#comandi #dxf #file
FORMATO DXF: BINARIO e ASCII
Il formato DXF è il formato più diffuso di interscambio di file di disegno tra softwares.
Quando si crea un DXF con il comando DXFOUT o SALVACOME tra le varie opzioni c'è quella relativa al formato che può essere:
- ASCII
- BINARIO
Ma cosa si intende precisamente?
Le 2 voci riguardano il tipo di codifica con la quale sono scritti i dati all'interno del file DXF.
Il formato ASCII è quello che dispone 1 informazione per ogni rigo utilizzando lettere e numeri.
Il formato BINARIO usa un codice più compatto ma assolutamente non interpretabile a vista (a differenza di quanto accade con il formato ASCII) essendo composto da caratteri estesi e normali testi.
Il formato Binario è quello che permette di creare file di dimensioni più ridotte e quindi caricabili più rapidamente. Da preferire quindi in presenza di disegni molto grandi, con moltissimi oggetti.
Confrontando le dimensioni dei DXF creati dal file di esempio di AutoCAD, Floor Plan Sample.dwg, quello in formato Binario risulta essere di 895KB mentre quello in formato ASCII di 1.37Mb.
Molti software non CAD (word processor e programmi di grafica 2d in genere) potrebbero avere difficoltà a interpretare il formato Binario.
FORMATO DXF: BINARIO e ASCII
Il formato DXF è il formato più diffuso di interscambio di file di disegno tra softwares.
Quando si crea un DXF con il comando DXFOUT o SALVACOME tra le varie opzioni c'è quella relativa al formato che può essere:
- ASCII
- BINARIO
Ma cosa si intende precisamente?
Le 2 voci riguardano il tipo di codifica con la quale sono scritti i dati all'interno del file DXF.
Il formato ASCII è quello che dispone 1 informazione per ogni rigo utilizzando lettere e numeri.
Il formato BINARIO usa un codice più compatto ma assolutamente non interpretabile a vista (a differenza di quanto accade con il formato ASCII) essendo composto da caratteri estesi e normali testi.
Il formato Binario è quello che permette di creare file di dimensioni più ridotte e quindi caricabili più rapidamente. Da preferire quindi in presenza di disegni molto grandi, con moltissimi oggetti.
Confrontando le dimensioni dei DXF creati dal file di esempio di AutoCAD, Floor Plan Sample.dwg, quello in formato Binario risulta essere di 895KB mentre quello in formato ASCII di 1.37Mb.
Molti software non CAD (word processor e programmi di grafica 2d in genere) potrebbero avere difficoltà a interpretare il formato Binario.
#file #comandi
WMFOUT e WMFIN
WMFOUT è un comando per esportare degli oggetti selezionati in un file raster (ma non troppo) in formato WMF (Windows Metafile Format).
Questo formato è molto adatto per la successiva importazione in applicazioni Microsoft (Word, Excel, ecc...).
Il contenuto del WMF, da alcuni software, riesce ad essere trattato come vettoriale. Sarebbe più giusto affermare che il WMF è un formato ibrido.
Re-inserendo nel CAD un file WMF generato dallo stesso CAD, tramite il comando WMFIN, gli oggetti restituiti sono racchiusi in un blocco.
Esplodendo questo blocco vengono trasformati in polilinee (tranne i testi).
2 #variabili di sistema controllano i colori del background del file prodotto ed il colore degli oggetti:
WMFBKGND se è in ON il colore di sfondo coincide con quello corrente del disegno. Se è in OFF il colore di sfondo è trasparente.
WMFFOREGND se è in OFF - se necessario - scambia i colori di primo piano e di sfondo per garantire che il colore di primo piano sia più scuro del colore di sfondo.
Se è in ON i colori di primo piano e di sfondo vengono scambiati per garantire che il colore di primo piano sia più chiaro del colore di sfondo.
L'importazione con WMFIN non rispetta la scala originaria degli oggetti, il tutto dipende dal fattore di zoom corrente.
WMFOUT e WMFIN
WMFOUT è un comando per esportare degli oggetti selezionati in un file raster (ma non troppo) in formato WMF (Windows Metafile Format).
Questo formato è molto adatto per la successiva importazione in applicazioni Microsoft (Word, Excel, ecc...).
Il contenuto del WMF, da alcuni software, riesce ad essere trattato come vettoriale. Sarebbe più giusto affermare che il WMF è un formato ibrido.
Re-inserendo nel CAD un file WMF generato dallo stesso CAD, tramite il comando WMFIN, gli oggetti restituiti sono racchiusi in un blocco.
Esplodendo questo blocco vengono trasformati in polilinee (tranne i testi).
2 #variabili di sistema controllano i colori del background del file prodotto ed il colore degli oggetti:
WMFBKGND se è in ON il colore di sfondo coincide con quello corrente del disegno. Se è in OFF il colore di sfondo è trasparente.
WMFFOREGND se è in OFF - se necessario - scambia i colori di primo piano e di sfondo per garantire che il colore di primo piano sia più scuro del colore di sfondo.
