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Chip Cerebrali: Neuralink di Musk comincia la sperimentazione umana
Finalmente Elon Musk ce l’ha fatta. Neuralink, la sua azienda che si occupa della produzione di chip cerebrali, è riuscita ad ottenere il nulla-osta dalla FDA (Food and Drug Administration) statunitense per iniziare la sperimentazione del chip cerebrale sugli esseri umani. La Neuralink non è la prima azienda a ricevere questo speciale permesso, essendo stata…
Leggi l'articolo: https://avanti.it/chip-cerebrali-neuralink-di-musk-comincia-la-sperimentazione-umana/
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Finalmente Elon Musk ce l’ha fatta. Neuralink, la sua azienda che si occupa della produzione di chip cerebrali, è riuscita ad ottenere il nulla-osta dalla FDA (Food and Drug Administration) statunitense per iniziare la sperimentazione del chip cerebrale sugli esseri umani. La Neuralink non è la prima azienda a ricevere questo speciale permesso, essendo stata…
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BASSETTI È VERAMENTE UN COGLIONE
Il televirologo, vergogna della medicina e prostituta delle multinazionali, adesso arriva a dire che il Covid è stato causato dal cambiamento climatico.
Un tentativo grottesco, e che proprio per questo avrà certamente successo, di accreditarsi per un altro po' di tempo sotto l'occhio di bue dei media di regime.
Un uomo senza vergogna.
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Il televirologo, vergogna della medicina e prostituta delle multinazionali, adesso arriva a dire che il Covid è stato causato dal cambiamento climatico.
Un tentativo grottesco, e che proprio per questo avrà certamente successo, di accreditarsi per un altro po' di tempo sotto l'occhio di bue dei media di regime.
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RICORRENZE POCO NOTE
Il 21 maggio del 1982 Nancy, la moglie del pedonazista e decano del sionismo Heinz (Henry) Kissinger, ha tentato di strangolare una donna in aeroporto perché chiese al marito presente come mai avesse deciso di prolungare la guerra in Vietnam e, dopo la sua risposta evasiva e fuga, lo raggiunse nuovamente chiedendogli se andasse a letto con i ragazzini al Carlyle Hotel.
Fonte Wikilieaks Italian
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Il 21 maggio del 1982 Nancy, la moglie del pedonazista e decano del sionismo Heinz (Henry) Kissinger, ha tentato di strangolare una donna in aeroporto perché chiese al marito presente come mai avesse deciso di prolungare la guerra in Vietnam e, dopo la sua risposta evasiva e fuga, lo raggiunse nuovamente chiedendogli se andasse a letto con i ragazzini al Carlyle Hotel.
Fonte Wikilieaks Italian
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FATTORE J: PROPAGANDA DI BIG PHARMA NELLE SCUOLE
Jannsen, quelli del vaccino, assieme all'associazione woke mondo digitale, hanno organizzato dei progetti per le scuole superiori dove fanno propaganda dei vaccini, dell'OMS e del fact checking.
1) PROPAGANDA DEI VACCINI PERSINO NEL VIDEO DI PRESENTAZIONE
Se andate sul loro sito https://fattorej.org troverete un video in cui vi è una celebrazione della scienzah e soprattutto della medicina sostenendo che grazie ad essa l'aspettativa di vita media è aumentata di 27 anni. Tutto questo è falso. Questo studio mostra come i dati sulla mortalità sono riportati in modo tendenzioso per ricostruire una falsa narrazione pro-medicina. In una tabella che mette insieme questi 4 studi (1, 2, 3, 4) si mostra che l'aspettativa di vita raggiunse un picco intorno al 1780, per poi declinare e tornare agli stessi valori del 1780 nel 1920. A migliorare l'aspettativa di vita nel 1780 rispetto a tutto l'800 fu una dieta migliore e migliori condizioni igieniche, che vennero a mancare con l'urbanizzazione e l'industrializzazione. Fu una grande riduzione nella mortalità infantile, soprattutto tra il 1915 e il 1950, passando da 100 morti ogni 1000 nascite a circa 30, a riportare l'aspettativa di vita non solo ai livelli del 1780, ma a superarli nettamente. Tutto questo senza le vaccinazioni di massa. Parlo di vaccini perché nel video si attribuisce l'aumento dell'aspettativa di vita soprattutto ai vaccini, diffondendo la fake news della sconfitta del vaiolo e della poliomilelite tramite i vaccini, con un appello finale a fidarsi della loro scienzah.
