Cesare Sacchetti
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Un piccolo spazio di libera informazione contro la censura dei media di regime
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E come previsto, e come annunciato dallo stesso Trump, Trump sbarca ufficialmente sul suo social, Truth. Prestiamo molta attenzione alla tempistica. Se ha scelto di tornare proprio ora, è perché nei prossimi mesi sarà ancora più importante che la sua voce arrivi al più ampio numero di persone possibile. E se Trump ha scelto di parlare sui social proprio ora, è perché le prossime settimane e i prossimi mesi saranno ricchi di eventi tali da cambiare la storia d'America e del mondo. Viviamo una congiuntura storica praticamente unica. Viviamo nel tempo della de-globalizzazione.
https://www.dailymail.co.uk/news/article-10765301/IM-Donald-Trump-posts-time-new-Twitter-rival-Truth-Social.html
Chiedo venia, ma mi sembra di respirare un'atmosfera da 2 novembre nei vari gruppi e circoli della falsa controinformazione. Sono praticamente in lutto perché la farsa pandemica è ormai giunta al termine. Sono stati settimane a dire falsamente che il certificato verde sarebbe diventato permanente, e non hanno detto una parola ai loro lettori della sua fine. Così come nessuno di tali soggetti ha fatto notare che l'ordinanza di Speranza non ha valore legislativo essendo appunto un'ordinanza ministeriale e non contiene nemmeno sanzioni qualora non fosse rispettata. E nessuno di loro ovviamente ha fatto notare la strana e prolungata assenza di Draghi che sarebbe dovuto apparire ieri per firmare un nuovo decreto e invece non si è visto.

Evidentemente sono troppo impegnati ad angosciare i loro lettori attraverso articoli falsi in cerca di facili clic oppure stanno ancora pensando a come spennare quei poveri malcapitati che hanno sborsato i loro soldi per i noti ricorsi truffa. La farsa pandemica ha molti orfani. C'è il piano superiore costituito dalle élite interne, e poi c'è quello inferiore composto da una composita umanità di traffichini, saltimbanchi e truffatori di piccolo cabotaggio assoldati per servire gli interessi di coloro che stanno più in alto. Adesso che è crollato il piano superiore chi sta sotto si troverà seppellito dalle macerie.
Quindi siamo passati "dal mondo finisce domani mattina" e dal "vanno avanti come treni" al "vabbè, ricominciano in autunno". E tutta la campagna di terrore fatta da questi soggetti negli ultimi otto mesi? Nessuno chiede conto a questi personaggi del fatto che erano loro a prospettare il primo gennaio il governo militare? Qualcuno ricorda quel famigerato messaggio che girava su WhatsApp a dicembre? E che n'è stato della vaccinazione forzata dei non sierati che sarebbe dovuta avvenire la notte del 23 dicembre? E i blackout di massa? Gli scaffali vuoti?

I tizi reclutati dai servizi per lanciare questa vera e propria guerra psicologica nei confronti di chi non si è vaccinato sono gli stessi che oggi fanno finta di nulla rispetto a tutte le menzogne raccontate fino a ieri. Come se nulla fosse accaduto, spostano in avanti le stesse identiche bugie che hanno raccontato alle persone senza rispondere alle domande più ovvie. Se Mario Draghi & Co. erano così potenti come hanno fatto credere questi personaggi, allora non avevano nessuna necessità di mettere fine alla farsa pandemica adesso.

Avrebbero tranquillamente potuto procedere verso la destinazione finale, ovvero il Grande Reset. E se non sono stati in grado di raggiungere l'obbiettivo oggi, essendo costretti a cedere praticamente su tutto, non si capisce perché dovrebbero essere in grado di raggiungerlo domani quando saranno ancora più deboli e con un governo già praticamente inesistente ora. Questo ci dimostra il ruolo rivestito da questi disinformatori.