Se è in ON i colori di primo piano e di sfondo vengono scambiati per garantire che il colore di primo piano sia più chiaro del colore di sfondo.
L'importazione con WMFIN non rispetta la scala originaria degli oggetti, il tutto dipende dal fattore di zoom corrente.
#comandi #file
CONVERTIRE dwg/dxf/dgn in progeCAD e AutoCAD
All'interno di progeCAD è disponibile il comando DWGCONVERTI che permette di convertire il tipo e la versione di file di disegno.
Tramite un wizard si immettono i parametri della conversione:
- se operare su file singolo o file multipli;
- cartella sorgente includendo o no le sue eventuali sotto cartelle;
- tipi di file da elaborare: DXF, DGN e/o DWG;
- la versione di destinazione in DXF (da DXF R12 a DXF 2018) o in DWG (da DWG r12 a DWG 2018);
- verificare la presenza di errori nei file.
A differenza del comando simile presente in AutoCAD (CONVERTIDWG), questo comando può trasformare sia i file DXF che DGN in DWG o DXF.
Il comando di AutoCAD, invece, trasforma sostanzialmente la versione del solo file DWG (a partire da R14 ), permettendo comunque di avere delle opzioni aggiuntive come:
- possibilità di unire gli Xrif nei disegni
- assegnare una impostazione di pagina per la stampa
- creare direttamente un file zip con i file convertiti
- inviare i file in una unica cartella.
In definitiva questi comandi vanno tenuti in considerazione più che altro per la capacità di operare su molti file distribuiti anche in cartelle diverse.
CONVERTIRE dwg/dxf/dgn in progeCAD e AutoCAD
All'interno di progeCAD è disponibile il comando DWGCONVERTI che permette di convertire il tipo e la versione di file di disegno.
Tramite un wizard si immettono i parametri della conversione:
- se operare su file singolo o file multipli;
- cartella sorgente includendo o no le sue eventuali sotto cartelle;
- tipi di file da elaborare: DXF, DGN e/o DWG;
- la versione di destinazione in DXF (da DXF R12 a DXF 2018) o in DWG (da DWG r12 a DWG 2018);
- verificare la presenza di errori nei file.
A differenza del comando simile presente in AutoCAD (CONVERTIDWG), questo comando può trasformare sia i file DXF che DGN in DWG o DXF.
Il comando di AutoCAD, invece, trasforma sostanzialmente la versione del solo file DWG (a partire da R14 ), permettendo comunque di avere delle opzioni aggiuntive come:
- possibilità di unire gli Xrif nei disegni
- assegnare una impostazione di pagina per la stampa
- creare direttamente un file zip con i file convertiti
- inviare i file in una unica cartella.
In definitiva questi comandi vanno tenuti in considerazione più che altro per la capacità di operare su molti file distribuiti anche in cartelle diverse.
#file #variabili
PERCORSO DEL FILE DWG
Capita a volte di avere la necessità di controllare il percorso del file che si sta editando o di doverlo memorizzare da qualche parte.
Nel menu contestuale che appare cliccando sulla 'linguetta' del nome del disegno, selezionando la voce
"Copia percorso file completo" si copia negli appunti un testo comprendente percorso+nome file.
All'interno del disegno una stringa quasi simile la si potrebbe ottenere visualizzando il valore della #variabile DWGPREFIX che contiene solo il percorso (drive + cartelle) senza nome file.
PERCORSO DEL FILE DWG
Capita a volte di avere la necessità di controllare il percorso del file che si sta editando o di doverlo memorizzare da qualche parte.
Nel menu contestuale che appare cliccando sulla 'linguetta' del nome del disegno, selezionando la voce
"Copia percorso file completo" si copia negli appunti un testo comprendente percorso+nome file.
All'interno del disegno una stringa quasi simile la si potrebbe ottenere visualizzando il valore della #variabile DWGPREFIX che contiene solo il percorso (drive + cartelle) senza nome file.
#file
FILE .DWL e .DWL2
Vi sarà capitato di trovare, sparsi nelle vostre cartelle di file di disegno, dei file aventi estensione .DWL e .DWL2.
Ma cosa sono e come vengono generati?
In realtà questi sono file nascosti quindi se non è attivata la visualizzazione dei file nascosti probabilmente nemmeno ci si accorge della loro presenza.
Quando si apre un file DWG subito dopo sono creati 2 file aventi lo stesso nome del disegno aperto ma con estensione .DWL e DWL2.
La "L" presente in queste estensioni richiama la parola "Lock" (blocco, bloccato).
Sino alla versione R14, in un ambiente di rete locale, grazie alla presenza di questi file, AutoCAD riusciva a sapere se un determinato file era stato già aperto da un altro utente, impedendo una nuova apertura.
Dalla versione 2000 AutoCAD si affida al sistema operativo per capire lo stato del DWG ed eventualmente bloccarne l'apertura.
I due file DWL e DWL2 sono rimasti solo per memorizzare delle informazioni che vengono mostrate in un alert se si tenta di aprire un file già aperto.