2) PROPAGANDA WOKE E PRO OMS
Sul sito della Jannsen si può vedere come l'intera iniziativa è corrosa da propaganda woke e collettivista, con la retorica del "prendersi cura di se stessi e degli altri come atto di responsabilità sociale". Sul sito di "mondo digitale" si può trovare come la prima edizione fosse all'insegna dell'empatia, del rispetto e dell'inclusione verso chi soffre un grave disagio, rievocando il feticismo woke verso le minoranze. Nella seconda edizione invece viene presentata con il titolo "nelle mani della scienza", dove tra le attività viene proposto il fact checking alla Open e si idolatra il vaccino covid, intonando lo slogan di Letta "il vaccino è liberta".
Nell'edizione del 2023 hanno fatto propaganda del modello OMS One health, che consiste nel collegare il delirio gretino a quello pandemico, con lo scopo di creare un piano globale per prevenire le pandemie, ossia il trattato pandemico, ancora in fase di bozza.
3) AVVICINARE A BIG PHARMA, ALTRO CHE SCIENZA
La stampa igienica ne parla come di un qualcosa che serve ad avvicinare i giovani alla scienza (1, 2, 3). Nulla è più lontano dalla verità. Ciò che viene inculcato nulla ha a che vedere con la scienza, visto che è tutto incentrato, in modo ossessivo, sulla medicina. Nessuno che proponga lo studio della fisica, della chimica, della geologia o di qualsiasi altra scienza. Si fa passare solo la vile idea dell'italiota medio che scienza=camice bianco, quando ormai sappiamo che il camicie bianco è quanto più lontano vi possa essere dalla scienza. Anche nelle attività del progetto, invece di promuovere conoscenza scientifica, fanno fare podcast, grafiche, video e storytelling, tecnica di propaganda woke per eccellenza. Dove sta la scienza in tutto questo? Io non la vedo. Si tratta solo dell'ennesimo modo per soffocare l'istruzione e la cultura vera rimpiazzandola con l'istupidimento dei social.
CONCLUSIONI
Questo evento è diretto ogni anno alle scuole superiori di tutta Italia. Si vantano sul loro sito (1, 2) di aver raggiunto 10-20mila studenti con le loro edizioni, e questa porcheria di big pharma viene promossa nelle scuole italiane ed è molto facile accedervi perché propongono i "corsi" anche in dad. I genitori dovrebbero sempre avere un occhio su ciò che studiano i figli a scuola affinché non vengano risucchiati in questi vortici di propaganda e radicalizzati verso il fondamentalismo sanitario.
Fonte Der EInzige
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Jannsen, quelli del vaccino, assieme all'associazione woke mondo digitale, hanno organizzato dei progetti per le scuole superiori dove fanno propaganda dei vaccini, dell'OMS e del fact checking.
1) PROPAGANDA DEI VACCINI PERSINO NEL VIDEO DI PRESENTAZIONE
Se andate sul loro sito https://fattorej.org troverete un video in cui vi è una celebrazione della scienzah e soprattutto della medicina sostenendo che grazie ad essa l'aspettativa di vita media è aumentata di 27 anni. Tutto questo è falso. Questo studio mostra come i dati sulla mortalità sono riportati in modo tendenzioso per ricostruire una falsa narrazione pro-medicina. In una tabella che mette insieme questi 4 studi (1, 2, 3, 4) si mostra che l'aspettativa di vita raggiunse un picco intorno al 1780, per poi declinare e tornare agli stessi valori del 1780 nel 1920. A migliorare l'aspettativa di vita nel 1780 rispetto a tutto l'800 fu una dieta migliore e migliori condizioni igieniche, che vennero a mancare con l'urbanizzazione e l'industrializzazione. Fu una grande riduzione nella mortalità infantile, soprattutto tra il 1915 e il 1950, passando da 100 morti ogni 1000 nascite a circa 30, a riportare l'aspettativa di vita non solo ai livelli del 1780, ma a superarli nettamente. Tutto questo senza le vaccinazioni di massa. Parlo di vaccini perché nel video si attribuisce l'aumento dell'aspettativa di vita soprattutto ai vaccini, diffondendo la fake news della sconfitta del vaiolo e della poliomilelite tramite i vaccini, con un appello finale a fidarsi della loro scienzah.