Hanno sempre fatto il gioco del regime di Draghi attribuendogli un potere sconfinato che in realtà non ha mai realmente avuto. Non hanno mai nemmeno per un istante provato a rassicurare le persone e mostrare loro tutti i segnali di cedimento del sistema. Proteggevano il potere nascondendo le sue crepe. Sono cadute tutte le maschere e le mascherine. Sia quelle dei sostenitori dichiarati del regime di Mario Draghi. Sia quelle dei falsi amici e dei falsi oppositori manovrati dal sistema.
Prima la sentenza del Consiglio di Stato della Regione Sicilia che ha reputato incostituzionale l'obbligo sanitario. Ora giunge un'altra sentenza del TAR dell'Abruzzo che stabilisce che al dipendente sospeso in seguito al rifiuto di sottoporsi all'obbligo vaccinale spetta il sostentamento economico per mantenersi. Appare abbastanza evidente che ormai la rivolta contro il decadente regime di Draghi si sia estesa pure alle toghe che probabilmente più per ragioni di opportunismo che di integrità giuridica e morale hanno iniziato a sfornare una serie di sentenze che vanno contro ciò che è rimasto della farsa pandemica. Alcuni giudici devono aver intuito che ormai il crollo dell'establishment politico è inevitabile e hanno iniziato prontamente a cambiare rotta.

Ai sanitari che sono gli ultimi soggetti all'obbligo vaccinale: non disperatevi. La guerra intestina in seno al sistema sta provvedendo a demolire l'ultimo traballante della fallita farsa pandemica. È alquanto probabile che una volta che la giurisprudenza vi darà ulteriormente ragione in altre regioni, il governo, o ciò che ne rimane, rimuoverá l'ultimo obbligo che resta nei vostri confronti dal momento che sarebbero costretti a pagare dei dipendenti per restare a casa. Questa è la fase della dismissione. Questa è la fase dell'abbandono della nave che affonda.
https://drive.google.com/file/d/1ew6o67DS2RyWa5Fy7Jbh_y9eFdgXi1O3/view
I nazisti di Avoz:"non siamo nazisti, leggiamo Kant."
A destra, vediamo i nazisti di Azov con una tipica raffigurazione di Immanuel Kant.
Quando si dice "i topi che abbandonando la nave", qui ce n'è un fulgido esempio. E questo è soltanto l'inizio. I tirapiedi dello stato profondo italiano si accalcheranno, si azzufferanno e si sbraneranno a vicenda accusandosi reciprocamente del colpo di Stato commesso negli ultimi due anni e relativa montagna di reati commessi. Sarà il caos e sarà la fine di un'epoca. Sarà la fine della seconda Repubblica.
Il regime in dismissione di Draghi ha recentemente deciso di assegnare al generale Claudio Graziano la presidenza del più importante gruppo industriale pubblico in Italia, Fincantieri. Graziano è il generale che si inchinava all'ex presidente della Commissione europea, Juncker, e fu accusato l'anno scorso di aver partecipato al golpe dell'Italiagate contro Donald Trump. A nomina praticamente fresca, si fa largo l'ipotesi di un suo rinvio a giudizio da parte della procura di Cagliari per l'inchiesta sul disastro ambientale del poligono di Capo Teulada.

A dare particolare rilevanza alla notizia è Il Fatto Quotidiano, giornale di riferimento del M5S. Questa notizia e questa inchiesta giunge dopo la cortina fumogena sollevata da Repubblica sul caso Spygate. Una cortina fumogena che ha cercato di spostare l'attenzione del caso su Conte piuttosto che su Renzi, accusato di aver autorizzato lo spionaggio contro Trump.

