato di uno sfondo propagandistico.

CONCLUSIONI

L'elemento comune a tutte le forme di propaganda consiste nello scollare le persone dalla realtà per farle entrare in una dimensione fittizia di storie e racconti che rinchiudono le persone in bolle alienanti, promuovendo il disimpegno verso la verità e il disfattismo.

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LA BALLA DEL VACCINO CONTRO IL TETANO DOPO LE ALLUVIONI

La psyop dell'epidemia di tetano dopo l'alluvione non ha alcuna base scientifica ed è solo l'ennesimo prodotto del fondamentalismo sanitario vaccinista.

1) SE NON C'È FERITA, NON C'È TETANO

Se non ci sono evidenti ferite, non ci si deve nemmeno pensare al tetano, come spiegato in questo studio, che illustra anche che durante un'emergenza come le alluvioni, è inutile perdere tempo a somministrare vaccini a chiunque, e che bisognerebbe trattare le persone con ferite contaminate e sporche somministrando le immunoglobuline per il tetano o il siero, pulendo la ferita e aggiungendo eventualmente antibiotici. Bisogna inoltre ricordare che il tetano non è contagioso, quindi non può essere passato da un essere umano all'altro, pertanto chiunque parli e di epidemie o pandemie di tetano è in malafede. Lo sviluppo del tetano in seguito ad un disastro naturale è molto raro, una review condotta sui disastri naturali in Indonesia ha documentato solo 177 casi di tetano dopo i terremoti del 2004-2006.

2) PERSINO LE LINEE GUIDA DICONO CHE NON SERVE

Non solo le fonti accademiche, ma anche diverse linee guida (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8), da prendere sempre con le pinze perché non sono peer reviewed, dicono che il vaccino contro il tetano è inutile durante le alluvioni. Non ve le presento per la loro scientificità, ma per "tenere traccia", che a livello politico-mediatico l'ossessione per il vaccino contro il tetano dopo l'alluvione è un prodotto tutto italiano scaturito dalla tossicodipendenza da vaccino innescata dalla farsa pandemica. Quello che viene detto è che in media non vi è un aumento del rischio di contrarre il tetano dopo un'alluvione con seguente inondazione perché il tetano si contrae raramente, l'unica cosa a cui bisogna stare attenti è la presenza di ferite/punture soprattutto se la ferita non è pulita.

3) LA MALAFEDE DELLE VIROSTAR ITALIANE

Ho insistito tantissimo sulla questione delle ferite perché è sapientemente omessa da qualsiasi virostar parli della questione del tetano (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7) e perché si tratta della nozione più importante associata allo studio di questo batterio. Siccome il Clostridium tetani è un batterio anaerobico obbligato, può proliferare solo in tessuti morti e devitalizzati come quelli offerti da una ferita che hanno un basso potenziale di ossido-riduzione. Anche concedendo che la ferita è troppo piccola e può non essere notata, comunque il tetano rilasciando la sua tossina provoca dei sintomi caratteristici: le contrazioni muscolari e il trisma, che provoca nel paziente il riso sardonico. L'assenza di una nozione così basilare da manuale permette di dichiarare che si tratta di una vera e propria psyop scatenata per terrorizzare la popolazione e iniettare qualche altra dose in più. A rendere la cosa ancora più grave, nemmeno nel vademecum della regione Emilia-Romagna si fa menzione delle ferite. Il vaccino che viene attualmente somministrato non è quello monovalente per il tetano, in aggiunta contiene anche quello per la difterite e per la pertosse, quindi ci si va ad inoculare roba del tutto inutile, esponendosi a rischi gratuiti per la propria salute. Nelle linee guida dell'Emilia-Romagna vengono invocate persino le FFP2, segno che ormai gli italiani sono diventati nostalgici del regime pandemico e riprendere, per qualsiasi minima cosa, a giocare alla lotta al virus. Non possiamo sapere se la gente sta correndo a vaccinarsi, ma i servizi dei telegiornali hanno più che altro l'obiettivo di normalizzare attraverso la finestra di Overton l'agenda One Health dell'OMS, che unisce il delirio climatico con quello pandemico.

CONCLUSIONI

Mi scuso per chi ha reputato questo post scontato e superfluo, ma questi sono tempi duri e difendere l'ovvio è diventato un atto rivoluzionario. Lascia sempre di stucco come la stampa e lo Stato italiano siano disposti a speculare su qualsiasi cosa pur di mandare avanti la propria agenda ideologica.

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Il canale LVOGRUPPO ha copiato il mio post sulla propaganda senza citarmi.

Il loro post appena pubblicato è questo:
https://t.me/LVOGruppo/66255

Il post scritto da me invece lo trovate qui.

https://t.me/dereinzigeitalia/758

Il non riportare la fonte di un canale è una forma di censura.

Aggiornamento: il canale in questione ha preferito eliminare il post piuttosto che aggiungere il mio nome sotto. Incredibile quanto alcuni ce l'abbiano col sottoscritto.
L'ALLUVIONE IN EMILIA-ROMAGNA NON È STATA CAUSATA DAL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Uno report, che potete leggere cliccando qui, ha negato il coinvolgimento del cambiamento climatico, ma è stato pesantemente mistificato dai media di regime.

1) L'OSSERVAZIONE DELLE PRECIPITAZIONI NON MOSTRA ALCUN EFFETTO DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Questo è stato fatto fondendo insieme 4 banche dati (SCIA e ARPAE, MSWEP e ERA5) che coprono tutti gli anni dal 1950 fino al 2023. Dalla figura 5 dello studio emerge che non c'è alcun trend di aumento delle precipitazioni pesanti, anzi, al contrario ERA5 mostra una leggera riduzione nelle precipitazioni, solo che il trend non raggiunge la significatività statistica. Per vedere se l'alluvione fosse attribuibile al cambiamento climatico si è studiato il rapporto di probabilità, una misura che va da 0 a 1 dove 0 è un evento impossibile e 1 un evento certo, che si ottiene dividendo la probabilità che un evento occorra in uno scenario per la probabilità che occorra in un altro scenario. I ricercatori hanno confrontato la probabilità che un'alluvione come quella che si è attualmente verificata avendo come scenario il clima attuale con uno scenario in cui il clima è 1,2° più freddo, per 2 banche dati il rapporto di probabilità è vicino ad 1 indicando che sarebbe avvenuto a prescindere da un presunto cambiamento climatico, per altre banche dati l'incertezza dei dati è troppo grande per offrire una stima. Per quanto riguarda un aumento nell'intensità delle precipitazioni i risultati sono contrastanti: alcune banche dati portano un aumento del 4%, altre una riduzione dal 3-10%, e gli autori concludono anche qui che il cambiamento climatico non c'entra.

2) MODELLI MATEMATICI

Sono stati selezionati quei modelli matematici le cui previsioni erano più vicine ai dati osservati, ed hanno calcolato per ognuno di questi modelli il rapporto di probabilità, prendendo sempre come riferimento lo scenario attuale e quello con un clima inferiore di 1,2°. Il rapporto di probabilità di quasi tutti i modelli è vicino a 1, indicando che l'occorrenza dell'alluvione dell'Emilia-Romagna era certa a prescindere dal clima. Per essere ancora più sicuri, i ricercatori hanno effettuato lo stesso calcolo anche usando la media di tutti i modelli e la media ponderata di osservazioni e modelli, e i risultati sono ancora più vicini all'1. Hanno poi ripetuto la stessa procedura per stimare se vi è stato un aumento nell'intensità delle piogge pesanti, ed anche qui non hanno trovato alcun aumento.
I ricercatori non si sono chiesti solo se l'alluvione fosse causata dal cambiamento climatico, ma anche se l'alluvione fosse stata più probabile con un clima più caldo di 0,8° e sia il rapporto di probabilità che l'intensità indicano che non vi sarebbe stato alcun aumento, né una probabilità maggiore.

3) I ME(R)DIA DI REGIME NEGANO LO STUDIO

La stampa igienica italiana con le solite tecniche di disinformazione cerca di gettare fumo sulla vicenda e stravolgere lo studi cercando di presentarlo come un report provvisorio, come per lanciare la speranza che un futuro studio gli dia ragione (1, 2, 3, 4). Ha utilizzato una tattica molto meschina che consiste pervertire i risultati e trasformare l'evidenza dell'assenza in assenza di evidenza sottolineando una frase dello studio sul bisogno di studi futuri, però questa è strappata dal contesto, perché non si riferiva al cambiamento climatico, ma al come mitigare i danni da alluvione, visto che i ricercatori sostengono che un alluvione del genere è un evento ricorrente una volta ogni 200 anni e che gli effetti devastanti sono stati dati da colpe istituzionali, come avevo ipotizzato.

CONCLUSIONI

I
media di regime sono disposti persino a negare la loro stessa scienza quando non è concorde con la loro setta, perché il loro obiettivo è quello di riscrivere il presente e il passato in chiave ideologica per promuovere una narrazione delirante il cui obiettivo è alienare dalla realtà. L'alienato non riconosce più una realtà oggettiva, e quindi diventa media-dipendente.

