Briciole di teologia
1.7K subscribers
56 photos
10 files
1.34K links
Briciole per nutrire il YouTube 📹 bit.ly/Robertube 📚Libri di Robert Cheaib bit.ly/cheaibook 📱 Social: Fb.com/robertcheaib; theologhia.com ☦️ #rispostalvolo #pregareinbriciole #scuoladipreghiera #pregolaParola📬 per contattarmi: bit.ly/connesso
Download Telegram
Scommetto che anche a voi è capitato qualcuno che cita questo versetto per dire che non è importante pregare, non è importante professarsi credenti, è invece sufficiente “fare il bene”... È proprio il modo più sbagliato di interpretare la parola di Dio, concentrandosi cioè ogni volta su un versetto che, preso fuori contesto, gli si fa dire il contrario di quello che dice. Giusto per mettere il versetto in prospettiva, invito a leggerlo insieme a un altro versetto, tratto dal vangelo di Giovanni: «Questa è la vita eterna: che conoscano te, unico vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo». La professione di fede è fondamentale. È la pregustazione della vita eterna. Ma il vangelo di oggi aggiunge un altro elemento è ci ricorda che questa professione non deve rimanere sulle labbra, deve evangelizzare il cuore e contagiare le mani. È qui il punto: non mettere le opere al posto della fede, ma fare le opere della fede. Quella fede che opera nell'amore di Cristo.
#pregolaParola
(Mt 7,21-29)https://www.theologhia.com/2019/06/dalle-labbra-al-cuore-pregolaparola.html
I sacramenti sono la disponibilità concreta dell’amore di Dio verso l’uomo. Ma accanto a questo aspetto teocentrico, vediamo anche nei sacramenti «una richiesta divina di amore umano». I sacramenti mostrano il carattere umano di Dio e fanno trasparire sotto le specie umane l’amore divino. Sono ripresentazione reale dell’opera di Cristo.👇👇 https://www.theologhia.com/2019/06/cosa-sono-i-sacramenti-1pagina1libro.html
Non molto tempo fa mi è capitato di vedere questo vangelo da un'ottica rovesciata. A propormi questa lettura è stato un pensiero di Charles de Foucauld che parte, appunto, dalla parabola della pecorella smarrita, ma da un punto di vista radicalmente differente. Egli sa di doversi occupare specialmente delle pecore smarrite, e fin qui ci siamo. Ma il«fratello universale» aggiunge: «Non lasciare le novantanove pecore smarrite per tenermi tranquillamente nell’ovile con la pecora fedele. Correre dietro le pecore smarrite, come il buon pastore». Il realismo di Foucauld ci immette in questo vangelo con un realismo che aumenta l'urgenza di cercare chi è smarrito. Oggi, le proporzioni sono rovesciate e la tentazione di goderci il piccolo gregge rimasto è grande (e comprensibile). Il Signore ci dia il suo cuore, per cercare i novantanove smarriti.
#pregolaParola
(Lc 15,3-7)https://www.theologhia.com/2019/06/99-smarrite-pregolaparola.html
La nostra quarta passeggiata ci porta al mare... (e con questo caldo ci sta tutta!)
Introducendo questa passeggiata - la quarta - Maria Marzolla ci avverte:
"Facile essere coraggiosi a distanza di sicurezza” (Esopo)