2) PROPAGANDA WOKE E PRO OMS
Sul sito della Jannsen si può vedere come l'intera iniziativa è corrosa da propaganda woke e collettivista, con la retorica del "prendersi cura di se stessi e degli altri come atto di responsabilità sociale". Sul sito di "mondo digitale" si può trovare come la prima edizione fosse all'insegna dell'empatia, del rispetto e dell'inclusione verso chi soffre un grave disagio, rievocando il feticismo woke verso le minoranze. Nella seconda edizione invece viene presentata con il titolo "nelle mani della scienza", dove tra le attività viene proposto il fact checking alla Open e si idolatra il vaccino covid, intonando lo slogan di Letta "il vaccino è liberta".
Nell'edizione del 2023 hanno fatto propaganda del modello OMS One health, che consiste nel collegare il delirio gretino a quello pandemico, con lo scopo di creare un piano globale per prevenire le pandemie, ossia il trattato pandemico, ancora in fase di bozza.
3) AVVICINARE A BIG PHARMA, ALTRO CHE SCIENZA
La stampa igienica ne parla come di un qualcosa che serve ad avvicinare i giovani alla scienza (1, 2, 3). Nulla è più lontano dalla verità. Ciò che viene inculcato nulla ha a che vedere con la scienza, visto che è tutto incentrato, in modo ossessivo, sulla medicina. Nessuno che proponga lo studio della fisica, della chimica, della geologia o di qualsiasi altra scienza. Si fa passare solo la vile idea dell'italiota medio che scienza=camice bianco, quando ormai sappiamo che il camicie bianco è quanto più lontano vi possa essere dalla scienza. Anche nelle attività del progetto, invece di promuovere conoscenza scientifica, fanno fare podcast, grafiche, video e storytelling, tecnica di propaganda woke per eccellenza. Dove sta la scienza in tutto questo? Io non la vedo. Si tratta solo dell'ennesimo modo per soffocare l'istruzione e la cultura vera rimpiazzandola con l'istupidimento dei social.
CONCLUSIONI
Questo evento è diretto ogni anno alle scuole superiori di tutta Italia. Si vantano sul loro sito (1, 2) di aver raggiunto 10-20mila studenti con le loro edizioni, e questa porcheria di big pharma viene promossa nelle scuole italiane ed è molto facile accedervi perché propongono i "corsi" anche in dad. I genitori dovrebbero sempre avere un occhio su ciò che studiano i figli a scuola affinché non vengano risucchiati in questi vortici di propaganda e radicalizzati verso il fondamentalismo sanitario.
Fonte Der EInzige
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LE VERE CAUSE DELL'ALLUVIONE
di Leonardo Mazzei
[1/2]
Abbiamo già visto come le precipitazioni verificatesi sulla Romagna siano state ben più basse di quelle registrate in occasione di altre alluvioni. All’ingrosso (i dati variano da zona a zona) la precipitazione complessiva è stata di circa 400 mm. in quasi tre settimane – mediamente un po’ meno di 200 nel primo evento, ed un po’ più di 200 nel secondo – a fronte di una media annua di circa 800 millimetri.
Davanti a questi dati, alcuni si sono chiesti da dove sia arrivata tutta quell’acqua che si è riversata sulla pianura. Una domanda certamente legittima, ma che ha delle risposte piuttosto semplici.