Questo sembra darci la prova di ciò che ventilavamo nei giorni precedenti. La guerra tra le bande politiche dello stato profondo italiano imperversa e ora è approdata sul lato giudiziario. I vari clan di riferimento tra le toghe che rispondono ai vari clan politici hanno iniziato ad aprire i cassetti dove erano contenute le inchieste dormienti. La fase della guerra aperta è appena iniziata. Tutti si assalirano gli uni contro gli altri pur di mettersi in salvo. Questa classe politica è talmente corrotta e compromessa che finirà per distruggersi completamente da sola.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/04/28/disastro-al-poligono-sardo-ecco-le-accuse-a-graziano/6573094/
Trump chiede il rilascio e la pubblicazione di tutti i messaggi di testo che Obama si è scambiato nel 2016 con il suo capo dello staff. Barack Obama fu informato nel settembre del 2016 dall'allora direttore della CIA, James Clapper, dell'operazione ordinata da Hillary Clinton per incastrare Donald Trump e accusarlo falsamente di collusione con la Russia. Lo stesso Obama era informato e aveva autorizzato di fatto lo spionaggio illegale che l'FBI stava conducendo contro Trump. Questo scambio di messaggi sullo Spygate si è probabilmente intensificato nel settembre del 2016 quando la Clinton mandava i suoi avvocati all'FBI per rovesciare accuse false contro Trump. Solamente un mese dopo giunge alla Casa Bianca, Matteo Renzi, che secondo diverse fonti avrebbe ricevuto la richiesta da parte di Obama di prendere parte allo Spygate. A quanto pare, non deve essere soltanto Barack Obama ad essere preoccupato della pubblicazione di quei messaggi, ma anche qualcuno qui in Italia.
Vedo che alcuni erroneamente continuano a ripetere che l'ordinanza ministeriale avrebbe valore di un decreto legge perché in uno dei decreti precedenti Draghi avrebbe "dato il potere" a Speranza di emettere ordinanze che hanno questo valore. Draghi non può dare a Speranza qualcosa che lui stesso in primis non ha. Una ordinanza resta una ordinanza e la gerarchia delle fonti del diritto non può essere modificata dal presidente del Consiglio. Secondo le leggi previste dallo stesso "governo Draghi", domani terminano gli effetti del decreto riaperture e quindi in nessun luogo può essere più richiesta la mascherina.

L'unico modo per estendere l'uso delle mascherine era quello di varare un nuovo decreto che soltanto Draghi poteva fare ma che invece non ha fatto. E questo ci dà ancora una volta la prova che i media hanno mentito riguardo al fatto che Draghi sia tornato a palazzo Chigi mercoledì scorso, perché se così fosse stato, il giorno dopo avrebbe varato il decreto per tenere in vita le mascherine in alcune situazioni così come avrebbe varato il decreto energia. E se i media hanno mentito su tutto questo è evidente che stanno nascondendo qualcosa relativamente all'assenza misteriosa di Mario Draghi.
Il rublo raggiunge i massimi storici nei confronti dell'euro. Non stiamo assistendo quindi soltanto ad una de-dollarizzazione ma anche ad una de-eurizzazione. Il dollaro americano è sicuramente il pilastro fondante della finanza rothschildiana. È stato lo strumento, o meglio dire l'arma, attraverso la quale sono stati colpiti i Paesi che hanno osato sfidare il vero potere mondiale. Subito dopo il dollaro c'è l'altra moneta dell'alta finanza, l'euro, creato con lo scopo di deindustrializzare l'Italia e spazzare via la classe media. La fine delle monete della finanza internazionale rappresenta la fine del potere delle banche sugli Stati nazionali. La fine di questo potere è la fine dell'ordine liberale globale scaturito dopo la fine della seconda guerra mondiale.
https://www.rt.com/business/554742-ruble-two-year-high-euro/
Non sussisteva nessun dubbio al riguardo e questa dichiarazione è soltanto l'ennesima conferma al riguardo. Giorgia Meloni, o se preferite Lady Aspen (Rockefeller), si è già prostrata alla lobby atlantista e sionista rassicurando questi poteri che la sua completa devozione va a loro. La regola della seconda Repubblica è sostanzialmente questa. Non è praticamente esistito un politico di centrodestra o centrosinistra dal 1992 in poi che abbia mai messo in discussione l'appartenenza dell'Italia alla NATO o le politiche espansionistiche dello stato di Israele.

Nella Prima Repubblica c'era un perimetro più ampio e in questo perimetro personaggi del calibro di Bettino Craxi sapevano contenere l'atlantismo ad oltranza e riconoscevano il diritto del popolo palestinese al loro Stato. Il golpe giudiziario di Mani Pulite è servito a rimuovere quella classe politica che per quanto sempre inquadrata nei confini del sistema anglosionista non andava più bene per servire gli interessi di quel sistema stesso.

