#comandi #3D
CONVERTIRE DELLE FACCE3D (3DFace) IN UNA UNICA MESH
La Faccia3D (3Dface) è una primitiva presente sin dalle prime versioni di AutoCAD.
Ogni faccia 3d congiunge 3 o 4 vertici determinando una superficie.
Si utilizza(va) per la costruzioni di oggetti 3D più complessi.
Ci si può imbattere in disegni che contengono una serie di questi oggetti, adiacenti gli uni agli altri, utilizzati per modellare un DTM (modello digitale del terreno) o veri e propri oggetti 3D, magari esportati da programmi di grafica 3D.
Riunire una serie di Facce3D in una unica mesh è una operazione piuttosto semplice.
Trasformandole in un unico oggetto - più complesso - possono essere sottoposte a modifiche con comandi avanzati.
Per prima cosa bisogna convertire le Facce3D in Superfici (Planesurface) tramite il comando CONVINSUPERF.
Successivamente tramite il comando UNIONE (e non Unisci!!!) si uniscono formando un nuovo unico oggetto (Surface).
CONVERTIRE DELLE FACCE3D (3DFace) IN UNA UNICA MESH
La Faccia3D (3Dface) è una primitiva presente sin dalle prime versioni di AutoCAD.
Ogni faccia 3d congiunge 3 o 4 vertici determinando una superficie.
Si utilizza(va) per la costruzioni di oggetti 3D più complessi.
Ci si può imbattere in disegni che contengono una serie di questi oggetti, adiacenti gli uni agli altri, utilizzati per modellare un DTM (modello digitale del terreno) o veri e propri oggetti 3D, magari esportati da programmi di grafica 3D.
Riunire una serie di Facce3D in una unica mesh è una operazione piuttosto semplice.
Trasformandole in un unico oggetto - più complesso - possono essere sottoposte a modifiche con comandi avanzati.
Per prima cosa bisogna convertire le Facce3D in Superfici (Planesurface) tramite il comando CONVINSUPERF.
Successivamente tramite il comando UNIONE (e non Unisci!!!) si uniscono formando un nuovo unico oggetto (Surface).
#quote
QUOTA E DISTANZA DAL PUNTO QUOTATO
Quando si specificano i punti da quotare la linea di estensione della quota può essere leggermente distante dal punto selezionato in base al valore di "Offset dall'origine" (nella scheda Linee del comando DDIM).
Questo valore lineare (come tutti gli altri) è moltiplicato per il valore di "Scala generale" dello stile di Quota (scheda Adatta).
Un'alternativa a questo meccanismo per regolare la lunghezza della linea di estensione è quello di imporre invece una lunghezza sempre fissa mettendo il segno di spunta su "Linee di estensione a lunghezza fissa" (scheda Linee).
QUOTA E DISTANZA DAL PUNTO QUOTATO
Quando si specificano i punti da quotare la linea di estensione della quota può essere leggermente distante dal punto selezionato in base al valore di "Offset dall'origine" (nella scheda Linee del comando DDIM).
Questo valore lineare (come tutti gli altri) è moltiplicato per il valore di "Scala generale" dello stile di Quota (scheda Adatta).
Un'alternativa a questo meccanismo per regolare la lunghezza della linea di estensione è quello di imporre invece una lunghezza sempre fissa mettendo il segno di spunta su "Linee di estensione a lunghezza fissa" (scheda Linee).
#comandi
DISEGNO A MANO LIBERA CON SCHIZZO
Nel CAD è presente uno strumento per il disegno a mano libera, cioè un comando che permette di disegnare oggetti lungo il percorso descritto dal puntatore che l'operatore muove liberamente, senza vincoli.
Il comando SCHIZZO riesce a tracciare Linee, Polilinee o Spline 'spalmandole' lungo il percorso descritto dal puntatore con un passo (distanza massima fra i vertici) impostabile dall'interno del comando stesso (opzione Incremento).
Per le Spline da generare c'è inoltre l'opzione Tolleranza che indica la precisione con cui la curva della spline aderisce allo schizzo a mano libera.
Con invio si termina il comando facendo creare quanto tracciato.