Le alluvioni non dipendono solo dalla quantità di pioggia. Esse avvengono anche a causa di altri fattori. Tra questi il grado di cementificazione, la condizione degli alvei di fiumi e torrenti, lo stato di manutenzione degli argini, la cura della vegetazione sulle sponde dei corsi d’acqua, lo stato complessivo del territorio a cominciare da quello dei boschi.
Ora, il grado di cementificazione, dunque di impermeabilizzazione, della pianura romagnola è noto, ma non è che altrove vada meglio. E’ chiaro, però, che se non si mette fine a quello che oggi pudicamente viene chiamato “consumo del suolo” le alluvioni diventeranno sempre più frequenti: questo perché l’acqua finisce per defluire tutta assieme, non per l’inesistente aumento dei cosiddetti “eventi estremi”.
Ma se lo stop alla cementificazione è fondamentale (e non solo per la sicurezza idraulica), il ritorno ad una manutenzione adeguata dei corsi d’acqua lo è altrettanto. Troppi argini sono crollati già ad inizio maggio, ma gli argini sono fatti per dare sicurezza, dunque il loro crollo è inammissibile da ogni punto di vista. Se questo è avvenuto, vuol dire che il controllo è stato pari a zero, la manutenzione idem. E su questo non può esserci giustificazione alcuna.
Ma gli argini non sono tutto. La sezione idraulica adeguata ad accogliere la portata prevista nei picchi di piena è fatta dalla base e dalle sponde del corso d’acqua. Purtroppo, questa sezione non è mai stabile nel tempo. Se la base si innalza, a causa dei detriti che inevitabilmente si accumulano negli anni, la sezione si riduce, la portata massima pure, e l’acqua tracima verso campagne e città. Da molti decenni questi lavori di sistemazione degli alvei non si fanno più, o non si fanno comunque in misura sufficiente. Così come non si fanno come si dovrebbe le casse di espansione, utilissime a limare in maniera decisiva le punte delle piene.
Stesso discorso per la vegetazione presente sulle sponde, che ormai cresce incontrollata quasi ovunque, con la conseguenza di creare strozzature al normale deflusso dell’acqua. Strozzature che diventano vere e proprie “dighe mobili” quando le piante sulle sponde cadono, cosa che negli eventi di piena è piuttosto frequente.
Ma non basta. A monte dei corsi d’acqua ci sono assai spesso territori dove domina l’incuria. E’ questo in particolare il caso dei boschi, il cui abbandono facilita le frane ed il precipitare a valle di materiali che finiscono poi per ingrossare ed ostruire fiumi e torrenti.
L’assenza di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria adeguati è una delle conseguenze della politica dei tagli imposta dall’austerità targata Europa, ma spesso ritardi ed omissioni si sposano (o quantomeno si giustificano) anche grazie ad un certo ambientalismo naif che contesta ogni intervento, in base all’idea assurda secondo cui la natura modellerebbe assai meglio dell’uomo gli alvei dei corsi d’acqua. Peccato che questo modellamento “naturale” abbia portato nei secoli a disastri ben maggiori di quelli attuali.
di Leonardo Mazzei
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Abbiamo già visto come le precipitazioni verificatesi sulla Romagna siano state ben più basse di quelle registrate in occasione di altre alluvioni. All’ingrosso (i dati variano da zona a zona) la precipitazione complessiva è stata di circa 400 mm. in quasi tre settimane – mediamente un po’ meno di 200 nel primo evento, ed un po’ più di 200 nel secondo – a fronte di una media annua di circa 800 millimetri.
Davanti a questi dati, alcuni si sono chiesti da dove sia arrivata tutta quell’acqua che si è riversata sulla pianura. Una domanda certamente legittima, ma che ha delle risposte piuttosto semplici.
Le alluvioni non dipendono solo dalla quantità di pioggia. Esse avvengono anche a causa di altri fattori. Tra questi il grado di cementificazione, la condizione degli alvei di fiumi e torrenti, lo stato di manutenzione degli argini, la cura della vegetazione sulle sponde dei corsi d’acqua, lo stato complessivo del territorio a cominciare da quello dei boschi.
