**RIFIORIRE NELL'ALBA DELLA CONSAPEVOLEZZA**
Lo stato di malessere indica la presenza di elementi negativi (traumi, soprusi, torti subiti, deprivazioni, vuoti affettivi, ecc.) che abbiamo introiettato nel corso della crescita. A volte è un malessere esistenziale, il non aver trovato lo scopo della propria vita. È possibile uscire da questo stato di malessere? Certamente sì! La prima condizione è divenire consapevoli di questo malessere, dargli un nome e un cognome per poi intraprendere il percorso che ci consente di risanare le ferite, di pulire le arterie del cuore dal tossico veleno dell'angosciosa solitudine e di rifiorire nell'alba di una lucente primavera. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
Lo stato di malessere indica la presenza di elementi negativi (traumi, soprusi, torti subiti, deprivazioni, vuoti affettivi, ecc.) che abbiamo introiettato nel corso della crescita. A volte è un malessere esistenziale, il non aver trovato lo scopo della propria vita. È possibile uscire da questo stato di malessere? Certamente sì! La prima condizione è divenire consapevoli di questo malessere, dargli un nome e un cognome per poi intraprendere il percorso che ci consente di risanare le ferite, di pulire le arterie del cuore dal tossico veleno dell'angosciosa solitudine e di rifiorire nell'alba di una lucente primavera. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
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Riparti da te, dai tuoi sogni infranti, dai tuoi rimpianti, per darti il permesso di essere te stesso! E il viaggio continua... Grazie.
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**APRIRE LA PORTA DEL SORRISO**
Sorridere è una porta dell'io verso il tu attraverso cui trasmettere accoglienza, disponibilità e apertura all'incontro. Quante persone ci sorridono durante il giorno? E noi siamo capaci di sorridere per primi? Certo, non sempre si può sorridere ma cercare di sentirlo dentro di noi è sempre possibile anche perché è sempre meglio accendere una luce sul nostro e altrui volto piuttosto che rimanere rinchiusi nell'anfratto di un'oscurità. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
Sorridere è una porta dell'io verso il tu attraverso cui trasmettere accoglienza, disponibilità e apertura all'incontro. Quante persone ci sorridono durante il giorno? E noi siamo capaci di sorridere per primi? Certo, non sempre si può sorridere ma cercare di sentirlo dentro di noi è sempre possibile anche perché è sempre meglio accendere una luce sul nostro e altrui volto piuttosto che rimanere rinchiusi nell'anfratto di un'oscurità. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
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Che relazione c'è tra l'essere assertivi e sviluppare delle possibili relazioni tossiche? L'assertività parte dal coraggio di dire la verità a se stessi e di decidere che volersi bene è il primo passo da compiere per instaurare delle relazioni sane e vitali. E il viaggio continua... Grazie della condivisione. 🙏
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La vita affettiva e quella relazionale sono due aspetti cruciali per definire il cammino di maturazione degli adolescenti verso una pienezza della vita adulta. In questa nuova puntata esamineremo alcuni aspetti per comprendere la natura di queste due tappe e il livello di maturità raggiunto o da raggiungere. E il viaggio continua… Grazie. Pietro Lombardo Per seguire la diretta in streaming: https://www.radiomater.org/it/streaming.htm
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**QUAL'È LA MISURA DEL NOSTRO EGO**
La prova di una reale autonomia a livello relazionale è la capacità di stringere dei legami e di sperimentare un senso di vicinanza pur rimanendo fedeli a se stessi. Questo significa che se non permettiamo all'altro di esistere nella libertà del suo vero sé, senza che debba rinunciare alle sue aspirazioni più profonde, non siamo capaci di amare in modo maturo ma infantile ed egocentrico. Un senso dell'io ipertrofico invade lo spazio della relazione come un mobile enorme che occupa una stanza intera non permettendo ad altri elementi di farne parte. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