Il comando è utile per disegnare rapidamente tutte quelle forme irregolari e random che una azione di trascinamento 'libero' riesce a definire.
DISEGNO A MANO LIBERA CON SCHIZZO
Nel CAD è presente uno strumento per il disegno a mano libera, cioè un comando che permette di disegnare oggetti lungo il percorso descritto dal puntatore che l'operatore muove liberamente, senza vincoli.
Il comando SCHIZZO riesce a tracciare Linee, Polilinee o Spline 'spalmandole' lungo il percorso descritto dal puntatore con un passo (distanza massima fra i vertici) impostabile dall'interno del comando stesso (opzione Incremento).
Per le Spline da generare c'è inoltre l'opzione Tolleranza che indica la precisione con cui la curva della spline aderisce allo schizzo a mano libera.
Con invio si termina il comando facendo creare quanto tracciato.
Il comando è utile per disegnare rapidamente tutte quelle forme irregolari e random che una azione di trascinamento 'libero' riesce a definire.
Requisiti di sistema per AutoCAD 2022
🔹Sistema operativo: 64-bit Microsoft® Windows 10.
🔹Processore minimo: 2.5–2.9 GHz , Raccomandato: 3+ GHz
🔹Memoria base: 8 GB, Racomandata: 16 GB
🔹Risoluzione monitor convenzionali: 1920 x 1080 con True Color
🔹Risoluzione monitor HR & 4K: risoluzione sopra 3840 x 2160 supportata su Windows 10
🔹Scheda grafica base: 1 GB GPU con 29 GB/s Bandwidth e DirectX 11 compliant, raccomandata: 4 GB GPU con 106 GB/s Bandwidth e DirectX 12 compliant
🔹Spazio su disco: 10.0 GB
🔹Sistema operativo: 64-bit Microsoft® Windows 10.
🔹Processore minimo: 2.5–2.9 GHz , Raccomandato: 3+ GHz
🔹Memoria base: 8 GB, Racomandata: 16 GB
🔹Risoluzione monitor convenzionali: 1920 x 1080 con True Color
🔹Risoluzione monitor HR & 4K: risoluzione sopra 3840 x 2160 supportata su Windows 10
🔹Scheda grafica base: 1 GB GPU con 29 GB/s Bandwidth e DirectX 11 compliant, raccomandata: 4 GB GPU con 106 GB/s Bandwidth e DirectX 12 compliant
🔹Spazio su disco: 10.0 GB
#comandi
ELIMINADATIAEC
Un nuovo comando introdotto con AutoCAD 2022 è ELIMINADATIAEC (PURGEAECDATA in inglese).
Il comando rimuove i dati AEC invisibili, quelli prodotti dagli oggetti personalizzati di AutoCAD Architecture e AutoCAD Civil 3D.
Questo tipo di dati a volte sono fonte di rallentamenti del disegno se editato con il semplice AutoCAD.
Prima di questo comando bisognava esportare il disegno con il comando EXPORTTOAUTOCAD per eliminare i dati, ottenendo un secondo file DWG.
Se si prevede che il disegno verrà riaperto in futuro da AutoCAD Architecture o AutoCAD Civil 3D, conviene non eliminare i dati.
ELIMINADATIAEC
Un nuovo comando introdotto con AutoCAD 2022 è ELIMINADATIAEC (PURGEAECDATA in inglese).
Il comando rimuove i dati AEC invisibili, quelli prodotti dagli oggetti personalizzati di AutoCAD Architecture e AutoCAD Civil 3D.
Questo tipo di dati a volte sono fonte di rallentamenti del disegno se editato con il semplice AutoCAD.
Prima di questo comando bisognava esportare il disegno con il comando EXPORTTOAUTOCAD per eliminare i dati, ottenendo un secondo file DWG.
Se si prevede che il disegno verrà riaperto in futuro da AutoCAD Architecture o AutoCAD Civil 3D, conviene non eliminare i dati.
#comandi #testi #visualizzazione
RENDERE TESTO LEGGIBILE SU TRATTEGGIO
Se il testo ricade all'interno di un'area in cui c'è una campitura per rendere il testo più leggibile si può per prima cosa portare il testo in primo piano.