Ora, il grado di cementificazione, dunque di impermeabilizzazione, della pianura romagnola è noto, ma non è che altrove vada meglio. E’ chiaro, però, che se non si mette fine a quello che oggi pudicamente viene chiamato “consumo del suolo” le alluvioni diventeranno sempre più frequenti: questo perché l’acqua finisce per defluire tutta assieme, non per l’inesistente aumento dei cosiddetti “eventi estremi”.
Ma se lo stop alla cementificazione è fondamentale (e non solo per la sicurezza idraulica), il ritorno ad una manutenzione adeguata dei corsi d’acqua lo è altrettanto. Troppi argini sono crollati già ad inizio maggio, ma gli argini sono fatti per dare sicurezza, dunque il loro crollo è inammissibile da ogni punto di vista. Se questo è avvenuto, vuol dire che il controllo è stato pari a zero, la manutenzione idem. E su questo non può esserci giustificazione alcuna.
Ma gli argini non sono tutto. La sezione idraulica adeguata ad accogliere la portata prevista nei picchi di piena è fatta dalla base e dalle sponde del corso d’acqua. Purtroppo, questa sezione non è mai stabile nel tempo. Se la base si innalza, a causa dei detriti che inevitabilmente si accumulano negli anni, la sezione si riduce, la portata massima pure, e l’acqua tracima verso campagne e città. Da molti decenni questi lavori di sistemazione degli alvei non si fanno più, o non si fanno comunque in misura sufficiente. Così come non si fanno come si dovrebbe le casse di espansione, utilissime a limare in maniera decisiva le punte delle piene.
Stesso discorso per la vegetazione presente sulle sponde, che ormai cresce incontrollata quasi ovunque, con la conseguenza di creare strozzature al normale deflusso dell’acqua. Strozzature che diventano vere e proprie “dighe mobili” quando le piante sulle sponde cadono, cosa che negli eventi di piena è piuttosto frequente.
Ma non basta. A monte dei corsi d’acqua ci sono assai spesso territori dove domina l’incuria. E’ questo in particolare il caso dei boschi, il cui abbandono facilita le frane ed il precipitare a valle di materiali che finiscono poi per ingrossare ed ostruire fiumi e torrenti.
L’assenza di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria adeguati è una delle conseguenze della politica dei tagli imposta dall’austerità targata Europa, ma spesso ritardi ed omissioni si sposano (o quantomeno si giustificano) anche grazie ad un certo ambientalismo naif che contesta ogni intervento, in base all’idea assurda secondo cui la natura modellerebbe assai meglio dell’uomo gli alvei dei corsi d’acqua. Peccato che questo modellamento “naturale” abbia portato nei secoli a disastri ben maggiori di quelli attuali.
www.sollevazione.it
IDIOZIE CLIMATICHE (sulla Romagna e non solo) di L. Mazzei
Altro che cambiamenti climatici! Qui si tratta di cose ben più semplici, di tornare a fare quel che un tempo si faceva ed oggi non più...
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LE VERE CAUSE DELL'ALLUVIONE di Leonardo Mazzei [1/2] Abbiamo già visto come le precipitazioni verificatesi sulla Romagna siano state ben più basse di quelle registrate in occasione di altre alluvioni. All’ingrosso (i dati variano da zona a zona) la precipitazione…
[2/2]
Individuate le cause del problema, è chiaro che la risposta spetta alla politica. E questa risposta è fatta di tre punti. Innanzitutto, bisogna dire basta alla cementificazione, cambiando radicalmente l’attuale modello di sviluppo. In secondo luogo, è necessario un piano straordinario di sistemazione idraulica dell’intero territorio nazionale in grado di recuperare decenni di inazione irresponsabile. Questo piano straordinario deve includere ovviamente gli interventi di prevenzione delle frane, problema gravissimo in alcune aree del Paese, a partire da quelle dell’Appennino tosco-romagnolo. In terzo luogo – e questa sarebbe in teoria la questione più semplice, ma per certi aspetti la più decisiva – occorre una programmazione degli interventi sul territorio ispirata a tre principi: manutenzione, manutenzione, manutenzione!
