Oh noo i miei Lithops sono morti.
Ricevo giornalmente immagini di Lithops morenti o defunti e quasi tutti hanno fondamentalmente gli stessi problemi: o sono eziolati (si allungano alla ricerca della luce) o sono piantati su torba.
In entrambi i casi le vostre piantine erano in condizioni sfavorevoli alla loro crescita ed essendo delicate muoiono facilmente.
Cosa fare quindi? In caso di eziolatura mettere le piante alla luce ma mai al sole diretto perché si cuocerebbero.
Nel caso siano piantate su torba va assolutamente sostituita con terriccio composto quasi esclusivamente di inerti.
Altra nota dolente è l'acqua... Spesso mi sento dire ho annaffiato perché non davo acqua da tanto. Purtroppo Lithops necessita di acqua solo nei momenti corretti cioè nella tarda primavera, qualche goccia prima di agosto e un ultima annaffiata a settembre solamente se non in fioritura.
In foto Lithops optica rubra ❤️
Ricevo giornalmente immagini di Lithops morenti o defunti e quasi tutti hanno fondamentalmente gli stessi problemi: o sono eziolati (si allungano alla ricerca della luce) o sono piantati su torba.
In entrambi i casi le vostre piantine erano in condizioni sfavorevoli alla loro crescita ed essendo delicate muoiono facilmente.
Cosa fare quindi? In caso di eziolatura mettere le piante alla luce ma mai al sole diretto perché si cuocerebbero.
Nel caso siano piantate su torba va assolutamente sostituita con terriccio composto quasi esclusivamente di inerti.
Altra nota dolente è l'acqua... Spesso mi sento dire ho annaffiato perché non davo acqua da tanto. Purtroppo Lithops necessita di acqua solo nei momenti corretti cioè nella tarda primavera, qualche goccia prima di agosto e un ultima annaffiata a settembre solamente se non in fioritura.
In foto Lithops optica rubra ❤️
PRIMAVERA, CROCE E DELIZIA
La primavera è probabilmente la stagione più bella: le giornate si allungano, le temperature si alzano e la vegetazione riprende il suo ciclo.
Noi piantofili iniziamo ad osservare con sguardo morboso ogni nuova foglia, ogni nuovo getto, ogni nuovo fiorellino.
Ma è tutto così bello?!
Come tutte le cose, ovviamente, c’è il rovescio della medaglia, specialmente per le nostre amate succulente.
Passare da l’interno (una serra per esempio) all’esterno dei nostri balconi/giardini è sicuramente un momento di stress. Le piante devono riabituarsi a nuove condizioni climatiche, ricominciano a ricevere da parte nostra acqua e concime (con moderazione eh) e, tasto ancor più dolente, i maledetti parassiti iniziano a schiudere le loro uova pronti a cibarsi delle nostre creature.
Anche la fioritura, momento bellissimo per i nostri occhi, richiede alla pianta un enorme sforzo.
C’è modo allora di contenere la situazione è fare in modo che le nostre piante non ne risentano troppo?!
CERTO!
Ecco alcuni accorgimenti da adottare in questo periodo:
🌵 esponi le piante all’esterno in modo graduale evitando il sole diretto, specialmente nelle ore più calde.
🌵 per le bagnature, idem, inizia in modo graduale dalle succulente che sicuramente ne hanno più bisogno, per passare poi alle cactacee. Evita fiumi di acqua e bagnale poco per volta.
🌵 dopo le prime bagnature procedi con un po’ di nutrimento. Scegli un concime a basso contenuto di azoto e diminuisci le quantità indicate in etichetta.
🌵 fai dei trattamenti preventivi contro i parassiti con prodotti naturali (es olio di neem)
🌵 se una pianta ti sembra star male, toglila dal gruppo ed analizza il problema. Così eviterai di contaminare anche le altre.
🌵 togli i fiori ormai appassiti (le mammillarie per esempio sono già in fase di fioritura) e tieni le piante sempre pulite.
🌵rinvasa le piante che ne hanno bisogno con un substrato adatto che, generalmente, deve essere drenante e ricco di inerti.
Le piante, spinose e meno spinose, ringrazieranno!💚
Se hai domande, dubbi o curiosità, scrivici pure nei commenti ⬇️
La primavera è probabilmente la stagione più bella: le giornate si allungano, le temperature si alzano e la vegetazione riprende il suo ciclo.