La prova di una reale autonomia a livello relazionale è la capacità di stringere dei legami e di sperimentare un senso di vicinanza pur rimanendo fedeli a se stessi. Questo significa che se non permettiamo all'altro di esistere nella libertà del suo vero sé, senza che debba rinunciare alle sue aspirazioni più profonde, non siamo capaci di amare in modo maturo ma infantile ed egocentrico. Un senso dell'io ipertrofico invade lo spazio della relazione come un mobile enorme che occupa una stanza intera non permettendo ad altri elementi di farne parte. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
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**QUALE AMORE PER I FIGLI**
Un genitore non può amare i figli perché c'è l'obbligo di amarli, perché non si può amare per il dovere di farlo. Per amare un figlio dobbiamo amare anche noi stessi, ovvero la parte di noi bambina che va ascoltata e compresa. Dovremmo capire che bambini siamo stati, se siamo stati amati o non amati e ricordare come siamo stati capendo cosa ci faceva soffrire e cosa ci faceva stare bene. In questo modo l'amore nasce da dentro, come una sorgente pura che sgorga nella sua prorompente vitalità e slancio generoso. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
Un genitore non può amare i figli perché c'è l'obbligo di amarli, perché non si può amare per il dovere di farlo. Per amare un figlio dobbiamo amare anche noi stessi, ovvero la parte di noi bambina che va ascoltata e compresa. Dovremmo capire che bambini siamo stati, se siamo stati amati o non amati e ricordare come siamo stati capendo cosa ci faceva soffrire e cosa ci faceva stare bene. In questo modo l'amore nasce da dentro, come una sorgente pura che sgorga nella sua prorompente vitalità e slancio generoso. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
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Vi sono varie forme d’amore. L’amore goloso è quello che richiede tutto ciò che non abbiamo ricevuto dall’infanzia. Poi abbiamo l’amore dovere che ci obbliga a voler bene a qualcuno.. Infine l’amore gratuito, un sole che splende nei cieli della vita.. E il viaggio continua… Grazie. P. Lombardo
❤5
**SENTIRSI AMATI NELL'INFANZIA**
Un bambino che si sente sicuro di essere amato crederà che nel mondo ci saranno persone che lo ameranno e apprezzeranno. E se qualcuno non lo amerà o non lo stimerà, non lo considererà un problema grave. Penserà: "Va bene, non gli piaccio, ma ci saranno altri a cui piacerò sicuramente e che sapranno apprezzarmi". Al contrario, un bambino insicuro, crescendo, penserà: "Questa persona adesso mi ama, ma forse smetterà di amarmi, prima o poi capirà che non valgo. Il mio datore di lavoro si accorgerà che non sono all'altezza. Il mio partner realizzerà che non merito il suo amore". Ecco perché far sentire amato e apprezzato un bambino lo renderà un adulto forte e sicuro del suo valore per sempre. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
Un bambino che si sente sicuro di essere amato crederà che nel mondo ci saranno persone che lo ameranno e apprezzeranno. E se qualcuno non lo amerà o non lo stimerà, non lo considererà un problema grave. Penserà: "Va bene, non gli piaccio, ma ci saranno altri a cui piacerò sicuramente e che sapranno apprezzarmi". Al contrario, un bambino insicuro, crescendo, penserà: "Questa persona adesso mi ama, ma forse smetterà di amarmi, prima o poi capirà che non valgo. Il mio datore di lavoro si accorgerà che non sono all'altezza. Il mio partner realizzerà che non merito il suo amore". Ecco perché far sentire amato e apprezzato un bambino lo renderà un adulto forte e sicuro del suo valore per sempre. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
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**ACCETTARE I LIMITI ALTRUI**