Le info sono:
- chi ha aperto il file (il suo nome di login)
- il nome del Pc
- data e ora dell'apertura.
Nel formato DWL2 le informazioni sono formattate con dei TAG in linguaggio XML, utile per le applicazioni che hanno bisogno di leggere informazioni ben codificate tramite la struttra a campi dell'XML.
Alla chiusura del file DWG, in automatico, vengono eliminati i relativi file .DWL e DWL2.
Quindi, se sono presenti questi file nelle vostre cartelle, è dovuto sicuramente ad un crash del programma o a problemi di accesso alla rete locale.
Questi file si possono cancellare senza problemi quando si è sicuri che nessuno li stia utilizando da qualche altro nodo di rete.
FILE .DWL e .DWL2
Vi sarà capitato di trovare, sparsi nelle vostre cartelle di file di disegno, dei file aventi estensione .DWL e .DWL2.
Ma cosa sono e come vengono generati?
In realtà questi sono file nascosti quindi se non è attivata la visualizzazione dei file nascosti probabilmente nemmeno ci si accorge della loro presenza.
Quando si apre un file DWG subito dopo sono creati 2 file aventi lo stesso nome del disegno aperto ma con estensione .DWL e DWL2.
La "L" presente in queste estensioni richiama la parola "Lock" (blocco, bloccato).
Sino alla versione R14, in un ambiente di rete locale, grazie alla presenza di questi file, AutoCAD riusciva a sapere se un determinato file era stato già aperto da un altro utente, impedendo una nuova apertura.
Dalla versione 2000 AutoCAD si affida al sistema operativo per capire lo stato del DWG ed eventualmente bloccarne l'apertura.
I due file DWL e DWL2 sono rimasti solo per memorizzare delle informazioni che vengono mostrate in un alert se si tenta di aprire un file già aperto.
Le info sono:
- chi ha aperto il file (il suo nome di login)
- il nome del Pc
- data e ora dell'apertura.
Nel formato DWL2 le informazioni sono formattate con dei TAG in linguaggio XML, utile per le applicazioni che hanno bisogno di leggere informazioni ben codificate tramite la struttra a campi dell'XML.
Alla chiusura del file DWG, in automatico, vengono eliminati i relativi file .DWL e DWL2.
Quindi, se sono presenti questi file nelle vostre cartelle, è dovuto sicuramente ad un crash del programma o a problemi di accesso alla rete locale.
Questi file si possono cancellare senza problemi quando si è sicuri che nessuno li stia utilizando da qualche altro nodo di rete.
#stampa #file
PRECEDENZA RICERCA DEI FILE CTB/STB
Come sapete i file della tabella di assegnazione colori/spessori penne (files con estensioni *.CTB o *.STB) sono situati tutti in una apposita cartella del programma (vedi comando OPZIONI, scheda File, nodo: Percorso di ricerca tabella stili di stampa).
Questi flle sono poi elencati nella finestra del comando STAMPA in "Tabella stili di stampa (ass. penne)".
In questo elenco, in realtà, rientrano anche quei file trovati eventualmente nella cartella del file di disegno corrente.
Ma cosa succede se sono presenti 2 file con lo stesso nome, cioè, uno nella cartella del disegno in uso ed uno nella cartella dei file delle tabelle di stampa?
La precedenza la hanno i file contenuti nella cartella dei file delle tabelle di stampa.
PRECEDENZA RICERCA DEI FILE CTB/STB
Come sapete i file della tabella di assegnazione colori/spessori penne (files con estensioni *.CTB o *.STB) sono situati tutti in una apposita cartella del programma (vedi comando OPZIONI, scheda File, nodo: Percorso di ricerca tabella stili di stampa).
Questi flle sono poi elencati nella finestra del comando STAMPA in "Tabella stili di stampa (ass. penne)".
In questo elenco, in realtà, rientrano anche quei file trovati eventualmente nella cartella del file di disegno corrente.
Ma cosa succede se sono presenti 2 file con lo stesso nome, cioè, uno nella cartella del disegno in uso ed uno nella cartella dei file delle tabelle di stampa?
La precedenza la hanno i file contenuti nella cartella dei file delle tabelle di stampa.
#file #comandi
RECUPERO DISEGNI DOPO BLOCCO SISTEMA
Esiste uno strumento per tentare di recuperare i disegni che erano aperti nel CAD prima che un blocco di sistema o del CAD stesso chiudesse improvvisamente la sessione di lavoro.
A seconda della gravità del blocco il CAD tenta di salvare il lavoro corrente in un file con il nome composto dal nome file di disegno più il suffisso "_recover".
Ad esempio il file "pianta.dwg" viene salvato (se possibile) in "pianta_recover.dwg".
Dopo un blocco del sistema al successivo avvio del CAD si apre: Gestione recupero disegni.
Nel pannello di Gestione recupero disegni viene visualizzato l'elenco di tutti i file di disegno che erano aperti prima del crash.
Per ogni file il programma tenta di elencare :
- il file di salvataggio automatico (.sv$)
- quello di backup (.bak).
