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In omaggio alla figlia (Diana) di un caro amico (Mino Corniola)
Era il 1943, quando alla porta della sua casa nelle campagne Mantovane bussava un 19enne tedesco, alto e secco, decisamente ariano nell’aspetto, con la divisa imbrattata di fango e un olezzo pungente. Chiedeva aiuto in una lingua dura, che suonava come una minaccia. Ad aprire la porta la mia Bisnonna Alice, maestra elementare, madre di mia nonna Mara, all’epoca appena adolescente, e del mio prozio Enrico, solo di poco più grande. Qualche esitazione, qualche domanda posta a gesti, uno sguardo guardingo alla strada e poi il cenno rapido di entrare dentro. Si chiamava Otto, ed era un disertore. Era scappato dal suo squadrone nottetempo e aveva vagato per giorni, senza mangiare e senza bere, nelle campagne in cerca di asilo. Perché avesse bussato proprio alla porta della nonna Alice solo Dio lo sa. Ma la Nonna, proprio come il Pescatore di De Andrè, “non si guardò neppure intorno e versò il vino e spezzò il pane a chi diceva ho sete ho fame”.
Eppure, le fece notare mio bisnonno suo marito, nascondere un disertore li metteva nella condizione peggiore possibile: se fossero arrivati i tedeschi li avrebbero fucilati tutti, se fossero arrivati i partigiani li avrebbero impiccati. Era un rischio terribile da correre, perché si sarebbe facilmente potuto rivelare fatale:
-“È pur sempre un tedesco!”
-“Io vedo solo un essere umano!”
E così la Nonna Alice, cocciuta come poche, gli creò un giaciglio tra le travi del tetto dove poteva nascondersi quando lei non era in casa, e cominciò a fare quello che sapeva fare meglio: gli insegnò l’italiano. Rimase con loro due anni, fino alla fine della guerra, e insegnò a mia Nonna Mara a lavarsi con l’acqua fredda come una vera ragazza tedesca e a mio Prozio Enrico a tagliare le unghie dei piedi con le tenaglie come si faceva al fronte. Quando li salutò, in lacrime, per tornare in patria come uomo libero, parlava un fluente italiano. Mandò cartoline, lettere e fotografie finché la Nonna Alice non morì. Poi di lui abbiamo perso ogni traccia. Dalle lettere che ritrovammo in una scatola di latta, conservata nel cassetto della biancheria della nonna Alice, scoprimmo che si sposò ed ebbe molti figli e che non dimenticò mai come si scrive la parola “grazie” in italiano.

Ogni 25 Aprile io ripenso a questa storia, che in verità non è nè fascista, nè partigiana, ma porta con sè il profumo pungente della libertà. Quella di fregarsene di schieramenti, colori, divise, stemmi, guerre vinte o perse. Quella di allungare una mano a chi è in difficoltà, a prescindere che sia tedesco o italiano, disertore o partigiano. È una storia di libera scelta, dove “libera” non significa affatto facile. Perché per essere veramente liberi dalle catene della mente bisogna fare l’enorme sforzo di guardare oltre le barriere e gli schieramenti che da sempre fanno credere che esistono. Mi piace ricordare questa storia perché al di là del bene e del male, del concetto di giusto o sbagliato, c’è solo una unica, grande storia di Umanità. DIANA CORNIOLA
L'OMS, L'ONU E IL LORO PIANO DI UN COLPO DI STATO GLOBALE CONTRO LE NOSTRE LIBERTÀ

WWW.KLA.TV/25687

TESTO: WWW.KLA.TV/25687/PDF - TRASMISSIONE DEL 08.04.2023

ALLA 18A CONFERENZA DELLA COALIZIONE ANTI CENSURA AZK ASTRID #STUCKELBERGER SVUOTA IL SACCO IN QUALITÀ DI FORMATRICE DI MINISTRI DELLA SANITÀ E PARLA DEL MECCANISMO PER MINARE E FAR CROLLARE OGNI COSTITUZIONE NAZIONALE. SVELA DA DIETRO LE QUINTE IL COLPO DI STATO PIANIFICATO DA #OMS E #ONU, SOSPINTI DA QUELLO CHE UNA VOLTA SI CHIAMAVA ISTITUTO BILL & MELINDA GATES PER LA RIDUZIONE DELLA POPOLAZIONE

MASSIMA DIFFUSIONE, VIDEO IMPORTANTISSIMO!