Eh sì, se il mare lo guardi da lontano sei più che sicuro che non può farti nulla, non ne ascolti il suono, non vedi le sue piccole onde, non ti accorgi che non si ferma un attimo e ti perdi anche il suo profumo. L’avvicinarsi è un rischio da correre e di certo nulla sarà come prima...
Continua la lettura nel link
https://www.theologhia.com/2019/06/quarta-passeggiata-direzione-mare.html
Quante volte ci formiamo un'idea su una persona per sentito dire, per poi sorprenderci che, nel bene e nel male, quella persona era diversa... Anche di parecchio. Le relazioni non si possono vivere per interposta persona. E ciò vale per la relazione per eccellenza, la relazione con Dio. «Voi che dite che io sia»,non è una domanda del passato. È una domanda che Gesù mi e ti fa oggi. È la domanda delle domande perché dicendo chi egli è, dici anche la tua propria identità. Ora, questa risposta così personale non la puoi dedurre da te. È una risposta che ti viene da una chiesa-sposa che cammina con Gesù dai tempi della sua prima venuta e ci accompagna fino alla sua seconda venuta. È la fede apostolica, metro e custodia della mia e della tua fede personale. La preghiera delle colonne della Chiesa, Pietro e Paolo, ci custodisca nella retta fede e nel concreto amore per il Signore in cui abbiamo posto la nostra speranza.
#pregolaParola
(Mt 16,13-19)https://www.theologhia.com/2019/06/pietro-e-paolo-pregolaparola.html
Il passato e il futuro sono due prospettive fondamentali con le quali facciamo i nostri progetti di vita. Gesù ci chiede di rinunciare a queste due prospettive per vivere nel suo presente. Invita a sganciarsi dalle influenze del passato, dalle sue idee, dalle sue abitudini, per vivere la sua novità, la novità dell'incontro con lui. Parimenti, specifica che il futuro che egli dà non è simile a una garanzia di rimborso, quanto al patto di fedeltà nuziale del per sempre: con te nella gioia e nel dolore, nella povertà nella ricchezza. Detto in altri termini, ciò che è garantito nella sequela è la sequela, è il camminare con Gesù, è l'essere con Gesù. Questi chiarimenti fanno capire quanto il discepolato non sia opera umana. Per seguire Gesù non basta averne il desiderio. Bisogna avere la consapevolezza di cosa comporti. Questa consapevolezza, che inevitabilmente ci rivela quanto ci sia impossibile umanamente seguire il Signore, deve trasformare il nostro desiderio in preghiera.
#pregolaParola
(Mt 8,18-22)https://www.theologhia.com/2019/07/sequela-pregolaparola.html
Questo passo del vangelo mi ricorda una riflessione di santa Teresina. Se non erro, la scrive in una lettera alla sorella Céline e in essa avverte la sorella che tante persone si comportano come i discepoli quando Gesù sembra dormire nella barca della loro vita. Lei, Thérèse, ha deciso di non svegliare Gesù, ha deciso di permettergli di riposare nella sua vita. Ci vuole grande coraggio e grande fede per accettare di essere il risposo di Dio. Confesso che questo coraggio e questa fede mi mancano. Leggere questo vangelo mi ricorda le cose importanti da chiedere al Signore.
#pregolaParola
(Mt 8,23-27)https://www.theologhia.com/2019/07/lasciare-dormire-gesu-pregolaparola.html
​​Con quello che si sa, si insegna. Con quello che si è, si incide. Domani sera, a Carditello, parleremo di educazione alla fede: educare, infinito di generare. Luogo dell'incontro parrocchia dei santi Giuseppe ed Eufemia. Ore 20.30...altri dettagli nel dépliant allegato
Nell'immaginario comune, Tommaso è considerato l'apostolo del dubbio e del sospetto. Complice di ciò è il passo che viene letto nella sua festa. Ma Tommaso è anche un apostolo zelante, pronto a morire per il Signore e con lui, come ci attesta un altro passo del vangelo di Giovanni. Tommaso ci mostra che anche una fede coraggiosa ha le sue incertezze e debolezze. È uno di noi, oserei direi. E ciò è consolante, perché il Signore, pur rimproverando la sua incredulità, non lo abbondona, ma lo raggiunge lì, nella sua povertà, nei suoi dubbi. E come raggiunge lui, raggiunge te e me, in quegli angoli di domande che non trovano risposte all'orizzonte. Lui, in quel a tu per tu della fede e della preghiera, ci viene incontro e ci fa toccare i segni della sua passione, i segni del suo amore e permette a ognuno di riconoscerlo personalmente e intimamente come «mio Signore e mio Dio».
#pregolaParola
(Gv 20,24-29)https://www.theologhia.com/2019/07/le-stanze-del-dubbio-pregolaparola.html
Una nuova rubrica che parte dai miei testi e cerca di presentare alcune parti dei miei libri in forma di domanda perché quei libri, in fondo, altro non sono se non il tentativo di rispondere ad alcune domande.
La domanda di questo primo video è la seguente: Perché educare i figli alla fede? Non è meglio far sì che possano scegliere loro liberamente quando saranno grandi?
Il tema di oggi dialoga con il primo capitolo del libro "Educare i figli alla fede" #educareifigliallafede.
Trovi il libro su questo link: bit.ly/educaref
Niente migliora le nostre condizioni quanto il sapere che siamo incondizionatamente amati. È questo il fattore che trasforma la vita di Matteo. È poetico e bello dire che è l'Amor che move il sole e l'altre stelle, ma è reale, sperimentato e infinitamente più meraviglioso il fatto che l'amore muove e commuove i cuori accecati dalla vanità verso l'incontro con Lui, l'unico necessario. Quest'amore incondizionato che è venuto alla mensa di Levi, ci invita alla mensa della sua follia d'amore nuziale, all'incontro con lui nell'Eucaristia, vero farmaco di vita, testimonianza tangibile e presenza reale dell'Amore incondizionato che attraversa i secoli.
#pregolaParola
(Mt 9,9-13)https://www.theologhia.com/2019/07/lamore-incondizionato-pregolaparola.html
"Si', la pace prima che traguardo, e' cammino.
E, per giunta, cammino in salita.
Vuol dire allora che ha le sue tabelle di marcia e i suoi ritmi, i suoi percorsi preferenziali ed i suoi tempi tecnici, i suoi rallentamenti e le sue accelerazioni.
Forse anche le sue soste.
Se e' così, occorrono attese pazienti.
E sarà beato, perche' operatore di pace,
non chi pretende di trovarsi all'arrivo senza essere mai partito, ma chi parte.
Col miraggio di una sosta sempre gioiosamente intravista, anche se mai - su questa terra s'intende - pienamente raggiunta”.