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È IN ARRIVO UN GREEN PASS MONDIALE?

L'OMS vuole creare un sistema di verifica dei documenti sanitari basato sul green pass europeo.

1) COPIARE L'INFRASTRUTTURA DIGITALE E NORMATIVA DEL GREEN PASS EUROPEO

La notizia è stata presentata come un "ritorno" del green pass e ne hanno parlato persino i media mainstream (1, 2, 3, 4, 5, 6).
La controinformazione si è divisa in due fazioni: quella che tende a minimizzare la questione dicendo che si tratta solo della digitalizzazione del certificato di vaccinazione o di profilassi internazionale che attualmente è cartaceo e si utilizza per i viaggi, e la fazione invece che vede tutto questo come l'arrivo di una nuova pandemia o come la riattivazione del lasciapassare covid. La verità in questo caso sta nel mezzo.
Innanzitutto, ciò che l'OMS copierà dal green pass sarà l'infrastruttura tecnica e normativa del green pass europeo, che originariamente era anche facoltativo, ed è un documento diverso da quello utilizzato da stati membri come l'Italia, con diverse condizioni di validità e di applicazione (1, 2, 3, 4). I titoli di giornale che parlano di ritorno del green pass sono clickbait, perché il prodotto della collaborazione OMS-UE sarà un sistema unico con validità internazionale che utilizzerà le stesse tecnologie del green pass europeo per verificare i documenti sanitari, e come secondo obiettivo c'è quello di digitalizzare i certificati vaccinali e di profilassi, ma si tratterà di documenti diversi dal green pass dal punto di vista strettamente tecnico.

2) RIFERIMENTO ESPLICITO ALLA "PROTEZIONE DALLE PANDEMIE"

In parte ha ragione anche chi teme un futuro uso totalitario di questo nuovo documento, perché sul sito della commissione europea è possibile trovare un riferimento esplicito all'uso di questo nuovo green pass per "proteggere da future minacce sanitarie, incluse le pandemie" (1, 2). Inoltre, in una dichiarazione del commissario alla salute e sicurezza alimentare il green pass viene menzionato come il simbolo dell'unione europea della salute.
Anche al G20 di Bali si era dichiarato che era necessario puntare a passaporti di vaccinazione mondiali, sempre in riferimento alla prevenzione di nuove pandemie, e che tutto questo era collegato all'agenda 2030 delle nazioni unite. Si collega anche ad un'altra agenda dell'OMS che è quella della digitalizzazione della salute, che viene esposta qui. Il suo obiettivo è digitalizzare tutti i dati sanitari per metterli a disposizione della ricerca scientifica senza il nostro consenso (p.21 e p.47). Poco importa se, come dichiarato dall'OMS, i dati relativi a questo green pass mondiale saranno di proprietà delle nazioni, dovranno comunque condividerli.

3) I POSSIBILI SCENARI

Nei siti ufficiali non vi è menzione diretta di utilizzare questo nuovo documento per imporre restrizioni ai non vaccinati. Questo però non dovrebbe far abbassare la guardia, perché è esattamente quello che hanno fatto col green pass europeo: presentarlo come non discriminatorio e facoltativo, ma consentire l'uso di un documento derivato per attuare la più grande discriminazione del nostro secolo. Anche se non dovessero mai usarlo per discriminare, questo non significa che dobbiamo esultare: la cessione dei nostri dati sanitari senza il nostro consenso ai fini di ricerca è già di per sé una pesante violazione dei nostri diritti, anche se dovessero venire utilizzati in forma aggregata e anonima. Chi userà i nostri dati completamente gratis otterrà brevetti e lucrerà sopra le nostre spalle e nel nostro disinteresse.

CONCLUSIONI

Non ho trovato in altre lingue, con l'eccezione di testate italiane in lingua inglese, giornali che abbiano dato questa notizia avendo nel titolo l'espressione "green pass mondiale". Questa scelta del titolo tutta italiana, persino dal mainstream, può essere finalizzata a reimmettere nel dibattito pubblico l'argomento "green pass" per sondare la risposta nell'opinione pubblica e vedere quanti nel 2023 supportano ancora la discriminazione più infame del nostro Paese.

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LA MONETA DIGITALE DELLA NIGERIA È UN FALLIMENTO

L’eNaira è la prima moneta digitale CBDC ad essere stata introdotta nel continente africano in Nigeria e al tempo stesso la seconda al mondo dopo SandDollar nello stato delle Bahamas, ma ad un anno dal lancio soltanto lo 0,5% della popolazione utilizza la valuta digitale.

1) CONTROLLATA DALLA BANCA CENTRALE NIGERIANA

Così per come tutte le CBDC, eNaira è centralizzata ed è completamente gestita dalla banca centrale della Nigeria. Per poter utilizzare la valuta digitale gli utenti devono necessariamente avere un portafoglio digitale di proprietà del governo ed inserire i loro dati personali. I nodi della blockchain su cui poggia eNaira, a differenza di quelli delle criptovalute come Bitcoin ed Ethereum che sono accessibili da chiunque, sono privati e visibili soltanto alla banca centrale, che può quindi modificare e bloccare le transazioni ed eventualmente limitare l’accesso in nome di presunte attività fraudolente, finanziamento al terrorismo ed evasione fiscale. 

2) RESTRIZIONI E PROTESTE

Il presidente della banca centrale Nigeriana Godwin Emefiele vuole che il paese abbia una economia al 100% senza contanti.
Dietro la minaccia di sanzioni in caso di inadempienza, nel 2021 la banca centrale della Nigeria aveva inoltre obbligato le istituzioni finanziarie a chiudere i conti correnti delle persone che effettuavano transazioni con criptovalute e delle società che fornivano servizi di compravendita di criptovalute nel paese.
Per aumentare l’adozione di eNaira il governo ha dapprima ridisegnato le banconote cartacee invalidando quelle vecchie usando la scusa di voler frenare l’inflazione e diminuire la contraffazione, e in seguito imposto lo scorso dicembre pesanti restrizioni sull’utilizzo del contante limitando il prelievo una volta a settimana a 100mila naira (225 dollari) per gli individui e 500mila naira (1125 dollari) per le aziende, con tanto di tassa qualora l’importo fosse stato superato. La manovra ha provocato carenza di liquidità in tutto il paese e numerose proteste da parte dei cittadini che anziché utilizzare eNaira hanno richiesto a gran voce l’eliminazione delle restrizioni e il ripristino dell’uso del contante, la forma di pagamento più utilizzata in Nigeria dal momento che più di 30 milioni di nigeriani non hanno accesso ad Internet. Le proteste hanno portato ad aumentare la soglia di contanti prelevabili fino a 500mila naire (1122 dollari) per gli individui e fino a 5 milioni di naire (11220 dollari) per le aziende, ma soprattutto a fare dietrofront sull'abolizione del contante.

3) IDENTITÀ DIGITALE

World Bank ha cofinanziato assieme alla Francia e alla banca europea per gli investimenti il progetto "Nigeria Digital Identification for Development Project", che garantirà alla Nigeria un finanziamento di 430 milioni di dollari se entro giugno 2024 saranno raggiunti 148 milioni di ID digitali. Al momento la Nigeria possiede già 100 milioni di ID e l’obiettivo prefissato per ottenere i fondi sembra vicino poiché il numero di identificazione nazionale (NIN) è obbligatorio dal 2007 ed è richiesto per accedere a numerosi servizi governativi. Il ministro dell’economia digitale nigeriano ha affermato che la Nigeria intende avere un database biometrico completo di tutti i suoi cittadini entro il 2025. Per aumentare il numero di ID digitali il governo ha autorizzato le banche ad emettere carte di debito che fungano anche da carta d'identità nazionale ed ordinato di chiudere tutti i conti correnti non associati a un numero di verifica bancaria biometrico.

CONCLUSIONI

Le vicende accadute in Nigeria devono servire da monito per ciò che potrebbe accadere una volta che verranno introdotte le CBDC per ostacolare l'uso di criptovalute e contante.
Il Giappone ha completato la seconda fase del suo studio per introdurre lo Yen digitale, l'Euro digitale è in dirittura d'arrivo e anche il Brasile si accinge a lanciare nel paese una CBDC. Le CBDC forniscono solamente svantaggi e vanno boicottate con ogni mezzo.

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IL "VACCINO" FAVORISCE IL CANCRO

Secondo questo studio, le IgG4 prodotte in modo anomalo dalle inoculazioni hanno effetti devastanti per la salute.

