#variabili
STUDENTDRAWING
Questa variabile, introdotta con la versione 2022, se uguale a 1 indica che il disegno è stato realizzato con una versione di AutoCAD per studenti.
Dalla versione 2022 comunque questi file non verranno più stampati con un'etichetta di stampa che riporta la dicitura "REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER STUDENTI".
STUDENTDRAWING
Questa variabile, introdotta con la versione 2022, se uguale a 1 indica che il disegno è stato realizzato con una versione di AutoCAD per studenti.
Dalla versione 2022 comunque questi file non verranno più stampati con un'etichetta di stampa che riporta la dicitura "REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER STUDENTI".
#variabili #prestazioni #file
MIGLIORARE LE ANTEPRIME DEL DWG
Tramite l'utilizzo di 2 variabili è possibile migliorare la qualità delle anteprime dei file DWG.
Le anteprime sono delle immagini raster (PNG) memorizzate all'interno dello stesso DWG.
Con la variabile THUMBSIZE si può scegliere la risoluzione in pixel.
Si parte da un minimo di 64x64 pixel (THUMSBIZE uguale a 0) ad un massimo di 2560x2560 pixel (THUMBSIZE uguale a 8).
Di seguito tutti i valori ammissibili per THUMBSIZE:
0 64 x 64
1 128 x 128
2 256 x 256
3 512 x 512
4 1024 x 1024
5 1440 x 1440
6 1600 x 1600
7 1920 x 1920
8 2560 x 2560
Per abilitare questo meccanismo bisogna che un'altra variabile sia attiva cioè con valore pari a 1.
Con THUMBSIZE2D uguale a 1 la dimensione dell'anteprima wireframe 2D è controllata dalla impostazione della variabile THUMBSIZE, altrimenti è sempre impostate su una risoluzione di 256 x 256 pixel.
L'utilizzo di risoluzione alte ha lo svantaggio di aumentare di qualche decina di kilobyte le dimensioni del file di disegno.
Le immagini seguenti mostrano la finestra del comando APRI, la prima quando il file aveva una anteprima di 64x64 pixel, la seconda con la massima risoluzione 2560x2560. Notate anche come la dimensione del file in kb è diversa.
MIGLIORARE LE ANTEPRIME DEL DWG
Tramite l'utilizzo di 2 variabili è possibile migliorare la qualità delle anteprime dei file DWG.
Le anteprime sono delle immagini raster (PNG) memorizzate all'interno dello stesso DWG.
Con la variabile THUMBSIZE si può scegliere la risoluzione in pixel.
Si parte da un minimo di 64x64 pixel (THUMSBIZE uguale a 0) ad un massimo di 2560x2560 pixel (THUMBSIZE uguale a 8).
Di seguito tutti i valori ammissibili per THUMBSIZE:
0 64 x 64
1 128 x 128
2 256 x 256
3 512 x 512
4 1024 x 1024
5 1440 x 1440
6 1600 x 1600
7 1920 x 1920
8 2560 x 2560
Per abilitare questo meccanismo bisogna che un'altra variabile sia attiva cioè con valore pari a 1.
Con THUMBSIZE2D uguale a 1 la dimensione dell'anteprima wireframe 2D è controllata dalla impostazione della variabile THUMBSIZE, altrimenti è sempre impostate su una risoluzione di 256 x 256 pixel.
L'utilizzo di risoluzione alte ha lo svantaggio di aumentare di qualche decina di kilobyte le dimensioni del file di disegno.
Le immagini seguenti mostrano la finestra del comando APRI, la prima quando il file aveva una anteprima di 64x64 pixel, la seconda con la massima risoluzione 2560x2560. Notate anche come la dimensione del file in kb è diversa.
#variabili #file
REMEMBERFOLDER
Di default AutoCAD memorizza l'ultima cartella utilizzata quando si richiamano i comandi Apri e Salva. Quindi al successivo richiamo di questi comandi sarà presentata la cartella scelta in precedenza.
Questa può essere una comodità o, in altri casi, un comportamento sconveniente.
Se si volesse che il programma, ogni volta che si richiama il comando Apri o Salva, si posizioni sempre su una determita cartella bisogna modificare il valore della variabile REMEMBERFOLDER, mettendolo a 0.