Noi piantofili iniziamo ad osservare con sguardo morboso ogni nuova foglia, ogni nuovo getto, ogni nuovo fiorellino.
Ma è tutto così bello?!
Come tutte le cose, ovviamente, c’è il rovescio della medaglia, specialmente per le nostre amate succulente.
Passare da l’interno (una serra per esempio) all’esterno dei nostri balconi/giardini è sicuramente un momento di stress. Le piante devono riabituarsi a nuove condizioni climatiche, ricominciano a ricevere da parte nostra acqua e concime (con moderazione eh) e, tasto ancor più dolente, i maledetti parassiti iniziano a schiudere le loro uova pronti a cibarsi delle nostre creature.
Anche la fioritura, momento bellissimo per i nostri occhi, richiede alla pianta un enorme sforzo.
C’è modo allora di contenere la situazione è fare in modo che le nostre piante non ne risentano troppo?!
CERTO!
Ecco alcuni accorgimenti da adottare in questo periodo:
🌵 esponi le piante all’esterno in modo graduale evitando il sole diretto, specialmente nelle ore più calde.
🌵 per le bagnature, idem, inizia in modo graduale dalle succulente che sicuramente ne hanno più bisogno, per passare poi alle cactacee. Evita fiumi di acqua e bagnale poco per volta.
🌵 dopo le prime bagnature procedi con un po’ di nutrimento. Scegli un concime a basso contenuto di azoto e diminuisci le quantità indicate in etichetta.
🌵 fai dei trattamenti preventivi contro i parassiti con prodotti naturali (es olio di neem)
🌵 se una pianta ti sembra star male, toglila dal gruppo ed analizza il problema. Così eviterai di contaminare anche le altre.
🌵 togli i fiori ormai appassiti (le mammillarie per esempio sono già in fase di fioritura) e tieni le piante sempre pulite.
🌵rinvasa le piante che ne hanno bisogno con un substrato adatto che, generalmente, deve essere drenante e ricco di inerti.
Le piante, spinose e meno spinose, ringrazieranno!💚
Se hai domande, dubbi o curiosità, scrivici pure nei commenti ⬇️
La stagione primaverile è il periodo in cui spesso pensiamo a rinvasare le nostre piante carnose e quasi sempre focalizziamo la nostra attenzione sul tipo di terriccio o sul tipo di inerte da utilizzare ma raramente parliamo di vasi! 🏺
La scelta del vaso sembra poco influente in quanto è considerato un mero contenitore ma in realtà molti dei problemi che riscontriamo nelle nostre piante potrebbero essere risolti cambiano grandezza del vaso o tipologia dello stesso.🌵
Vi sono poche regole da seguire, in linea generale un vaso di coccio è da preferire soprattutto per quelle piante che hanno bisogno di far traspirare molto le radici, tanto che ci accorgiamo che le radici addirittura si attaccano alle pareti del vaso. 🏜️
Però nello scegliere un vaso dobbiamo anche pensare alla grandezza della pianta e ad esempio per una pianta molto grande è conveniente utilizzare un vaso in plastica soprattutto perché un vaso in coccio di grandi dimensioni ha un peso non indifferente.
Altre regole fondamentali sono: evitare assolutamente di fare composizioni di piante nello stesso vaso e soprattutto non usare sottovasi!⛲
La scelta del vaso sembra poco influente in quanto è considerato un mero contenitore ma in realtà molti dei problemi che riscontriamo nelle nostre piante potrebbero essere risolti cambiano grandezza del vaso o tipologia dello stesso.🌵
Vi sono poche regole da seguire, in linea generale un vaso di coccio è da preferire soprattutto per quelle piante che hanno bisogno di far traspirare molto le radici, tanto che ci accorgiamo che le radici addirittura si attaccano alle pareti del vaso. 🏜️
Però nello scegliere un vaso dobbiamo anche pensare alla grandezza della pianta e ad esempio per una pianta molto grande è conveniente utilizzare un vaso in plastica soprattutto perché un vaso in coccio di grandi dimensioni ha un peso non indifferente.
Altre regole fondamentali sono: evitare assolutamente di fare composizioni di piante nello stesso vaso e soprattutto non usare sottovasi!⛲
Ammettiamolo, noi cactofili siamo un po’ masochisti… amiamo piante che ci pungono 🌵
Ma cosa sono queste spine?
