#ChildResQue🌎🇺🇸
📛META HA MESSO LA CRESCITA DAVANTI ALLA SICUREZZA DEI GIOVANI UTENTI📛
Le sezioni non redatte di una causa contro Meta sostengono che il colosso dei social media ha dato priorità alla crescita dell'azienda prima della sicurezza dei suoi utenti più giovani
Lo scorso dicembre, il procuratore generale del New Mexico Raúl Torrez ha 🔗intentato una causa contro #Meta nella quale sostiene che Meta non riesce a rimuovere il materiale #pedopornografico (#CSAM) dalle sue piattaforme e consente agli adulti di trovare, #contattare e #adescare utenti #minorenni
Meta è già stata oggetto di una 🔗causa separata dall’ottobre 2023, quando 33 stati hanno affermato che sta #danneggiando i giovani e contribuendo alla crisi di #salute_mentale dei giovani progettando consapevolmente e deliberatamente funzionalità su #Instagram e #Facebook che creano #dipendenza dai bambini sulle sue piattaforme.
#News_USA|#Brain_Washing| #Child_Abuse|#Child_Pornography|#Danger
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📛META HA MESSO LA CRESCITA DAVANTI ALLA SICUREZZA DEI GIOVANI UTENTI📛
Le sezioni non redatte di una causa contro Meta sostengono che il colosso dei social media ha dato priorità alla crescita dell'azienda prima della sicurezza dei suoi utenti più giovani
Lo scorso dicembre, il procuratore generale del New Mexico Raúl Torrez ha 🔗intentato una causa contro #Meta nella quale sostiene che Meta non riesce a rimuovere il materiale #pedopornografico (#CSAM) dalle sue piattaforme e consente agli adulti di trovare, #contattare e #adescare utenti #minorenni
Meta è già stata oggetto di una 🔗causa separata dall’ottobre 2023, quando 33 stati hanno affermato che sta #danneggiando i giovani e contribuendo alla crisi di #salute_mentale dei giovani progettando consapevolmente e deliberatamente funzionalità su #Instagram e #Facebook che creano #dipendenza dai bambini sulle sue piattaforme.
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🔥🌈IL PEDOFILO TRANSGENDER, CONDANNATO A 3,5 ANNI PER AVER VIOLATO L'ORDINE DEL TRIBUNALE DOPO IL RILASCIO DAL CARCERE🔥
Un #predatore #trans-identificato torna in prigione per 3,5 anni dopo aver scontato una condanna per una serie di inquietanti #reati_sessuali contro i #bambini
Nonostante il divieto di accesso a Internet, "Abigail" Waller ha iniziato a messaggiare con ragazze minorenni su #Facebook utilizzando un account falso dal telefono della moglie, in violazione di un ordine di prevenzione dei danni sessuali che gli vietava di contattare chiunque avesse meno di 18 anni
Nato Jamie Kevin Harold Waller, il 29enne è stato inizialmente condannato a 5 anni di carcere nel 2020 per una serie di #abusi disgustosi nei confronti di minori
Tra questi, ha realizzato e distribuito immagini oscene di bambini, di aver istigato una ragazza a compiere attività sessuali e di aver comunicato sessualmente con un bambino
#News_UK|#Child_Abuse|#arrested|#pedophile
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Nonostante il divieto di accesso a Internet, "Abigail" Waller ha iniziato a messaggiare con ragazze minorenni su #Facebook utilizzando un account falso dal telefono della moglie, in violazione di un ordine di prevenzione dei danni sessuali che gli vietava di contattare chiunque avesse meno di 18 anni
Nato Jamie Kevin Harold Waller, il 29enne è stato inizialmente condannato a 5 anni di carcere nel 2020 per una serie di #abusi disgustosi nei confronti di minori
Tra questi, ha realizzato e distribuito immagini oscene di bambini, di aver istigato una ragazza a compiere attività sessuali e di aver comunicato sessualmente con un bambino
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🤡LA VERITÀ VIOLA LE REGOLE DI FACEBOOK🤡
Un padre armato soltanto di uno scudo protegge il proprio figlio dalla propaganda #gender e da tutti i concetti depravati che questa nostra ormai malata terminale società somministra ai più piccoli senza tregua.
Scuola, social, TV, videogames, gadget, cinema, e chi più ne ha più ne metta, sono armi letali per fare il lavaggio del cervello a menti impossibilitate a difendersi.
È dovere di genitori e adulti difenderli, ma per #Facebook questo significa INCITARE ALL'ODIO.
Svelare il pericolo e mettere a riparo i bambini viola le regole del social più corrotto e deviato, mentre i post che inneggiano a tali assurdità sono ben accolti in nome della tanto acclamata "INCLUSIONE".
#NEWS_ITALY|#Stop_LGBTQ|#StopGender|#Facebook|
Se non combatti la #pedofilia, sei parte del problema.
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Un padre armato soltanto di uno scudo protegge il proprio figlio dalla propaganda #gender e da tutti i concetti depravati che questa nostra ormai malata terminale società somministra ai più piccoli senza tregua.
Scuola, social, TV, videogames, gadget, cinema, e chi più ne ha più ne metta, sono armi letali per fare il lavaggio del cervello a menti impossibilitate a difendersi.
È dovere di genitori e adulti difenderli, ma per #Facebook questo significa INCITARE ALL'ODIO.
Svelare il pericolo e mettere a riparo i bambini viola le regole del social più corrotto e deviato, mentre i post che inneggiano a tali assurdità sono ben accolti in nome della tanto acclamata "INCLUSIONE".
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Se non combatti la #pedofilia, sei parte del problema.
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