Der Einzige - Il fronte intellettuale
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Chi lascia il canale sarà bannato

NO VAX contro il Marxismo (woke e rossobruni), lo stato di diritto, la democrazia, il socialismo e l'islam.

Sostenitori dell'egoismo anarchico.

Contro le donazioni.

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IPNOSI DI MASSA O DISCRIMINAZIONE VOLONTARIA?
Il
dibattito sulla discriminazione da parte dei vaccinati.

Nonostante il video possa dire cose generalmente condivisibili, non coglie l'elemento volontario della discriminazione che invece è colto dalla teoria di categorizzazione del sé di Turner: le persone categorizzano se stesse come appartenenti ad un gruppo e cercano di fare in modo che il gruppo in cui appartengono sia visto positivamente, perché se il gruppo è visto positivamente e l'identità dell'individuo si identifica con quella del gruppo, anche chi ne fa parte si sente positivo.

La discriminazione è un meccanismo che viene messo in atto per

1) sottolineare la propria appartenenza al gruppo e così avere un'immagine positiva di sé

2) vendicarsi della ferita narcisistica inflitta dal confronto con i no vax, perché fanno capire al vaccinato che ha riposto tutta la sua fiducia in un vaccino inutile.

Se vi fosse un processo di ipnosi di massa, non si potrebbe spiegare perché c'è il dissenso.
KLAUS DAVI: L'EBREO NAZISTA CHE VUOLE VACCINARCI CON LA VIOLENZA

Le televisioni stanno usando questa persona con evidenti disturbi mentali per aprire la finestra di Overton delle persecuzioni violente verso i non vaccinati.

1) DELIRI PRO-VAX

A) No-Vax terroristi sociali
In questo video Klaus Davi afferma che i non vaccinati sono terroristi sociali, richiedendo dunque delle leggi antiterrorismo apposite come il rinchiuderci in casa, abbiamo però visto che sono loro i veri terroristi. Inoltre, non si sa cosa voglia dire "terrorista sociale" né cosa voglia dire leggi antiterrorismo. Noi siamo infatti già praticamente rinchiusi, dunque qui probabilmente vuole suggerire di metterci in galera o al patibolo direttamente.

B) Bisogna vaccinare con la violenza
In questo sostiene che dovevamo essere convinti tramite il porta a porta delle forze dell'ordine, in altri termini, tramite costrizione violenta. Anche qui sappiamo chi faceva questo e perché questo non è altro che un represso, un paranoico che vuole fare il nazista contro i nazisti che a quanto pare per lui siamo noi. Poi, perché veda in noi dei nemici del popolo ebraico non lo possiamo sapere e dimostra che i veri nazisti e i veri complottisti sono loro.

C) Servizi segreti per obbligarci
Qui sostiene che ci vorrebbero i servizi segreti come in Israele (guardate caso), paese che però dimentica di citare in relazione all'eliminazione del Green Pass.

D) Siamo criminalità organizzata
Infine, qui afferma che siamo come la 'ndrangheta, altra cosa che conosce bene per via del suo parossismo per la Calabria e i suoi collegamenti con Israele (si chiama schizofrenia). Quando però l'ospite gli ricorda che la mafia ricatta come il governo, non come il no vax, cerca di uscirne fallendo miseramente e sostenendo che i vaccini funzionano. Abbiamo visto che non è così e lo stanno vedendo persino molti vaccinati.

"Agiscono sapendo di fare del male agli altri" dice lui, ma di fatto sono loro ad agire sapendo di essere palesemente in torto. Tant'è che quest'uomo di scienza non sa nulla e viene pagato per fare l'isterico in TV.

2) DELIRI RAZZIALI

Da molto tempo Klaus Davi si dà ad affermazioni e teorie da soggetto psicotico con gravi complessi di inferiorità. Difatti più volte questo è arrivato a sostenere assurdità anche in altri campi sostenendo le comunità ebraiche con un fanatismo plateale e tramite dichiarazioni decisamente esasperate, al di fuori di ogni logica razziale. Insomma, discorsi da razzista ma dal versante opposto.

Un esempio può essere questo, dove sostiene che i calabresi sono discendenti della tredicesima tribù ebraica di Israele, oppure addirittura quest'altro, dove afferma di voler diventare sindaco di Reggio Calabria per dare agli ebrei la cittadinanza onoraria. Insomma, è evidente che la sua appartenenza culturale gli è andata in testa, rendendolo un fanatico che pensa di essere perseguitato da qualche nazista sopravvissuto a un sonno criogenico.

La cosa su cui vorrei soffermarmi non è tanto il tenore dei suoi interventi, che potete approfondire sulla rete, quanto piuttosto la voglia di quest'uomo di vendicarsi dei torti subiti (neanche da lui ma dalla sua comunità d'appartenenza quasi un secolo fa) sui non vaccinati, in modo totalmente gratuito.

CONCLUSIONE
Questi sono i veri problemi della società, soggetti come tale Klaus Davi, non come il non vaccinato la cui colpa sarebbe, secondo lui, non piegarsi neanche dopo tutte queste restrizioni. Per lui il non essersi ancora vaccinati non è una risposta rispettabile ma un atto criminale.
L'opposizione è criminalità, la criminalità va eliminata in ogni modo.
Il nazista era un mostro se bussava alle porte delle case, il governo deve secondo lui; il mafioso non deve permettersi di ricattare delle persone, il governo deve. Ecco riassunto Klaus Davi, un nazistello represso usato come fenomeno da baraccone nelle tv di questo paese marcescente.

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LA DISSONANZA COGNITIVA DEL VACCINATO

1) SI VACCINANO, MA HANNO PAURA DI ENTRARE NEI LOCALI

Il vaccinato si rende conto che qualcosa non va: da un lato gli viene promessa "protezione" dal covid grazie al vaccino, dall'altro però deve portare la mascherina e rispettare il distanziamento. Una parte di lui si sente superiore perché ha aderito al culto (1, 2) del socialismo sanitario e quindi si aspetta una ricompensa sotto forma di salute e sanità di partito, ma d'altra parte egli ha il terrore di frequentare quegli stessi locali dai quali ha fatto di tutto per bandire i non vaccinati.

2) CHE COS'È LA DISSONANZA COGNITIVA?
La dissonanza cognitiva si ha quando due credenze o una credenza e un comportamento entrano in conflitto.
La credenza è "il vaccino funziona" che si scontra con i comportamenti "devo mettere la mascherina, rispettare il distanziamento etc."
Festinger, l'ideatore del concetto di dissonanza cognitiva, ci spiega che l'uomo va alla ricerca di coerenza e quando non riesce a trovarla prova a modificare i propri comportamenti o le proprie credenze (1, 2).
In questo caso non si possono modificare i comportamenti (ad esempio, non possono smettere di indossare la mascherina) né la credenza in merito ai vaccini, quindi si ha una dissonanza cognitiva non risolta.