#SPERANZA #FABIANSOCIETY #GENOCIDIO #TEDROS #PENTAGONO #CIA #McKINSEY

UNISCITI A 🔗LIBERAESPRESSIONE
https://twitter.com/ortigiap/status/1651488410391965696?s=12&t=J9ADCg3yC1Cg7CPSe5qXFA

DEFINITIVO SAPEVANO TUTTO DA SUBITO MA NON SI SONO FERMATI @NaomiRWolf "Il più grande crimine contro l'umanità nella storia": 11 rivelazioni dai documenti sui vaccini di Pfizer

#1: Pfizer sapeva che le sue iniezioni basate sui geni avevano un'efficacia negativa già nel novembre 2020

#2: Poco dopo il rilascio delle iniezioni di COVID, Pfizer si è mossa per assumere 2.400 dipendenti a tempo pieno per elaborare le pratiche burocratiche dei feriti

# 3: Pfizer e la FDA hanno nascosto per quattro mesi l'informazione che i colpi causano danni cardiaci ai giovani, mentre un'aggressiva campagna di propaganda ha spinto molte migliaia a farsi iniettare

#4: Piuttosto che rimanere nella zona di iniezione, Pfizer sapeva che le pericolose nanoparticelle lipidiche dell'iniezione si distribuiscono rapidamente in tutto il corpo fino al cervello, al fegato e alle ghiandole surrenali e si accumulano nelle ovaie

#5: I documenti Pfizer riconoscono più di 42.000 eventi avversi, inclusi 1.200 decessi, solo nei primi tre mesi, tra cui ictus, emorragie, coaguli di sangue, coaguli polmonari, coaguli alle gambe, disturbi neurologici, demenza, guillain-barré, paralisi di Bell, mialgia , e altro ancora

#6: Prima che diventasse legale, più di 1.000 bambini sono stati iniettati e i documenti di Pfizer indicano un alto tasso di lesioni gravi

#7: I registri disponibili dei partecipanti allo studio che hanno concepito bambini mostrano che l'80% ha perso i propri bambini

#8: Pfizer sapeva che c'era un pericolo per la fertilità. Le nanoparticelle lipidiche danneggiano la placenta durante la gravidanza, causando parti precoci

#9: I documenti Pfizer mostrano che le nanoparticelle lipidiche entrano anche nel latte materno, arrestando la crescita, ferendo e talvolta uccidendo i bambini

N. 10: I documenti Pfizer mostrano 3 a 1 degli eventi avversi sostenuti dalle donne, il 16% "disturbi riproduttivi". "Che tipo di mostri guardano al 16% di disturbi riproduttivi e vanno avanti?" Risultati: "Dal 13% al 20% di calo dei nati vivi"

# 11 I documenti Pfizer rivelano che gli LNP "degradano i bambini in utero" attraversando "i testicoli dei bambini fetali" e danneggiando "le cellule di Sertoli e le cellule di Leydig, che sono fondamentalmente le fabbriche della mascolinità"
COMUNICATO n.72 del 28 Aprile 2023
Buongiorno a tutti/e
La conoscenza è la nostra unica ancora di salvezza.
Abbiamo postato una serie di video che potete facilmente individuare mentre vedete quello di Astrid Stukelberger.
La nostra vera arma è la diffusione delle informazioni a tutti gli uomini e le donne di buona volontà.
La Stukelberger non dice molto di più di quanto già io personalmente comunicavo 3 anni fa proprio in questi giorni, nell’aprile del 2020 sull’argomento.
In tre anni ciò che in pochi conoscevamo oggi sta diventando una consapevolezza di centinaia di migliaia di individui, in realtà milioni. Dobbiamo continuare a farlo. Le idee circolano. E, la nostra più grande responsabilità è quella di trasmetterle ed amplificarle.
La strategia del terrore e il loro obbiettivo di controllo totale falliranno se noi sappiamo cosa stanno facendo e li smascheriamo, punto per punto. Colpo su colpo.
Il secondo step, adesso, è quello dell’azione. O meglio delle azioni. Poche, semplici, ma costanti nel tempo. La nostra persistenza sarà letale per questi “disperati”. Sì, disperati. Loro sanno che falliranno, è per quello che ormai sono usciti allo scoperto. Ma siccome sono convinti che il nostro annientamento sia il loro unico mezzo di sopravvivenza, stanno cercando in tutti i modi di controllarci, dominarci e diminuirci in numero.
Stanno arrecando un enorme danno agli individui, li stanno massificando, lobotomizzando e cercando di scagliarli contro i “sani di mente”.
Eccole le azioni da fare.
A) Imparare ad organizzarci.
1) boicottare il mercato finanziario con ogni mezzo, astenendoci dall’acquistare beni di consumo prodotti dalle multinazionali.
2) organizzarsi in cellule di sopravvivenza di 30/50 persone nel raggio di 10/30 km e creare microeconomie di coltivazione naturale, sementi naturali e di scambio interno. Create i vostri Clan e dategli un bel nome.
3) fare scorte di beni alimentari a lunga conservazione. Può sembrare un controsenso. Ma in caso di estremo bisogno scatolame e alimenti conservati nel vetro possono garantire una sopravvivenza di almeno 6 mesi. Tempo più che sufficiente per un processo di Deratizzazione.
4) munirsi di sistemi per la depurazione dell’acqua, anche non elettrici.
5) munirsi di generatori di energia. Esistono antenne che catturano l’energia solare. Dobbiamo implementare quella forma di produzione energetica.
B) Combattere il nemico sul suo stesso campo. Sul piano legale.
1) Denunciare costantemente ingiustizie, abusi, violazioni di legge, corruzione ed eventi dannosi contro l’individuo e contro le sue libertà, costantemente e nelle sedi giudiziarie.
Oggi il sistema sanitario ed il sistema giudiziario sono al centro dell’attenzione (oltre ovviamente a quello informatico) del nemico.
Ecco, questo è il punto cruciale, dal punto di vista legale: individuare in nemico ed attaccarlo sul suo stesso campo e con le sue stesse armi. Tutto ciò che emerge dalle loro fonti di informazione (ex rete 4) e che li sputtana, va immediatamente trasformato in denuncia penale e depositato in procura. Se non lo fate siete complici. Se tu assisti ad un reato e non intervieni ne diventi complice.
2) Disobbedire ed ignorare le norme inique ed illegittime. Presto pubblicheremo una lunga lista di cose da fare sia riguardo l’identità digitale, l’intelligenza artificiale e la possibilità di sottrarsi alla sottomissione attraverso espedienti o meccanismi legali a cui ogni individuo può ancorarsi per poter coesistere con gli inconsapevoli, sfruttare il sistema senza esserne giuridicamente parte.
3) Ottenere una indipendenza legale ancorata alle vere leggi, al di sopra e al di fuori della rete e dalle maglie della piovra che tenta di avviluppare le persone e chi in carne ed ossa le rappresenta.
4) Disconoscere quotidianamente ogni illegalità nel campo della tutela della privacy e di tutti i diritti inviolabili dell’uomo.
C) FIORIRE E PROSPERARE.
Se c’è una cosa che li manda in bestia è che siamo felici, siamo ricchi, siamo creativi e siamo proiettati verso l’infinito, la serenità e la fratellanza fra esseri umani spirituali.
Perciò mantenete alte le vostre emozioni. Createle le vostre emozioni.
Createle in ogni momento e donatale a chi vi sta accanto. Già questa è una grande vittoria. È LA NOSTRA VITTORIA.
Il Presidente
Nino Filippo Moriggia
Monica Rubi, [7 Mag 2023 alle 09:45]
VITA a ROMA 9 maggio Sala Capranichetta "La sovranità rapita"

