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❇️ Perché lo stress cronico infiamma l'intestino e come limitare i danni

Lo stress psicologico protratto nel tempo esercita un impatto profondo su tutto il corpo e incide
, in particolare, sull'infiammazione dell'intestino.
Ci sono numerosi studi epidemiologici che evidenziano che gli eventi di vita stressanti (ad esempio la perdita di un lavoro, la rottura con un partner, la malattia di una persona cara) sono in grado di esacerbare la riacutizzazione di malattie infiammatorie intestinali e c'è un recente lavoro con cui gli autori mostrano i meccanismi attraverso cui lo stress psicologico influenza l'infiammazione intestinale sottolineando il ruolo determinante del sistema nervoso enterico.

In sostanza quando una persona è molto stressata il cervello invia dei segnali alle ghiandole surrenali che rilasciano sostanze chimiche chiamate glucocorticoidi nel resto del corpo.
Dopo essere state attivate dai glucocorticoidi, alcune cellule gliali rilasciano molecole che attivano le cellule immunitarie.
A loro volta, quelle cellule immunitarie rilasciano molecole che normalmente verrebbero utilizzate per combattere i patogeni, ma che, invece, in questo caso finiscono per causare dolorose infiammazioni intestinali.

Lo studio offre, in sostanza, una spiegazione di come il cervello impatta sull'infiammazione periferica e di come il sistema nervoso enterico sia coinvolto in caso di stress psicologico.

La maggior parte delle persone vive oggi in una condizione di stress perpetuo a causa di problemi economici, familiari, affettivi, di lavoro. Essere consapevoli che questa condizione può impattare negativamente sulla salute è importante per mettere in atto le necessarie contromisure e gestire al meglio le sfide che la vita porta.
Ciò significa che quando ci rendiamo conto di essere da troppo tempo in uno stato di allerta dovremmo intervenire per aiutare il nostro organismo (inteso come insieme di corpo-mente-spirito) a ricaricare le energie prima di esaurirle del tutto e, di conseguenza, andare incontro a effetti sfavorevoli permanenti, sia a livello mentale che fisico.

Tante cose si possono fare per controllare lo stress e migliorare la salute: ad esempio attività fisica, alimentazione corretta, tecniche respiratorie e di visualizzazione, A volte le persone non sono in grado da sole di cambiare le proprie abitudini e di impegnarsi con costanza in questa direzione, allora ci sarà bisogno di un/una professionista che le affianchi in questo percorso di recupero dell'equilibrio.

Si tratta, però, di un affiancamento poiché non si deve dimenticare che, quando si parla di salute, la parte maggiormente attiva deve essere sempre quella della persona direttamente interessata. La salute è un diritto, ma allo stesso tempo una responsabilità personale: dobbiamo per primi prenderci cura di noi stessi, essere consapevoli del nostro stato fisico e provvedere di conseguenza.
Scegliendo in una direzione o in un’altra, decidendo o non decidendo ogni giorno, noi costruiamo o demoliamo il nostro benessere.

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VB



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❇️ Difetti della vista e postura, c'è una relazione

Esiste una relazione bidirezionale tra funzione visiva e postura. Infatti un'alterazione della funzione visiva comporta una modifica della postura e viceversa.
Visione postura sono due meccanismi all'interno di un unico processo percettivo.

Un semplice esperimento conferma questo stretto legame. Basta provare a rimanere in piedi su una gamba sola ad occhi chiusi: risulterà impossibile perché la mancanza di informazioni provenienti dalla retina non consente al sistema che controlla l'equilibrio (il sistema vestibolare) di spostare l'asse del corpo sulla verticale.

Il nostro corpo è uno spettacolo in cui ogni parte collabora con il tutto. Questo significa che per risolvere le problematiche di salute è necessaria una visione olistica e molto spesso anche la collaborazione multidisciplinare tra specialisti differenti che esaminino il paziente sotto tutti gli aspetti in modo da scegliere, insieme, il trattamento terapeutico personalizzato migliore.

Un interessante libro da leggere in merito all’ esistenza delle strette relazioni intersistemiche tra i vari distretti corporei e l’importanza di una corretta postura è "Le Afferenze Posturali" del Dottor Gaetano Agliata.

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VB



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❇️ Gli antidepressivi possono indurre resistenza a più antibiotici

La resistenza agli antibiotici è considerata una minaccia globale per la salute pubblica
e l'Italia è uno dei paesi in Europa con i maggiori tassi di resistenza, sia ai batteri Gram-positivi che Gram-negativi. Le cause di questo grosso problema sono da ricercare non solo nell'abuso e nel cattivo uso degli antibiotici in ambito sanitario, ma anche nell'utilizzo di questi prodotti farmaceutici in veterinaria e nelle pratiche agroalimentari.

L'esposizione continua agli antibiotici ha certamente determinato l'aumento della capacità dei batteri di mutare e di diventare più resistenti; tuttavia, al di là degli antibiotici, ci sono altri farmaci che, pur non prendendo direttamente di mira i batteri, hanno effetti indesiderati sulla loro capacità di difesa, potenziandoli.
Ad esempio uno studio molto interessante condotto da un gruppo di scienziati dell'università del Queensland a Brisbane in Australia mostra che gli antidepressivi, che sono i farmaci più frequentemente prescritti, possono indurre resistenza a più antibiotici anche dopo brevi periodi di esposizione.

Il consumo di antidepressivi è aumentato in modo considerevole
in tutti i paesi industrializzati. Appare quindi evidente che, per arginare il problema dell'antibiotico resistenza, non ha senso concentrarsi solo sullo sviluppo di nuove molecole antibiotiche (come attualmente sta facendo la ricerca) è importante, piuttosto, educare le persone a stili di vita salubri, alla consapevolezza di sé, al rispetto della SALUTE che è uno stato di equilibrio psichico, fisico e spirituale.
E quando arriva un qualsiasi disturbo da curare, meglio prima tentare la strada delle medicine naturali (che in molti casi danno risultati, non solo in termini di guarigione, ma anche di prevenzione/diminuzione di recidive) e ricorrere ai farmaci allopatici solo nei casi in cui proprio non se ne può fare a meno.

Essere attenti nelle scelte personali di ogni giorno, avere abitudini di vita sane, evitare medicinali di sintesi quando non sono strettamente necessari, è il migliore investimento che possiamo fare per noi stessi e per i nostri figli.

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VB



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