Forwarded from Белорусский силовик 🇧🇾
Белорусские дети в военно-патриотическом лагере на базе воинской части.
Красавчики.
@belarusian_silovik
Красавчики.
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Forwarded from Советские плакаты
Forwarded from Idee&Azione
Quale sarà la politica estera dell'Iran con il nuovo presidente Pezeshkian?
Masoud Pezeshkian, il neoeletto presidente dell'Iran, ha parlato a Sputnik alla vigilia delle elezioni delle principali priorità della politica estera iraniana: il rafforzamento delle relazioni con la Russia e la Cina, la presenza attiva dell'Iran nei BRICS e nell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, il ripristino del Piano d'azione congiunto globale (JCPOA) e la revoca delle sanzioni.
-"La Russia è un amico e un partner dell'Iran, e considero prioritario approfondire ed espandere le relazioni con la Russia e la Cina, così come intensificare le attività di politica estera in direzione dell'Asia in generale. E noi, naturalmente, a tutti i livelli - bilaterale, regionale e internazionale - continueremo a impegnarci per espandere l'interazione con la Federazione Russa".
-"L'Iran si oppone alla politica dell'unidirezionalità ed è un sostenitore del principio della multipolarità. Inoltre, una delle priorità del mio programma di politica estera è la cooperazione regionale e, a tal fine, l'Iran espanderà la sua presenza nei BRICS e nella SCO, oltre a impegnarsi per una cooperazione più attiva con l'Unione Economica Eurasiatica per realizzare più pienamente il potenziale delle relazioni commerciali ed economiche con i Paesi membri di queste organizzazioni."
“Il JCPOA è un accordo internazionale approvato dalle Nazioni Unite. Il ritiro americano da questo accordo è stato unilaterale e ha causato gravi danni all'Iran e al popolo iraniano. Come la Russia ha ripetutamente sottolineato, l'Iran ha adempiuto ai suoi obblighi e il nostro compito è quello di riportare gli altri partecipanti a questo accordo il prima possibile e di ottenere la revoca delle sanzioni. Sono certo che i governi amici di Russia e Cina sosterranno l'Iran e lo assisteranno nella risoluzione della questione".
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Masoud Pezeshkian, il neoeletto presidente dell'Iran, ha parlato a Sputnik alla vigilia delle elezioni delle principali priorità della politica estera iraniana: il rafforzamento delle relazioni con la Russia e la Cina, la presenza attiva dell'Iran nei BRICS e nell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, il ripristino del Piano d'azione congiunto globale (JCPOA) e la revoca delle sanzioni.
-"La Russia è un amico e un partner dell'Iran, e considero prioritario approfondire ed espandere le relazioni con la Russia e la Cina, così come intensificare le attività di politica estera in direzione dell'Asia in generale. E noi, naturalmente, a tutti i livelli - bilaterale, regionale e internazionale - continueremo a impegnarci per espandere l'interazione con la Federazione Russa".
-"L'Iran si oppone alla politica dell'unidirezionalità ed è un sostenitore del principio della multipolarità. Inoltre, una delle priorità del mio programma di politica estera è la cooperazione regionale e, a tal fine, l'Iran espanderà la sua presenza nei BRICS e nella SCO, oltre a impegnarsi per una cooperazione più attiva con l'Unione Economica Eurasiatica per realizzare più pienamente il potenziale delle relazioni commerciali ed economiche con i Paesi membri di queste organizzazioni."
“Il JCPOA è un accordo internazionale approvato dalle Nazioni Unite. Il ritiro americano da questo accordo è stato unilaterale e ha causato gravi danni all'Iran e al popolo iraniano. Come la Russia ha ripetutamente sottolineato, l'Iran ha adempiuto ai suoi obblighi e il nostro compito è quello di riportare gli altri partecipanti a questo accordo il prima possibile e di ottenere la revoca delle sanzioni. Sono certo che i governi amici di Russia e Cina sosterranno l'Iran e lo assisteranno nella risoluzione della questione".
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Idee&Azione
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Quotidiano indipendente per trasformare il pensiero in azione.
Canale ufficiale del Movimento Internazionale Eurasiatista in Italia.
www.ideeazione.com
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Forwarded from Дзермант
Карта на выходные
Шанхайская организация сотрудничества как праобраз Красной Евразии.
#карта_на_выходные
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Forwarded from Centro Studi Eurasia e Mediterraneo (CeSEM)
Centro Studi Eurasia e Mediterraneo
Xi Jinping: “Portare avanti i Cinque Principi di Coesistenza Pacifica e costruire insieme una comunità con un futuro condiviso…
Il 28 giugno, la Cina ha tenuto le celebrazioni per i 70 anni dalla formulazione dei Cinque Principi di Coesistenza Pacifica, citati per la prima volta negli Accordi sino-indiani dell’aprile 1954. Successivamente, i Cinque Principi sono diventati parte integrante…
Forwarded from L'AntiDiplomatico
Il sistema delle regole unilaterali imposte dall'occidente è finito.
