📢 Aumenta la povertà sanitaria
🔎 Riceviamo e Pubblichiamo.
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COMUNICATO STAMPA
11° RAPPORTO SULLA POVERTÀ SANITARIA DI BANCO FARMACEUTICO
427.000 PERSONE SONO IN CONDIZIONI DI POVERTÀ SANITARIA
SENZA IL TERZO SETTORE, ALMENO 1/5 DELL’OFFERTA SANITARIA NON…
👉 https://comedonchisciotte.org/aumenta-la-poverta-sanitaria/
https://comedonchisciotte.org - Informazione Indipendente dal 2003
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COMUNICATO STAMPA
11° RAPPORTO SULLA POVERTÀ SANITARIA DI BANCO FARMACEUTICO
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Forwarded from Come Don Chisciotte PIU' SALUTE di Valentina Bennati
❇️ La terapia della luce può migliorare i sintomi della malattia di Alzheimer
Un interessante studio appena uscito suggerisce che la terapia della luce può portare miglioramenti significativi nel sonno e nei sintomi psico-comportamentali (ad esempio comportamento apatico e depressivo, agitazione e aggressività) dei pazienti con malattia di Alzheimer.
I ricercatori hanno analizzato 15 studi randomizzati e controllati, pubblicati tra il 2005 e il 2022 ed eseguiti in sette paesi per un totale di 598 pazienti con malattia di Alzheimer. Questa meta-analisi di tutti e 15 gli studi ha evidenziato che la terapia della luce ha migliorato significativamente l'efficienza del sonno, aumentato la stabilità inter giornaliera (una misura della forza dei ritmi circadiani) e ridotto la variabilità intra giornaliera (una misura della frequenza con cui qualcuno passa dal riposo all'attività durante il giorno). Inoltre la terapia della luce ha anche alleviato la depressione e ridotto l'agitazione dei pazienti.
Per questi motivi gli autori hanno concluso che la terapia della luce è un'opzione terapeutica promettente per alcuni sintomi della malattia di Alzheimer.
Da tenere quindi in considerazione, soprattutto perché priva di effetti collaterali (invece il trattamento primario di questa patologia prevede una complessa terapia farmacologica che, oltre a non arrestare la progressione di questa malattia neurodegenerativa, comporta effetti collaterali anche pesanti come scarso appetito, diarrea e, a volte, allucinazioni).
La terapia della luce, detta anche fotobiomodulazione, utilizza l'energia luminosa per modulare la funzione biologica e promuovere effetti terapeutici, stimola il sistema nervoso centrale con intensità e durata di luce variabili per regolare la secrezione di melatonina e facilitare la comunicazione tra l'ipotalamo e la corteccia modulando, in questo modo, i ritmi circadiani.
L'applicazione della fotobiomodulazione in neurologia è un campo della ricerca ultimamente molto attivo.
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VB
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Un interessante studio appena uscito suggerisce che la terapia della luce può portare miglioramenti significativi nel sonno e nei sintomi psico-comportamentali (ad esempio comportamento apatico e depressivo, agitazione e aggressività) dei pazienti con malattia di Alzheimer.
I ricercatori hanno analizzato 15 studi randomizzati e controllati, pubblicati tra il 2005 e il 2022 ed eseguiti in sette paesi per un totale di 598 pazienti con malattia di Alzheimer. Questa meta-analisi di tutti e 15 gli studi ha evidenziato che la terapia della luce ha migliorato significativamente l'efficienza del sonno, aumentato la stabilità inter giornaliera (una misura della forza dei ritmi circadiani) e ridotto la variabilità intra giornaliera (una misura della frequenza con cui qualcuno passa dal riposo all'attività durante il giorno). Inoltre la terapia della luce ha anche alleviato la depressione e ridotto l'agitazione dei pazienti.
Per questi motivi gli autori hanno concluso che la terapia della luce è un'opzione terapeutica promettente per alcuni sintomi della malattia di Alzheimer.
Da tenere quindi in considerazione, soprattutto perché priva di effetti collaterali (invece il trattamento primario di questa patologia prevede una complessa terapia farmacologica che, oltre a non arrestare la progressione di questa malattia neurodegenerativa, comporta effetti collaterali anche pesanti come scarso appetito, diarrea e, a volte, allucinazioni).
La terapia della luce, detta anche fotobiomodulazione, utilizza l'energia luminosa per modulare la funzione biologica e promuovere effetti terapeutici, stimola il sistema nervoso centrale con intensità e durata di luce variabili per regolare la secrezione di melatonina e facilitare la comunicazione tra l'ipotalamo e la corteccia modulando, in questo modo, i ritmi circadiani.
L'applicazione della fotobiomodulazione in neurologia è un campo della ricerca ultimamente molto attivo.