3) I TIPI DI DISSONANZA COGNITIVA NON RISOLTA

Una dissonanza cognitiva non risolta può essere di due tipi:

a) inconsapevole:
Il soggetto non è consapevole del conflitto che sta vivendo, non potendo essere verbalizzato e discusso razionalmente può portare a sintomi somatici, disturbi d'ansia o disturbi depressivi. Ciò che distingue un conflitto inconsapevole è il fatto che il soggetto rivolge la propria frustrazione verso se stesso, e ciò può portare alla psicopatologia.

b) consapevole:
Il soggetto sa che esiste un conflitto, ma tutti gli strumenti che gli sono a disposizione per eliminarlo non funzionano, quindi necessita di trovare qualcosa all'esterno di lui per sfogare la frustrazione quando non riesce a sopportarla: un oggetto messo a disposizione da odiare ogni volta che non si riesce più a sostenere la quotidianità, come nella settimana dell'odio di Orwell.

4) LA DISSONANZA COGNITIVA DEL VACCINATO È CONSAPEVOLE!

Poiché il vaccinato non soffre di sintomi somatici (reazioni avverse a parte) si può optare per l'alternativa della consapevolezza: egli consapevolmente discrimina perché questo gli allevia una tensione e gli provoca piacere. Non c'è bisogno che egli sia al corrente dei "piani alti" affinché possa avere una responsabilità in tutto questo.

Ecco un esempio: io voglio preparare una torta al cioccolato perché mi piace ed eseguo accuratamente la ricetta e viene bene. Io preparo la torta proprio perché mi piace, e sono consapevole che mi piace. Nessuno andrebbe a dire che ho preparato la torta perché sono stato manipolato in televisione dai programmi di cucina e dagli spot televisivi. Certo, possono avermi influenzato, ma alla fine il preparare la torta implica un livello di progettualità minima delle mie azioni per raggiungere il fine del mio piacere, e quindi c'è consapevolezza.

Allo stesso modo, il vaccinato che discrimina deve attuare una serie di azioni organizzate che vengono messe in atto per soddisfare un bisogno psicologico, che è quello di alleviare la frustrazione e provare piacere sadico. Di conseguenza, è cosciente.

5) PERCHÉ L'ELEMENTO DI VOLONTARIETÀ DELLA DISCRIMINAZIONE VIENE NEGATO?

a) Non si può accettare di essere l'oggetto di odio di un'altra persona, perché una cultura eccessivamente pacifista ha disabituato a reagire alle offese e alle persecuzioni, quindi semplicemente si nega l'evidenza perché non si riesce a reagire.

b) Eliminando la componente volontaria della discriminazione, si può giocare a fare i deipnotizzatori delle masse e illudersi di avere un modo di reagire a quanto detto nella ragione precedente. Se tutto è questione di propaganda, si riduce il tutto ad un tiro alla fune mediatico tra stato e "controinformazione" che la seconda non può vincere.

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LE VIROSTAR NON SI SONO SVEGLIATE!

Bassetti ha dichiarato all'adnkronos che bisogna protestare contro il green pass.

Leggete per un attimo tra le righe.

1) dice che la misura non sarà più sanitaria, ma diventerà politica. Invece politica lo è sempre stata (approfondimento scientifico qui)

2) Egli dice che il compito del green pass è far "vaccinare" la gente. E siccome son tutti vaccinati, allora non serve.

Peccato per noi che un nuovo vaccino sta arrivando. E come nel gioco dell'oca, si tornerà al punto di partenza perché bisognerà tornare a voler far "vaccinare" la gente col nuovo "vaccino".

Lo volete capire che ci odiano tutti e non ci vuol salvare nessuno o no?

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IL GREEN PASS RIMARRÀ SENZA PANDEMIA, NOI L'AVEVAMO DETTO!

L'emergenza dovrebbe concludersi il 31 marzo, senza proroga alcuna, MA IL GREEN PASS RIMANE ALMENO SINO A GIUGNO.

Questa è la conferma (l'ennesima) che l'intento del Green Pass non era sanitario, tant'è che ormai lo sostengono anche i Covidioti stessi. Che sia per uscirne puliti, o meno stupidi, è stata sbugiardata la questione del GP come mossa volta a sconfiggere il virus.

Si è passati ora a sostenere che sia stata una scelta politica, per portare le persone a vaccinarsi. Eppure, nonostante sia innegabile che ci sia alla base del Green Pass un fanatismo vaccinale (c'è sempre stato d'altronde), ad esso si aggiungono due motivazioni ulteriori.

Vediamo perché il Green Pass DEVE rimanere il più possibile:

1) Abituare all'obbedienza, abituare ad aver paura delle leggi e di ogni minaccia riconosciuta come tale dalla massa. In altri termini, abituare a vivere la quotidianità con un proto-credito sociale; vedrete come tale dinamica tornerà con la questione ambientale, saremo qui per ricordarvelo.

2) Dare il modo ai vaccinati di continuare il proprio sfogo sui non vaccinati in maniera legittima anche dopo la fine della pandemia. D'altronde questa situazione ha generato rancore, rabbia e astio per i due anni di privazione totale della libertà. Il governo deve dunque uscirne vivo essendo l'artefice principale di questo delirio.
Per il primo anno ha dato la colpa delle proprie follie a un microorganismo, da un anno invece ha il capro espiatorio perfetto: noi. Per Draghi dobbiamo rimanere come piatto della bilancia della pandemenza, come perfetta distrazione per una società repressa che senza di noi non potrebbe vedere altro nemico che in sé stessa e nei governi che ha appoggiato.

Anche quando verrà rimosso, che sia Giugno o che sia tra due mesi, il problema del Green Pass è esser stato un banco di prova perfettamente funzionante. Se è stato accettato tutto questo, si accetterà senza esitazione l'avvenire.


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#ILMUSEODELCOVIDIOTA

VIGLIACCHERIA E VILTÀ DEI VACCINATI

Ci offende dandoci delle "merde criminali infette"

Dopodiché, poiché avrà ricevuto quel che meritava,
finge l'attacco hacker del profilo.

Non hanno nemmeno il coraggio di assumersi le responsabilità delle loro discriminazioni.


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LA DITTATURA DELL'OMS: GHEBREYESUS E IL SOCIALISMO SANITARIO

Il direttore generale dell'OMS, Ghebreyesus, è passato spesso in secondo piano durante questa pandemenza. In realtà, come ora vedremo, in questi due anni molti si sono dimenticati delle controversie politiche e sanitarie che gravitano tutt'ora intorno a quest'uomo, un vero e proprio dittatore anche peggiore di Draghi. Vediamo in cosa consiste il suo operato:

1) UN DITTATORE COME AMBASCIATORE DI BUONA VOLONTÀ

Ghebreyesus nel 2017 nominò come ambasciatore di buona volontà dell'OMS Robert Mugabe. Chi è quest'ultimo? Presidente dello Zimbabwe noto per le violazioni dei diritti umani nonché per essere stato uno dei più recenti dittatori della storia contemporanea. Uno dei suoi maggiori crimini? Mugabe fu famoso proprio per aver distrutto la sanità dello Zimbabwe, portando all'insorgenza di numerose malattie (tra cui il colera), malnutrizione e povertà assoluta (1, 2).
Mugabe ha inoltre ottimi rapporti con il partito comunista cinese, e da dove proviene l'idea di credito sociale di cui il Green Pass è una proto-manifestazione europea? Esatto, e ora i legami con la Cina sono ancora più evidenti e chiari anche a livello politico.