Quando accettiamo i limiti dell'altra persona, la rabbia che deriva dalle aspettative frustrate si trasforma in compassione e, se necessario, nel desiderio di aiutarla a crescere e migliorare. Se nella nostra mente l'altro dovrebbe essere come vorremmo che fosse, in automatico scatta il senso della frustrazione quando assume atteggiamenti e comportamenti difformi da ciò che ci aspettiamo. Una relazione sana riconosce e accetta i limiti altrui come parte integrante della relazione stessa. Ma per arrivare a questo occorre raggiungere una maturità psicologica che ci permetta di riconoscere la diversità come fonte di arricchimento e non di fastidio o intolleranza. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
Quando accettiamo i limiti dell'altra persona, la rabbia che deriva dalle aspettative frustrate si trasforma in compassione e, se necessario, nel desiderio di aiutarla a crescere e migliorare. Se nella nostra mente l'altro dovrebbe essere come vorremmo che fosse, in automatico scatta il senso della frustrazione quando assume atteggiamenti e comportamenti difformi da ciò che ci aspettiamo. Una relazione sana riconosce e accetta i limiti altrui come parte integrante della relazione stessa. Ma per arrivare a questo occorre raggiungere una maturità psicologica che ci permetta di riconoscere la diversità come fonte di arricchimento e non di fastidio o intolleranza. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
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Il serbatoio principale dell’autostima deriva dalla relazione con i nostri genitori. Sentirsi amati è la base della sicurezza, della fiducia e dell’autostima. Attraverso questa sicurezza è poi possibile affrontare tutte le difficoltà o le avversità dell’esistenza. E il viaggio continua… Grazie 🙏
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**CAVALCARE L'ONDA DEL CAMBIAMENTO**
Ci sono studi che dimostrano che ogni sette-dieci anni tutte le cellule del nostro corpo si rinnovano, quindi il cambiamento continuo è parte integrante della natura umana. Pensiamo al ciclo delle stagioni, all'alternanza degli stati d'animo, agli stati psicologici che attraversiamo durante la vita. Consideriamo anche le dinamiche delle relazioni che possono evolversi nel tempo e le credenze che possono trasformarsi: possiamo credere in qualcosa e, col tempo, arrivare a credere esattamente il contrario. Tutto questo ci fa comprendere che è solo cavalcando l'onda del cambiamento che possiamo restare in equilibrio, altrimenti verremo travolti o scaraventati nelle scogliere del rimpianto o del risentimento continuo. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
Ci sono studi che dimostrano che ogni sette-dieci anni tutte le cellule del nostro corpo si rinnovano, quindi il cambiamento continuo è parte integrante della natura umana. Pensiamo al ciclo delle stagioni, all'alternanza degli stati d'animo, agli stati psicologici che attraversiamo durante la vita. Consideriamo anche le dinamiche delle relazioni che possono evolversi nel tempo e le credenze che possono trasformarsi: possiamo credere in qualcosa e, col tempo, arrivare a credere esattamente il contrario. Tutto questo ci fa comprendere che è solo cavalcando l'onda del cambiamento che possiamo restare in equilibrio, altrimenti verremo travolti o scaraventati nelle scogliere del rimpianto o del risentimento continuo. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
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L'umore è il nostro mood, una scenografia o un paesaggio che determinano l'orientamento del nostro stato d'animo. L'umore, a differenza di un'emozione, è uno stato che ha una maggiore durata e dunque è meno collegato a un singolo episodio. Vi sono due aree fondamentali: quella del malumore e quella del buonumore che sono determinate dallo stato di tensione o di calma e di energia alta o bassa. In questa nuova puntata di "VOLERSI BENE" faremo un piccolo ma significativo viaggio all'interno del pianeta umore. Se l'argomento può essere utile potete condividerlo con le persone a voi care. E il viaggio continua... Grazie. https://youtu.be/58ce2nBQ_Vg
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Da dove deriva il nostro umore?