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journals.plos.org
The effect of light therapy on sleep disorders and psychobehavioral symptoms in patients with Alzheimer’s disease: A meta-analysis
Background Although Alzheimer’s disease (AD) mainly affects cognitive function, it is often accompanied by sleep disorders and psychobehavioral symptoms. These symptoms, including depression, agitation, and psychotic symptoms, are prominent hospitalization…
📢 Apre la prima fabbrica di umanoidi al mondo
🔎 www.futuroprossimo.it
Di Gianluca Riccio
Nel cuore dell’Oregon si sta compiendo un passo storico verso un futuro avanzato e tecnologicamente evoluto. Agility Robotics, startup all’avanguardia nel campo della robotica, sta per aprire la…
👉 https://comedonchisciotte.org/apre-la-prima-fabbrica-di-umanoidi-al-mondo/
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Nel cuore dell’Oregon si sta compiendo un passo storico verso un futuro avanzato e tecnologicamente evoluto. Agility Robotics, startup all’avanguardia nel campo della robotica, sta per aprire la…
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📢 Quale famiglia?! Ti protegge lo Stato…
🔎 Di Francesca Picone per ComeDonChisciotte.org
Capita di sovente, nella stortura democratica dello Stato di diritto all’incontrario, che una vittima di soprusi, violenze e abusi di potere diventi carnefice, di non si sa…
👉 https://comedonchisciotte.org/quale-famiglia-ti-protegge-lo-stato/
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📢 Moroni alle Gallerie d’Italia, il ritratto come naturalezza
🔎 stream24.ilsole24ore.com
Milano, 6 dic. (askanews) – Un grande ritrattista, capace di costruire un catalogo dell’umanità della sua epoca, che è stato riscoperto anche per la modernità del suo lavoro. Le Gallerie d’Italia…
👉 https://comedonchisciotte.org/moroni-alle-gallerie-ditalia-il-ritratto-come-naturalezza/
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📢 Il Giappone approva il primo vaccino COVID-19 a mRNA “auto-amplificante” senza pubblicare dati di efficacia o sicurezza
🔎 Naveen Athrappully
theepochtimes.com
Il Giappone ha approvato il primo vaccino COVID-19 a mRNA auto-amplificante (sa-mRNA) al mondo, anche se il produttore non ha pubblicato i dati di sicurezza o di efficacia del vaccino.…
👉 https://comedonchisciotte.org/il-giappone-approva-il-primo-vaccino-covid-19-a-mrna-auto-amplificante-senza-pubblicare-dati-di-efficacia-o-sicurezza/
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Il Giappone ha approvato il primo vaccino COVID-19 a mRNA auto-amplificante (sa-mRNA) al mondo, anche se il produttore non ha pubblicato i dati di sicurezza o di efficacia del vaccino.…
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Forwarded from Come Don Chisciotte PIU' SALUTE di Valentina Bennati
❇️ Farmaci per l'ADHD e aumento delle malattie cardiovascolari
Già in passato alcuni lavori scientifici avevano evidenziato aumenti della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna associati all’assunzione di farmaci per l’ADHD, il disturbo da deficit di attenzione/iperattività.
Si era trattato per lo più di studi clinici a breve termine, serviva per questo motivo una valutazione a lungo termine, proprio quella che ha fornito una recentissima ricerca i cui risultati mostrano che l’esposizione a lungo termine a questo tipo di medicinali è associato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, in particolare ipertensione e malattia arteriosa rispetto al non utilizzo.
Gli autori hanno osservato che il rischio di malattie cardiovascolari è aumentato di circa il 4% ogni anno e che l’aumento del rischio è stato maggiore nei primi anni di trattamento per poi stabilizzarsi.
Hanno concluso che “questi risultati evidenziano l’importanza di valutare attentamente i potenziali benefici e rischi quando si prendono decisioni terapeutiche sull’uso di farmaci per l’ADHD a lungo termine” e hanno precisato anche che “i medici dovrebbero monitorare regolarmente e costantemente i segni e i sintomi cardiovascolari durante il corso del trattamento”.
Anche i genitori – aggiungo io – dovrebbero essere consapevoli di quelli che sono gli effetti nel lungo periodo quando viene prescritta questa tipologia di farmaci ai loro figli.
Consiglio la lettura di QUESTO ARTICOLO che contiene varie utili informazioni:
⬇️ ⬇️ ⬇️
https://comedonchisciotte.org/luso-di-farmaci-per-ladhd-e-associato-a-un-aumento-delle-malattie-cardiovascolari/
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VB
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Già in passato alcuni lavori scientifici avevano evidenziato aumenti della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna associati all’assunzione di farmaci per l’ADHD, il disturbo da deficit di attenzione/iperattività.
Si era trattato per lo più di studi clinici a breve termine, serviva per questo motivo una valutazione a lungo termine, proprio quella che ha fornito una recentissima ricerca i cui risultati mostrano che l’esposizione a lungo termine a questo tipo di medicinali è associato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, in particolare ipertensione e malattia arteriosa rispetto al non utilizzo.