2) SELEZIONE RAZZIALE IN ETIOPIA

Ghebreyesus è coinvolto in prima persona con la violazione di diritti umani. Egli è stato infatti membro del Fronte Popolare di Liberazione del Tigré, partito comunista noto per le barbarie in terra etiope e le ideologie federaliste etniche. Come si può leggere qui e qui non solo Ghebreyesus occulto un'epidemia di colera per non perdere credibilità come ministro della sanità, ma attuò e sostenne anche politiche razziali federaliste. Quest'uomo è arrivato a promuovere misure politiche e sanitarie volte a ridurre le nascite e peggiorare lo stile di vita degli Amhara, un gruppo etnico etiope.
Gruppi politici del luogo hanno persino scritto all'OMS, in passato, per evitare che Ghebreyesus diventasse presidente sostenendo che egli facesse parte di un partito "il cui modo di governare è antitetico alla democrazia e al rispetto dello stato di diritto".

3) IL FANATISMO SANITARIO

Le sue politiche sanitarie, nonostante quanto detto sino ad ora faccia giustamente dubitare ce ne siano alcune, sono state sempre volte al controllo totale della vita sanitaria degli individui.
Il delirio qui è totale, ha infatti ammesso di dover urgentemente pensare alla salute di tutti i cittadini del mondo per risolvere le disuguaglianze sanitarie, ma non solo! Questo sarebbe fondamentale per porre fine alla povertà e lo sviluppo sostenibile per l'ambiente: quest'uomo è letteralmente pazzo e le sue dichiarazioni prive di senso.
Ha poi sostenuto la necessità di rendere la sanità digitale e tracciabile in tutto il mondo, in modo tale da poter intervenire con più efficienza pratica e per controllare meglio lo stoccaggio dei prodotti farmaceutici. E, infine, sostenne il fondo per rispondere a epidemie ed emergenze sanitarie (2018), tenuto su principalmente da un contributo proveniente dalla Germania e da premi finanziari di Giappone e Germania: da chi è stato istituito questo organismo? Dall'OMS e dal Gruppo della Banca Mondiale, quest'ultimo fondato da John Maynard Keynes nel '44. In altri termini, un ambiente di matrice keynesiana che ancora una volta strumentalizza le teorie economiche di Keynes al fine di giustificare investimenti inutili se non dannosi per le persone comuni.

CONCLUSIONE

Tedros Adhanom Ghebreyesus non è altro che un ennesimo dittatore fanatico,
un marxista che ha tentato in ogni modo di proporre i suoi deliri socialisti di controllo, sterminio delle opposizioni e omologazione mondiale a livello politico e sociale dapprima in Etiopia, poi in tutto il mondo tramite il suo compito di direttore generale dell'OMS. Non dovrebbe passare in sordina un personaggio così, dovrebbe essere il primo a essere ricordato dopo questa pandemia e noi qui ne abbiamo dato i motivi principali.

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LA MODIFICA DELL'ARTICOLO 41 DELLA COSTITUZIONE GETTA I PRESUPPOSTI PER VIOLARE IL DIRITTO ALLA PROPRIETÀ PRIVATA


Alessandro Fusillo sul suo canale ha pubblicato un video che spiega quali modifiche sono state apportate alla costituzione. La modifica dell'articolo 41 sancisce che l'iniziativa economica privata può essere limitata per ragioni di salute e per la tutela ambientale. Questo oltre a legittimare ciò che è stato fatto negli ultimi due anni dal punto di vista costituzionale porta di fatto a giustificare delle limitazioni alla proprietà espresse per motivi puramente arbitrari.

1) COME POSSONO LIMITARE LE ATTIVITÀ ECONOMICHE?

In questo post avevamo spiegato che le direttive dell'UE erano quelle di privarci tramite la sanità della proprietà dei nostri corpi, e tramite la tutela ambientale della proprietà dei nostri averi. La "limitazione dell'iniziativa economica privata" per la tutela ambientale può prendere diverse forme:

a) impedire di esercitare la propria attività economica se il locale non è dotato di un'adeguata classe energetica

b) vietare la vendita di certi prodotti o l'accesso a certi locali commerciali a coloro che consumano "troppo", in stile green pass

c) provocare lockdown climatici con la scusa di "risparmiare" energia.

d) impedire la vendita di certi beni per determinati periodi. Farò degli esempi da non prendere alla lettera, come il poter comprare la carne solo la prima settimana del mese, il poter acquistare elettrodomestici solo con determinati permessi, limitare la vendita di auto non elettriche e così via.

2) ARRIVA IL SOCIALISMO IN ITALIA

Le alternative "green" come auto elettriche e case sostenibili non sono alla portata di tutti. Di conseguenza si passerà ad una progressiva perdita di proprietà, e sempre più persone saranno costrette a rinunciare alla casa di proprietà o a noleggiare auto che saranno dotate di "assistenti intelligenti" e telecamere interne (per controllare che l'auto non sia danneggiata) per fare profiling con l'obiettivo di fare marketing dei dati. Si potranno aprire finestre di Overton per inserire anche le telecamere nelle case.

Ma perché parlo di socialismo? Si tratta a tutti gli effetti del progetto del WEF "non avrai nulla e sarai felice" che si fa strada. La fine di tutto ciò è trasformare la società in una economia dei servizi in cui i poveri non avranno proprietà e vivranno in una forma di socialismo estremo, e la proprietà sarà nelle mani degli stati e gestite dalle multinazionali per loro conto .

Un sistema di economia dei servizi è il più idoneo per implementare un sistema di credito sociale. Infatti, in base alla condotta del cittadino, alcuni servizi potranno essere negati o revocati, cosa impossibile per chi detiene proprietà.

3) CHE FARE?

Parlare di tutela della salute e dell'ambiente in questi termini è troppo generico.
Loro proveranno a giustificare i lockdown come misura di tutela della salute, e soprattutto lo faranno con le discriminazioni dei non vaccinati.
La tutela dell'ambiente e della salute non può comunque avvenire discriminando le persone. Se un ristoratore sarà costretto a chiudere perché consuma troppo, si tratterà a tutti gli effetti di una discriminazione. Allo stesso modo, ad un non vaccinato non potranno essere negati dei servizi perché non si può essere discriminati per ragioni personali. Basterà semplicemente dimostrare che i lockdown non solo non tutelano la salute, ma danneggiano quella psicologica. La definizione della salute dell'OMS è "la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza di malattia." Il benessere psicologico è più importante di quello fisico, e basta dimostrare che i lockdown danneggiano quello psicologico per renderli incostituzionali, anche se fossero efficaci (spoiler: non lo sono).