1) LE IGG4 SONO ALLA BASE DEL PROBLEMA

Le igg4 sono una delle sottoclassi delle IgG, e sono anticorpi che generalmente vengono prodotti dal nostro sistema immunitario quando ci si espone a degli allergeni. La loro funzione è quella di smorzare la reazione infiammatoria agli allergeni e promuovere la tolleranza dell'allergene inibendo l'attività delle IgE, che sono proprio gli anticorpi responsabili delle reazioni allergiche.
Non si dovrebbe avere una significativa produzione di tali anticorpi durante l'infezione da microorganismi, e infatti non si verifica. Si verifica però con i vaccini covid, perché ai vaccinati a cui hanno misurato gli anticorpi e distinto le classi anticorpali, hanno presentato una quota di IgG4 insolitamente alte, segno che il vaccino altera la risposta immunitaria e spinge l'organismo a tollerare l'antigene come se fosse quello di un allergene. La conseguenza di ciò è che i vaccinati, soprattutto dalle 3 dosi in su, hanno un più elevato rischio di infezione (non solo di covid), ospedalizzazione e decesso rispetto ai non vaccinati, causato da questo meccanismo e dalla riduzione dell'attività delle cellule T CD4+ CD8+ e degli interferioni, quest'ultima cosa di per sé basta a promuovere il cancro.

2) IL RUOLO NEL CANCRO

L'eccessiva produzione di IgG4 causata dai vaccini può facilitare la progressione tumorale e la riattivazione di alcuni tumori.
Una sottoclasse delle IgG4 non è in grado di attivare i meccanismi per sopprimere la progressione del cancro e ostacola l'attivazione di questi meccanismi da parte delle IgG1. Un alto livello di IgG4 è positivamente correlato alla crescita e diffusione del cancro, le IgG4 possono anche trasformare i macrofagi facendogli assumere il fenotipo M2b che promuove la tolleranza immunitaria nei confronti del cancro. Una possibile critica è che comunque le IgG4 prodotte dal "vaccino" e quelle prodotte dal cancro sono diverse, perché queste ultime hanno delle peculiarità. Il punto è che i vaccini contengono adiuvanti, e questi sovrastimolano il sistema immunitario portando, attraverso i meccanismi della cross-reattività e del mimetismo molecolare, alla produzione di anticorpi autoimmuni e può succedere che le IgG4 prodotte dai vaccini possano diventare autoimmuni. Del resto, le miocarditi (1, 2, 3, 4, 5) rientrano proprio tra le reazioni autoimmuni prodotte da IgG4.

3) GIÀ SAPEVANO

Potrebbero dire per discolparsi che mai una cosa del genere era successa coi vaccini e che non potevano prevederla. Assolutamente no. Era già noto da tempo, diversi studi riguardanti il vaccino per la malaria, la pertosse e l'HIV hanno mostrato le stesse caratteristiche di quelli covid, mostrando che questi vaccini davano una produzione anomala di IgG4 e che tale produzione anomala era tanto più grande quante più dosi di vaccino venivano somministrate (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7). Gli studi mostrano che un altro fattore che favorisce la produzione di IgG4 sono i vaccini basati solo su una parte del virus, come quello covid, e la ripetuta vaccinazione soprattutto se utilizzando come "booster" le stesse dosi del ciclo vaccinale primario (1, 2). Per i vaccini covid hanno commesso non uno, ma tutti questi errori insieme, arrivando a 6 dosi di vaccino (1, 2, 3, 4). Il dolo quindi non è una possibilità, ma è una certezza.

CONCLUSIONI

Non è che hanno smesso di parlare di vaccini nei media per farci un favore, lo hanno fatto perché ora devono nascondere il più possibile tutti i danni che hanno provocato e stanno ancora provocando. Noi non dovremo mai smettere di ricordare quello che ci hanno fatto e di portare all'attenzione dell'opinione pubblica ogni nuova prova che esce, con l'obiettivo, ovviamente, di farci giustizia e di vedere puniti tutti coloro che hanno partecipato alla più grande barbarie del nostro secolo per evitare che in futuro si ripresenti.

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VIDEOGIOCO INCITA AD UCCIDERE I NON VACCINATI

Il videogioco esiste davvero e si può comprare su Steam. Viene presentato come un gioco satirico ambientato in un mondo parallelo dove il virus porta alla pazzia e ad assumere le sembianze di mostri. In realtà è propaganda provax a sfondo politico: nel videogioco, che è del 2022 e ambientato in Brasile, c'è un personaggio dalle fattezze di Bolsonaro presumibilmente come boss finale da uccidere.

Gli sviluppatori vogliono sensibilizzare alla pandemia combattendo il "denialism", e lo slogan del gioco è "release your anger", un invito a usare il gioco per sfogare la propria rabbia nei confronti di chi si oppone alla dittatura sanitaria. Al minuto 1:55 c'è un cartello contro i vaccini, e in seguito i manifestanti vengono uccisi.

"Lola" ha il fisico di un uomo, "Olga" indossa una maglia con una croce rovesciata.

Per un indice degli studi che smontano tutta la farsa pandemica cliccate qui.

Fonte: il bosco ceduo

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SALVINI E LA FINTA EMERGENZA DEGLI INCIDENTI

Non esiste alcuna emergenza degli incidenti, e Salvini ne parla solo per spingere avanti l'agenda UE.

1) RETORICA EMERGENZIALE

Salvini annuncia in parlamento che ci saranno nuove misure per la sicurezza stradale, basandosi sulla solita retorica emergenziale, sostenendo che nonostante i loro interventi non riescono a far ridurre il numero dei decessi stradali. Salvini ha convocato a Marzo un tavolo tecnico con esperti e associazioni di categoria, e una riunione con la stampa del settore. Durante gli incontri Salvini ha presentato queste slide dove il suo piano intitolato "strade sicure" prevede delle modifiche puntuali al codice della strada entro il prossimo anno, e una vera e propria revisione organica del codice della strada che proporrà in futuro.

2) LE MISURE

Per le auto è prevista l'obbligatorietà dell'alcolock per coloro che sono condannati per guida in stato di ebbrezza. Il dispositivo impedisce l’avvio dell’auto se il tasso alcolemico del guidatore è superiore a zero, e per sbloccarla bisogna soffiare dentro un apposito tubicino.
Sono previste anche delle misure per i monopattini elettrici che dovranno essere con casco, targa, frecce, numero di immatricolazione e assicurazione. Inizialmente voleva applicare le stesse misure dei monopattini anche alle biciclette, per poi alla fine escluderle dalle restrizioni dopo che gli hanno ricordato che nel 2015 si scagliava contro un senatore del PD che voleva mettere delle restrizioni simili alle bici. Altre misure prevedono di uniformare l'autovelox su tutto il territorio nazionale, aggiungere l'ergastolo della patente, e portare l'educazione stradale nelle scuole.

3) NON ESISTE ALCUNA EMERGENZA

Salvini lamenta che le 3120 vittime d'incidente che a detta sua sono stati registrati nel 2022 sono indegni di un paese civile, peccato che questi decessi sono ben sotto la media nazionale dal 2011 al 2019 (dati istat per anno 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9) che è 3403. L'unico aumento dei decessi vi è rispetto al 2020-2021, perché vi è stato il lockdown. Questo smentisce il clima emergenziale dell'azione immediata, perché i decessi sono ridotti di 283 rispetto alla media 2011-2019.

4) SALVINI ESEGUE ORDINI DELL'UE

La commissione UE ammette che le strade europee sono già le più sicure del mondo, e in tutto il continente europeo i numeri di morti per incidente stradale del 2022 sono più bassi del periodo pre-pandemenza. Nonostante questo, la commissione europea vuole dimezzare le morti su strada per il 2030 con il favore dell'OMS e portarle a 0 entro il 2050 (1, 2, 3), entrambi obiettivi impossibili, visto che con il lockdown in Italia il massimo che sono riusciti a fare è stato portare i decessi a 2395. Questa psyop degli incidenti stradali messa in scena da Salvini è quindi solo il risultato del suo obbedire agli ordini dell'Europa.

5) LE CITTÀ DA 15 MINUTI

Se nemmeno i lockdown funzionano, vuol dire che l'unico modo per ridurre i decessi stradali è spingere sulla truffa dei motori elettrici riducendo così il numero di proprietari di vetture a causa dell'elevato costo di questi veicoli e implementare i mezzi distopici e totalitari previsti dalle città da 15 minuti. La propaganda stessa di queste città fa esplicito riferimento alla riduzione di morti stradali (1, 2), ed attualmente il comune di Roma ha lanciato un progetto per fare propaganda della città da 15 minuti fatto di una serie di incontri. Per finire, lo stesso WEF sul suo sito parla della riduzione delle morti stradali come di un obiettivo fondamentale.

CONCLUSIONI

Voglio ricordare che quelle di Salvini sono soltanto dichiarazioni, e magari di tutto questo polverone non se ne farà nulla. Le mie considerazioni sulle città da 15 minuti non vanno lette come un "succederà questo, rassegnatevi", ma come un "non abbassate la guardia" o, anche meglio, come un tentativo di spiegare il perché ci si è inventati l'ennesima emergenza che non esiste illustrando le radici ideologiche di questo nuovo e futile allarmismo.