- il dwg originario.
- il file con suffisso _recover descritto prima.
sono mostrate date e orari di salvataggio, dimensioni e anteprime dei file... tutto quello che serve per avere una visione completa e chiara su quello che c'è per recuperare il proprio lavoro.
Il menu contestuale che appare tramite click destro sul nome file consente di aprire i file per verificarne il contenuto.
La finestra Recupero disegni si può richiamare manualmente digitando il comando: RECDISEGNO.
RECUPERO DISEGNI DOPO BLOCCO SISTEMA
Esiste uno strumento per tentare di recuperare i disegni che erano aperti nel CAD prima che un blocco di sistema o del CAD stesso chiudesse improvvisamente la sessione di lavoro.
A seconda della gravità del blocco il CAD tenta di salvare il lavoro corrente in un file con il nome composto dal nome file di disegno più il suffisso "_recover".
Ad esempio il file "pianta.dwg" viene salvato (se possibile) in "pianta_recover.dwg".
Dopo un blocco del sistema al successivo avvio del CAD si apre: Gestione recupero disegni.
Nel pannello di Gestione recupero disegni viene visualizzato l'elenco di tutti i file di disegno che erano aperti prima del crash.
Per ogni file il programma tenta di elencare :
- il file di salvataggio automatico (.sv$)
- quello di backup (.bak).
- il dwg originario.
- il file con suffisso _recover descritto prima.
sono mostrate date e orari di salvataggio, dimensioni e anteprime dei file... tutto quello che serve per avere una visione completa e chiara su quello che c'è per recuperare il proprio lavoro.
Il menu contestuale che appare tramite click destro sul nome file consente di aprire i file per verificarne il contenuto.
La finestra Recupero disegni si può richiamare manualmente digitando il comando: RECDISEGNO.
#file #variabili
ANNO NUOVO, TEMPO DI PULIZIA
Prima di immergersi nel flusso del lavoro dell'anno appena iniziato non sarebbe male dare una occhiata al contenuto della cartella dei file temporanei per scoprire quante 'schifezze' inutili sono state create nel corso di anni di lavoro.
Dalla riga di comando del vostro CAD digitate: TEMPPREFIX, il percorso che appare copiatelo ed incollatelo in Esplora risorse e portatevi in quella cartella.
Cancellate i file .bak, .tmp, .log e simili che si sono accumulati nel tempo.
Sono sicuramente inutili e occupano spazio prezioso.
Se qualche file non si riesce a cancellare è perché è in uso... lasciatelo pure.
Come è evidente TEMPPREFIX è la variabile che memorizza il nome della cartella dei file temporanei dell'utente
ANNO NUOVO, TEMPO DI PULIZIA
Prima di immergersi nel flusso del lavoro dell'anno appena iniziato non sarebbe male dare una occhiata al contenuto della cartella dei file temporanei per scoprire quante 'schifezze' inutili sono state create nel corso di anni di lavoro.
Dalla riga di comando del vostro CAD digitate: TEMPPREFIX, il percorso che appare copiatelo ed incollatelo in Esplora risorse e portatevi in quella cartella.
Cancellate i file .bak, .tmp, .log e simili che si sono accumulati nel tempo.
Sono sicuramente inutili e occupano spazio prezioso.
Se qualche file non si riesce a cancellare è perché è in uso... lasciatelo pure.
Come è evidente TEMPPREFIX è la variabile che memorizza il nome della cartella dei file temporanei dell'utente
#comandi #file
IMPORTAZIONE DI UN FILE .3DS
Con il comando 3DSIN si possono importare i file creati da Autodesk 3ds Max aventi estensione .3DS.
Nell'importazione sono presi in considerazione la geometria 3D e i dati di rendering. Quindi mesh, materiali, mappature, luci e apparecchi fotografici.
Gli apparecchi fotografici vengono convertiti in viste con nome.
Gli eventuali materiali procedurali assegnati agli oggetti 3D non sono importati.
Agli oggetti viene assegnato il colore che più si avvicina al colore dell'oggetto in 3ds Max.
Per luci e materiali, utilizzare i comandi CONVERTILUCIPREC e CONVERTIMATPREC. Le luci vengono convertite nelle luci equivalenti più vicine.
I riflettori diventano riflettori di AutoCAD.
La luce ambiente perde il colore.
Le luci diffuse vengono convertite in luci puntiformi.
IMPORTAZIONE DI UN FILE .3DS
Con il comando 3DSIN si possono importare i file creati da Autodesk 3ds Max aventi estensione .3DS.
Nell'importazione sono presi in considerazione la geometria 3D e i dati di rendering. Quindi mesh, materiali, mappature, luci e apparecchi fotografici.
Gli apparecchi fotografici vengono convertiti in viste con nome.
Gli eventuali materiali procedurali assegnati agli oggetti 3D non sono importati.
Agli oggetti viene assegnato il colore che più si avvicina al colore dell'oggetto in 3ds Max.
Per luci e materiali, utilizzare i comandi CONVERTILUCIPREC e CONVERTIMATPREC. Le luci vengono convertite nelle luci equivalenti più vicine.