Gli autori hanno osservato che il rischio di malattie cardiovascolari è aumentato di circa il 4% ogni anno e che l’aumento del rischio è stato maggiore nei primi anni di trattamento per poi stabilizzarsi.
Hanno concluso che “questi risultati evidenziano l’importanza di valutare attentamente i potenziali benefici e rischi quando si prendono decisioni terapeutiche sull’uso di farmaci per l’ADHD a lungo termine” e hanno precisato anche che “i medici dovrebbero monitorare regolarmente e costantemente i segni e i sintomi cardiovascolari durante il corso del trattamento”.
Anche i genitori – aggiungo io – dovrebbero essere consapevoli di quelli che sono gli effetti nel lungo periodo quando viene prescritta questa tipologia di farmaci ai loro figli.
Consiglio la lettura di QUESTO ARTICOLO che contiene varie utili informazioni:
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Come Don Chisciotte
L’uso di farmaci per l’ADHD è associato a un aumento delle malattie cardiovascolari - Come Don Chisciotte
C’è un’associazione tra l’uso a lungo termine di farmaci per l’ADHD e l’aumento delle malattie cardiovascolari. Lo mette in evidenza una ricerca condotta dal Karolinska Institutet in Svezia e pubblicata su Jama Psychiatry. Su 278.027 individui con ADHD di…
📢 Maiorano/Baiardo lo scontro è già nelle stanze della Procura di Firenze
🔎 di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)
Il rapporto fra Alessandro Maiorano, l’accusatore di Matteo Renzi e Salvatore Baiardo l’uomo vicino ai fratelli Graviano, pare essere veramente finito. I due, dopo vari scambi di…
👉 https://comedonchisciotte.org/maiorano-baiardo-lo-scontro-e-gia-nelle-stanze-della-procura-di-firenze/
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Il rapporto fra Alessandro Maiorano, l’accusatore di Matteo Renzi e Salvatore Baiardo l’uomo vicino ai fratelli Graviano, pare essere veramente finito. I due, dopo vari scambi di…
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📢 Nethanyahu non ha più amici
🔎 di Fabrizio Bertolami per ComeDonChisciotte.org
La giornata del 12 Dicembre verrà, forse, ricordata dal Governo Nethanyahu come un momento di svolta nell’immagine che Israele proietta di sé nel mondo.
In un solo…
👉 https://comedonchisciotte.org/nethanyahu-non-ha-piu-amici/
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La giornata del 12 Dicembre verrà, forse, ricordata dal Governo Nethanyahu come un momento di svolta nell’immagine che Israele proietta di sé nel mondo.
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📢 Grecia e Turchia: Piuttosto che niente, è meglio “piuttosto”
🔎 Di Franco Ferrè per ComeDonChisciotte.org
Il 7 dicembre scorso ad Atene è avvenuto un fatto che, se non proprio definibile come “storico” (poi vedremo perché) è senza dubbio da catalogare come “rilevante”,…
👉 https://comedonchisciotte.org/grecia-e-turchia-piuttosto-che-niente-e-meglio-piuttosto/
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🔎 Di Franco Ferrè per ComeDonChisciotte.org
Il 7 dicembre scorso ad Atene è avvenuto un fatto che, se non proprio definibile come “storico” (poi vedremo perché) è senza dubbio da catalogare come “rilevante”,…
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Forwarded from Come Don Chisciotte PIU' SALUTE di Valentina Bennati
❇️ C'è una relazione tra malattie infiammatorie intestinali e parodontite
Una nuova revisione completa di oltre 300 studi, che esaminano la correlazione tra parodontite e malattie infiammatorie intestinali (il morbo di Crohn e la colite ulcerosa sono le due principali forme), conferma la tesi che ci sia un asse oro-intestino che collega reciprocamente le due condizioni.
La parodontite è lo stadio più avanzato della malattia gengivale. Si caratterizza per gengive infiammate, alitosi, tasche parodontali profonde e, se non trattata, porta alla perdita di denti. Gli accumuli di placca batterica sui denti o negli spazi tra di essi provoca, infatti, una risposta infiammatoria nella struttura di supporto dei denti fino a distruggerla. Ecco che la parodontite diventa la causa più comune di perdita dei denti per gli adulti in tutto il mondo.
Fattori di rischio comprendono: età avanzata, diabete, alcuni farmaci, la scarsa igiene orale e il fumo.
Nel corso degli anni è stato osservato che numerosi sintomi orali, tra cui la gengivite (che è il primo stadio della malattia gengivale) e la parodontite, colpiscono fino al 30% dei pazienti con malattie infiammatorie intestinali prima, dopo o contemporaneamente all'inizio dei problemi gastrointestinali.