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LA BUFALA DEL CONSENSO CLIMATICO AL 99%

I media di regime sostengono (1, 2, 3, 4, 5, 6) che il consenso tra gli scienziati sull'esistenza di una crisi climatica sia del 97-99%, quando il realtà è del 32,6%.

1) LO STUDIO DEL 2010

Questo studio utilizzò tutti i sondaggi presenti a quel tempo per calcolare la presenza del consenso, e la prima cosa che emerge da questi sondaggi che venivano fatti a degli scienziati è che la domanda sull'esistenza di una crisi climatica non veniva nemmeno posta, non perché la si dava per scontato, ma perché semplicemente non veniva presa nemmeno in considerazione, tant'è che solo il 18% di coloro a cui sono stati inviati i sondaggi hanno partecipato. Nello studio i partecipanti sono stati divisi in base all'aver fatto parte o meno dell'IPCC, solo il 39% di coloro che hanno risposto al sondaggio e facevano parte dell'IPCC riteneva che i cambiamenti climatici fossero attribuibili con certezza esclusivamente alle cause antropiche contro il 33% degli scienziati del clima non IPCC. Alla domanda " quanto stiamo iniziando a fare esperienza degli impatti del cambiamento climatico?" Solo il 21,43% dei partecipanti IPCC e il 15,87% degli altri scienziati ha risposto "molto", con la maggior parte dei partecipanti, in entrambi i casi, che si collocava in una posizione di scetticismo moderato. Ma forse il risultato più importante di tutti è quello in risposta alla domanda "l'attuale stato della conoscenza scientifica è abbastanza sviluppato per permetterti una valutazione ragionevole degli effetti dei gas serra emessi dall'uomo", solo il 10,2% dei partecipanti IPCC e il 3,723% degli altri scienziati ha risposto di essere molto d'accordo. Ciò ad indicare che gli stessi scienziati ritenevano che la loro scienza andasse migliorata.

2) L'ATTUALE CONSENSO È DEL 32,6%

Ma i gretini ci hanno riprovato esaminando le pubblicazioni scientifiche sul tema andando alla ricerca di espressioni che potessero indicare l'assenso verso l'esistenza di una crisi climatica o il dissenso. Con questa procedura hanno sostenuto che il consenso potesse raggiungere addirittura il 97,2%, ma in realtà si tratta di una truffa, smascherata da questo studio. Hanno fatto passare come articoli a favore della crisi climatica anche gli articoli neutrali o gli articoli che esprimono incertezza. Andando ad esaminare solo quelli effettivamente a favore, soltanto il 32,6% di 11944 studi si esprime a favore dell'esistenza di una crisi climatica. Il 66,4% è neutrale sulla sua esistenza, lo 0,3% incerta e lo 0,7% nega l'esistenza del cambiamento climatico. Gli autori, per mostrare come il metodo del calcolo del consenso dei gretini sia fallace, lo hanno applicato anche ai paper prodotti da un think tank conservativo che dovrebbe essere negazionista o scettico e in questo caso risulterebbe che il 75% dei negazionisti o scettici crede nella crisi climatica, una ridicola contraddizione.

3) LA FABBRICA DEL CONSENSO

Il consenso circa l'esistenza di una crisi climatica non è una faccenda scientifica, ma politica. Questo studio ha infatti trovato che c'è una robusta correlazione tra l'essere di sinistra e l'appoggiare la narrazione climatica. Possiamo sostituire sinistra con woke, perché queste persone sono coloro che sono a favore delle limitazioni delle libertà private, del collettivismo e della carbon tax. Quindi i woke tendono a credere nella crisi climatica non per motivazioni scientifiche, ma perché devono fare branco con gli stessi adepti della loro ideologia. Ai "piani alti" sono consapevoli di diffondere una menzogna, ed esiste un intero settore di studi dove si spiega come mentire più efficacemente per convincere le persone di una crisi climatica.

CONCLUSIONI

La stessa dicitura della parola crisi indica un fenomeno sociale e politico, così come l'utilizzare per ogni cosa il frame della crisi è una pratica culturale sconnessa dalla realtà dei fatti. Si tratta solo di una retorica ideologica per spingere le persone ad agire come i potenti ed una setta di esagitati vorrebbero.

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IL SISTEMA DICHIARA GUERRA ALLA CONTROINFORMAZIONE

La commissione europea e l'FDA hanno pubblicato delle guide per contrastare la controinformazione e impedirne la diffusione.

1) IL "RUMOR CONTROL" DELLA FDA

LA FDA ha creato un'intera pagina dedicata alla lotta alla controinformazione con un video di presentazione. In esso viene detto che individui in modo consapevole o inconsapevole o organizzazioni in modo consapevole diffondono false informazioni e che le "fake news" si diffondono 6 volte più velocemente delle notizie. Si può essere ingannati da titoli o frasi "fuori contesto". Per la FDA è considerata disinformazione anche la condivisione di una notizia ufficiale presa da un sito ufficiale, ma che sia accompagnata da un commento negativo nei suoi confronti, come potete vedere nel video, dove con esempio di disinformazione presentano un utente che condivide una news presa dal sito del governo americano. Invitano quindi a informarsi usando i fact checker presentandoli come organizzazioni no profit che lavorano per il bene dell'umanità, e c'è anche una guida per insegnare a segnalare la controinformazione. Esiste un'intera sezione poi dedicata alla "disinformazione" covid e se la si apre ci si rende conto che è essa stessa fonte di false informazioni già smentite da anni dalla ricerca scientifica. Giusto per fare qualche esempio, sostengono che i vaccinati non selezionano le varianti e che i "vaccini" proteggono da ospedalizzazione e morte, dicendo che ci sono molti studi che lo supportano, senza però citarne nemmeno uno, e che le donne incinta si possono vaccinare. In realtà, che i vaccini selezionino le varianti è un fatto assodato (1, 2, 3), così come l'inutilità di questi per ospedalizzazione e morte (1, 2), ma anche l'estrema pericolosità per le gestanti.

2) LA COMMISSIONE EUROPEA CONTRO IL "COMPLOTTISMO"

Assieme all'UNESCO, che ricordiamo aver organizzato la più grande conferenza al mondo contro la controinformazione, l'unione europea sta pubblicando 10 infografiche per aiutare i cittadini a smentire le nostre teorie. Nella pagina di presentazione possiamo trovare un riassunto di queste infografiche, e se le si legge attentamente, si vede che sono un chiaro esempio di proiezione: tutto quello che attribuiscono a noi, invece lo fanno loro. Ritengono una caratteristica fondamentale delle teorie del complotto il dividere tra buoni e cattivi e la presenza di un capro espiatorio, ed è proprio quello che fanno quando dicono che i complottisti sono cattivi e i no vax untori. I complottisti "manipolano le prove", cosa che hanno sempre fatto loro arrivando a negare di non aver mai sostenuto che i vaccinati non contagiano e a negare di non aver mai disincentivato le cure domiciliari, e aggiungono che chiunque provi a smentire il complotto sia poi reputato un complice, esattamente come quando loro danno del no vax a chiunque si oppone al sistema. Siccome abbiamo capito che una "teoria del complotto" e in tutto e per tutto identica a una teoria di regime, secondo voi come vi dicono che si devono distinguere? È facile, tutto quello che non proviene da fonti ufficiali è complottismo. Poi, in modo completamente gratuito, sostengono che tutte le teorie del complotto hanno un legame di fondo con l'antisemitismo.

3) L'ONU CONTRO LA CONTROINFORMAZIONE

L'NU (nazioni unite) suggerisce di procedere contro la controinformazione utilizzando forze prettamente civili (1, 2) e di non procedere con una censura troppo aggressiva, per evitare di avere l'effetto contrario. Le strategie si basano sulla "media literacy" che consiste nel radicalizzare la popolazione civile e farle detestare chi fa controinformazione, e mandarle nei canali e nei social a fare i troll. Esistono già, qui in Italia, dei corsi finanziati con il PNRR, mirati ai docenti delle scuole per insegnare agli studenti a diffidare di chi fa controinformazione (1, 2).

CONCLUSIONI

La nuova narrazione è la "crisi dell'informazione", dove i complottisti brutti e cattivi mettono i bastoni tra le ruote alle loro agende ideologiche.

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ZUCKERBERG NON SI SCUSA PER LA CENSURA

Recentemente è girata una notizia secondo cui Zuckerberg si sarebbe scusato per la censura, ma non è affatto così.