Per specificare il nome delle cartella da utilizzare, bisogna agire nel collegamento che si utilizza per lanciare AutoCAD.
Tramite click destro sull'icona si richiama il menù contestuale, cliccando la voce 'Proprietà' appare la finestra proprietà del collegamento.
Nella scheda 'Collegamento' nel campo 'Da' immettere - tra virgolette - il nome della nuova cartella.
REMEMBERFOLDER
Di default AutoCAD memorizza l'ultima cartella utilizzata quando si richiamano i comandi Apri e Salva. Quindi al successivo richiamo di questi comandi sarà presentata la cartella scelta in precedenza.
Questa può essere una comodità o, in altri casi, un comportamento sconveniente.
Se si volesse che il programma, ogni volta che si richiama il comando Apri o Salva, si posizioni sempre su una determita cartella bisogna modificare il valore della variabile REMEMBERFOLDER, mettendolo a 0.
Per specificare il nome delle cartella da utilizzare, bisogna agire nel collegamento che si utilizza per lanciare AutoCAD.
Tramite click destro sull'icona si richiama il menù contestuale, cliccando la voce 'Proprietà' appare la finestra proprietà del collegamento.
Nella scheda 'Collegamento' nel campo 'Da' immettere - tra virgolette - il nome della nuova cartella.
#file #variabili #comandi
I FILE .BAK
Nel CAD ad ogni salvataggio (comando SALVA) viene creato (o aggiornato se esiste già) il file di backup che rappresenta la versione del file in uso nello stato in cui si trovava prima dell'editing corrente.
Il file viene generato nella stessa cartella del file .dwg e avrà lo stesso nome ma estensione .bak.
Quindi il file di backup è una copia esatta del file di disegno prima dell'ultimo salvataggio.
Questi file sono utili per recuperare lo stato precedente del disegno, nel caso si siano commessi errori, cancellazioni o si abbiano dubbi riguardo delle modifiche involontarie in parti di disegno che non dovevano essere modificate.
In casi più rari, quando il file dwg non si riesce ad aprire perchè danneggiato, il file .bak potrebbe rappresentare l'unica salvezza.
Per aprire il file di Backup basta semplicemente cambiare la sua l'estensione: da .bak a .dwg.
Se nella cartella esiste già un file dwg con lo stesso nome bisognerà evidentememte modificare anche il nome oltre che l'estensione.
Negli Express Tools di AutoCAD esiste il comando MOVEBAK che consente di specificare il nome di una cartella nella quale - da quel momento - saranno indirizzati i file .BAK creati.
Questa può essere una tecnica per convogliare i file in una unica cartella cosi da poterli cancellare in un sol colpo, naturalmente quando si è finito il lavoro e si è pronti ad archiviarlo.
Per chi non volesse avere file .BAK può richiamare il comando Opzioni e nella scheda "Apri e Salva" rimuovere il segno di spunta dalla voce: "Crea copia di backup ad ogni salvataggio".
Lo stesso effetto lo si ottiene agendo sul valore della #variabile di sistema ISAVEBAK settata a 0.
I FILE .BAK
Nel CAD ad ogni salvataggio (comando SALVA) viene creato (o aggiornato se esiste già) il file di backup che rappresenta la versione del file in uso nello stato in cui si trovava prima dell'editing corrente.
Il file viene generato nella stessa cartella del file .dwg e avrà lo stesso nome ma estensione .bak.
Quindi il file di backup è una copia esatta del file di disegno prima dell'ultimo salvataggio.
Questi file sono utili per recuperare lo stato precedente del disegno, nel caso si siano commessi errori, cancellazioni o si abbiano dubbi riguardo delle modifiche involontarie in parti di disegno che non dovevano essere modificate.
In casi più rari, quando il file dwg non si riesce ad aprire perchè danneggiato, il file .bak potrebbe rappresentare l'unica salvezza.
Per aprire il file di Backup basta semplicemente cambiare la sua l'estensione: da .bak a .dwg.
Se nella cartella esiste già un file dwg con lo stesso nome bisognerà evidentememte modificare anche il nome oltre che l'estensione.
Negli Express Tools di AutoCAD esiste il comando MOVEBAK che consente di specificare il nome di una cartella nella quale - da quel momento - saranno indirizzati i file .BAK creati.