La ragione di questa associazione non è stata ancora completamente chiarita, ma pare sempre più evidente il ruolo dei batteri orali che, verosimilmente, colonizzano l'intestino promuovendo l'infiammazione intestinale e attivando le risposte immunitarie.
Gli autori di questo lavoro scientifico ritengono che sia necessario indagare ulteriormente in questa direzione con altri studi che prevedano la collaborazione tra diversi specialisti (dentisti, gastroenterologi, immunologi, microbiologi) in modo da inquadrare sempre meglio tutta la questione. Inoltre sottolineano anche la necessità di un approccio collaborativo tra dentisti e gastroenterologi per fornire assistenza sanitaria orale-sistemica olistica.
Il lavoro, intitolato Unraveling the Link between Periodontitis and Inflammatory Bowel Disease: Challenges and Outlook, è pubblicato sul server di prestampa arXiv .
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VB
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Una nuova revisione completa di oltre 300 studi, che esaminano la correlazione tra parodontite e malattie infiammatorie intestinali (il morbo di Crohn e la colite ulcerosa sono le due principali forme), conferma la tesi che ci sia un asse oro-intestino che collega reciprocamente le due condizioni.
La parodontite è lo stadio più avanzato della malattia gengivale. Si caratterizza per gengive infiammate, alitosi, tasche parodontali profonde e, se non trattata, porta alla perdita di denti. Gli accumuli di placca batterica sui denti o negli spazi tra di essi provoca, infatti, una risposta infiammatoria nella struttura di supporto dei denti fino a distruggerla. Ecco che la parodontite diventa la causa più comune di perdita dei denti per gli adulti in tutto il mondo.
Fattori di rischio comprendono: età avanzata, diabete, alcuni farmaci, la scarsa igiene orale e il fumo.
Nel corso degli anni è stato osservato che numerosi sintomi orali, tra cui la gengivite (che è il primo stadio della malattia gengivale) e la parodontite, colpiscono fino al 30% dei pazienti con malattie infiammatorie intestinali prima, dopo o contemporaneamente all'inizio dei problemi gastrointestinali.
La ragione di questa associazione non è stata ancora completamente chiarita, ma pare sempre più evidente il ruolo dei batteri orali che, verosimilmente, colonizzano l'intestino promuovendo l'infiammazione intestinale e attivando le risposte immunitarie.
Gli autori di questo lavoro scientifico ritengono che sia necessario indagare ulteriormente in questa direzione con altri studi che prevedano la collaborazione tra diversi specialisti (dentisti, gastroenterologi, immunologi, microbiologi) in modo da inquadrare sempre meglio tutta la questione. Inoltre sottolineano anche la necessità di un approccio collaborativo tra dentisti e gastroenterologi per fornire assistenza sanitaria orale-sistemica olistica.
Il lavoro, intitolato Unraveling the Link between Periodontitis and Inflammatory Bowel Disease: Challenges and Outlook, è pubblicato sul server di prestampa arXiv .
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Come Don Chisciotte PIU' SALUTE di Valentina Bennati
Non c’è niente di più incontrollabile di una persona sana, consapevole e felice.
Forwarded from Come Don Chisciotte PIU' SALUTE di Valentina Bennati
❇️ Riappropriarci del nostro potere
Attraverso il cibo che mangiamo, l'acqua che beviamo e l'aria che respiriamo, veniamo continuamente in contatto con sostanze chimiche e non tutte sono state studiate in modo adeguato per stabilire il loro possibile effetto tossico.
Soprattutto l'alimentazione è diventata causa di esposizione quotidiana a composti artificiali di sintesi e alcuni contaminanti sono particolarmente temibili. Ad esempio il BPA (bisfenolo A) che è usato nel policarbonato, un tipo di plastica rigida utilizzata per produrre recipienti per uso alimentare: ha effetti estrogenici che possono alterare la funzione tiroidea, il sistema riproduttivo, nervoso e immunitario. E ci sono anche gli ftalati che formano legami con il PVC che li contiene e, quando sono in contatto con alimenti grassi, tendono a migrare contaminando il cibo: studi su animali da laboratorio hanno mostrato che hanno tossicità riproduttiva ed epatica.
Inoltre un tempo si produceva tutto in casa, oggi la struttura familiare è cambiata, i ritmi della società sono frenetici e di conseguenza è venuta meno anche la cucina tradizionale e di stagione. Invece nei supermercati di qualsiasi parte del mondo si trovano prodotti industriali creati su vasta scala e predisposti per lunghe conservazioni, ricchi di additivi e conservanti, veloci da preparare, ma privi di nutrienti e energia vitale.
C'è anche un elevato consumo di bevande gassate e dolcificate che, come il cibo già pronto, sono spinte da ingannevoli campagne pubblicitarie.
Senza considerare i fertilizzanti chimici e i pesticidi utilizzati in agricoltura, i cui residui si trovano poi negli alimenti.