1) ZUCKERBERG GIUSTIFICA LA CENSURA

La notizia è stata basata su un'intervista che Zuckerberg ha rilasciato a Lex Friedman sul futuro dell'IA nei suoi prodotti, e la potete guardare cliccando qui.
Nell'intervista a partire da 1:14:11 parla anche della "disinformazione", e della censura in ambito covid parla esplicitamente poco dopo, e ammette che non hanno avuto il tempo di scandagliare tutte le informazioni scientifiche perché uscivano ad un ritmo troppo veloce (1:14:53), e che ha rimosso e censurato alcuni contenuti che poi si sono rivelati veri (1:15:05). Come criterio per la censura sente che sia giusto segnalare come "disinformazione" quelle cose che lui pensa che la maggior parte delle persone ritengano dannose (1:15:31-1:15:45). Sostiene poi che è una forma di discrezionalità segnalare qualcosa come disinformazione perché migliora l'esperienza d'uso (1:16:08-1:16:18). Da 1:16:26 Gli viene detto che per l'argomento covid il dissenso è stato ingigantito dalla politica e si sono formati due schieramenti contrapposti sulla pericolosità del virus e del vaccino, e Zuckerber risponde che Meta in un modo o nell'altro doveva prendere posizione (1:17:23). Recentemente (quindi prima non c'era) hanno fatto in modo che il fact checking non riduca più la distribuzione di un contenuto (1:17:36) e che sia disabilitabile, ma se qualcosa continua a violare le norme della community sarà rimosso lo stesso (1:17:49). Da 1:18:10 fino a 1:18:41 parla di come sia difficile trovare una linea netta tra opinione e fatti e di come la scienza non sia mai sicura al 100%, e che quindi è difficile sapere cosa censurare. Ma, aggiunge, "non perché è molto difficile e ci sono casi limite tu non dovresti provare a dare alle persone ciò che stanno cercando".

2) BASTA RIABILITAZIONISMO

Dopo si inizia a parlare di altro e la questione non viene più toccata. Vi ho portato il minutaggio esatto della conversazione per mostrarvi che in nessuna delle frasi pronunciate da Zuckerberg egli si scusa, nemmeno vi accenna in modo implicito, e sopratutto non viene detto da nessuna parte che secondo lui la scienza sul covid aveva torto. Ed anzi, non ha smesso nemmeno di censurare, perché con la scusa della violazione delle norme della community continua a farlo, e continua anche a censurare per il clima. La vogliamo smettere di tentare di riabilitare a tutti i costi questi personaggi? Inutile tentare di farli passare come dei pentiti, perché non lo sono. Così ci chiudiamo in una eco chamber dove crediamo che ormai tutti si sono svegliati e anche se non lo ammettono apertamente tutti la pensano come noi, quando non è assolutamente così.
Abbiamo ottenuto risultati con la controinformazione, ma non li abbiamo piegati ai nostri piedi, e loro continuano ancora a sostenere le loro ideologie e c'è molto altro lavoro da fare.

3) MA SOPRATTUTTO, CREDETE CHE NON LO SAPESSERO?

Secondo voi i politici, Zuckerberg etc. non sapevano fin dall'inizio che tutta la pandemenza fosse una farsa costruita a tavolino? Bisogna invece rendersi conto che i politici ci hanno mentito sapendo di mentire, e che ci sono ormai le prove di questo (1, 2). Bisogna rendersi conto che Zuckerberg come tanti altri già sapeva che fosse tutta una farsa, e che la retorica del "abbiamo sbagliato in buona fede" che si vorrebbe attribuire a questi personaggi è falsa non solo perché sapevano tutto, ma anche e soprattutto perché non hanno mai ammesso di aver sbagliato.

CONCLUSIONI

Il riabilitazionismo non può funzionare nemmeno come strategia retorica, perché se ci si sforza di far credere al provax che non è più supportato dalle istituzioni, dai politici e dai giganti delle multinazionali e poi può facilmente rendersi contro del contrario, passiamo noi come i bugiardi. Questo significherebbe tradire l'intera impresa della controinformazione, che si è fondata proprio sul dire la verità a qualunque costo.

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BERLUSCONI: LEUCEMIA CAUSATA DAL "VACCINO"?

Ci sono prove che il "vaccino" possa causare la leucemia, ma il fenomeno non è stato studiato bene come per gli altri effetti avversi.

1) LEUCEMIA DOPO TERZA DOSE

Tajani aveva riferito alla stampa di alcuni problemi derivati dal covid e dal vaccino (1, 2, 3, 4). Berlusconi aveva una leucemia mielomonocitica cronica da tempo, ed ha avuto a causa di essa delle complicazioni tra cui una polmonite (1, 2, 3, 4). La leucemia gli è stata diagnosticata a dicembre 2021, poco dopo aver fatto la terza dose, che gli è stata somministrata a novembre 2021. Quindi almeno dal punto di vista temporale la correlazione sembra esserci, anche retrodatando la diagnosi di qualche mese, la si può comunque associare alla prima o alla seconda dose. Cosentino riferisce che BUTAC ha già bollato tutto come disinformazione, dicendo che non avanziamo uno straccio di prove, ovviamente esempio di proiezione, perché è BUTAC a non avanzarle e a limitarsi a dire che è tutto dato da patologie preesistenti, quando in realtà sono proprio queste patologie preesistenti a poter essere un fattore di rischio per lo sviluppo di una leucemia da vaccino. Inoltre, come se non bastasse anche in passato è successo che alcuni vaccini venissero associati alla leucemia, come quello per la difterite.

2) LA LEUCEMIA PUÒ ESSERE CAUSATA DAL VACCINO

I meccanismi teorici che spiegano come il vaccino possa causare il cancro in generale, li trovate in quest'altro post. Qui vi mostro come effettivamente ci sono alcuni casi di studio dove viene riportata l'insorgenza della leucemia a seguito dell'inoculazione. Questo studio riporta di un paziente che dopo aver ricevuto una dose di J&J ha sviluppato la leucemia mielonomonocitica, esattamente quella che è stata diagnosticata a Berlusconi. Gli autori dello studio suggeriscono che la leucemia sia stata causata dal vaccino perché si accompagnava a scleroderma, che solo molto raramente è associata a questo tipo di leucemia. Un altro studio ha associato un altro tipo di leucemia al "vaccino aggiornato" bivalente, che ha ricevuto come quinta dose, e gli autori sostengono che l'elevato numero di dosi può essere un fattore di rischio. Questi studi (1, 2, 3) riportato di altri casi di patologie del sangue associate ai "vaccini" , come ad esempio casi di linfoma, leucemia linfoblastica acuta e leucemia mieloide acuta. Tutti questi casi mostrano come i quadri clinici possano essere eterogenei e la leucemia che può insorgere sia di diversi tipi, sia può insorgere ad un diverso numero di dosi.

3) IL LIVELLO DELL'EVIDENZA

Quelli appena esaminati sono gli studi in cui l'associazione tra vaccino e leucemia è stata confermata, tuttavia le segnalazioni nelle banche dati sono molte di più. Cercando "leukemia" su openvaers emergono 895 risultati, e seppur alcuni vorrebbero prendere con scetticismo questi dati perché non confermati, l'elevato numero di report suggerisce, assieme agli studi citati, che l'associazione tra leucemia e vaccino covid non è una fantasia. Attualmente però non è stata ancora fatta una metanalisi o una review che associ la leucemia al "vaccino", per cui il livello di evidenza di cui disponiamo ci dice solo che l'associazione con il vaccino c'è, ma non sappiamo quanto sia frequente o stabilire con sicurezza una probabilità o un odds ratio rispetto ai non vaccinati. Sicuramente l'essere anziani e avere altri problemi di salute preesistenti sono fattori di rischio da non trascurare che non possono essere strumentalizzati ideologicamente come fa BUTAC per negare a priori ogni correlazione, e che anzi la rendono un po' più probabile.

CONCLUSIONI

Io personalmente credo che i politici non si siano inoculati, ma escludere a priori questa possibilità lo reputo sbagliato, perché se fosse vera ci farebbe capire che più che essere astuti manipolatori abbiano veramente sostenuto la farsa pandemica.
Il fact checker si trova con le spalle al muro: per escludere che la leucemia sia causata dal vaccino deve dimostrare che non si è vaccinato.

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PROTESTA DI OPERAI SGOMBERATA CON VIOLENZA DALLA POLIZIA

Alcuni operai di mondo convenienza scioperano per condizioni di sfruttamento, ma tutti i media tacciono.

1) LE RAGIONI DELLA PROTESTA

Facchini, autisti e montatori da fine maggio protestano perché riferiscono di lavorare in condizioni di sfruttamento. Desiderano avere un contratto giusto, lavorano come logistica e hanno un contratto per pulizia e multiservizi, vengono pagati 6,80 euro lordi un totale di 10/12 ore giornaliere. Il lavoro è talmente usurante che nessuno resiste oltre i 2-3 anni e cambiano i dipendenti di continuo, ma per la ditta appaltatrice RL2 sarebbe tutto regolare.
I lavoratori in sciopero vengono sostituiti da una ditta esterna che riporta il logo di Mondo Convenienza e lo stesso annuncio di lavoro che compare sui furgoni della ditta RL2, segno che sono sempre a nuova ricerca di personale date le condizioni di sfruttamento a cui sottopongono i lavoratori. Inizia ad aumentare anche la tensione tra gli operai perché alcuni di questi, di origine rumena, ha lanciato una controprotesta dove chiedono di eliminare il blocco, mentre i manifestanti glielo vogliono impedire, ed hanno anche tirato a forza un autista dal furgone.

