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❇️ Morti improvvise. La domanda è semplice

L'aumento delle morti improvvise di soggetti giovani sani
è un fenomeno inquietante che non smette di destare comprensibile preoccupazione.
Se ne è parlato anche nel corso di un Convegno che si è tenuto lunedì scorso a Catanzaro. All'evento, che è stato promosso dall'Associazione 'Albero della Vita' e organizzato dai Comitati 'Calabria per la Verità' e 'Oltre', ha preso parte anche Bianca Laura Granato, Senatrice XVIII legislatura.

Ma si è trattato di un confronto a più voci.
Tra i presenti, infatti, anche la Dottoressa Laura Teodori, già dirigente di ricerca e docente universitaria; il Presidente del Comitato 'Oltre' dottor Vincenzo Veltri; il Dr. Antonio Porto per il sindacato OSA Polizia e l'Avv. Antonietta Veneziano di Avvocati Liberi, autrice delle denunce presentate dalla Senatrice Granato e da Antonio Porto (sia presso la Procura di Catanzaro che quella di Roma) riguardanti i numerosi aspetti ancora da chiarire dei cosiddetti vaccini anti COVID-19 (composizione, autorizzazione, distribuzione, imposizione).
Sono intervenuti da remoto anche Barbara D'Ambrosio per il Comitato Ascoltami che riunisce le persone danneggiate da vaccino (il più delle volte non riconosciute e lasciate in totale abbandono da parte delle istituzioni sanitarie) e il Dottor Mauro Mantovani che ha parlato della spike vaccinale e degli effetti che provoca sui vari organi.

Al Convegno erano stati invitati, in qualità di commissario alla sanità calabrese, anche il Presidente della Regione Roberto Occhiuto e, in qualità di responsabile della salute sul territorio di Catanzaro, il sindaco Nicola Fiorita. Entrambi non si sono presentati.

Gli eventi avversi e le morti improvvise da molti mesi sono sotto gli occhi di tutti e non si possono negare
(dati ISTAT ed EUROMOMO, osservatori ufficiali Italiani ed Europei).
Uno studio apparso sulla prestigiosa rivista The Lancet il 5 luglio scorso ha attribuito chiaramente ai vaccini anti-Covid il 74% dei morti nel periodo post vaccinale e ciò sulla base dell'analisi dei risultati di autopsie. Lo studio è stato clamorosamente ritirato dopo appena 24 ore, ma rimane il fatto che l'aumento di mortalità si è verificato in tutto il mondo, anche nel nostro Paese, purtroppo, e in quasi tutte le regioni (la Calabria, in particolare, ha avuto un aumento di mortalità molto elevata).

Stiamo parlando di una realtà tragica che va assolutamente indagata in modo approfondito e obiettivo.
Le Istituzioni Politiche e Sanitarie (locali, nazionali e internazionali) non possono più rimanere indifferenti.
Basterebbe che iniziassero a contemplare una semplice domanda: la persona che è morta era vaccinata contro il Covid? E, se sì,con quante dosi?

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VB



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❇️ Tenaci come l’acqua

Cadendo, la goccia scava la pietra,

non per la sua forza,

ma per la sua costanza.

(Lucrezio)

* * *

Non è la forza che permette alla goccia di scalfire la roccia, bensì la perseveranza.
Così non tutte le prove difficili della vita si possono superare immediatamente, cercando di forzare gli eventi, il più delle volte la vera forza sta nel non arrendersi e continuare a impegnarsi nel tempo, senza mai perdere di vista l’obiettivo.

Con la pazienza e la perseveranza si può ottenere qualunque risultato.
Vale anche per il tuo benessere.
Se la salute per te è un valore, troverai il tempo, l’energia e la tenacia per occupartene.

Molte cose dipendono da noi. Più di quanto possiamo pensare.

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VB



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❇️ La vitamina D può prevenire la demenza

L'integrazione della vitamina D potrebbe essere particolarmente vantaggiosa per evitare il declino cognitivo
secondo gli autori di uno studio pubblicato su Alzheimer's & Dementia: Diagnosis, Assessment & Disease Monitoring che è stato firmato dai ricercatori dell'Hotchkiss Brain Institute dell'Università di Calgary in Canada in collaborazione con i colleghi dell'Università di Exeter nel Regno Unito.

Gli autori di questo lavoro scientifico hanno valutato gli effetti della vitamina D sull'incidenza della demenza in 12.388 partecipanti e hanno visto che l'esposizione alla vitamina D è associata a un'incidenza di demenza inferiore del 40% rispetto a nessuna esposizione.
Inoltre hanno riscontrato che gli effetti della vitamina D sono significativamente maggiori nelle donne rispetto ai maschi, nelle persone senza deterioramento cognitivo rispetto a chi presenta già lievi segni e in chi non ha il gene APOEe4 (che è noto per essere associato a un rischio maggiore di Alzheimer).

Si stima che attualmente più di 50 milioni di persone in tutto il mondo convivano con la demenza e non ci sono farmaci in grado di arrestare o invertire la progressione della malattia.
La carenza di vitamina D, invece, è un fattore di rischio modificabile ed è bene considerarlo.

La fonte di gran lunga principale di approvvigionamento della vitamina D è la luce solare e la stagione estiva è sicuramente la più indicata per sintetizzarla. Durante i mesi più freddi chi si trova in stato di carenza dovrebbe integrarla. La vitamina D, tra l'altro, ha attività antimicrobica che favorisce una maggiore copertura verso tutti i microrganismi patogeni (batteri o virus che siano).

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VB



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