Purtroppo la maggior parte della gente si è abituata a questo tipo di alimentazione e per i giovani è normale perché è l'unica che hanno conosciuto, ma tutto questo ci sta indebolendo sempre di più, rendendoci più vulnerabili alle malattie (non solo infettive) e anche meno fertili, meno capaci di avere figli.
C'è la necessità di cambiare. Infatti non possiamo pensare di vivere sani, se viviamo in un mondo inquinato, se quotidianamente e ripetutamente veniamo in contatto con sostanze nocive.
Sta a noi informarsi. Distinguere ciò che ci fa bene da ciò che ci fa male. Scegliere il nutrimento migliore (che non è solo quello che entra dalla bocca).
Oggi la gestione della salute resta ancora troppo nelle mani di altri. Invece, è fondamentale riappropriarci del nostro potere e imparare a essere i primi responsabili di noi stessi.
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Attraverso il cibo che mangiamo, l'acqua che beviamo e l'aria che respiriamo, veniamo continuamente in contatto con sostanze chimiche e non tutte sono state studiate in modo adeguato per stabilire il loro possibile effetto tossico.
Soprattutto l'alimentazione è diventata causa di esposizione quotidiana a composti artificiali di sintesi e alcuni contaminanti sono particolarmente temibili. Ad esempio il BPA (bisfenolo A) che è usato nel policarbonato, un tipo di plastica rigida utilizzata per produrre recipienti per uso alimentare: ha effetti estrogenici che possono alterare la funzione tiroidea, il sistema riproduttivo, nervoso e immunitario. E ci sono anche gli ftalati che formano legami con il PVC che li contiene e, quando sono in contatto con alimenti grassi, tendono a migrare contaminando il cibo: studi su animali da laboratorio hanno mostrato che hanno tossicità riproduttiva ed epatica.
Inoltre un tempo si produceva tutto in casa, oggi la struttura familiare è cambiata, i ritmi della società sono frenetici e di conseguenza è venuta meno anche la cucina tradizionale e di stagione. Invece nei supermercati di qualsiasi parte del mondo si trovano prodotti industriali creati su vasta scala e predisposti per lunghe conservazioni, ricchi di additivi e conservanti, veloci da preparare, ma privi di nutrienti e energia vitale.
C'è anche un elevato consumo di bevande gassate e dolcificate che, come il cibo già pronto, sono spinte da ingannevoli campagne pubblicitarie.
Senza considerare i fertilizzanti chimici e i pesticidi utilizzati in agricoltura, i cui residui si trovano poi negli alimenti.
Purtroppo la maggior parte della gente si è abituata a questo tipo di alimentazione e per i giovani è normale perché è l'unica che hanno conosciuto, ma tutto questo ci sta indebolendo sempre di più, rendendoci più vulnerabili alle malattie (non solo infettive) e anche meno fertili, meno capaci di avere figli.
C'è la necessità di cambiare. Infatti non possiamo pensare di vivere sani, se viviamo in un mondo inquinato, se quotidianamente e ripetutamente veniamo in contatto con sostanze nocive.
Sta a noi informarsi. Distinguere ciò che ci fa bene da ciò che ci fa male. Scegliere il nutrimento migliore (che non è solo quello che entra dalla bocca).
Oggi la gestione della salute resta ancora troppo nelle mani di altri. Invece, è fondamentale riappropriarci del nostro potere e imparare a essere i primi responsabili di noi stessi.
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Come Don Chisciotte PIU' SALUTE di Valentina Bennati
Non c’è niente di più incontrollabile di una persona sana, consapevole e felice.
📢 Giappone: il 70% dei decessi provocati dal vaccino Pfizer avviene entro 10 giorni dall’inoculazione
🔎 Naveen Athrappully
theepochtimes.com
Secondo un recente studio, circa il 70% delle persone decedute in Giappone dopo aver ricevuto il vaccino COVID-19 di Pfizer ha perso la vita nei primi 10 giorni successivi alla…
👉 https://comedonchisciotte.org/giappone-il-70-dei-decessi-provocati-dal-vaccino-pfizer-avviene-entro-10-giorni-dallinoculazione/
https://comedonchisciotte.org - Informazione Indipendente dal 2003
🔎 Naveen Athrappully
theepochtimes.com
Secondo un recente studio, circa il 70% delle persone decedute in Giappone dopo aver ricevuto il vaccino COVID-19 di Pfizer ha perso la vita nei primi 10 giorni successivi alla…
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Forwarded from Come Don Chisciotte PIU' SALUTE di Valentina Bennati
❇️ Curcumina e cancro alla prostata
La curcumina, polifenolo presente nella curcuma, ha molteplici modalità d'azione che potrebbero essere utili nello sviluppo di trattamenti per il cancro alla prostata.
Infatti studi in vitro e in vivo su modello animale hanno mostrato che è in grado di inibire la vitalità, la proliferazione, la sopravvivenza, la migrazione/invasione e l'adesione di varie cellule tumorali della prostata umana. L'efficacia è stata riscontrata su cellule tumorali sia sensibili che insensibili agli androgeni.
