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❇️ Il digiuno intermittente migliora la patologia di Alzheimer

Nella malattia di Alzheimer si interrompe il ritmo circadiano del corpo
, è come se l'orologio biologico che regola molti dei nostri processi fisiologici andasse in tilt: la maggior parte delle persone con Alzheimer, infatti, di sera manifesta un aumento del deterioramento cognitivo e della confusione e, spesso, anche difficoltà a dormire durante la notte.
Al momento, purtroppo, non esistono trattamenti efficaci per questo aspetto della malattia; da poco, però, è uscito uno studio che è stato condotto da ricercatori della School of Medicine dell'Università della California a San Diego che ha dimostrato che è possibile correggere tali interruzioni circadiane attraverso un'alimentazione limitata nel tempo.

In sostanza i ricercatori hanno provato ad alimentare i topolini di laboratorio secondo un programma limitato nel tempo in cui potevano mangiare solo entro una finestra di 6 ore al giorno e hanno riscontrato che, rispetto ai topi di controllo a cui veniva fornito cibo a tutte le ore, i topi nutriti con un programma a tempo limitato avevano una memoria migliore ed erano meno operativi di notte. Inoltre sperimentavano un sonno più regolare con meno interruzioni. Questi topolini hanno anche ottenuto risultati migliori nelle valutazioni cognitive rispetto ai topi di controllo. Infine i ricercatori hanno osservato che il programma di alimentazione aiutava a ridurre la quantità di proteina amiloide accumulata nel cervello (i depositi di amiloide sono una delle caratteristiche più note della malattia di Alzheimer).

Scrivono gli autori dello studio che, poiché il programma di alimentazione limitato nel tempo si è rivelato in grado di "modificare sostanzialmente la traiettoria della malattia" nei topi, verosimilmente tali risultati potrebbero essere facilmente replicati sulle persone (si tratterebbe, infatti, semplicemente di cambiare lo stile di vita). Per gli esseri umani - è stato specificato - il programma di alimentazione limitato nel tempo si tradurrebbe in circa 14 ore di digiuno continuato ogni giorno.

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VB



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❇️ Potenziale antitumorale del tè nero

Il tè nero fermentato contiene diverse sostanze bioattive benefiche per la salute
tra cui polifenoli, polisaccaridi, teabrownina (un pigmento che possiede vari tipi di proprietà).
Un recente lavoro scientifico ha esaminato gli studi sul potenziale di questa bevanda nella prevenzione e nella gestione del cancro, soprattutto riguardo i meccanismi coinvolti nell'anti-ossidazione, nell'anti-infiammazione, nell'inibizione della proliferazione delle cellule tumorali, nell'induzione dell'apoptosi e nell'inibizione delle metastasi, oltre che nella regolazione della flora intestinale.

Scopo della revisione è stato quello di accumulare prove sugli effetti antitumorali del tè nero e gli studi esaminati (in vivo e in vitro) confermerebbero che il tè nero ha un alto potenziale di attività antitumorale, ad esempio nel cancro del polmone, del fegato, della pelle, della mammella e del pancreas.
Il problema è che finora sono stati condotti pochi esperimenti nella popolazione, rimane da chiarire inoltre se l'effetto anti-tumorale di questa bevanda è dovuto a singoli componenti o a un effetto sinergico di più principi attivi. In ogni caso a conclusione della revisione gli autori scrivono: "È importante notare che il tè nero, un alimento naturale, può essere altamente raccomandato come integratore nutrizionale per la prevenzione e la gestione del cancro con pochi effetti collaterali".

Il cancro è la principale causa di morte nel mondo e l'incidenza e il tasso di mortalità aumentano di anno in anno. Ciò è imputabile a varie cause, dunque diventa urgente prevenire questa malattia e gestirla al meglio.
Attualmente il principale trattamento proposto è quello chemio/radioterapico, si tratta però di metodi dannosi per il corpo umano e anche onerosi dal punto di vista economico per il sistema sanitario. Diventa importante quindi cercare innanzitutto di prevenire questa grave patologia e, a tal proposito, vale la pena di ricordare che l'insorgenza, non solo del cancro, ma di ogni malattia, è strettamente correlata allo stile di vita delle persone, alle abitudini alimentari, a fattori ambientali e alle sostanze con le quali si viene in contatto (sono tutti aspetti che possiamo gestire con le nostre scelte quotidiane).

N.B.
I tè fermentati, tra i quali i ricercatissimi tè Pu’er dello Yunnan, sono i veri tè neri e nulla hanno a che fare con i tè che in Occidente definiamo “neri”. I tè neri, secondo la tradizionale classificazione cromatica cinese, sono tè le cui foglie subiscono una vera e propria fermentazione. Questi tè, infatti, sono gli unici ad essere fermentati e anche gli unici che necessitano una vera e propria stagionatura prima di poter essere commercializzati. I più pregiati, inoltre, non sono consumati subito, ma destinati all’invecchiamento. Sono commercializzati in foglia o sotto forma di tè pressati a nido, a galletta o a mattonella.

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VB



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