I riflettori diventano riflettori di AutoCAD.
La luce ambiente perde il colore.
Le luci diffuse vengono convertite in luci puntiformi.
#file #dxf
Doppio click su file DXF apre una nuova istanza di AutoCAD
Hai già AutoCAD attivo, ti sposti in Esplora Risorse, immetti un doppio click su un file DXF e non succede quello che ti aspetteresti.
Anziché vedere aperto il DXF nell'AutoCAD già attivo parte invece una nuova istanza del programma appositamente per il file su cui hai immesso il doppio click.
Nel post di Autodesk si spiega come risolvere il problema
Doppio click su file DXF apre una nuova istanza di AutoCAD
Hai già AutoCAD attivo, ti sposti in Esplora Risorse, immetti un doppio click su un file DXF e non succede quello che ti aspetteresti.
Anziché vedere aperto il DXF nell'AutoCAD già attivo parte invece una nuova istanza del programma appositamente per il file su cui hai immesso il doppio click.
Nel post di Autodesk si spiega come risolvere il problema
Autodesk
Facendo doppio clic o aprendo un file DXF, viene avviata una nuova istanza di AutoCAD
Quando si fa doppio clic su un file DXF in Esplora risorse, viene avviata una nuova istanza di AutoCAD. I disegni non verranno aperti nella stessa sessione del programma.
#file
FORMATO DWG DELLA 2023
La nuova versione di AutoCAD 2023 salva ancora (per fortuna) nel precedente formato di file DWG, cioè "DWG 2018".
Sono dunque 6 le versioni (dalla 2018 alla 2023) che supportano lo stesso formato di file.
FORMATO DWG DELLA 2023
La nuova versione di AutoCAD 2023 salva ancora (per fortuna) nel precedente formato di file DWG, cioè "DWG 2018".
Sono dunque 6 le versioni (dalla 2018 alla 2023) che supportano lo stesso formato di file.
#variabili #prestazioni #file
MIGLIORARE LE ANTEPRIME DEL DWG
Tramite l'utilizzo di 2 variabili è possibile migliorare la qualità delle anteprime dei file DWG.
Le anteprime sono delle immagini raster (PNG) memorizzate all'interno dello stesso DWG.
Con la variabile THUMBSIZE si può scegliere la risoluzione in pixel.
Si parte da un minimo di 64x64 pixel (THUMSBIZE uguale a 0) ad un massimo di 2560x2560 pixel (THUMBSIZE uguale a 8).
Di seguito tutti i valori ammissibili per THUMBSIZE:
0 64 x 64
1 128 x 128
2 256 x 256
3 512 x 512
4 1024 x 1024
5 1440 x 1440
6 1600 x 1600
7 1920 x 1920
8 2560 x 2560
Per abilitare questo meccanismo bisogna che un'altra variabile sia attiva cioè con valore pari a 1.
Con THUMBSIZE2D uguale a 1 la dimensione dell'anteprima wireframe 2D è controllata dalla impostazione della variabile THUMBSIZE, altrimenti è sempre impostate su una risoluzione di 256 x 256 pixel.
L'utilizzo di risoluzione alte ha lo svantaggio di aumentare di qualche decina di kilobyte le dimensioni del file di disegno.
Le immagini seguenti mostrano la finestra del comando APRI, la prima quando il file aveva una anteprima di 64x64 pixel, la seconda con la massima risoluzione 2560x2560. Notate anche come la dimensione del file in kb è diversa.
MIGLIORARE LE ANTEPRIME DEL DWG
Tramite l'utilizzo di 2 variabili è possibile migliorare la qualità delle anteprime dei file DWG.
Le anteprime sono delle immagini raster (PNG) memorizzate all'interno dello stesso DWG.
Con la variabile THUMBSIZE si può scegliere la risoluzione in pixel.
Si parte da un minimo di 64x64 pixel (THUMSBIZE uguale a 0) ad un massimo di 2560x2560 pixel (THUMBSIZE uguale a 8).
Di seguito tutti i valori ammissibili per THUMBSIZE:
0 64 x 64
1 128 x 128
2 256 x 256
3 512 x 512
4 1024 x 1024
5 1440 x 1440
6 1600 x 1600
7 1920 x 1920
8 2560 x 2560
Per abilitare questo meccanismo bisogna che un'altra variabile sia attiva cioè con valore pari a 1.
Con THUMBSIZE2D uguale a 1 la dimensione dell'anteprima wireframe 2D è controllata dalla impostazione della variabile THUMBSIZE, altrimenti è sempre impostate su una risoluzione di 256 x 256 pixel.
L'utilizzo di risoluzione alte ha lo svantaggio di aumentare di qualche decina di kilobyte le dimensioni del file di disegno.
Le immagini seguenti mostrano la finestra del comando APRI, la prima quando il file aveva una anteprima di 64x64 pixel, la seconda con la massima risoluzione 2560x2560. Notate anche come la dimensione del file in kb è diversa.
