CAD semplice
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#comandi
Il tasto MAIUSC (SHIFT)

Il tasto MAIUSC, oltre che abilitare i caratteri maiuscoli e i simboli dei tasti aventi doppia funzione, può offrire un valido aiuto alla produttività in fase di disegno.

Se richiamato durante alcuni comandi trasforma le loro modalità di comportamento oppure, in combinazioni con altri tasti, agisce automaticamente su settaggi.

Ecco alcuni esempi:
con il comando TAGLIA se si preme il tasto Maiusc durante la selezione degli oggetti da tagliare il comando si comporta come ESTENDI estendendo gli oggetti selezionati;

con il comando ESTENDI se si preme il tasto Maiusc durante la selezione degli oggetti da estendere il comando si comporta come TAGLIA tagliando gli oggetti selezionati;

con il comando RACCORDO premendo il tasto Maiusc i raccordi vengono eseguiti considerando il raggio di raccordo uguale a 0;

con il comando CIMA premendo il tasto Maiusc i raccordi vengono eseguiti come se le 2 distanze di cimatura fossero uguali a 0;

premendo il tasto Maiusc + la rotellina del mouse si attiva il comando ORBITA3D;

durante la specifica di punti premendo il tasto Maiusc si abilita/disabilita l'ortogonalità;

premendo il tasto destro del mouse e il tasto Maiusc si attiva il menu contestuale dedicato elle modalità di snap ad oggetti;

durante la selezione oggetti, per rimuovere oggetti selezionati erroneamente (deselezionarli), si può tenenere premuto Maiusc e selezionarli nuovamente.

con la selezione ciclica disabilitata, ponendo il cursore in un punto dove ci sono più oggetti ravvicinati, si possono evidenziare e selezionare ciclicamente tenendo premuto il tasto Maisuc e premendo più volte la barra spaziatrice.
#comandi #polilinee
COMANDO CONTORNI SENZA FINESTRA

L'utilissimo comando CONTORNI (o PPOLI) consente di ottenere una polilinea che ricalca il perimetro di un'area chiusa, definita da altri oggetti, specificando semplicemente un punto interno all'area chiusa.

Nella finestra di dialogo che si presenta si può scegliere se:
- far disegnare una Polilinea o una Regione;
- abilitare il rilevamento di isole (in questo caso anche esse saranno contornate da una polilinea);
- limitare il raggio di azione del rilevamento dell'area chiusa ad un set di selezione specificato.

Il 90% delle volte l'operatore ha bisogno solo di immettere un punto e ottenere una polilinea chiusa sul layer corrente.
La finestra di dialogo può rappresentare un inutile perdita di tempo in caso di richiami molto frequenti del comando.

Per questo motivo è conveniente usare il comando -CONTORNI o il suo alias -CON .
Con questo comando basta un solo input: il punto interno.
la finestra di dialogo di "CONTORNI" e , sotto, il prompt sulla linea di comando di "-CONTORNI"
#comandi #layer
STATI LAYER

Gli STATI LAYER sono utilissimi per chi è costretto ad agire frequentemente sulla visibilità dei layer nei propri disegni.

Sotto un unico nome si possono memorizzare le impostazioni di tutti o un gruppo di layer presenti nel disegno così da poterli poi richiamare per ripristinare un certo 'aspetto' del disegno.

La raccolta di queste impostazioni si chiama Stato layer e può essere anche esportato per poi essere importato succesivamente in altri file di disegno.

Gli Stati si possono gestire dalla finestra di Gestione Layer o tramite l'apposito comando STATOLAY.

Il richiamo di uno Stato all'interno di una finestra nello spazio carta può essere applicato come modifiche locali ai layer della finestra.

Gli stati sono memorizzati all'interno del disegno.

Nell'animazione seguente si creano 2 stati:
il 1° salva lo stato iniziale dei layer
il 2° salva uno stato con attivi i soli layer destinati a contenere i simboli dei mobili e vari device.
WEBINAR PROTOLABS
Martedi 22 febbraio dalle 10.00 alle 10.30 Protolabs, produttore di componenti prototipali e finali on demand in tempi record (anche in piccoli lotti), terrà un webinar che illustrerà la loro piattaforma per comprendere i pro e i contro delle piattaforme di questo genere.
La durata prevista è di 30 minuti con una sessione di domande e risposte nel finale.