L'umore è il nostro mood, una scenografia o un paesaggio che determinano l'orientamento del nostro stato d'animo. L'umore, a differenza di un'emozione, è uno stato che ha una maggiore durata e dunque è meno collegato a un singolo episodio. Vi sono due aree…
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**IL GIUSTIFICARE FA SOLO DANNI**
Il giustificazionismo danneggia tutti, perché toglie un principio fondamentale dell'esistenza umana: il senso della personale responsabilità! Un genitore che giustifica gli atti sbagliati di un figlio non gli permette di divenire pienamente cosciente di quanto commesso, relegandolo nell'angolo di un inutile pietismo. Questo non significa togliere affetto, vicinanza e sostegno nei confronti di chi ha commesso qualcosa di sbagliato, perché è proprio in quei momenti che un figlio ne ha più bisogno. Se i genitori tendono a minimizzare qualsiasi errore dei loro figli, essi lo sfumano, riducendelo a qualcosa di facilmente accettabile. Ma non è così. L'errore che pesa 100 non va ridotto a 50 o a 30, affinché non pesi sulla coscienza altrui. Lo sbaglio va valutato per il suo peso reale, perché solo in questo modo chi lo ha commesso lo può comprendere e iniziare il suo cammino di guarigione e di rinascita. Certo, a volte la paura che il figlio possa reagire in modo inconsulto può frenare l'azione genitoriale ma il giustificare condotte sbagliate è come condannare un figlio ad un perpetuo esilio nell'isola della deresponsabilizzazione. É la verità che ci rende liberi, per quanto dolorosa possa essere. E il viaggio continua... Pietro Lombardo
Il giustificazionismo danneggia tutti, perché toglie un principio fondamentale dell'esistenza umana: il senso della personale responsabilità! Un genitore che giustifica gli atti sbagliati di un figlio non gli permette di divenire pienamente cosciente di quanto commesso, relegandolo nell'angolo di un inutile pietismo. Questo non significa togliere affetto, vicinanza e sostegno nei confronti di chi ha commesso qualcosa di sbagliato, perché è proprio in quei momenti che un figlio ne ha più bisogno. Se i genitori tendono a minimizzare qualsiasi errore dei loro figli, essi lo sfumano, riducendelo a qualcosa di facilmente accettabile. Ma non è così. L'errore che pesa 100 non va ridotto a 50 o a 30, affinché non pesi sulla coscienza altrui. Lo sbaglio va valutato per il suo peso reale, perché solo in questo modo chi lo ha commesso lo può comprendere e iniziare il suo cammino di guarigione e di rinascita. Certo, a volte la paura che il figlio possa reagire in modo inconsulto può frenare l'azione genitoriale ma il giustificare condotte sbagliate è come condannare un figlio ad un perpetuo esilio nell'isola della deresponsabilizzazione. É la verità che ci rende liberi, per quanto dolorosa possa essere. E il viaggio continua... Pietro Lombardo
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**QUALE ATTEGGIAMENTO SCEGLIERE?**
L'atteggiamento è un costrutto psicologico che riflette la predisposizione di una persona a rispondere emotivamente o comportamentalmente a persone o situazioni. Questa predisposizione è influenzata da fattori ambientali, sociali e culturali, e si manifesta attraverso valutazioni generali che possono essere sia positive che negative. L'atteggiamento si articola in tre componenti principali:
- Componente cognitiva: riguarda le natura delle credenze e delle idee.
- Componente affettiva: si riferisce alla natura delle emozioni e dei sentimenti che si sperimentano in determinate circostanze.
- Componente comportamentale: rappresenta le azioni che una persona è incline a compiere in relazione a quanto gli sta accadendo.
E' possibile modificare il proprio atteggiamento? Certamente sì! Esso, infatti, pur se stimolato da fattori esterni, è sotto la nostra diretta responsabilità. Se siamo, ad esempio, provocati dall'arroganza altrui possiamo decidere di porci allo stesso livello, rimanere calmi o girare i tacchi e andarsene via. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
L'atteggiamento è un costrutto psicologico che riflette la predisposizione di una persona a rispondere emotivamente o comportamentalmente a persone o situazioni. Questa predisposizione è influenzata da fattori ambientali, sociali e culturali, e si manifesta attraverso valutazioni generali che possono essere sia positive che negative. L'atteggiamento si articola in tre componenti principali:
- Componente cognitiva: riguarda le natura delle credenze e delle idee.
- Componente affettiva: si riferisce alla natura delle emozioni e dei sentimenti che si sperimentano in determinate circostanze.
- Componente comportamentale: rappresenta le azioni che una persona è incline a compiere in relazione a quanto gli sta accadendo.