#variabili #file
REMEMBERFOLDER
Di default AutoCAD memorizza l'ultima cartella utilizzata quando si richiamano i comandi Apri e Salva. Quindi al successivo richiamo di questi comandi sarà presentata la cartella scelta in precedenza.
Questa può essere una comodità o, in altri casi, un comportamento sconveniente.
Se si volesse che il programma, ogni volta che si richiama il comando Apri o Salva, si posizioni sempre su una determita cartella bisogna modificare il valore della variabile REMEMBERFOLDER, mettendolo a 0.
Per specificare il nome delle cartella da utilizzare, bisogna agire nel collegamento che si utilizza per lanciare AutoCAD.
Tramite click destro sull'icona si richiama il menù contestuale, cliccando la voce 'Proprietà' appare la finestra proprietà del collegamento.
Nella scheda 'Collegamento' nel campo 'Da' immettere - tra virgolette - il nome della nuova cartella.
REMEMBERFOLDER
Di default AutoCAD memorizza l'ultima cartella utilizzata quando si richiamano i comandi Apri e Salva. Quindi al successivo richiamo di questi comandi sarà presentata la cartella scelta in precedenza.
Questa può essere una comodità o, in altri casi, un comportamento sconveniente.
Se si volesse che il programma, ogni volta che si richiama il comando Apri o Salva, si posizioni sempre su una determita cartella bisogna modificare il valore della variabile REMEMBERFOLDER, mettendolo a 0.
Per specificare il nome delle cartella da utilizzare, bisogna agire nel collegamento che si utilizza per lanciare AutoCAD.
Tramite click destro sull'icona si richiama il menù contestuale, cliccando la voce 'Proprietà' appare la finestra proprietà del collegamento.
Nella scheda 'Collegamento' nel campo 'Da' immettere - tra virgolette - il nome della nuova cartella.
#file #variabili #comandi
I FILE .BAK
Nel CAD ad ogni salvataggio (comando SALVA) viene creato (o aggiornato se esiste già) il file di backup che rappresenta la versione del file in uso nello stato in cui si trovava prima dell'editing corrente.
Il file viene generato nella stessa cartella del file .dwg e avrà lo stesso nome ma estensione .bak.
Quindi il file di backup è una copia esatta del file di disegno prima dell'ultimo salvataggio.
Questi file sono utili per recuperare lo stato precedente del disegno, nel caso si siano commessi errori, cancellazioni o si abbiano dubbi riguardo delle modifiche involontarie in parti di disegno che non dovevano essere modificate.
In casi più rari, quando il file dwg non si riesce ad aprire perchè danneggiato, il file .bak potrebbe rappresentare l'unica salvezza.
Per aprire il file di Backup basta semplicemente cambiare la sua l'estensione: da .bak a .dwg.
Se nella cartella esiste già un file dwg con lo stesso nome bisognerà evidentememte modificare anche il nome oltre che l'estensione.
Negli Express Tools di AutoCAD esiste il comando MOVEBAK che consente di specificare il nome di una cartella nella quale - da quel momento - saranno indirizzati i file .BAK creati.
Questa può essere una tecnica per convogliare i file in una unica cartella cosi da poterli cancellare in un sol colpo, naturalmente quando si è finito il lavoro e si è pronti ad archiviarlo.
Per chi non volesse avere file .BAK può richiamare il comando Opzioni e nella scheda "Apri e Salva" rimuovere il segno di spunta dalla voce: "Crea copia di backup ad ogni salvataggio".
Lo stesso effetto lo si ottiene agendo sul valore della #variabile di sistema ISAVEBAK settata a 0.
I FILE .BAK
Nel CAD ad ogni salvataggio (comando SALVA) viene creato (o aggiornato se esiste già) il file di backup che rappresenta la versione del file in uso nello stato in cui si trovava prima dell'editing corrente.
Il file viene generato nella stessa cartella del file .dwg e avrà lo stesso nome ma estensione .bak.
Quindi il file di backup è una copia esatta del file di disegno prima dell'ultimo salvataggio.
Questi file sono utili per recuperare lo stato precedente del disegno, nel caso si siano commessi errori, cancellazioni o si abbiano dubbi riguardo delle modifiche involontarie in parti di disegno che non dovevano essere modificate.
In casi più rari, quando il file dwg non si riesce ad aprire perchè danneggiato, il file .bak potrebbe rappresentare l'unica salvezza.
Per aprire il file di Backup basta semplicemente cambiare la sua l'estensione: da .bak a .dwg.
Se nella cartella esiste già un file dwg con lo stesso nome bisognerà evidentememte modificare anche il nome oltre che l'estensione.
Negli Express Tools di AutoCAD esiste il comando MOVEBAK che consente di specificare il nome di una cartella nella quale - da quel momento - saranno indirizzati i file .BAK creati.
Questa può essere una tecnica per convogliare i file in una unica cartella cosi da poterli cancellare in un sol colpo, naturalmente quando si è finito il lavoro e si è pronti ad archiviarlo.