E soprattutto a cosa servono?
Nei Cactus le spine sono foglie modificate in strutture appuntite e dure che svolgono numerose funzioni.
La più evidente è la funzione difensiva, infatti le spine evitano che le piante vengano mangiate dagli animali, ricordiamo che molti cactus sono di origine desertica e l’acqua che contengono è davvero preziosa in quegli ambienti.
Ma le spine non hanno solamente funzione difensiva.
Alcuni cactus come ad esempio i coloratissimi Echinocereus usano le loro spine pettinate per proteggersi dai fortissimi raggi solari a cui sono sottoposti.
Altri cactus utilizzano le loro spine per farsi trasportare attaccandosi agli animali.
Ma la funzione più strana delle spine dei Cactus la ritroviamo nelle Austrocylindropuntia che utilizzano le loro spine ad arpione per intrappolare animali che una volta morti concimeranno il terreno sottostante.
E voi vi siete mai spinati? 🤣
Ma cosa sono queste spine?
E soprattutto a cosa servono?
Nei Cactus le spine sono foglie modificate in strutture appuntite e dure che svolgono numerose funzioni.
La più evidente è la funzione difensiva, infatti le spine evitano che le piante vengano mangiate dagli animali, ricordiamo che molti cactus sono di origine desertica e l’acqua che contengono è davvero preziosa in quegli ambienti.
Ma le spine non hanno solamente funzione difensiva.
Alcuni cactus come ad esempio i coloratissimi Echinocereus usano le loro spine pettinate per proteggersi dai fortissimi raggi solari a cui sono sottoposti.
Altri cactus utilizzano le loro spine per farsi trasportare attaccandosi agli animali.
Ma la funzione più strana delle spine dei Cactus la ritroviamo nelle Austrocylindropuntia che utilizzano le loro spine ad arpione per intrappolare animali che una volta morti concimeranno il terreno sottostante.
E voi vi siete mai spinati? 🤣
5 CONSIGLI PER L’ACQUISTO 🛍
Siamo nel nostro vivaio di fiducia e ci troviamo davanti distese di piante apparentemente tutte belle e dobbiamo scegliere quale portare a casa!
Ecco 5 consigli utili per comprare una grassottella sana:
🌵 controlla che il terriccio non sia troppo bagnato (rischi un marciume radicale in corso).
🌵 controlla che la pianta non abbia qualche strana macchia o insettino.
🌵 controlla il prezzo: molto spesso piante “sottocosto” sono talee non ancora radicate, con un alto rischio di perimetro nelle prime settimane.
🌵 controlla sempre il colletto della pianta. Deve essere bello sodo, altrimenti anche questo è indice di marciume radicale.
🌵 scegli in ogni caso vivai di fiducia e possibilmente esperti in cactaceae e succulente.
È in ogni caso buona abitudine far trascorrere alla pianta un periodo di isolamento e monitoraggio prima di inserirla nel gruppo!
Voi, guardate questi dettagli in fase di acquisto?
Siamo nel nostro vivaio di fiducia e ci troviamo davanti distese di piante apparentemente tutte belle e dobbiamo scegliere quale portare a casa!
Ecco 5 consigli utili per comprare una grassottella sana:
🌵 controlla che il terriccio non sia troppo bagnato (rischi un marciume radicale in corso).
🌵 controlla che la pianta non abbia qualche strana macchia o insettino.
🌵 controlla il prezzo: molto spesso piante “sottocosto” sono talee non ancora radicate, con un alto rischio di perimetro nelle prime settimane.
🌵 controlla sempre il colletto della pianta. Deve essere bello sodo, altrimenti anche questo è indice di marciume radicale.
🌵 scegli in ogni caso vivai di fiducia e possibilmente esperti in cactaceae e succulente.
È in ogni caso buona abitudine far trascorrere alla pianta un periodo di isolamento e monitoraggio prima di inserirla nel gruppo!
Voi, guardate questi dettagli in fase di acquisto?
GLI INNESTI 🌵
Nei prossimi post parleremo nello specifico di come si fa e perché si fa un innesto.
Oggi però vogliamo coinvolgervi con un quiz!
