Come migliorare le prestazioni nei disegni contenenti tratteggi in AutoCAD
Un interessante post dalla sezione Support del sito Autodesk .
Alcuni consigli per evitare rallentamenti o blocchi durante la fase di Anteprima dei tratteggi, la loro selezione e con i tratteggi sfumati.
Un interessante post dalla sezione Support del sito Autodesk .
Alcuni consigli per evitare rallentamenti o blocchi durante la fase di Anteprima dei tratteggi, la loro selezione e con i tratteggi sfumati.
Autodesk
Come migliorare le prestazioni nei disegni contenenti tratteggi nei prodotti AutoCAD
Come migliorare le prestazioni nei disegni contenenti tratteggi in AutoCAD
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#comandi
LE DIMENSIONI DEL PUNTO
L'oggetto PUNTO ha la caratteristica che le sue dimensioni a video sono pari ad una percentuale dell'altezza della vista corrente.
Cambiando lo zoom (ingrandendo o rimpicciolendo la vista) le dimensioni del punto vengono ricalcolate per mantenere la sua dimensione costante (a volte in realtà serve un Rigen).
Con il comando TIPOP si può stabilire, oltre al tipo di rappresentazione che deve avere il PUNTO, anche la sua dimensione.
Si può stabilire la percentuale rispetto all'altezza della vista corrente. Di default il valore è 5%. Se si imposta 100% avremo dei punti che occuperanno quasi tutta l'altezza della vista.
In alternativa si può stabilire che il punto sia alto (e largo) un certo numero di unità di disegno, il che offre più 'certezze' in fase di stampa.
Il comando TIPOP può essere invocato anche da barra multifunzione: Inizio > Utilità > Stile punto...
LE DIMENSIONI DEL PUNTO
L'oggetto PUNTO ha la caratteristica che le sue dimensioni a video sono pari ad una percentuale dell'altezza della vista corrente.
Cambiando lo zoom (ingrandendo o rimpicciolendo la vista) le dimensioni del punto vengono ricalcolate per mantenere la sua dimensione costante (a volte in realtà serve un Rigen).
Con il comando TIPOP si può stabilire, oltre al tipo di rappresentazione che deve avere il PUNTO, anche la sua dimensione.
Si può stabilire la percentuale rispetto all'altezza della vista corrente. Di default il valore è 5%. Se si imposta 100% avremo dei punti che occuperanno quasi tutta l'altezza della vista.
In alternativa si può stabilire che il punto sia alto (e largo) un certo numero di unità di disegno, il che offre più 'certezze' in fase di stampa.
Il comando TIPOP può essere invocato anche da barra multifunzione: Inizio > Utilità > Stile punto...
WEBCAST: Come è stata la trasformazione delle tecnologie della produzione negli ultimi anni?
Webcast organizzato da Autodesk sul Design Generativo il giorno 8 settembre alle ore 12:00
"Con il trascorrere del tempo, si è generata una tendenza tuttora attiva che ha portato alla trasformazione delle tecnologie produttive molto superiore a quella degli ultimi anni. Grazie a queste, le imprese hanno potuto guadagnare flessibilità e innovazione in ogni loro settore produttivo.
Come si stanno trasformando le tecnologie produttive in Italia? O come migliorare l'efficienza e gestire le nuove tecnologie di produzione con soluzioni software? Queste sono alcune delle domande che otterranno risposta grazie alla partecipazione di Ingrid Paoletti (Prof.ssa del Politecnico di Milano), Matteo Crocetti (Tecnico commerciale di Autodesk) e Maurizio Canil (Rappresentante commerciale di Autodesk).
Partecipa a questo webinar e scopri come il Design Generativo puó ispirare il design orientato alla produzione e come portare queste innovazioni nella tua azienda."
👉🏻 qui modulo di iscrizione gratuita 👈
Webcast organizzato da Autodesk sul Design Generativo il giorno 8 settembre alle ore 12:00
"Con il trascorrere del tempo, si è generata una tendenza tuttora attiva che ha portato alla trasformazione delle tecnologie produttive molto superiore a quella degli ultimi anni. Grazie a queste, le imprese hanno potuto guadagnare flessibilità e innovazione in ogni loro settore produttivo.