Questa può essere una tecnica per convogliare i file in una unica cartella cosi da poterli cancellare in un sol colpo, naturalmente quando si è finito il lavoro e si è pronti ad archiviarlo.
Per chi non volesse avere file .BAK può richiamare il comando Opzioni e nella scheda "Apri e Salva" rimuovere il segno di spunta dalla voce: "Crea copia di backup ad ogni salvataggio".
Lo stesso effetto lo si ottiene agendo sul valore della #variabile di sistema ISAVEBAK settata a 0.
#selezione #visualizzazione #variabili
SELEZIONE OGGETTI PRIVA DI GRIPS
Normalmente gli oggetti selezionati, prima di invocare un comando, evidenziano i loro GRIPS oltre ad assumere un colore più chiaro tipico dell'oggetto selezionato.
Se non appaiono i GRIPS è perche si sono selezionati un numero di oggetti che eccede un valore limite impostato nel programma oltre cui non devono essere evidenziati.
Tale valore esiste sia per rendere più rapida la selezione sia per non 'oscurare' con tanti grips altri oggetti vicini a quelli selezionati.
L'assenza dei Grips non è un problema quando si effettua una selezione tramite finestra , lazo o singola in quanto l'operatore sa in quale parte del disegno sta selezionando gli oggetti.
L'assenza dei Grips potrebbe essere invece sconveniente con un comando tipo SELECTSIMILAR (seleziona simile).
In questo caso magari si vuole conoscere dove si trovano altri oggetti simili e la semplice evidenziazione con colore chiaro - in disegni densi di oggettti - potrebbe non bastare a far percepire dove si trovano gli altri oggetti simili.
Per aumentare il valore limite, cioè il numero di oggetti selezionati con cui appaiono i Grips si usa il comando OPZIONI > scheda Selezione > Grips > "Limite selezione oggetti per visualizzazione grip" e si immette un valore numerico più alto.
In alternativa si può impostare un valore nella #variabile GRIPOBJLIIMIT
SELEZIONE OGGETTI PRIVA DI GRIPS
Normalmente gli oggetti selezionati, prima di invocare un comando, evidenziano i loro GRIPS oltre ad assumere un colore più chiaro tipico dell'oggetto selezionato.
Se non appaiono i GRIPS è perche si sono selezionati un numero di oggetti che eccede un valore limite impostato nel programma oltre cui non devono essere evidenziati.
Tale valore esiste sia per rendere più rapida la selezione sia per non 'oscurare' con tanti grips altri oggetti vicini a quelli selezionati.
L'assenza dei Grips non è un problema quando si effettua una selezione tramite finestra , lazo o singola in quanto l'operatore sa in quale parte del disegno sta selezionando gli oggetti.
L'assenza dei Grips potrebbe essere invece sconveniente con un comando tipo SELECTSIMILAR (seleziona simile).
In questo caso magari si vuole conoscere dove si trovano altri oggetti simili e la semplice evidenziazione con colore chiaro - in disegni densi di oggettti - potrebbe non bastare a far percepire dove si trovano gli altri oggetti simili.
Per aumentare il valore limite, cioè il numero di oggetti selezionati con cui appaiono i Grips si usa il comando OPZIONI > scheda Selezione > Grips > "Limite selezione oggetti per visualizzazione grip" e si immette un valore numerico più alto.
In alternativa si può impostare un valore nella #variabile GRIPOBJLIIMIT
#variabili #3d
DELOBJ
la variabile DELOBJ, stabilisce se una oggetto 2d o 3d, utilizzato come oggetto di partenza in comandi di generazione di oggetti 3D, debba essere cancellato o mantenuto.
Far cancellare in automatico un oggetto che non serve più è comodo ma alcuni potrebbero voler avere disponibile quell'oggetto per altri usi.
Comandi come REGIONE, ESTRUDI, LOFT, RIVOLUZIONE, SWEEP, CONVINSOLIDO, CONVINSUPERF, CONVINNURBS e CONVINMES sono influenzati dal valore della variabile DELOBJ.
Alla variabile, con l'aggiunta di nuovi comandi, sono stati aggiunti altri valori rispetto agli iniziali 1 e 0.