Il cancro alla prostata è comunemente presente negli uomini europei, australiani, afroamericani e nordamericani, mentre in Asia e in Sud America è meno diffuso, forse proprio perché la curcuma è una spezia molto usata nella cucina asiatica e sudamericana.
I principali trattamenti al momento disponibili per questa patologia comprendono radioterapia, chirurgia, chemioterapia e terapia ormonale; TUTTAVIA, la sottoregolazione della proliferazione cellulare, abbinata all'aumentata attività di morte cellulare programmata sia in vitro che in vivo, rendono la curcumina un candidato ideale per lo sviluppo di nuovi agenti farmaceutici antitumorali in grado di produrre meno effetti dannosi rispetto alle cure attualmente utilizzate.
La review "Curcuma against prostate cancer: current evidence" riassume le principali evidenze a tale riguardo.
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La curcumina, polifenolo presente nella curcuma, ha molteplici modalità d'azione che potrebbero essere utili nello sviluppo di trattamenti per il cancro alla prostata.
Infatti studi in vitro e in vivo su modello animale hanno mostrato che è in grado di inibire la vitalità, la proliferazione, la sopravvivenza, la migrazione/invasione e l'adesione di varie cellule tumorali della prostata umana. L'efficacia è stata riscontrata su cellule tumorali sia sensibili che insensibili agli androgeni.
Il cancro alla prostata è comunemente presente negli uomini europei, australiani, afroamericani e nordamericani, mentre in Asia e in Sud America è meno diffuso, forse proprio perché la curcuma è una spezia molto usata nella cucina asiatica e sudamericana.
I principali trattamenti al momento disponibili per questa patologia comprendono radioterapia, chirurgia, chemioterapia e terapia ormonale; TUTTAVIA, la sottoregolazione della proliferazione cellulare, abbinata all'aumentata attività di morte cellulare programmata sia in vitro che in vivo, rendono la curcumina un candidato ideale per lo sviluppo di nuovi agenti farmaceutici antitumorali in grado di produrre meno effetti dannosi rispetto alle cure attualmente utilizzate.
La review "Curcuma against prostate cancer: current evidence" riassume le principali evidenze a tale riguardo.
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PubMed Central (PMC)
Curcumin against Prostate Cancer: Current Evidence
Cancer is a condition characterized by remarkably enhanced rates of cell proliferation paired with evasion of cell death. These deregulated cellular processes take place following genetic mutations leading to the activation of oncogenes, the loss of tumor…
Forwarded from ComeDonChisciotte.org - UFFICIALE
📢 CDC Incontra – Giovanni Trambusti – ISTAT, i dati nascosti su Covid e vaccini
🔍 Nell’occasione della terza puntata di CDC Incontra, ultima di questo 2023, abbiamo il piacere di ospitare Giovanni Trambusti, ingegnere statistico, che dai primi mesi del 2020, notando che qualcosa non tornava rispetto alla…
👉 https://comedonchisciotte.org/cdc-incontra-giovanni-trambusti-istat-i-dati-nascosti-nascosti-su-covid-e-vaccini/
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🔍 Nell’occasione della terza puntata di CDC Incontra, ultima di questo 2023, abbiamo il piacere di ospitare Giovanni Trambusti, ingegnere statistico, che dai primi mesi del 2020, notando che qualcosa non tornava rispetto alla…
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❇️ Evitare il sale iodato per la cottura della pasta
Ricercatori dell'Università della Carolina del Sud hanno riscontrato che cuocere la pasta nell'acqua del rubinetto può fare sviluppare sottoprodotti potenzialmente dannosi.
Questo perché nella maggior parte dei Paesi l'acqua viene trattata con cloro o cloramina prima di arrivare nelle abitazioni e piccole quantità di questi disinfettanti possono rimanere nell'acqua che poi viene utilizzata per cucinare interagendo con il sale iodato.
Per ridurre il possibile sviluppo di queste sostanze i ricercatori suggeriscono di lessare la pasta senza coperchio (consente ai composti clorurati e iodati vaporizzati di fuoriuscire) e di scolarla bene dall'acqua (in modo da rimuovere la maggior parte dei contaminanti).
Altrimenti, meglio sarebbe utilizzare altre opzioni di sale senza iodio (come il sale dell'Himalaya, ad esempio) oppure, se in casa abbiamo solo il sale iodato, aggiungerlo dopo la cottura della pasta. Così ha affermato la coautrice dello studio Susan Richardson, docente di chimica.
La ricerca è stata pubblicata nella rivista Environmental Science & Technology.
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Ricercatori dell'Università della Carolina del Sud hanno riscontrato che cuocere la pasta nell'acqua del rubinetto può fare sviluppare sottoprodotti potenzialmente dannosi.