Come si stanno trasformando le tecnologie produttive in Italia? O come migliorare l'efficienza e gestire le nuove tecnologie di produzione con soluzioni software? Queste sono alcune delle domande che otterranno risposta grazie alla partecipazione di Ingrid Paoletti (Prof.ssa del Politecnico di Milano), Matteo Crocetti (Tecnico commerciale di Autodesk) e Maurizio Canil (Rappresentante commerciale di Autodesk).
Partecipa a questo webinar e scopri come il Design Generativo puó ispirare il design orientato alla produzione e come portare queste innovazioni nella tua azienda."
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www.autodesk.it
[Webinar] Dalla progettazione alla produzione
Come si stanno trasformando le tecnologie produttive in Italia? O come migliorare l'efficienza e gestire le nuove tecnologie di produzione con soluzioni software? Queste sono alcune delle domande che otterranno risposta grazie alla partecipazione di Ingrid…
Un nuovo articolo sul blog CAD semplice:
Quando il CAD non trova il file SHX. Cosa significa ? come risolvere il problema ?
https://cadsemplice.blogspot.com/2022/08/quando-non-trova-un-file-shx.html
Quando il CAD non trova il file SHX. Cosa significa ? come risolvere il problema ?
https://cadsemplice.blogspot.com/2022/08/quando-non-trova-un-file-shx.html
Blogspot
QUANDO NON TROVA UN FILE .SHX
Cosa fare quando all'aperture di un disegno il CAD segnala che c'è un file .SHX mancante? Capiamo cosa sono le Forme e come risolvere il problema.
#comandi
DIFFERENZE FRA ESPLODI E XPLODE
A prima vista potrebbe sembrare un doppione il comando XPLODE, presente negli Express Tools.
Entrambi i comandi esplodono Blocchi, Quote ed altri oggetti composti ma XPLODE consente di scegliere quali proprietà assegnare agli oggetti derivati dall'esplosione.
Pensiamo alla proprietà "Layer": quando si esplodono dei blocchi i diversi oggetti costituenti il blocco ritorneranno a giacere sul layer su cui erano stati creati.
Con XPLODE si ha la possibilità di specificare il Layer di destinazione.
Dopo aver selezionato gli oggetti da esplodere il comando propone una serie di opzioni.
Chiede prima se operare su tutti gli oggetti da esplodere contemporaneamente o una alla volta (evidenziandoli di volta in volta).
Altrimenti si può scegliere direttamente una delle 4 proprietà da assegnare.
Con l'opzione "Eredita da blocco principale" alle 4 proprietà degli oggetti costituenti il blocco vengono assegnati gli stessi valori impostati per l'oggetto esploso.
L'opzione "Esplodi" si comporta come il comando Esplodi.
Insomma XPLODE è il comando ideale quando si è costretti ad esplodere numerosi blocchi perchè tante singole operazioni di ridefinizione degli stessi risulterebbero laboriose, al fine di convogliare gli oggetti derivati su layer opportuni o con i colori desiderati.
DIFFERENZE FRA ESPLODI E XPLODE
A prima vista potrebbe sembrare un doppione il comando XPLODE, presente negli Express Tools.
Entrambi i comandi esplodono Blocchi, Quote ed altri oggetti composti ma XPLODE consente di scegliere quali proprietà assegnare agli oggetti derivati dall'esplosione.
Pensiamo alla proprietà "Layer": quando si esplodono dei blocchi i diversi oggetti costituenti il blocco ritorneranno a giacere sul layer su cui erano stati creati.
Con XPLODE si ha la possibilità di specificare il Layer di destinazione.
Dopo aver selezionato gli oggetti da esplodere il comando propone una serie di opzioni.
Chiede prima se operare su tutti gli oggetti da esplodere contemporaneamente o una alla volta (evidenziandoli di volta in volta).
XPLODE
Selezionare gli oggetti su cui eseguire XPlode.
Selezionare oggetti: Specificare angolo opposto: trovato(i) 3
3 oggetti trovati.
XPlode Individualmente/<Globalmente>:
...
Poi c'è la richiesta relativa alle future proprietà da assegnare:...
Immettere un'opzione
[Tutto/Colore/LAyer/TLinea/sPesslin/Eredita da blocco principale/eSplodi]
...
"Tutto": Richiede in sequenza Colore, Tipo di linea, Spessore di linea e Layer da assegnare a tutti gli oggetti derivati. Altrimenti si può scegliere direttamente una delle 4 proprietà da assegnare.