Con il valore 0 tutti gli oggetti 2D vengono mantenuti. Anche gli oggetti base per le serie parametriche (comando SERIE)
Con il valore 1 sono cancellati gli oggetti selezionati con Estrudi, Loft, Rivoluzione, Sweep, Convinsolido, Convinsuperf, Convinnurbs e Convinmes
Con il valore 2, a quanto elencato con il valore 1, sono cancellati anche i Path (percorsi) e le curve guida dei comandi Loft e Sweep.
Con il valore 3 si elimina tutto quanto elencato al punto precedente solo se l'oggetto risultante è un solido. Se si sceglie di generare una superficie l'oggetto base non viene cancellato. Alcuni comandi permettono di scegliere che tipo di oggetto deve essere creato.
I valori -1, -2 e -3 sono predisposti per far operare i comandi come con i corrispondenti valori positivi. L'unica variante è che appare un esplicito messaggio di richiesta se eseguire la cancellazione o meno degli oggetti base selezionati.
DELOBJ
la variabile DELOBJ, stabilisce se una oggetto 2d o 3d, utilizzato come oggetto di partenza in comandi di generazione di oggetti 3D, debba essere cancellato o mantenuto.
Far cancellare in automatico un oggetto che non serve più è comodo ma alcuni potrebbero voler avere disponibile quell'oggetto per altri usi.
Comandi come REGIONE, ESTRUDI, LOFT, RIVOLUZIONE, SWEEP, CONVINSOLIDO, CONVINSUPERF, CONVINNURBS e CONVINMES sono influenzati dal valore della variabile DELOBJ.
Alla variabile, con l'aggiunta di nuovi comandi, sono stati aggiunti altri valori rispetto agli iniziali 1 e 0.
Con il valore 0 tutti gli oggetti 2D vengono mantenuti. Anche gli oggetti base per le serie parametriche (comando SERIE)
Con il valore 1 sono cancellati gli oggetti selezionati con Estrudi, Loft, Rivoluzione, Sweep, Convinsolido, Convinsuperf, Convinnurbs e Convinmes
Con il valore 2, a quanto elencato con il valore 1, sono cancellati anche i Path (percorsi) e le curve guida dei comandi Loft e Sweep.
Con il valore 3 si elimina tutto quanto elencato al punto precedente solo se l'oggetto risultante è un solido. Se si sceglie di generare una superficie l'oggetto base non viene cancellato. Alcuni comandi permettono di scegliere che tipo di oggetto deve essere creato.
I valori -1, -2 e -3 sono predisposti per far operare i comandi come con i corrispondenti valori positivi. L'unica variante è che appare un esplicito messaggio di richiesta se eseguire la cancellazione o meno degli oggetti base selezionati.
#variabili #comandi #polilinee
DELOBJ e SPLINE
Il valore della variabile DELOBJ influenza anche la creazione di SPLINE basate su Polilinea o viceversa.
Attraverso il comando SPLINE (opzione "Oggetto") o attraverso il comando EDITSPLINE (opzione "Converti in polilinea") l'oggetto originario può esere mantenuto o eliminato in base al valore della variabile Delobj a 0 o 1.
DELOBJ e SPLINE
Il valore della variabile DELOBJ influenza anche la creazione di SPLINE basate su Polilinea o viceversa.
Attraverso il comando SPLINE (opzione "Oggetto") o attraverso il comando EDITSPLINE (opzione "Converti in polilinea") l'oggetto originario può esere mantenuto o eliminato in base al valore della variabile Delobj a 0 o 1.
#variabili #blocchi #attributi
ATTREQ
Questa variabile abilita o disabilita la richiesta di inserimento dei valori degli attributi in un blocco.
In fase di inserimento di un blocco - se questo ha degli attributi - impostando la variabile a 0 non sarà richiesto di inserire un valore per ogni attributo presente nel blocco.
ATTREQ
Questa variabile abilita o disabilita la richiesta di inserimento dei valori degli attributi in un blocco.
In fase di inserimento di un blocco - se questo ha degli attributi - impostando la variabile a 0 non sarà richiesto di inserire un valore per ogni attributo presente nel blocco.
#variabili
GROUPDISPLAYMODE
Questa variabile regola la modalità di visualizzazione dei Gruppi quando vengono selezionati.
I Gruppi sono degli aggregati di oggetti creati con il comando GRUPPO.