Il perimetro d'autonomia si è di conseguenza ristretto ancora di più e da allora abbiamo solo vassalli dello stato profondo di Washington e di Israele. Giorgia Meloni, così come Matteo Salvini, e così come i loro rispettivi partiti non sono altro che l'espressione di questa condizione di vassallaggio di una morente classe politica completamente asservita e completamente dipendente da centri di potere transnazionali.
https://www.ilmessaggero.it/politica/meloni_governo_candidata_premier_milano_ultime_notizie-6659005.html
Un altro aspetto che non è stato fatto notare riguarda anche il fallimento delle alternative alla farsa pandemica. La scorsa estate i circoli di Davos e delle Nazioni Unite avevano iniziato a mettere sul tavolo una serie di crisi artificiali da considerare come sostituti dell'operazione terroristica del coronavirus. Avevano preso in considerazione la falsa emergenza climatica, una invasione degli alieni, depistaggio di vecchio stampo della massoneria, e la crisi artificiale energetica che avrebbe dovuto portare a black out di massa. Nessuna delle operazioni è riuscita, e l'ultima delle tre ha prodotto solamente un rincaro dei prezzi ma in nessun modo è riuscita ad arrivare all'obiettivo originario di interrompere completamente l'approvvigionamento di energia elettrica all'Europa Occidentale.

I blackout avrebbero dovuto servire come pretesto per arrivare all'instaurazione delle leggi marziali necessarie per giungere al Grande Reset. Tutte le opzioni alternative alla farsa pandemica sono fallite. La ragione di questi fallimenti è principalmente una. Il globalismo ha perduto il potere apparentemente illimitato che aveva avuto negli ultimi due anni. Il contropotere rappresentato dell'alleanza patrotica internazionale della quale fanno parte a Trump e Putin ha tolto dalle mani dei club giornalisti il potere che questi avevano. Il Nuovo Ordine Mondiale ha subito una sonora sconfitta.
Questo spezzone del documentario realizzato da Oliver Stone, "Ucraina in fiamme", spiega molto bene il ruolo giocato da George Soros. Quando guardiamo all'esplosione delle cosiddette "rivoluzioni colorate", troviamo costantemente la figura di George Soros. Soros è molto di più che un finanziere. È un agente della rivoluzione internazionale e con questa espressione si intende il rovesciamento di quei governi che non si adeguano all'agenda dei poteri globali.

Quando dei governi sovrani si rifiutano di eseguire i desiderata di queste entità sovranazionali, George Soros entra in scena e riversa su quel Paese finanziamenti di milioni di dollari che finiscono nelle tasche di vari gruppi eversivi. Soros costruisce una opposizione che prima non esisteva e questa opposizione è controllata a distanza da questi poteri. La strategia del Nuovo Ordine Mondiale è fondata sulla eversione e Soros ne è certamente l'interprete più rappresentativo. Se si vuole sapere il luogo dove risiede il terrorista più pericoloso del pianeta non bisogna guardare a Riyad. Bisogna guardare a New York, la città dove risiede George Soros.
https://t.me/realKarliBonne/89450
Secondo Il Mattino, Mario Draghi starebbe preparando in queste ore, in gran segreto, un viaggio per l'Ucraina per "rendersi conto della situazione. Non si comprende se questa visita sarà pubblica o meno, o meglio se Draghi verrà ricevuto ufficialmente o meno da Zelensky. C'è uno strano alone di mistero intorno a questo viaggio e non si comprende soprattutto perché la visita dovrebbe essere preparata in "segreto". Cosa ci sarebbe da nascondere a proposito di un viaggio che sarebbe meramente istituzionale? Ci sono poi altri aspetti che non tornano.

Se Mario Draghi è operativo, come scrive Il Mattino, perché allora non ha presieduto il Consiglio dei Ministri previsto per lo scorso 28 aprile e perché non ha firmato i decreti che avrebbe dovuto firmare per quel giorno? C'è anche un'altra circostanza anomala. Solamente ieri Il Corriere scriveva che lunedì Draghi doveva presiedere un altro CdM previsto per il 2 maggio, ma ora Il Mattino scrive che Draghi il 2 maggio dovrebbe essere a Kiev, apparentemente in gran segreto.