Stasera non so come sia successo ma, mantre facevo spesa, mi è caduta nel carrello questa piantina deliziosa 🙈
Ovviamente è un innesto.
Ma riconoscete da quali piante è composto?!
Via alle risposte 🙃⬇️
Nei prossimi post parleremo nello specifico di come si fa e perché si fa un innesto.
Oggi però vogliamo coinvolgervi con un quiz!
Stasera non so come sia successo ma, mantre facevo spesa, mi è caduta nel carrello questa piantina deliziosa 🙈
Ovviamente è un innesto.
Ma riconoscete da quali piante è composto?!
Via alle risposte 🙃⬇️
Da quali piante è composto l’innesto?
Anonymous Quiz
59%
Hylocereus undatus + Sulcorebutia rauschii
18%
Cereus jamacaru + rebutia perplexa
9%
Hylocereus undatus + Mammillaria polythele
15%
Euphorbia trigona + Euphorbia globulosa
La scorsa settimana ci siamo lasciati con Silvia che accidentalmente ha comprato un innesto 🤣
Cos'è quindi un innesto?
Si tratta di una pratica colturale utilizzata da decine di secoli dall'uomo soprattutto in agricoltura per propagare varietà di piante con caratteristiche specifiche.
Nel caso delle nostre grassocce 🌵 invece gli innesti sono utilizzati quasi esclusivamente a fini ornamentali.
Si scelgono due piante appartenente alla stessa famiglia, quindi Cactaceae con Cactaceae o Euphorbiaceae con Euphorbiaceae non è possibile quindi mischiarle perché le due piante non si riconoscerebbero.
Per praticare un innesto bisogna scegliere un porta innesto che farà da sostengo e la pianta che vogliamo innestare che chiameremo marza.
Il porta innesto va tagliato 🔪 nell'apice e la marza va appoggiata così da fare aderire le parti tagliate come nella foto che trovate nei commenti.
Ma perché facciamo gli innesti nelle piante grasse? I motivi sono molteplici ma i principali sono:
Far crescere più velocemente la pianta che ci interessa 🌱.
Far sopravvivere piante che hanno subìto un trauma 🆘.
Per aiutarci nella coltivazione di quelle piante un po' più complesse da gestire che grazie all'innesto diventano più resistenti 💪.
Ovviamente facciamo innesti pure perché sono esteticamente interessanti e intriganti 😎.
Cos'è quindi un innesto?
Si tratta di una pratica colturale utilizzata da decine di secoli dall'uomo soprattutto in agricoltura per propagare varietà di piante con caratteristiche specifiche.
Nel caso delle nostre grassocce 🌵 invece gli innesti sono utilizzati quasi esclusivamente a fini ornamentali.
Si scelgono due piante appartenente alla stessa famiglia, quindi Cactaceae con Cactaceae o Euphorbiaceae con Euphorbiaceae non è possibile quindi mischiarle perché le due piante non si riconoscerebbero.
Per praticare un innesto bisogna scegliere un porta innesto che farà da sostengo e la pianta che vogliamo innestare che chiameremo marza.
Il porta innesto va tagliato 🔪 nell'apice e la marza va appoggiata così da fare aderire le parti tagliate come nella foto che trovate nei commenti.
Ma perché facciamo gli innesti nelle piante grasse? I motivi sono molteplici ma i principali sono:
Far crescere più velocemente la pianta che ci interessa 🌱.
Far sopravvivere piante che hanno subìto un trauma 🆘.
Per aiutarci nella coltivazione di quelle piante un po' più complesse da gestire che grazie all'innesto diventano più resistenti 💪.
Ovviamente facciamo innesti pure perché sono esteticamente interessanti e intriganti 😎.
Cactus e sostanze psichedeliche✨
Oggi entriamo in un campo tanto interessante quanto pericoloso...
Partiamo da una chicca, il gruppo “The Doors” deve il suo nome indirettamente alle piante grasse 😎 infatti scelsero questo nome dal celebre saggio scritto da Aldous Huxley "Le porte della percezione" in cui il famoso scrittore e filosofo inglese testa gli effetti della mescalina, una sostanza prodotta, udite udite, da un cactus! 🌵
Si tratta della Lophophora williamsii comunemente chiamata Peyote, pianta di piccole dimensioni originaria dei deserti messicani.