Altro che cambiamenti climatici! Qui si tratta di cose ben più semplici, di tornare a fare quel che un tempo si faceva ed oggi non più. L’alluvione della Romagna è di questo che ci parla, ma la stessa cosa si può dire per i due precedenti (Marche settembre 2022 e, soprattutto e scandalosamente, Ischia novembre 2022).
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Individuate le cause del problema, è chiaro che la risposta spetta alla politica. E questa risposta è fatta di tre punti. Innanzitutto, bisogna dire basta alla cementificazione, cambiando radicalmente l’attuale modello di sviluppo. In secondo luogo, è necessario un piano straordinario di sistemazione idraulica dell’intero territorio nazionale in grado di recuperare decenni di inazione irresponsabile. Questo piano straordinario deve includere ovviamente gli interventi di prevenzione delle frane, problema gravissimo in alcune aree del Paese, a partire da quelle dell’Appennino tosco-romagnolo. In terzo luogo – e questa sarebbe in teoria la questione più semplice, ma per certi aspetti la più decisiva – occorre una programmazione degli interventi sul territorio ispirata a tre principi: manutenzione, manutenzione, manutenzione!
Altro che cambiamenti climatici! Qui si tratta di cose ben più semplici, di tornare a fare quel che un tempo si faceva ed oggi non più. L’alluvione della Romagna è di questo che ci parla, ma la stessa cosa si può dire per i due precedenti (Marche settembre 2022 e, soprattutto e scandalosamente, Ischia novembre 2022).
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ComeDonChisciotte è uno dei primi giornali indipendenti italiani. Questo è il primo canale aperto e non corrisponde al sito con estensione org, da cui si dissocia (vedi primo post pinnato). Notizie, video e approfondimenti: Arm Yourself with Information!
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Settore agroalimentare al collasso ma non è per il cambiamento climatico
Marco Coppola Avanti.it Stiamo ancora misurando gli effetti dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. Oltre ai danni causati a case, strade, edifici pubblici e al resto del territorio, si contano sedici morti. Persone, spesso sole in casa, ma anche coppie sposate vittime della furia dell’acqua che non dà scampo. Centinaia di volontari insieme alla protezione civile da giorni…
Leggi l'articolo: https://avanti.it/settore-agroalimentare-al-collasso-ma-non-e-per-il-cambiamento-climatico/
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Marco Coppola Avanti.it Stiamo ancora misurando gli effetti dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. Oltre ai danni causati a case, strade, edifici pubblici e al resto del territorio, si contano sedici morti. Persone, spesso sole in casa, ma anche coppie sposate vittime della furia dell’acqua che non dà scampo. Centinaia di volontari insieme alla protezione civile da giorni…
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STIME COLDIRETTI SULLA DEVASTAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA
Campi allagati, allevamenti sott'acqua.
Le prime stime parlano di almeno 1,5 miliardi di euro di danni al settore agricolo. Ma il conto potrebbe essere molto più salato.
Ne parla Lorenzo Bazzana, il Responsabile economico della Coldiretti.
Fonte Tutti i fatti
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Campi allagati, allevamenti sott'acqua.
Le prime stime parlano di almeno 1,5 miliardi di euro di danni al settore agricolo. Ma il conto potrebbe essere molto più salato.
Ne parla Lorenzo Bazzana, il Responsabile economico della Coldiretti.
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BULGARI IMBRATTANO LA SEDE LOCALE DELL'UE
A Sofia, in Bulgaria, un folto numero di cittadini indignati ha lanciato uova e versato vernice rossa sulla sede dell'Unione Europea.
Insoddisfazione per la partecipazione del paese al conflitto della NATO contro la Russia, rabbia per le politiche tecnocratiche che incombono sul paese, sono gli ingredienti per la ribellione del grande popolo bulgaro.
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A Sofia, in Bulgaria, un folto numero di cittadini indignati ha lanciato uova e versato vernice rossa sulla sede dell'Unione Europea.