Se la variabile è uguale a 0 saranno visualizzati i grip di tutti gli oggetti appartenenti al Gruppo.
Impostazione comoda se si ha la necessità di editare tramite i grip gli oggetti facenti parte del Gruppo.
Se la variabile è uguale a 1 sarà visualizzato un unico grip nel baricentro del Gruppo.
Se la variabile è uguale a 2, oltre all'unico grip nel baricentro del Gruppo, sarà visualizzato un riquadro che ingloba tutti gli oggetti appartenenti al Gruppo.
GROUPDISPLAYMODE
Questa variabile regola la modalità di visualizzazione dei Gruppi quando vengono selezionati.
I Gruppi sono degli aggregati di oggetti creati con il comando GRUPPO.
Se la variabile è uguale a 0 saranno visualizzati i grip di tutti gli oggetti appartenenti al Gruppo.
Impostazione comoda se si ha la necessità di editare tramite i grip gli oggetti facenti parte del Gruppo.
Se la variabile è uguale a 1 sarà visualizzato un unico grip nel baricentro del Gruppo.
Se la variabile è uguale a 2, oltre all'unico grip nel baricentro del Gruppo, sarà visualizzato un riquadro che ingloba tutti gli oggetti appartenenti al Gruppo.
#visualizzazione #variabili
VECCHIA INTERFACCIA DEL CAD
A volte gli utenti che hanno iniziato ad utilizzare il CAD nei primi anni '90 rimpiangono la vecchia interfaccia di AutoCAD fatta da menu a tendina e barre degli strumenti. Con la barra multifunzione si trovano spaesati o non trovano subito determinati comandi.
Uno dei metodi per rimettere le cose alla 'vecchia maniera', (anche quando ci si trova su un PC altrui... senza lasciare tracce) è il seguente:
1️⃣ comando CHIUDIBARRAMULTIF (RIBBONCLOSE in inglese), fa scomparire la barra multifunzione
2️⃣ variabile MENUBAR posta a 1. Appare la barra dei menu a tendina
3️⃣ comando -BAR_STRU (-TOOLBAR) e selezionare l'opzione "Tutte" e poi "Mostra". Questa sequenza farà comparire tutte le barre strumenti disponibili. Chiudere quelle che non servono cliccando sulla X.
Per ripristinare l'interfaccia moderna:
1️⃣ comando -BAR_STRU opzione "Tutte" e poi "Nascondi": chiude le barre degli strumenti ancora visibili
2️⃣ comando BARRAMULTIF (RIBBON)
3️⃣ porre il valore della variabile MENUBAR a 0
VECCHIA INTERFACCIA DEL CAD
A volte gli utenti che hanno iniziato ad utilizzare il CAD nei primi anni '90 rimpiangono la vecchia interfaccia di AutoCAD fatta da menu a tendina e barre degli strumenti. Con la barra multifunzione si trovano spaesati o non trovano subito determinati comandi.
Uno dei metodi per rimettere le cose alla 'vecchia maniera', (anche quando ci si trova su un PC altrui... senza lasciare tracce) è il seguente:
1️⃣ comando CHIUDIBARRAMULTIF (RIBBONCLOSE in inglese), fa scomparire la barra multifunzione
2️⃣ variabile MENUBAR posta a 1. Appare la barra dei menu a tendina
3️⃣ comando -BAR_STRU (-TOOLBAR) e selezionare l'opzione "Tutte" e poi "Mostra". Questa sequenza farà comparire tutte le barre strumenti disponibili. Chiudere quelle che non servono cliccando sulla X.
Per ripristinare l'interfaccia moderna:
1️⃣ comando -BAR_STRU opzione "Tutte" e poi "Nascondi": chiude le barre degli strumenti ancora visibili
2️⃣ comando BARRAMULTIF (RIBBON)
3️⃣ porre il valore della variabile MENUBAR a 0
#variabili
Variabile FRAME e simili
Ci sono numerose variabili atte a controllare la rappresentazione del contorno degli oggetti inseriti nel disegno e dell'entità coprente.
IMAGEFRAME controlla il contorno delle immagini, DWFFRAME dei DWF, PDFFRAME dei PDF, DGNFRAME dei DGN, XCLIPFRAME i contorni degli Xrif ritagliati, e WIPEOUTFRAME quello Entità coprente.