Questo perché nella maggior parte dei Paesi l'acqua viene trattata con cloro o cloramina prima di arrivare nelle abitazioni e piccole quantità di questi disinfettanti possono rimanere nell'acqua che poi viene utilizzata per cucinare interagendo con il sale iodato.
Per ridurre il possibile sviluppo di queste sostanze i ricercatori suggeriscono di lessare la pasta senza coperchio (consente ai composti clorurati e iodati vaporizzati di fuoriuscire) e di scolarla bene dall'acqua (in modo da rimuovere la maggior parte dei contaminanti).
Altrimenti, meglio sarebbe utilizzare altre opzioni di sale senza iodio (come il sale dell'Himalaya, ad esempio) oppure, se in casa abbiamo solo il sale iodato, aggiungerlo dopo la cottura della pasta. Così ha affermato la coautrice dello studio Susan Richardson, docente di chimica.
La ricerca è stata pubblicata nella rivista Environmental Science & Technology.
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ACS Publications
Overlooked Iodo-Disinfection Byproduct Formation When Cooking Pasta with Iodized Table Salt
Iodized table salt provides iodide that is essential for health. However, during cooking, we found that chloramine residuals in tap water can react with iodide in table salt and organic matter in pasta to form iodinated disinfection byproducts (I-DBPs). While…
📢 Risultati scadenti a scuola? Via i tablet, si torni a leggere e scrivere sul cartaceo
🔎 Di Katia Migliore per ComeDonChisciotte.org
Come riportato da orizzontescuola.it, i risultati dei nuovi test PISA – Programme for International Student Assessment – dimostrano un peggioramento nelle abilità di lettura e scrittura degli…
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📢 Torneremo a essere persone “umane”
🔎 Di Daniele Ioannilli per ComeDonChisciotte.org
“Le donne non si toccano nemmeno con un fiore“. Come si fa a essere in disaccordo. Figuriamoci quando si parla di omicidio. Ops di femminicidio, oggi se…
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Forwarded from Come Don Chisciotte PIU' SALUTE di Valentina Bennati
❇️ Dante li chiamava "gli ignavi"
Il più oscuro angolo dell'Inferno
è riservato a coloro
che conservano la loro neutralità in tempi di crisi morale.
***
Gli ignavi, secondo Dante, sono coloro che durante la vita non si sono mai schierati.
Il sommo poeta mette queste persone nell'antinferno perché le reputa indegne di qualsiasi cosa, sia delle gioie del Paradiso, che delle pene dell'Inferno, non essendosi mai schierate né per il bene, né per il male.
Sono i peccatori che Dante maggiormente disprezza e, per contrappasso, punisce queste anime mettendole sotto il pungolo di mosconi e vespe dal momento che durante l'esistenza non sentirono alcuno stimolo: poiché non furono attivi in vita, ora sono costretti a correre ininterrottamente. Le lacrime rigano il loro volto e si mischiano al sangue che viene raccolto ai piedi dai vermi.
Dante scriveva nel Trecento, ma le condizioni dalle quali nasceva una critica così efferata nei confronti di chi sceglieva di non scegliere non sono così lontane da quelle che possiamo riscontrare nella nostra epoca contemporanea e, infatti, anche oggi, sono tanti coloro che rimangono immobili, senza agire, di fronte alle ingiustizie e che preferiscono, semmai, omologarsi alla massa, piuttosto che osare avere un'idea propria e difenderla.
Siamo chiamati a prendere una posizione nella vita, sempre, perché nella realtà non esiste mai la neutralità. Esiste il bene ed esiste il male e, nella presenza di entrambi, possiamo scegliere ogni giorno da che parte stare, anche imparando a dire dei no decisivi.
Non siamo qui per rimanere a guardare da una tribuna ciò che pensiamo non ci riguardi, MA PER VIVERE con coraggio e coerenza.
Il segreto è tutto nel dettaglio delle apparentemente piccole scelte quotidiane e non nell'eroismo di una volta sola.
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Gli ignavi, secondo Dante, sono coloro che durante la vita non si sono mai schierati.
Il sommo poeta mette queste persone nell'antinferno perché le reputa indegne di qualsiasi cosa, sia delle gioie del Paradiso, che delle pene dell'Inferno, non essendosi mai schierate né per il bene, né per il male.
Sono i peccatori che Dante maggiormente disprezza e, per contrappasso, punisce queste anime mettendole sotto il pungolo di mosconi e vespe dal momento che durante l'esistenza non sentirono alcuno stimolo: poiché non furono attivi in vita, ora sono costretti a correre ininterrottamente. Le lacrime rigano il loro volto e si mischiano al sangue che viene raccolto ai piedi dai vermi.