Il fronte intellettuale si è impegnato nel mostrare i danni psicologici dei lockdown, così come abbiamo fatto per le mascherine.

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L'EURO DIGITALE: IL NUOVO OCCHIO DEL GRANDE FRATELLO EUROPEO

L'anno scorso, a luglio 2021, sulla scia dei sempre più crescenti pagamenti cashless e del grande successo riscosso dalle criptovalute, la banca centrale europea ha avviato un'indagine pubblica per la creazione di una propria valuta elettronica, denominata "euro digitale". Questa moneta virtuale permetterebbe ai cittadini di effettuare pagamenti veloci e sicuri nei paesi membri dell'unione europea, oltre a essere un modo per incentivare la transizione digitale. Tutto molto eccitante e bello, ma che cosa si cela realmente dietro la vetrina di questa iniziativa?

1) CANCELLAZIONE DEL DENARO CONTANTE

Da diversi anni assistiamo ai piagnistei dei sudditi statalisti, i quali implorano la cancellazione del denaro contante, colpevole di essere una gran seccatura da portarsi appresso e la più grande causa di frodi ed evasioni fiscali. Questi appelli non sono caduti nel vuoto, infatti lo stato italiano ha progressivamente ridotto l'importo massimo dei pagamenti in contanti da 2999 a 1999 euro nel 2020, per poi passare da 1999 a 999 euro a partire dal 1 gennaio 2022. Con la scusa di dover combattere l'evasione fiscale e ridurre l'impatto ambientale, non è quindi un caso che l'unione europea e gli altri stati guardino con la bava alla bocca modelli come quello adottato dalla Svezia, paese dove ormai la quasi totalità dei pagamenti avviene mediante l'uso di carta di credito e bancomat.

2) CENTRALIZZAZIONE

L'infrastruttura dell'euro digitale poggerà sulla "blockchain", un registro digitale, accessibile e visibile da chiunque, in cui le informazioni (solitamente transazioni) sono tracciabili e registrate permanentemente. La blockchain è la stessa infrastruttura sulla quale poggiano Bitcoin, Ethereum e le altre criptovalute. Ma a differenza di quest'ultime che sono decentralizzate e anonime, garantendo quindi la privacy, l'euro digitale sarà centralizzato e direttamente controllato e regolamentato dalla BCE. Ovviamente esso funzionerà con i qr code, come in Cina, dove vengono usati per effettuare pagamenti tramite Wechat. Il Green Pass, uno strumento che sudbolamente vuole anche abituare le persone al codice QR, già familiare a chi utilizza i metodi di pagamenti elettronici, in Italia è stato lo strumento con il quale il popolo si è abituato a lasciarsi identificare per qualsiasi cosa.
C'è la possibilità che l'attuale SPID e l'infrastruttura digitale per il rilascio delle certificazioni verdi possano essere unite a tal proposito, in modo da costruire una identità digitale.

Perché spendere ulteriore tempo e risorse per creare apposta un'applicazione da zero quando c'è già pronta una piattaforma come lo? Basterà assegnare a tutti i possessori di Green Pass e di SPID un indirizzo unico per i pagamenti, un codice composto da una serie di numeri e lettere casuali. In questo modo il Green Pass diventerà un Green wallet, un portafoglio digitale personale all'interno del quale saranno custoditi i vostri soldi. L'euro digitale è pianificato per essere introdotto a partire già dal prossimo anno, con l'italia che quasi sicuramente farà da avanguardia. Verrà spacciato come uno strumento da affiancare al denaro contante, fino a quando, poco per volta, sarà definitivamente eliminato.

3) CONTROLLO TOTALE

Lo stato diventerà l'equivalente di un mastodontico mostro Lovecraftiano, che con i suoi tentacoli avrà il controllo su tutto e su tutti. Ogni transazione verrà registrata nella blockchain e potrà essere associata alla vostra identità, perché basterà controllare da quale indirizzo è partita. Il fine di tutto questo è ovviamente perfezionare i modelli di sorveglianza già messi in atto a partire dai primi anni 2000, con l'obiettivo di riuscire a competere economicamente con la Cina, paese che usando questi strumenti per controllare l'attività economica dei cittadini, è il paradiso degli investitori. Chiunque investe vuole degli investimenti sicuri, e quale migliore sicurezza della capacità di prevedere il comportamento umano attraverso algoritmi?

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BIPENSIERO SANITARIO: LA DITTATURA DEI MALATI SUI SANI

La pandemenza si basa su ben due falsità anti-biologiche: "tutti gli uomini sono malati" e "la malattia deve essere abolita". La vera malattia è pensare queste scemenze.

1) L'ANOMALIA NON È MALATTIA

Canguilhem distingue attentamente l'anomalia dalla malattia. L'essere umano è un vivente che, come tutti gli organismi pluricellulari, presenta un determinato corredo genetico che può presentare anomalie sia a livello germinale - ossia connaturate in noi da ben prima della nostra nascita - sia a livello somatico, ossia a seguito della costante riproduzione cellulare che ci tiene in vita (1). L'anomalia è dunque naturale in quanto è naturale che vi siano variazioni tra gli individui di una specie! "Anormale" però non equivale a "malato": l'eterocromia oculare è anormale ma non inficia la nostra esistenza.
Caguilhem afferma che la malattia è un'anormalità nel funzionamento naturale delle nostre parti (ad es. un organo che smette di svolgere il suo compito) o un impedimento concreto nelle nostre vite (as es. la perdita di udito per un musicista), nient'altro.

2) ANNIENTARE LA MALATTIA VUOL DIRE ANNIENTARE L'UOMO

Il "Siamo tutti malati" di Freud l'hanno diffuso anche le religioni tramite il peccato originale, ma ricorda Canguilhem che la malattia è normale che faccia parte della vita, ma non è la vita stessa, altrimenti sarebbe una contraddizione e sarebbe sinonimo di salute! L'essere umano la cui vita non è inficiata da disturbi non è malato, né lo sarà mai.
È normale che vi siano influenze ed è normale che si muoia, non è normale cercare di evitarlo né è normale che la malattia diventi un socialismo sanitario: siamo tutti uguali perché siamo tutti malati.
Le conseguenze sono infatti tragiche: se tutti si sentono malati, il sano verrà visto con invidia, una creatura che non si può permettere né di esistere in quanto sano né sentirsi tale.

3) PSICOANALISI DEL COVIDIOTA

Il covidiota, affetto dalla fobia di contagiarsi, subisce una regressione della personalità che si esprime nel meccanismo di difesa chiamato identificazione proiettiva.
L'identificazione proiettiva consiste nel cercare di far acquisire ad un'altra persona le proprie caratteristiche negative e nell'instillarle le proprie stesse paure in modo da renderla uguale a se stessi.

Il covidiota deve affrontare due problemi:
1) La paura del contagio.
2) La ferita narcisistica scaturita dall'esistenza di persone che non hanno paura, verso le quali il covidiota si sente in difetto.