2) GLI INTERVENTI DELLE FORZE DELL'ORDINE

I lavoratori che denunciano sfruttamento sono tutti stranieri, immigrati per lo più pakistani, e adesso altre proteste sono scoppiate anche a Roma e Milano, in cui i lavoratori sono nelle stesse esatte condizioni, del resto proprio nello stesso stabilimento di Campi Bisenzio c'è già stata un'altra protesta nel 2014. A quanto pare si tratta di un modus operandi tipico di mondo convenienza, visto che anche a Calderara di Reno alcune persone sono state indagate per sfruttamento del lavoro. Nonostante questo, le forze dell'ordine sono intervenute più e più volte per sgomberare la protesta con metodi violenti: caricano, colpiscono, prendono di peso e trascinano sull'asfalto i lavoratori provocandogli contusioni, malori e difficoltà respiratorie (1, 2, 3, 4). Le forze dell'ordine hanno rimosso il gazebo e nonostante i manifestanti, a cui si sono aggiunti alcuni solidali dall'esterno, si siano incatenati per non essere sgomberati sono stati comunque trascinati dalla polizia e la catena tagliata con le cesoie. C'è un video in cui sembra che i manifestanti siano stati spinti con lo scudo contro il muro e poi manganellati dalla polizia per far uscire i camion della ditta esterna a consegnare la merce. Attualmente la protesta continua, e una soluzione per i lavoratori non è stata ancora proposta.

3) L'ELEFANTE NELLA STANZA

A differenza della protesta sugli affitti eterodiretta dalla politica, di questa protesta non ha parlato nessuna principale testata giornalistica italiana, ma solo fonti giornali locali e giornali minori. Non vogliono parlarne perché difficilmente strumentalizzabile dalla politica (1, 2, 3). Quello che la situazione mostra è che degli immigrati sono stati fatti entrare in Italia per vivere in condizioni di sfruttamento e per alimentare un mercato del lavoro che sconfina nell'illegalità volto a sfruttare il più possibile i lavoratori e che trovano negli immigrati delle prede. Altro grande problema del Paese è quello delle forze dell'ordine, che hanno la licenza di esercitare violenza gratuita verso cittadini che non si possono nemmeno difendere. La beffa oltre il danno è che il cdm ha votato per abolire il reato d'abuso d'ufficio, che si ha quando un pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, nell’esercizio delle sue funzioni produce un danno o un vantaggio patrimoniale che è in contrasto con le norme di legge. Questo reato si applicava anche alle forze dell'ordine che abusavano del proprio potere, e adesso possono farlo in modo ancora più incontrollato.

CONCLUSIONI

L'Italia è un paese malato, dove proteste di lavoratori sfruttati provenienti dal vero e proprio racket dell'immigrazione vengono ignorate per dar risalto a quelle di figli di papà che dormono in tenda, occupano le università o imbrattano quadri.

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IL VACCINO UCCIDE: NUOVI STUDI CONFERMANO

Nuovi studi mostrano che esiste una forte correlazione tra la somministrazione delle dosi e l'aumento nell'eccesso di mortalità.

1) L'ECCESSO DI MORTALITÀ IN GERMANIA NON C'ENTRA COL COVID

Lo studio compara la mortalità del 2019 con quella del 2020, 2021 e 2022. Innanzitutto la prima cosa che si può notare è che la narrazione della strage da covid è falsa: la mortalità del 2020 non è superiore di quella del 2019. Invece nel 2021 e nel 2022 si registra un eccesso di mortalità spropositato: 34mila morti in più nel 2021, 66mila morti in più nel 2022. Lo studio analizza anche gli aborti spontanei, dove si registra un aumento a partire da Marzo 2021, infine confrontando le morti da covid con l'eccesso di mortalità, ha trovato che l'eccesso di mortalità registrato negli ultimi 2 anni non ha niente a che vedere con il covid, perché non è stata registrata alcuna correlazione.

2) PIÙ DOSI FAI, PIÙ MUORI

L'eccesso di mortalità è stato analizzato per fascia d'età: da 0 a 14 anni si registra un eccesso di mortalità, già trovato da questo studio, a partire da Maggio 2021, con un picco di mortalità a Dicembre 2022. Dai 15 ai 29 anni si registra l'eccesso di mortalità a partire da Giugno 2021, aumenta drasticamente a Dicembre 2022. Dai 30 ai 49 anni l'eccesso di mortalità inizia già a Marzo 2021, e come al solito raggiunge il massimo a Dicembre 2022 con dei picchi intermedi per tutto il periodo.
Nel gruppo da 50-59 anni l'eccesso di mortalità non c'è. Questo perché gli over 50 sono quelli che hanno resistito. Quelli che non si sono vaccinati, vi è un incremento solo a Dicembre 2022. Per i 60-79 anni, gruppo più eterogeneo, l'eccesso di mortalità c'è già ad Aprile 2021 che si protrae per tutto l'anno, per poi abbassarsi a inizio 2022 ed aumentare da Giugno fino a dicembre, col picco massimo. Per gli over 80 il pattern è simile a quello del gruppo precedente. I ricercatori hanno correlato l'eccesso di mortalità in tutte le fasce d'età con la somministrazione dei "vaccini". C'è una corrispondenza perfetta tra il numero delle dosi somministrate e l'aumento dell'eccesso di mortalità, come mostrato dalla fig. 8 e 9.

3) LA CONFERMA DI UN NUOVO STUDIO GIAPPONESE

In questo studio hanno rianalizzato i dati della Germania trovando gli stessi risultati, e in più hanno analizzato quelli del Giappone, sui quali ci focalizzeremo. Nel 2020 c'è stata una riduzione della mortalità (0.971 [0.956-0.987]) rispetto al 2019 (tab 1 e tab 2). Nel 2021 c'è un lieve eccesso di mortalità, mentre nel 2022 l'eccesso di mortalità è altissimo, con un eccesso di mortalità dell'8.37% (6.74%- 9.97%) che si traduce in 122158 morti in più, odds ratio 1.085 (1.067-1.103). Da notare che l'eccesso di mortalità del 2022 è maggiore di quello del triennio 2011-2013 sommato insieme, periodo in cui il Giappone ebbe terremoti di grandi dimensioni, tsunami e il disastro di Fukushima. Gli autori concludono lo studio dicendo che le previsioni disastrose di morti associate al covid fatte dalle autorità sono puro fear mongering, e attribuiscono l'eccesso di mortalità alle restrizioni e ai vaccini. È però da considerare anche che il Giappone, a differenza dei paesi occidentali, ha avuto restrizioni molto morbide, quindi il contribuito dei vaccini all'eccesso di mortalità è determinante.

CONCLUSIONI

Avevamo ragione noi. Denigrati e fatti passare per pazzi, questi studi completano le evidenze della farsa pandemica, che può ormai essere definita come un genocidio mondiale causato dalle inoculazioni. Precedentemente c'è stato anche quest'altro studio giapponese, ma studiava l'eccesso di mortalità solo limitatamente alle miocarditi, trovando una correlazione positiva col vaccino. Come se non bastasse, nuovi studi mostrano ancora una volta come quei pochi morti da covid che ci sono, sono vaccinati, e che chi riceve il "vaccino aggiornato" ha il più alto tasso di contagi.
Dobbiamo riprenderci i 3 anni di vita che ci hanno tolto, perché, bisogna ripeterlo allo sfinimento, avevamo ragione noi.

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SAMSUNG PROMUOVE L'AGENDA 2030, L'OMS E L'IDEOLOGIA WOKE

Samsung è una ditta da boicottare: tramite un'app preinstallata raccoglie soldi per l'agenda 2030, ha partecipato attivamente alla dittatura sanitaria ed è in prima linea nel contribuire alla degenerazione culturale fatta dai woke.

1) L'APP AGENDA 2030

L'app Samsung Global Goals oltre ad offrire telemetrie, ossia raccolta di dati per mezzo delle pubblicità, raccoglie anche fondi destinati ad alimentare ancora di più l'accelerazione dell'agenda 2030 dell'ONU promossa dal WEF ed integrata presso l'UNDP, una diramazione dell'ONU allineata alle tematiche del WEF. Le pubblicità contenute all'interno dell'applicazione andranno a contribuire ad una raccolta fondi da destinare ad uno degli obiettivi dell'agenda 2030, quindi non si limitano solo a fare propaganda, ma addirittura usano gli utenti come vacche da cui mungere denaro, incitando anche a fare donazioni per supportare l'agenda 2030. L'applicazione, infine, consente di avere come schermata di blocco del cellulare degli slogan della propaganda socialista, e dalla schermata di blocco stessa ti invitano a donare per le loro cause.