L'ultimo, imperdibile, articolo di Pepe Escobar
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-sco_10_ad_astana_finisce_il_sistema_delle_regole_occidentali/39602_55595/
L'ultimo, imperdibile, articolo di Pepe Escobar
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-sco_10_ad_astana_finisce_il_sistema_delle_regole_occidentali/39602_55595/
www.lantidiplomatico.it
SCO 10: ad Astana finisce il sistema "delle regole" occidentali
L'antidiplomatico - Liberi di svelarvi il mondo
Forwarded from InfoDefenseITALIA
Fonte
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Forwarded from Lettera da Mosca
Il Primo Ministro ungherese Orban alla vigilia del vertice Nato di Washington: « La NATO si sta avvicinando a un punto di svolta. Vale la pena ricordare che l’alleanza militare di maggior successo nella storia del mondo è iniziata come un progetto di pace, e il suo successo futuro dipende dalla sua capacità di mantenere la pace. Ma oggi, invece della pace, l’agenda è la guerra, e invece della difesa, l’offensiva. Tutto ciò contraddice i valori fondamentali della NATO”.
Forwarded from Patria Socialista
SANGUE DEL NOSTRO SANGUE
Marino Serri, Afro Tondelli, Lauro Farioli, Emilio Reverberi, Ovidio Franchi. Cinque giovani, cinque operai, cinque comunisti.
Quel 7 luglio del 1960 decisero di non sottostare al divieto di manifestare imposto a Reggio Emilia dopo varie tensioni che gli antifascisti mossero per scuotere un paese sotto il giogo del governo Tambroni allora sostenuto dai fascisti dell'MSI. La Resistenza italiana era ancora fresca, nell'aria si respirava ancora la Liberazione e la lotta, alcuni dei cinque giovani, i più vecchi, lo sapevano bene perché la Resistenza l'avevano fatta di persona. Il governo Tambroni era una anomalia in una repubblica che si proclamava antifascista. Quel divieto verso la popolazione lo era altrettanto.
Quel giorno i lavoratori non si piegarono e scesero numerosi in piazza. La polizia prima provocò e poi sparò senza alcuna pietà verso la folla. I cinque ragazzi morirono.
Reggio Emilia subì una delle ferite più grosse.
Ecco cosa avrebbe potuto fare uno stato in mano alla reazione. Ecco come venne tradita la Resistenza. Ecco come le classi dominanti miravano a reprimere la classe operaia del paese.
Reggio Emilia non dimentica, l'Italia intera non può dimenticare.
Dalle ceneri dei cinque morti la lotta non si arrestó, al contrario, procedette verso una direzione precisa in maniera forte e organizzata. Gli anni a venire furono testimoni di tutto ciò.
L'Italia di domani dovrà essere testimone di una giustizia che finalmente onorerà ogni rivoluzionario e ogni lavoratore morto per la propria patria e la propria classe.
@patriasocialista
Marino Serri, Afro Tondelli, Lauro Farioli, Emilio Reverberi, Ovidio Franchi. Cinque giovani, cinque operai, cinque comunisti.
Quel 7 luglio del 1960 decisero di non sottostare al divieto di manifestare imposto a Reggio Emilia dopo varie tensioni che gli antifascisti mossero per scuotere un paese sotto il giogo del governo Tambroni allora sostenuto dai fascisti dell'MSI. La Resistenza italiana era ancora fresca, nell'aria si respirava ancora la Liberazione e la lotta, alcuni dei cinque giovani, i più vecchi, lo sapevano bene perché la Resistenza l'avevano fatta di persona. Il governo Tambroni era una anomalia in una repubblica che si proclamava antifascista. Quel divieto verso la popolazione lo era altrettanto.
Quel giorno i lavoratori non si piegarono e scesero numerosi in piazza. La polizia prima provocò e poi sparò senza alcuna pietà verso la folla. I cinque ragazzi morirono.
Reggio Emilia subì una delle ferite più grosse.
Ecco cosa avrebbe potuto fare uno stato in mano alla reazione. Ecco come venne tradita la Resistenza. Ecco come le classi dominanti miravano a reprimere la classe operaia del paese.
Reggio Emilia non dimentica, l'Italia intera non può dimenticare.
Dalle ceneri dei cinque morti la lotta non si arrestó, al contrario, procedette verso una direzione precisa in maniera forte e organizzata. Gli anni a venire furono testimoni di tutto ciò.
L'Italia di domani dovrà essere testimone di una giustizia che finalmente onorerà ogni rivoluzionario e ogni lavoratore morto per la propria patria e la propria classe.