MODERA E INTERPELLA
Margherita Furlan, Giornalista, Direttrice de “La Casa del Sole TV”

Proiezione e dibattito su una selezione di scene del docufilm “Non è un caso, Moro”

Sara Cunial, Presidente di VITA
Coltivare nuove sovranità individuali e comunitarie dal patto sociale infranto
Linda Corrias, Avv., Consiglio di Presidenza VITA
La Costituzione Italiana tra potenzialità inattuate e limitazioni strutturali e storiche della sovranità nazionale
Claudio Signorile, Ex Deputato del Partito Socialista
Aldo Moro, uno statista libero in zona controllata
Paolo Cucchiarelli, Giornalista e autore
La verità del caso Moro
Luca Marini, Avv., Docente di Diritto Internazionale all’Uniersità La Sapienza di Roma, già vice Presidente del Comitato Nazionale Bioetica
L’Italia in sovranità vigilata

Necessaria prenotazione, posti limitati: responsabile_organizzativo@votalavita.it
Un professore di filosofia, in piedi davanti alla sua classe, prese un barattolo vuoto e incominciò a riempirlo con sassi. Una volta fatto chiese agli studenti se il contenitore fosse pieno ed essi risposero di si.
Allora il professore tirò fuori una scatola di piselli, li versò dentro il barattolo e lo scosse delicatamente e i piselli si infilarono negli spazi vuoti lasciati dai sassi. Ancora una volta il professore chiese agli studenti se il barattolo fosse pieno ed essi, ancora una volta, dissero di si. Allora il professore tirò fuori una scatola piena di sabbia e la versò dentro il barattolo e la sabbia riempì ogni spazio vuoto lasciato e coprì tutto. Stavolta alla domanda del professore, gli studenti risposero che il barattolo era pieno, senza ombra di dubbio.
Allora il professore estrasse due lattine di birra e le versò completamente dentro il barattolo, inzuppando la sabbia. Gli studenti risero! “Ora”, disse il professore non appena svanirono le risate, ”voglio che capiate che questo barattolo rappresenta la vostra vita. I sassi sono le cose importanti, la vostra famiglia, i vostri amici, la vostra salute, i vostri figli, le cose che per le quali se tutto il resto fosse perso, la vostra vita sarebbe ancora piena. I piselli sono le altre cose per voi importanti, come il vostro lavoro, la vostra casa, la vostra auto.
La sabbia e tutto il resto... le piccole cose.”
« Se mettete dentro il barattolo prima la sabbia non ci sarà più spazio per i piselli ed i sassi. Lo stesso vale per per la vostra vita, se dedicate tutto il vostro tempo e le vostre energie alle piccole cose, non avrete spazio per le cose importanti. Fissate le vostre priorità... il resto è solo sabbia” »
Uno studente allora alza la mano e chiede cosa rappresentasse la birra. Il professore sorrise. “Sono contento che tu me l’abbia chiesto, era giusto per dimostravi che non importa quanto piena sia la vostra vita, perchè c’è sempre spazio per un paio di birre con gli amici.” Professor X