2) COMPLICI DELLA DITTATURA SANITARIA

Tra gli obiettivi dell'agenda 2030, nonché degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile, troviamo anche i punti 3 e 6, che sono quelli riguardante l'ambito medico e sanitario. Sempre nella pagina di presentazione dell'app, potete trovare una sezione dedicata alla farsa pandemica, non solo come si può vedere nella foto c'è una donna che mette la museruola ad un povero bambino, ma addirittura hanno predisposto nell'app stessa una funzione per farti donare soldi alla OMS, permettendo di finanziare il fondo di risposta solidale per covid-19. La Samsung ha utilizzato la sua divisione di biotecnologie per aiutare a produrre dosi di veleno Pfizer, e fin dal 2020 hanno collaborato con il governo coreano per imporre la quarantena ai cittadini "positivi" e fornire mascherine, hanno sviluppato 3 app per gli smartwatch samsung destinati aziende per tracciare le persone, misurare la temperatura e la distanza tra i colleghi, infine, hanno persino impostato l'app Samsung pay per essere utilizzata negli USA come un equivalente del green pass, permettendo di ospitare le "smart card sanitarie" e il libretto di vaccinazione digitale, favorendo e incentivando la discriminazione dei non vaccinati, anche in prima persona, perché per i loro annunci di lavoro di cinque mesi fa in America vogliono solo vaccinati, anche per lavorare da remoto, nonostante ormai sia di dominio pubblico che i vaccini sono dannosi (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9).

3) PROPAGANDA WOKE

Mentre ti dicono che se non sei vaccinato non puoi lavorare, si trovano sul loro sito pagine come questa dove affermano di voler creare ambienti dove tutte le persone possano sentirsi rispettate, e lo fanno attraverso dei seminari di propaganda gender il cui obiettivo è quello di riscrivere la "storia della sessualità" in chiave gender in puro stile orwelliano, mettendoci in mezzo anche la propaganda della teoria della razza critica, di cui si fa propaganda anche qui, con la solita retorica dell'inclusività, equità e diversità. Sono così dentro la propaganda woke da averci dedicato un'intera pagina, dove mostrano di avere diversi gruppi di risorse per i dipendenti a tema gender, CRT, che sono piccoli circoli intra-aziendali dove fare propaganda, proselitismo e chiudersi in una echo chamber, e di aderire a varie iniziative e collaborare con varie associazioni sempre a tema woke. Vi sono anche le nefandezze gretine sull'ambiente e la sostenibilità (1, 2, 3).

CONCLUSIONI

Boicottate Samsung ad ogni costo.

Non è detto che Samsung non possa mettere questa applicazione come applicazione irrimovibile, per ora sarà pre-installata su ogni nuovo modello del Galaxy. L'utilizzo delle multinazionali e del capitale per fare propaganda e lavaggio del cervello è ben teorizzata in un libro di Schwab chiamato Stakeholder capitalism, e a quanto pare la Samsung lo sta seguendo alla lettera.

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L'ESAME DI MATURITÀ È PROPAGANDA

Pensavo che l'anno scorso con la traccia sulla Segre avessero toccato il fondo, ma mi ero sbagliato. Non c'è mai limite al peggio.

1) SIERO ANGELA COME TRACCIA

Le tracce B dell'esame di maturità dovrebbero prevedere una comprensione del testo, e quindi vengono proposti saggi di un certo spessore di alcuni studiosi per vedere se lo studente è capace di leggere e capire un testo impegnativo. Quest'anno hanno completamente mandato a farsi benedire tutto ciò e hanno messo come traccia B2 un jazzista fallito che si è riciclato una carriera televisiva grazie al padre massone (1, 2).
Il testo è quanto di più piatto e scialbo si possa concepire, con il solito vuoto inno al "progresso" e all'innovazione, che nasconde un invito a sopprimere il pensiero critico, accettare passivamente qualsiasi tecnologia o cambiamento imposto dall'alto solo perché è una novità, e accettare che in nome del progresso intere compagnie possano essere chiuse e sacrificate. La retorica del progresso viene utilizzata per aprire finestre di Overton sulle cose più inaccettabili, come gli insetti e il credito sociale. Ma del resto dall'Inquisitore del CICAP e vile propagandista che ha supportato qualsiasi nefandezza, inclusi vaccino e lasciapassare (1, 2, 3, 4), non ci si poteva aspettare altro.

2) ISTIGARE ALLA PROPAGANDA UCRETINA

La traccia B3, su Oriana Fallaci, può sembrare a prima vista innocua, ma non lo è. La riflessione sul "chi fa la storia" ci può anche stare dopo 5 anni di superiori e può stimolare il pensiero, ma come è stato organizzato il tutto è un forte nudge per spingere gli studenti a fare la solita invettiva anti-Putin e filoNATO con cui dimostrare di appartenere al gregge del sistema e di "pensare" come viene ordinato dalle emittenti televisive. Nella richiesta di produzione si fa esplicito riferimento alla guerra fredda e alla minaccia nucleare, si sostiene che ancora oggi ci sono conflitti che non si placano, e si invita lo studente a discutere la tesi della giornalista (che la storia la fanno poche persone e i molti la subiscono) facendo riferimento agli attuali avvenimenti internazionali. Non potevano mettere l'Ucraina come tema d'esame in modo troppo sfacciato, e quindi ci sono riusciti con questi vili giri di parole.

3) ANCORA COVID

La traccia C1 si commenta da sé: è una lettera all'ex ministro Bianchi dove si richiede di eseguire gli esami di maturità in presenza "in sicurezza", mettendo nelle aule piccoli gruppi di candidati. Si chiede allo studente di soffermarsi sulle riflessioni espresse sull'importanza dell'esame di maturità nella breve lettera. Si può notare come l'obiettivo della traccia sia quello di spingere lo studente a parlare di quanto sia importante fare gli esami in presenza e quanto si è stati fortunati ad "uscire dalla pandemia" grazie ai vaccini, se poi qualcuno si dovesse azzardare a scrivere che non ci siamo mai nemmeno entrati e che le restrizioni sono state arbitrarie, sicuramente si troverà a prendere un voto molto basso.

4) ESAME DI IMMATURITÀ

Se in un esame di maturità solo le prime 3 tracce sono decenti e il resto è solo attualità, a cui per altro è già dedicata la tipologia di traccia C, vuol dire che c'è qualcosa che non va. Qui non si parla solo dell'abbassamento del livello scolastico degli studenti, ma proprio della funzione che l'esame di maturità ha nel sistema scolastico italiano. È neolingua del sistema il chiamare "esame di maturità" una prova dove tutto ciò che viene richiesto agli studenti, a meno che non abbiano voglia di fare slalom tra le tracce, è di ripetere a pappagallo quello che sentono dai telegiornali e influencer per dimostrare di essere bravi zombie cognitivi. Si tratta quindi a tutti gli effetti di un esame di immaturità.

CONCLUSIONI

Ormai questo esame è una confessione foucaultiana il cui unico scopo è dimostrare che lo studente ragiona come uno del sistema, che il lavaggio del cervello è stato compiuto, e che un domani accetterà tutto ciò che la scienzah gli propinerà.

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LEZIONE DI CONGIUNTIVO CON DER EINZIGE

Sono stato bombardato da offese per aver usato la forma, all'inizio del post "pensavo che l'anno scorso [...] avevano toccato il fondo" al posto del congiuntivo. Questo messaggio è rivolto prettamente a Roberto Costa che per questo motivo mi ha offeso pesantemente, e voglio lasciarlo su questo canale perché questa storia deve finire.

Qui vi riporto l'accademia della crusca

https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/uso-del-congiuntivo/104

"Richiedono l'indicativo, solitamente, i verbi che esprimono giudizio o percezione"

Si può anche aggiungere che l'uso di formule come penso che + indicativo sia preferibile rispetto al congiuntivo quando l'autore vuole esprimere una certezza piuttosto che un dubbio. Quindi il mio non era un errore, ma semplicemente un uso del verbo che sottolineava quella sfumatura di significato di cui mi sono dovuto privare perché molte persone non leggono un post o addirittura escono dal canale perché non vedono un congiuntivo dove secondo loro dovrebbe stare.

Pensare è un verbo che esprime un giudizio, quindi sia l'uso di "pensavo che avessero toccato il fondo", sia l'uso di "pensavo che avevano toccato il fondo" è corretto.
Io l'ho comunque cambiato nel post perché non è umanamente concepibile che si butti via la riflessione di un post intero per soffermarsi su un congiuntivo.

Morale della favola: se proprio volete fare i grammar nazi, almeno facciatelo bene (vedete qua il congiuntivo? Siete contenti?)