Con l'opzione "Eredita da blocco principale" alle 4 proprietà degli oggetti costituenti il blocco vengono assegnati gli stessi valori impostati per l'oggetto esploso.
L'opzione "Esplodi" si comporta come il comando Esplodi.
Insomma XPLODE è il comando ideale quando si è costretti ad esplodere numerosi blocchi perchè tante singole operazioni di ridefinizione degli stessi risulterebbero laboriose, al fine di convogliare gli oggetti derivati su layer opportuni o con i colori desiderati.
#fiere
EDIL SOCIAL EXPO
Alla Fiera di Roma dal 22 al 24 Settembre 2022 dalle 9.30 alle 18.00.
"La prima esposizione di settore pensata per connettere direttamente in fiera le aziende produttrici, i più importanti studi di progettazione e buyer."
Aree tematiche:
🔺Architettura & Design
🔹Edilizia & Materiali
🔺Impianti & Climatizzazione
🔹Software & BIM
per saperne di più...
EDIL SOCIAL EXPO
Alla Fiera di Roma dal 22 al 24 Settembre 2022 dalle 9.30 alle 18.00.
"La prima esposizione di settore pensata per connettere direttamente in fiera le aziende produttrici, i più importanti studi di progettazione e buyer."
Aree tematiche:
🔺Architettura & Design
🔹Edilizia & Materiali
🔺Impianti & Climatizzazione
🔹Software & BIM
per saperne di più...
Edilsocialexpo
Il Format | Edilsocialexpo
Il Format #CREARECONNESSIONI - Edilsocialexpo è la prima esposizione di settore pensata per connettere direttamente in fiera...
#layer
LAYER DEFPOINTS, NON PROPRIO INUTILE
Come sai il layer DEFPOINTS viene generato in automatico quando si creano delle quote e serve per contenere i punti di riferimento delle quote stesse.
Questo layer ha comunque dei comportamenti 'anomali' rispetto agli altri layer, come:
a) tutti gli oggetti Punto giacenti sul layer sono SEMPRE a forma di punto e con dimensione 0;
b) gli oggetti che giacciono sul layer non vengono stampati;
c) se il layer 0 è in off allora gli oggetti presenti su defpoints non sono selezionabili.
Ha volte avere o creare il layer DEFPOINTS (anche se non ti servono le quote) può essere utile per avere un layer su cui 'parcheggiare' temporaneamente oggetti che non vuoi che vengano stampati senza agire sulla proprietà "No plot" di altri layer.
LAYER DEFPOINTS, NON PROPRIO INUTILE
Come sai il layer DEFPOINTS viene generato in automatico quando si creano delle quote e serve per contenere i punti di riferimento delle quote stesse.
Questo layer ha comunque dei comportamenti 'anomali' rispetto agli altri layer, come:
a) tutti gli oggetti Punto giacenti sul layer sono SEMPRE a forma di punto e con dimensione 0;
b) gli oggetti che giacciono sul layer non vengono stampati;
c) se il layer 0 è in off allora gli oggetti presenti su defpoints non sono selezionabili.
Ha volte avere o creare il layer DEFPOINTS (anche se non ti servono le quote) può essere utile per avere un layer su cui 'parcheggiare' temporaneamente oggetti che non vuoi che vengano stampati senza agire sulla proprietà "No plot" di altri layer.
Ma tu li cancelli i file .BAK ?
Anonymous Poll
43%
Si, quando archivio un progetto terminato
16%
Si, anche se non ho finito il progetto
39%
No, mai
2%
Cosa sono i file .BAK ?
#file #variabili #comandi
I FILE .BAK
Nel CAD ad ogni salvataggio (comando SALVA) viene creato (o aggiornato se esiste già) il file di backup che rappresenta la versione del file in uso nello stato in cui si trovava prima dell'editing corrente.
Il file viene generato nella stessa cartella del file .dwg e avrà lo stesso nome ma estensione .bak.
Quindi il file di backup è una copia esatta del file di disegno prima dell'ultimo salvataggio.
Questi file sono utili per recuperare lo stato precedente del disegno, nel caso si siano commessi errori, cancellazioni o si abbiano dubbi riguardo delle modifiche involontarie in parti di disegno che non dovevano essere modificate.
In casi più rari, quando il file dwg non si riesce ad aprire perchè danneggiato, il file .bak potrebbe rappresentare l'unica salvezza.