E' possibile modificare il proprio atteggiamento? Certamente sì! Esso, infatti, pur se stimolato da fattori esterni, è sotto la nostra diretta responsabilità. Se siamo, ad esempio, provocati dall'arroganza altrui possiamo decidere di porci allo stesso livello, rimanere calmi o girare i tacchi e andarsene via. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
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**DA DOVE NASCE LA RIGIDITÀ MENTALE?**
Con una mente rigida provochiamo delle fratture psichiche. La rigidità mentale si rivela nel perfezionismo, nel doverismo e nell'ipercontrollo. Se temiamo l'imperfezione è perché temiamo il giudizio altrui o di cadere sul tappeto del fallimento. Se tutto deve essere come dovrebbe essere e non come potrebbe o vorremmo che fosse, significa che ci sentiamo amati solo se svolgiamo il nostro dovere al 100%. Se vogliamo tenere tutto sotto controllo è perché abbiamo paura degli imprevisti e di dover affrontare situazioni a noi sconosciute o spiacevoli che mettono alla prova il senso dell'autostima e della flessibilità. Anni di ricerche scientifiche ci hanno fatto comprendere come siano l'elasticità, la flessibilità cognitiva e l'adattabilità le leve del benessere e del ritrovarsi sempre in un nuovo equilibrio. Come ha affermato Bruce Lee: «L'albero più rigido si rompe con facilità, mentre il bambù o il salice sopravvivono piegandosi con il vento». E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
Con una mente rigida provochiamo delle fratture psichiche. La rigidità mentale si rivela nel perfezionismo, nel doverismo e nell'ipercontrollo. Se temiamo l'imperfezione è perché temiamo il giudizio altrui o di cadere sul tappeto del fallimento. Se tutto deve essere come dovrebbe essere e non come potrebbe o vorremmo che fosse, significa che ci sentiamo amati solo se svolgiamo il nostro dovere al 100%. Se vogliamo tenere tutto sotto controllo è perché abbiamo paura degli imprevisti e di dover affrontare situazioni a noi sconosciute o spiacevoli che mettono alla prova il senso dell'autostima e della flessibilità. Anni di ricerche scientifiche ci hanno fatto comprendere come siano l'elasticità, la flessibilità cognitiva e l'adattabilità le leve del benessere e del ritrovarsi sempre in un nuovo equilibrio. Come ha affermato Bruce Lee: «L'albero più rigido si rompe con facilità, mentre il bambù o il salice sopravvivono piegandosi con il vento». E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
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**CAMBIARE LO SGUARDO...**
È importante ricordare che non siamo gli errori che commettiamo. Identificarsi con il fallimento è una strada a vicolo cieco. I fallimenti sono un'opportunità per imparare e gli errori dei preziosi feedback su cui riflettere per cambiare strategia o modus operandi. L'imperfezione rende possibile la crescita continua. Si tratta di modificare lo sguardo con cui valutiamo la realtà che viviamo e tutto cambierà. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
È importante ricordare che non siamo gli errori che commettiamo. Identificarsi con il fallimento è una strada a vicolo cieco. I fallimenti sono un'opportunità per imparare e gli errori dei preziosi feedback su cui riflettere per cambiare strategia o modus operandi. L'imperfezione rende possibile la crescita continua. Si tratta di modificare lo sguardo con cui valutiamo la realtà che viviamo e tutto cambierà. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
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**LA VICINANZA AFFETTIVA**
«“Papà quanto guadagni in un’ora?”, chiese il bambino. “Guadagno 100 euro all’ora: perché vuoi saperlo?”. “Vorrei che tu mi dessi 50 euro”, aggiunse il figlio. “E tu mi hai fatto questa domanda per avere dei soldi? Vattene subito a letto e vergognati”, rispose adirato il padre. “Non ti sembra di aver esagerato”, intervenne la moglie: “Lui non chiede mai soldi. Vagli a parlare”. “Scusami per prima”, disse il padre entrando nella camera. “Eccoti i 50 euro”. “Evviva!”, urlò di gioia il bambino estraendo da sotto il cuscino altri 50 euro. “Ora che ho 100 euro, puoi passare un’ora tutta con me, papà?”». Tratto dalla pubblicazione "365 pensieri" del 1 agosto. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
