Briciole di teologia
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«Ecco l'uomo», disse Pilato pensando di presentare un condannato qualsiasi. Non sapeva che stava presentando Colui che toglierà ogni condanna. Pensava di presentare un povero disgraziato, ma stava presentando il ricco che ci ha arricchito con la sua povertà e che ci ha colmato di ogni grazia, anche attraverso la sua "disgrazia". «Ecco l'uomo» voleva indicare come era stato ridotto, ma ha indicato in realtà la pienezza di umanità alla quale dobbiamo aspirare, Un'umanità divenuta dono fino alla morte. Ecco l'uomo, quell'uomo è il mio Dio. È lo Sposo, come chiama la tradizione orientale l'icona raffigurante l'Ecce homo.
#pregolaParola
(Gv 18,1-19,42) http://tinyurl.com/yxwcjgzg
“Amore e sacrificio sono così intimamente legati, quanto il sole e la luce. Non si può amare senza soffrire e soffrire senza amare”. “Guardate alle mamme che veramente amano i loro figlioli, quanti sacrifici fanno, a tutto sono pronte, anche a dare il proprio sangue purché i loro bimbi crescano buoni, sani e robusti!”.
Sono parole di una mamma, una mamma santa, Gianna Beretta Molla, che pur di dare alla luce la sua quarta bimba, proprio subito dopo la sua nascita, iniziò il calvario della sua passione, nel giorno del Sabato Santo del 1962.

https://www.theologhia.com/2019/04/amore-e-sacrificio-la-via-della-croce.html
«Vide e credette». Quello che vide poteva essere poco per un cuore indurito. Il cuore che ama e che si sente amato, invece, è già un cuore risorto e per questo capisce al volo il linguaggio della risurrezione. Dammi questo cuore Signore per poterti riconoscere nelle piccoli e grandi tracce della tua risurrezione sparse nella mia vita. Dammi questi occhi, gli occhi della fede, che sappiano interpretare la musica divina che c'è nell'ordinario. Dammi anche l'umiltà di quel discepolo amato che sa attendere, sa farsi accompagnare da Pietro. Dammi il vigore di quelle gambe che sappiano correre e giungere dove tu sei, dove tu parli, dove tu mi attendi.
#pregolaParola https://www.theologhia.com/2019/04/vide-e-credette-pregolaparola.html
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Invano tentarono i Giudei di soffocare la rivoluzione della Risurrezione con la disinterpretazione della tomba vuota. La tomba vuota è prova empirica che qualcosa è accaduto. Ma la forza della credibilità della «prova in negativo» che è la tomba vuota veniva da una prova in positivo, ovvero da una comunità piena di Spirito. Nessuno potrà soffocare un cristianesimo pieno dello Spirito del Risorto. Inversamente, è sempre valido l'argomento che punta il dito ai cristiani vuoti, ai cristiani non risorti con Cristo Risorto. L'argomento più forte per la risurrezione di Cristo sono i cristiani che profumano di risurrezione. Donaci Signore di emanare sempre questo fresco profumo.
#pregolaParola http://tinyurl.com/y3a2bqbz
Quando l'andamento degli eventi della tua vita sembra in caduta libera, non riesci più ad accorgerti del positivo che c'è. Non ti accorgi più dei punti fermi. Una cosa simile avviene nel cammino spirituale. Dopo una disfatta o un periodo buio, ti può passare accanto il Signore e tu non arrivi a riconoscerlo. Ma il Signore si fa riconoscere chiamandoti per nome, ridandoti dignità, guardandoti in faccia. Ciò che è necessario fare per captare questa occasione ce lo indica Maria di Magdala: «Ella si voltò». Voltiamoci anche noi, guardiamo alla Voce che ci chiama alla sua e alla nostra risurrezione.
#pregolaParola http://tinyurl.com/y68ofpy2
«Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Se sappiamo ascoltare il nostro cuore esso ci parla come una sentinella e ci dice se ci stiamo avvicinando o allontanando dal Signore. Il cuore infuocato è stato l'indicatore della presenza del Signore per i discepoli di Emmaus. Il cuore rattristato ha detto al giovane ricco che tutte le sue ricchezze erano solo miseria senza la sequela di Cristo. Il cuore inquieto ha portato Agostino a incontrare Cristo. A me e a te, oggi, cosa ci dice il cuore?
#pregolaParola http://tinyurl.com/yyn6bm6c
I carismi che il Risorto elenca come segni che accompagneranno quelli che credono potrebbero gettarci nello sconforto. Risultano più che impegnativi, impossibili. E lo sono. Infatti, non dobbiamo trascurare le prime parole di Gesù: «Nel mio nome». Il cristianesimo, l'apostolato, sta tutto lì : nel dolce e potente nome di Gesù. Che quel nome sia il ritornello di ogni proposito. Che il suo ricordo non abbandoni mai né le labbra né il cuore.
#pregolaParola
(Mc 16,15-20)
E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano. #pregolaParola
http://tinyurl.com/yy7xvoe4
Per amare, non basta dire di sì, bisogna anche sapere dire di no. Ma il no, non nega l'amore, ma lo fonda.
Data la presenza dei figli a casa che non mia permesso di registrare una #rispostalvolo, condivido con voi una conferenza su sei parole per vivere l'amore in modo sano e maturo. Buon ascolto