L'identificazione proiettiva risolve entrambi i problemi: il primo viene risolto automaticamente perché se tutti hanno paura del covid questa paura non è più una fobia soggettiva: se la paura non è più la mia paura, allora è la norma. Il secondo viene risolto perché venendo meno i sani, nessuno ricorda al covidiota di essere in torto. Questo "doppio problema" indica che per il covidiota la relazione con l'altro è scissa: da un lato l'altro è cattivo perché può contagiare, dall'altro lato l'altro è buono perché anch'esso teme il Covid come me. Questa scissione dell'oggetto psicologico viene ultimata attraverso meccanismi di psicologia sociale trasferendola in due gruppi: i non vaccinati e i vaccinati. L'oggetto psicologico è scisso in due oggetti sociali distinti, e la separazione netta della coppia vaccinato-buono vs non vaccinato-cattivo indica che il covidiota è espressione di una fase della società schizoparanoide. Schizoide perché tende a dividere, paranoide perché tende ad attribuire i propri fallimenti agli altri (1, 2, 3, 4).

CONCLUSIONE

Non bisogna giustificare né compatire persone come i covidioti poiché sono persone che agiscono guidate dalla paura e dalla malattia (quella vera). La loro è una questione patologica, non la nostra, e dovrebbero vedere di risolversela nel privato senza coinvolgere altre persone pretendendo un cambio radicale nella vita altrui.
Benvenuti nel bipensiero sanitario dove il sano è malato, e dove il malato è sano ma solo perché si riconosce come malato.

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IL LOCKDOWN È LO STRUMENTO OMICIDA DI UNO STATO ASSASSINO

1) IL LOCKDOWN AUMENTA I CONTAGI E NON HA EFFETTI SULLE MORTI DA COVID

Questo studio ha mostrato che

a) i lockdown più severi hanno ridotto la mortalità del covid solo dello 0,2% rispetto agli stati che hanno adottato delle semplici raccomandazioni, una percentuale completamente irrisoria dato la bassissima mortalità della malattia.

b) La propaganda del "io resto a casa"ha aumentato la mortalità del covid, perché ha aumentato le ore di contatto tra i positivi asintomatici e persone a rischio, questi risultati sono coerenti con questo studio che ha trovato che vi era un lieve aumento nei contagi in Italia dati dal lockdown.

c) le restrizioni e sopratutto i lockdown sono uno strumento politico per introdurre e rafforzare le ideologie socialiste, ed è stato confermato anche da quest'altro studio.

2) L'AUMENTO DI MORTALITÀ IN ITALIA CAUSATO DAL LOCKDOWN (1)

In Italia è stato visto che nel 2020 le morti associate al covid erano solo il 43% della mortalità in eccesso, e che il restante 57% è da attribuire a cause non spiegate, di cui il 38% (2/3 di 57%) sicuramente attribuite al lockdown. Visto che sappiamo dall'analisi delle cartelle cliniche che la vera mortalità per covid non raggiunge le 4000 vittime, è del tutto possibile che la mortalità in Italia sia aumentata a sproposito proprio grazie ai lockdown, per cui Speranza ha da rispondere non solo del genocidio della vigile attesa, ma anche di quello provocato dai lockdown.

3) AUMENTO DI DISTURBI PSICHIATRICI ASSOCIATI AI LOCKDOWN

Il lockdown porta ad un aumento dei disturbi dell'insonnia che colpisce quasi il 40% del campione studiato, inoltre le misure effettuate con la scala DAAS hanno riportato un incremento della sintomatologia ansiosa, depressiva e aumento dello stress, questi sintomi erano positivamente correlati con l'uso di internet e più gravi nelle donne e tendono a peggiorare in coloro che già ne sono affetti (1). L'incremento sia dei disturbi mentali (1) che del sonno si sono verificati in tutto il mondo (1, 2), l'insonnia può portare all'insorgenza di altri disturbi, sia fisici che mentali (1, 2). Tutto questo è associato con un aumento di assunzione psicofarmaci (ipnotici, antidepressivi e benzodiazepine) nella popolazione, soprattutto nelle donne (1).
La presenza di disturbi mentali è stata trovata anche da altri studi che hanno indagato la condotta alimentare durante il lockdown, ed hanno visto che vi è stato un aumento sia nell'assunzione di cibi ipercalorici, sia sia nelle calorie introdotte durante i pasti (1) e che l'assunzione di calorie è positivamente correlata con lo stress, l'ansia e la depressione causata dal lockdown (2).

4) AUMENTO DEI DISTURBI PSICHIATRICI NEI GIOVANI

Il lockdown ha rovinato la vita di molti giovani. Questa review ha mostrato che
a) nel 57,4% degli studi esaminati i sintomi di ansia erano aggravati

b) la prevalenza dei disturbi d'ansia è dall'1,8% fino al 49,5%.

c) la prevalenza della depressione grave è aumentata dal 10% al 27%

d) i tentativi di suicidio sono aumentati di 1,74 volte

e) e ovviamente i disturbi del sonno sono aumentati da un base rate del 40% fino al 62%

La popolazione adolescente è particolarmente a rischio di questi disturbi, perché l'uso di internet per sopperire alla mancanza delle attività all'esterno invece di alleviarli li intensifica, e perché il maggior tempo a casa li rende bersagli di violenza da parte dei genitori (1).

CONCLUSIONE

I lockdown causano aumento dei disturbi mentali (1, 2) e un aumento della mortalità (1) anche negli anziani. Ma i lockdown non li avevamo fatti proprio per proteggere i nonni?
La risposta è che il lockdown, come il vaccino, uccide. Ma non solo: distrugge l'economia di un intero paese, rende folli le persone, provoca disoccupazione, promuove l'uso di droghe, l'obesità e malasanità (1, 2).
Si tratta solo di un puro esercizio di potere e di sadismo, per distruggere la propria popolazione ed è quanto di più lontano vi sia dalla tutela della salute.

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LA CRIMINALIZZAZIONE DEL DISSENSO

In tutti i regimi totalitari quelli che dai posteri saranno chiamati "la resistenza" sono nel tempo presente criminalizzati. La retorica televisiva si basa sul considerare "egoisti" e "irresponsabili" coloro che rifiutano il veleno di Pfizer, e spesso quando i toni si accendono invocano nei nostri confronti anche la condanna a morte, ma vediamo perché.

1) L'IMPORTANZA DELL'ESISTENZA DEL NEMICO

Non basta dire che siamo dei nemici. Il concetto di nemico è complesso, e come spiega Carl Schmitt, l'atto stesso di dividere la popolazione tra amico e nemico è alla base stessa dell'esistenza della politica (1). Questo significa che chi può decidere chi è il nemico è dotato del potere politico, per cui per un dittatore come Draghi anche il solo poter decidere che noi siamo i nemici è un'affermazione di potere. Pertanto più si riconosce che il nemico è costituito dai non vaccinati, più il sistema afferma il suo potere.
Dal punto di vista psicologico il regime crolla dal momento che i cittadini non accettano la definizione di nemico offerta dal regime, ma decidono di testa propria chi o cosa è il nemico. Ad esempio, in Canada anche le forze dell'ordine iniziano a supportare la protesta dei camionisti perché il popolo ha deciso di sua volontà che il nemico è il regime fantoccio del WEF innalzato da Trudeau.