«“Papà quanto guadagni in un’ora?”, chiese il bambino. “Guadagno 100 euro all’ora: perché vuoi saperlo?”. “Vorrei che tu mi dessi 50 euro”, aggiunse il figlio. “E tu mi hai fatto questa domanda per avere dei soldi? Vattene subito a letto e vergognati”, rispose adirato il padre. “Non ti sembra di aver esagerato”, intervenne la moglie: “Lui non chiede mai soldi. Vagli a parlare”. “Scusami per prima”, disse il padre entrando nella camera. “Eccoti i 50 euro”. “Evviva!”, urlò di gioia il bambino estraendo da sotto il cuscino altri 50 euro. “Ora che ho 100 euro, puoi passare un’ora tutta con me, papà?”». Tratto dalla pubblicazione "365 pensieri" del 1 agosto. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
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**COME REAGIRE DAVANTI AD UNO SBAGLIO?**
Quando si sbaglia si possono assumere diversi atteggiamenti. Il primo è negare di aver commesso qualcosa di sbagliato. Il secondo è di minimizzare gli effetti negativi dello sbaglio. Il terzo è i raccontare una mezza verità e continuare a nascondersi. Il quarto è autocolpevolizzarsi in continuazione e non darsi pace. Premesso che c'è sbaglio e sbaglio, l'atteggiamento più maturo consiste nel riconoscere lo sbaglio, assumersi la responsabilità, rendersi conto delle conseguenze negative e, ove possibile, cercare di riparare nel modo più giusto, a quanto fatto o provocato. Ciò che conta e che si sviluppi un autocoscienza morale al fine di maturare nel sentiero della verità. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
Quando si sbaglia si possono assumere diversi atteggiamenti. Il primo è negare di aver commesso qualcosa di sbagliato. Il secondo è di minimizzare gli effetti negativi dello sbaglio. Il terzo è i raccontare una mezza verità e continuare a nascondersi. Il quarto è autocolpevolizzarsi in continuazione e non darsi pace. Premesso che c'è sbaglio e sbaglio, l'atteggiamento più maturo consiste nel riconoscere lo sbaglio, assumersi la responsabilità, rendersi conto delle conseguenze negative e, ove possibile, cercare di riparare nel modo più giusto, a quanto fatto o provocato. Ciò che conta e che si sviluppi un autocoscienza morale al fine di maturare nel sentiero della verità. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
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**IL CONFINE DEL RISPETTO**
Se vogliamo essere rispettati bisogna mettere dei paletti, dei limiti, chiamati anche confini. Occorre decidere di far conoscere quali sono i confini di rispetto con i quali vogliamo essere trattati. La dignità non può essere calpestata, anche dalle persone che dicono di amarci. È come avere una casetta con un bel giardino in ordine. Nessuno lascerebbe che chiunque entri e faccia sporcizia, lasciando bottiglie di birra e immondizie in giro. Ecco perché è necessario mettere una una bella recinzione attorno: siamo noi quella villetta! L'educazione non è da tutti e nessuno la può dare per scontata. Ed è proprio per questo che occorre fissare dei chiari e precisi confini in cui far emergere il sano amor proprio. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
Se vogliamo essere rispettati bisogna mettere dei paletti, dei limiti, chiamati anche confini. Occorre decidere di far conoscere quali sono i confini di rispetto con i quali vogliamo essere trattati. La dignità non può essere calpestata, anche dalle persone che dicono di amarci. È come avere una casetta con un bel giardino in ordine. Nessuno lascerebbe che chiunque entri e faccia sporcizia, lasciando bottiglie di birra e immondizie in giro. Ecco perché è necessario mettere una una bella recinzione attorno: siamo noi quella villetta! L'educazione non è da tutti e nessuno la può dare per scontata. Ed è proprio per questo che occorre fissare dei chiari e precisi confini in cui far emergere il sano amor proprio. E il viaggio continua... Grazie. Pietro Lombardo
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