https://youtu.be/19Uylt8SmAw
Credere non è solo avere fede, ma è anche affidarsi. E se guardiamo alle vicende degli apostoli e dei discepoli con Gesù prima e dopo la sua risurrezione, notiamo la fatica che fanno a credere e ad affidarsi. Va detto che ciò è consolante perché non ci possiamo sentire soli nella nostra avventura folle e meravigliosa del discepolato. Ma soprattutto possiamo essere felici e colmi di speranza al guardare come Gesù non getti la spugna, ma persista nel desiderare una comunione profonda con i suoi. Questo è Cristo. Non solo ci aspetta, ma ci viene incontro, entra nei nostri cenacoli bui e fa splendere la luce della sua risurrezione.
#pregolaParola http://tinyurl.com/y4n2l4qy
Avrà preso un colpo Tommaso al vedere Gesù presentarsi e rispondere alla sua sfida. Proprio come potrebbe essere accaduto o accadere a ognuno di noi quando sfidiamo il Signore ed egli ci prenda sul serio. E ciò che colpisce di più non è il segno che ci conferma la sua esistenza. Ma molto di più. Ciò che colpisce è la sua cura particolareggiata. Io non gli sono indifferente... È questa la cosa folle.
Queste parole potrebbero sembrare pura fantasia per chi non ha fatto esperienza, almeno una volta, del farsi presente del Signore. Per questo oserei dire: è tanto meglio essere un Tommaso che sfida il Signore piuttosto che qualcuno che si astiene garbatamente dal disturbare le sfere celesti. Ciò non nega la beatitudine del credere senza aver visto. Ma, laddove la fede dovesse vacillare, dovremmo ringraziare Tommaso perché ci insegna che tra dubbio che sfida e dubbio che diventa indifferenza, il Signore preferisce chi lo importuna.
#pregolaParola http://tinyurl.com/y48epq3y
"Ma perché affrontare un tematica tanto importante, come l'educazione dei figli alla fede, fin dalla prima infanzia?"

«Negli anni ho capito che le persone che non hanno una sensibilità religiosa sviluppata faticano a percepire il luogo e lo spazio di questa realtà: se io non faccio mai sentire musica, o non li avvicino al mondo dell’arte, i miei figli guarderanno un’opera che sia artistica o musicale come qualcosa lontanissimo da loro. La fede è una delle tante sensibilità alle quali dobbiamo avvicinare i nostri figli ed è necessario farlo fin da piccoli».
Ringrazio Silvia Guggiari per l'interessante intervista sul libro #educareifigliallafede 📚📚 bit.ly/educaref
Solo in Cristo vediamo pienamente il vero volto di Dio. Altrove ci sono solo frammenti, semi del Logos. Per questo, la disponibilità cristiana all'incontro e al dialogo non deve essere a discapito dell'annuncio della unicità di Gesù. L'affermazione di questa verità non è mancanza di carità, ma è l'essenza stessa dell'amore perché l'amore non è fatto di tiepidi carezze, ma di «fuoco e sangue», per evocare santa Caterina da Siena. L'amore, cioè, è fatto di coraggioso e appassionato annuncio del Vero. «Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». Guardiamo a lui, scopriamo nei suoi gesti, nei suoi silenzi e nelle sue parole il vero volto di Dio.
#pregolaParola
(Mt 11,25-30)
http://tinyurl.com/y6ew8gne
La carità è quello dolce e santo legame, che lega l’anima col suo creatore: ella lega Dio nell’uomo, e l’uomo in Dio
-santa Caterina da Siena
#1frase1foto #passione #amore #eucaristia #writewithlight
Noi rinasciamo dall'alto e le doglie della nostra rinascita le vive Cristo. Siamo partoriti dalla sua passione. L'alto da cui nasciamo è la croce e la nostra nascita è frutto di una unione d'amore che vede il Creatore scendere verso la sua creatura con passione e compassione. Bisogna rinascere dall'acqua e dallo Spirito, ma bisogna continuamente rinascere dall'amore della croce perché solo sapendosi amati fino alla morte riusciamo a gustare appieno il senso del vivere.
#pregolaParola
(Gv 3,7b-15) http://tinyurl.com/y2zvn4q9