I media italiani stanno fabbricando delle storie sull'agenda del "presidente del Consiglio" che si contraddicono apertamente. Un quotidiano scrive che lunedì sarà in segreto a Kiev. Un altro che sarà invece lunedì a Roma a presiedere il CdM. La difficoltà, o forse sarebbe meglio dire il panico, dei media nel cercare di nascondere goffamente l'assenza di Draghi da due settimane dalla scena pubblica sta diventando semplicemente imbarazzante.
https://www.ilmattino.it/primopiano/esteri/draghi_viaggio_kiev_quando_come_sara_sicurezza_caso_di_emergenza_news_ultime_notizie_oggi-6660439.html
Oggi è la "festa del Lavoro" e ci troviamo già di fronte ad un paradosso perché si celebra un qualcosa che non esiste più da tempo. Il neoliberismo ha fatto di tutto per cancellare il lavoro dalla società perché il lavoro è il mezzo attraverso il quale gli individui si sostentano e crescono delle famiglie. Si badi bene a questo passaggio. Il lavoro è mezzo e non un fine come afferma l'art.1 della Costituzione della Repubblica liberal-americana del 1946-48. L'art. 1 infatti fa del lavoro la fondazione dello Stato, che di fatto non esiste più ed è ridotto a simulacro giuridico, trascurando e tralasciando l'enorme bagaglio di valori che hanno fondato la nostra civiltà millenaria.

Ciò nonostante questa Repubblica etero-diretta ha fallito persino nel raggiungere il "valore" sul quale ha fondato la sua nascita, ovvero il lavoro. Per sanare questa situazione ipocrita e paradossale, occorre sanare il problema del 1946-48 e fondare uno Stato che si ispiri ai valori e alla civiltà greco-romana e cristiana della nostra storia. Il lavoro deve tornare ad essere appunto quel mezzo per far prosperare e tenere in vita la storia di questa nazione.

Il solo fatto di tornare alle nostre radici rimuoverá l'infezione del neoliberismo che ha ucciso il lavoro. Questo è pertanto l'augurio che faccio agli ex lavoratori o a quelli che si trovano in una condizione di sottoccupazione. Tornare ad avere ciò che il neoliberismo ha loro tolto. E una volta che è stato restituito ciò che è stato loro tolto, l'altro augurio è quello di avere la possibilità di vivere una vita dignitosa e di creare quelle famiglie senza le quali il nostro Paese non può vivere. Buon 1 maggio a tutti.
Se queste immagini avessero visto la Russia come aggressore e il regime nazista di Zelensky come vittima, le avremmo viste praticamente ovunque. Ovunque avremmo ascoltato moniti di condanna contro il "regime di Putin", e ovunque avremmo visto appelli a boicottare in ogni modo possibile la Russia. Non vediamo nulla perché la Russia non veste i panni del carnefice, e non lo abbiamo visto nemmeno in precedenza perché le forze armate russe hanno mostrato un rispetto estremo per le popolazioni civili, come pochi altri eserciti hanno mostrato.

Queste immagini censurate dai media riguardano un attacco perpetrato da parte dei nazisti ucraini contro un mercato popolare di Donetsk. I nazisti hanno aspettato la mattina per bombardare perché sapevano che in quella fascia oraria c'erano più persone. Sapevano perfettamente cosa stavano facendo e hanno atteso che più persone entrassero nell'area per bombardare. Volevano uccidere perché in realtà non sono altro che assassini.