2) IL NEMICO ASSOLUTO

Ma non è finita qui. Il nemico non deve essere un nemico qualsiasi, un dittatore sceglierà come capro espiatorio quello che viene considerato come "nemico assoluto". Il nemico assoluto è un nemico che non ha diritti, che è senza terra ed è completamente delegittimato. La differenza col nemico tradizionale è che quest'ultimo è caratterizzato da una forza politica o da un altro stato, ed è dotato di diritti. Ad esso è riconosciuta legittimità e anche in caso di sconfitta la punizione non può essere mai severa, il nemico assoluto invece è concepito per essere completamente eliminato, perché egli occupa la stessa terra di colui che lo ha dichiarato nemico (1).

3) CHE TIPO DI GUERRA SI FA CONTRO UN NEMICO ASSOLUTO?

La guerra contro un nemico assoluto è di tipo totale: è sulla base del tipo di nemico che si sceglie il tipo di guerra. Sbagliano coloro che paragonano la lotta contro i no vax ad una retorica militare, perché è in realtà una retorica di sterminio condita da eufemismi. Il nemico assoluto quindi si combatte innanzitutto ingannandolo.

Trudeau nella sua comunicazione ai media manda un messaggio molto ambiguo: da un lato cerca di rassicurare e dire che non saranno violati i diritti di nessuno, e che le misure saranno "proporzionate" rispetto alle necessità richieste, dall'altro lato però non si nasconde che verrà impedito a delle persone di accedere ai propri conti per mangiare. Si tratta a tutti gli effetti di una tattica militare di assedio per far morire di fame i protestanti.

Queste tattiche vengono applicate anche in Italia, dove le violazioni della libertà sono chiamate "restrizioni" e gli strumenti di assedio fisico e psicologico vengono chiamate "misure sanitarie". In realtà non lo sono.
Si tratta di tattiche di assedio.

CONCLUSIONE

Quello che ho appena detto può sembrare estremo, e lo capisco. Ma non sono mai esistiti i presupposti di scientificità del green pass, né dei lockdown, né dei vaccini, né dei tamponi.
Sono state fin dall'inizio le armi per distruggere a poco a poco la minoranza che si vuole opporre alla società dei qr code, la minoranza di esseri umani veri e liberi che non si è lasciata plagiare completamente dalla propaganda di sinistra che ci vuole tutti deboli, fiacchi ed edonisti, ma soprattutto assuefatti dal consumo dei servizi che vogliono propinarci.
Dobbiamo prendere coscienza che siamo finiti in una guerra, e che il nemico siamo noi.

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L'USO DELLA LEGGE PER FAR VALERE I NOSTRI DIRITTI È PRIVO DI RISCHI?

1) CHIAMARE I CARABINIERI QUANDO NON TI FANNO ENTRARE CONVIENE SEMPRE?

Una dittatura si regge sulla collaborazione di tutti. Non c'è niente da fare. Molto spesso quando si incita a fare denunce, a chiamare le forze dell'ordine quando viene vietato l'ingresso agli esercizi commerciali e simili, non si tiene conto del fatto che anche le forze dell'ordine sono persone, e come tali vi è un'alta probabilità che siano collaborazionisti del regime. Quindi è una cosa da fare con cautela, perché potrebbe capitare che i cosiddetti tutori della legge invece di aiutarvi peggiorino le cose multandovi.
È ad esempio successo a questa professoressa che è stata multata dopo che ha chiamato il 112 perché gli studenti si rifiutavano di fare lezione in quanto era sprovvista di ffp2.
Quindi rimanete coi piedi per terra.
Non potete mai avere la certezza che non facciano i collaborazionisti perché sono umani anche loro, esposti alla propaganda e soprattutto sono vaccinati. Loro non hanno la minima idea delle condizioni in cui viviamo e ciò che dobbiamo sopportare. Chiamarli dovrebbe essere un'opzione quando si è sicuri, anche con le normative vigenti, di non aver commesso un'infrazione. Perché altrimenti ci guadagnate solo una multa (in realtà una sanzione amministrativa) o peggio. Dovete considerare che è possibile impugnare il verbale, ma anche qui, si tratta sempre di un calcolo razionale che occorre svolgere in base alla situazione.

2) DENUNCE E RICORSI: ARMA A DOPPIO TAGLIO

Anche nel denunciare e fare ricorsi bisogna stare molto attenti, perché vale lo stesso discorso di prima.
L'avvocato Fusillo in questo video ha spiegato che i sanitari che hanno partecipato al suo ricorso collettivo contro l'obbligo del veleno Pfizer sono stati condannati a pagare 103mila euro di spese di soccombenza.
E in questo breve video addirittura spiega che il consiglio di stato dice che i vaccini non comportano rischi e se ci sono non fa niente.
Quindi è normale che le cause in questo paese si perdono e si perderanno. Certo ci sono delle piccole speranze, come l'annullamento della sospensione dello stipendio ai lavoratori non vaccinati. Però è sempre meglio rimanere cauti, perché ogni causa che perdiamo offre dei precedenti per dare una legittimità giuridica (seppur fantoccia) di tutto quello che sta succedendo.

3) CHE FARE QUINDI?

L'atteggiamento che noi condanniamo esplicitamente è quello di coloro che vogliono la ricetta pronta per la libertà, e quanti scrivono sotto ai post "parlate parlate, ma non fate nulla". Ebbene, mettetevi in testa che mai nessuna denuncia vi salverà e mai nessun ricorso miracoloso arriverà se voi state con le mani in mano. Come detto nei due punti precedenti, i carabinieri che chiamate per far valere i vostri diritti e i giudici che dovranno esprimere una sentenza sui vostri ricorsi sono esseri umani. E come tali esporranno nelle azioni e nei giudizi i propri valori personali. Non possiamo delegare agli avvocati quella che è anche la NOSTRA battaglia e li dobbiamo aiutare nel modo che possiamo, iniziando a diffondere le corrette informazioni disponibili anche nel nostro canale sui vaccini, sui lasciapassare e sulla pericolosità del covid.

CONCLUSIONE

Solo se riusciremo a sensibilizzare chi deve giudicarci o in teoria venire in nostro soccorso, allora le sentenze incominceranno ad essere emesse in nostro favore e a prendere le multe saranno coloro che chiederanno la carta nazista e non noi.
E per sensibilizzare dobbiamo sapere. Dobbiamo studiare.
Ecco quindi "che fare".
L'IMPRINTING IMMUNITARIO: ECCO PERCHÉ I DOSATI SI CONTAGERANNO SEMPRE

Questo post analizzerà alcuni risultati interessanti di questo studio

1) I NON VACCINATI HANNO UNA RISPOSTA IMMUNITARIA DIVERSA DAI VACCINATI

La risposta immunitaria dei vaccinati si basa prettamente sulle Igg, il vaccino provoca una massiccia produzione di questi anticorpi che declinano molto velocemente con il tempo (in 9 mesi si riducono di 20 volte). Questi anticorpi sono altamente specializzati per la proteina spike e quindi riescono a legarsi ad essa anche quando si presenta in alcune varianti (non sono state studiate omicron e delta) simili a quelle del ceppo originale. Invece la risposta immunitaria dei non vaccinati è per la prima settimana più selettiva verso il ceppo originale rispetto alle varianti, ma dopo una settimana la risposta immunitaria subisce un'evoluzione che la rende capace di rispondere anche alle varianti.