Il comando TESTOPRIMOPIANO, senza richiedere la selezione degli oggetti, porta i testi (anche delle quote e direttrici) davanti agli altri oggetti garantendo che, in fase di stampa, non vengano sovrascritti da oggetti che occupano lo stesso spazio.
L'altra operazione che si può compiere è quella di utilizzare il comando presente negli Express Tools TEXTMASK.
Questo comando pone un oggetto coprente dietro il testo evitando che in fase di stampa si vedano altri oggetti sullo sfondo del testo.
Si può scegliere se utilizzare un Solid, una Faccia3D o una Entcopr (Wipeout).
Se l'oggetto in questione è un TestoM (Testo multiriga) si può attivare la Maschera di sfondo impostando i parametri opportuni come "Usa colore sfondo disegno" e "Fattore Offset Bordo".
Infine si potrebbero ridefinire i bordi del tratteggio. Editando il tratteggio si deve aggiungere alla selezione dei bordi anche il testo, in maniera che la sua area non venga inclusa nella creazione del modello.
RENDERE TESTO LEGGIBILE SU TRATTEGGIO
Se il testo ricade all'interno di un'area in cui c'è una campitura per rendere il testo più leggibile si può per prima cosa portare il testo in primo piano.
Il comando TESTOPRIMOPIANO, senza richiedere la selezione degli oggetti, porta i testi (anche delle quote e direttrici) davanti agli altri oggetti garantendo che, in fase di stampa, non vengano sovrascritti da oggetti che occupano lo stesso spazio.
L'altra operazione che si può compiere è quella di utilizzare il comando presente negli Express Tools TEXTMASK.
Questo comando pone un oggetto coprente dietro il testo evitando che in fase di stampa si vedano altri oggetti sullo sfondo del testo.
Si può scegliere se utilizzare un Solid, una Faccia3D o una Entcopr (Wipeout).
Se l'oggetto in questione è un TestoM (Testo multiriga) si può attivare la Maschera di sfondo impostando i parametri opportuni come "Usa colore sfondo disegno" e "Fattore Offset Bordo".
Infine si potrebbero ridefinire i bordi del tratteggio. Editando il tratteggio si deve aggiungere alla selezione dei bordi anche il testo, in maniera che la sua area non venga inclusa nella creazione del modello.
#file #comandi
WMFOUT e WMFIN
WMFOUT è un comando per esportare degli oggetti selezionati in un file raster (ma non troppo) in formato WMF (Windows Metafile Format).
Questo formato è molto adatto per la successiva importazione in applicazioni Microsoft (Word, Excel, ecc...).
Il contenuto del WMF, da alcuni software, riesce ad essere trattato come vettoriale. Sarebbe più giusto affermare che il WMF è un formato ibrido.
Re-inserendo nel CAD un file WMF generato dallo stesso CAD, tramite il comando WMFIN, gli oggetti restituiti sono racchiusi in un blocco.
Esplodendo questo blocco vengono trasformati in polilinee (tranne i testi).
2 #variabili di sistema controllano i colori del background del file prodotto ed il colore degli oggetti:
WMFBKGND se è in ON il colore di sfondo coincide con quello corrente del disegno. Se è in OFF il colore di sfondo è trasparente.
WMFFOREGND se è in OFF - se necessario - scambia i colori di primo piano e di sfondo per garantire che il colore di primo piano sia più scuro del colore di sfondo.
Se è in ON i colori di primo piano e di sfondo vengono scambiati per garantire che il colore di primo piano sia più chiaro del colore di sfondo.
L'importazione con WMFIN non rispetta la scala originaria degli oggetti, il tutto dipende dal fattore di zoom corrente.
WMFOUT e WMFIN
WMFOUT è un comando per esportare degli oggetti selezionati in un file raster (ma non troppo) in formato WMF (Windows Metafile Format).
Questo formato è molto adatto per la successiva importazione in applicazioni Microsoft (Word, Excel, ecc...).
Il contenuto del WMF, da alcuni software, riesce ad essere trattato come vettoriale. Sarebbe più giusto affermare che il WMF è un formato ibrido.
Re-inserendo nel CAD un file WMF generato dallo stesso CAD, tramite il comando WMFIN, gli oggetti restituiti sono racchiusi in un blocco.