Per aprire il file di Backup basta semplicemente cambiare la sua l'estensione: da .bak a .dwg.
Se nella cartella esiste già un file dwg con lo stesso nome bisognerà evidentememte modificare anche il nome oltre che l'estensione.
Negli Express Tools di AutoCAD esiste il comando MOVEBAK che consente di specificare il nome di una cartella nella quale - da quel momento - saranno indirizzati i file .BAK creati.
Questa può essere una tecnica per convogliare i file in una unica cartella cosi da poterli cancellare in un sol colpo, naturalmente quando si è finito il lavoro e si è pronti ad archiviarlo.
Per chi non volesse avere file .BAK può richiamare il comando Opzioni e nella scheda "Apri e Salva" rimuovere il segno di spunta dalla voce: "Crea copia di backup ad ogni salvataggio".
Lo stesso effetto lo si ottiene agendo sul valore della #variabile di sistema ISAVEBAK settata a 0.
I FILE .BAK
Nel CAD ad ogni salvataggio (comando SALVA) viene creato (o aggiornato se esiste già) il file di backup che rappresenta la versione del file in uso nello stato in cui si trovava prima dell'editing corrente.
Il file viene generato nella stessa cartella del file .dwg e avrà lo stesso nome ma estensione .bak.
Quindi il file di backup è una copia esatta del file di disegno prima dell'ultimo salvataggio.
Questi file sono utili per recuperare lo stato precedente del disegno, nel caso si siano commessi errori, cancellazioni o si abbiano dubbi riguardo delle modifiche involontarie in parti di disegno che non dovevano essere modificate.
In casi più rari, quando il file dwg non si riesce ad aprire perchè danneggiato, il file .bak potrebbe rappresentare l'unica salvezza.
Per aprire il file di Backup basta semplicemente cambiare la sua l'estensione: da .bak a .dwg.
Se nella cartella esiste già un file dwg con lo stesso nome bisognerà evidentememte modificare anche il nome oltre che l'estensione.
Negli Express Tools di AutoCAD esiste il comando MOVEBAK che consente di specificare il nome di una cartella nella quale - da quel momento - saranno indirizzati i file .BAK creati.
Questa può essere una tecnica per convogliare i file in una unica cartella cosi da poterli cancellare in un sol colpo, naturalmente quando si è finito il lavoro e si è pronti ad archiviarlo.
Per chi non volesse avere file .BAK può richiamare il comando Opzioni e nella scheda "Apri e Salva" rimuovere il segno di spunta dalla voce: "Crea copia di backup ad ogni salvataggio".
Lo stesso effetto lo si ottiene agendo sul valore della #variabile di sistema ISAVEBAK settata a 0.
#file #nanocad
FILEHISTORY di nanoCAD
Una interessante feature fornita da nanoCAD è quella del FILE HISTORY
Questo meccanismo sfrutta i file di salvataggio automatico (Autosave) per mantenere una cronologia dei file.
Si può far creare in automatico una serie di file di archivio ognuno che fotografa la situazione del disegno in un determinato momento.
Si ha dunque la possibilità di disporre di file relativi a versioni precedenti del disegno.
Al nome del file di versione viene aggiunta data e ora, ad esempio una versione del file principale
Cerchi.dwg diventa : Cerchi.dwg_28092022_222603.dwg
Questa funzionalità permette di impostare il numero massimo di file di versione da salvare ed limite di giorni oltre cui cancellare le versioni (a partire dalle più vecchie).
Tutti questi parametri si impostano dal comando Opzioni (vedi immagine seguente) o tramite variabili di sistema:
- FILEHISTORY: valori 0 o 1 , disattivata o attivata
- FILEHISTORYMAX: numero massimo di file di versione da creare
- FILEHISTORYDURATION: numero di giorni oltre cui cominciare a cancellare le vecchie versioni
Il comando OPENHISTORY infine apre direttamente la cartella nella quale si sono indirizzati questi file.
FILEHISTORY di nanoCAD
Una interessante feature fornita da nanoCAD è quella del FILE HISTORY
Questo meccanismo sfrutta i file di salvataggio automatico (Autosave) per mantenere una cronologia dei file.
Si può far creare in automatico una serie di file di archivio ognuno che fotografa la situazione del disegno in un determinato momento.
Si ha dunque la possibilità di disporre di file relativi a versioni precedenti del disegno.