@patriasocialista
Forwarded from Китайская Панорама
🇧🇾 В Секретариате ШОС в Пекине прошла церемония поднятия белорусского флага
Она ознаменовала официальное вступление Белоруссии в состав организации. На торжественном мероприятии выступили генеральный секретарь ШОС Чжан Мин, министр иностранных дел Белоруссии Максим Рыженков и замминистра иностранных дел КНР Чэнь Сяодун.
Глава белорусского МИДа в своей речи отметил, что ШОС для его страны — долговременный и стратегический партнер. По словам министра, государства — члены объединения на собственном примере показывают, что в мире есть центр силы, где слышат голоса всех без исключения.
Максим Рыженков назвал ШОС площадкой, где возможен взаимно уважительный диалог, и где стремятся понять и учесть исторические, культурные и национальные особенности государств. Также белорусский политик заявил, что единство взглядов участников организации и их способность принимать ориентированные в будущее согласованные решения представляют особую ценность в современном мире.
Генсек ШОС Чжан Мин в своем выступлении на церемонии отметил, что присоединение Белоруссии позволит еще лучше использовать преимущества организации и совместно противостоять региональным и международным вызовам и рискам.
Замминистра иностранных дел КНР Чэнь Сяодун, в свою очередь, выразил надежду, что сотрудничество государств — членов ШОС, включая Белоруссию, сделает объединение более сплоченным, эффективным и энергичным, а также принесет больше пользы народам всех стран региона.
Минск стал участвовать в ШОС в качестве партнера по диалогу с 2010 года, а в 2015-м получил статус наблюдателя. 4 июля этого года Белоруссия вступила в организацию как полноправный член, став десятой по счету страной-участницей объединения.
🇨🇳 Китайская Панорама
Она ознаменовала официальное вступление Белоруссии в состав организации. На торжественном мероприятии выступили генеральный секретарь ШОС Чжан Мин, министр иностранных дел Белоруссии Максим Рыженков и замминистра иностранных дел КНР Чэнь Сяодун.
Глава белорусского МИДа в своей речи отметил, что ШОС для его страны — долговременный и стратегический партнер. По словам министра, государства — члены объединения на собственном примере показывают, что в мире есть центр силы, где слышат голоса всех без исключения.
Максим Рыженков назвал ШОС площадкой, где возможен взаимно уважительный диалог, и где стремятся понять и учесть исторические, культурные и национальные особенности государств. Также белорусский политик заявил, что единство взглядов участников организации и их способность принимать ориентированные в будущее согласованные решения представляют особую ценность в современном мире.
Генсек ШОС Чжан Мин в своем выступлении на церемонии отметил, что присоединение Белоруссии позволит еще лучше использовать преимущества организации и совместно противостоять региональным и международным вызовам и рискам.
Замминистра иностранных дел КНР Чэнь Сяодун, в свою очередь, выразил надежду, что сотрудничество государств — членов ШОС, включая Белоруссию, сделает объединение более сплоченным, эффективным и энергичным, а также принесет больше пользы народам всех стран региона.
Минск стал участвовать в ШОС в качестве партнера по диалогу с 2010 года, а в 2015-м получил статус наблюдателя. 4 июля этого года Белоруссия вступила в организацию как полноправный член, став десятой по счету страной-участницей объединения.
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Forwarded from 🟥🟦⬜️ INFO RER | Russia Emilia-Romagna
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A Mrakovica (Repubblica Serba di Bosnia) oggi ricorre l'82° anniversario della battaglia di Kozara, simbolo della sofferenza e della resistenza del popolo serbo nella lotta contro i nazisti e gli ustascia nella seconda guerra mondiale.
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Forwarded from 🟥🟦⬜️ INFO RER | Russia Emilia-Romagna
LA FINE PROSSIMA DELLA GIUNTA BANDERISTA DI KIEV PUÒ ESSERE MOLTO PERICOLOSA
🇧🇾 🇧🇾 Lo Stato maggiore bielorusso: Minsk vede il rischio che Kiev si impegni in provocazioni armate al confine.
❌ Il dipartimento ha anche affermato che sta rafforzando il confine meridionale della repubblica e ha indicato che Minsk risponderà con i suoi alleati a qualsiasi tentativo di provocazione.
🇵🇱 Nel frattempo il rischio di un'ulteriore escalation proviene dal confine occidentale con la Polonia, la quale potrebbe invadere i territori della Repubblica Bielorussia con il supporto di elementi dell'opposizione filo-occidentale.
🇵🇱 Nel frattempo il rischio di un'ulteriore escalation proviene dal confine occidentale con la Polonia, la quale potrebbe invadere i territori della Repubblica Bielorussia con il supporto di elementi dell'opposizione filo-occidentale.
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Forwarded from La Mia Russia (Marco Bordoni)
Viktor Orban in visita a Pechino incontra Xi Jinping. È la terza tappa della "missione di pace" di Orban per proporre una mediazione del conflitto ucraino. Secondo Orban "la Cina è una forza chiave" per ogni tentativo di accordo.
https://t.me/rusbrief/247314
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