Sotto un punto di vista militare, la crisi ucraina è già virtualmente chiusa perché il regime di Zelensky sta solo cercando di uccidere civili innocenti essendo il conflitto sul campo già perso. Siamo di fronte quindi ad un atto terroristico così come quelli perpetrati dall'ISIS contro la popolazione siriana o da Israele contro gli abitanti di Gaza. Ogni volta che proviamo ad esaminare il fenomeno del terrorismo vediamo che l'Occidente atlantista e sionista è il primo che arma e finanza la mano di questi assassini. Alla fine, il più grande alleato del terrorismo si rivela essere quindi proprio l'Occidente.
https://www.rt.com/russia/554744-donetsk-market-strike-terrorism/
Sergey Volina, il comandante dei tagliagole nazisti intrappolati nei sotterranei dell'acciaieria dell'Azovstaal chiede aiuto a Erdoğan. Volina ha chiesto aiuto al presidente turco per inviare un gruppo di "estrazione" che possa tirare fuori i nazisti dai sotterranei e metterli al sicuro. Non credo affatto che sia una coincidenza che i nazisti abbiano chiesto aiuto a Erdoğan e questa mossa sembra essere stata chiaramente suggerita dal blocco Euro-Atlantico. La NATO sa che la natura di Erdoğan è quella di un doppiogiochista. La Turchia è sempre stata fedele alla lobby atlantista ma negli ultimi anni si è allontanata sempre di più da Washington per avvicinarsi a Mosca.

Erdoğan è stato fedele alla NATO fino a quando questa fedeltà ha rispecchiato gli interessi turchi. Una volta venuta meno la convenienza, Erdoğan si è avvicinato a Mosca e l'amministrazione Obama ha provato a rovesciarlo attraverso un colpo di Stato. Il fatto di appellarsi a lui è quindi un chiaro tentativo di allontanare la Turchia dalla Russia ma questa strategia è fallita già in partenza. La Turchia ormai sembra essersi spostata stabilmente dalla parte dell'alleanza multipolare perché ormai Ankara ha compreso che la stagione dell'atlantismo è giunta al termine. Il multipolarismo sarà la bussola dei rapporti internazionali per i prossimi anni a venire.
https://www.rt.com/russia/554790-ukraine-mariupol-commander-appeal-erdogan/
Stasera il ministro degli Esteri russo, Lavrov, sarà intervistato da Rete4. È la prima intervista che un esponente così di alto profilo del governo russo rilascia ai media Occidentali e il fatto che Mosca abbia scelto una emittente italiana per parlare è estremamente significativo. Il Cremlino sa che il Paese che in questo momento manifesta il più alto dissenso nei confronti dell'euro-atlantismo è l'Italia così come sa che il dissenso nei confronti del decadente regime di Mario Draghi è giunto ai suoi massimi storici.

Il Paese che può spostare gli equilibri dell'intera Europa non è né la Francia, né la Germania o tantomeno la Spagna. Non è a questi Paesi che si deve guardare se si cerca il candidato ideale per assestare la spallata definitiva all'UE. È all'Italia. Tra tutti gli altri Paesi, l'Italia è quello dove la coscienza popolare del problema che rappresentano l'UE, l'euro e la NATO è sicuramente più matura. In Italia non c'è praticamente più nulla che possa arginare questa crescente ondata di dissenso. I russi lo hanno compreso e intelligentemente stanno costruendo le premesse per un'alleanza tra l'Italia e la Russia.
Leggevo questo articolo di uno degli organi ufficiali di propaganda del globalismo in Italia, l'Ansa, e già dalle prime righe si ravvisa un chiaro sapore di sconfitta da parte di questo potere. Quando l'Ansa commenta la fine del certificato razziale vaccinale non lo fa ventilando un suo ipotetico ritorno in autunno. Quello lo sta facendo l'altro braccio della propaganda del potere globalista che è rappresentato dell'apparato della falsa controinformazione. L'altro braccio, quello più ufficiale, scrive a chiare lettere che "il certificato verde sarà un lontano ricordo per il giubilo del popolo novax."

Sanno perfettamente che non ci sono possibilità che il certificato razziale vaccinale possa tornare perché sanno che ormai la partita è stata completamente persa. Ad attraversare una fase di lutto più acuta è proprio l'universo della falsa controinformazione che non sa più che pesci prendere per far vivere in uno stato di terrore permanente i malcapitati, sempre di meno, che ancora lo seguono. Non sanno più come fare per convincere i poveri sventurati ad affidargli i loro risparmi per i ricorsi collettivi che l'unico effetto che hanno ottenuto è quello di ingrossare le tasche di avvocati senza scrupoli che negli ultimi due anni hanno solo spillato soldi a persone bisognose di aiuto.