2) IMPRINTING IMMUNITARIO: I VACCINATI CHE SI CONTAGIANO NON SVILUPPANO RISPOSTA IMMUNITARIA EFFICACE PER LE VARIANTI

Analizzando il plasma dei vaccinati contagiati dalle varianti, è stato visto che coloro che poi venivano contagiati da una variante continuavano a sviluppare anticorpi prettamente per il ceppo originario, perché la spike del vaccino è solo del ceppo originario. Da questo possiamo dedurre che il vaccinato rispetto al non vaccinato è più suscettibile alla reinfezione. Gli autori dello studio nella discussione dicono che i vaccinati sono "condannati" a perpetui "booster" per mantenere la risposta immunitaria alta. Ma io mi sento di aggiungere che anche la produzione di nuovi vaccini "aggiornati" sarà fallimentare: il sistema immunitario ha ricevuto come imprinting la proteina spike del ceppo originario e si è "settato" per rispondere in quel modo. Chi invece riceve l'infezione in modo naturale avendo visto più genoma del virus potrà procedere pian piano a sviluppare anticorpi anche per le altre varianti che sono più efficaci di quelle prodotte dal vaccino, coinvolgendo anche una risposta immunitaria basata sulle Iga e le Igm.

3) IL VACCINO RIMANE ALMENO 60 GIORNI NEI LINFONODI E FINO A 28 NEL SANGUE

Il vaccino rimane nei linfonodi per almeno 60 giorni, la parola "almeno" è stata inserita perché dopo questo periodo non sono stati più raccolti campioni di tessuto. Ma la cosa più importante è che è possibile trovare tracce di proteina spike anche nel sangue fino a 28 giorni dopo l'iniezione. I ricercatori spiegano anche che la proteina spike viene difficilmente individuata dopo qualche giorno perché la massiccia produzione di anticorpi ne impedisce il rilevamento, ma con un metodo impiegato per "filtrare" questo effetto degli anticorpi ha di fatto rilevato la presenza della spike fino a 28 giorni.

CONCLUSIONE

Lo studio suggerisce che nel breve periodo la risposta immunitaria del vaccino produce più anticorpi per le varianti, ma poi sul lungo termine l'immunità naturale è migliore. È da notare che questo risultato non è d'accordo con il resto della letteratura scientifica: tanti altri studi che spiegano che l'immunità naturale è superiore sotto ogni aspetto rispetto a quella data dal vaccino che invece ne esce fuori abbastanza fragile e precaria (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13). Voglio sottolineare ancora una volta che gli autori per rimediare all'imprinting del sistema immunitario propongono delle vaccinazioni compulsive per chi ormai è "condannato".

Il fenomeno dell'imprinting immunitario getta i presupposti per una speculazione politica per una pandemia eterna, perché i vaccinati riprenderanno sempre il covid, e porteranno a selezionare sempre nuove varianti. Il vaccinato invece di essere quello che protegge se stesso e gli altri è quello che invece li mette a rischio, perché il non vaccinato si contagia una volta, si fa la sua malattia, guarisce e sviluppa anticorpi per le varianti. Il vaccinato invece oltre ad essere un pericolo per lo stato di diritto a causa delle sue idee fanatiche e liberticide, è un pericolo anche per la sanità pubblica.
LA SCIENZA TI DICE DI NON FIDARTI DELLA SCIENZA.

In questo preprint sono stati valutati tutti i trial clinici COVID.

1) OUTCOME PRIMARIO INCONSISTENTE

Nella metà (47%) dei trial l'outcome primario raggiunto nello studio pubblicato era in contraddizione con quello dichiarato, questo è fondamentale perché l'outcome primario definisce quello che è il risultato principale che lo studio deve raggiungere. Questo viene stabilito a priori per fare in modo che i ricercatori non "barino" durante lo svolgimento dello studio. Si può barare in due modi

1) HARKING: sviluppare dopo la ricerca le ipotesi sperimentali. Ciò significa che il proprio studio non ha senso, perché è la cornice teorica che fornisce il quadro interpretativo dei dati. I dati sono come una lingua straniera che non si conosce. Chi fa scienza usa le teorie come un dizionario per tradurla, mentre chi fa harking inventa la lingua al momento

2) P-HACKING: Aggiungere o togliere soggetti dal campione di studio finché si raggiunge un p value significativo (vedi i commenti per il significato di p value) in modo da avere l'effetto desiderato

La violazione dell'outcome primario comporta una o entrambe le situazioni precedenti.
L'outcome si chiama primario anche perché essendo il risultato principale dello studio non è obbligatorio fare i confronti multipli. Sbagliare l'outcome primario significa scrivere una frode.

2) LA VALUTAZIONE DELLA TRASPARENZA (ONESTÀ) DEGLI STUDI

a) Registrazione degli studi.
Solo il 55% degli studi è stato registrato prima dell'inizio dello studio. Se uno studio non viene registrato prima, non possiamo sapere qual è l'outcome primario.

b) Accessibilità dei protocolli
Il protocollo del trial era accessibile solo il 39% delle volte e le analisi statistiche erano accessibili solo il 29% delle volte. Questo significa che si è potuto tentare vari test statistici con vari modelli finché non è stato raggiunto il risultato desiderato (p-hacking)

c) Accessibilità dei dati
Delle 244 pubblicazioni studiate, solo 150 hanno reso i dati disponibili. Di questi 150 studi, 103 consentivano l'accesso ai dati tramite email ai ricercatori, solo 32 li hanno resi disponibili per tutti.

d) Correttezza dei dati
Solo il 32% degli studi ha riportato in modo chiaro l'outcome primario, degli studi che dovevano essere in doppio cieco, solo il 40% ha spiegato cosa doveva essere in cieco e come. Ed infine, cosa più importante, le reazioni avverse erano state studiate adeguatamente solo nel 15% degli studi.

3) IL FALLIMENTO DELLA PEER REVIEW

Sono state confrontate le versioni preprint degli articoli con quelli poi pubblicati, si è notato che il protocollo è stato inserito solo nel 17% e le analisi statistiche nel 13% degli studi che non li avevano. Solo nell'8% degli studi che non riportavano come erano state studiate le reazioni avverse è stato chiesto di inserire i dati in merito, e solo all'8% degli studi che non lo indicavano è stato chiesto di indicare per quanto tempo hanno studiato le reazioni avverse con una completa negligenza da parte di chi doveva esaminare l'articolo.
Un articolo scientifico dopo essere stato selezionato viene spedito almeno a due referee indipendenti che dovrebbero studiarlo criticamente, inviarlo indietro al mittente e pretendere dei chiarimenti sui metodi e i dati.
Lo studio che sto esaminando indica che la peer review non è stata praticamente fatta.

