Canale di Spiritualità
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"Cosmologia e alchimia babilonesi" di Mircea Eliade
"Un lago ha diverse rive. Ad una, gli indù con vasi attingono l’acqua e la chiamano jala, ad un’altra i musulmani l’attingono con otri di cuoio e la chiamano pani. Ad una terza i cristiani la chiamano acqua. La sostanza è una con nomi differenti e perciò ognuno va ricercando la stessa sostanza. Solo il clima, l’indole ed il nome creano le differenze. Lasciate che ogni uomo segua la sua via.”

- Ramakrishna
Il SUTRA DEL CUORE DELLA PERFEZIONE DELLA SAGGEZZA

"Così una volta udii.
Il Bhagavan dimorava a Rajghir, sulla montagna Picco degli Avvoltoi,
assieme a un vasto Sangha di monaci e a un vasto Sangha di Bodhisattva.
In quell'occasione il Bhagavan era assorbito nel samadhi sulle categorie dei fenomeni chiamato "percezione profonda".
Contemporaneamente, il Bodhisattva Mahasattva Arya Avalokitesvara stava applicandosi proprio nella pratica della profonda perfezione della saggezza e vide anche i cinque aggregati come vuoti di un'intrinseca natura.
Poi, tramite il potere del Buddha, il venerabile Shariputra così disse al
Bodhisattva Mahasattva Arya Avalokitesvara: "Come deve addestrarsi ogni figlio del lignaggio che desideri impegnarsi nella pratica della profonda perfezione della saggezza?"
Così egli parlò e il Bodhisattva Mahasattva Arya Avalokitesvara rispose, allora, al venerabile figlio di Saradvati: "Shariputra, ogni figlio o figlia del lignaggio che desideri impegnarsi nella pratica della profonda perfezione della saggezza dovrebbe applicarsi in essa nel seguente modo, apprendendo
correttamente e ripetutamente anche i cinque aggregati come vuoti di una intrinseca natura.
La forma è vuota, la vacuità è forma, la vacuità non è altro che forma e la forma non è altro che vacuità. Allo stesso modo sono vuoti sensazioni, discriminazioni, fattori di composizione e coscienze.
Similmente, Shariputra, tutti i fenomeni sono vacuità; sono privi di caratteristiche; non sono prodotti e non cessano; non sono contaminati e non sono privi di contaminazioni; non diminuiscono e non crescono.
Perciò Shariputra, nella vacuità non c'è forma, né sensazione, né discriminazione, né fattore di composizione, né coscienza.
Non c'è occhio, né orecchio, né naso, né lingua, né corpo, né mente.
Non ci sono forme visive, né suoni, né odori, né sapori, né oggetti tangibili, né fenomeni; e neppure il costituente dell'occhio e così via, fino ad includere il costituente della mente e il costituente della coscienza mentale.
Non c'è ignoranza, né estinzione dell'ignoranza, fino a includere anche vecchiaia e morte, ed estinzione della vecchiaia e della morte.
Similmente, non c'è sofferenza, origine, cessazione e sentiero; non c'è saggezza suprema, né ottenimenti e neppure mancanza di ottenimenti.
Perciò, Shariputra, poiché non c'è ottenimento, i Bodhisattva si basano e dimorano nella perfezione della saggezza, le Loro menti senza più oscurazioni e senza paura.
Essendo completamente andati al di là di ogni errore, raggiungono il punto finale, il Nirvana.
E, affidandosi alla perfezione della saggezza, è evidente che tutti i Buddha dimoranti nei tre tempi si sono anche completamente risvegliati all'insorpassabile, perfetta e piena Illuminazione.
Perciò il mantra della perfezione della saggezza, il mantra della grande conoscenza, il mantra insorpassato, il mantra uguale a ciò che non ha eguali, il mantra che pacifica completamente tutte le sofferenze, dal momento che
non è falso dovrebbe essere conosciuto come vero.
Si proclama il mantra della perfezione della saggezza:

TAYATHA OM GATE GATE
PARAGATE PARASAMGATE BODHI SVA HA

Shariputra, è in questo modo che il Bodhisattva Mahasattva dovrebbe
addestrarsi nella profonda perfezione della saggezza".
Quindi il Bhagavan riemerse da quel samadhi ed elogiò il Bodhisattva
Mahasattva Arya Avalokitesvara dicendo: "Ben detto, ben detto, figlio del lignaggio, è proprio così! È proprio così! Si dovrebbe praticare la perfezione della saggezza proprio come Tu hai mostrato; ne gioiscono persino i Tathagata!"
Quando il Bhagavan ebbe così parlato, il venerabile figlio di Saradvati, il Bodhisattva Mahasattva Arya Avalokitesvara, l'intera assemblea attorno a loro, assieme al mondo degli dei, uomini, semidei e gandharva, esultarono e porsero alte lodi alla parola del Bhagavan."
Una settimana fa' son entrata in una libreria e, alla cassa, mentre pagavo un libro, il proprietario me ne ha regalato un altro. Questo. L' ho aperto e l'ho iniziato a leggere...e da quel momento non ho più smesso. Me lo son portata ovunque tanto la bellezza e la profondità delle parole che contiene. È un libro illuminante, nel vero senso della parola.

"Il tantra dell'unico punto". di Londro Gyatso
"Le parole del mio Perfetto Maestro" di Patrul Rinpoche
"Le parole del perfetto Maestro" di Patrul Rinpoche
Prologo in Cielo. "Faust" di Johann Wolfgang Goethe