Per chi non volesse avere file .BAK può richiamare il comando Opzioni e nella scheda "Apri e Salva" rimuovere il segno di spunta dalla voce: "Crea copia di backup ad ogni salvataggio".
Lo stesso effetto lo si ottiene agendo sul valore della #variabile di sistema ISAVEBAK settata a 0.
#file #nanocad
FILEHISTORY di nanoCAD
Una interessante feature fornita da nanoCAD è quella del FILE HISTORY
Questo meccanismo sfrutta i file di salvataggio automatico (Autosave) per mantenere una cronologia dei file.
Si può far creare in automatico una serie di file di archivio ognuno che fotografa la situazione del disegno in un determinato momento.
Si ha dunque la possibilità di disporre di file relativi a versioni precedenti del disegno.
Al nome del file di versione viene aggiunta data e ora, ad esempio una versione del file principale
Cerchi.dwg diventa : Cerchi.dwg_28092022_222603.dwg
Questa funzionalità permette di impostare il numero massimo di file di versione da salvare ed limite di giorni oltre cui cancellare le versioni (a partire dalle più vecchie).
Tutti questi parametri si impostano dal comando Opzioni (vedi immagine seguente) o tramite variabili di sistema:
- FILEHISTORY: valori 0 o 1 , disattivata o attivata
- FILEHISTORYMAX: numero massimo di file di versione da creare
- FILEHISTORYDURATION: numero di giorni oltre cui cominciare a cancellare le vecchie versioni
Il comando OPENHISTORY infine apre direttamente la cartella nella quale si sono indirizzati questi file.
FILEHISTORY di nanoCAD
Una interessante feature fornita da nanoCAD è quella del FILE HISTORY
Questo meccanismo sfrutta i file di salvataggio automatico (Autosave) per mantenere una cronologia dei file.
Si può far creare in automatico una serie di file di archivio ognuno che fotografa la situazione del disegno in un determinato momento.
Si ha dunque la possibilità di disporre di file relativi a versioni precedenti del disegno.
Al nome del file di versione viene aggiunta data e ora, ad esempio una versione del file principale
Cerchi.dwg diventa : Cerchi.dwg_28092022_222603.dwg
Questa funzionalità permette di impostare il numero massimo di file di versione da salvare ed limite di giorni oltre cui cancellare le versioni (a partire dalle più vecchie).
Tutti questi parametri si impostano dal comando Opzioni (vedi immagine seguente) o tramite variabili di sistema:
- FILEHISTORY: valori 0 o 1 , disattivata o attivata
- FILEHISTORYMAX: numero massimo di file di versione da creare
- FILEHISTORYDURATION: numero di giorni oltre cui cominciare a cancellare le vecchie versioni
Il comando OPENHISTORY infine apre direttamente la cartella nella quale si sono indirizzati questi file.
#file #prestazioni #varibili
FINESTRA SELEZIONE FILE ASSENTE
Se per un motivo qualsiasi nel vostro CAD al momento di selezionare un file non appare la finestra di Esplora Risorse che visualizza i file nelle varie modalità provate ad immettere il simbolo ~ (tilde) e dare invio.
Non funziona con tutti i comandi ma con alcuni.
Per ottenere la tilde tenere premuto il tasto ALT e premere contemporaneamente 1 2 6 sul tastierino numerico.
Il fatto che la finestra di selezione file non appaia può dipendere dalla impostazione della variabile FILEDIA. La variabile deve avere valore 1.
FINESTRA SELEZIONE FILE ASSENTE
Se per un motivo qualsiasi nel vostro CAD al momento di selezionare un file non appare la finestra di Esplora Risorse che visualizza i file nelle varie modalità provate ad immettere il simbolo ~ (tilde) e dare invio.
Non funziona con tutti i comandi ma con alcuni.
Per ottenere la tilde tenere premuto il tasto ALT e premere contemporaneamente 1 2 6 sul tastierino numerico.
Il fatto che la finestra di selezione file non appaia può dipendere dalla impostazione della variabile FILEDIA. La variabile deve avere valore 1.
#progecad #file
IMPORTARE RILIEVI IN progeCAD
In progeCAD è disponibile il comando _IMPOINT che consente di leggere le coordinate presenti in un file ed inserire, in quella posizione, dei punti o dei vertici di una polilinea o spline.
Il file deve avere le coordinate X,Y e Z separate da una virgola ed elencare un punto per ogni rigo.
La presenza di altre informazioni dopo il valore della Z è comunque accettata nel senso che non viene inserita ma non interrompe l'esecuzione del comando.
Se si sceglie di rappresentare i punti con degli oggetti Punto il comando richiede la dimensione del punto.
Nel video seguente si vede l'importazione di molti punti di un rlievo.
Per renderli visibili, poi, si cambia il tipo di rappresentazione dei punti tramite la variabile PDMODE, da puntiforme a X.
IMPORTARE RILIEVI IN progeCAD
In progeCAD è disponibile il comando _IMPOINT che consente di leggere le coordinate presenti in un file ed inserire, in quella posizione, dei punti o dei vertici di una polilinea o spline.