Ma non è l'unica pianta grassa a contenere questa sostanza: anche il comune "San Pedro" il cui nome scientifico è Trichocereus pachanoi ne è pieno.
Altre piante comuni che contengono questa sostanza sono: il Trichocereus terscheckii, il Trichocereus peruvianus e molte altre.
Tale sostanza è simile all’acido lisergico comunemente chiamato LSD e gli effetti sono molteplici sulla mente umana, consiglio di leggere il saggio detto prima che personalmente mi ha impressionato.
Ovviamente la pianta non ha alcun interesse nel produrre una sostanza che abbia effetti simili se non per difesa, infatti piccole concentrazioni di tali sostanze sono mortali per gli animali che le ingeriscono, quindi attenzione agli animali domestici.
Un altro aspetto interessante è che spesso abbiamo queste piante a casa ma sono illegali da detenere 😅 quindi attenzione 😉
Di seguito una illustrazione ⬇️
Oggi entriamo in un campo tanto interessante quanto pericoloso...
Partiamo da una chicca, il gruppo “The Doors” deve il suo nome indirettamente alle piante grasse 😎 infatti scelsero questo nome dal celebre saggio scritto da Aldous Huxley "Le porte della percezione" in cui il famoso scrittore e filosofo inglese testa gli effetti della mescalina, una sostanza prodotta, udite udite, da un cactus! 🌵
Si tratta della Lophophora williamsii comunemente chiamata Peyote, pianta di piccole dimensioni originaria dei deserti messicani.
Ma non è l'unica pianta grassa a contenere questa sostanza: anche il comune "San Pedro" il cui nome scientifico è Trichocereus pachanoi ne è pieno.
Altre piante comuni che contengono questa sostanza sono: il Trichocereus terscheckii, il Trichocereus peruvianus e molte altre.
Tale sostanza è simile all’acido lisergico comunemente chiamato LSD e gli effetti sono molteplici sulla mente umana, consiglio di leggere il saggio detto prima che personalmente mi ha impressionato.
Ovviamente la pianta non ha alcun interesse nel produrre una sostanza che abbia effetti simili se non per difesa, infatti piccole concentrazioni di tali sostanze sono mortali per gli animali che le ingeriscono, quindi attenzione agli animali domestici.
Un altro aspetto interessante è che spesso abbiamo queste piante a casa ma sono illegali da detenere 😅 quindi attenzione 😉
Di seguito una illustrazione ⬇️
FILM E CACTUS 🎞🌵
Nell'immaginario cinematografico le piante grasse vengono spesso associate ai film Western con il famosissimo Saguaro. 🏜
La protagonista di oggi non è però una Cactacea ma un'Asclepiadacea!
Parliamo nello specifico della Stapelia grandiflora che, udite udite, è stata trasformata in creature mostruose della serie Netflix "Stranger Things".
Per tutti i fans della serie si, stiamo parlando proprio del Demogorgone e dei democani, creature mangia uomini o in generale carnivore! 👹
Ma non è solo invenzione perché, in tutto ciò ,c'è un fondo di verità. Infatti le Stapelie, le Carallume e affini sono in qualche modo legate alla carne: fingono di essere carne in putrefazione, emanando a tutti gli effetti un odore forte e nauseante, al fine di farsi fecondare dalle mosche.
Lo sapevi?!
Ora tutti a vedere Stranger Things!😎
Nell'immaginario cinematografico le piante grasse vengono spesso associate ai film Western con il famosissimo Saguaro. 🏜
La protagonista di oggi non è però una Cactacea ma un'Asclepiadacea!
Parliamo nello specifico della Stapelia grandiflora che, udite udite, è stata trasformata in creature mostruose della serie Netflix "Stranger Things".
Per tutti i fans della serie si, stiamo parlando proprio del Demogorgone e dei democani, creature mangia uomini o in generale carnivore! 👹
Ma non è solo invenzione perché, in tutto ciò ,c'è un fondo di verità. Infatti le Stapelie, le Carallume e affini sono in qualche modo legate alla carne: fingono di essere carne in putrefazione, emanando a tutti gli effetti un odore forte e nauseante, al fine di farsi fecondare dalle mosche.
Lo sapevi?!
Ora tutti a vedere Stranger Things!😎
🌵🪴PIANTE E ANIMALI🐶🐈⬛
Che rapporto hanno i vostri animali con le piante?