Dante scriveva nel Trecento, ma le condizioni dalle quali nasceva una critica così efferata nei confronti di chi sceglieva di non scegliere non sono così lontane da quelle che possiamo riscontrare nella nostra epoca contemporanea e, infatti, anche oggi, sono tanti coloro che rimangono immobili, senza agire, di fronte alle ingiustizie e che preferiscono, semmai, omologarsi alla massa, piuttosto che osare avere un'idea propria e difenderla.
Siamo chiamati a prendere una posizione nella vita, sempre, perché nella realtà non esiste mai la neutralità. Esiste il bene ed esiste il male e, nella presenza di entrambi, possiamo scegliere ogni giorno da che parte stare, anche imparando a dire dei no decisivi.
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Come Don Chisciotte PIU' SALUTE di Valentina Bennati
Non c’è niente di più incontrollabile di una persona sana, consapevole e felice.
Forwarded from Come Don Chisciotte PIU' SALUTE di Valentina Bennati
❇️ Paracetamolo in gravidanza e ritardi nel linguaggio nella prima infanzia
Il paracetamolo è sempre stato pubblicizzato come farmaco sicuro in gravidanza ed è tuttora consigliato da molti ginecologi alle donne in stato interessante per trattare febbre e dolore; tuttavia, ricercatori della Northeastern University hanno trovato una relazione tra aumento dell'uso di paracetamolo durante la gravidanza e ritardo del linguaggio nella prima infanzia.
Lo studio si è basato sui dati raccolti da 532 neonati che sono stati osservati tra dicembre 2013 e marzo 2020. Sono stati tenuti in considerazione i dati relativi all'utilizzo di paracetamolo per almeno sei volte durante la gravidanza, all'incirca ogni 4-6 settimane. Questo ha consentito ai ricercatori di suddividere i dati per trimestre.
Successivamente i bambini sono stati valutati per le competenze linguistiche a poco più di due anni e all'età di 3 anni e i dati sono stati confrontati con quelli dei coetanei.
A questo punto i ricercatori hanno riscontrato che i figli di donne che avevano assunto più paracetamolo durante la gravidanza tendevano tutti ad avere uno sviluppo del linguaggio più ritardato.
I risultati, pubblicati questo mese sulla rivista Pediatric Research, sono in linea con ricerche precedenti che hanno esaminato la relazione tra l’esposizione prenatale al paracetamolo e gli esiti comunicativi o linguistici.
Ricordo, inoltre, che ci sono altri studi precedenti che suggeriscono un'associazione tra uso di paracetamolo in gravidanza e problemi di attenzione e comportamento nei bambini.
Il paracetamolo è un farmaco e, in quanto tale, come tutti i farmaci, andrebbe evitato durante un periodo così delicato come la gravidanza.
Evidentemente l’idea che sia sicuro per l’uso in gravidanza è stata data per scontata per molti anni senza alcuna dimostrazione della sua sicurezza, se non altro per quanto riguarda lo sviluppo neurologico.
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Il paracetamolo è sempre stato pubblicizzato come farmaco sicuro in gravidanza ed è tuttora consigliato da molti ginecologi alle donne in stato interessante per trattare febbre e dolore; tuttavia, ricercatori della Northeastern University hanno trovato una relazione tra aumento dell'uso di paracetamolo durante la gravidanza e ritardo del linguaggio nella prima infanzia.
Lo studio si è basato sui dati raccolti da 532 neonati che sono stati osservati tra dicembre 2013 e marzo 2020. Sono stati tenuti in considerazione i dati relativi all'utilizzo di paracetamolo per almeno sei volte durante la gravidanza, all'incirca ogni 4-6 settimane. Questo ha consentito ai ricercatori di suddividere i dati per trimestre.
Successivamente i bambini sono stati valutati per le competenze linguistiche a poco più di due anni e all'età di 3 anni e i dati sono stati confrontati con quelli dei coetanei.
A questo punto i ricercatori hanno riscontrato che i figli di donne che avevano assunto più paracetamolo durante la gravidanza tendevano tutti ad avere uno sviluppo del linguaggio più ritardato.
I risultati, pubblicati questo mese sulla rivista Pediatric Research, sono in linea con ricerche precedenti che hanno esaminato la relazione tra l’esposizione prenatale al paracetamolo e gli esiti comunicativi o linguistici.
Ricordo, inoltre, che ci sono altri studi precedenti che suggeriscono un'associazione tra uso di paracetamolo in gravidanza e problemi di attenzione e comportamento nei bambini.
Il paracetamolo è un farmaco e, in quanto tale, come tutti i farmaci, andrebbe evitato durante un periodo così delicato come la gravidanza.
Evidentemente l’idea che sia sicuro per l’uso in gravidanza è stata data per scontata per molti anni senza alcuna dimostrazione della sua sicurezza, se non altro per quanto riguarda lo sviluppo neurologico.
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Nature
Examining the relationship of acetaminophen use during pregnancy with early language development in children
Pediatric Research - Examining the relationship of acetaminophen use during pregnancy with early language development in children