(Da "La pace come cammino" di Don Tonino Bello)

Tratto dalla quinta passeggiata di Maria Marzolla

Nel link sotto trovate tutto il testo e il #pdf per gli esercizi
https://www.theologhia.com/2019/07/i-muri-tra-me-e-te-la-nostra-quinta.html
Gesù dona all'ascesi un senso nuovo. Questo senso non è la mortificazione. Ma è il riconoscere in modo acuto la fame e la sete dello Sposo. Usando il motivo nuziale, infatti, Cristo stravolge il senso antico e classico del digiuno e delle varie pratiche ascetiche. Il centro non è l'io con il suo desiderio di primeggiare, di superare ostacoli. Il centro è Dio. Non un dio qualsiasi. Il Dio Sposo. Detto in poche parole. Non si digiuna per riempirsi di meriti, ma per fare spazio, per riconoscere un vuoto, un vuoto che solo l'Amato può riempire.
#pregolaParola
(Mt 9,14-17)https://www.theologhia.com/2019/07/il-senso-del-digiuno-pregolaparola.html
Buona domenica!
Preparando la prossima #rispostalvolo con un intervistato speciale...
Come ben sai, i canali sono tantissimi e le notifiche arrivano per pochi... se non vuoi perderti gli aggiornamenti, non basta iscriverti al canale... è consigliato cliccare sul campanello per ricevere la notifica, come indicato nella foto sopra :)
Ecco il canale 👉👉 bit.ly/robertube 🎬🎬

P. S.: mi hanno spiegato che il campanello🔔 è visibile solo nella app di YouTube o in modalità desktop
In un suo sermone anglicano, John Henry Newman fece un'affermazione alquanto controversa, auspicando che in Inghilterra «ci fosse più superstizione». Presa fuori contesto, l'espressione risulterebbe tutt'altro che accettabile. Ma l'intento del predicatore, oltre che a destare l'attenzione del suo uditorio, era quello di dire che le persone che defineremmo superstizionesono più vicine a Dio e più aperte a lui, di tante persone che si reputano tanto intelligenti e tanto sicure di sé da non sentire il bisogno di aprirsi a Dio. Forse possiamo dire che la donna con perdite di sangue del vangelo di oggi era piuttosto una donna superstiziosa. Ma quella superstizione conteneva in sé un autentico affidamento umile che esprime qualcosa della profonda umiltà tipica della retta fede, e che contraddistingue le persone gradite a Dio.
#pregolaParola
(Mt 9,18-26)https://www.theologhia.com/2019/07/superstizione-pregolaparola.html
A differenza dell'altro testo sinottico, dove Gesù rimanda al mittente l'accusa di essere indemoniato, questa versione di Matteo segnala la diceria dei farisei ai danni di Gesù, ma ci mostra che Gesù va oltre, noncurante delle chiacchiere. Che questa bellezza di carattere di Gesù ci sia d'esempio e di forza, perché i fannulloni impegnati a tempo pieno nelle critiche troveranno sempre da ridire, ma non è il gossip che ci dona la nostra identità o ce ne priva, ma il dedicarsi con tutte le forze e con tutto il cuore a essere nella volontà del Signore.
#pregolaParola
(Mt 9,32-38)https://www.theologhia.com/2019/07/la-liberta-interiore-pregolaparola.html
Che senso hanno queste parole - «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele» - nella bocca di chi dirà più avanti: «Andate e in tutto il mondo e predicate il vangelo a ogni creatura»? Non sbaglia John Henry Newman nella sua interpretazione quando evidenzia come l'amore che il Signore ci invita a vivere sia progressivo. Se si parte dal proclamo altosonante di “amare tutti”, si rischia di non amare nessuno concretamente. Bisogna cominciare umilmente e realisticamente con chi è vicino a noi, con chi è nel nostro ambiente vitale. Lì l'amore diventa carne, lì si tocca l'umanità di Dio. Il resto sono rinvii che pensano che il “prossimo” sia il successivo e non chi ci è accanto.
#pregolaParola
(Mt 10,1-7) https://www.theologhia.com/2019/07/il-prossimo-non-e-il-successivo.html
Questa volta la #rispostalvolo l'ho preparata con due - anzi 3 - ospiti speciali: Nathan, Joseph e Jonathan. La domanda che ci ha impegnato è una domanda che tanti pongono... soprattutto i bambini... Altro si potrebbe ancora dire sul tema... ma penso siano piccole e semplici intuizioni che potrebbe aiutare a far riflettere i nostri bimbi che spesso hanno domande più grandi della loro capacità di ricevere risposte...
📖 bit.ly/educaref 📙