Il file deve avere le coordinate X,Y e Z separate da una virgola ed elencare un punto per ogni rigo.
La presenza di altre informazioni dopo il valore della Z è comunque accettata nel senso che non viene inserita ma non interrompe l'esecuzione del comando.
Se si sceglie di rappresentare i punti con degli oggetti Punto il comando richiede la dimensione del punto.
Nel video seguente si vede l'importazione di molti punti di un rlievo.
Per renderli visibili, poi, si cambia il tipo di rappresentazione dei punti tramite la variabile PDMODE, da puntiforme a X.
#autocad #file #prestazioni #xrif
ECCESSO DI SCALE ANNOTATIVE IN UN FILE
Quando un file DWG contiene un numero eccessivo di Scale annotative le prestazioni nel disegno possono degradarsi sino a rendere lentissimo il file.
Nella lista delle scale vengono rilevate anche quelle presenti in eventuali XRIF caricati nel disegno.
Il comando MODIFELENCOSCALE serve a gestire le scale annotative.
Tramite la finestra di dialogo che il comando mostra, si possono selezionare e cancellare quelle non desiderate.
ECCESSO DI SCALE ANNOTATIVE IN UN FILE
Quando un file DWG contiene un numero eccessivo di Scale annotative le prestazioni nel disegno possono degradarsi sino a rendere lentissimo il file.
Nella lista delle scale vengono rilevate anche quelle presenti in eventuali XRIF caricati nel disegno.
Il comando MODIFELENCOSCALE serve a gestire le scale annotative.
Tramite la finestra di dialogo che il comando mostra, si possono selezionare e cancellare quelle non desiderate.
#file #autocad
EXPORTTOAUTOCAD
Alcune versioni di AutoCAD, tipo AutoCAD Architecture, AutoCAD Mechanical, AutoCAD MEP ecc, al fine di gestire i propri elementi grafici speciali, inseriscono nel file di disegno dei dati che restano anche quando il file lo si riapre con il semplice AutoCAD.
A volte questi elementi risultano ineliminabili con i normali comandi a disposizione, come il comando Elimina.
E' per questo motivo che è disponibile un comando come EXPORTOAUTOCAD.
Questo comando crea una copia del file corrente depurato da tutti gli elementi provenienti da altre versioni (Toolset) di AutoCAD.
Nelle immagini seguenti si vede come degli stili di Quota e di Testo (provenienti da AutoCAD Mechanical) non siano eliminabili, sebbene non vi sia nessun collegamento con gli oggetti del disegno (nel mio caso il file conteneva semplici polilinee).
Il comando richiede, tramite prompt su linea di comando, il nome del nuovo file da creare, la versione del file e come trattare eventuali Xrif collegati.
EXPORTTOAUTOCAD
Alcune versioni di AutoCAD, tipo AutoCAD Architecture, AutoCAD Mechanical, AutoCAD MEP ecc, al fine di gestire i propri elementi grafici speciali, inseriscono nel file di disegno dei dati che restano anche quando il file lo si riapre con il semplice AutoCAD.
A volte questi elementi risultano ineliminabili con i normali comandi a disposizione, come il comando Elimina.
E' per questo motivo che è disponibile un comando come EXPORTOAUTOCAD.
Questo comando crea una copia del file corrente depurato da tutti gli elementi provenienti da altre versioni (Toolset) di AutoCAD.
Nelle immagini seguenti si vede come degli stili di Quota e di Testo (provenienti da AutoCAD Mechanical) non siano eliminabili, sebbene non vi sia nessun collegamento con gli oggetti del disegno (nel mio caso il file conteneva semplici polilinee).
Il comando richiede, tramite prompt su linea di comando, il nome del nuovo file da creare, la versione del file e come trattare eventuali Xrif collegati.
#file
LE ESTENSIONI DEI FILE
Curiosando nelle cartelle dei file del CAD ti è mai capitato di vedere file che hanno una strana estensione ?
Oltre alle più note
LIN: file di tipo di linea (comando TLINEA)
PAT: file di modello di tratteggio (comando TRATTEGGIO)
CUI: file di personalizzazione (comando IUPERS)
LSP: file sorgente AutoLISP
SCR: file di script (comando SCRIPT)
DXF: file di interscambio dei disegni
SV$: file di disegno di salvataggio automatico
ve ne sono tante altre.
Prova a verificare la tua conoscenza in materia con il quiz seguente
LE ESTENSIONI DEI FILE
Curiosando nelle cartelle dei file del CAD ti è mai capitato di vedere file che hanno una strana estensione ?
Oltre alle più note
LIN: file di tipo di linea (comando TLINEA)
PAT: file di modello di tratteggio (comando TRATTEGGIO)
CUI: file di personalizzazione (comando IUPERS)
LSP: file sorgente AutoLISP
SCR: file di script (comando SCRIPT)
DXF: file di interscambio dei disegni
SV$: file di disegno di salvataggio automatico
ve ne sono tante altre.
Prova a verificare la tua conoscenza in materia con il quiz seguente