In genere ogni variabile può essere impostata con il valore di:
0, se il contorno deve essere nascosto;
1, se deve essere visibile e stampabile;
2. se deve essere visibile ma non stampabile.
In certe situazioni, prima di una stampa ad esempio, si può avere la necessità di rendere identiche queste impostazioni per ogni tipo di oggetto inserito nel disegno.
La variabile di sistema FRAME sovrascrive le impostazioni delle variabili elencate in precedenza e garantisce una uniformità.
Anche questa variabile può essere impostata con i valori di 0,1 e 2.
L'assegnazione di un valore a FRAME corrisponde ad assegnare lo stesso valore a tutte le altre variabili di gestione del contorno.
Se poi, successivamente, ad una delle variabili di gestione del contorno viene assegnato un nuovo valore allora la variabile FRAME smette di avere il controllo globale su di esse ed assume un valore neutro di 3, non è cioè attiva.
Un'altra variabile gestisce i contorni degli oggetti OLE (quelli inseriti con il comando INCOLLASPEC), è OLEFRAME, ma non è influenzata dalla impostazione della variabile FRAME.
Come le altre variabili anche OLEFRAME ha 3 valori ammissibili 0,1 e 2.
Variabile FRAME e simili
Ci sono numerose variabili atte a controllare la rappresentazione del contorno degli oggetti inseriti nel disegno e dell'entità coprente.
IMAGEFRAME controlla il contorno delle immagini, DWFFRAME dei DWF, PDFFRAME dei PDF, DGNFRAME dei DGN, XCLIPFRAME i contorni degli Xrif ritagliati, e WIPEOUTFRAME quello Entità coprente.
In genere ogni variabile può essere impostata con il valore di:
0, se il contorno deve essere nascosto;
1, se deve essere visibile e stampabile;
2. se deve essere visibile ma non stampabile.
In certe situazioni, prima di una stampa ad esempio, si può avere la necessità di rendere identiche queste impostazioni per ogni tipo di oggetto inserito nel disegno.
La variabile di sistema FRAME sovrascrive le impostazioni delle variabili elencate in precedenza e garantisce una uniformità.
Anche questa variabile può essere impostata con i valori di 0,1 e 2.
L'assegnazione di un valore a FRAME corrisponde ad assegnare lo stesso valore a tutte le altre variabili di gestione del contorno.
Se poi, successivamente, ad una delle variabili di gestione del contorno viene assegnato un nuovo valore allora la variabile FRAME smette di avere il controllo globale su di esse ed assume un valore neutro di 3, non è cioè attiva.
Un'altra variabile gestisce i contorni degli oggetti OLE (quelli inseriti con il comando INCOLLASPEC), è OLEFRAME, ma non è influenzata dalla impostazione della variabile FRAME.
Come le altre variabili anche OLEFRAME ha 3 valori ammissibili 0,1 e 2.
#variabili
LE VARIABILI SETVAR UTENTE
Tra le tante variabili disponibili nei CAD ve ne sono alcune che sono dedicate a memorizzare dati forniti dall'utente o dalle applicazioni di terze parti.
5 variabili sono dedicate a contenere numeri interi e 5 numeri decimali.
Se durante la fase di disegno o progettazione c'è la necessità di ricordare un determinato valore numerico legato proprio ad un disegno, queste variabili sono un buon posto dove scrivere questi valori, anziché un classico Post-it attaccato al monitor.
Queste variabili possono essere utili anche per il richiamo in Campi dati, per eseguire calcoli o mostrare valori controllabili senza intervenire sul Campo dati già creato.
I nomi delle variabili sono:
USERR1,USERR2,USERR3,USERR4 e USERR5. per memorizzare numeri decimali;
USERI1,USERI2,USERI3,USERI4 e USERI5 per numeri interi.
LE VARIABILI SETVAR UTENTE
Tra le tante variabili disponibili nei CAD ve ne sono alcune che sono dedicate a memorizzare dati forniti dall'utente o dalle applicazioni di terze parti.
5 variabili sono dedicate a contenere numeri interi e 5 numeri decimali.
Se durante la fase di disegno o progettazione c'è la necessità di ricordare un determinato valore numerico legato proprio ad un disegno, queste variabili sono un buon posto dove scrivere questi valori, anziché un classico Post-it attaccato al monitor.
