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❇️ Gli antidepressivi possono indurre resistenza a più antibiotici

La resistenza agli antibiotici è considerata una minaccia globale per la salute pubblica
e l'Italia è uno dei paesi in Europa con i maggiori tassi di resistenza, sia ai batteri Gram-positivi che Gram-negativi. Le cause di questo grosso problema sono da ricercare non solo nell'abuso e nel cattivo uso degli antibiotici in ambito sanitario, ma anche nell'utilizzo di questi prodotti farmaceutici in veterinaria e nelle pratiche agroalimentari.

L'esposizione continua agli antibiotici ha certamente determinato l'aumento della capacità dei batteri di mutare e di diventare più resistenti; tuttavia, al di là degli antibiotici, ci sono altri farmaci che, pur non prendendo direttamente di mira i batteri, hanno effetti indesiderati sulla loro capacità di difesa, potenziandoli.
Ad esempio uno studio molto interessante condotto da un gruppo di scienziati dell'università del Queensland a Brisbane in Australia mostra che gli antidepressivi, che sono i farmaci più frequentemente prescritti, possono indurre resistenza a più antibiotici anche dopo brevi periodi di esposizione.

Il consumo di antidepressivi è aumentato in modo considerevole
in tutti i paesi industrializzati. Appare quindi evidente che, per arginare il problema dell'antibiotico resistenza, non ha senso concentrarsi solo sullo sviluppo di nuove molecole antibiotiche (come attualmente sta facendo la ricerca) è importante, piuttosto, educare le persone a stili di vita salubri, alla consapevolezza di sé, al rispetto della SALUTE che è uno stato di equilibrio psichico, fisico e spirituale.
E quando arriva un qualsiasi disturbo da curare, meglio prima tentare la strada delle medicine naturali (che in molti casi danno risultati, non solo in termini di guarigione, ma anche di prevenzione/diminuzione di recidive) e ricorrere ai farmaci allopatici solo nei casi in cui proprio non se ne può fare a meno.

Essere attenti nelle scelte personali di ogni giorno, avere abitudini di vita sane, evitare medicinali di sintesi quando non sono strettamente necessari, è il migliore investimento che possiamo fare per noi stessi e per i nostri figli.

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VB



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❇️ Cancro al colon: la curcumina attiva la via di segnalazione soppressiva del tumore

La curcumina
, una sostanza naturale presente nella curcuma, sembra svolgere un ruolo fondamentale nella soppressione del tumore al colon retto. Ricercatori del Ludwig-Maximilians-Universität München (LMU) hanno, infatti, identificato un percorso di segnalazione attraverso il quale la curcumina può sopprimere la metastasi delle cellule tumorali del colon-retto.

Utilizzando linee cellulari di cancro colon-rettale umano, gli autori dello studio hanno riscontrato che la curcumina aumenta la produzione delle cosiddette specie reattive dell'ossigeno (ROS) nelle cellule tumorali. Questi ROS attivano una via di segnalazione che porta alla produzione di miR-34 tramite il fattore di trascrizione NRF2 che induce l'invecchiamento precoce delle cellule tumorali e la morte cellulare programmata.
“Inoltre, la capacità delle cellule tumorali di migrare e invadere il tessuto circostante è compromessa”, ha dichiarato Heiko Hermeking, professore di Patologia Sperimentale e Molecolare alla guida del gruppo di studio.

I risultati di questo lavoro sono importanti e potrebbero dare origine a interessanti approcci per nuove alternative terapeutiche. In realtà, fin dalla più remota antichità, erbe, piante e spezie sono sempre state largamente utilizzate per la cura delle patologie più diffuse, se solo la ricerca scientifica concentrasse maggiormente i propri sforzi in questa direzione, si potrebbero trovare terapie integrative/sostitutive delle molecole di sintesi per molte malattie a tutto vantaggio della salute delle persone (e con piccoli o nulli effetti collaterali).
Purtroppo viviamo in un mondo in cui le soluzioni più alla portata sono sempre, “stranamente” ignorate o osteggiate.

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VB



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❇️ Quando arrivano le nubi nere

Quando arrivano le nubi nere…
continua ad andare avanti.

Quando senti che le cose grandi ti sfuggono di mano
concentrati su ciò che ami
e hai proprio sotto il naso.

Questa tempesta passerà.

* * *

Sono frasi tratte dal libro “Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo” di Charlie Mackesy, un testo da leggere ai bambini più piccoli, ma che fa bene anche all’anima dei grandi.

È il racconto dell'amicizia tra un bambino curioso, una talpa golosa di torta e piena di vita, una volpe diffidente e un cavallo saggio.
Si incontrano e insieme esplorano il mondo.
“Le loro avventure si svolgono in primavera, quando un attimo prima cade la neve e l’attimo dopo splende il sole, e anche la vita è un po’ così. Muta in un lampo”, scrive l’autore nell’introduzione.

I quattro protagonisti della storia si conoscono e, strada facendo, si pongono tante domande.
Attraversano anche la tempesta.
Imparano che la vita è fatta di alti e bassi ma, soprattutto, imparano l’importanza di fare affidamento sulle persone amate.
È un libro delicato che ispira più dolcezza verso se stessi e gli altri e che incoraggia valori e sentimenti belli.

In questo periodo storico così cinico e duro, è importante riuscire a trovare lo spazio per leggere un buon libro.
Ancora più importante e prezioso è prendersi il tempo per leggere libri ai propri figli perché questa tenera pausa dedicata alla lettura rappresenta un privilegiato canale di conoscenza e di sviluppo emotivo e psico-cognitivo per i più piccini, ma è anche fonte d’ispirazione per noi adulti, oltre che occasione d'insegnamento.
Soprattutto, è un bellissimo modo di stare insieme che rafforza tanto il legame genitori-figli.

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VB



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