Briciole di teologia
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Briciole per nutrire il YouTube 📹 bit.ly/Robertube 📚Libri di Robert Cheaib bit.ly/cheaibook 📱 Social: Fb.com/robertcheaib; theologhia.com ☦️ #rispostalvolo #pregareinbriciole #scuoladipreghiera #pregolaParola📬 per contattarmi: bit.ly/connesso
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I sacramenti non sono realtà statiche, ma dinamiche. Sono doni di Dio che operano oggettivamente per la grazia di Dio, ma mostrano la loro efficacia nella vita del soggetto solo se la persona coopera con la grazia. In questa prima parte di una riflessione che condividerò man mano, riflettiamo sul senso del sacramento legato con particolare riferimento al sacramento del matrimonio. https://youtu.be/spapB1UdD9c
Dopo averci parlato di pregare in coppia e di pregare con i figli, Maria ci parla oggi della preghiera con gli amici. 🙏🤗
Nella preghiera si diventa intimi, si ritorna veramente ad essere fratelli che pregano il Padre ed ogni velo di vergogna e giudizio deve dissiparsi, perché pregando insieme si sta condividendo un’esperienza di un valore ineguagliabile. Pregare non è segno di debolezza ma di forza, è andare oltre il contingente e il tangibile per spingersi verso la terra della fiducia.
Scopri di più sul link 🔗 https://www.theologhia.com/2019/05/stop-mani-in-alto-la-fraternita-e-nostra.html
Il non essere ben accetto a tutti fa parte del pacchetto cristiano. Gesù è chiaro su questo punto e ci deve andare bene così. Dato l'esempio del Maestro, il fine del discepolo non deve essere quello di dimorare nel cuore di tutti, ma di dimorare nella Verità. Ai tempi dei like e dell'audience, rischiamo di dimenticare ciò che conta e di cedere alla tentazione di fare sconti per attirare più "clienti". Il Signore ci salvi da questa tentazioni. Gesù non desidera clienti, ma credenti pronti a seguirlo nell'accettazione come nel rifiuto. Dimoriamo nella sua verità, chi è della Verità ascolterà la nostra voce. La ascolterà solo se è colma della Sua.
#pregolaParola (Gv 15,18-21) http://tinyurl.com/yyuyhdrg
«Ecco cosa fa l'amore 💕» #pregolaParola
(Gv 14,23-29)
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: «Vado e tornerò da voi». Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l'ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.
«Lo Spirito rende testimonianza nei loro cuori, ed essi rendono testimonianza con a loro voce: egli con la sua ispirazione, essi con la loro parola». Così esprime Sant'Agostino la convergenza tra l'opera dello Spirito e l'opera dei discepoli nella testimonianza a Gesù. Il testimone interiore, lo Spirito, dona luce e certezza alla testimonianza esteriore. Grazie allo Spirito riconosciamo Gesù e abbiamo la forza di farlo conoscere, nonostante le avversità che ciò potrebbe comportare. A proposito di avversità, non sempre ci troviamo a sostenere persecuzioni simili a quelle di cui parla Gesù, persecuzioni che giungono fino al martirio di sangue. Nondimeno, sperimentiamo la difficoltà di portare avanti l'opera di testimonianza nel tedio del quotidiano, nell'insuccesso dell'apostolato, nella impercettibilità della trasformazione. Invochiamo su queste situazioni lo Spirito. Invochiamo su di noi per resistere fermi nella fede, nella speranza e nell'Amore: Vieni Santo Spirito.
#pregolaParola
http://tinyurl.com/y6c7mywp
Nel caso degli apostoli, la ricezione dello Spirito Santo è legata alla partenza di Gesù. Mi chiedo se ciò vale anche per noi. Se comprendiamo il senso della partenza di Gesù per gli apostoli, definitivamente sì. Solitamente, quando qualcuno inizia a badare meglio alla sua vita cristiana, c'è una dimensione di possesso, di materialità, anche in mezzo alle pratiche più spirituali. Così, crediamo di essere spirituali, ma l'attaccamento al materiale ci tiene legati. Per questo, come gli apostoli, noi abbiamo bisogno di una sublimazione del nostro rapporto con Cristo, affinché il centro non siano i nostri interessi, ma lui.
#pregolaParola http://tinyurl.com/y57qjzak
Cosa fai quando non capisci i disegni del Signore? Forse fai parte della "nostra" maggioranza: te la prendi con Dio. Sei troppo vicino al comportamento giusto, quello che le parole di Gesù nel vangelo di oggi suggeriscono. Non prendertela con Dio, ma piuttosto prendi da Dio, anzi, prendi Dio stesso accogliendo lo Spirito Santo. Egli ti guida e ti dà la forza per portare il peso delle sue parole. (Sì, perché le sue parole hanno il loro peso e pesano...). Egli ti fa sentire la dolcezza del suo giogo... Quando incontri una persona che ha ricevuto lo Spirito e che ne è diventata la dimora, la riconosci subito. Da cosa? Da quella stabilità inspiegabile in mezzo alle tempeste, dalla luminosità anche nel cuore della notte.
#pregolaParola
(Gv 16,12-15) http://tinyurl.com/y6b39euw
L'amor che move il sole e l'altre stelle (Paradiso, XXXIII, v. 145) diceva Dante, ma se vissuto male, l'amore non muove nulla. Muove casomai gli avvocati. Di questi matrimoni alcuni finiscono bene, altri sono inferni che durano tutta la vita.
In questa seconda parte della riflessione sul matrimonio (sotto troverai il link alla prima parte) riflettiamo su alcune tappe necessarie per diventare "una sola carne".
Rimane una terza parte che verrà pubblicata la settimana prossima.
La bibliografia di riferimento per questa riflessione è:
- Il gioco dell'amore: https://bit.ly/Giocoamore (per la parte antropologica esperienziale)
- Alfeev, La Chiesa ortodossa. Sacramenti e riti https://amzn.to/2Z0yvcH (per la parte patristica)