Esplodendo questo blocco vengono trasformati in polilinee (tranne i testi).
2 #variabili di sistema controllano i colori del background del file prodotto ed il colore degli oggetti:
WMFBKGND se è in ON il colore di sfondo coincide con quello corrente del disegno. Se è in OFF il colore di sfondo è trasparente.
WMFFOREGND se è in OFF - se necessario - scambia i colori di primo piano e di sfondo per garantire che il colore di primo piano sia più scuro del colore di sfondo.
Se è in ON i colori di primo piano e di sfondo vengono scambiati per garantire che il colore di primo piano sia più chiaro del colore di sfondo.
L'importazione con WMFIN non rispetta la scala originaria degli oggetti, il tutto dipende dal fattore di zoom corrente.
#comandi
DIST e MISURAGEOM
I comandi DIST e MISURAGEOM servono a misurare una distanza tra 2 punti.
In entrambi esiste in realtà l'opzione per misurare una sequenza di punti e non solo tra 2.
Per attivare l'opzione "Più punti" a causa di una errata traduzione nella versione italiana di AutoCAD potreste aver bisogno di digitare "_m" (iniziale di More) per attivare l'opzione e non "P" :
La misura della distanza tra i 2 punti restituita è quella reale nello spazio .
Pertanto, se i punti hanno Z diverse, la loro distanza sarà diversa da quella proiettata sul piano XY.
Se quando si selezionano i punti si volesse ignorare la loro coordinata Z (considerandoli così come tutti giacenti sullo stesso piano ) impostare la #variabile ONSAPZ uguale a 1.
DIST e MISURAGEOM
I comandi DIST e MISURAGEOM servono a misurare una distanza tra 2 punti.
In entrambi esiste in realtà l'opzione per misurare una sequenza di punti e non solo tra 2.
Per attivare l'opzione "Più punti" a causa di una errata traduzione nella versione italiana di AutoCAD potreste aver bisogno di digitare "_m" (iniziale di More) per attivare l'opzione e non "P" :
...
Specificare secondo punto o [Più punti]: P
È richiesto un punto o la parola chiave di un'opzione.
Specificare secondo punto o [Più punti]: _m
Specificare secondo punto o [Più punti]:
...
si ha anche la possibilità di descrivere un arco di cui misurare la lunghezza.La misura della distanza tra i 2 punti restituita è quella reale nello spazio .
Pertanto, se i punti hanno Z diverse, la loro distanza sarà diversa da quella proiettata sul piano XY.
Se quando si selezionano i punti si volesse ignorare la loro coordinata Z (considerandoli così come tutti giacenti sullo stesso piano ) impostare la #variabile ONSAPZ uguale a 1.
Telegram
CAD semplice
#variabili
OSNAPZ
Se il valore di questa variabile è pari a 0, tutti i punti rilevati con l’OSNAP su oggetti saranno restituiti con una coordinata Z pari a quella del punto selezionato.
Se il valore è uguale a 1, tutti i punti rilevati con l’OSNAP su oggetti…
OSNAPZ
Se il valore di questa variabile è pari a 0, tutti i punti rilevati con l’OSNAP su oggetti saranno restituiti con una coordinata Z pari a quella del punto selezionato.
Se il valore è uguale a 1, tutti i punti rilevati con l’OSNAP su oggetti…
"Errore di allocazione di memoria"
Un post di Autodesk spiega che questo errore in fase di stampa da AutoCAD è dovuto alla presenza nel disegno di una immagine ad alta risoluzione - quindi di grandi dimensioni in termini di Mb - che occupa talmente tanta memoria che sovrascrive il driver della stampante.
Bisogna sempre tenere d'occhio le dimensioni delle immagini che si allegano nel disegno.
Immagini che saranno stampate in pochi centimetri non hanno bisogno di risoluzioni altissime.
Del resto bisogna tenere presente anche che la periferica di stampa ha una propria risoluzione ed oltre quella non riesce ad andare.
Questo comunque è il 👉🏻 link del post 👈 nel quale si può vedere la finestra con il messaggio d'errore.