Queste variabili possono essere utili anche per il richiamo in Campi dati, per eseguire calcoli o mostrare valori controllabili senza intervenire sul Campo dati già creato.
I nomi delle variabili sono:
USERR1,USERR2,USERR3,USERR4 e USERR5. per memorizzare numeri decimali;
USERI1,USERI2,USERI3,USERI4 e USERI5 per numeri interi.
#layer #variabili
SPESSORE DEGLI OGGETTI DI DEFAULT
Una delle tante proprietà dei Layer è lo spessore di linea da utilizzare per gli oggetti che giacciono su quel layer.
Il valore di partenza dello spessore è "Default".
Ma a quanto ammonta Default ?
Il valore di default di "Default" è 0.25mm.
Questo valore non è fisso, può essere cambiato e regolato dal valore che ha la variabile LWDEFAULT.
Questa impostazione viene salvata nei registri di sistema di Windows, pertanto, una volta impostata la si ritroverà valida per ogni disegno aperto (e stampato) da quella postazione.
Lo spessore di linea di default deve essere impostato su un valore valido espresso in centesimi di millimetri. Ad esempio:
25 per spessore 0.25mm
50 per spessore 0.50mm
e cosi via fino a 211 (2.11mm) che è l'ultimo valore.
Gli altri valori fissi consentiti sono: 0, 5, 9, 13, 15, 18, 20, 30, 35, 40, 53, 60, 70, 80, 90, 100, 106, 120, 140, 158, 200
Quando lo spessore assegnato è 0 il CAD - in fase di stampa - utilizzerà lo spessore più sottile che riesce a creare la periferica di stampa selezionata.
SPESSORE DEGLI OGGETTI DI DEFAULT
Una delle tante proprietà dei Layer è lo spessore di linea da utilizzare per gli oggetti che giacciono su quel layer.
Il valore di partenza dello spessore è "Default".
Ma a quanto ammonta Default ?
Il valore di default di "Default" è 0.25mm.
Questo valore non è fisso, può essere cambiato e regolato dal valore che ha la variabile LWDEFAULT.
Questa impostazione viene salvata nei registri di sistema di Windows, pertanto, una volta impostata la si ritroverà valida per ogni disegno aperto (e stampato) da quella postazione.
Lo spessore di linea di default deve essere impostato su un valore valido espresso in centesimi di millimetri. Ad esempio:
25 per spessore 0.25mm
50 per spessore 0.50mm
e cosi via fino a 211 (2.11mm) che è l'ultimo valore.
Gli altri valori fissi consentiti sono: 0, 5, 9, 13, 15, 18, 20, 30, 35, 40, 53, 60, 70, 80, 90, 100, 106, 120, 140, 158, 200
Quando lo spessore assegnato è 0 il CAD - in fase di stampa - utilizzerà lo spessore più sottile che riesce a creare la periferica di stampa selezionata.
#variabili #xrif
ERHIGHLIGHT
Questa variabile è legata ai riferimenti esterni collegati al disegno, siano essi dwg, immagini, pdf ecc.. Il prefisso "ER" sta per: External Reference.
Se attiva (valore 1) ogni qualvolta si seleziona una voce di un rifermento esterno all'interno del pannello dei riferimenti esterni essa viene evidenziata nell'area grafica del disegno.
Questo meccanismo permette di individuare visivamente la posizione e la tipologia di un riferimento esterno. Molto utile quando si ha a che fare con disegni complessi fatti da altri per comprendere la loro struttura.
Con il valore della variabile uguale a 0 gli oggetti non vengono evidenziati.
ERHIGHLIGHT
Questa variabile è legata ai riferimenti esterni collegati al disegno, siano essi dwg, immagini, pdf ecc.. Il prefisso "ER" sta per: External Reference.
Se attiva (valore 1) ogni qualvolta si seleziona una voce di un rifermento esterno all'interno del pannello dei riferimenti esterni essa viene evidenziata nell'area grafica del disegno.
Questo meccanismo permette di individuare visivamente la posizione e la tipologia di un riferimento esterno. Molto utile quando si ha a che fare con disegni complessi fatti da altri per comprendere la loro struttura.
Con il valore della variabile uguale a 0 gli oggetti non vengono evidenziati.