La prima parte è qui: https://www.youtube.com/watch?v=spapB1UdD9c
Festeggiamo la visitazione della Vergine Maria, non solo per fare memoria di un evento accaduto a Elisabetta, ma per essere presenti a un evento continuo che avviene anche per noi. Maria si alza e corre velocemente verso le nostre gioie e i nostri dolori, lei che ha sperimentato la gioia infinita e il dolore infinito... No, non è poesia. Non è gioia infinita per la più bella tra le creature portare nel grembo il proprio Amato Signore? E non è infinito il dolore di vedersi separata dalla vita che giace morta tra le sue braccia? Ecco, lei che ha gustato la gioia e ha bevuto l'amaro calice del dolore mortale corre anche oggi verso di noi, per far balzare i profeti che abbiamo nel cuore e per donarci la gioia vera, quella nel Signore.

#pregolaParola

(Lc 1,39-56) http://tinyurl.com/y56zh8tm
Molti mariti, molte mogli ed anche tante coppie avvertono, timidamente o in maniera prepotente, la voglia di tornare a condividere un’esperienza insieme, un qualcosa che li leghi non per soffocarli ma per unirli ancora di più. E se questa esperienza fosse una passeggiata di preghiera?
Sì, avete letto bene! Una passeggiata di preghiera, un momento da vivere durante la settimana, un percorso ricco di domande e di perché, di risposte e di silenzi, di meditazioni e di riflessioni, di sguardi e di abbracci, di preghiera e di grazie.
Il seguito e il pdf della prima passeggiata sono nel link sotto 👇 https://www.theologhia.com/2019/06/passeggio-e-prego-posso-farlo-con-te.html
In ogni addio c'è un po' di morte. Vale ciò anche per questo "addio" di Gesù noto come l'ascensione? È chiaro che il rapporto con i discepoli vive un cambiamento drastico. La presenza che era quotidiana e corporale nella vita terrena di Gesù, e che in qualche modo era ancora frequente nel periodo immediato dopo la risurrezione, adesso cambia frequenza e qualità. Gesù non è più percebilile con i sensi. Lui che ha detto a loro di essere la Vita; Lui le cui parole sono parole di vita eterna, adesso non è più a portata di mano. Quindi, questo addio può sembrare un po' di morte. Ma ciò è solo l'aspetto esteriore dell'ascensione. Gesù sale alla destra del Padre rimanendo nella memoria dei discepoli come ricordo vivo, nelle loro parole come autorità unica, nelle guarigioni e nei segni come sigillo di autenticità del messaggio... Gesù sale lasciando la promessa dello Spirito Santo che donerà ai discepoli un senso di presenza e una comprensione della parola e della persona di Gesù che i sensi non potevano mai raggiungere. Invochiamo lo Spirito per cogliere la sua presenza nuova e che rinnova,peeche anche nelle nostre vite spirituali ci sono quei periodi in cui il Signore toglie l'esperienza sensibile invitandoci ad altre profondità.
#pregolaParola
(Lc 24,46-53) https://www.theologhia.com/2019/06/una-qualita-nuova-si-presenza.html
Tutto il vangelo è attuale, ma i discorsi di addio di Gesù hanno un'attualità particolare. Sono vangeli che non delineano un mondo roseo, ma che parlano di abbandono, di tradimenti, ma anche di presenza e di fedeltà. Quando le persone ci tradiscono, solitamente noi ci chiediamo con indignazione: «Dov'è Dio?». Gesù, in situazioni del genere, giunge a una conclusione diversa, opposta direi. «Ecco, viene l'ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me». In altre parole, quando è tradito, Gesù scopre meglio la fedeltà del Padre che non lo tradisce mai. Gesù ci comunica questa prospettiva per donarci la sua pace. Perché la pace della fede non viene dalla mancanza di intemperie, ma dalla fiducia di essere con Dio anche nella tormenta.
#pregolaParola http://tinyurl.com/y626y9tk
Domani verso le 9-9.10 su Tv2000 l'ultima puntata di "Il nascondiglio della gioia". Parleremo dell'arte di risorgere.
L'arte di risorgere sgorga dall'arte di vivere, dalla resilienza di rimettersi in piedi nonostante tutto... Ma da dove attingere l'energia per fare ciò? Ne parliamo domani a Bel tempo si spera
#ilnascondigliodellagioia
bit.ly/nascond
Sostiamo in contemplazione davanti a Cristo. Guardiamolo in questo momento preciso della sua passione. Pochi versetti prima, Gesù parla di come gli apostoli si disperderanno e ognuno andrà per la sua strada. Qui vediamo cosa fa lui in questo momento critico. Gesù non pensa a sé. Pensa ai discepoli. Pensa a noi. Questo è il nostro Signore e il nostro Maestro. Prega per noi e la sua preghiera si tradurrebbe bene con una preghiera di Teresa d'Avila: Signore non ti chiedo carichi leggeri, ma ti chiedo una schiena forte.
#pregolaParola
Pregare è tuffarsi nello sguardo innamorato di Cristo posato su di noi...
Grazie a Simona Parisi per la bellissima testimonianza
#ilnascondigliodellagioia
bit.ly/nascond