E soprattutto, non fatelo solo col mio canale. Seguite canali che non mettono manco le virgole, ma lì non vi lamentate mica. Lo fate solo qui. Ebbene, a volte (non è questo il caso) può capitare che ci siano errori nei post perché i caratteri di telegram sono pochi e scrivendo e riformulando frasi alcuni verbi possono essere messi male perché si cambia il tempo di una subordinata, o a volte la sua intera struttura senza correggere il verbo precedente e c'è l'errore. Ma che mi si accusi di pressapochismo e altre cose poco carine solo perché ho messo un verbo che non vi piace, non va proprio bene. Magari potevo anche aver sbagliato, e ve lo ripeto, a volte capita. E si deve far notare offendendo? Io qui scrivo per voi, e chi fa così sputa nel piatto in cui mangia.

Spero che queste cose non capitino più, e se volete far notare errori non offendete, altrimenti poi non vi lamentate se l'amministrazione prende provvedimenti.

Grazie e buon proseguimento di serata.
SORVEGLIANZA TRAMITE I MICROFONI DEI CELLULARI IN FRANCIA

Il governo francese fa un passo avanti verso la sorveglianza, e nonostante il dissenso, non si ferma.

1) IL DISEGNO DI LEGGE

Il senato ha recentemente approvato un disegno di legge (1, 2) proposto dal ministro Dupont-Moretti, che consentirà alla polizia di attivare la webcam e i microfoni dei dispositivi e i sistemi di geolocalizzazione di computer e cellulari nel caso qualcuno venisse sospettato di alcuni reati (art. 3): la geolocalizzazione può essere attivata per quei reati che prevedono almeno 10 anni di reclusione e l'attivazione di microfoni e webcam per quelli relativi al terrorismo e alla criminalità organizzata (1, 2, 3, 4). Come evidenziato dagli articoli, il rischio di questa nuova legge è che ogni cittadino possa diventare un potenziale informatore anche a sua insaputa, inoltre la legge consente al governo di riformare il codice penale (art. 2), compito che in precedenza poteva essere svolto solo dal parlamento. Ricordo che una cosa simile è molto pericolosa perché va a minare il fondamento stesso di una repubblica, che dovrebbe basarsi sulla separazione dei poteri. Alcune delle modifiche già apportate con questa legge sono l'estensione delle perquisizioni notturne (art. 3), prima riservate solo alla criminalità e al terrorismo, a reati normali e un'unità specializzata per la violenza domestica. Sul versante civile, invece, sono state semplificate le procedure per eseguire pignoramenti (art. 16).

2) IL CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI È CONTRO LE DISPOSIZIONI

La retorica per giustificare la legge è la solita della lotta al terrorismo, condita con un "è tutto una questione di equilibrio", sostenendo che i mezzi tradizionali utilizzati hanno perso la loro efficacia. Il consiglio dell'ordine degli avvocati ha emesso un comunicato stampa che denuncia le pesanti violazioni del diritto della legge. Le perquisizioni notturne sono state estese così tanto da poterle applicare praticamente sempre, e uso di webcam e microfoni viola pesantemente la privacy delle persone, e anche in quei pochi casi in cui la legge vieta la trascrizione delle conversazioni come nel caso delle conversazioni private col proprio avvocato, queste comunque possono essere raccolte e ascoltate. Ciò comporta una violazione del segreto professionale e del diritto alla difesa. Le disposizioni, conclude il comunicato, sono contrarie alla costituzione francese, alla convenzione europea sulla salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, e alla carta dei diritti fondamentali dell'unione europea. In nessun caso una simile violazione della privacy e di altri diritti può essere accettata con la scusa della tutela dell'ordine pubblico.

3) SORVEGLIANZA POST-GREEN PASS

Lo abbiamo sempre sostenuto che il lasciapassare avesse il fine ultimo di normalizzare le pratiche della sorveglianza, che diventano di anno in anno sempre più invasive. Con la retorica della modernizzazione si stanno facendo passare tecnologie contrarie ai diritti dell'uomo o comunque se ne fa un uso di questo tipo. In Francia almeno qualcuno si è ribellato. In Italia, la notizia dell'abolizione del reato d'abuso d'ufficio, che in teoria tutela i cittadini dagli abusi dei pubblici ufficiali, non ha destato alcuno scalpore. In Italia l'intercettazione informatica è già una realtà, essendo stata discussa da diverse sentenze della corte di cassazione (1, 2, 3). L'intercettazione informatica e ambientale può essere usata in tutti i luoghi eccetto le dimore private e l'ufficio, ma siccome l'intercettazione informatica consente difficilmente di separare tra ambiente pubblico e privato, si tende ad usarla laddove vi è il sospetto di un'attività connessa alla criminalità organizzata, o altre circostanze.

CONCLUSIONI

È innegabile che nel post-green pass gli stati, ognuno a modo proprio, stiano virando sempre più verso l'autoritarismo minacciando i diritti delle persone. La vicenda francese si aggiunge a tutte le altre delle quali ho già parlato (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7).

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IT ALERT: COS'È VERAMENTE?

Si tratta di un sistema di comunicazione non del tutto disabilitabile che verrà usato per comunicare eventuali emergenze.

1) È UN'ESERCITAZIONE

La ragione per cui se ne parla è perché è prevista in tutte le regioni, in tempi diversi, un'esercitazione d'emergenza che partirà dal 28 Giugno e che utilizzerà questo tipo di comunicazione (1, 2, 3). Negli ultimi giorni c'è stata molto confusione perché in molti hanno detto "quest'app farà la fine di immuni", ma le cose non stanno così, perché quasi ogni telefono la ha pre-installata di partenza, e non si può eliminare, perché fa parte delle impostazioni di sistema. Il fine, come si legge sul sito dedicato ad IT alert, è usarla come sistema di allarme pubblico per le future emergenze, e c'è anche la possibilità che dopo il segnale di test vi si chieda di compilare un questionario, voi ovviamente rifiutatevi, perché è tramite questo che raccoglieranno i vostri dati.

2) NON SI PUÒ DISABILITARE DEL TUTTO

Si trova sotto la voce "sicurezza" delle impostazioni del telefono, e se cliccate su "avvisi di emergenza wireless" una volta lì, troverete la schermata di IT alert e vi darà la possibilità di disabilitare le allerte. Clicca qui per vedere in dettaglio come disabilitare it alert su Android. Clicca qui invece se lo vuoi disabilitare su iOS
Tuttavia compare la scritta "messaggi di particolare rilevanza saranno ricevuti indipendentemente dalle impostazioni dell'utente", come nel caso dei messaggi relativi a queste esercitazioni, per i quali hanno deciso il livello di allerta massimo.
Su alcuni telefoni, soprattutto quelli più vecchi, può anche essere chiamato Cell broadcast, ma è la stessa cosa. L'unico modo per non ricevere alcun messaggio è spegnere il proprio telefono. Oltre al telefono, si può ricevere It alert tramite tablet o smartwatch se dotati di SIM. In linea teorica dovrebbe essere possibile eliminare completamente It alert facendo il root del telefono su Android o il jailbreak su iOS, ma non sono state ancora pubblicate guide al riguardo.

3) COME FUNZIONANO I MESSAGGI?

I messaggi vengono inviati dalla protezione civile e fanno uso della tecnologia Cell broadcast. Questa tecnologia consente di incrociare le celle telefoniche per inviare messaggi altamente specifici rispetto al luogo in cui ci si trova, e si possono ricevere anche quando la rete telefonica è saturata o c'è poco campo, funziona anche senza internet. Per quanto riguarda l'esercitazione, ogni regione riceverà il messaggio in date diverse. Attualmente quelle comunicate sono il 28 giugno per la Toscana, il 30 per la Sardegna, 5 Luglio Sicilia, 7 Calabria e 10 Emilia-Romagna. A seguito tutte le altre regioni. L'invio del messaggio di per sé non dovrebbe raccogliere dati, ed è solo fastidioso, perché utilizzerà un allarme molto forte. È una tecnologia che esiste da anni, e che viene già usata in altri paesi come USA, Inghilterra (1, 2), Australia, Danimarca e molti altri (1, 2, 3, 4, 5).

4) BOICOTTARE IL SONDAGGIO

L'unico rischio per la privacy, almeno per quello che si conosce pubblicamente di questa tecnologia, è associata alla compilazione del questionario associata al messaggio di emergenza. Il questionario andrà assolutamente boicottato, e se non volete ricevere nemmeno il messaggio, basterà lasciare spento il cellulare nelle date delle esercitazioni.

CONCLUSIONI

Vorrei farvi riflettere sul fatto che questa tecnologia è molto capillare e consente l'invio di messaggi da parte delle autorità su qualsiasi cosa. Cliccando qui potrete notare ad esempio che viene suggerito di usarla per combattere il crimine, segnalando ai cittadini di un determinato luogo la possibile presenza di un criminale così che se questi riescono ad identificarlo possono chiamare le forze dell'ordine. Fermo restando ciò, attualmente in Italia se ne parla solo per notificare emergenze.

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