Per iscriversi:
https://register.gotowebinar.com/register/5235268960886235659?source=Pardot
#articoli
La traduzione e la sintesi di un lungo articolo apparso su AEC Magazine.
Si commenta la presentazione della piattaforma FORGE di Autodesk, della spinta verso i 'clienti finali' e non solo verso i programmatori e delle implicazioni che questa avrà sui futuri software Autodesk per la progettazione.

https://telegra.ph/Autodesk-forgia-il-suo-futuro-02-15
#stampa #pdf
Creazione di un PDF con un TIFF al suo interno molto lenta

Il recente post dell'Autodesk suggerisce come risolvere il problema della lentezza nella creazione di un PDF da DWG contenente un TIFF ad alta risoluzione se si utilizza il driver di stampa ADOBE PDF.
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#gstarcad #comandi
SNAP AD OGGETTI DISTANZA DI GSTARCAD
Una modalità molto particolare di snap ad oggetti è presente in GStarCAD: DISTANZA DA PUNTO FINALE.
Se attivo, evidenzia sull'oggetto una crocetta alla distanza prestabilita a partire dal punto finale posto vicino al puntatore.

Il valore della distanza può essere impostato nella finestra di dialogo di OSNAP ma anche sulla barra di stato, in maniera trasparente durante l'esecuzione di un comando.
#comandi #file
IMPORTAZIONE DI UN FILE .3DS

Con il comando 3DSIN si possono importare i file creati da Autodesk 3ds Max aventi estensione .3DS.

Nell'importazione sono presi in considerazione la geometria 3D e i dati di rendering. Quindi mesh, materiali, mappature, luci e apparecchi fotografici.

Gli apparecchi fotografici vengono convertiti in viste con nome.

Gli eventuali materiali procedurali assegnati agli oggetti 3D non sono importati.
Agli oggetti viene assegnato il colore che più si avvicina al colore dell'oggetto in 3ds Max.

Per luci e materiali, utilizzare i comandi CONVERTILUCIPREC e CONVERTIMATPREC. Le luci vengono convertite nelle luci equivalenti più vicine.

I riflettori diventano riflettori di AutoCAD.
La luce ambiente perde il colore.
Le luci diffuse vengono convertite in luci puntiformi.
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#file #dxf
Doppio click su file DXF apre una nuova istanza di AutoCAD

Hai già AutoCAD attivo, ti sposti in Esplora Risorse, immetti un doppio click su un file DXF e non succede quello che ti aspetteresti.
Anziché vedere aperto il DXF nell'AutoCAD già attivo parte invece una nuova istanza del programma appositamente per il file su cui hai immesso il doppio click.

Nel post di Autodesk si spiega come risolvere il problema
#blocchi #lisp
CAMBIARE PUNTO DI INSERIMENTO BLOCCO

E' sempre importate stabilire quale deve essere il punto di inserimento di un blocco, sia per il posizionamento nel disegno sia anche per una sua futura gestione.

A volte capita di vedere disegni (fatti da altri ... sono sempre gli altri che fanno casini :-)) nei quali ci sono blocchi con il loro punti di inserimento posizionati in punti casuali posti esterni al blocco senza nessun criterio.

Quando poi si usano comandi come DIVIDI, MISURA o si desidera scalare il blocco, al termine di queste operazioni, il posizionamento del blocco non rispecchia le nostre aspettative.

La ridefinizione di un blocco ci consente di specificare un nuovo punto di inserimento ma, dopo aver fatto questo, il blocco già presente nel disegno assume una nuova posizione, dislocata alla distanza che c'è tra il vecchio e nuovo punto di inserimento.

Per ovviare a questo problema esiste un utilissimo programma Lisp che consente di ridefinire il punto di inserimento di un blocco senza che questo cambi la sua posizione già assegnata nel disegno.

Il programma, scritto da Lee Mac, è scaricabile da qui 👈, usare poi il comando Appload per caricarlo.

Nell'animazione seguente si vede come i blocchi delle lampade non abbiano un punto di inserimento baricentrico. La successiva scalatura fa sì che i blocchi si ingrandiscano dal punto posto in alto perdendo la posizione originaria.
Il richiamo del comando CBPR consente di specificare un nuovo punto di inserimento al centro.
#stampa
ETICHETTE DI STAMPA

Le etichette di stampa sono un ottimo strumento per aggiungere informazioni alle proprie stampe in maniera automatica.

Soprattutto nelle fasi iniziali della progettazione - cioè prima di produrre una stampa definitiva ed ufficiale - quando si stampano provini e bozze di disegni che non sono ancora corredati di cartigli con titoli e scale.

Le etichette di stampa evitano che le tante stampe accumulate sulle nostre scrivanie risultino anonime, senza un titolo o un riferimento ad un progetto.

Concretamente le Etichette sono un testo che viene inserito sulla stampa nella posizione desiderata.

Il testo è composto da una serie di voci fisse che l'utente può scegliere se adoperare. A queste voci si possono aggiungere altri testi personalizzati.

Il setup delle etichette può essere richiamato o dalla finestra del comando STAMPA o direttamente con il comando ETICHETTEST.

Nell'video seguente si vede il setup con un campo di testo personalizzato.