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❇️ Difetti della vista e postura, c'è una relazione

Esiste una relazione bidirezionale tra funzione visiva e postura. Infatti un'alterazione della funzione visiva comporta una modifica della postura e viceversa.
Visione postura sono due meccanismi all'interno di un unico processo percettivo.

Un semplice esperimento conferma questo stretto legame. Basta provare a rimanere in piedi su una gamba sola ad occhi chiusi: risulterà impossibile perché la mancanza di informazioni provenienti dalla retina non consente al sistema che controlla l'equilibrio (il sistema vestibolare) di spostare l'asse del corpo sulla verticale.

Il nostro corpo è uno spettacolo in cui ogni parte collabora con il tutto. Questo significa che per risolvere le problematiche di salute è necessaria una visione olistica e molto spesso anche la collaborazione multidisciplinare tra specialisti differenti che esaminino il paziente sotto tutti gli aspetti in modo da scegliere, insieme, il trattamento terapeutico personalizzato migliore.

Un interessante libro da leggere in merito all’ esistenza delle strette relazioni intersistemiche tra i vari distretti corporei e l’importanza di una corretta postura è "Le Afferenze Posturali" del Dottor Gaetano Agliata.

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VB



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❇️ Gli antidepressivi possono indurre resistenza a più antibiotici

La resistenza agli antibiotici è considerata una minaccia globale per la salute pubblica
e l'Italia è uno dei paesi in Europa con i maggiori tassi di resistenza, sia ai batteri Gram-positivi che Gram-negativi. Le cause di questo grosso problema sono da ricercare non solo nell'abuso e nel cattivo uso degli antibiotici in ambito sanitario, ma anche nell'utilizzo di questi prodotti farmaceutici in veterinaria e nelle pratiche agroalimentari.

L'esposizione continua agli antibiotici ha certamente determinato l'aumento della capacità dei batteri di mutare e di diventare più resistenti; tuttavia, al di là degli antibiotici, ci sono altri farmaci che, pur non prendendo direttamente di mira i batteri, hanno effetti indesiderati sulla loro capacità di difesa, potenziandoli.
Ad esempio uno studio molto interessante condotto da un gruppo di scienziati dell'università del Queensland a Brisbane in Australia mostra che gli antidepressivi, che sono i farmaci più frequentemente prescritti, possono indurre resistenza a più antibiotici anche dopo brevi periodi di esposizione.

Il consumo di antidepressivi è aumentato in modo considerevole
in tutti i paesi industrializzati. Appare quindi evidente che, per arginare il problema dell'antibiotico resistenza, non ha senso concentrarsi solo sullo sviluppo di nuove molecole antibiotiche (come attualmente sta facendo la ricerca) è importante, piuttosto, educare le persone a stili di vita salubri, alla consapevolezza di sé, al rispetto della SALUTE che è uno stato di equilibrio psichico, fisico e spirituale.
E quando arriva un qualsiasi disturbo da curare, meglio prima tentare la strada delle medicine naturali (che in molti casi danno risultati, non solo in termini di guarigione, ma anche di prevenzione/diminuzione di recidive) e ricorrere ai farmaci allopatici solo nei casi in cui proprio non se ne può fare a meno.

Essere attenti nelle scelte personali di ogni giorno, avere abitudini di vita sane, evitare medicinali di sintesi quando non sono strettamente necessari, è il migliore investimento che possiamo fare per noi stessi e per i nostri figli.

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VB



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❇️ Cancro al colon: la curcumina attiva la via di segnalazione soppressiva del tumore

La curcumina
, una sostanza naturale presente nella curcuma, sembra svolgere un ruolo fondamentale nella soppressione del tumore al colon retto. Ricercatori del Ludwig-Maximilians-Universität München (LMU) hanno, infatti, identificato un percorso di segnalazione attraverso il quale la curcumina può sopprimere la metastasi delle cellule tumorali del colon-retto.

Utilizzando linee cellulari di cancro colon-rettale umano, gli autori dello studio hanno riscontrato che la curcumina aumenta la produzione delle cosiddette specie reattive dell'ossigeno (ROS) nelle cellule tumorali. Questi ROS attivano una via di segnalazione che porta alla produzione di miR-34 tramite il fattore di trascrizione NRF2 che induce l'invecchiamento precoce delle cellule tumorali e la morte cellulare programmata.
“Inoltre, la capacità delle cellule tumorali di migrare e invadere il tessuto circostante è compromessa”, ha dichiarato Heiko Hermeking, professore di Patologia Sperimentale e Molecolare alla guida del gruppo di studio.

I risultati di questo lavoro sono importanti e potrebbero dare origine a interessanti approcci per nuove alternative terapeutiche. In realtà, fin dalla più remota antichità, erbe, piante e spezie sono sempre state largamente utilizzate per la cura delle patologie più diffuse, se solo la ricerca scientifica concentrasse maggiormente i propri sforzi in questa direzione, si potrebbero trovare terapie integrative/sostitutive delle molecole di sintesi per molte malattie a tutto vantaggio della salute delle persone (e con piccoli o nulli effetti collaterali).
Purtroppo viviamo in un mondo in cui le soluzioni più alla portata sono sempre, “stranamente” ignorate o osteggiate.

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VB



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