E sopratutto come vivete voi l’idea di far coesistere nello stesso ambiente i vostri animali domestici e le vostre piante?
Sembra una domanda scema, ma vi assicuro che non lo è.
C’è chi ha timore per la pianta (specialmente chi ha gatti), c’è chi ha timore per i nostri amici a 4 zampe poiché tante piante, lo sappiamo, sono tossiche per loro.
Una cosa che ho imparato nei miei 11 anni con Lino (e 5 con una gatta di nome Hana) è che la loro intelligenza supera molto spesso barriere che ci mettiamo noi.
Educarli alla coesistenza, è possibile.
Metterli al sicuro da piante potenzialmente velenose, senza privarci noi della loro presenza nei nostri ambienti, idem.
Io ogni volta che porto una nuova pianta a casa gliela faccio conoscere, annusare, studiare e loro ormai sono abituati a vivere in una piccola foresta, senza dare noia alle loro amiche piante.
Loro sono al sicuro, le piante anche e io vivo una quotidianità tranquilla ed equilibrata.
Se ancora non vi sentite completamente sicuri, di seguito qualche piccola accortezza che può aiutarvi:
- Sistemate le piante su ripiani, mensole e mobili. Se non sono alla loro altezza avranno meno voglia di “giocarci”
- Per evitare pipì/popò (sopratutto di gatto) mettete all’interno del vaso sassolini o una rete a maglia fine.
- Fate in modo che le vostre piante non siano l’unica distrazione/attrazione dei vostri animali: si a giochini, tira graffi e chi più ne ha più ne metta!
E Voi? Come la gestite? 💚
Che rapporto hanno i vostri animali con le piante?
E sopratutto come vivete voi l’idea di far coesistere nello stesso ambiente i vostri animali domestici e le vostre piante?
Sembra una domanda scema, ma vi assicuro che non lo è.
C’è chi ha timore per la pianta (specialmente chi ha gatti), c’è chi ha timore per i nostri amici a 4 zampe poiché tante piante, lo sappiamo, sono tossiche per loro.
Una cosa che ho imparato nei miei 11 anni con Lino (e 5 con una gatta di nome Hana) è che la loro intelligenza supera molto spesso barriere che ci mettiamo noi.
Educarli alla coesistenza, è possibile.
Metterli al sicuro da piante potenzialmente velenose, senza privarci noi della loro presenza nei nostri ambienti, idem.
Io ogni volta che porto una nuova pianta a casa gliela faccio conoscere, annusare, studiare e loro ormai sono abituati a vivere in una piccola foresta, senza dare noia alle loro amiche piante.
Loro sono al sicuro, le piante anche e io vivo una quotidianità tranquilla ed equilibrata.
Se ancora non vi sentite completamente sicuri, di seguito qualche piccola accortezza che può aiutarvi:
- Sistemate le piante su ripiani, mensole e mobili. Se non sono alla loro altezza avranno meno voglia di “giocarci”
- Per evitare pipì/popò (sopratutto di gatto) mettete all’interno del vaso sassolini o una rete a maglia fine.
- Fate in modo che le vostre piante non siano l’unica distrazione/attrazione dei vostri animali: si a giochini, tira graffi e chi più ne ha più ne metta!
E Voi? Come la gestite? 💚
SUMMERTIME☀️
È abbondantemente arrivata l’estate e, aimè, anche il caldo torrido che non ci fa respirare 🥵
Anche Il canale, piante comprese 🙃, si prende un po’ di riposo!
Io e @GDSci vi ringraziamo per l’affetto con cui ci seguite e auguriamo a voi una buona estate! 🏖
Ovviamente, per qualsiasi sos o consiglio siamo sempre raggiungibili ai nostri profili Ig
@silvia_dicactusealtrestorie
@giuseppescience
Ci vediamo a settembre 🌵💚
È abbondantemente arrivata l’estate e, aimè, anche il caldo torrido che non ci fa respirare 🥵
Anche Il canale, piante comprese 🙃, si prende un po’ di riposo!
Io e @GDSci vi ringraziamo per l’affetto con cui ci seguite e auguriamo a voi una buona estate! 🏖
Ovviamente, per qualsiasi sos o consiglio siamo sempre raggiungibili ai nostri profili Ig
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@giuseppescience
Ci vediamo a settembre 🌵💚
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