Il trauma per questa gente è profondo perché si era allestito un vero e proprio business della paura. Più questi canali fabbricavano notizie false per far credere che il certificato verde sarebbe durato in eterno alla ricerca di facili clic, più gli avvoltoi legali speravano di spennare gli ultimi ingenui rimasti. Adesso però il sipario è calato e non occorrerà prossimamente assicurare alla giustizia coloro che hanno organizzato questo colpo di Stato, ma anche coloro che in questi due anni non hanno fatto altro che campare sul dolore e sulla disgrazia della gente.
https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2022/04/30/addio-green-pass-da-1-maggio-il-qr-code-sara-un-ricordo_feca3e71-2b29-40b4-9a74-c99301f16d70.html
A proposito delle notizie false che circolano - diffuse dai soliti professionisti della falsa controinformazione - per far credere che tutto proceda in maniera inarrestabile verso la permanenza delle restrizioni Covid, nonostante l'evidenza del contrario, qui ne abbiamo un altro chiaro esempio. Molti lettori chiedono perché mai se tutto l'impianto è stato smontato il Parlamento UE abbia approvato il certificato verde fino al 2023. La risposta è che il Parlamento europeo non ha approvato proprio nulla.

È stata soltanto una Commissione del Parlamento europeo, quella per i diritti civili, a esprimere parere favorevole all'estensione del certificato verde ma saranno i negoziati tra Parlamento UE e Consiglio UE a determinare se tale proposta passerà. Quindi non c'è ancora nulla di concreto e sostanziale. C'è da considerare inoltre che anche una eventuale estensione del certificato verde europeo non implica un suo obbligo per spostarsi.

Ad esempio, in Italia, il certificato verde in Italia esiste ma il suo utilizzo è stato tolto da quasi tutte le situazioni quotidiane. È come se parlassimo di una moneta fuori corso. Esiste, ma il suo uso non è più valido. La stessa situazione si prospetta con ogni probabilità a livello comunitario anche perché la stessa UE ha detto che è tempo di tornare alla normalità. La partita è chiusa, ma qualcuno ormai è talmente preda della rabbia e della frustrazione che non riesce ad accettare il risultato.
https://www.eunews.it/blog/2022/04/29/green-pass-europeo-estensione/
Vedo che alcuni sono rammaricati perché stamattina sono entrati al supermercato e hanno trovato diverse persone con la museruola sul volto, nonostante gli obblighi siano decaduti. Personalmente non mi aspettavo qualcosa di diverso e a questo proposito può essere utile citare l'esempio delle mascherine all'aperto. Sappiamo che i media di regime hanno fatto credere che fossero obbligatorie quando in realtà non lo erano, ma quando i media hanno fatto l'annuncio della fine dell'obbligo inesistente, gradualmente le persone hanno iniziato a togliersele.

Adesso nei centri di grandi città come Roma e Milano, o nel centro-sud, c'è una larga parte, se non larghissima in diversi casi, di persone che non portano nulla. Lo stesso sarà con ogni probabilità per le mascherine al chiuso. Una volta che le persone inizieranno a vedere sempre più persone che non la portano, se la toglieranno a loro volta fino a quando l'arrivo dell'estate e del caldo contribuirà a farle togliere a tutti.

Le persone riscopriranno il piacere di girare senza nulla sul volto e di respirare liberamente, e una volta che riassaporeranno quel piacere non si torna più indietro. Entro la fine dell'estate prossima vedremo che le mascherine saranno diventate una rarità. È per questo che il regime di Draghi ha fatto di tutto pur di rinviare la loro fine. Sanno che la mascherina è ciò che nell'immaginario collettivo incarnava la falsa emergenza sanitaria. La fine del bavaglio è la fine della falsa emergenza. Non avevano altra scelta che quella di adeguarsi perché ormai l'operazione terroristica del coronavirus è fallita.