Insoddisfazione per la partecipazione del paese al conflitto della NATO contro la Russia, rabbia per le politiche tecnocratiche che incombono sul paese, sono gli ingredienti per la ribellione del grande popolo bulgaro.
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TANTI AUGURI AL MAGGIORDOMO SIONISTA E VOMITEVOLE PEDONAZISTA HEINZ KISSINGER
Carissimo Heinz, a noi piace vederti così, per quello che sei, un vecchio bavoso con milioni di morti sulla coscienza, anzi sul pannolone, visto che una coscienza là non c'è mai stata.
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Carissimo Heinz, a noi piace vederti così, per quello che sei, un vecchio bavoso con milioni di morti sulla coscienza, anzi sul pannolone, visto che una coscienza là non c'è mai stata.
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"VENITE A KIEV?"
"NOI NON LO SAPPIAMO, MA GIANMARCO SICURO"
Che mondo sarebbe senza i professionisti dell'informazione? Migliore, cazzo. Immensamente migliore.
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Erdogan resta al timone fra Nato, Russia e aspirazioni imperialiste
Emanuele Quarta Avanti.it Come ampiamente previsto, Erdogan ha vinto il secondo turno delle elezioni presidenziali turche e si appresta a governare per altri cinque anni (e chissà per quanti altri ancora) un paese il cui timone è saldamente nelle sue mani da vent’anni, periodo in cui il Sultano, come lo chiamano i suoi nemici per…
Leggi l'articolo: https://avanti.it/erdogan-resta-al-timone-fra-nato-russia-e-aspirazioni-imperialiste/
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Emanuele Quarta Avanti.it Come ampiamente previsto, Erdogan ha vinto il secondo turno delle elezioni presidenziali turche e si appresta a governare per altri cinque anni (e chissà per quanti altri ancora) un paese il cui timone è saldamente nelle sue mani da vent’anni, periodo in cui il Sultano, come lo chiamano i suoi nemici per…
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MA QUANTE NE PRENDONO GLI AMBIENTAMINKIOLI?
Anche gli oggetti non resistono a malmenarli... eppure continuano imperterriti ebeti a divulgare il Vangelo secondo Soros.
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Anche gli oggetti non resistono a malmenarli... eppure continuano imperterriti ebeti a divulgare il Vangelo secondo Soros.
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AMARCORD A KRIVOY ROG
Che sia una poetica protesta o una coraggiosa goliardata, fatto sta che qualcuno ha riprodotto l'inno dell'URSS al massimo volume da una casa di Krivoy Rog, città dell'Ucraina centro-meridionale, sotto il giogo del regime americano amministrato dal governo fantoccio di Zelens'kyj.
La reazione scomposta dell'autore del filmato che non sa da dove il suono provenga ci ricorda una scena di Amarcord, il capolavoro di Federico Fellini, quando i goffi fascisti si affannano per colpire un grammofono che suona l'Internazionale.
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Che sia una poetica protesta o una coraggiosa goliardata, fatto sta che qualcuno ha riprodotto l'inno dell'URSS al massimo volume da una casa di Krivoy Rog, città dell'Ucraina centro-meridionale, sotto il giogo del regime americano amministrato dal governo fantoccio di Zelens'kyj.
La reazione scomposta dell'autore del filmato che non sa da dove il suono provenga ci ricorda una scena di Amarcord, il capolavoro di Federico Fellini, quando i goffi fascisti si affannano per colpire un grammofono che suona l'Internazionale.
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PER CHIARIRE I FATTI DI IERI IN KOSOVO
Il presidente serbo, Vučić, ha dichiarato che l'obiettivo del Kosovo è mettere la Serbia contro la NATO.
"La missione della NATO non ha protetto i serbi in Kosovo nonostante le garanzie di sicurezza,52 serbi sono stati feriti durante gli scontri e tre sono ricoverati in gravi condizioni"ha affermato Vucic.
Sebbene in tutto l'occidente sia già iniziata la vulgata anti serba ,che accusa i serbi(disarmati) di avere aggredito i soldati Nato e le forze kosovare (armati) ,la verità che emerge dai video è diversa. Tutto è iniziato quando le forze speciali di Pristina hanno sparato sulla folla. Le forze speciali di Pristina,non potevano trovarsi lì e questa era la prima provocazione, sparare sulla folla è stata la seconda.