Al nome del file di versione viene aggiunta data e ora, ad esempio una versione del file principale
Cerchi.dwg diventa : Cerchi.dwg_28092022_222603.dwg
Questa funzionalità permette di impostare il numero massimo di file di versione da salvare ed limite di giorni oltre cui cancellare le versioni (a partire dalle più vecchie).
Tutti questi parametri si impostano dal comando Opzioni (vedi immagine seguente) o tramite variabili di sistema:
- FILEHISTORY: valori 0 o 1 , disattivata o attivata
- FILEHISTORYMAX: numero massimo di file di versione da creare
- FILEHISTORYDURATION: numero di giorni oltre cui cominciare a cancellare le vecchie versioni
Il comando OPENHISTORY infine apre direttamente la cartella nella quale si sono indirizzati questi file.
#gstarcad
GStarCAD 2022 SP 2
Disponibile il service pack 2 per GStarCAD 2022 con correzione di bug e novità di poco rilievo.
Nel video di Tecnobit i dettagli
GStarCAD 2022 SP 2
Disponibile il service pack 2 per GStarCAD 2022 con correzione di bug e novità di poco rilievo.
Nel video di Tecnobit i dettagli
YouTube
Aggiornamento gratuito CAD DWG completo GstarCad 2022 SP2
Prova gratis GstarCAD Dwg nativo completo https://www.gstarcad.it/download-gstarcad
Caratteristiche di GstarCAD https://www.gstarcad.it/gstarcad
Caratteristiche di GstarCAD https://www.gstarcad.it/gstarcad
#comandi
AGGIUNGERE NUOVI RETINI
Se nella serie di modelli di retini disponibili con il comando TRATT non c'è quello che desideri, la cosa più semplice è provare a cercare nel web i file .PAT.
I modelli di tratteggio sono memorizzati in file con estensione .PAT ed al loro interno contengono un codice che descrive l'andamento di punti e vettori che si devono ripetere ciclicamente per definire un certo modello fino a riempire un'area chiusa.
Il comando TRATT è strutturato per adoperare anche modelli di tratteggio aggiunti dall'utente.
Siti come Cadhatch.com o simili sono ricchi di modelli scaricabili gratuitamente.
Una volta scaricato il file con estensione .PAT (potrebbe essere contenuto in un file ZIP) va copiato in una cartella dei file di supporto del CAD.
Per capire quali sono le cartelle dedicate ai file di supporto si può consultare l'elenco dal comando "Opzioni" > scheda "File" > "Percorso di ricerca dei file di supporto".
Fatto questo, al successivo richiamo di TRATT, bisogna scegliere Impostazioni per far apparire la finestra di dialogo.
Nella finestra selezionando la voce "Personalizzato" dalla lista "Tipo" si comunica al programma che deve ricercare modelli aggiuntivi.
Cliccando nella casella di anteprima appare una nuova finestra che elenca i modelli di retini aggiuntivi con la loro anteprima.
AGGIUNGERE NUOVI RETINI
Se nella serie di modelli di retini disponibili con il comando TRATT non c'è quello che desideri, la cosa più semplice è provare a cercare nel web i file .PAT.
I modelli di tratteggio sono memorizzati in file con estensione .PAT ed al loro interno contengono un codice che descrive l'andamento di punti e vettori che si devono ripetere ciclicamente per definire un certo modello fino a riempire un'area chiusa.
Il comando TRATT è strutturato per adoperare anche modelli di tratteggio aggiunti dall'utente.
Siti come Cadhatch.com o simili sono ricchi di modelli scaricabili gratuitamente.
Una volta scaricato il file con estensione .PAT (potrebbe essere contenuto in un file ZIP) va copiato in una cartella dei file di supporto del CAD.
Per capire quali sono le cartelle dedicate ai file di supporto si può consultare l'elenco dal comando "Opzioni" > scheda "File" > "Percorso di ricerca dei file di supporto".
Fatto questo, al successivo richiamo di TRATT, bisogna scegliere Impostazioni per far apparire la finestra di dialogo.
Nella finestra selezionando la voce "Personalizzato" dalla lista "Tipo" si comunica al programma che deve ricercare modelli aggiuntivi.
Cliccando nella casella di anteprima appare una nuova finestra che elenca i modelli di retini aggiuntivi con la loro anteprima.