Per aiutare a gestire la quantità di risorse di sistema disponibili che AutoCAD utilizza durante la stampa di oggetti raster ci sono 2 variabili che possono essere utili:
Un post di Autodesk spiega che questo errore in fase di stampa da AutoCAD è dovuto alla presenza nel disegno di una immagine ad alta risoluzione - quindi di grandi dimensioni in termini di Mb - che occupa talmente tanta memoria che sovrascrive il driver della stampante.
Bisogna sempre tenere d'occhio le dimensioni delle immagini che si allegano nel disegno.
Immagini che saranno stampate in pochi centimetri non hanno bisogno di risoluzioni altissime.
Del resto bisogna tenere presente anche che la periferica di stampa ha una propria risoluzione ed oltre quella non riesce ad andare.
Questo comunque è il 👉🏻 link del post 👈 nel quale si può vedere la finestra con il messaggio d'errore.
Per aiutare a gestire la quantità di risorse di sistema disponibili che AutoCAD utilizza durante la stampa di oggetti raster ci sono 2 variabili che possono essere utili:
#variabili #immagini
RASTERPERCENT
controlla quale percentuale delle memoria virtuale di sistema che può essere utilizzata per calcolare l'output raster.
L'impostazione predefinita è 20, il che significa che AutoCAD può utilizzare solo il 20% della memoria virtuale disponibile.
Questa limitazione è stata introdotta perché prima AutoCAD utilizzava tutta la memoria virtuale ed a volte bloccava il sistema perché non c'era più memoria per le altre applicazioni ed il sistema operativo.
Comunque se ci si trova in difficoltà si può provare ad aumentare questo valore percentuale.
#variabili #immagini
RASTERTHRESHOLD
invece limita la dimensione che può avere il file di stampa.
Di default è impostato su 20 megabyte.
Durante l'elaborazione della stampa se il file elaborato da inviare al plotter supera questa dimensione limite, la stampa viene interrotta.
Un'impostazione più alta potrebbe essere utile per disegni complessi o disegni con molte immagini raster ed ad alta risoluzione.
RASTERPERCENT
controlla quale percentuale delle memoria virtuale di sistema che può essere utilizzata per calcolare l'output raster.
L'impostazione predefinita è 20, il che significa che AutoCAD può utilizzare solo il 20% della memoria virtuale disponibile.
Questa limitazione è stata introdotta perché prima AutoCAD utilizzava tutta la memoria virtuale ed a volte bloccava il sistema perché non c'era più memoria per le altre applicazioni ed il sistema operativo.
Comunque se ci si trova in difficoltà si può provare ad aumentare questo valore percentuale.
#variabili #immagini
RASTERTHRESHOLD
invece limita la dimensione che può avere il file di stampa.
Di default è impostato su 20 megabyte.
Durante l'elaborazione della stampa se il file elaborato da inviare al plotter supera questa dimensione limite, la stampa viene interrotta.
Un'impostazione più alta potrebbe essere utile per disegni complessi o disegni con molte immagini raster ed ad alta risoluzione.
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- Non lavoro con modelli 3D
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- Sebbene lavori con modelli 3D non ho necessità di eseguire rendering
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- utilizzo il motore di rendering interno al mio sw CAD
5%
- utilizzo un applicativo aggiuntivo nel mio sw CAD
26%
- importo il modello in un programma esterno per eseguire il rendering
#articoli
Un articolo tratto da CAD USER che descrive brevemente il funzionamento e le caratteristiche di 3 programmi per il rendering : Escape, Twinmotion e Lumion che importano modelli da CAD
https://telegra.ph/Rendering-VR-in-tempo-reale-04-23
Un articolo tratto da CAD USER che descrive brevemente il funzionamento e le caratteristiche di 3 programmi per il rendering : Escape, Twinmotion e Lumion che importano modelli da CAD
https://telegra.ph/Rendering-VR-in-tempo-reale-04-23
Telegraph
Rendering VR in tempo reale
Dal sito CAD User la traduzione e la sintesi di un articolo di Steve Brann (di CAD School UK), che descrive le tre principali applicazioni di rendering 3D in tempo reale: Twinmotion, Enscape e Lumion (https://caduser.com/articles/?article_id=10860&Mag=CAD)…