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❇️ Appuntamento speciale stanotte

Arriva stanotte alle 03.37 la più grande Luna del 2023, la Superluna blu
: è la seconda in questo mese di agosto, la prossima doppietta ci sarà nel 2037.
Oltre a essere piena, la luna sarà a una distanza di circa 9 ore dal suo passaggio al perigeo, ovvero la minima distanza dalla Terra. Proprio per questa sovrapposizione tra luna piena e passaggio al perigeo la luna viene definita Superluna e apparirà più luminosa e più grande del solito.
La distanza tra la Luna e Terra varia da un minimo di 356.400 chilometri (momento che si chiama perigeo) ad un massimo di 406.700 km (apogeo).

La Luna non solo influisce sulle maree, ma anche sulle piante e sugli animali in modo diverso. Nel 2000 a Padova, presso l'Accademia Galileiana di Scienze, Lettere e Arti, si è tenuta un'interessante Conferenza Internazionale sulle relazioni Terra-Luna a cui hanno partecipato ricercatori di tutto il mondo. Si parlò di ben 600 specie viventi, soprattutto animali, con precisi ritmi legati alla periodicità lunare.

Anche noi umani siamo sensibili alle forze della luna.
Nel 2001 alcuni ricercatori dell'Università di Bradford hanno ipotizzato l'esistenza della 'Sindrome lunare' poiché hanno riscontrato un aumento di disturbi e comportamenti aggressivi in presenza della luna piena.
Secondo gli studiosi del Dipartimento di Medicina Preventiva e Sociale dell'Università di Berna, invece, le fasi lunari influenzerebbero la durata e la qualità del nostro sonno.

Alcuni anni fa ho avuto il piacere di approfondire questa interessante tematica degli influssi lunari sulla salute umana con un docente di Idrologia e Bioclimatologia Medica dell'Università di Milano, il Professore Angelico Brugnoli, il quale ha confermato che i ritmi circadiani, cioè i ritmi biologici che si verificano nell'arco di un giorno, sono influenzati dalla luna in misura quasi completa.
Secondo Brugnoli gli enzimi e gli ormoni sono più attivi durante la fase di plenilunio, per questo aumenterebbero le crisi ipertensive e le aritmie nei soggetti predisposti, come pure le emorragie da ulcera gastrica.

Un altro medico che ha approfondito l'argomento delle influenze lunari sulla salute delle persone è Silvano Zanoni
: ha svolto un grande lavoro su oltre 220.000 casi, il suo è forse l'unico studio esaustivo in Italia sull'argomento (ha preso in esame i disturbi circolatori, psicosomatici, neurologici, psicotici, quelli dei lattanti, dei bambini e legati a gravidanza e parto).

Chi è interessato alla tematica può leggere QUESTO ARTICOLO nel mio Blog di Naturopatia:

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https://valentinabennati.it/effetto-luna/

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VB



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❇️ Conferma che il Parkinson inizia nell'intestino

Secondo diversi studiosi e ricercatori il Parkinson inizia nell'intestino, quindi molto lontano dal cervello, e comincerebbe anni prima rispetto alla diagnosi e ai primi segni motori.

Il Parkinson è indubbiamente una malattia multifattoriale, sintomi evidenti di questa patologia sono tremori incontrollabili, movimenti rallentati e la sensazione di avere i piedi incollati al suolo. Derivano dalla perdita di neuroni in una regione del cervello che aiuta a controllare il movimento, TUTTAVIA la malattia inizierebbe molto prima di questi sintomi, si sospetta infatti che la morte di questi neuroni avvenga solo in fase relativamente avanzate della patologia mentre, invece, segnali da parte del sistema nervoso enterico si presenterebbero anche vent'anni prima.

La stitichezza, ad esempio, è un possibile segnale, ed è stato visto che è presente in circa il 70% dei pazienti con malattia di Parkinson. Studi epidemiologici hanno sottolineato, inoltre, un ruolo dell'infiammazione intestinale nelle fasi iniziali della malattia di Parkinson, mentre alcuni ricercatori hanno evidenziato livelli aumentati di citochine pro infiammatorie nei pazienti con Parkinson mostrando che l'incidenza della malattia tra le persone con intestino infiammato è superiore del 28% rispetto ai controlli.

Una ulteriore conferma che l'intestino è coinvolto nella genesi di questa patologia neurodegenerativa è arrivata di recente dai ricercatori della Columbia University Inrving Medical Center che hanno evidenziato che ciò che innesca i cambiamenti gastrointestinali iniziali nel Parkinson potrebbe essere un attacco immunitario mal indirizzato.
Risultati importanti che sollevano la possibilità che il rilevamento precoce – e quindi l’interruzione – di una risposta immunitaria nell’intestino potrebbe prevenire un attacco successivo ai neuroni del cervello e fermare il Parkinson sul suo cammino.

La ricerca è stata pubblicata su Neuron.

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VB



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