Siamo quindi d'accordo con quanto dice Vucic l'obiettivo è provocare la Serbia ,ma non è Pristina che provoca,sono gli americani che vogliono che Vucic sia costretto a fare il primo passo in soccorso dei propri cittadini. Poi sarà la NATO che si schiererà con Pristina per colpire la Serbia. Non cadete nel tranello della propaganda che vuol trasformare l'aggredito in aggressore.
Purtroppo per l'ennesima volta noi italiani siamo dalla parte sbagliata ,ma purtroppo fino a che saremo i cagnolini degli Usa lo saremo sempre.
Fonte Eresia
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Il presidente serbo, Vučić, ha dichiarato che l'obiettivo del Kosovo è mettere la Serbia contro la NATO.
"La missione della NATO non ha protetto i serbi in Kosovo nonostante le garanzie di sicurezza,52 serbi sono stati feriti durante gli scontri e tre sono ricoverati in gravi condizioni"ha affermato Vucic.
Sebbene in tutto l'occidente sia già iniziata la vulgata anti serba ,che accusa i serbi(disarmati) di avere aggredito i soldati Nato e le forze kosovare (armati) ,la verità che emerge dai video è diversa. Tutto è iniziato quando le forze speciali di Pristina hanno sparato sulla folla. Le forze speciali di Pristina,non potevano trovarsi lì e questa era la prima provocazione, sparare sulla folla è stata la seconda.
Siamo quindi d'accordo con quanto dice Vucic l'obiettivo è provocare la Serbia ,ma non è Pristina che provoca,sono gli americani che vogliono che Vucic sia costretto a fare il primo passo in soccorso dei propri cittadini. Poi sarà la NATO che si schiererà con Pristina per colpire la Serbia. Non cadete nel tranello della propaganda che vuol trasformare l'aggredito in aggressore.
Purtroppo per l'ennesima volta noi italiani siamo dalla parte sbagliata ,ma purtroppo fino a che saremo i cagnolini degli Usa lo saremo sempre.
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Non occorreva un raffinato giurista per sapere che sarebbe andata a finire così. Tutta l'inchiesta di Bergamo è fondata su presupposti falsi ovvero quelli secondo i quali Conte e Speranza sarebbero responsabili della strage per non aver eseguito tempestivamente la zona rossa. La vera inchiesta va fatta su reati palesi e scandalosi quali la distruzione dei cadaveri, l'esecuzione di autopsie che possono stabilire con certezza le vere cause di morte dei pazienti di Bergamo e infine aver terrorizzato e chiuso a chiave l'Italia per l'influenza stagionale. È un qualcosa che non potrà essere fatto dalla magistratura ordinaria per ovvie ragioni.
Cesare Sacchetti
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Cesare Sacchetti
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OCCHETTO MA COSA CAZZO DICI?
"DEOINGEGNERIA, T’OCCHETTO E IL RINCRETINIMENTO GLOBALE"
Un esilarante Occhetto in versione Joe Biden, davvero da non perdere, che riesce a far allibire perfino la canuta cameriera Concita e quello scarafaggio nasone del conduttore, che pure alle frescacce sono abituati, dato che ne sparano a ripetizione ogni giorno. Con un gustosissimo cammeo del visino d'angelo caduto (con la faccia per terra) della bellissima Elly. Grazie al canale Covid Truffa.
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"DEOINGEGNERIA, T’OCCHETTO E IL RINCRETINIMENTO GLOBALE"
Un esilarante Occhetto in versione Joe Biden, davvero da non perdere, che riesce a far allibire perfino la canuta cameriera Concita e quello scarafaggio nasone del conduttore, che pure alle frescacce sono abituati, dato che ne sparano a ripetizione ogni giorno. Con un gustosissimo cammeo del visino d'angelo caduto (con la faccia per terra) della bellissima Elly. Grazie al canale Covid Truffa.
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