CONCLUSIONE

I ricercatori hanno spiegato che la scienza riguardo al covid è la peggiore di tutte. Su pubmed e "covid 19" conta 228985 risultati, di cui 137370 solo nel 2021. Negli anni precedenti al covid, la media di articoli annui pubblicati di ogni disciplina raggiunge i 2 milioni (1) e gli articoli sul covid rappresenterebbero il 6% delle pubblicazioni rispetto agli anni passati. Questa è una cifra che denota che da un lato la pandemenza è stata una psicosi di massa, dall'altra che il covid è diventato il tentativo di ricercatori incapaci di far carriera con la moda del momento scrivendo articoli-spazzatura per le case farmaceutiche.
Voi vi fidate di questa scienza?
Io no.
Der Einzige - Il fronte intellettuale pinned «LA SCIENZA TI DICE DI NON FIDARTI DELLA SCIENZA. In questo preprint sono stati valutati tutti i trial clinici COVID. 1) OUTCOME PRIMARIO INCONSISTENTE Nella metà (47%) dei trial l'outcome primario raggiunto nello studio pubblicato era in contraddizione…»
PROPAGANDA AI BAMBINI: INSEGNARE NELLE SCUOLE IL CULTO DEL VACCINO

In questo articolo si propone di insegnare ai bambini i "valori" della vaccinazione e delle museruole.

Sappiamo benissimo che è propaganda, ma perché vogliono usare i bambini nella propaganda?

La risposta è molto semplice: le ideologie vogliono imporsi a tutti i costi. L'arma più efficace per le ideologie è quella di nascondere la loro natura politica e presentarsi come leggi di natura. I bambini sono concepiti dal senso comune come naturali e spontanei, quindi quale migliore modo per far passare una ideologia come legge di natura se non far in modo che i bambini ripropongano in modo spontaneo i comportamenti e i valori dell'ideologia?

Il fedele dell'ideologia che inizia a nutrire dei dubbi, pensa "se lo fa un bambino allora è normale". E quindi allontana i dubbi in lui appena sorti.

Dire che qualcosa fa parte della natura umana è il miglior modo per farla accettare alle persone.

Abbiamo avuto l'esempio più eclatante con la psicosi della teoria del gender, che oggi inizia ad essere "tollerata" perché vi è stata una massiccia propaganda in America, e lo stesso vogliono fare per il vaccinismo, segno che su questa finta emergenza vogliono costruire un nuovo ordine sociale stabile e duraturo.

Ma noi glielo dobbiamo impedire.

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IL CULTO DEL VACCINO COME CULTO DELL'ODIO

Che legame c'è tra la setta del vaccino e la violenza che ci infliggono?

1) LO STATO È IL MONOPOLIO LEGALIZZATO DELLA VIOLENZA

Come spiega Ayn Rand, lo stato fonda la sua esistenza sull'esproprio della violenza dei cittadini. Quello che esso fa è rendere la violenza un servizio ed averne l'assoluto monopolio. La violenza viene venduta derubandoti tramite le tasse per pagare forze dell'ordine che ti manganellano durante le manifestazioni e chiedono il lasciapassare totalitario mentre stai dal barbiere.

Questo monopolio è stato concesso allo stato perché la violenza fa paura, quindi si è pensato che se fosse di proprietà esclusiva di qualcuno che può esercitarla limitato da leggi, le persone nella vita quotidiana potessero vivere in una relativa sicurezza.
Non è così, e lo abbiamo visto: le democrazie sono per loro natura totalitarie, esse mimetizzano la loro ferocia, ma sempre sono state dittatoriali e basta non seguirne le regole implicite per accorgersene.

2) IL GREEN PASS È SOLO LA LICENZA DI POTER ODIARE

L'aggressività è propria dell'uomo in quanto predatore. Volerla eliminare dalla società e dall'uomo è impossibile e assurdo, eppure dopo la seconda guerra mondiale abbiamo avuto quasi un secolo di propaganda pacifista di sinistra volta ad abolire qualsiasi forma di espressione dell'aggressività, a cui la massa ha aderito ignorando che il fine di tale propaganda fu di espropriare tutti dalla propria aggressività per trasformare una componente della natura umana in un business.
In Sorvegliare e Punire viene spiegato che dal momento che viene repressa qualsiasi forma di aggressività, quest'ultima diventa marketing attraverso teatro, cinema, musica e aggiungiamo noi ora videogiochi. Ma i regimi osano fare di più, perché ti restituiscono e ti legittimano ad essere aggressivo ed odiare a patto che tu lo faccia come dicono loro. Non puoi odiare tutti, ma soltanto i novax. E puoi odiarli nella modalità che loro ti dicono, cioè discriminando.

3) LA DISCRIMINAZIONE COME TORTURA

La discriminazione è una tortura, non c'è niente da dire. Si tratta però di una tortura che viene applicata con l'inganno: la differenza tra il prendere una persona e immergerla nella pece e nel discriminarla è che se la discriminazione è fatta bene la persona non sa di essere torturata, e se non lo sa, non può reagire con una reazione appropriata. Siccome contro di noi lo stato ha istituito una guerra assoluta, la legge di questa guerra è ingannarci e dissimulare la violenza che ci infliggono in tutti i modi.

Il miglior modo per combattere un nemico è non fargli sapere che lo stai combattendo. Quindi lo stato concede al vaccinato di odiare secondo la modalità della discriminazione, perché chi odia da un lato vuol tenersi stretto il suo monopolio della violenza, d'altro lato vuole vendertelo come un abbonamento ad amazon, facendotelo pagare una dose ogni 4 mesi.

CONCLUSIONE

Per loro discriminare un non vaccinato è come uccidere qualcuno in un videogioco, una violenza indiretta e sublimata per soddisfare un bisogno in modo parziale e controllato. Il green pass è quindi stato non solo lo strumento per entrare nei corpi, ma anche nelle menti. L'assuefazione del vaccinato non è quella della mascherina e della farsa pandemica, ma quella di poter odiare in sicurezza dopo aver subito per tutta la sua vita una propaganda pacifista volta a reprimere tutta la sua aggressività. Il green pass è stato il frutto proibito di questa generazione, e dopo che ne hanno avuto un assaggio non potranno più farne a meno, ma non perché senza non si sentono sicuri di andare a mangiare una pizza, ma perché senza di esso non ci può più essere un Fiorello che prende in giro i danneggiati da vaccino, non ci può essere una Ronzulli che grida in prima serata che i no vax gli fanno schifo e che sono dei parassiti, e non ci può
essere l'esercente che può esercitare i suoi 15 minuti di odio vietandoci i suoi prodotti.

IL GREEN PASS È COME LA SETTIMANA DELL'ODIO DI ORWELL, MA DURA TUTTA LA VITA.

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